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Cronaca

Omicidio Isabella Noventa: riprendono le ricerche del corpo

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Importanti novità in merito all’omicidio di Isabella Noventa, impiegata 55enne di Padova uccisa la notte tra il 15 e il 16 gennaio scorso. Gli inquirenti hanno ripreso le ricerche del corpo nella zona di Noventa Padovana, mettendo in campo il prestigioso ausilio dei cani molecolari della questura di Palermo e della Polizia di Frontiera e del nuovissimo georadar. Tanti gli agenti che stanno minuziosamente setacciando l’area intorno a casolari e proprietà di Freddy e Debora.

Non è la prima volta che gli investigatori controllano quelle aree, in passato infatti la famiglia di Isabella Noventa aveva indicato quelle zone come possibili nascondigli del corpo e lo scorso anno erano state anche controllate. Oggi però l’approccio degli inquirenti è diverso, si tratta infatti di un controllo precipuo con l’ausilio di tecniche scientifiche mai utilizzate prima.

Nuove tecniche e approcci investigativi che tentano di far luce ad un’intrigata vicenda ancora avvolta oggi da una fitta cortina di mistero che da un lato vede l’azione giudiziaria che segue il suo corso e condanna i colpevoli, dall’altro lato una famiglia che lotta e vuole giustizia e verità ma soprattutto risposte, in mezzo c’è il silenzioso limbo dell’assenza di un corpo: elemento fondamentale nonché chiave di volta per la risoluzione del caso. Gli inquirenti hanno fatto un lavoro magistrale su tutti i fronti: hanno sequestrato soldi, hanno fatto intercettazioni, hanno svolto esami scientifici facendo sopralluoghi a casa di Freddy con risultati positivi e rilevando tracce biologiche sul pavimento della cucina; sono stati attenzionati gli 8 cellulari, 5 computer, chiavette USB e SD card di Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco.

Tante sono state le ipotesi formulate in merito alla morte di Isabella Noventa e dalle intercettazioni di Freddy è emerso che un mese prima dell’omicidio aveva chiesto informazioni ad un amico circa l’acquisto di un teaser. Anche Manuela Cacco aveva chiesto ad un amico se fosse stato possibile tenerne uno in tabaccheria. Era l’11 dicembre, precisamente le ore 9.59, quando Freddy Sorgato invia il seguente messaggio whatsapp ad un amico: “Ciao Mike, come stai? Tutto ok? Mi sistemi un aggeggio elettronico che genera corrente? Non mi fa più la scarica”. L’amico in tutta risposta dice: “Ciao Freddy, penso proprio di sì. Mi spiegherai”. Il giorno successivo, alle 18, l’amico invia una foto del suddetto teaser, che risulta essere uguale a quello sequestrato il 23 febbraio 2016. Manuela Cacco voleva un teaser perché c’era “brutta gente in giro”. Secondo l’accusa, queste due testimonianze dimostrano la premeditazione, inoltre il compagno di cella di Freddy ha dichiarato: “Lui più volte e con più persone si è vantato del fatto che gli inquirenti non avrebbero mai trovato il corpo di Isabella. A me ha confidato di averlo gettato in un cassonetto della zona industriale. Il corpo era in più sacchi ed è stato gettato da lui il giorno dopo” e in merito alle circostanze della morte riferisce “In merito alla morte Freddy ha sempre sostenuto che era avvenuta mentre loro due erano a letto e che Isabella era morta durante un gioco erotico; che questa tecnica di sesso estremo”. Come è morta Isabella Noventa? Dov’è stato occultato il suo corpo?

Angelo Barraco

 

Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.

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Esorcismo con rito islamico: morto un 43enne

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La causa della morte di un uomo di 43 anni a Salassa (Torino), non era, come si pensava, un’overdose di droga, ma il soffocamento durante un esorcismo con ritmo islamico.

L’hanno accertato le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno fermato l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. La donna è agli arresti domiciliari, gli uomini sono in carcere.

Le indagini hanno appurato che il 43enne era già dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo un precedente rituale, guidato dallo zio. Vittima e fermati sono tutti di origine nordafricana.

Il tragico epilogo del rituale in un appartamento di Salassa, lo scorso 10 febbraio

La vittima era stata già sottoposta ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, in quanto ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. I carabinieri, invece, hanno rivelato un’altra verità nonostante il tentativo dei sospettati di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento. Lo zio della vittima, figura di riferimento della comunità islamica di Cuorgnè, un altro Comune del Canavese, avrebbe guidato i rituali.

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Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

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ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



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