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Roma

NEMI: QUANDO UN'AMMINISTRAZIONE RICORRE ALLE DENUNCE PER BLOCCARE LA STAMPA

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Tempo di lettura 3 minutiQuando la stampa entra nel Comune e stende i panni al pubblico, vuol dire che si è sostituita all'amministrazione in un compito proprio del Comune, quello della trasparenza.

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di Avv. Gerardo Spira

Nemi (RM) – E' incredibile quanto accade nel Comune di Nemi. Quando un'amministrazione ricorre alle denunce per bloccare la stampa, vuol dire che quest'ultima ha infilato il dito in un campo minato.

 

Quando la stampa entra nel Comune e stende i panni al pubblico, vuol dire che si è sostituita all'amministrazione in un compito proprio del Comune, quello della trasparenza. La stampa è portatrice di interessi pubblici e come tale svolge, e deve farlo,  un ruolo sacro ai cittadini che pagano le tasse con la certezza che il danaro pubblico venga speso nel rispetto della legge e secondo principi di interesse generale. 

Pare che nel Comune di Nemi, come in tantissimi Comuni italiani, ancora la legge sulla separazione dei ruoli e delle competenze tra gli amministratori e i dirigenti pubblici non riesca a decollare. Dal 1990, or sono più di vent'anni, moltissimi politici, non vogliono allontanarsi dalla gestione e cioè dal sistema che tocca gli interessi dei cittadini, delle imprese e dell'economia. Bisogna assolutamente abbattere la cultura del sistema clientelare. Vi sono all'interno dei Comuni funzioni e figure che hanno il dovere funzionale di vigilare e di controllare e quindi di impedire l'invasione di campo. Il problema è ancora nelle garanzie di nomina che è ancorato ai politici di quel Comune.

Eppure la legge è chiara: gli amministratori sono competenti a programmare e controllare, mentre la funzione pubblica ha competenza esclusiva nella gestione. In parole semplici significa che il politico deve tracciare piani e programmi sullo sviluppo della comunità, mentre la gestione degli stessi e di quelli delegati dalla legge  appartiene ai funzionari e ai responsabili dei servizi. In parole ancora più semplici vuol dire che i politici devono stare lontano dalla spesa. Dunque gli atti di gestione esterna devono portare la firma del funzionario responsabile; invece ancora leggiamo bandi e avvisi pubblici di gestione con la firma del Sindaco o dell'assessore.

Questa è commistione di ruoli e di competenze, per non dire altro. Questo passaggio culturale è possibile solo se la funzione pubblica decide di alzare la testa e di svolgere il proprio ruolo in modo autonomo e indipendente. Perchè ciò accada dobbiamo attendere il ricambio generazionale della nuova classe dirigente che si sarà guadagnato il posto di lavoro senza condizionamenti o suggerimenti.

Avanti così e buon lavoro.

Nota sull'Avvocato Gerardo Spira

Laureato in giurisprudenza presso l' Università di Napoli nel 1966 ,ho iniziato la libera professione ad Agropoli (SA), Ha superato subito l'abilitazione per 'esercizio della professione. Ha partecipato al concorso per segretari comunali,cominciando nel Vallo di Diano dove ho ricoperto tutte le sedi .Nel 1995, preteso espressamente dal Sindaco di Pollica (SA), appena eletto,ho lavorato con lui fino al 2004 ,anno in cui sono stato collocato in pensione.

E' rimasto in collegamento con il sindaco di Pollica fino alla sua cruenta morte nel 2010. Ha condiviso la cultura di gestione. Nel 2004 ho aperto uno studio legale associato, sciolto nel 2008, trasferendolo nel proprio domicilio. Negli anni di pubblica funzione ho approfondito diverse tematiche di diritto amministrativo, impegnandosi in alcune pubblicazioni e approfondimento di studi specifici. Nel 2011 sul n 3 della rivista “ Tributi locali e regionali” della Maggioli è stato pubblicato un suo studio sulla “capacità impositiva in materia tributaria degli enti locali associati”.

Per una vicenda di separazione personale subita dal figlio in collaborazione con altri legali,con competenze distinte, è entrato nella complessa materia del diritto di famiglia, traendo spunti di cui i contributi sono stati pubblicati su L'osservatore laziale e Adiantun (associazione di padri separati).

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