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Cultura e Spettacoli

PALERMO: SGOMINATA LA BANDA DELLE FINTE FORZE DELL'ORDINE

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Tempo di lettura 3 minuti Ricostruite tre violente rapine in appartamento compiute da spregiudicati malviventi in armi e con finte divise

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Redazione

Palermo – Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione “Antirapina” della Squadra Mobile di Palermo, e Carabinieri della Compagnia di Partinico hanno eseguito un provvedimento di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di Sparacio Vincenzo, 25enne pregiudicato palermitano di via Piazza Ingastone, Parisi Mariano, 44enne pregiudicato palermitano di via Ranzano, e Vassallo Vincenzo, 37enne palermitano di via La Loggia.
Ai tre sono contestate violente rapine in abitazione, lesioni aggravate e falso materiale.                                                                                                                           
Abiti, almeno a prima vista, fedelmente riproducenti le divise delle Forze dell’Ordine, pistole, finti tesserini e decreti di perquisizione, artigianali lampeggianti: c’erano tutti gli elementi perché una banda di spregiudicati criminali ed abili trasformisti riuscisse a far passare una violenta rapina in appartamento per un’operazione di polizia.
Era così che, con tanto di garbo e frasario tipico delle Forze dell’Ordine, i malviventi riuscivano, alle prime luci dell’alba, ad avere schiuse direttamente dai proprietari, solitamente facoltosi commercianti, le porte degli appartamenti da depredare.
L’uscio delle abitazioni era il discrimine oltre il quale la cortesia “istituzionale” lasciava spazio alla violenta paura.
Già lo scorso 13 dicembre, poliziotti e carabinieri riuscirono a far luce su una delle rapine, nello specifico avvenuta il precedente 18 novembre in un’abitazione di Villagrazia di Carini, arrestando due dei tre malviventi (a finire in manette quella volta furono Parisi e Sparacio).
Il proseguo delle indagini, con le perquisizioni nei domicili dei fermati, ha consentito di ricollegare i fermati anche ad altri due analoghi episodi.
Lo scorso 8 novembre, 5 persone di cui uno travisato da carabiniere, a Isola delle Femmine, hanno suonato al citofono di una donna, titolare di una tabaccheria, annunciando una perquisizione.
Facilmente, i cinque hanno così avuto accesso all’appartamento occupato dalla donna e dai suoi due figli.
Una volta entrati,  i malviventi hanno rivelato le loro reali intenzioni con una frase che le indagini di polizia hanno accertato essere elemento di collegamento alle rapine: “la sceneggiata è finita, è in corso una rapina”. 
I due figli sono stati imbavagliati e legati ai polsi con fascette di plastica: il tentativo di reazione di uno dei due è stato tacitato con un violento calcio all’addome, mentre la donna è stata costretta a mostrare la cassaforte ed aprirla.
Particolarmente considerevole il bottino dei malviventi fatto di preziosi per un valore di almeno 20.000,00 euro e la somma di 3.000,00 euro in contanti.
Dopo breve tempo, il 20 novembre 2013, la banda di finti appartenenti alle forze dell’ordine ritorna a colpire, scegliendo, stavolta, la casa di un gioielliere di Partinico.
Alle 05:00 del mattino,  5 uomini, in questo caso quattro travestiti da finanzieri ed uno da carabiniere, con il solito copione, inscenando l’esecuzione di una perquisizione, si sono fatti aprire la porta di casa da una donna settantatreenne, convivente con il marito ed altri familiari. Anche in questo caso, i malviventi hanno usato metodi violenti e sbrigativi, concentrandosi sulla donna, minacciata con le brutte perché li conducesse  nella attigua gioielleria e, per questo, scaraventata a terra.
A sconsigliare i complici dal portare a termine il colpo un finto malore del gioielliere che si accasciava sul letto, simulando un’insofferenza cardiaca.
Nel caso della prima rapina, un’importante svolta è stata fornita dal ritrovamento nel domicilio del Parisi, avvenuto nel corso delle perquisizioni  eseguite lo scorso dicembre, di parecchi monili e preziosi riconosciuti dalle vittime di Isola delle Femmine, dai riscontri effettuati da Carabinieri e Poliziotti e dalle descrizioni somatiche  delle vittime.
Nel caso della seconda tentata rapina di Partinico, gli indizi sono legati ai positivi rilievi dattiloscopici che hanno accertato come le impronte trovate all’interno della vettura usata dai complici per raggiungere l’appartamento (abbandonata dai malviventi subito dopo la fuga) corrispondessero ad almeno un malvivente.
L’indizio più stringente è invece legato alla integrale registrazione visiva dell’arrivo e della fuga dei malviventi dall’appartamento, effettuata dalle telecamere esterne della gioielleria.
Ulteriore indizio significativo per gli investigatori è stata l’ingessatura al braccio del Parisi, notata in occasione del suo rintraccio a dicembre all’interno di una pizzeria, insieme ai due complici.
In quella circostanza, l’uomo, sottoposto a controllo, non solo ha cercato di celare la sua identità esibendo documenti falsi, ma  ha spiegato agli agenti e ai Carabinieri, insospettiti  della sua ingessatura, di aver avuto un incidente stradale.
Tale giustificazione non convincendo gli operanti ha determinato la richiesta di una  consulenza, grazie alla quale si accertava che la ferita era in realtà compatibile con l’esito di un colpo di arma da fuoco.
Gli investigatori hanno accertato come i tre odierni arrestati facciano parte di un sodalizio ben strutturato, probabilmente composto da rapinatori interscambiabili ed i cui restanti elementi, Polizia e Carabinieri, ritengono di potere identificare a breve.
Ulteriori dettagli verranno forniti durante un incontro che si terrà in data odierna alle ore 10: 30 nel complesso “Sant’Elisabetta” ubicato presso gli Uffici della Squadra Mobile di Palermo con la partecipazione del Capo della Squadra Mobile, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Dr. Calvino, del Vice Questore Aggiunto, dott.ssa Como, dirigente della V sezione Antirapina della Squadra Mobile, del Tenente Colonnello Pierluigi Solazzo, Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale e del Capitano De Chirico, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Partinico.  
 

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Cultura e Spettacoli

Venezia, 60esima Biennale d’Arte: al padiglione della Finlandia la mostra “I piaceri che scegliamo”

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La ministra finlandese della Scienza e della Cultura, Sari Multala, accompagnata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, presenzia all’inaugurazione
 
 
È aperta da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024, la 60esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa e prodotta dalla Biennale di Venezia. La pre-apertura ha luogo nei giorni 17, 18 e 19 aprile, la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà il 20 aprile 2024.
 
Prima dell’apertura del 20 aprile, la ministra finlandese della Scienza e della Cultura, Sari Multala, accompagnata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, presenzia all’inaugurazione, nel Padiglione Aalto, della mostra finlandese alla 60a Biennale d’Arte di Venezia il 17 aprile; visita. tra gli altri, anche i padiglioni dei paesi nordici, dei Paesi Bassi, dell’Ucraina, degli Stati Uniti e dell’Islanda.
 
Il Padiglione Finlandia presenta una mostra dal titolo The pleasures we choose, “I piaceri che scegliamo”. Commissario: Raija Koli, Frame Contemporary Art Finland; Curatore: Yvonne Billimore & Jussi Koitela; Espositore: Pia Lindman, Vidha Saumya, Jenni-Juulia Wallinheimo-Heimonen
 
Sede: Giardini
 
“Gli artisti finlandesi hanno preso parte alla Biennale di Venezia sin dalla sua ideazione. L’importanza della Biennale di Venezia sull’arte contemporanea europea e sugli artisti e professionisti dell’arte finlandesi non può essere sottovalutata. In questi tempi in cui ci sono così tanti gravi conflitti nel mondo, l’arte e la cultura, insieme alla cooperazione internazionale e allo scambio di idee, svolgono un ruolo sempre più importante”, dichiara la ministr Multala.
 
Il Ministro Multala ha in programma di presenziare anche all’inaugurazione della mostra presso il Padiglione Nordico
 
Quest’anno, la Svezia è responsabile della mostra del Padiglione, intitolata “The Altersea Opera”; Commissari: Gitte Ørskou, Moderna Museet, Leevi Haapala, Kiasma Museum of Contemporary Art / The Finnish National Gallery, Ruben Steinum, Office for Contemporary Art Norway (OCA); Curatore: Asrin Haidari; Espositori: Lap-See Lam con Kholod Hawash e Tze Yeung Ho. Sede: Giardini
La Biennale di Venezia è la più antica biennale d’arte contemporanea al mondo.  Si tiene ogni due anni e riunisce nel parco dei Giardini della Biennale mostre provenienti da diversi paesi.  La mostra al Padiglione finlandese è stata commissionata e prodotta da Frame Contemporary Art Finland.  La Biennale sarà aperta al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre 2024.
 
Sfumando i confini tra arte, architettura e critica sociale, il Padiglione della Finlandia riunisce tre artisti per i quali arte, vita e attivismo si intrecciano. Incorporato come un progetto collettivo, The Pleasures We Choose si è evoluto attraverso lo scambio di esperienze condivise e individuali per creare aree di diverse “occupazioni” in cui i visitatori sono incoraggiati a rivalutare e (ri)considerare le aspettative della società. Le opere di Lindman, Saumya e Wallinheimo-Heimonen sono profondamente informate dalle loro esperienze incarnate di squilibri strutturali, ambientali e sociali. Articolate attraverso un’ampia gamma di materiali e processi – tra cui disegno, ricamo, scultura e guarigione – le loro opere celebrano il piacere personale come potente mezzo per reinventare il mondo come lo conosciamo.
In seguito all’avvelenamento da mercurio, l’artista Pia Lindman sperimenta una maggiore sensibilità del sistema nervoso e una consapevolezza dei microsegnali all’interno del suo corpo. Traduce questi segnali in immagini visive, melodie, parole e colori e li incorpora in opere d’arte che le consentono di esplorare le sfumature di diversi ambienti e situazioni sociali.
 
Spesso impegnato con l’intricata relazione tra presenza umana e ambiente, il lavoro di Vidha Saumya sfida le norme dell’estetica, del genere, del mondo accademico e dello stato-nazione. Nel suo lavoro, gli spettatori incontrano un’interazione tra desiderio, intimità e (casa)terra, controbilanciata dalle esigenze eteronormative di utilità, tempo e (s)posizionamento.
L’opera di Jenni-Juulia Wallinheimo-Heimonen porta alla luce la varietà di forme di discriminazione e violenza a cui sono sottoposte le persone con disabilità. Le sue realtà intricate celebrano un mondo in cui una diversità di corpi umani ha conquistato il diritto di scegliere una vita piacevole rispetto alla mera esistenza.
 
“ I piaceri che scegliamo rifiutano l’eccezionalismo dell’arte e il mito che l’artista sia separato dal mondo, al contrario sono proprio le esperienze che richiamano l’attenzione sulla convivenza – mettersi in fila, scendere in strada, ricevere cure mediche , respirando la stessa aria tossica che ci spinge a dare vita a nuovi futuri collettivi ”, spiegano i curatori Yvonne Billimore e Jussi Koitela.
 
Presentate nel Padiglione Aalto della Finlandia, le opere degli artisti sono collegate concettualmente e materialmente attraverso interventi architettonici progettati da Kaisa Sööt . Ripensando il padiglione e il tipo di arte, corpi ed esperienze che può supportare, la mostra introduce un’“architettura di accesso” che considera l’accesso e le esigenze corporee attraverso i registri, incoraggiando al contempo esperienze multisensoriali.
 
“È stato meraviglioso testimoniare il processo di collaborazione e gioia tra artisti e curatori”, afferma Raija Koli , direttrice di Frame e commissaria della mostra. “Siamo felici di condividere questo progetto significativo con il pubblico nella prossima mostra”.  La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da K. Verlag .
 
Privo di virus.www.avast.com



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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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