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Redazione Lazio

Cotral, i lavoratori decidono di parlare: "Stanchi di subire"

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Tempo di lettura 2 minuti Lettera aperta di alcuni dipendenti: "Accade qui che un lavoratore che vive a pochi chilometri, dal proprio lavoro si trovi da un giorno all'altro anche a 100 chilometri da casa"

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Redazione

LAZIO – Una situazione di stanchezza dovuta a condizioni lavorative difficoltose. I motivi vengono spiegati proprio da un gruppo di lavoratori Cotral i quali hanno scritto alla nostra redazione che si è occupata più volte dell'azienda dei trasporti del Lazio su gomma. L'Osservatore d'Italia nel 2014 ha anche realizzato un dossier sugli sprechi e stipendi d'ro dei dirigenti. Dalla lettera dei lavoratori Cotral emerge un clima di tensione tra alcuni di loro e il Cda. Probabilmente si tratta di incomprensioni che potrebbero essere risolte intorno ad un tavolo. 

 

"LETTERA APERTA DEI LAVORATORI COTRAL"

I lavoratori del Cotral Spa lamentano diverse contestazioni disciplinari pregresse, risalenti anche al 2010 e consegnate nel 2016, in palese violazione del principio di tempestività alla difesa, nonché ulteriori atteggiamenti di violazione della legge 300/70 e della privacy. Affidamento a Società di consulenza esterne ai fini di allontanamento di personale. Trasferimenti senza giusta motivazione gestiti unilateralmente, violando accordi sindacali e specifiche in merito, in base alla legge 241/90.
Nelle più avanzate industrie, fabbriche o negli uffici di personale amministrativo, il datore di lavoro manifesta sensibilità nei confronti dei lavoratori, per rendere la vita più consona alle proprie esigenze.
Ebbene nel 2016 in Italia e specialmente nell'azienda di trasporti Cotral, questa regola non deve funzionare, sembra che la tranquillità sia un lusso da cancellare nei dizionari dello stato sociale.
Ed accade qui che un lavoratore che vive a pochi chilometri dal proprio lavoro, si trovi da un giorno all'altro, spedito anche a 100 chilometri da casa senza se e senza ma. Si ricorda a proposito che, nei bandi di assunzione viene ribadito: ”Il lavoratore doveva risiedere nella zona dove effettuava la domanda di assunzione, per garantire la massima presenza lavorativa e la vicinanza stessa la garantiva”.
E' bene sapere che un trasferimento operato nel campo lavorativo comporta una serie di disastri economici e psicofisici, controproducenti, specie nelle difficoltà del momento che stiamo vivendo.
Vedendola nell'ottica dei lavoratori oltre al danno economico che nella società attuale e cosa da non sottovalutare, ci si imbatte in veri macigni psicologici che distruggono la propria esistenza e delle proprie famiglie e che inevitabilmente andranno a ripercuotere il rendimento nel lavoro.
Anche l'azienda viene indebolita economicamente, da dirigenti che prendono unilateralmente decisioni, contestate dai lavoratori con le innumerevoli istanze legali, così facendo sperperando , denaro pubblico.
Anche la corte di cassazione depositando la sentenza n.1608 del 28 gennaio 2016, ha affermato che in caso di trasferimento per valida motivazione, si deve scegliere la soluzione meno gravosa per il dipendente.
I lavoratori nel recente referendum, si sono espressi votando NO, bocciando una mozione condivisa da varie Organizzazioni Sindacali e Azienda, così manifestando un chiaro segnale di sfiducia nel C.D.A Cotral e conseguentemente nella Regione Lazio.
I Lavoratori Cotral sono stanchi di questa situazione degenerata e chiedono l'intervento del M5S, affinché conduca un inchiesta che blocchi le pregresse contestazioni disciplinari, le consulenze esterne, i trasferimenti immotivati, deglassazioni del personale, vessazioni, umiliazioni, ma supervisioni in particolar modo le modalità e i titoli delle nuove e vecchie assunzioni dei dirigenti che stanno governando il Cotral.

Firmato

Alcuni lavoratori del Cotral stanchi di subire.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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