CASTEL GANDOLFO: LA MAGGIORANZA RIBATTEZZA IL MOVIMENTO AURORA IN "ALBA TRAGICA"

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – In poche righe, il punto di vista del sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi. “Coerenza questa sconosciuta” è il titolo di un manifesto firmato dalla giunta e la maggioranza comunale. Il messaggio è indirizzato all’Aurora e alla sua connotazione apolitica che renderebbe il Movimento da un certo punto di vista versatile, ovvero facilmente accostabile sia al centrosinistra che al centrodestra. Comunque nello stesso manifesto si sottolinea una reazione politica: da quando il sindaco ha manifestato la volontà di allargare la maggioranza si sono scatenate reazioni a catena il cui tenore è di facile deduzione. Ecco il testo del manifesto firmato dalla giunta e la maggioranza comunale: 

“E’ sempre piacevole leggere i manifesti dell’Aurora, perché se gli “errori” da correggere sono quelli elencati vuol dire che, nonostante le difficoltà oggettive, questa Amministrazione sta ben operando!
La nostra volontà politica di allargare la maggioranza per avere più peso da investire nelle grandi sfide comunali e sovracomunali che ci aspettano ha spaventato e dato vita a reazioni infantili e rabbiose, nella speranza di destabilizzare una maggioranza che invece è coesa e determinata a portare a termine il mandato ricevuto dai cittadini.
L’Aurora, piuttosto che fare attacchi inutili ed evocare fantasiosi incubi di mezza estate, farebbe bene a svegliarsi e a riflettere sul suo percorso, che la sta trasformando in un’Alba tragica: mentre noi vogliamo riunire il nostro partito per renderlo ancora più forte, loro sono oggi a Castello contro il PD, a Marino con la Destra, ad Albano con il PD……Non è ora di tirar fuori in po’ di coerenza???”

 

Il commento del sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi

Sui muri di Castel Gandolfo è affisso un manifesto del Gruppo consiliare l’Aurora, con elencati vari punti di cui ci chiedono conto. Poichè un manifesto non sarebbe stato sufficiente per rispondere adeguatamente, abbiamo sintetizzato il nostro pensiero, ma non ci sottraiamo certamente al confronto sui singoli punti.

Siamo perfettamente coscienti di quanto c’è ancora da fare, nonostante gli sforzi fin qui profusi, e anche consapevoli di poter compiere errori, ma tante sono le cose positive che si stanno concretizzando, come:
L’avvio, con delibera del consiglio comunale del maggio 2013, dell’iter per la predisposizione del Piano per l’edilizia economica e popolare, che entro ottobre 2014 verrà portato in consiglio comunale e poi trasmesso alla Regione Lazio per la definitiva approvazione, che permetterà di dare finalmente una risposta alle famiglie e ai giovani della nostra città che attendono alloggi di edilizia economica e popolare da più di 30 anni!

l’approvazione del PUA (Piano di utilizzazione dell'arenile) in consiglio comunale nel maggio 2013. Tale atto ha permesso alla Regione Lazio di avviare l’iter per il rilascio delle concessioni agli stabilimenti balneari per regolarizzare una situazione che si trascinava da più di 7 anni.

L’Istituzione della commissione locale paesaggistica sub-delegata che permetterà ai nostri cittadini, per alcuni interventi urbanistici, di ottenere il nulla osta paesaggistico direttamente dalla commissione comunale, evitando i tempi biblici regionali.
Il risanamento del Bilancio Comunale, a seguito anche delle severe contestazioni poste dalla Corte dei Conti sui Bilanci degli anni 2009, 2010, 2011.

Risanamento del costone del lago. Dopo 6 anni di blocco dei finanziamenti stanziati, siamo riusciti ad eseguire i lavori, necessari per la sicurezza dei cittadini.

Una attività sociale e cultural più ricca che mai, con vari eventi su temi culturali e folkloristici (stagioni teatrali, il Borgo in Arte, concerti polifonici, corali e di giovani provenienti da tutto il mondo, eventi su Dante, raduni internazionali di giovani e di scouts, presentazione di libri, iniziative sul femminicidio e sul bullismo, convegni intercomunali sul turismo, per il risanamento del lago, ecc……) oltre a molti eventi musicali di grande spessore, e alla promozione della riscoperta e valorizzazione della nostra “castellanità”.
L’opposizione fa finta di non sapere che abbiamo avviato subito la gara per la raccolta differenziata, e che solo il succedersi di vari ricorsi ha rallentato l’aggiudicazione definitiva. Finalmente, con atto n. 235 del 18.07.2014 , l’appalto del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con il metodo porta a porta è stato aggiudicato in via definitiva all’impresa TEKNEKO s.r.l.. Il D.Lgs.163/06 prevede che la stipula del contratto avvenga nel termine di 60 giorni dalla data di aggiudicazione definitiva, ma siamo ancora in attesa della sospensiva richiesta dalla soc. Ambiente spa al Consiglio di Stato, e quindi stipulare senza avere risolto le pendenze giuridiche significherebbe esporre l’Ente a ingenti richieste di risarcimento danni, cosa che responsabilmente non vogliamo fare. E’ questa invece la posizione dell’Aurora??

La pista ciclabile è al momento fruibile nel primo ed ultimo tratto. I lavori sono stati sospesi dopo il ritrovamento di amianto di tipo volatile, cosa che ha richiesto una variante approvata con delibera di Giunta n. 32 del 14/05/2013 ed inviata immediatamente alla Regione Lazio che, con determinazione n. G03287 del 18/03/2014 ha autorizzato l’utilizzazione delle economie derivanti dal ribasso d’asta per l’intervento di cui in oggetto. Si è proceduto pertanto all’affidamento dell’incarico per i lavori conclusivi di bonifica dell’amianto alla Ditta che ha presentato prima di Pasqua il piano per la bonifica dell’amianto alla uffici ASL competenti, i quali hanno richiesto nuove analisi per verificare la natura del tipo di rifiuto ed autorizzare il trasporto ad idoneo impianto di smaltimento. A settembre sono ripresi i lavori dei cui esiti purtroppo non c’è ancora certezza, perché non si conosce la quantità di amianto da eliminare, essendo interrato a non si sa quale profondità. Cosa avrebbe fatto di più e meglio l’Aurora?
Le obiezioni poste sulla gestione dei parcheggi sono incomprensibili, perché il servizio non è mai mancato e gli introiti sono stati maggiori degli anni precedenti, così come non si capisce a quali fantomatici lavori alla scuola Mole si riferiscano, visto che non è previsto per il momento nessun lavoro.

L’ex mattatoio è stato dato in comodato alla Asl per l’apertura di servizi consultoriali, e solo l’avvicendarsi di vari Commissari della Asl e in ultimo i lavori del risanamento del costone del lago ne hanno fino ad ora impedito l’apertura. Il nuovo Direttore Generale Fabrizio D’Alba (che sta compiendo un enorme lavoro per ottimizzare la nostra sanità sul territorio) ci ha garantito che entro settembre ci dirà con certezza se il consultorio aprirà e quando, restituendoci altrimenti l’immobile.
Il mercato del lago è stato oggetto di un’ordinanza a seguito di richiesta delle Forze dell’Ordine per motivi di ordine pubblico…..e allora? qual’è il problema????

Per quanto riguarda la gestione della palestra Comunale “III Millennio”, l’opposizione sa bene che la L. 59/2014 ha previsto dal 1 luglio per i Comuni non capoluogo di provincia la possibilità di espletare gare solo attraverso centri aggregati di servizi, e che la Giunta, per non invalidare le attività sportive e non perdere risorse in entrata, in attesa di poter esperire la nuova gara ha prorogato l’affidamento in essere della Palestra “III Millennio”.

Il tema della festa della Sagra delle Pesche di quest’anno è stato la riscoperta delle nostre radici e tradizioni, realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Luciano Mariani, alla realizzazione di un percorso itinerante tra 6 ristoranti di qualità castellani, all’allestimento dei laboratori creativi artigianali in Piazza e con visite guidate sul lago. Abbiamo offerto spettacoli di assoluta qualità, sia a Pavona che a Castel Gandolfo. Alla critica sulla scarsità delle pesche è facile rispondere: alle tante pesche provenienti da altri territori, come in passato, abbiamo preferito una minore quantità, ma del nostro territorio…..anche questo è rispetto delle nostre tradizioni!

Siamo sempre stati convinti che insieme si possa fare molto e invitiamo chiunque abbia a cuore la crescita di Castel Gandolfo a collaborare a questo obiettivo. Tutto il resto e noia.

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CASTEL GANDOLFO: INTERVISTA A PAOLO GASPERINI

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CASTEL GANDOLFO: E’ CACCIA ALLO SCACCO MATTO




CASTEL GANDOLFO: INTERVISTA A PAOLO GASPERINI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – il fermento politico continua. Abbiamo voluto intervistare il leader del Movimento "Aurora" Paolo Gasperini. Ecco l'intervista: 

1) Il movimento Aurora appare più vicino al centrodestra che al centrosinistra: qual è la sua vocazione e perché ha goduto del sostegno di Adriano Palozzi in campagna elettorale?
Il Movimento nasce con un obiettivo di coinvolgimento dei cittadini nell’amministrazione della città tanto è vero che tutti i candidati della lista erano privi di tessera di partito ad eccezione di due, uno della Rifondazione Comunista e l’altro dell’UDC. Tutti gli altri, come il sottoscritto, erano e sono simpatizzanti di partiti diversi. La realtà è che a livello periferico (amministrativo) quello che conta è fare le cose e farle bene, una buca è una buca sia che la si veda con occhi di sinistra che con occhi di destra. Ma non voglio sfuggire alla domanda su Adriano Palozzi (che tutti cercano e tutti rinnegano), sinceramente non so quanto possa aver aiutato l’ex sindaco di Marino la lista da me capeggiata, è certo che cercai un dialogo con tutti i sindaci dei paesi limitrofi al nostro per aprire un dialogo per la soluzione dei problemi intercomunali ed individuare quelle sinergie richiamate anche nel nostro programma elettorale.


2) Come commenta queste ultime dinamiche politiche, intendo dire la possibile entrata di Marta Toti nella compagine governativa e la conseguente uscita della stessa dal Movimento che lei rappresenta?
Non mi risulta che Marta sia uscita dal movimento in cui è stata eletta e comunque ha tutte le capacità per gestire un assessorato come tutti gli altri candidati nella lista l’aurora.


3) La critica più forte che sente di addebitare all’amministrazione Monachesi ma anche l’azione più positiva finora intrapresa dalla stessa
La critica più forte è quella che ho mosso al primo Consiglio Comunale in cui venne presentato il programma elettorale della lista civica L’Arcobaleno (prende i voti a destra o sinistra?) . Vi suggerisco di leggerlo e di individuare quale sia l’dea di paese che si vuole sviluppare.
In merito all’azione più positiva è sicuramente quella legata alla perimetrazione della zona 167 e l’impulso per la redazione del PEEP. Su questo aspetto l’assessore di riferimento si sta dando da fare è sta dirimendo lampasse con la stessa procedura che indicammo quattro anni fa con l’amico Marroni e Nutile.


4) Potrebbe pensare ad un ritorno di fiamma nel Pd?
Questa domanda è personale e non riguarda il movimento, comunque ho avuto una sola tessera di partito ed è quella del PD, mi sono adoperato per esponenti PD sia alle regionali che alle europee, la mia pagina facebook è capeggiata dal pass della Leopolda 2011… tragga Lei le conseguenze.


5) Cosa rimprovera a Marta Toti e al Gruppo “Pesca”
Nulla, con Marta c’è un continuo confronto e scambio di idee non sempre collimanti ma non per questo contrastanti.


6) Come legge l’apertura del sindaco Milvia Monachesi, c’è secondo lei aria di rimpasto?
Fossi io il sindaco, considerato che siamo al giro di boa, sostituirei qualche assessore “stanco” che ha prodotto poco, ma visto che io non sono il sindaco tutti gli assessori potranno dormire sonni tranquilli.
Mi permetta infine di ringraziarla per la considerazione avuta e per l’opera di informazione basata su dichiarazioni reali e non sul si dice.
 




CASTEL GANDOLFO: INTERVISTA A MARTA TOTI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – La tensione di alcuni al palazzo comunale di Castel Gandolfo non si allentano. Sono momenti di transizione importanti in cui da una parte c’è la prima cittadina Milvia Monachesi che avendo aperto alla neo iscritta consigliera di minoranza Marta Toti, a seguito proprio della sua aderenza al partito, ora aspetta di vedere “l’effetto” che fa questa proposta avanzata e se davvero c’è volontà di proseguire un cammino, di fatto iniziato circa due anni fa, con rinnovata convinzione e una “new entry” che aggiunga valore. Ciò con la consapevolezza che certi spifferi, ben evidenti già il giorno dopo stesso dell’elezione di Milvia Monachesi a sindaco di Castel Gandolfo, vengano arginati per evitare quella controproducente “dispersione partitica” che si tradurrebbe nella prossima campagna elettorale con una probabile frammentazione, mentre, è plausibile che il Pd voglia come consuetudine utilizzare lo strumento democratico delle primarie di cui il partito è genitore.

Il momento di stasi è forse dovuto al fatto che Milvia Monachesi ha lanciato l’amo e Marta Toti prima di “abbocare” probabilmente vuole valutare l’esca. In questa vicenda politica non vi sono certo ne pescatori e ne pascati, evidentemente è importante che al direttivo segua un altro incontro per disgelare l’empasse.
Abbiamo voluto, come sempre, rivolgerci alla fonte, intervistando Marta Toti, giovane avvocato figlia dell’ex sindaco Luciano Toti e leader dello storico Gruppo gandolfino “Pesca” con il quale si è candidata alle scorse elezioni nella lista civica di Paolo Gasperini.

E’ singolare la sua precedente aderenza alla lista di Paolo Gasperini che nonostante sulla carta sia “apartitica” si è rivelata molto vicina al centrodestra, tanto che ci risulta che la lista civica Aurora di Paolo Gasperini abbia sostenuto la candidatura a sindaco di Silvagni a Marino.

Quello che posso dire è che abbiamo raccolto consensi da entrambe le parti in qualità di lista civica e qualora ci siano stati affiancamenti di simboli o incontri ravvicinati con il centrodestra, personalmente non sono stata preventivamente interpellata. E poi mi sembra che fosse stato chiarito che non si trattava della stessa “Aurora” e che quindi in realtà non avremmo affatto sostenuto il centrodestra a Marino.

Perché scegliere di candidarsi con Gasperini?
Ho aderito come gruppo “Pesca” alla lista civica Aurora in campagna elettorale perché abbiamo ritenuto valido e condivisibile il programma elettorale. Nel movimento Aurora è infatti confluito buona parte del centrosinistra. Io stessa Sono già tesserata Pd e la mia vocazione politica è sempre stata di centrosinistra. Come del resto di centrosinistra era suo padre Luciano Toti Esatto, la nostra è una “vocazione genetica”, parlando della nostra famiglia

Va bene, comunque di fatto Aurora appare come un movimento che da una parte potrebbe sembrare “apartitico” ma dall’altra è facilmente collocabile nel centrodestra e lei comunque ne è uscita fuori
Noi, il Gruppo “Pesca” intendo, usciamo fuori da una situazione evidentemente poco delineata che non abbiamo cercato. Abbiamo provato a “costruire” all’interno della compagine Aurora ma non è stato possibile e per questo ho preso la decisione di dare una identità specifica alla nostra linea politica che non poteva essere altri che quella del Pd, di cui come Gruppo condividiamo ovviamente anche gli sviluppi nazionali.

A questo punto entrerete a far parte della squadra Monachesi, dato anche l’invito e apertura del sindaco stesso?
Non ci fermiamo ad un no secco. Che ci sia apertura è anche un fatto naturale visto il mio ingresso nel Pd che è lo stesso partito del sindaco Milvia Monachesi. Perciò certamente intendo valutare la loro proposta e soprattutto condividere la scelta se aderirvi o meno con il Gruppo che rappresento. Insomma è chiaro che le decisioni vanno concertate e prese insieme, non sono una ma siamo tanti.

Da quali fattori dipende il responso?
Sarò più esplicita. Laddove ci fosse lo spazio per realizzare le nostre idee e prospettive per il bene del paese allora potremmo essere disponibili, ma l’importante è che ci sia lo spazio per una collaborazione attiva. In questo momento occorre valutare effettivamente lo spirito dell’allargamento di maggioranza. Come si dice, il passaggio è in fase di studio e analisi.

Come legge questa apertura da parte del sindaco Milvia Monachesi?
A mio parere l’apertura avviene non per una debolezza della maggioranza ma come processo naturale e conseguente al mio ingresso nel Partito Democratico.

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CASTEL GANDOLFO: E’ CACCIA ALLO SCACCO MATTO

 

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Si è parlato abbastanza in questi giorni dei “maldipancia” nella politica castellana. Dicendo e non dicendo rispetto ad una azione dell’attuale sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che ha destabilizzato ancora di più certi “non – equilibri” interni al centrosinistra ma affatto significativi.

In direttivo del Pd alla presenza del segretario provinciale, sia il consigliere di opposizione Marta Toti che Paolo Gasperini si sono dimostrati “aperti al dialogo”. La loro “apertura” però ha preso strade ben differenti : Marta Toti, tesserata Pd, sembrerebbe mostrare vicinanza di intenti e programma con l’attuale corrente Monachesi. Marta Toti, figlia dell’ex sindaco Luciano Toti, è di estrazione di centrosinistra e diciamo che è finita, circa due anni fa, come candidata nella lista mista “Aurora” di Paolo Gasperini il quale uscì dal Pd e si mise a correre in solitario incassando persino il sostegno del Pdl / Forza Italia con la benedizione di Adriano Palozzi. Marta Toti, evidentemente, comprendendo che Aurora (che poi ha sostenuto la candidatura di Silvagni a sindaco di Marino col centrodestra) era più a destra che a sinistra ha iniziato come dire a sottolineare la sua estrazione politica tanto da prendere la decisione di mezz’estate di passare definitivamente al Pd. Ora Toti rimane in silenzio a guardare quello succede, il suo atteggiamento è piuttosto prudente non è ancora uscita con note o comunicati ufficiali sulla questione. Paolo Gasperini, leader della coalizione Aurora, al Bilancio nella giunta Colacchi, ha dunque preso le distanze dal sostenere Milvia Monachesi a sindaco e si è candidato lui stesso raccogliendo militanti di centrodestra, centro e centrosinistra.

Paolo Gasperini, capogruppo del Movimento Aurora, il 30 agosto è uscito con un comunicato stampa attraverso cui ha ribadito la propria “connotazione propositiva” e apertura ad un confronto sui temi importanti della vita politica sottolineando una certa preoccupazione per il fatto che alcuni punti del proprio programma non fossero stati affatto affrontati dall’amministrazione come l’area 167, la raccolta differenziata, le attività culturali e il completamento di opere pubbliche). Di fatto la posizione di Gasperini appare ancora interpretabile ma non collocabile in una determinata estrazione politica, sebbene (ricordiamo ancora) ci risulti che stessa lista civica Aurora abbia sostenuto Silvagni sindaco a Marino. E’ chiaro che se Marta Toti prendesse ufficialmente le distanza dal Movimento Aurora, quest’ultimo perderebbe un bel bacino di voti di centrosinistra che probabilmente andrebbero a rafforzare la corrente di Milvia Monachesi e impoverire di conseguenza quella dell’ex sindaco Maurizio Colacchi, il quale però non sembra essersi pronunciato su tutto questo fermento politico.

Di fatti non era presente neppure all’ultimo direttivo. Adesso bisognerà vedere come si muoverà concretamente il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che, intervistata dal nostro quotidiano torna a ribadire: ci sono delle contraddizioni che vanno risolte – ha detto il primo cittadino – l’apertura da parte mia c’è, adesso dobbiamo vedere se ci sono le condizioni affinché si realizzi nel concreto, non può certamente tutto dipendere dalla mia volontà d’iniziativa sebbene ritengo sia stato un passo chiaro e senza timore. Ritengo che ragionare insieme possa certamente giovare a conseguire risultati ancora migliori. La mia squadra non ha problemi di sorta, io governo con consapevolezza dei ruoli ma non amo escludere forme di apertura costruttive”.

E’ chiaro che Milvia Monachesi sa benissimo che tutte le sfide comportano dei rischi, ma le sue intenzioni quelle sì sono apparse molto chiare: il sindaco non intende affatto fare esclusioni di sorta. Insomma sembrerebbe che nessuno è di fatto fuori dai giochi, la partita è “aperta” nel vero senso della parola. Intanto ha fatto capolino un manifesto “anonimo” che parla di “prove tecniche di coalizione, prende vita l’asse Palozzi, Monachesi, Toti”. Una mera provocazione perché non c’è nulla di fattibile in questa butade.

Sentito Adriano Palozzi coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere regionale FI in merito all’uscita dell’anomino castellano dichiara: “Non c’è nulla di vero è tutta una burlonata – dice Palozzi – io non faccio prove tecniche in accordo con nessuno. Quando ho saputo di questo manifesto che mi chiamava in causa mi sono messo a ridere. Io sono stato sempre al posto mio, non ho cambiato mai tessera. Alle ultime elezioni ho sostenuto Marta Toti perché in quel momento rappresentava l’espressione del centrodestra, se poi adesso Marta Toti ha preso un’altra strada le faccio i miei migliori auguri. Certamente non si possono rivolgere alla mia persona discorsi sulla coerenza, ognuno agisce come meglio crede”.




CASTEL GANDOLFO, PRO LOCO E MERCATINO: DOPO L'ESPOSTO DE LA DESTRA PARLA IL PRESIDENTE PROPERZI

di Maurizio Costa

Castel Gandolfo (RM) – Immediata la reazione del sindaco gandolfino Milvia Monachesi e del presidente Pro Loco Mario Properzi rispetto l’articolo de L’Osservatore d’Italia su controlli da parte dei carabinieri di Castel Gandolfo e dei vigili al mercatino di artigianato sul lungolago e di presunti guadagni sostanziosi per la Pro Loco locale. Secondo un esposto del commissario straordinario de La Destra Giampiero Tofani il mercato, oltre a non avere in prevalenza artigianato ma oggettistica commerciale e prodotti enogastronomici, dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2013, avrebbe fruttato ben 800mila euro alle casse dell’associazione Pro Loco, accusata di pagare al Comune 2,20 euro al metro quadro per l'occupazione di suolo pubblico e di rivendersi lo spazio a 10 euro al metro.

“Tutto quello che guadagniamo dal mercato – ha dichiarato Mario Properzi, Presidente della Pro Loco – viene reinvestito in altre manifestazioni organizzate dalla nostra associazione, come concerti o fiere.” Riguardo ai presunti 800mila euro percepiti in un anno dall’associazione, Properzi fuga ogni dubbio: “Non abbiamo mai incassato una somma simile e comunque parliamo di cifre altissime, da multinazionali.” Il prezzo per ogni banco è di 50 euro al giorno e la Pro Loco, da questa somma, versa al Comune di Castel Gandolfo 17,20 euro al giorno per ogni banco. “La rimanenza – continua il Presidente – serve a coprire le spese di vigilanza, di illuminazione e di tasse dei rifiuti.” I banchi sono quasi 40 e quindi gli incassi sembrerebbero altissimi, ma il bilancio parla chiaro: per l’anno 2013, i costi e i ricavi combaciano al centesimo. I costi ammontano a 141mila euro e i ricavi arrivano alla stessa cifra. Per questo, sembrerebbe impossibile che la Pro Loco abbia guadagnato 800mila euro in un anno. Per quel che riguarda la superficie del mercato, che, secondo l’esposto, era maggiore di quella sancita dal bando, non ci sarebbe nulla di controverso: “Non abbiamo mai sforato lo spazio che abbiamo a disposizione – ha dichiarato Properzi – e, ogniqualvolta siamo andati oltre, abbiamo sempre pagato le differenze.” Perché il mercato, che dovrebbe riguardare soprattutto arte e artigianato, presenta pochissimi tabella di questo genere? Semplice: “Non siamo riusciti a raggiungere una buona percentuale di banchi d’arte e artigianato – ha concluso Properzi – e quindi abbiamo aumentato quelli commerciali dal 30% al 69%.” Anche il Sindaco, Milvia Monachesi, intervistata dall’Osservatore d’Italia, ha dichiarato che: “Tutte le cifre dell’esposto sono errate. I controlli delle forze dell’ordine ci sono e la Pro Loco reinveste tutto quello che guadagna. Sono tutte cattiverie gratuite e infondate”.

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CASTEL GANDOLFO, SCHIUMA SULLE SPONDE DEL LAGO: PARTITO L’ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Schiuma sulle sponde del Lago Albano a Castel Gandolfo. Non è la prima volta, infatti, negli ultimi tempi si è presentata sistematicamente. I cumuli di schiuma sono alti anche oltre 30 centimetri e si concentrano principalmente lungo la riva antistante via Spiaggia del Lago. A presentare un esposto alla Procura di Velletri sono i membri dell’associazione culturale La Fenice, preoccupati per lo stato di salute del lago ma anche e soprattutto per la salute pubblica dato che in passato si è verificata una massiccia proliferazione delle alghe Rubescens meglio conosciute come alghe “rosse”. Una grande chiazza di schiuma era apparsa ad ottobre del 2011 immortalata da un canoista che l’aveva avvistata a circa 30 metri dalla riva. La schiuma si estendeva per galleggia circa 50 metri quadrati con una altezza sempre di 30 cm dalla superficie dell acqua. E’ il nostro quotidiano ad informare il sindaco Milvia Monachesi la quale fa sapere che l’Arpa Lazio fa prelievi periodici ogni mese: “verificheremo subito il presunto fenomeno – dice Monachesi – non tralasciamo alcuna segnalazione”.

La schiuma nel lago non si discosta poi tanto dallo scenario descritto dalla Goletta dei Laghi di Legambiente che lo scorsa estate parlava di problemi derivanti da fossi, canali o scarichi che ancora continuano a portare reflui fognari non depurati. Le analisi andavano intese come un campanello d’allarme per il lago dove, soprattutto perché un prelievo è risultato fortemente inquinato proprio presso la spiaggetta in via Spiaggia del Lago. Intanto Giampiero Tofani, il commissario straordinario de La Destra ha chiesto un intervento urgente all’agenzia regionale Difesa del Suolo per chiedere delle verifiche su numerosi beni demaniali nell’area “Acqua Acetosa” che sembrano essere occupati senza alcun titolo da privati che per di più non permettono ai cittadini di goderne: “L’arenile demaniale è pubblico o privato? – dice Tofani – questi cancelli privati e proprietà sorte sul demanio sembrano aver anche uno scarico sospetto che finisce nel lago e proprio in quei pressi è stata trovata la schiuma bianca. Vorrei sbagliarmi e per questo chiedo alle autorità d’intervenire”.
 




CASTEL GANDOLFO: PERICOLO SALUTE PUBBLICA. UNA BOMBA ECOLOGICA ALL'AMIANTO GIACE INDISTURBATA DA OLTRE 50 ANNI

di Angelo Parca

Castel Gandolfo (RM) – La torre di arrivo del campo di gara di canottaggio in via dei Pescatori sul lungolago di Castel Gandolfo è una bomba all’amianto e per questo ne è stata ordinata la messa in sicurezza a carico del demanio.

Per oltre 50 anni è rimasta sotto gli occhi di tutti, fin quando Giampiero Tofani, Commissario locale de La Destra non ha presentato un esposto all’Ardis (Agenzia Regionale per la Difesa del suolo). L’edificio è in stato di degrado e abbandono e qualche volta viene utilizzato come eliporto e ciò comporta un ulteriore aggravio per l’ambiente e la salute dei residenti della cittadina lacustre.

Si tratta di una struttura di cemento e amianto, materiale che dovrà opportunamente essere rimosso oppure incapsulato, insomma opportunamente reso “innocuo” perché allo stato dei fatti è pericoloso per la salute pubblica.

"Nonostante l’ex sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi considerasse il Lago Olimpico una “perla” da preservare – dice Tofani – e che la sindachessa Milvia Monachesi lo valuti “il diamante più prezioso di Castel Gandolfo”, in realtà per l’amministrazione comunale mi sembra tutt'altro che un luogo da preservare. Perché nessuno si è mai preoccupato di intervenire, nonostante la torre in amianto fosse sotto gli occhi di tutti per anni e anni?”.

[ ORDINANZA DEL SINDACO N 1 DEL 2014 ]




CASTEL GANDOLFO: SI PIANTA UN ALBERO PER LE GENERAZIONI FUTURE

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – L'albero è un essere vivente e per questo merita attenzione. Bisogna educare i bambini fin da piccoli e ad averne rispetto. Per questi e tanti altri innumerevoli motivi. Giovedì 21 novembre mattina l'amministrazione di Castel Gandolfo guidata dal sindaco Milvia Monachesi, con i bambini delle scuole elementari, ha inaugurato la prima festa dell'albero. Una festa per sensibilizzare le future generazioni sull'importanza del rispetto per la natura. Milvia Monachesi si è scusata con i bambini per quello che si lascia alle future generazioni in tema ambientale ma ha anche ribadito con forza che la natura e il rispetto per essa è uno dei principi cardine che ispirano molte azioni dell'amministrazione di Castel Gandolfo. Presenti all'evento anche il direttore dell'Ente Parco Tommaso Mascherucci e il Commissario straordinario Sandro Caracci.




CASTEL GANDOLFO, CONGRESSO PD: LE SCELTE DEL SINDACO MILVIA MONACHESI

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Mercoledì 30 ottobre alle ore 16 presso il Ristorante La Perla si terrá il Congresso di Circolo del PD di Castel Gandolfo per scegliere il progetto politico e le persone che lo realizzeranno. Milvia Monachesi sosterrà con convinzione il candidato segretario Roberto Miliotti, giá Presidente del Comitato per il Gemellaggio, "uomo di grande cultura e onestá mentale – dice la prima cittadina di Castel Gandolfo –  nella certezza che, se eletto, sarà il segretario del dialogo, dell'apertura al territorio e della partecipazione". Con altrettanta convinzione, Monachesi voterà Rocco Maugliani, candidato Segreterio Provinciale "perchè, conoscendolo da anni, – concluse il sindaco gandolfino –  sono certa che saprá riannodare quel legame tra il territorio e i livelli superiori del PD che si è spezzato da troppo tempo.
Le operazioni di voto inizieranno alle 18 e termineranno alle 20.30. É possibile tesserarsi (requisito necessario per poter partecipare al voto) anche durante il Congresso.




CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO NELLE MANI DELLA REGIONE… CHE SPERA IN UN FINANZIAMENTO EUROPEO

Angelo Parca

Castel Gandolfo (RM) – L‘emergenza delle acque del Lago Albano che continuano a restringersi e le mancate concessioni degli arenili del lungolago Albano di Castel Gandolfo ai gestori degli stabilimenti è stata appena discussa in Regione. 

Il Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, insieme al Vicesindaco Giacomo Moianetti e alla responsabile dell'ufficio tecnico comunale Silvia Giannuzzi hanno partecipato ad un importante incontro con Maurizio Venafro, capo di gabinetto del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Luigi Nazzaro, capo segreteria dell'assessore all'Ambiente Fabio Refrigeri, e Paolo Orneli, capo segreteria dell'assessore alle Attività produttive Guido Fabiani.

Sul passaggio della competenza sulle concessioni demaniali ci si è concentrati sul caos avvenuto lo scorso luglio quando in Regione le competenze sono passate dall’assessorato all’Ambiente a quello delle attività Produttive, bloccando, di fatto, l’iter di affidamento temporaneo delle spiagge di “Castello” agli ex gestori che hanno regolato le loro posizioni per poter riavere gli affidamenti tanto sofferti. Dal 2007 infatti, quando la Procura di Velletri ha disposto il sequestro di oltre quindici stabilimenti per opere abusive sul suolo demaniale, è iniziato il calvario per gli ex esercenti e anche il conseguente degrado degli arenili che si sono riempiti d’immondizia facendo registrare anche un calo di visitatori al Lago Albano. Monachesi si dice positiva: “Ho chiesto l’apertura di un tavolo permanente sul lago – ha annunciato – soprattutto per la criticità dell’abbassamento del livello delle acque.

La Regione si è impegnata a riattivare il lavoro immediatamente. Si è parlato del dissesto idrogeologico delle sue sponde e della necessità di manutenzione e di pulizia delle parti boscate e dei sentieri. Si è sollecitata l'istituzone di un Tavolo di Lavoro permanente sul lago, con interlocutori certi, per attuare le misure necessarie, e l'impegno a ricercare le somme necessarie”. Un allarme, quello del restringimento delle acque, ormai afono ma davvero preoccupante:  Legambiente parla di 50 centimetri di abbassamento dal 1980 al 1985, nel decennio successivo una discesa sino a meno 2 metri e infine, tra il 1995 e il 2005, si è raggiunta la soglia negativa di meno quattro metri rispetto al livello originario (le misure sono state prese prendendo come “0 idrometrico” l'incile del lago che si trova a 292 metri s.l.m. e tenendo presente che l'oscillazione media annuale dei laghi è di 10 metri). L’obiettivo della Regione è puntare sui finanziamenti europei, in quanto il Lago Albano è un sito di interesse comunitario. Recuperare un finanziamento in questa direzione permetterebbe di attuare il progetto di recupero delle acque che la stessa direzione ambientale della Regione aveva stilato un paio di anni fa. Di fatto il lago prima era imponente e adesso si restringe sempre di più e finirà con lo scomparire se nessuna delle istituzioni ci metterà mano.




CASTEL GANDOLFO: CONCLUSE LE OPERAZIONI DI BONIFICA DEGLI ORDIGNI BELLICI

Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Una operazione straordinaria e ben riuscita ha portato al rinvenimento e bonifica degli oltre 4 mila ordigni bellici a Castel Gandolfo. “Per fortuna è andato tutto per il meglio – ha detto il sindaco Milvia Monachesi – mi complimento con gli artificieri Sesto Reggimento del Genio Pionieri di Roma, guidati dal primo maresciallo Roberto D'Alterio e tutte le forze dell’ordine e i volontari intervenuti”. Il primo cittadino si augura che le operazioni di bonifica rimangano “straordinarie”, ciononostante gli ordigni continuino ad emergere negli anni.

Tutto bene. La rimozione degli ordigni bellici sull’arenile del lungolago di Castel Gandolfo è avvenuta con successo. Tutto si è svolto nella massima sicurezza e secondo il protocollo. Il campo base dell'esercito ed il controllo delle operazioni è stato allestito nella centralissima piazza della Libertà, a Castelgandolfo. Gli ordigni sono stati portati via e gli evacuati hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni intorno alle 12:30. Sono state cinquecento le persone evacuate dal centro storico di Castel Gandolfo, compresi i dipendenti del palazzo pontificio e la famiglia del maggiordomo del Papa. Erano un centinaio di militari, in collaborazione con Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Corpo Forestale e volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa. Hanno messo in sicurezza e fatto brillare delle bombe risalenti alla Seconda guerra mondiale, ritrovate sulle sponde del lago di Albano.

Gli ordigni, uno di fabbricazione inglese, del peso di circa 125 chilogrammi, l'altro italiano, sono stati recuperati nell'ambito di questa grande operazione di bonifica della zona attuata dalla Regione Lazio, che ha consentito il rinvenimento di oltre 4.000 ordigni tra bombe e proiettili. Per mettere in sicurezza la zona, oltre a sgomberare il centro storico, sono stati interrotti il traffico aereo, navale e quello ferroviario.

Si è fermata la circolazione ferroviaria dalle 10 alle 12, tra le stazioni di Marino ed Albano, nei sulla linea tra Roma e Albano. Il provvedimento è stato disposto dalla Prefettura. Il regionale per Roma Termini delle 11.46 ha atteso la conclusione delle operazioni di disinnesco e posticipato la partenza. Tra le persone fatte allontanare dalle loro case, qualche decina di anziani sono stati ospitati nel centro di accoglienza preparato dal Comune al teatro Petrolini, mentre quattro residenti sono stati trasportati dagli operatori di 118 e Croce Rossa negli ospedali della zona. A mezzogiorno le bombe sono state rimosse, ed è stato avviato il loro trasporto nella vicina cava di Ciampino, dove sono state fatte brillare.