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Redazione Lazio

Regione Lazio, commissione criminalità: ascoltati i sindaci di Pomezia e Civitavecchia

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Tempo di lettura 2 minuti Nel corso dell’audizione ha tenuto banco il caso dell’incendio della Eco X. Per entrambi i territori illustrati episodi preoccupanti per la sicurezza

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Redazione

 

Ascoltati oggi in commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata del Consiglio regionale del Lazio Fabio Fucci, sindaco di Pomezia, e Antonio Cozzolino, primo cittadino di Civitavecchia. Segnali inquietanti non mancano in entrambi i centri, come riferito dai sindaci, anche se è sempre difficile ricollegare gli episodi a matrici di criminalità organizzata. La presenza di Fucci ha portato inevitabilmente a parlare dell’incendio del 5 maggio scorso alla Eco X. “I rifiuti non bruciano da soli”, ha detto. Fucci ha riferito alla commissione che potrebbe esserci, a suo giudizio, una matrice dolosa dietro l’accaduto, anche se le indagini non hanno ancora portato a risultati certi. Questo a causa del fatto che l’episodio riguarda un tema troppo caldo, come quello dei rifiuti, per poter essere una semplice coincidenza. Con una serie di ordinanze, il sindaco ha intanto assunto precauzioni in ordine alla tutela della salute pubblica, mentre si attendono i dati dei controlli, e per la bonifica del sito.
 
Sulla Eco X sono emersi interrogativi da parte dei consiglieri, tra i quali uno sul cambio di nome della ditta che potrebbe aver influito sui controlli. Il sindaco però ha escluso che il cambio di denominazione possa aver influito sulla regolare trasmissione dei documenti. Altri quesiti hanno riguardato l’eventuale presenza di rifiuti sanitari, che però non è stato possibile appurare. Quanto al recente tentato incendio della casa comunale di Pomezia, secondo il primo cittadino, si è trattato probabilmente di un avvertimento, di cui però non è facile ricostruire la causa. L’amministrazione comunale ha messo in campo interventi in discontinuità con il passato nell’urbanistica e nel commercio. In più si è impegnata nella lotta alle ludopatie. Altro problema della città è la prostituzione, specie nella zona industriale di Santa Palomba, per la quale il Comune si è attivato con l’assistenza alle donne vittime di tratta Resta il problema dello sfruttamento che non è competenza comunale.
 
Il sindaco Fucci ha affermato di non avere elementi per affermare con certezza la presenza a Pomezia della criminalità organizzata, anche se ci sono attività economiche come sale giochi o “compro oro” che potrebbero indurre a qualche sospetto per la loro numerosità. Non vi sono però richieste di aiuto specifiche da parte dei cittadini. Di fronte alle richieste di supporto emerse oggi durante l’audizione sono state ricordate le misure messe a disposizione dalla Regione per finanziare la videosorveglianza. Il sindaco di Civitavecchia, Cozzolino, ha invece aperto il suo intervento di fronte alla commissione presieduta da Baldassare Favara dicendo che non può essere esente da interessi criminali una città come Civitavecchia con un grande porto e due centrali elettriche. Nel territorio comunale sono presenti, secondo il primo cittadino, elementi riconducibili a famiglie della criminalità organizzata meridionale. Non esisterebbe però un gruppo egemone.
 
Attività illegali sono purtroppo segnalate, a cominciare dal traffico degli stupefacenti che porta talora a ingenti sequestri di droga. L’inchiesta Mafia Capitale ha sfiorato il territorio comunale, specie sul versante delle attività illecite legate ai migranti. Nel confronto con i consiglieri si sono affrontati altri temi come le questioni da chiarire intorno alla società “Privilege”, impegnata nella costruzione di un’imbarcazione di lusso e poi fallita, e un avvertimento in stile mafioso davanti al cantiere per la costruzione del forno crematorio. I frequenti cambi di proprietà e intimidazioni ai danni di commercianti hanno fatto poi ipotizzare al sindaco la presenza di fenomeni usurari. Nel quadro generale, al termine dell'audizione, lo stesso Cozzolino ha rivelato ai consiglieri di aver ricevuto minacce personali.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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