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Redazione Lazio

SANITA': FUNERALI A MONTECITORIO PER I 160 LICENZIATI DEL GRUPPO GAROFALO

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Tempo di lettura 2 minuti"La Regione taglia le eccellenze sanitarie, ci lascia senza cure e senza lavoro". E' la quinta manifestazione nel giro di due mesi dei lavoratori

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di Alberto De Marchis

Roma – E' grave, gravissima la condizione dei 160 lavoratori licenziati dalla dalle case di cura private del Gruppo Garofalo. Tre bare, una per ogni clinica, un finto prete e due chierichetti. E ancora 'tre campane a morto', una sedia a rotelle e una barella, manifesti listati a lutto oltre a vari striscioni fra cui uno contro la Regione Lazio: 'La Regione taglia le eccellenze sanitarie, ci lascia senza cure e senza lavoro'. E' la quinta manifestazione nel giro di due mesi dei lavoratori delle strutture del gruppo Garofalo – le case di cura Aurelia Hospital, Città di Roma ed European Hospital – oggi nella Capitale in piazza Montecitorio per celebrare il 'funerale' della sanità dopo i 160 licenziamenti collettivi avviati dalla proprietà che chiama in causa i tagli al budget decisi dalla Regione Lazio.

La questione – sottolineano i lavoratori – riguarda anche i rimborsi per crediti pregressi, pari a circa 30 milioni di euro, non ancora erogati dalla Region. "Né Zingaretti né il ministero della Salute ci hanno dato ascolto, neanche semplicemente per comprendere le nostre ragioni – affermano i lavoratori – Tutti sanno della nostra grave e delicata situazione. Solo l'intervento del premier, a questo punto, può essere risolutivo. Renzi, adesso tocca a te tutelare le nostre posizioni e quelle dei pazienti che assistiamo".

“In queste ore anche sotto Montecitorio si stanno svolgendo i funerali della sanità laziale nella ormai completa indifferenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Premier Matteo Renzi. Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà nei confronti dei 160 ex- lavoratori della case di cura private capitoline del Gruppo Garofalo che dall’oggi al domani si sono ritrovati in mezzo alla strada per l’incompetenza e i tagli al budget decisi da questa amministrazione regionale” lo dichiara il consigliere regionale del Lazio e membro della commissione Salute Fabrizio Santori.
“L’Aurelia Hospital, L’European Hospital e la Casa di Cura Città di Roma, appartenenti al Gruppo Garofalo, sono da sempre punti di riferimento solidi per i cittadini e strutture private d’eccellenza nel panorama della sanità regionale grazie anche al suo personale sanitario e ai professionisti che quotidianamente lavorano a contatto con i pazienti e le loro famiglie, ma sembra che il Presidente Zingaretti, arroccato nelle stanze del potere, non voglia riconoscerne il valore né aprire alcun confronto con chi ha perso il lavoro anche a causa dell’inefficienza della Regione Lazio colpevole di non aver ancora erogato i circa 30 milioni di euro di rimborsi per crediti pregressi. L’ennesima dimostrazione che chi ci governa non pone in essere gli strumenti necessari per il rilancio della sanità regionale, né tutela e garantisce le figure professionali attraverso cui questo rilancio può trovare la sua realizzazione” conclude Santori.