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Politica

Pietro Grasso all’assemblea di Liberi e Uguali: “Niente favole come l’abolizione del canone Rai”

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“Voglio tornare a essere attivista, come lo ero a vent’anni”. Il presidente del Senato Pietro Grasso parla da “ragazzo di sinistra”, come lui stesso si era definito la scorsa estate lasciando intuire la propria discesa in campo a fianco degli ex-scissionisti Pd come candidato premier. E lo fa di fronte alla platea dei delegati di Liberi e uguali, convenuti all’hotel Ergife di Roma per l’assemblea nazionale, con un intervento relativamente breve e asciutto nello stile. Che non ha però lesinato bordate da campagna elettorale agli avversari e proposte forti, come quella sull’abolizione totale delle tasse universitarie, mutuata dal leader laburista britannico Jeremy Corbyn, il cui slogan elettorale campeggiava dietro al palco, stabilendo anche visivamente una connessione col modello inglese.
I giornalisti chiedono delle alleanze, ma all’Ergife il mantra è “si vedrà dopo il 4 marzo”. Lo ripete lo stesso Grasso: “Di alleanze si parlerà dopo il 4 marzo, saremo aperti e inclusivi per tutti quelli che la pensano come noi”. Solo Pierluigi Bersani si spinge oltre, affermando che Leu “parlerà con tutti, tranne con la destra ma per una questione di igiene mentale”.

“Noi rimedio contro i populismi”

“Sarò felice di essere il vostro caposquadra”, dice Grasso prima di illustrare la piattaforma programmatica di Leu e di citare apertamente Corbyn, affermando che la sua formazione lotterà “per i molti non per i pochi”, e che “il nostro impegno non finirà il 4 marzo, perché abbiamo un progetto molto più ambizioso”. Il neoleader prova a galvanizzare i suoi: “Ci aspettano settimane di intensissimo lavoro. È solo l’inizio per cambiare l’Italia, per dare una svolta. Vedo gente rassegnata, impaurita, delusa, con lo sguardo basso. I populismi soffiano sulle paure e noi abbiamo il coraggio di reagire e porre rimedio a tutto ciò. Siamo eredi degli uomini e delle donne che 70 anni fa ci liberarono dal fascismo dandoci la libertà, siamo orgogliosi di credere nella democrazia parlamentare e pronti a lottare fino in fondo per realizzare i principi della costituzione”.

Attacco a Renzi

Al momento di declinare le proposte, arriva la staffilata: “Faremo proposte serie e concrete, a differenza delle irrealizzabili favole che raccontano gli altri partiti. Renzi – attacca Grasso – ha detto che vuole abolire il canone Rai dopo averlo messo in bolletta pochi mesi fa. Berlusconi ne ha dette così tante in 25 anni, scegliete voi la più clamorosa. Salvini per qualche voto in più se la prende con lo Ius Soli, e il Movimento 5 Stelle cambia sempre idea. Noi siamo l’unica alternativa credibile”. Qualche secondo dopo, però, ecco la proposta di abolire tutte le tasse universitarie, su cui già si sta sviluppando un dibattito (anche interno, stando a quanto affermato da Vincenzo Visco) sull’effettiva realizzabilità, che secondo Grasso “costerà 1,6 miliardi di euro”.

Altro elemento fondamentale della piattaforma di Leu, il lavoro, con lo smantellamento del renziano Jobs act: “La nostra battaglia – assicura Grasso – sarà far tornare prevalenti i contratti a tempo indeterminato. Serve un nuovo contratto a tutele crescenti, che reintroduca le garanzie tolte dal Jobs Act. Gli altri aboliscono le tasse, noi aboliamo il precariato”. Un occhio di riguardo, dato il passato da magistrato, sarà ovviamente riservato alla lotta “senza quartiere” all’evasione, dove si pensa di recuperare 50 miliardi, e alla selezione dei candidati, per i quali “non basterà quanto previsto dalla legge Severino”. Sull’Europa, per Grasso “l’Italia non potrà avere un futuro fuori dalla Ue ma la Ue non potrà avere un futuro senza rivedere in profondità i trattati e senza chiudere con l’austerità”.

Boldrini: “Sullo ius soli un grande tradimento”

Nel corso del suo intervento, Grasso ha idealmente accolto Laura Boldrini in Leu, chiamando la platea all’applauso, e la presidente della Camera ha incentrato il suo intervento sui temi a lei più cari, a partire dai diritti civili e le pari opportunità, non prima di aver espresso con forza il proprio rammarico per l’affossamento dello ius soli, da lei considerato un “grande tradimento” per fini elettoralistici. Sulla questione femminile, Boldrini ha osservato che “la maggior parte delle donne in Italia oggi non ha accesso al lavoro. È il medioevo ed è inaccettabile che ci sia il soffitto di cristallo. Basta il club esclusivo per soli uomini: siamo il 51% della popolazione, non siamo una minoranza esigua, ci siamo ed esigiamo rispetto”.

Quali regole per i candidati?

L’assemblea era stata convocata anche con lo scopo di mettere ai voti la road map che porterà alla scelta dei candidati, secondo criteri approvati poi praticamente all’unanimità, come l’incandidabilità anche per gli indagati o i rinviati a giudizio per una serie di reati, tra cui quelli di mafia, terrorismo e reati ambientali. È stato anche deciso che domani e il 9 una serie di assemblee aperte valuteranno i candidati, le cui liste saranno approvate definitivamente entro il 22 gennaio. Tra la cause di incompatibilità, anche l’aver già sostenuto due mandati parlamentari, salvo la concessione di deroghe “limitate e motivate”, che saranno verosimilmente riservate a leader di lungo corso come Bersani e D’Alema.

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: Fatelli e la sua squadra incontrano i cittadini

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La sfida è “diventare comunità”

È strapiena la sala dove Claudio Fatelli e la sua squadra hanno incontrato, ieri sera, i cittadini di Rocca Priora. Un evento dal titolo accattivante: Da paese a Città.

Non è una solita lista di promesse da mantenere ma un incontro che punta a far conoscere ai roccaprioresi le ragioni di un programma che punta a riqualificare Rocca Priora con impegno e dedizione.

È un tavolo quasi interamente al femminile – la politica ormai si coniuga sempre di più con una massiccia presenza di donne.

Anna Zaratti illustra un’idea di ambiente che è “la nostra eredità, il nostro patrimonio, le nostre radici” e con decisione esclama “non ci faremo portare via l’aria”.

Anna Zaratti e Claudio Fatelli

E già Rocca Priora un tempo era luogo di villeggiatura e di riposo, centro di uno dei più importanti ospedali per la cura delle malattie respiratorie. Proprio per questo conservare e preservare il grande patrimonio boschivo deve essere messo al centro della futura azione di governo della città.

Poi la parola passa a Federica Lavalle che sottolinea, sommersa dagli applausi, “noi siamo un campo largo di idee condivise”, idee che partono dalla necessità di ridare dignità ai servizi alla persona tenendo in forte considerazione le troppe fragilità sociali presenti sul territorio.

Federica Lavalle

Ed in piu aggiunge “questo che stiamo costruendo è un progetto diffuso, un progetto concreto” che punta a ristabilire un forte equilibrio tra le varie anime della città.

E poi una emozionatissima Flavia Testa che chiama a raccolta tutte le associazioni presenti invitandole ad essere motore pulsante ed in più invita i giovani a fornire quel “ricambio generazionale” necessario per aprire nuove prospettive di sviluppo.

Flavio Pucci poi illustra progetti che darebbero nuovo respiro alla città: il Nuovo Polo Scolastico, la Pista Ciclo Pedonale ed infine, tra gli applausi si impegna per la riapertura della Terrazza di Palazzo Savelli per far gustare ai cittadini ed ai turisti le bellezze di “Rocca Priora, il comune più alto dei Castelli Romani”.
Sport, turismo equestre, sentieri naturalistici ed un ulteriore sviluppo del Polo Sportivo assieme al progetto di apertura dello Sportello di tutela degli animali sono le parole d’ordine di Ilaria Luciani.

Anche Lei ricorda la grande vocazione naturalistica di Rocca Priora “sapete che – dice con entusiasmo – nel nostro territorio vi sono ben 9 maneggi” segno concreto di un territorio ancora a dimensione umana.

“Un progetto toccabile, un progetto pronto a dare frutti, un progetto che riporti ricchezza alla città e possa ricucire le troppe divisioni tra Centro Storico e Colle di Fuori”: Franco Spoto illustra così Fare Rocca Priora. Una visione di città che possa essere propositiva e non legata ai troppi no che l’hanno, fino ad oggi, ingessata.
Ed in conclusione, Claudio Fatelli che nel giorno del suo 52° compleanno dice con forza:

“La città deve divenire armonica. Basta con le divisioni, Rocca Priora è una e va ricostruita con sacrificio e sforzo … vanno accorciate le distanze”.
E poi ancora: “Non è pensabile governare chiudendosi dentro il Palazzo, bisogna avere il coraggio di confrontarsi con le persone, con i cittadini”.
E poi un tema molto caro in questi giorni a Rocca Priora: la sicurezza.
Bisogna garantirla con un controllo ancora più attento del territorio.


E poi i temi sociali, molto cari al candidato sindaco: “non bisogna lasciare indietro nessuno, dobbiamo avere il coraggio di diventare Comunità”.
E chiude prendendosi un grosso impegno:
“Per governare bisogna dire la verità e prendersi il serio impegno di un contatto vivo con i cittadini”.
Chiude tra gli applausi e con gli auguri di tutti i cittadini e le cittadine che oggi hanno riempito la sala.

In sala incontriamo anche Antonio Fioritto al quale chiediamo come mai la partecipazione alla vita politica viene sempre più meno
“Vede quello che sta allontanando le persone dalla politica è troppe volte la mancanza di un punto di riferimento. Io e tutti quelli che oggi sono qui con me, Claudio (Claudio Fatelli n.d.s.) in testa, ci mettiamo la faccia. Siamo qui pronti ad ascoltare, pronti a farci carico delle proposte dei cittadini. E lo facciamo perché nel cuore abbiamo Rocca Priora e lo dimostriamo ogni giorno in modo concreto”.

Claudio Fatelli ed Antonio Fioritto

Un progetto, quello visto stasera, che può racchiudersi in una parola: Fare.
Un fare con entusiasmo, un fare con estrema chiarezza e un forte entusiasmo.

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Politica

Facoltà di Medicina, al via il libero accesso. Bernini: “Formeremo 30mila medici superando numero chiuso”

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Ci si potrà iscrivere liberamente, senza passare attraverso test, al primo semestre di Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria e Odontoiatria e protesi dentaria.

È quanto prevede la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina. Verranno individuate le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che devono essere superate per l’ammissione al secondo semestre. Nel caso di mancata ammissione, verranno riconosciuti i crediti formativi utili per potere cambiare facoltà. Le nuove norme dovrebbero scattare nel 2025.

Ministro Bernini: “Formeremo 30mila medici superando numero chiuso”

“Trasparenza, equità, merito: è su questi principi che il governo e il ministero dell’università vogliono riformare l’accesso a Medicina, combinando le legittime aspirazioni degli studenti alle necessità del sistema sanitario. Sappiamo che nei prossimi anni potremo formare almeno 30mila futuri nuovi medici, ai quali dobbiamo garantire una preparazione di qualità, attenta soprattutto alle opportunità che le nuove tecnologie offrono in campo medico”. Lo ha spiegato il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “Stiamo lavorando ad una riforma strutturata che superi il numero chiuso e punti all’eccellenza formativa e alla valorizzazione delle competenze. Siamo sulla buona strada. Sono davvero orgogliosa del percorso che anche il Parlamento ha avviato, all’insegna dell’ascolto, della massima collaborazione e dell’unità di intenti”.

Ordine medici: “Nettamente contrari a stop al numero chiuso”

  La riforma non incontra però il gradimento dei medici. “Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”, ha spiegato il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, commentando l’adozione da parte del Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato del teso base per lo stop al numero chiuso. 

Medici Anaao: “Stop numero chiuso colpo grazia a formazione medica”

  Anche il sindacato dei medici ospedalieri ha espresso forti perplessità. “Lo stop al numero programmato a Medicina dimostra ancora una volta che la cecità politica si sta ormai cronicizzando ed è il colpo di grazia alla formazione medica”, ha dichiarato Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed.  “Abolire il numero programmato – ha proseguito Di Silverio – è una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di visione futura o peggio di una visione futura che porterà a una nuova pletora medica che favorirà manodopera privata a basso costo. Tutto questo in netto contrasto con le dichiarazioni del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro della Salute sulla difesa del Ssn”.

“In Italia esiste il numero programmato e invece di investire in programmazione si aprono le porte a 70mila giovanissimi studenti, confondendo il diritto allo studio con il diritto all’iscrizione alla Facoltà. Ma non resteremo in silenzio. Chiameremo a raccolta tutti gli studenti e gli specializzandi, tutta la categoria – ha annunciato Di Silverio – promuovendo raccolta firme e manifestazioni in tutta Italia affinché tutti abbiano la consapevolezza che questo è il colpo di grazia alla formazione medica, alla professione e soprattutto al sistema di cure pubblico”.

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Basilicata regionali, la metá degli elettori diserta le urne: centrodestra si riconferma con Bardi

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Il centrodestra resta alla guida della Basilicata. In un voto segnato dal forte astensionismo (alle urne il 49,8%), Vito Bardi ottiene la riconferma con largo distacco su Piero Marrese, su cui il centrosinistra ha puntato dopo una serie di retromarce.

Bardi è stato confermato governatore della Basilicata con il 56,63% dei voti, secondo i risultati definitivi dello scrutinio. Marrese ha ottenuto il 42,16% dei consensi. Al terzo candidato Eustachio Follia è andato l’1,21%. Fratelli d’Italia risulta il partito più votato, con il 17,39%. Segue il Partito democratico col 13,87%. Nella coalizione di centrodestra Forza Italia ottiene il 13,01% dei voti, mentre la Lega si ferma al 7,81% dei consensi seguita da Azione con il 7,51%. Nel centrosinistra il Movimento 5 stelle ottiene il 7,66%, dietro a Basilicata casa comune (11,18%). 

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