ROMA, NON STACCHIAMO LA SPINA AI DIALIZZATI

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Alberto De Marchis

Roma – Ben 9000 italiani l'anno entrano in dialisi. Eppure si fa fatica a tenere in piedi i centri per dializzati. L’ambulatorio di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale San Giovanni di Roma, uno dei più grandi complessi ospedaleri della capitale, è a rischio: da gennaio ad oggi si è passati da sei medici a tre. Come se non bastasse, la Regione non paga e il centro dialisi Diagest rischia di chiudere.

Sono 79 i pazienti che svolgono la dialisi tre volte alla settimana che potrebbero ritrovarsi dall'oggi al domani senza assistenza. «Ho predisposto un ordine del giorno per sollecitare i pagamenti della Regione Lazio e della Asl Roma A al centro Diagest. Senza l'arrivo dei crediti arretrati, il centro rischia la chiusura», dice il consigliere capitolino Pd Dario Nanni.

«Condivido la preoccupazione lamentata dai pazienti del centro dialisi Diagest. Rappresenta un'ennesima e drammatica problematica alla quale è necessario far fronte per evitare che 79 persone vivano l'incognita di non poter ricevere cure determinanti per la loro sopravvivenza», sostiene il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, che prosegue: « La Regione non lascerà per strada una struttura che eroga un servizio così determinante per la vita di questi pazienti».

Intanto ha aperto da due giorni a Fiumicino l’ambulatorio accreditato di emodialisi Only Dialysis s.r.l. in via Giovanni Cena, 29. Tredici più 2 i posti dialisi che nelle intenzioni dovrà accogliere tutte le persone di Fiumicino e zone limitrofe che oggi effettuano l’emodialisi lontano da casa, ma anche offrire l’accoglienza per periodi di vacanza al mare. Il centro realizzato e atteso da anni è passato per una complessa procedura amministrativa e legale. L’associazione “Malati di Reni” ha sempre seguito questa vicenda. Responsabile della struttura è il Dottor Giorgio Di Vasta.

Sembra anche avviarsi ad una soluzione condivisa tra ASL, Regione e Proprietà la vicenda del centro dialisi di Villa dei Pini ad Anzio, dopo un ulteriore scambio di lettere la Direzione della ASL RM H prende atto della volontà degli uffici regionali di ripristinare l’accreditamento del 9 + 2 posti dialisi attivi, e proroga l’autorizzazione per i medici ospedalieri ad operare presso la struttura fino al 15 gennaio prossimo, nel frattempo, si effettuano le verifiche necessarie da parte della ASL e gli atti amministrativi da parte della Regione, per il ripristino dell’accreditamento sospeso al momento dell’istituzione dell’Unità di Dialisi Decentrata.




LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.

[ LETTERA DI DIFFIDA E MESSA IN MORA ]

Se entro il 10 Dicembre c.a. la situazione non muterà e non cominceranno ad arrivare i pagamenti, tutte le aziende dell’Associazione Uni.A.Mo.La sospenderanno in autotutela il servizio di trasporto pubblico locale con la conseguente paralisi della rete urbana di molte Province della Regione Lazio.

 

Angelo Parca

Lazio – Il servizio di trasporto pubblico si fermerà definitivamente in molteplici Comuni a seguito dei mancati pagamenti della Regione Lazio. Le varie aziende di Tpl si trovano nella condizione, oltre che di non poter più corrispondere gli stipendi al personale, di non poter pagare il carburante e le assicurazioni per i mezzi.

I primi a dover fare a meno del servizio pubblico saranno i cittadini di Fiano Romano e di Capena. Come già annunciato dalla società Damibus Srl, il servizio nei due Comuni verrà sospeso a partire dal prossimo 1 dicembre. Nel frattempo si è costituita l’associazione “Uni.A.Mo.La”, Unione Aziende Mobilità Lazio, che è nata dall’esigenza urgente di tutelare gli interessi ed i diritti delle società operanti nel settore del trasporto su gomma. L’associazione conta oggi circa 50 aziende e una trentina hanno già aderito all’iniziativa di sospendere il servizio pubblico a partire dal 10 dicembre.

Così dopo Fiano (Rm) e Capena (Rm) sarà la volta di Bracciano (Rm), Velletri (Rm), Lariano (Rm), Tivoli (Rm), Artena (Rm), Valmontone (Rm), Palestrina (Rm), Zagarolo (Rm), San Cesareo (Rm), Bellegra (Rm), Genazzano (Rm), Cave (Rm), Segni (Rm), Anzio (Rm), Lavinio (Rm), Pignataro Interamna (Fr), Cassino (Fr), Caprarola (Vt), Ronciglione (Vt), Civita Castellana (Vt), Corchiano (Vt), Gallese (Vt), Fondi (Lt), Lenola (Lt), Valle Bernardo (Lt), Camposerianni (Lt), Liverani (Lt), Formia (Lt), Gaeta (Lt), Spigno Saturnia (Lt), Sonnino (Lt), Sezze (Lt), Roccagorga (Lt), Pontinia (Lt), Cisterna di Latina (Lt). L'elenco sembra ormai destinato ad aumentare. “Su di un primo livello, stante l’atrofico ritardo della Regione Lazio nei pagamenti dei corrispettivi per i servizi di trasporto resi, considerato che tale ritardo investe tutto il 2012 ed anche taluni bimestri del 2011, – Dichiara Giuseppe Cilia Presidente dell’associazione Uni.A.Mo.La – considerata l’impossibilità – prosegue Cilia – materiale delle imprese di continuare a sostenere i costi di gestione (gasolio, personale, manutenzioni ecc..), preso atto dell’inerzia delle Pubbliche Amministrazioni ai solleciti più volte formalizzati singolarmente dalle aziende, l’Associazione Uni.A.Mo.La ha inviato un formale atto di diffida e messa in mora alla Presidenza della Regione Lazio e, per giusta conoscenza, alla Prefettura di Roma per il pagamento delle spettanze scadute al 30 Ottobre 2012.

L’assenza di riscontro condurrà ben 50 aziende di trasporto pubblico locale a sospendere i servizi già dal prossimo 1 Dicembre 2012 con la conseguente messa in mobilità dei dipendenti. Su di un secondo Livello l’associazione ha già aperto un tavolo di concertazione e di lavoro con  l’Assessore Regionale alla Mobilità dott.Luca Malcotti, il quale si è mostrato da subito disponibile al dialogo e ad affrontare problematiche, troppo a lungo trascurate, quali l’insufficienza delle risorse, l’incertezza dei tempi di pagamento, la mancanza di certezza sul futuro del settore, la penalizzazione delle imprese del Lazio. – Il Presidente conclude – Questo è il nostro Bel Paese, questo è il decentramento della Regione Lazio che pretende che siano piccole e medie aziende di trasporto su gomma a sostenere, senza remunerazione alcuna da oltre un anno, il peso del servizio pubblico. Questa è la realtà, che, in assenza di un immediato intervento della Regione Lazio, condurrà gran parte delle imprese di trasporto alla chiusura, con evidenti rimbalzi sull’occupazione e sulla copertura chilometrica delle reti urbane ed extraurbane. Uni.a.Mo.La  ha unito le forze di molte aziende storiche del territorio laziale nell’accorato tentativo di rivendicare legittimi diritti, primo tra tutti il diritto di continuare ad essere sul mercato. Si tratterà di rivendicazioni gridate proprie perchè spinte dalla disperazione di un’intera categoria e dalla consapevolezza del grave difetto pubblico.”

 

La lettera dell'associazione Uni.A.Mo.La al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Corrado Passera

Spett.Le
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
P.le Porta Pia, 1
00198 Roma

c.a.
Egr. Sig. Ministro
On. PASSERA CORRADO

Egregio Ministro,
sono un imprenditore che opera nel settore del trasporto su gomma da oltre 25 anni e da poche settimane mi sono posto alla guida dell’Associazione “Uni.A.Mo.La.”, Unione Aziende Mobilità Lazio, nata dall’esigenza urgente di tutelare gli interessi ed i diritti delle società operanti nel settore del trasporto su gomma, diritti negli anni, sempre più sviliti, calpestati e dimenticati. Uni.A.Mo.La al momento raggruppa circa 36 aziende di trasporto su gomma gerenti la rete di trasporto pubblico locale in circa 60 Comuni della Regione Lazio.
 Quello di rivolgermi a Lei, espressione di maggiore rappresentatività nel settore Trasporti, è l’ultimo e disperato tentativo per ottenere risposte e considerazione.
L’ormai nota crisi del nostro Paese sta provocando, con un inesorabile effetto domino, il collasso di intere aree e settori, di questo vi è assoluta consapevolezza, ma ciò non può costituire una valida giustificazione all’imminente paralisi dell’intero trasporto pubblico locale delle Province della Ragione Lazio.
Sono molte, infatti, le piccole e medie aziende di trasporto che già hanno chiuso o che stanno chiudendo, così come sono molte quelle che non riescono a corrispondere quanto di spettanza ai propri dipendenti, e ciò non per cattiva gestione, non per superficialità, non per altra ragione ad esse imputabile, ma perchè la REGIONE LAZIO con il pagamento dei corrispettivi per i trasporto pubblico locale, ex art. 30 L.R. n. 30/98, è ferma a NOVEMBRE 2011, in altre parole per tutto il lavoro svolto negli ultimi 12 mesi e per i relativi costi di gestione sostenuti, le aziende non hanno percepito NULLA  e non sanno quando percepiranno il dovuto. 
La Regione Lazio non si pone minimamente il problema di come molte aziende di trasporto pubblico, in tutti questi mesi, SENZA RICEVERE SPETTANZA ALCUNA, siano riuscite comunque:

   -a garantire il servizio di trasporto pubblico locale conducendo centinaia di utenti nei vari    Comuni, sempre con professionalità ed efficienza;
   -a pagare i contributi e le retribuzioni ai dipendenti impiegati, con la preoccupazione principale di rispettare il lavoro svolto garantendo le famiglie;
   -a pagare il carburante necessario ad accendere ogni mattina i mezzi del parco vetture;
  – a sostenere i costi di manutenzione dei mezzi, affinché possano sempre marciare in sicurezza e con efficienza;
  –  a sostenere i costi assicurativi del parco vetture ;      
 –   a garantire sempre determinati standard qualitativi legati all’attività stessa dell’azienda, alle risorse strutturali impiegate, ai servizi resi.
–    a pagare, paradossalmente, la tassa regionale dell’IRAP su un fatturato maturato, ma non ancora incassato.
Ho scritto, singolarmente per conto della mia azienda ed ora come Presidente di un’Associazione che riunisce circa 36 aziende, denunciato e quasi gridato siffatta situazione a tutti i possibili referenti della Regione Lazio giungendo sino al Prefetto di Roma, ma nulla sembra muoversi.
Tale stato di silente inerzia da parte dei referenti pubblici ed il trincerarsi dietro il “blocco totale dei pagamenti e degli impegni” del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale della Regione Lazio, equivale ad abbandonare le piccole e medie imprese di trasporto al proprio destino, equivale ad un tributo d’indifferenza, ad un’assoluta mancanza di considerazione che non lascia spazio al confronto, alla volontà istituzionale di trovare soluzioni.
Questo è il “modus Operandi” della Regione Lazio che pretende che siano piccole e medie aziende di trasporto su gomma a sostenere, senza remunerazione alcuna da oltre un anno, il peso del servizio pubblico. Queste aziende continuano a lavorare nonostante la Regione si ostini a NON onorare i propri impegni, rendendosi sempre più gravemente inadempiente.
Se entro il 10 Dicembre c.a. la situazione non muterà e non cominceranno ad arrivare i pagamenti, tutte le aziende dell’Associazione Uni.A.Mo.La sospenderanno in autotutela il servizio di trasporto pubblico locale con la conseguente paralisi della rete urbana di molte Province della Regione Lazio. A tal fine già sono state avviate le procedure necessarie, di cui  allego relativa documentazione.

Egregio Ministro, in conclusione, chiedo a Lei, per l’intera categoria, quel cenno di riscontro, quell’atto di responsabilità che è mancato  agli altri referenti pubblici, chiedo a Lei di
dare una risposta alle famiglie degli oltre 1000 dipendenti che attendono inutilmente uno stipendio, una risposta a tutti quegli utenti, che a breve, per causa di forza maggiore, resteranno senza una rete di collegamento urbano.

Con ossequio
Uni.A.Mo.La
Unione Aziende Mobilità Lazio
Il Presidente
Giuseppe Cilia

tabella PRECEDENTI:

21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




ANZIO. RUBAVA OGGETTI IN ORO E DENARO A PAZIENTI E MEDICI ALL’OSPEDALE DI ANZIO. INFERMIERA IN MANETTE.

Redazione

Anzio – Sono finora tre i furti accertati e riconducibili inequivocabilmente alla stessa persona. Ma a questi se ne potrebbero aggiungere molti altri.

E’ per questo motivo che gli agenti del Commissariato di Anzio diretto dal dr. Fabrizio Mancini  vogliono fare piena luce su una serie di furti avvenuti a partire dal 2010 all’interno dell’ospedale di Anzio.

Episodi che inizialmente potevano sembrare isolati, ma che da quanto emerso finora su tre di essi, potrebbero ricondurre alla “stessa mano”.

Gli investigatori del Commissariato avevano già avviato le indagini, ma nel corso degli ultimi tempi alcune circostanze hanno fatto emergere delle responsabilità oggettive proprio a carico di una dipendente del plesso ospedaliero.

Gli oggetti, monili in oro, catenine, denaro ed altri preziosi erano spariti proprio quando in servizio in quel reparto era presente C.M., infermiera 55enne.

Le indagini degli investigatori si sono orientate oltre che nella struttura ospedaliera, anche in alcuni “compro oro” della cittadina.

Sono state infatti oltre 50 le circostanze in cui la donna ,da quanto emerso dalle indagini degli investigatori, si sarebbe presentata presso le rivendite di preziosi  per poter vendere degli oggetti in oro.

Ad inchiodare l’infermiera sono stati proprio alcuni oggetti sottratti poco prima in ospedale e che la donna aveva tentato di “piazzare”, oggetti sulle quali erano incise le iniziali della vittima.

Da quanto emerso dalle indagini, quella di rivolgersi a rivenditori di preziosi era una pratica piuttosto ricorrente da parte della donna ed è anche quanto hanno potuto accertare i poliziotti verificando i registri di entrata ed uscita delle merci degli esercizi commerciali.

Gli agenti stanno ora verificando le denuncie effettuate dalle vittime che venivano opportunamente scelte tra i frequentatori dell’ospedale, sia che fossero pazienti, visitatori o personale dipendente della struttura ospedaliera.

Al momento dell’arresto, all’interno del portafogli della donna, gli agenti hanno anche sequestrato un involucro contenente cocaina, mentre una piccola quantità di marijuana è stata scoperta all’interno della sua abitazione.

Gli accertamenti della Polizia proseguono per acquisire informazioni anche su altri episodi alcuni dei quali potrebbero non essere stati denunciati, ma che potrebbero essere comunque riconducibili alla stessa responsabile.




ANZIO, RUGBY CLUB: BIANCAZZURRI SCONFITTI A TIVOLI PER 15 A 6

Redazione

Sconfitta per il Rugby Anzio Club nella seconda giornata del campionato di serie C. A Tivoli la formazione di Nocerino è uscita battuta per 15 a 6, subendo tre mete ma sprecando molte occasioni (soprattutto al piede) per avere ragione di un'avversaria forte in mischia, ma di certo non trascendentale. In campo era grande equilibrio, nonostante i biancazzurri fossero scesi in campo privi di due elementi cardine come Ghellini e Santarcangelo, con il mediano di mischia Garulli a mezzo servizio causa febbre e con Petraccini che, anche lui causa infortunio, partiva dalla panchina. Nelle primissime battute di gioco l'Anzio conteneva molto bene la spinta del Tivoli, passando in vantaggio al 21° grazie ad un piazzato di Quinzi. I biancazzurri subivano però al 38° la prima meta dei padroni di casa, su una touche persa nei propri 22, per il 5 a 3. Nella ripresa era ancora Quinzi a riportare avanti i suoi, su una punizione che finalmente centrava i pali dopo tre errori consecutivi. Ma avanti per 6 a 5, la Rac subiva al 28° la seconda meta, arrivata da un calcio a seguire e due placcaggi mancati sul velocissimo estremo del Tivoli. Con ancora la possibilità di recuperare il match, l'Anzio rimediava un'altra segnatura nel finale, su azione di mischia. Unico rammarico, proprio a tempo scaduto c'era stata la possibilità perlomeno di raccogliere un punto, se solo si fosse calciata una punizione da poco oltre i 22, per via del divario che sarebbe diventato di soli sei punti. Invece la scelta di giocare alla mano ha precluso anche questa possibilità. “Non abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità, abbiamo fornito poco sostegno nelle azioni, in particolare nei primi impatti e quando anche giocavamo con i tre-quarti, settore nel quale siamo stati superiori – dice la terza linea Cristiano Giuliani – peccato perché era un match che potevamo vincere benissimo se solo ci avessimo creduto di più”. “Loro erano sicuramente molto massicci e pesanti in mischia, ma sino a che siamo riusciti a fornire sostegno alle nostre azioni questo divario non si è sentito. Certo, in un modo o nell'altro hanno pesato anche le assenze, più che altro a livello di testa”. Domenica, con inizio alle 15,30, il Rugby Anzio Club sfiderà sul terreno amico la Rugby Roma 2000. Appuntamento al campo Marconi di Piazzale Ardea, nel quartiere di Anzio Colonia. Per chiudere, i risultati delle giovanili del Rugby Anzio Club, partendo dalla Under 10 che ha effettuato un concentramento a Fiumicino comportandosi egregiamente. L'Under 14 ha giocato due partite a Rieti, perdendo la prima per 30 a 0 contro l'esperta Lazio, e pareggiando 15 a 15 contro i padroni di casa. L'Under 16 ha perso per 46 a 0 ma dando comunque segnali incoraggianti, considerate le difficoltà di inizio stagione nel metter su la squadra e farla allenare con tutti gli elementi. Infine l'under 20 del Torvajanica, formazione dove militano alcuni elementi dell'Anzio, vince per 38 a 5 proprio a Tivoli segnando 6 mete. La terza marcatura è stata opera di Nicolò Petrioli, la sesta e ultima di Adriano Stella, due giocatori di provenienza Anzio.

 




ANZIO LITORALE, POLIZIA ARRESTA PUSHER CHE COLTIVAVA MARIJUANA NEL GIARDINO. DUE MINORENNI DENUNCIATI PER SPACCIO E RICETTAZIONE.

Redazione

Aveva ricavato una piccola coltivazione di piante di marijuana nel giardino di casa ad Aprilia, nascosta alla vista dalla presenza di alcune cassette di legno.

S.S. 43enne di Aprilia è stato arrestato ieri, dagli agenti del commissariato di Anzio diretto dal dr. Fabrizio Mancini, per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella tarda mattinata di ieri, una volante del commissariato  mentre stava  transitando in via  Cervione ad Aprilia, ha notato un’ auto alla cui guida era il 43enne, ben noto agli agenti.

L’uomo, accortosi dei poliziotti, con una manovra repentina, ha cambiato la direzione di marcia per evitare il controllo.

Insospettiti dalla manovra, gli agenti lo hanno inseguito per un breve tratto e lo hanno bloccato.

Sotto il sedile del guidatore, è stato  rinvenuto un sacchetto di foglie essiccate di marijuana per un peso di circa 20 grammi.

Le indagini della polizia sono continuate  nell’abitazione dell’uomo.

All’interno del suo giardino sono state rinvenute due grosse piante di marijuana alte più di due metri, nascoste dietro alcune cassette di legno; le foglie ricavate dalle piante  sono risultate pari a circa 3 kg.

Un ramo di marijuana essiccata del peso di circa 100 grammi è stato rinvenuto nascosto nel garage, mentre in una cassettina nascosta in un mobile del soggiorno è stata rinvenuta una bustina di semi di canapa indiana.

Alla fine degli accertamenti  per S.S. sono scattate le manette.

Gli agenti, proseguendo nel loro servizio di controllo del territorio, hanno fermato due giovani  di 16 e 17 anni trovati in possesso di apparecchiature elettroniche rubate e alcune dosi di marijuana.

Nella camera in uso ai due ragazzi i poliziotti hanno rinvenuto varia refurtiva e nell’abitazione del 17enne sono state rinvenute alcune dosi di marijuana .

Gli oggetti risultati rubati nella stessa giornata di ieri sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

Per i due giovani sono scattate le  denunce per il reato di ricettazione, mentre per il 17enne è scattata anche la denuncia per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.




ANZIO, RUGBY: VITTORIA DELLA RAC NELLA PRIMA DI CAMPIONATO

Redazione

Inizia con una bella vittoria il campionato del Rugby Anzio Club nel girone 1 della serie C del Lazio. Nella prima di campionato la formazione di Gino Nocerino ha battuto per 20 a 14 il Villa Pamphili, davanti al pubblico delle grandi occasioni. Le tribune del campo Marconi di Piazzale Ardea erano gremite in ogni ordine di posto. I biancazzurri passavano subito al primo affondo, grazie ad un preciso drop di Daniele Quinzi da posizione decentrata. Poi era il piede di Luca Santarcangelo a continuare l'opera, con due punizioni nel primo tempo intramezzate dalla meta di Giuliani. La marcatura nasceva da un pregevole calcio a seguire di Santarcangelo, la mischia che ne scaturiva consentiva a Ghellini di cambiare fronte e dare l'ovale nelle mani di Marcoccio e successivamente di Giuliani, che raccoglieva e schiacciava a pochi centimetri dalla meta. Il Villa Pamphili, molto impreciso al piede, in tutto il primo tempo (chiusosi 14 a 3) metteva a segno solamente una punizione. Nella ripresa l'Anzio falliva qualche occasione per allungare nel punteggio, segnava altri sei punti grazie a due punizioni di Santarcangelo e subiva, quando si era già praticamente nel recupero, la meta dei capitolini arrivata dopo un pallone recuperato per mischia non tallonata e aperto al largo. Marcatura che sanciva il risultato finale di 20 a 14. “E' stata una bella partita, per i primi venti minuti abbiamo giocato bene imponendo il nostro gioco e il nostro ritmo, poi nella ripresa siamo stati vittime di un inevitabile calo fisico, normale se si pensa che era la prima partita dell'anno”, dice Mattia Bassi, seconda linea e uno dei migliori in campo. “In mischia abbiamo giocato bene, considerando che qualche elemento si trovava fuori ruolo. La base di partenza è buona, e comunque fa  morale iniziare un campionato con una vittoria in un campionato che si annuncia molto difficile. Sta a noi dimostrare che siamo a livello delle altre e mettere ogni domenica il meglio sul campo”. Il Rugby Anzio Club domenica, per la seconda di campionato, sarà di scena in casa del Tivoli, sconfitto domenica per 19 a 0 dal Civita Castellana. L'inizio del match è alle 15,30. Buone notizie anche dall'Under 20. Dal campionato di categoria che il Rugby Anzio Club sta disputando con il Torvaianica arriva la vittoria per 24 a 17 contro il forte Colleferro. Tra le note, annullata una meta (ritenuta regolare) a Marco Guasparri. Domenica l'under 20 sarà di scena a Tivoli, in un incontro che precederà proprio la sfida tra le due prime squadre.
 




ANZIO, SIGLATO ACCORDO TRA ATER E COMUNE: 80 NUOVI ALLOGGI, NUOVO POLO FUNZIONALE E NUOVA COSTRUZIONE DI UNA CASERMA.

Cacciotti:” 80 nuovi alloggi, un polo funzionale con aree verdi e nuove tecnologie (bioedilizia e risparmio energetico), una nuova caserma. Dopo Artena e Monteporzio Catone, anche Anzio firma il protocollo d’intesa che migliora la qualità della vita dei cittadini e risponde concretamente all’emergenza abitativa.” 

 

Redazione

Siglato il nuovo protocollo d’intesa con il Comune di Anzio. 80 Nuovi alloggi in edilizia sovvenzionata e agevolata, nuovo polo funzionale con aree verdi,e moderne tecnologie (bioedilizia e risparmio energetico) e nuova costruzione di una Caserma. Il Presidente dell’Ater Provincia di Roma Massimo Cacciotti, comunica che in virtù di un’intensa e proficua collaborazione con il Comune di Anzio,si è addivenuti alla firma di un protocollo d’intesa tra Ater Provincia di Roma e Comune di Anzio,per la realizzazione e la riqualificazione di alcune aree degradate e non, nel principio della valorizzazione urbana inserita nel Piano Nazionale per le Città. Un programma decisamente ambizioso e socialmente rilevante che comprende quattro punti strategicamente importanti per lo sviluppo urbano della città di Anzio.

1)- la riqualificazione di diversi ambiti urbani, utilizzando le volumetrie già esistenti rilocalizzate con relativi premi di cubatura previsti dal piano casa, in via Roma;

2)- intervento di housing sociale (edilizia sovvenzionata e agevolata) 80 alloggi in piazza Roma;

3)- razionalizzazione dei vecchi edifici scuola materna (ex albergo) ,con la conseguente dismissione,attraverso la realizzazione di un nuovo polo più funzionale con aree verdi e moderne tecnologie(risparmio energetico e bioedilizia)nella zona di Lavinio;

4)- Trasformazione della scuola di via dei Garofani, e recupero dell’edificio per la realizzazione di attività istituzionali socio-sanitarie nel mutamento dello stato d’uso (Caserma dei Carabinieri o Corpo Forestale dello Stato);
   
L’intervento complessivo oggetto del Piano per la città di Anzio,da attuare mediante un programma Integrato di riqualificazione urbana ed ambientale,rappresenta la strada individuata da Ater provincia di Roma e comune di Anzio per il recupero ambientale e dell’area pubblica di via Roma, inserito in un prospettiva di attenzione all’housing sociale, all’edilizia scolastica e al sociale.
 




ANZIO, L'AMMINISTRAZIONE RIDUCE L'ALIQUOTA IMU SULL'ABITAZIONE PRINCIPALE

Redazione

"Con la riduzione dell'IMU, sull'abitazione principale, abbiamo voluto dare un messaggio di speranza a tanti cittadini del nostro territorio, già vessati da tutta una serie di tributi statali resi necessari dalla complicata situazione economica nazionale ed europea alla quale il Governo Monti sta facendo fronte”. Lo ha affermato il Sindaco, Luciano Bruschini, in riferimento alle delibere sull’applicazione delle tariffe IMU e sulla verifica e salvaguardia degli equilibri di Bilancio approvate, dalla maggioranza di centrodestra, durante il Consiglio Comunale di ieri mattina. Ad Anzio l’aliquota IMU sull’abitazione principale viene ridotta al 3,8×1.000, per gli immobili dove il soggetto passivo svolge la propria attività economica l’aliquota viene ridotta al 6×1.000 mentre, per altri immobili, l’aliquota applicata sarà pari al 10,6×1.000. “Con amarezza – ha detto l’Assessore Bilancio, Patrimonio e Tributi, Giuseppe Mercuri – ho constatato che l’opposizione ha votato contro la riduzione dell’IMU sull’abitazione principale. Non dobbiamo dimenticare che lo Stato, la Regione e la Provincia  hanno praticamente tagliato i trasferimenti agli Enti Locali ed in quest’ottica assume ancora più rilevanza il fatto di essere riusciti a ridurre, tra i pochi Comuni in Italia, l’IMU sulla prima casa ad di sotto dell’imposta base. Tra l’altro lo Stato trattiene il 3,8×1000 dell’IMU riferito agli sugli immobili diversi dall’abitazione principale ed, allo stesso tempo, con senso di responsabilità abbiamo optato per mantenere gli stessi standard dei servizi erogati dall’Ente che, come evidenziato dall’ultimo Bilancio di Previsione, non hanno subito alcun aumento per i cittadini”.  Rispetto alla determinazione finale dell’imposta, relativa all’abitazione principale, sono in  vigore le detrazioni di 200,00 euro e di 50,00 euro, per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni che, insieme alla riduzione al 3,8×1.000 approvata dall’Amministrazione Bruschini, renderanno più lieve l’impatto fiscale sulla maggior parte delle famiglie del territorio anziate.




ANZIO, COLPO TRASVERSALE ALLA CRIMINALITA’. TRE ARRESTI DELLA POLIZIA IN 24 ORE TRA ANZIO E NETTUNO.

Redazione

Tre arresti in altrettante operazioni di Polizia sono stati messi a segno nelle ultime 24 ore  dagli uomini  del Commissariato “Anzio Nettuno”, diretto dal dott. Fabrizio Mancini.

Il primo arresto è stato effettuato per  tentata rapina impropria.

Erano le 18.30 di ieri quando due poliziotti, di ritorno dal lavoro, si sono imbattuti in due “topi d’appartamento”.

Gli agenti hanno visto due uomini scavalcare la recinzione di una villetta lungo la strada.

Prontamente si sono appostati nelle vicinanze e hanno chiesto rinforzi al Commissariato dove prestano servizio.

All’arrivo degli altri colleghi hanno scavalcato a loro volta e sono entrati nel cortile della casa.

Qui nel giardino si sono imbattuti in due individui, uno dei quali teneva un televisore in mano, che ha poi lanciato addosso ad uno degli agenti per guadagnarsi la fuga.

L’altro invece è stato bloccato e, nonostante abbia usato una violenta resistenza all’arresto, dopo una rocambolesca corsa nel tentativo di dileguarsi come il suo complice, è stato fermato e arrestato.

Si tratta di un cittadino romeno di 42 anni.

Poche ore prima gli agenti della Squadra Investigativa dello stesso Commissariato hanno “pizzicato” in piana attività un giovane spacciatore della zona.

Dopo una fitta attività investigativa gli agenti sono risaliti all’appartamento “sede” della fiorente attività di spaccio messa su da “Resk”, questo il nome con cui si faceva chiamare.

I poliziotti lo hanno aspettato in strada, l’hanno visto arrivare con un “cliente”, hanno aspettato che salisse a prendere la merce e a quel punto sono intervenuti.

A.P., 21enne romano, ha tentato invano di disfarsi dell’involucro che aveva in tasca, ma gli agenti oltre a quello, contenente cocaina, hanno rinvenuto all’interno dell’abitacolo altre due dosi dello stesso stupefacente e negli slip del ragazzo ben 4 gr di marijuana.

Nell’altra tasca dei pantaloni custodiva invece 210 euro, probabilmente il profitto dell’attività di spaccio.

Gli agenti hanno allora proceduto a controllare anche l’abitazione e in casa hanno trovato oltre ad altra sostanza stupefacente, sia cocaina sia marijuana, il materiale per il confezionamento della droga e una banconota da 50 euro falsa.

In totale la polizia ha sequestrato a carico del giovane pusher quasi 50 gr. di marijuana e 5 gr. di cocaina.

L’ultimo, in ordine di tempo, a finire in manette è stato un cittadino cinese di 33 anni.  

A carico dell’uomo è scattata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano, perché accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.

Forse proprio per questo l’uomo aveva deciso da qualche tempo di cambiare città.




OSTIA OPERAZIONE "WHITE SUGAR": MADRE E NONNA DI UN TOSSICODIPENDENTE FANNO ARRESTARE TRE SPACCIATORI SUL LITORALE

Redazione

Da alcuni giorni gli investigatori del Commissariato di Ostia tenevano sotto controllo una villetta isolata nella  campagna tra il Villaggio “ Sabbie D’Oro “ di Ardea e la Via Ardeatina, dove era stata segnalata la presenza di  alcune persone che spacciavano droga sul Litorale Ponentino.

Le indagini, in particolare, sono partite dalla segnalazione effettuata  dalla mamma e dalla nonna di un tossicodipendente che, disperate, si sono rivolte agli investigatori del Commissariato di Ostia, diretto dal dr. Antonio Franco, riferendo che il proprio figlio acquistava droga da alcuni spacciatori operanti sul litorale tra Torvajanica e Anzio.

Le successive indagini effettuate hanno consentito agli agenti di individuare una villetta tra Torvajanica ed Ardea quale possibile base dello spaccio.

Dopo alcuni giorni di appostamento, notando “particolari” movimenti di auto e moto nei dintorni della citata villetta, nella giornata di ieri hanno deciso di effettuare il  “blitz”.

I poliziotti hanno trovato all’interno 3 uomini africani (2 nigeriani, O. E. C. di 45 anni, dimorante nella villetta; I.J.U. di anni anni, con precedenti di polizia per reati inerente gli stupefacenti e possesso di documenti falsi, residente in zona Casilino ma dimorante nella villetta, privo di permesso di soggiorno e 1 cittadino della Sierra Leone C.I di anni 37,  con precedenti di polizia per reati inerente gli stupefacenti), che all’atto del controllo sono apparsi da subito particolarmente insofferenti.

Tanto è bastato agli Agenti per intuire di aver trovato il luogo ricercato.

Infatti, a seguito di perquisizione all’interno della casa, in una tasca interna di una giacca di proprietà di uno dei tre arrestati è stato rinvenuto un primo involucro contenente “eroina bianca”.

Indosso invece agli altri due, ed in particolare all’interno degli slip, sono stati rinvenuti altri ovuli contenenti la stessa sostanza stupefacente ed altri contenenti cocaina.

Nascosti invece in alcune rientranze del muro del patio sono stati rinvenuti altri ovuli contenenti eroina.

Il totale della droga sequestrata si aggira sui 100 grammi (92 di eroina e 8 di cocaina).

Sono stati sequestrati inoltre circa 1.000 euro, ritenuti possibile provento dell’attività di spaccio.

La droga rinvenuta era confezionata in ovuli pressati ricoperti di cellophane, solitamente usati da corrieri internazionali che li ospitano all’interno del proprio corpo.

Gli arrestati avevano affittato la villetta da un italiano, all’oscuro dei loschi traffici.

Gli investigatori stanno sviluppando ulteriori indagini per l’identificazioni dei corrieri anche attraverso l’analisi dei diversi telefoni cellulari sequestrati, in uso agli arrestati.

E’ opportuno sottolineare l’importanza del sequestro di “eroina c.d. bianca”.

In Europa, infatti, l’eroina è disponibile in due forme: l’eroina brown, più comune (forma chimica base) e l’eroina bianca, meno comune e più costosa (sotto forma di sale), che tradizionalmente proviene dall’Asia sudorientale. L’eroina bianca, di converso alla marrone, nel corso degli anni ha aumentato il prezzo medio di vendita.

Il prezzo di mercato è all’incirca di 40 euro al grammo. Questa droga viene assunta per inalazione o fumata con appositi strumenti.

La bianca è un tipo di droga che non viene commercializzata ovunque e che è molto pericolosa per il suo alto grado di purezza, avendo un principio attivo che si aggira sul 30-40%, mentre l’eroina classica, la "brown sugar", si aggira intorno al 10-15%.




ANZIO, CONTROLLI DELLA POLIZIA SUL LITORALE. ANCORA DUE LADRI FINISCONO IN MANETTE.

Redazione

Sono ancora intensi i controlli della Polizia lungo il litorale romano.Ad Anzio sono finiti in manette due cittadini stranieri. Nel tardo pomeriggio dello scorso 29 agosto una bagnante si è accorta di uno “strano movimento” intorno alla sua borsa, lasciata poco distante sulla spiaggia. La donna si è subito avvicinata a due uomini che stavano sotto il suo ombrellone, allertando nel contempo il 113. Nell’attesa dell’arrivo della Volante la signora ha tentato di avvicinare i due uomini per chiedere spiegazioni della loro presenza lì vicino alla sua borsa, ma i due, rispondendole in malo modo, si sono allontanati di qualche metro. Subito dopo sono arrivati due agenti del Commissariato di Anzio-Nettuno, diretto dal dott. Fabrizio Mancini, ai quali la donna ha indicato i due sospetti. Alla vista della Polizia i due uomini hanno tentato di allontanarsi, ma sono stati raggiunti e bloccati. Nello zaino che avevano con sé sono stati trovati il telefono cellulare e i soldi che gli stessi poco prima avevano sottratto alla donna. Si tratta di due cittadini marocchini di 29 e 24 anni, entrambi in Italia senza fissa dimora. I due sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato.