REGIONE BASILICATA: INSEDIATA LA CONSULTA DEI PARCHI

di Domenico Leccese
Potenza
– È stato sottoscritto il 17 novembre 2015, nel corso di una riunione tenutasi presso la sala Bramea del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, il documento di insediamento della Consulta per lo Sviluppo economico-sociale del Parchi della Regione Basilicata, già istituita con apposita delibera di giunta.
La consulta è organo di consulenza e supporto tecnico-scientifico della Giunta Regionale, una cabina di regia, come ha spiegato l’assessore Berlinguer, “che ha lo scopo di sviluppare politiche comuni dei Parchi, in armonia con la regione e la Soprintendenza, in modo che diventino luoghi di attrazione turistica e di sviluppo di imprese sostenibili. È il momento (ha sottolineato l’assessore) che si superi la fase del solo impegno pubblico e che i Parchi promuovano servizi al turismo per favorire i germi di imprenditorialità soprattutto nei giovani”.

 

Subito dopo l’atto di insediamento la consulta ha proceduto all’elezione degli organi dirigenti. Presidente del nuovo organismo è stato eletto il sindaco di San Severino Lucano, Franco Fiore, e vicepresidente Pierfrancesco Pellecchia, presidente del Parco Archeologico Storico Naturale della Chiese rupestri del Materano.
Insieme a Fiore, designato dal Parco Nazionale del Pollino, e a Pellecchia, fanno parte della Consulta l’assessore regionale all’ambiente Aldo Berlinguer, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Domenico Totaro, Vincenzo Leonardo Fogliano, designato dal presidente della giunta regionale, Severino Romano, designato dall’Università di Basilicata, Mario Atlante, Presidente del Parco Regionale Gallipoli Cognato, Marco De Biasi, designato dal coordinamento Federparchi Basilicata quale membro delle associazioni ambientaliste, Maria Carmela Santoro, Dirigente Generale del dipartimento ambiente, e Luigia Cirigliano, designata dalla Soprintendenza Bella Arti e Paesaggio di Basilicata.

Già nel corso di questo primo incontro sono stati citati alcuni nodi che saranno al centro dei lavori della consulta, come la revisione della Legge Regionale n. 28/1994 e i criteri della progettualità legata alla nuova programmazione dei Fondi FESR, rispetto alla quale, ha sottolineato la Santoro, occorre fare un salto di qualità e concepire progetti di sistema che creino economia e imprenditorialità. “Il primo obiettivo della consulta (ha detto il presidente Totaro) è la rivisitazione della Legge regionale 28. Partiamo da qui e giungiamo insieme, tutti i soggetti della Consulta, a supportare le istituzioni in sede di programmazione. Quanto alla promozione dei nostri territori ritengo che ormai sia superata la fase degli studi e che sia giunto il momento dell’azione, il momento in cui i temi che abbiamo trattato e approfondito, e riscuotono l’ammirazione di tante persone fuori dalla nostra regione, si trasformino in azioni pratiche di supporto all’imprenditorialità, che possano dare una risposta alla domanda di lavoro che viene da tanti giovani”.

Parchi, Riserve ed altre Aree Naturali Protette in Basilicata:
provincia di Potenza
Parchi Nazionali: Appennino Lucano – Val d'Agri – Lagonegrese Appennino Lucano – Val d'Agri – Lagonegrese 68.996 ha – Pollino 192.565 ha

Parco Nazionale dell'Appennino Lucano -Val d'Agri – Lagonegrese
Un viaggio nell'Appennino Lucano tra natura, storia e arte
Il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese è un'estesa fascia di area protetta interamente compresa nel territorio della Basilicata, il cui perimetro comprende alcune delle cime più alte dell'Appennino Lucano, richiudendo a ventaglio l'alta valle del fiume Agri. Posto a ridosso dei Parchi Nazionali del Pollino e del Cilento ne rappresenta un area di raccordo e di continuità ambientale. E' il Parco Nazionale più giovane d'Italia, istituito con DPR dell'8 dicembre 2007, la cui notevole estensione longitudinale ne fa un'area ricca di una serie di interessanti biotopi, che vanno dalle fitte faggete delle alture, al caratteristico abete bianco, fino alle distese boschive che si alternano a pascoli e prati. Le tante aree coltivate sono il segno della forte presenza della mano dell'uomo in questo Parco che, come dimostrano l'area archeologica di Grumentum e le numerose mete religiose, fin dall'antichità si presenta come uno splendido crocevia di tradizioni, arte, cultura e fede.

Un intreccio tra uomo e natura
Il Parco Nazionale Del Pollino è la più grande area protetta di nuova istituzione in Italia. Tra le vette del Dolcedorme e di Cozzo del Pellegrino e gli orizzonti che si disegnano sulle acque del Tirreno e dello Jonio, lungo il massiccio montuoso calabro-lucano del Pollino e dell'Orsomarso, la Natura e l'Uomo intrecciano millenari rapporti che il Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1993, conserva e tutela sotto il suo emblema, il pino loricato.

Parchi Regionali: Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane 27.027 ha
Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane
Il cuore verde della Basilicata
Il Parco, che ha un'estensione di 27.027 ettari, protegge un'ampia area posta al centro del territorio regionale che presenta importanti valori naturalistici, storici ed etno-antropologici: la foresta di Gallipoli Cognato estesa per oltre 4.200 ettari; il bosco di Montepiano formato da imponenti esemplari di cerro, macchia mediterranea con residui nuclei di leccio, rocce di arenaria, che formano i bizzarri profili delle Dolomiti Lucane di Castelmezzano e Pietrapertosa, resti della fortificazione della città lucana edificata nel IV sec. a.C. sulla sommità del Monte Croccia.

Riserve Statali: Agromonte – Spacciaboschi 51 ha – Coste Castello 25 ha – Grotticelle 209 ha – I Pisconi 148 ha  – Rubbio 211 ha
Riserva Statale Agromonte Spacciaboschi
Presenta i resti di una torre e di mura perimetrali e le vestigia di una chiesa di epoca bizantina coperta da una densa vegetazione forestale.
Per quanto riguarda la fauna, significativa la presenza, anche se saltuaria, del lupo appenninico e di numerose specie di uccelli rapaci.
Riserva Statale Coste Castello
Densa vegetazione forestale accompagnata da specie erbacee da fiore tra le quali l'anemone appenninico, il bucaneve, il giglio rosso e l'orchidea sambucina. La riserva comprende al suo interno il "Castello di Lagopesole", costruito da Federico II di Svezia nel 1242, importante monumento di interesse storico.
Riserva Statale Grotticelle
Area di notevole interesse scientifico, che presenta nella flora e nell'entomofauna aspetti ed elementi asiatico-balcanici, quali la farfalla Acanthobrahmea europea, rinvenuta nell'area della riserva nel 1963, unica specie europea di un genere per il resto diffuso in Asia e nell'Africa Nord-Orientale e che si riteneva estinta in Europa da almeno300 milioni di anni. Di grande interesse anche le formazioni forestali dell'area, che rappresentano un lembo residuo di quelle che un tempo coprivano l'intera regione Calabro-Lucana, caratterizzate dalla presenza di specie dell'Europa Sud-Orientale.
Riserva Statale I Pisconi
Area che ospita una ricca fauna grazie alla densa vegetazione che favorisce la riproduzione indisturbata e protetta di numerose specie animali, tra le quali lupo, gatto selvatico, donnola e faina. Il bosco, che presenta numerose specie di querce e frassini, é accompagnato da un folto sottobosco. Sono state inoltre rinvenute nell'area della riserva pitture rupestri risalenti al Paleo Mesolitico.
Riserva Statale Rubbio      
La foresta di Rubbio costituisce uno degli ultimi relitti delle formazioni miste di faggio e abete bianco che originariamente rivestivano le pendici del Pollino e diverse altre zone appenniniche. Per quanto riguarda la fauna, nell'area risultano ancora presenti lupo, istrice, gatto selvatico e martora. Fra gli uccelli sono stati segnalati falco pellegrino, nibbio reale e picchio nero, specie caratteristica di boschi maturi e ben conservati.

Riserve Regionali : Abetina di Laurenzana 330 ha – Lago Laudemio (Remmo) 25 ha – Lago Pantano di Pignola 155 ha – Lago Piccolo di Monticchio 187 ha –
Riserva Regionale Abetina di Laurenzana
Il paesaggio vegetale é rappresentato da un bosco misto di cerro, faggio ed un popolamento di abete bianco, quest'ultimo un tempo ben più esteso in questa regione, ma ora ridotto a causa delle pratiche selvicolturali. Fra gli animali, numerose le specie legate alla presenza di zone boscate.
Riserva Regionale Lago Laudemio (Remmo)
Lago di origine glaciale che occupa una conca montana di origine morenica, con presenza di caratteristiche associazioni floristiche e faunistiche. La vegetazione é costituita da una faggeta in cui si trovano specie arboree caratteristiche di ambienti umidi.
Riserva Regionale Lago Pantano di Pignola
Vecchio lago bonificato, sommerso dall'acqua per la gran parte dell'anno. L'area presenta aspetti tipici dell'ambiente paludoso-lacustre, con una vegetazione caratteristica costituita da fragmiteti e scirpeti. Si rivela inoltre la presenza di rade boscaglie o esemplari isolati di specie arboree che prediligono ambienti umidi. Area di grande importanza per la fauna acquatica e come zona di sosta per gli uccelli durante le migrazioni.
Riserva Regionale Lago Piccolo di Monticchio e Patrimonio Forestale Regionale
Area contigua al Lago Piccolo di Monticchio di particolare interesse naturalistico-ambientale. La vegetazione che caratterizza la riserva é una faggeta di bassa quota, situata a soli 650 m s.l.m, la cui origine é imputabile alle particolarissime condizioni microclimatiche che si vengono a creare in questa zona.

Parchi, Riserve ed altre Aree Naturali Protette in Basilicata:
provincia di Matera
Parchi Nazionali: Pollino 192.565 ha

Parchi Regionali: Chiese Rupestri del Materano (della Murgia Materana) 10.856 ha – Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane 27.027 ha

Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
Uno dei più spettacolari paesaggi rupestri d'Italia
Una superficiale conoscenza del territorio del Parco induce frettolosamente a considerarlo con un'immagine nuda ed aspra, resa ostile da estese pietraie e scoscesi strapiombi. Ma in questa orografia così accidentata che sembra voler respingere la presenza dell'uomo, una ricchezza naturalistica che sorprende ed affascina consente una lenta conquista di un mondo pieno di seduzioni.
Nel Parco sono presenti grotte preistoriche, insediamenti monastici rupestri, insediamenti preistorici.

Riserve Statali: Marinella Stornara 45 ha – Metaponto 240 ha – Monte Croccia 36 ha
Riserva Statale Marinella Stornara
Riserva naturale biogenetica statale. Fa parte del più ampio complesso forestale che dà luogo alla riserva naturale Stornara.
Riserva Statale Metaponto
Fascia boscata di protezione di preminente formazione artificiale, si caratterizza per l'associazione con altre specie pregiate indigene mediterranee. Presenti specie tipiche di ambienti dunali e con ristagni d'acqua quale la cannuccia marina ed il giunco. Per la fauna, notevole lungo la costa la presenza della tartaruga Caretta caretta, che depone le uova nella sabbia tra metà giugno e metà agosto.
Riserva Statale Monte Croccia
Area boscata a prevalenza di farnetto, con sottobosco rado, in cui oltre al cinghiale, si rileva la presenza di specie quali volpe, faina, donnola e tasso.
Fra i rapaci si segnala la presenza dello sparviero. Al suo interno si ritrovano i resti di un'antica città alpestre fortificata.

Riserve Regionali: Bosco Pantano di Policoro 500 ha – San Giuliano 1.000 ha
Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro
Riserva Naturale Orientata San Giuliano
Vasta area lungo le sponde del Bradano con formazioni forestali ripariali ben conservate. Consistente l'avifauna acquatica, in particolare quella migratoria che utilizza l'area come zona di sosta. Le pareti rocciose della gravina formata dal fiume ospitano numerosi uccelli rapaci.

Altre Aree Protette: Oasi WWF Lago di San Giuliano 1.300 ha
Oasi WWF Lago di San Giuliano
L'Oasi WWF del Lago di San Giuliano si trova in una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT9220144) e in un Sito d'Importanza Comunitaria (SIC IT9220144) nei Comuni di Grottole, Miglionico e Matera. L'area di circa 1.300 ettari è una delle più importanti zone umide della Basilicata. La varietà di ambienti ed habitat della Riserva favorisce la presenza di una fauna diversificata, soprattutto specie ornitiche tra le quali: cicogne, gru, spatole, aironi rossi, aironi bianchi maggiori, morette tabaccate, avocette, cavalieri d'Italia.
 

 

Il Video :