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Redazione Lazio

Rifiuti Lazio: il consiglio regionale approva 5 ordini del giorno

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Tempo di lettura < 1 minuto Un ordine entra nel tema complessivo del nuovo piano rifiuti e impegna il presidente a presentarlo in Consiglio regionale entro la fine del 2016

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Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio, al termine della seduta straordinaria dedicata alla situazione dei rifiuti, ha approvato cinque ordini del giorno di maggioranza e opposizione. Il primo riguarda l'impianto di trattamento meccanico biologico dell'Ama sulla Salaria e chiede alla Giunta di garantire la partecipazione dei cittadini alla conferenza dei servizi e di verificare l'eventuale volontà della società di chiudere l'impianto stesso.
 
Il secondo riguarda il rapporto con Roma Capitale e impegna presidente e Giunta regionale ad avviare un confronto con il Comune per arrivare al 65 per cento di differenziata, attraverso un piano che chiuda il ciclo dei rifiuti, evitando il trasferimento degli stessi in altri territori. Il terzo ordine del giorno approvato dal Consiglio concentra l'attenzione sulla differenziata, sulla sperimentazione di nuove tecnologie di smaltimento che non abbiano alcun impatto sulla salute dei cittadini e impegna il governo regionale a introdurre agevolazioni tariffarie per chi attua il compostaggio domestico e alle utenze di tipo commerciale che adottino sistemi di misurazione e verifica puntuale della produzione di rifiuti.

Un altro ordine del giorno, invece, entra nel tema complessivo del nuovo piano rifiuti e impegna il presidente a presentarlo in Consiglio regionale entro la fine del 2016. Il quinto ordine del giorno, il solo di iniziativa della maggioranza, prende atto dei risultati raggiunti in questi anni con riferimento all'aumento della differenziata, alla diminuzione dei rifiuti indifferenziati e al trattamento di tutto il materiale raccolto, approva la relazione presentata dall'assessore ai rifiuti al Consiglio e impegna la giunta a seguire le indicazioni strategiche contenute in essa. Bocciato, infine, un ordine del giorno dell'opposizione nel quale venivano individuate la dismissione degli impianti di incenerimento e la revoca delle autorizzazioni a termovalorizzatori ancora non in funzione come priorità del nuovo piano rifiuti.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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