ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI

Redazione

''Il problema vero di Valle Galeria e' di carattere politico-sociale, ovvero il fatto di rimettere un sito per la discarica dei rifiuti nella stessa area dove e' stato per 30 anni. Questo e' un problema che esula dalla condizione puramente tecnica, quindi ci sara' una valutazione tecnica attenta e senza sconti. Poi c'e' una valutazione politica che gia' oggi ci vede contrari''. Cosi' il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine di un evento in Campidoglio e' tornato sulla questione rifiuti. ''La conferenza dei servizi – ha detto Alemanno – e' un organo tecnico dove si esprimono pareri tecnici e quando sara' presentato il progetto tutti gli aspetti che riguardano le nostre competenze saranno valutati attentamente e si esprimera' un parere esattamente tecnico, ovviamente con una grande attenzione a un progetto cosi' delicato e discutibile dal punto di vista politico e sociale''.

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ROMA CENTRALE DEL LATTE, ADDIO ALLO STORICA DISTRIBUZIONE "FRESCHEZZE" DI MONTE COMPATRI

De Carolis: "Numerosi miei concittadini, dipendenti della Centrale di Monte Compatri, sono già sul piede di guerra e intendo stare vicino a loro e lottare affinché Roma non perda una delle più importanti aziende del territorio."

 

Chiara Rai

Si chiude un grande capitolo nella storia del latte di Roma: “Freschezze” della famiglia Senatra, memorabile concessionario della Centrale del Latte romana, da lunedì rimane a casa dopo mezzo secolo di servizio. La Centrale del Latte di Roma, che ancora vede come socio di maggioranza Parmalat e socio di minoranza il Comune di Roma, ha notificato ieri mattina la risoluzione e recesso del contratto con il distributore “Freschezze” che distribuisce nel Lazio e in Abruzzo e conta alle sue dipendenze oltre 200 lavoratori. “Freschezze” si ritiene da sempre la vera spina nel fianco di Parmalat anche per aver portato avanti la politica di mantenimento del marchio storico "Centrale del latte di Roma". “Freschezze” nasce con Augusto Senatra che 50 anni fa a Monte Compatri aveva una azienda con settanta bestie da latte. “Da un mese a questa parte i Territory Manager della Centrale del Latte, di fatto controllata da Parmalat – dice Daniele Senatra, amministratore di "Freschezze" – in occasione di sopralluoghi ai nostri stabilimenti di Civita Castellana, Magliano dei Marzi e Rieti mi risulta che abbiano offerto a circa 50 nostri dipendenti, un posto di lavoro in Parmalat". Preoccupato il sindaco di Monte Compatri (Castelli Romani) Marco De Carolis: “Temo che la Centrale del Latte di Roma rimanga senza una catena di distribuzione del latte  – dice De Carolis. – Numerosi miei concittadini, dipendenti della Centrale di Monte Compatri, sono già sul piede di guerra e intendo stare vicino a loro e lottare affinché Roma non perda una delle più importanti aziende del territorio. Dalle notizie da noi assunte ci sembra che Parmalat stia indebolendo la Centrale del Latte di Roma. Mi appello anche al sindaco Gianni Alemanno, affinché fermi questa possibile deriva”. Risoluto Daniele Senatra punta il dito su Antonio Vanoli attuale direttore operazioni del gruppo Parmalat e presidente della Centrale del Latte di Roma: “ci ribelliamo ad una così sfacciata manovra di appropriazione indebita da parte di Parmalat – conclude Senatra –  di una clientela storica come la nostra, sopratutto a nome di quelle 200 persone che sono il nostro vero patrimonio commerciale. Non trovo giusto il comportamento di Vanoli che una volta tolta di mezzo la nostra organizzazione avrà via libera per i suoi piani di sviluppo Parmalat senza dover rendere conto neanche ai suoi azionisti, per ora rimasti in silenzio, e mi riferisco al Comune di Roma, alla Coldiretti, agli Allevatori e Produttori Latte nonché ai piccoli singoli azionisti”. Intanto l’ufficio stampa Parmalat mette in chiaro: “La Centrale del latte è di Parmalat e non ha nessun senso indebolire uno dei nostri asset su cui abbiamo di recente investito con un impianto moderno ed efficiente”. Il Consiglio di Stato questa primavera ha condannato Parmalat a restituire le azioni della Centrale del latte al Campidoglio ma Parmalat ritiene che la competenza del giudizio spetti alla giustizia ordinaria.

 




ROMA, TOR DE CENCI SENTENZA TAR, SANTORI (PDL): "IL CAMPIDOGLIO FACCIA SUBITO RICORSO"

"La comunità di Sant’Egidio ha già bloccato nel 2008 l’ordinanza antirovistaggio nei cassonetti perché il sindaco ha voluto ascoltare, ma adesso è necessario che l’attenzione cada sulle istanze di coloro che hanno dato il voto al centro destra perché  ha messo al centro del suo programma di governo proprio la risoluzione del problema dei rom attraverso l’attuazione del Piano nomadi."

 

Angelo Parca

Ieri 27 agosto il Tar ha bloccato gli sgomberi dei rom da Tor de' Cenci. Così il Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da alcune famiglie rom del l'insediamento sulla via Pontina. e ha sospeso l’esecuzione dell’ordinanza del sindaco Alemanno che prevedeva lo sgombero di «persone e cose» dal campo attrezzato per oggi  28 agosto. “Dispiace constatare come i tribunali amministrativi continuino a negare l’emergenza nomadi nella Capitale, rendendo difficile ogni azione del Campidoglio volta a ripristinare il decoro, la legalità e la sicurezza per la città e i suoi abitanti, ivi compresi quei pochi rom che rispettano le regole e che si sono inseriti nel contesto sociale. La comunità di Sant’Egidio, invece di adoperarsi a perpetuare situazioni indecenti e al limite della vivibilità per i suoi stessi protetti, dia finalmente uno sfogo costruttivo all’ansia di tolleranza che la pervade, i suoi adepti si iscrivano all’albo della solidarietà, che ancora non conta un associato dopo mesi di appelli, e mettano a disposizione gratuitamente i propri immobili per i nomadi. – Dichiara in una nota il Presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori – Il Campidoglio faccia subito ricorso, è ora che anche i cittadini romani, e in particolare i residenti del quadrante Spinaceto Tor de Cenci, siano ascoltati. La comunità di Sant’Egidio ha già bloccato nel 2008 l’ordinanza antirovistaggio nei cassonetti perché il sindaco ha voluto ascoltare, ma adesso è necessario che l’attenzione cada sulle istanze di coloro che hanno dato il voto al centro destra perché  ha messo al centro del suo programma di governo proprio la risoluzione del problema dei rom attraverso l’attuazione del Piano nomadi. Il programma è il patto stretto con i cittadini, l’accordo politico, morale e concreto che deve orientare l’amministrazione e deve essere rispettato legittimando la nostra azione”, conclude Santori.

 




ROMA COLOSSEO: ACCENDETE LE LUCI

Redazione

Quando ci sono arrivate queste due foto “buie” alla redazione, dopo il primo sguardo veloce abbiamo pensato e che vuol dire? Guardando bene, ci siamo accorti che nel buio la sagoma dell’Anfiteatro Flavio, il Colosseo, era appena riconoscibile. Che si può dire in questi casi? Qualcosa la dovrebbe dire il Sindaco Gianni Alemanno. Ecco la nota dell’attento “Osservatore” che di seguito riportiamo ad literam: “Questa é la situazione della zona del Colosseo come si presenta la notte di ferragosto ai turisti e ai malcapitati che vi si trovano: totale assenza di illuminazione pubblica, zero controlli e che Dio ce la mandi buona. É uno scandalo. Qui si arretra non si resta nemmeno al livello di prima…”. E noi condividiamo e per questo pubblichiamo.




ROMA METRO B1, A SETTEMBRE FUNZIONERA' BENE: PAROLA DI GIANNI

Redazione

''Il primo settembre, quando riprendono le scuole e il lavoro vogliamo avere la linea B1 perfettamente funzionante, realmente affidabile''. Lo annuncia il sindaco di Roma Gianni Alemanno. ''Sono passati 47 giorni da quando e' stata inaugurata e abbiamo potuto vedere che i treni, anche nel momento critico delle 8-8.30 del mattino, arrivano quasi in orario''. Alemanno ha poi annunciato che ''a fine anno si completeranno i lavori della stazione Termini dove il nodo ancora presenta molte difficolta'''. (Fonte Ansa)
 




ROMA, MICCOLI (PD): "ER PROVOLINO (EX BANDA DELLA MAGLIANA) CONSULENTE DI ALEMANNO"

"Nel passato di Lattarulo – sempre secondo il quotidiano, una militanza nei Nuclei armati rivoluzionari (Nar) – gruppo terroristico di estrema destra – come luogotenente di Massimo Carminati e il ruolo di braccio destro del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis."

 

Redazione

"Ormai il Campidoglio di Alemanno è diventato una succursale lavorativa per ex terroristi di destra, fascisti e boss della malavita. Dopo il vergognoso scandalo Parentopoli, dove nelle aziende municipalizzate romane sono stati assunti – senza contratto e a tempo indeterminato – migliaia di camerati ed ex terroristi, oggi scopriamo che anche un ex boss della Magliana (ed ex Nar) Maurizio Lattarulo, detto Provolino, che si occupava di racket ed estorsioni, è fra gli assunti del sindaco Alemanno e suo fidato consulente addirittura sulle politiche sociali". Lo afferma in una nota il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli, in riferimento a un articolo pubblicato oggi su Repubblica. Secondo il quotidiano, Lattarulo, condannato in via definitiva nel 2000 come componente della banda della Magliana, é stato assunto con contratto a termine nel luglio 2008 come consulente esterno del Campidoglio alle politiche sociali. "Da luglio a dicembre 2008 riceve dal Comune 13 mila euro e rotti – scrive Repubblica -, nei due anni successivi 30.670 euro e 65 centesimi". Attualmente, secondo il quotidiano, Lattarulo è segretario particolare del presidente della Commissione Politiche sociali Giordano Tredicine (Pdl). Nel passato di Lattarulo – sempre secondo il quotidiano, una militanza nei Nuclei armati rivoluzionari (Nar) – gruppo terroristico di estrema destra – come luogotenente di Massimo Carminati e il ruolo di braccio destro del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis. "Questa vergogna deve finire: nella Roma di Alemanno i ragazzi e le persone per bene non trovano lavoro, e addirittura lo perdono – aggiunge Miccoli -, mentre un impiego ben retribuito è quasi scontato se si è stati boss o ex terroristi di destra".




ROMA, ALEMANNO SU SENTENZA CONSIGLIO DI STATO ACEA: "PERDONO I ROMANI"

Redazione

''Con la sentenza del Consiglio di Stato Roma capitale non ha piu' a disposizione 200 milioni per gli investimenti in citta' e 20 milioni per la spesa corrente. Chi ha vinto? Non i cittadini romani''. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno in un video in onda sul suo blog. Per Alemanno ''siamo di fronte a un bivio chiarissimo: o cediamo alla cultura del no, all'opposizione e a tutti coloro che vogliono tenere paralizzata questa citta' e vincono loro o vince la citta' di Roma''. (Fonte Ansa)

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24/07/2012 ROMA, IL COMUNE BLOCCATO DAL CONSIGLIO DI STATO SULLA VENDITA QUOTE ACEA


 




ROMA, IL COMUNE BLOCCATO DAL CONSIGLIO DI STATO SULLA VENDITA QUOTE ACEA

Redazione

Il Comune di Roma non puo' procedere all'approvazione della delibera sulla vendita del 21% delle quote di Acea senza trattare i 23.000 circa ordini del giorno presentati dai consiglieri dell'opposizione. Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo le richieste avanzate da tre consiglieri comunali di opposizione Gianluca Quadrana (Lista Civica per Rutelli), Francesco Smedile (Udc) e Maria Gemma Azuni (Gruppo misto).  “Dopo l’ennesima sconfitta di Gianni Alemanno e del suo piano per svendere l’acqua pubblica il sindaco di Roma si dimetta e lasci a qualcun altro l’incombenza di rilanciare Roma e Acea. Grazie all’azione di Gianluca Quadrana, e dei consiglieri Azuni e Smedile le forze politiche democratiche hanno sconfitto l’ennesimo disegno speculativo per la svendita di un Bene Comune primario. Al sindaco consigliamo di prendersi un po’ di tempo per riflettere sulla lungimiranza delle sue decisioni”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della Lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio.




ROMA ARRESTO PICCOLO, MASINI (PD): CITTA' UMILIATA DA QUESTIONE MORALE

A.P.

'Ci risiamo. Ecco l'ennesimo arresto che colpisce uno degli uomini piu' vicini al sindaco Alemanno, al quale in passato, ironia della sorte, era stato affidato il delicato compito di delegato del sindaco sulla questione della sicurezza''. Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale del Pd, Paolo Masini.
''Ricordiamo, inoltre, che Samuele Piccolo – aggiunge Masini – risulta anche il rappresentante piu' significativo dell'Assemblea capitolina, avendo raccolto il maggior numero dei consensi nel partito di Berlusconi e Alemanno a Roma. Fra scandali, truffe e arresti, con Alemanno la nostra citta' e' sempre piu' umiliata sulla questione morale. Il sindaco faccia chiarezza e possibilmente anche pulizia al piu' presto per il bene della comunita'''.

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13/07/2012 ROMA, SCANDALO COMUNE, BONESSIO (VERDI): "ALEMANNO DIMETTITI…SUBITO!"
13/07/2012 ROMA, BUFERA SUL COMUNE DI ROMA: AI DOMICILIARI IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO….ARRESTATI ANCHE IL PADRE E IL FRATELLO



ROMA, SCANDALO COMUNE, BONESSIO (VERDI): "ALEMANNO DIMETTITI…SUBITO!"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo nota del Gruppo Verdi della Regione Lazio

"La coperta di scuse di Alemanno si fa sempre più corta, e non riesce più a coprire tutti gli scandali". Lo dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio.

"Per cosa sarà ricordata l’amministrazione Alemanno? Per i ritardi da quaranta minuti della metro B? Per il collasso del trasporto pubblico? Per la gestione dell’‘imprevista’ neve? Per i crolli del Colosseo? Per lo scandalo parentopoli? Per la mancata applicazione della norma sulle quote rosa in giunta? Per la Formula Uno che doveva arrivare? Per la gestione sicurezza, con oltre 30 morti ammazzati lo scorso anno? Per la gestione rifiuti? Per gli allagamenti dopo le prime piogge? Per il blocco di un intero quartiere a causa dell’apertura di uno store?". 

"Alemanno ha rubato l’anima a questa città, si rechi in Campidoglio e rassegni le sue dimissioni quanto prima. Sarà l’unica cosa buona che avrà fatto per i cittadini romani”.

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13/07/2012 ROMA, BUFERA SUL COMUNE DI ROMA: AI DOMICILIARI IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO….ARRESTATI ANCHE IL PADRE E IL FRATELLO



ROMA, 3MILA FIRME PER CHIEDERE STOP A NUOVI CENTRI COMMERCIALI

Angelo Parca

Tremila firme per chiedere lo stop alla costruzione di nuovi centri commerciali nella Capitale: a raccoglierle è stata ieri 24 maggio la Cna di Roma Commercio che ha organizzato un presidio davanti a un luogo simbolo della battaglia contro le megastrutture dentro o a ridosso della città: l’area destinata alla costruzione ormai imminente del centro commerciale Forum di Valle Aurelia. Oltre 200 i commercianti che hanno risposto all’appello, occupando i gazebo allestiti per l’occasione. Presenti, oltre al direttore della Cna di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il presidente della Commissione commercio di Roma Capitale, Ugo Cassone e il presidente del XVIII municipio, Daniele Giannini. “Aumenta l’offerta dei centri commerciali, mentre calano i consumi. Segno che le nuove strutture programmate non rispondono a nessuna esigenza del territorio. Nel primo trimestre di quest’anno, per alimentari e altri generi di prima necessità, i romani hanno ridotti i propri consumi del 2,5% rispetto al 2011. Un corsa inarrestabile: l’anno prima il calo era stato dell’1% – dice Lorenzo Tagliavanti-. Se diminuiscono anche i beni di prima necessità -senza contare abbigliamento e accessori, precipitati del 20%- è segno che la crisi sta davvero colpendo le famiglie. Persino le vendite di elettronica sono andate male, con un calo del 6%. E nei prossimi mesi, con i rincari previsti e l’Imu, la capacità di spesa delle famiglie si ridurrà ulteriormente: i centri commerciali non sono certo la risposta e la soluzione per tamponare questa emorragia. Al contrario, per rivitalizzare l’economia del territorio, vanno aiutati gli esercizi di prossimità. Il Piano del Commercio deve essere ripensato alla luce delle mutate esigenze della città, e l’amministrazione deve avere il coraggio anche di riconsiderare politiche adottate in passato: è questo il ruolo che le spetta” aggiunge Tagliavanti.“Continueremo a raccogliere le firme all’interno dei nostri negozi coinvolgendo anche i residenti: sono loro i primi a essere danneggiati dalla costruzione delle megastrutture, destinate a desertificare le strade dove vivono e passeggiano, e a far crescere l’insicurezza” dice Giovanna Marchese Bellaroto, responsabile di Cna Commercio. “File di serrande chiuse: è questo il panorama cui è destinata la città se l’amministrazione non bloccherà la costruzione di nuovi centri commerciali come questo sull’Aurelia. Speriamo che alle sue parole, sull’impegno a rivedere il Piano del Commercio, il sindaco Alemanno faccia seguire i fatti” dice Stefano Zarfati, coordinatore Cna di Roma Commercio. “La prossima settimana ci incontreremo con i rappresentanti di tutte le strade interessate dalla futura megastruttura di Valle Aurelia per definire i provvedimenti da adottare, anche in sede amministrativa”.