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ROMA, CENTOCELLE: APRE IL COWORKING "ALVEARE", PRIMO A ROMA CON SPAZIO BABY

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Tempo di lettura 4 minuti 20 postazioni, sala riunioni e un’area di 50 mq dedicata ai bimbi. Obiettivi: il work-life balance e lo scambio di idee

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Redazione

Roma / Centocelle – Un coworking di 200 metri quadri nel quartiere di Centocelle, pensato per migliorare la qualità della vita di neo-mamme e neo-papà. E permettere di continuare a lavorare a partire già dai 3/4 mesi di età del neonato. E’ “l’Alveare”, il coworking con spazio baby inaugurato giovedì 25 settembre 2014 dagli assessori capitolini Paolo Masini e Alessandra Cattoi e dal presidente del Municipio V Giammarco Palmieri. La struttura, messa a disposizione dall’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, è gestita dall’associazione Città delle Mamme, che opera da cinque anni nel volontariato con iniziative legate alla conciliazione tra vita e lavoro, come il CineMamme il MammaCaffè, il progetto web di una mappa interattiva della Roma mamma-friendly. Nel 2012 l’associazione ha partecipato al bando Call for social ideas promosso da Italia Camp e Unicredit con un progetto per la creazione di un coworking con spazio baby. Nel settembre 2013 il progetto è risultato fra i vincitori della call, ed è stato realizzato negli spazi concessi dall’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità e del Municipio V.

Il coworking delle mamme (e dei papà) è a Centocelle, in via Fontechiari 35. Al suo interno, un’area baby di 50 metri quadrati idonea ad accogliere dodici bambini e dotata di servizi autonomi. L’area lavoro ha 20 postazioni, 2 uffici, una sala riunioni, uno spazio allattamento, servizi, giardino ed esterno. La struttura, che sarà aperta al pubblico dal prossimo lunedì, é facilmente raggiungibile con i mezzi e dotata di ampio parcheggio libero. Le tariffe del coworking sono orientate all'accessibilità: 2,80 euro l'ora la tariffa base, mentre sono previste agevolazioni per chi usufruisce di più servizi contemporaneamente e per un tempo prolungato. Le aziende hanno la possibilità di convenzionarsi con la struttura per il telelavoro e per il periodo di rientro dalla maternità delle lavoratrici dipendenti (soluzione ideale per tutte le Imprese sprovviste di nido). Ne “l’Alveare” è presente la classica attrezzatura da ufficio (pc, stampanti, proiettori, programmi, ecc.), ma anche il supporto per i servizi di casa, quali spesa a domicilio, gruppi di acquisto, disbrigo pratiche. Tra gli obiettivi del progetto, anche quello di facilitare e stimolare la creazione di una community che condivida le modalità lavorative, coprogetti, servizi e attività, attraverso la creazione di una rete di buone pratiche di cooperazione fra le diverse professionalità che condividono lo spazio.

“L’Alveare, progetto che abbiamo fortemente sostenuto mettendo a disposizione dell’associazione Città delle mamme gli spazi di via Fontechiari, rappresenta già prima di aprire i battenti una vera e propria best practice delle nostre periferie”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo delle Periferie Paolo Masini. “Attraverso la condivisione degli spazi – ha continuato – è possibile attivare quel network di idee, progetti e attività che oggi possono dare un vero contributo alla riqualificazione, economica, sociale, urbana, delle nostre periferie. Una vera, costante, sinergia, facilitata dalla presenza delle educatrici e dello spazio dedicato ai bimbi. Stiamo lavorando con le realtà dei territori per aprire altri coworking in altre zone di Roma, perché crediamo che l’innovazione, lo scambio, la creatività possano rappresentare uno dei motori per il rilancio dei nostri quartieri”.

“L’inaugurazione dell’Alveare costituisce un’azione concreta importante per i neogenitori, e in particolare per le donne, che vogliono continuare a lavorare e non restare escluse dal mondo del lavoro”, ha dichiarato l’assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità Alessandra Cattoi. “Il coworking è infatti – ha proseguito – una modalità di lavoro innovativa che può essere particolarmente utile per le giovani donne che vogliono conciliare al meglio la loro attività professionale con gli impegni familiari e la cura dei figli. Mi auguro che questo sia il primo passo verso la diffusione di iniziative di questo genere anche in altri municipi, visto che il progetto “Alveare”, non solo consente di svolgere la propria attività in un ambiente idoneo alle esigenze lavorative e genitoriali, ma offre anche un servizio importante e un’occasione di sviluppo sul territorio”.

“E’ con grande entusiasmo che abbiamo patrocinato l’iniziativa della Città delle mamme, che creando sul nostro territorio L’Alveare, il coworking con Spazio Baby, permetterà ad alcuni neogenitori di lavorare in un grande spazio attrezzato, non dovendo rinunciare alla vicinanza con i loro bambini”, ha detto il presidente del V Municipio Giammarco Palmieri. “E’ necessario, oggi più che mai – ha aggiunto –  immaginare un modo diverso di lavorare, socializzare e vivere in famiglia.”

“L'iper produttività,  il lavoro super competitivo, e soprattutto il lavoro incompatibile con la vita personale e familiare non hanno ancora molti anni davanti a loro”, ha detto Serena Baldari, organizzatrice di Città delle Mamme. “Pensiamo che ogni tentativo di inventare un nuovo stile lavorativo debba avere come primo obiettivo il benessere di chi lavora. Noi crediamo molto in questo progetto perché pensiamo che il coworking sia il luogo ideale per sviluppare questo stile lavorativo,  crediamo molto nell'economia collaborativa che lo ha reso possibile. Il nostro obiettivo è la realizzazione di un luogo dove sia possibile lavorare in questa nuova ottica, e anche conciliare lavoro e famiglia, per creare un benessere individuale e familiare che riteniamo sia alla base di una società civile”.

"Quando parliamo e scriviamo di innovazione sociale, ci riferiamo a incontri come questi: diversi attori sociali – in questo caso una associazione di mamme, una banca, un hub civico come ItaliaCamp e Roma Capitale, –  che realizzano progetti innovativi che hanno un impatto sociale che possiamo toccare con mano” ha detto Antonio De Napoli, Presidente dell'Associazione ItaliaCamp. “Siamo particolarmente orgogliosi dell'inaugurazione di questo spazio, che è coerente con il percorso iniziato all'interno del modello advocacy di ricerca soluzioni innovative relative all'utlizzo di spazi pubblici e beni demaniali".

“Aver contribuito alla realizzazione di questo spazio assolutamente innovativo – ha dichiarato Mario Fiumara, vice responsabile per il Centro Italia di UniCredit – è per noi motivo di grande soddisfazione. In primo luogo perché come azienda che vuole offrire ogni giorno un sostegno reale al territorio, crediamo fortemente nel valore del nostro impegno sociale. In secondo luogo perché riteniamo che quella che nasce oggi sia un’iniziativa che cerca di risolvere un problema molto serio: agevola chi lavora mettendolo in condizioni di espletare anche il proprio ruolo all’interno della famiglia e non costringe le neo mamme o i neo papà a scegliere tra lavoro e famiglia. Ci auguriamo tutti dunque che l’Alveare non rimanga un’esperienza isolata nella nostra città”.
 

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Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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