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Rocca di Papa, intervista al comandante Gabriele Di Bella: “Nove mesi insieme”

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Nove mesi al comando della Polizia Locale di Rocca Di Papa, è soddisfatto? Non posso che esprimere tutta la mia grande soddisfazione per i risultati fin qui
conseguiti, al fianco di un’Amministrazione alla cui Sindaca F.F. Veronica Cimino
non posso non riconoscere, dall’alto della mia esperienza in divisa (circa 28 anni!)
capacità di sintesi nell’attività amministrativa, ma soprattutto coraggio nelle scelte.

Del resto è stata Veronica Cimino a volerLa al comando della Polizia Locale? Giusto? Non dimenticherò mai che la scelta di conferirmi l’incarico di Comandante del Corpo di Polizia Locale di Rocca di Papa è stata fortemente voluta dalla Sindaca, dopo un’intensa riunione a Roma alla presenza del Prefetto Basilone, della Sindaca della Città Metropolitana di Roma Capitale Virginia
Raggi
e del Comandante della Polizia Roma Capitale Antonio Di Maggio

E ricordiamo Comandante, che si è insediato in un momento drammatico per Rocca di Papa che a causa di una fuga di gas e conseguente esplosione del palazzo comunale ha perso il Sindaco Emanuele Crestini e il suo delegato Vincenzo Eleuteri Si dice bene. Un triste e drammatico epilogo del 10 giugno 2019, una data che nessuno dei rocchegiani dimenticherà e proprio a partire da questo accadimento non ci siamo fermati un attimo. A onor del vero, non si può non riconoscere nella circostanza lungimiranza nelle scelte, perché non era
circoscritta ad una visione prettamente emergenziale della tragica vicenda ma a determinare una ripartenza tale da garantire una rapida riorganizzazione verso una prospettiva più moderna della macchina amministrativa.

Che intende per “prospettiva più moderna”? Intendo una visione dove il cittadino è centrale nella condivisione delle scelte attraverso un coinvolgimento diretto nell’erogazione dei servizi. Un modello organizzativo nel quale l’amministrazione proietta i suoi responsabili di settore in modo dinamico sul territorio davanti alle problematiche che si presentano quotidianamente.

Un’idea di Veronica Cimino o Sua? Direi fortemente condivisa. Certo tutto questo è più facile, per chi ha svolto da sempre il ruolo di Architetto per due semplici motivi: la competenza in materia e la perfetta conoscenza delle
dinamiche operative dei cantieri che consentono di garantire un’accelerazione nella
tempistica per quanto concerne l’avvio e/o la consegna delle opere/cantieri realizzati
dalla pubblica amministrazione.

Si riferisce anche all’operazione decoro urbano? Anche, certamente. La Sindaca, che è per legge responsabile (non avendo conferito alcuna delega) della Polizia Locale e della Protezione Civile, dopo aver sottoscritto un protocollo con il Presidente dell’ANCI sul “decoro urbano”, ha fortemente voluto inserire nelle attività operative del Corpo, per quanto attiene alla gestione dell’emergenza, questo caratteristico aspetto che vede accanto alle opere di
ricostruzione, particolari attività di riqualificazione urbana, che credo sia sotto gli
occhi di tutti.

E i cittadini come hanno risposto?
Il sostegno ed i complimenti che riceviamo dai cittadini quando con semplicità
risolviamo un’annosa problematica, riapriamo un parcheggio, riapriamo una scuola,
riapriamo una strada, dopo aver intimato ai proprietari della stessa, la rimozione di
cumuli di macerie…insieme abbiamo condiviso un percorso di ricostruzione di un muro in appena 90 giorni…con la Protezione Civile pongo in essere quell’attività di
prevenzione sul controllo della regimentazione delle acque dei fossi che da sempre
avevano creato disastri in presenza di forti piogge…la messa in sicurezza della
viabilità cittadina in concorso con altri Enti per evitare gli allagamenti delle strade o
addirittura di edifici pubblici, una cosa quest’ultima, che mi fa pensare alla stranezza
di come sia possibile che una città di montagna possa allagarsi… credo sia questo il
vero, grande mistero di chi, in passato, con ruolo di responsabilità nella gestione del
Comune sotto il profilo politico/ gestionale abbia controllato la realizzazione delle
opere fatte e quelle ancora in itinere, che da contribuente della cosa pubblica sono un
colpo al cuore, una ferita aperta nel bilancio dello Stato!

Sta dicendo che ci sono delle precise responsabilità? Anche su questo, proprio per uscire in tempi rapidi, stiamo lavorando per individuare precise responsabilità: chi doveva fare cosa e non lo ha fatto!

Ha una buona squadra che opera con Lei? Direi straordinaria. Ringrazio i colleghi per l’impegno profuso in questi mesi senza risparmiarsi mai,
anche in queste ore dove all’emergenza locale si è aggiunta la pandemia mondiale
Covid-19. Stiamo facendo del nostro meglio per il bene della città e mi sento di dire che i
risultati fin qui raggiunti, senza risorse umane aggiuntive (anzi trasferendo un
Ispettore di P.L. a ricoprire un incarico presso l’Ufficio Igiene Pubblica comunale per
migliorare nei prossimi giorni il decoro della città) sono stati possibili solo attraverso
un metodo di lavoro che da sempre mi ha caratterizzato.

E di che metodo si tratta? Ha imparato a impartire bene le direttive? Comandare, come mi ha sempre insegnato mio padre “è stare al servizio della gente” … assumere le
responsabilità lavorando accanto ai propri uomini sul territorio, mi sentirei di dire
“andando più veloce delle polemiche”.

Che mi dice del dopo Covid-19?
Credo che, superata l’emergenza coronavirus, si completeranno le opere di
ricostruzione già cantierizzate e finalizzate a riportare alla normalità il quotidiano di
Rocca di Papa in materia di viabilità cittadina, a partire da Corso della Costituente,
gli uffici comunali di Via Ferri.

Comandante, ma quante deleghe ha? Ringrazio la Sindaca per la fiducia risposta in me, sono Responsabile dell’Ufficio Personale, dell’Anagrafe, dei Servizi Cimiteriali, dei sistemi informatici, un incarico ambizioso che ho assunto con piacere senza ulteriori oneri per l’Amministrazione; sono scelte gestionali finalizzate alla realizzazione di un’organizzazione amministrativa dei servizi al cittadino commisurata ad una Città di
Rocca di Papa. Non ho ereditato una situazione facile, ma le sfide che il quotidiano lavoro mi pone
davanti, le ho sempre affrontate insieme ai miei collaboratori condividendo le scelte e
con il costante sostegno dell’Amministrazione, in primis della Sindaca Cimino. Sono fiero in particolar modo della Polizia Locale di Rocca di Papa perché ha compreso la mia filosofia di pensiero ed insieme stiamo ridisegnando, insieme alla Sindaca, Architetto Veronica Cimino, le dinamiche interne alla macchina amministrativa in materia di informatizzazione delle procedure secondo i principi di
massima trasparenza. Tra qualche ora se ne vedranno i risultati…attraverso un modello operativo che ci
vede sempre più proiettati sul territorio tra la gente. Tutto questo non può che
rassicurarmi nei risultati fin qui conseguiti, che dimostrano quanto l’azione gestionale
posta in essere in questi mesi, sia giusta e fortemente compatibile con il territorio, ma
soprattutto, con il grande sostegno del cittadino.

E le critiche? Come le prende?
Ho sempre avuto rispetto per chi ha un’idea diversa dalla mia, ma soprattutto esigo il
rispetto dei ruoli. Non nascondo che in questi mesi mi sono trovato davanti a situazioni incresciose, ma
fortunatamente casi sporadici risolti con il buon senso e la puntuale applicazione
delle leggi, perché l’uniforme non è qualcosa che indossiamo per accreditarci nella
società, ma deve poter rappresentare l’Amministrazione alla quale tutti devono portare
rispetto, oserei sottolineare, ancor di più in queste ore, in cui fra tante difficoltà, lo
Stato ci ha chiamato ad ausiliare le altre forze di Polizia nella gestione dell’ordine
pubblico sul territorio.

Insomma una missione per la legalità?
Come ben riuscito a Nemi, lavoro per ristabilire i confini territoriali e quelli della
legalità, perché da sempre sono convinto che quel sacrosanto principio scritto nelle
aule di ogni Tribunale “la legge è uguale per tutti” debba essere scolpito nelle menti
di ognuno di noi…. Sarà più facile per tutti rispettare le più elementari norme di
convivenza civile in una società moderna in cui un cittadino vale uno, da contrapporre ad una visione stantia, arcaica a dir poco medioevale del “Lei non sa chi sono io”! Questo purtroppo ancora accade, quando siamo chiamati a sanzionare un cittadino per una semplice violazione al C.d.S. o più semplicemente una violazione alle più elementari norme di convivenza civile, ma per fortuna sono quasi solo casi sporadici. Sono certo che ANDRA’ TUTTO BENE e che tutti insieme ce la faremo a ricostruire come stiamo facendo e com’è indirizzo preciso della Sindaca, una città in cui venga
garantita a tutti i cittadini assistenza, solidarietà e democrazia che si concretizza solo
con il rispetto delle regole da parte di tutti. Sanno i miei colleghi, ed anche i cittadini, che “non mi siedo dietro una scrivania”, vivo la strada e mai come ora sono convinto che quella intrapresa a Rocca di Papa sia la strada giusta per migliorare le cose, “NON BASTA NASCERCI LA DEVI
AMARE” ed io, oramai ogni giorno la porto nel cuore. Una certezza, che non vuole
essere una semplice promessa: ricostruire attraverso il progetto dell’Architetto
Sindaco una città in cui nessuno si senta ultimo e dove tutti insieme si arrivi primi!
Non dimenticherò mai lo sguardo della gente, i loro volti il giorno delle esequie al
Parco “la Pompa”! Era questo quello che ci chiedevano, e nel ricordo del Sindaco
Emanuele Crestini metterò tutto il mio impegno a sostegno della Sindaca e
dell’Amministrazione.

Grazie Comandante Di Bella Grazie a voi

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Genzano di Roma, Infiorata 2023: gli ospiti, il tema e le date

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Manca davvero poco e andrà in scena la manifestazione tra le più antiche d’Italia che nasce ai Castelli Romani, l’area a ridosso di Roma Sud: la tradizionale Infiorata di Genzano. Arrivata alla 245 edizione l’evento di quest’anno si terrà il 10, 11 e 12 giugno.

Le fonti bibliografiche narrano che nell’anno 1792 fu realizzata su iniziativa del Sacerdote Don Angelo Loffredi la prima vera e propria infiorata che non era più una comoda “via ricoperta semplicemente di fiori sparsi alla rinfusa” ma “una via di fiori spogliata dai petali scelti e posati con tale disposizione artistica da formare nei propri colori qualsiasi disegno e figura”. Il Comune di Genzano di Roma dunque, organizza da oltre due secoli una grande manifestazione popolare che accomuna arte fede e cultura. L’Infiorata di Genzano è oggi considerata uno dei più grandi tappeti policromi del mondo; si svolge su una superficie di 1.890 metri quadri e si estende per 250 metri lungo l’antica Via Livia, oggi via Italo Belardi. Ogni anno attira una media di 150 mila visitatori con dei picchi registrati di 200 mila presenze. La scelta delle date non è casuale ma ricalca quelle del Corpus Domini. Entusiasta il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti per le novità e i temi trattati: «Il tema che l’amministrazione ha scelto quest’anno porta il titolo “Io sono l’Altro”. Una scelta che vuole riportare al centro della riflessione la fratellanza, l’accoglienza e l’amore per il prossimo. Il passo tratto dal vangelo secondo Giovanni, preso a testimonianza della scelta, riporta infatti: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri amici». D’ispirazione anche lo scrittore Italo Calvino, nella ricorrenza del centenario della nascita, e il libro “Momo”, scritto proprio a Genzano da Michael Ende, nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione.Il tappeto floreale lungo via Italo Belardi si comporrà di 15 quadri, più quello iniziale e quello finale sulle scalette un quadro rotondo ispirato all’opera “Momo” da posizionarsi in piazza Tommaso Frasconi. Elaha Rahgozar è l’artista ospite dell’Infiorata, una giovane e apprezzata pittrice afgana. Oggi Elaha vive a Parigi dove il padre ha ottenuto una cattedra all’Inalco (Institut national des langues et civilisations orientales), le sue opere sono ospitate presso la Casa internazionale delle Donne a Roma, con un progetto di raccolta fondi finalizzato a destinare il ricavato della vendita delle opere al finanziamento del corridoio umanitario organizzato per supportare altre giovani artiste impossibilitate a lasciare l’Afghanistan. Il sindaco evidenzia: «L’invito a collaborare con queste giovani artiste e con altri musicisti e pittori provenienti dall’Afghanistan – dice – è per noi espressione concreta degli intenti che guidano le nostre scelte amministrative volte all’accoglienza e alla valorizzazione dello scambio culturale». Qualche numero. I tappeti floreali sono della misura di 11 metri per 7. Ci sarà anche quadro floreale di 4 metri per 5 davanti alla Collegiata della Santissima Trinità e, per la prima volta, un quadro anche dentro la chiesa, largo 1,5 metri e lungo 40 metri. Intanto questo fine settimana c’è l’Infiorata dei Ragazzi, il 27 e 28 maggio, su via Bruno Buozzi.

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Rocca di Papa, dai Pc alla penna e calamaio? Ballottaggio o viaggio nel tempo?

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Rocca di Papa – Il comandante della Polizia Locale di Nemi e funzionario di Roma Capitale Gabriele Di Bella, per circa 3 anni comandante della Municipale e responsabile dell’Ufficio Risorse Umane di Rocca di Papa fino allo scorso 29 novembre torna sull’argomento del completo abbandono della macchina organizzativa del comune collinare.

“Mi chiedo dove sono finiti tutti i leoni da tastiera che mi attaccavano sui social, mentre cercavo di sistemare le situazioni precarie e di completo abbandono che ho trovato in Comune, dal punto di vista amministrativo, tecnologico e organizzativo con mezzi e strutture che non venivano aggiornate da decine di anni. Ora che la macchina amministrativa è ferma completamente da alcuni mesi, e addirittura si rischia di perdere quanto fatto di buono negli anni precedenti. Di recente, afferma Di Bella, ho saputo che i nuovi computer e l’adeguamento tecnologico stipulato a prezzi convenienti, grazie ad una collaborazione intrapresa con una azienda leader di Roma, dopo regolare bando, rischiano di andare persi: “Si potevano acquistare 50 computer a poche migliaia di euro, come da stipula precedente da me redatta, invece è stata rinnovata la proroga con l’azienda al doppio della spesa per le casse comunali, senza studiare le carte amministrative“.  Un fatto gravissimo che potrebbe portare al prossimo inquilino del palazzo comunale a trovarsi senza pc e con penna e calamaio non per sua colpa.

I fatti sono molto chiari: quando Di Bella arriva nel 2019trova sulla sua scrivania polvere e scartoffie. Chiede formalmente un computer ma senza ottenere risposta quando diventa Responsabile delle Risorse Umane riscontra un situazione ai limiti della legalità o fuori, tra cui programmi senza licenze, mancata informatizzazione e carenza di strumenti. Con le poche risorse in bilancio individua sul Mepa la possibilità di noleggio Pc con possibilità di riscatto. Il contratto ha scadenza 31/12/2022. Una corrispondenza con la società in data 15 novembre chiarisce i passi futuri: con 7 mila euro si riscattano i computer che diventano del Comune. La proroga è scaduta il 31 marzo 2023. Quindi ci si chiede a che titolo sono all’interno del Comune quei Pc? Qual’è adesso il contratto e l’impegno di spesa visto che per legge è possibile una sola proroga? Chi garantisce poi la manutenzione resta un vero e proprio mistero se si pensa che il prossimo fine settimana si tiene un ballottaggio elettorale. Il venerdì prima del week end elettorale c’è stato un guasto nel sistema informatico e anche l’impossibilità di stampare documenti e tessere elettorali. Chi ha riparato il guasto e quando? “Il Comune – aggiunge Di Bella – non può essere sicuramente gestito come fosse casa propria. Ci sono delle regole sugli appalti da rispettare, bisogna agire con trasparenza e nel rispetto delle norme altrimenti si incorre in problemi seri. In attesa di risposte – prosegue il Comandante Di Bella – mi auguro che il Prefetto Giannini voglia adottare le dovute precauzioni al fine di garantire il corretto svolgimento del prossimo ballottaggio elettorale“.

Il comandante e funzionario della Polizia Locale Gabriele Di Bella, in partenza per l’Emilia Romagna,  come da richiesta del suo Comando di Roma, per dare aiuto e sostegno nelle operazioni di soccorso torna anche sul discorso delle assunzioni di personale e delle progressioni verticali su cui aveva lavorato per far assumere e promuovere il personale cercando di migliorare la professionalità della macchina amministrativa. 

“Le due deleghe che avevo come comandante della Municipale e responsabile del personale, assegnatemi dalla giunta, dopo il pensionamento del mio predecessore, le ho portate a termine con passione e nell’interesse dell’amministrazione pubblica e del personale tutto, come nello spirito e nell’indirizzo dell’intera giunta e sindaco in primis. Ci tengo a precisare che con il mio cessare dall’incarico per volere del commissario prefettizio giunto in Comune per la caduta del sindaco e dell’amministrazione comunale, dalla sera del 29 novembre, non ho potuto partecipare alla commissione esaminatrice per le progressioni professionali verticali. Quindi è fuori luogo accusare il sottoscritto di non aver contribuito a far crescere il personale alle categorie professionali superiori, come scrive qualcuno sui social, in quanto non ne facevo parte. Anzi ci tengo a precisare, che mi era stato detto che il responsabile del personale, quando ero ancora in carica, non avrebbe potuto partecipare alla commissione esaminatrice, quando ne ha invece come da normativa vigente pieno titolo. E difatti in quella nuova composta dal commissario prefettizio e segretario comunale ; il mio sostituto attuale nelle due deleghe che avevo (polizia locale e personale), ne ha poi fatto parte. Con le carte alla mano posso dire questo; forse era solo il mio nome e la mia persona che non era gradita in quella commissione, per motivi legati a questione politiche da parte di qualche ex componente della giunta decaduta, non certo per le normative vigenti . Per concludere, dice un sempre combattivo Di Bella, sono in attesa, con l’arrivo del nuovo prefetto di Roma Giannini, di essere ricevuto, per portare all’attenzione degli organi superiori competenti le situazioni anomale che in questi mesi sono accadute ed ho riscontrato al Comune di Rocca di Papa. Che hanno arrecato danno alle casse comunali e all’intera macchina amministrativa, situazione amministrativa comunale che il sindaco eletto si ritroverà a gestire, partendo da sotto zero, trovando un Comune privo di figure importanti e professionalmente preparate per portare avanti virtuosamente un Ente Pubblico, visto il fuggi fuggi di molti qualificati dirigenti e funzionari verso altri comuni avvenuti in questi ultimi mesi”.  Nei prossimi giorni il comandante Di Bella, illustrerà in una conferenza stampa, anche altre situazioni a suo dire anomale che ha riscontrato tra le carte e documenti alla mano in suo possesso.

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Castelli Romani, morto Luigi Caporicci. Domani i funerali

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Lutto ai Castelli Romani, nel mondo del vino e della storica cantina sociale di Marino Gotto D’Oro. È morto l’ ingegner Luigi Caporicci, un amico per tanti, una persona perbene. Il 15 marzo è stato eletto Presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati. Era anche un rotariano e un politico e amministratore storico di centrodestra ai Castelli.

Di recente, Caporicci, aveva avuto problemi al cuore ed era stato ricoverato all’ospedale di Tor Vergata. È qui che questa mattina è deceduto. Condoglianze alla sua famiglia da parte della redazione de L’Osservatore D’Italia. I funerali si terranno domani 20 maggio alle ore 16:30 presso la Chiesa di Sant’ Eugenio località Pavona di Castel Gandolfo.

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