NEMI ELEZIONI, FAINA E LA SQUADRA PARLANO DEL PROGRAMMA

Redazione

Beatrice Faina, 56 anni farmacista di professione e candidato sindaco di Nemi, presenta se stessa e la squadra e al contempo parla del programma elettorale di “Pensiero Civico” sostenuto da Sel, “Avevo solo venti anni, quando sono arrivata a Nemi – scrive Faina –  e ancora prima d laurearmi collaboravo in farmacia con mio padre. I nemesi mi hanno subito accolta come una cittadina di questo paese. Confrontandomi tutti i giorni con persone di ogni età, mi sono resa conto che quello che è sempre mancato a Nemi è la comunicazione tra l'amministrazione comunale e i cittadini. La professione che svolgo mi porta a essere necessariamente una persona pragmatica, con i piedi ben saldi per terra. Mi rendo conto di non poter realizzare i miracoli che spesso si promettono. Credo nella democrazia partecipata: le soluzioni non devono essere calate dall'alto, bensì cercate e condivise con i cittadini, perché è ad essi che un buon sindaco e una buona amministrazione devono rispondere. Occorre fare un elenco anagrafico delle famiglie con reali difficoltà economiche e sociali, cercando di garantire un equo accesso ai servizi minimi essenziali. Sostegno e tutela vanno riconosciute alle diversità. Mi piacerebbe che l'amministrazione comunale migliorasse la collaborazione con il centro anziani, istituendo corsi dedicati alla terza età con una interconnessione didattica e culturale tra studenti e nonni. Vorrei valorizzare la figura dell'anziano presentando progetti agli enti regionali/provinciali per i relativi finanziamenti di attività sociali, come per esempio la vigilanza scolastica o l'assistenza sullo scuolabus, e servizi di assistenza agli anziani come la consegna quotidiana porta a porta di beni di prima necessità: la spesa, i medicinali, la legna e quant'altro ad essi necessario. Ascoltare, cercare e trovare risposte concrete sarà il mio obiettivo anche tramite l'istituzione di uno sportello per il cittadino e la creazione di comitati di quartiere.
Marta Borile, ha 46 anni e di professione è avvocato. Candidata nella squadra di Faina, si presenta: “Era il lontano 1967 ed i miei genitori, innamorati di Nemi – racconta Borile – decisero di acquistare la loro casa nel centro storico di questo meraviglioso paese. Da allora Nemi ed i nemesi mi hanno insegnato tante cose importanti per una crescita sana e socialmente utile. Essendo un avvocato rivolgerò la mia attenzione in modo particolare alla ristrutturazione della macchina amministrativa. È indispensabile riorganizzare la dotazione organica del personale, ottimizzando le risorse disponibili, motivando impiegati, dirigenti ed operai al fine di raggiungere quegli obiettivi che fino a oggi sono mancati. Per creare una progettualità e una sinergia tra le varie aree dell'amministrazione comunale, mi piacerebbe che il sindaco si confrontasse sistematicamente con i vari responsabili anche al fine di verificare l'attuazione del programma. Occorre procedere alla digitalizzazione dell'archivio comunale per meglio preservare gli atti e i documenti. I beni comunali, in gran parte non utilizzati o in stato di abbandono (come l'ex lavatoio, l'edificio in piazza Risorgimento ecc), verranno rivalutati con un concorso d'idee tra i cittadini per avere un quadro completo delle proprietà del Municipio, si dovrà rivedere l'elenco di tali immobili, al fine di metterli a reddito e renderli economicamente produttivi. L'amministrazione comunale si impegnerà in favore della ripubblicizzazione dell’acqua, sulla base dell'esito referendario sulla proprietà e la gestione del servizio idrico, promuovendo il rispetto dei criteri di equità, solidarietà e degli equilibri ecologici.
Claudio Colazza ha 51 anni ed è impiegato in mobilità. “Sono cresciuto e vivo in questo paese – dice Colazza –  Negli ultimi tempi mi sono accorto che Nemi, uno dei gioielli d’Italia per unicità e tradizione, è stato abbandonato a sé stesso. Fortunatamente non sono il solo a pensarlo. Noi, componenti e fondatori di Pensiero Civico e Sel, siamo cittadini con un forte senso di appartenenza a questo paese, vogliamo valorizzarlo e renderlo più vivibile e sicuro. Occorre ricreare un gruppo di volontari della Protezione Civile coordinati dall'ufficio tecnico comunale che possa operare sul territorio in sinergia con gli altri gruppi di Protezione Civile dei comuni limitrofi. Essendo Nemi un paese a rischio sismico ed idrogeologico va individuato un piano di prevenzione ed evacuazione. Va realizzata un'anagrafe dei cittadini con particolari problemi di salute, per garantire le necessarie cure salva-vita anche in caso di calamità naturali (nevicate eccezionali come quelle che abbiamo avuto nell'ultimo anno). Cercherò di sensibilizzare sponsor privati per l'acquisto e il funzionamento di un'ambulanza comunale da dare in gestione alla locale Protezione Civile. È importante che l'amministrazione comunale supporti, in sinergia con i comuni limitrofi e con gli altri enti territoriali, la realizzazione del Policlinico dei Castelli Romani, perché un'area vasta e densamente popolata come la nostra non può non avere una struttura adeguata al soccorso di emergenza e alla degenza polispecialistica”.
Luigi Middei ha 50 anni e di professione è orafo. Anche lui è candidato nella squadra di Faina e così si presenta: “La mia professione mi fa avere una grande attenzione per i dettagli e per il bello. Per questo – dice Middei – provo rammarico nel constatare la mancanza di cura e la sciatteria in cui versano alcune zone di Nemi. I giardini comunali, con un meraviglioso panorama a picco sul lago, devono essere fruibili dai cittadini e dai turisti per tutto l'anno. Per la loro manutenzione si devono cercare degli sponsor privati – vivai, banche, imprese locali e cittadini – che si occuperanno della cura e del mantenimento di piante e fiori in collaborazione con il personale comunale. Vorrei che fossero recuperati i sentieri storici, come quello di Fontan Tempesta, Romitorio San Michele e Le Prata, e le stradine pedonali che dal paese scendono al lago. Importante è lavorare anche a un immediato ripristino della via del lago, sollecitando una collaborazione con l'amministrazione provinciale e con il Parco dei Castelli Romani. Bisogna ripristinare i naturali percorsi delle acque piovane, che attualmente si disperdono sul territorio, facendoli confluire verso il lago, poiché sono una fonte naturale per il sostentamento delle acque lacustri. Insieme alla Sovrintendenza va rivalutato il Museo delle Navi Romane dove – attraverso l'accesso a finanziamenti regionali/europei – si può creare un centro multimediale all'avanguardia che, con documenti storici, ricostruzioni virtuali, materiali interattivi e didattici, farà rivivere la storia e la mitologia che nei secoli hanno reso famosa Nemi in tutto il mondo. Importante è anche il recupero del vicino tempio di Diana, che attualmente rimane inaccessibile e del tutto isolato dai percorsi turistici.
Paola Bianchi a 51 anni e di professione è house manager: “Sono venuta con la mia famiglia da Roma, scegliendo Nemi per le sue bellezze paesaggistiche – dice Bianchi – e soprattutto per la qualità dell'aria e della vita. Mi è sembrato un paese perfetto per far crescere i miei figli, ma penso che ci sia da lavorare molto per rendere Nemi un borgo che nulla ha da invidiare ai bellissimi centri medievali sparsi in tutta Italia. Va regolamentato il decoro urbano, conla riqualificazione degli edifici residenziali e commerciali con un piano del colore e delle insegne.Sia nel Centro Storico che nei nuclei esterni si deve rivedere l'arredo urbano, da regolamentare con un Piano di manutenzione delle opere esistenti e in progetto. Mi piacerebbe molto che i cittadini potessero camminare in tutta sicurezza sulla via Nemorense. Per questo, in collaborazione con la Provincia, si deve realizzare un marciapiede che dal centro urbano arrivi fino a Genzano. Sarebbe opportuno anche realizzare degli attraversamenti pedonali rialzati sul tratto urbano della strada provinciale Nemorense, all'altezza di piazza Roma. Qui va riposizionata l'attuale rotatoria – fontana, perché troppo decentrata e non funzionale per la manovra dei pullman. Un'opera di ristrutturazione e di ammodernamento si deve prevedere anche ai ponti e alla galleria su via dei Laghi. A Parco dei Lecci vivono molte famiglie con bambini, là si può realizzare un parco giochi che, percorrendo il sentiero pedonale Le Prata, può essere fruito anche dai bambini del centro storico. Parco dei Lecci è il luogo ideale per la realizzazione di questa area di svago, perché immerso nel verde e lontano dal traffico. L'amministrazione potrà realizzare questa area attrezzata nel territorio del consorzio, in cambio della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade consortili. Con un concorso d'idee occorre riqualificare l'area cimiteriale, garantendo un accesso diretto su via Nemorense e un ampliamento della zona adibita alle inumazioni. Va predisposto, inoltre, un piano particolareggiato che disciplini la costruzione di tombe e loculi”.
Debora Pesoli è nemese doc e si candida anch’essa con la lista “Pensiero Civico”: “Sono una delle ultime persone nate a Nemi – dice Pesoli –  avete capito bene, sono proprio nata in casa. Essendo maestra di scuola d'infanzia, nonché mamma di due figli, una particolare attenzione la rivolgo alla scuola e alla formazione dei giovani. Bisogna creare un collegamento tra genitori, scuola e amministrazione, prevedendo degli incontri sistematici sulle problematiche delle strutture e della didattica. Penso che sia importante creare un polo d'eccellenza, con corsi pomeridiani di lingue,culturali e sportivi, che possa attrarre studenti anche dai paesi limitrofi, così da scongiurare una volta per tutte il rischio delle pluriclassi o addirittura della chiusura della scuola. Si può realizzare una biblioteca multimediale che, sul modello dei sistemi di prestito più all'avanguardia, metterebbe a disposizione degli utenti i più innovativi Kindle (lettore elettronico di libri) al posto dei volumi cartacei. In questo modo si avrebbe un notevole risparmio di spazi, per la scuola, e di soldi, per le famiglie. Va recuperata la struttura del campo di calcio, tramite il superamento degli attuali impedimenti, al fine di restituire un punto di aggregazione sociale e sportiva sopratutto per i giovani. Punto nodale per assicurare a ogni fascia d'età la mobilità, da e per Nemi, è il ripristino e il potenziamento delle linee di trasporto pubblico sollecitando l'azienda Cotral Spa.
Azzurra Marinelli, leader di Sel di Nemi e candidata nella squadra di Beatrice Faina dice la sua sulle esigenze di Nemi: “Sono cresciuta con l'amore per l'accoglienza, arte in cui noi italiani siamo conosciuti in tutto il mondo. Da sempre mi occupo di turismo e credo che un paese come Nemi abbia enormi potenzialità finora inespresse, soprattutto per quanto riguarda il turismo enogastronomico ed ecosostenibile. Nessuna amministrazione è mai riuscita a creare delle opportunità turistiche adeguate alle attrazioni e alle capacità ricettive di Nemi. Bisogna individuare i punti di forza e valorizzarli; sostenere le attività commerciali con corsi di formazione professionale e attuare una strategia di marketing e comunicazione a lungo termine. Bisogna regolamentare gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, riorganizzare le attuali aree di parcheggio e fare studi di fattibilità per individuare nuove zone da adibire alla sosta di automobili e pullman turistici. Va aperto un dialogo con la Poligest Spa per la riqualificazione del Palazzo Ruspoli e del giardino pensile, al fine di destinarlo a un utilizzo pubblico/privato per farne un polo di attrazione culturale e un punto di riferimento per le arti e tradizioni popolari. Ovviamente, la condizione essenziale per far sì che Nemi diventi un'eccellenza dal punto di vista turistico è che sia curato, rispettato e valorizzato l'ambiente che lo rende unico. A tal fine va estesa a tutto il territorio la raccolta differenziata, individuando una zona per l'isola ecologica e promuovendo la politica delle “4 R”, ossia Ridurre, Riutilizzare, Recuperare e Riciclare. Con giusti interventi tecnologici e di educazione pubblica, vogliamo incentivare la green economy, ossia le buone abitudini per il risparmio energetico ed idrico, che per le famiglie si tradurrebbero in bollette più leggere. Nella stessa ottica occorre snellire le procedure burocratiche per l'installazione di impianti a energie rinnovabili. Va sostituita l'illuminazione pubblica con lampade a led per favorire il risparmio energetico ed economico comunale. Nemi deve diventare un paese vivibile per i cittadini e accogliente per i turisti grazie alla qualità dell'ambiente e dell'aria e ad un'ospitalità di eccellenza.




FRASCATI ENEA, L’ITALIA DI SUPPORTO ALLA FRANCIA PER LAVORARE SULL’ENERGIA NUCLEARE

Angelo Parca

Esiste uno strumento che opera per la ricerca sul nucleare a Frascati. Si chiama FAST la macchina Tokamak interamente “made in Italy” che fungerà da satellite di ITER, consentendo di provare materiali avanzati, tecniche innovative e modalità operative prima che queste vengano utilizzate nel reattore francese.Il Tokamak ospitato presso l’Enea a Frascati (Rm) dovrà fare luce sulla dinamica delle particelle Alfa che scaldano il plasma e sulla scelta del materiale da usare come contenitore dello stesso plasma. Il costo del progetto è di circa 300 milioni di euro. Verrà dunque messa in campo una macchina che opera per la ricerca sul nucleare. Ma per saperne di più dobbiamo capire che cosa è il progetto ITER.  Il progetto internazionale ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) rappresenta il prossimo passo nello sviluppo dell'energia di fusione. ITER sarà il primo impianto a fusione di dimensioni paragonabili a quelle di una centrale elettrica convenzionale, ed ha il compito di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione come fonte di energia. Il progetto dettagliato di ITER è stato messo a punto negli ultimi anni sulla base di un'intensa attività di Ricerca e Sviluppo condotta in numerosi centri di ricerca, università e industrie di tutto il mondo a cui hanno partecipato centinaia di ricercatori e tecnici. Unione Europea, Giappone, Federazione Russa, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e India hanno siglato ufficialmente l'accordo per la realizzazione di ITER il 28 giugno 2005 a Mosca.La costruzione è cominciata nel 2007 nel sito europeo di Cadarache nel sud della Francia. ITER ha dimensioni lineari doppie rispetto al JET e produrrà 500 MW di potenza di fusione per tempi di circa 15-30 minuti, utilizzando e provando in maniera integrata tutti i componenti chiave per il funzionamento del reattore a fusione. Gli elementi di base della fisica di ITER sono stati dimostrati con successo negli esperimenti già effettuati su un ampio intervallo dei parametri del plasma, i regimi di plasma di ITER richiedono una ragionevole estrapolazione di tali parametri. La realizzazione della macchina ITER, e in particolare di alcuni componenti chiave, ha richiesto la messa a punto di tecnologie innovative, la cui fattibilità è stata dimostrata con la costruzione di prototipi nel corso delle attività di R&D condotte negli ultimi dieci anni. L'ENEA – Fusione partecipa alla realizzazione di ITER attraverso l'Agenzia Europea Fusion For Energy (F4E), dando sostanziali contributi nei campi della superconduttività, dei componenti interfacciati al plasma, della neutronica, della sicurezza, del remote handling e della fisica del plasma.
 




MARINO, PARCHEGGIO PIAZZALE DEGLI EROI. COMANDINI (IDV): "UNA CATTEDRALE NEL DESERTO"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota del segretario Idv di Marino Marco Comandini

"Come al solito banali e ritrite scuse per tentare di coprire le proprie mancanze senza entrare nel merito delle discussioni, anzi con dei tentativi comici di sminuire la protesta messa in atto qualche giorno fa dai commercianti, che non erano pochi come affermato dalla maggioranza, ma moltissimi, con testimonianze facili da riscontrare con le foto dei siti online, commercianti riuniti in una protesta pacifica e rispettando l’ordine pubblico a meno che attraversare le strisce pedonali si consideri un reato, una protesta con partecipazione oltre le aspettative, segno questo che dovrebbe far riflettere e molto sulla crisi in atto in questo settore ed in particolare a Marino Centro, e proprio per questo si dovrebbero capire le ragioni e si dovrebbe intervenire subito ed energicamente, anziché stigmatizzare pilatescamente.
La sentita protesta è segno si esasperazione e di mancanza di risposte, io credo che ogni esercente avrebbe di gran lunga preferito occupare il suo tempo nella propria attività, e se non lo ha fatto ed ha scelto di protestare ci sono motivi che andrebbero sviscerati capiti e risolti, e non trattati come marziani.
Ma le parole della maggioranza lette nel recente comunicato, non fanno altro che confermarci che non sanno bene neanche di cosa stanno parlando, quindi figuriamoci delle soluzioni che potrebbero prendere: i commercianti indicano la luna e loro guardano il dito. E’ assurdo solo il pensare di tentar di far passare per quattro gatti visionari ed illegali i commercianti, anziché proporre soluzioni e sviare i discorsi mai entrando nel merito.
E già il merito delle cose, questo sconosciuto a Palazzo Colonna!
Ci chiediamo, cosa c’entri il debito di bilancio, una scusa messa da ogni amministrazione incompetente del pianeta, con l’apertura della Sala Lepanto (prima era aperta), di una città pulita, con l’apertura del pronto Soccorso (risorse regionali), o con i servizi di  via Costa Batocchi trasferiti in altri Comuni, o con l’apertura del Mitreo (risorse provinciali), che sono solo opportunità per la città e non costi, strutture che danno valore ad un paese, che portano lustro e lavoro. Perché non si interviene su queste cose a costo praticamente zero e considerando i ritorni che si avrebbero, porterebbero solo a saldo dei vantaggi indiscutibili?
Si è basato tutto su un multipiano oggi vuoto o quasi, e che presenta anche dei disservizi, mancando l’altra sera energia elettrica, con i controllori costretti a fare i conti con la calcolatrice (???). Un multipiano “bello ma che non balla”, che corre il rischio di essere una cattedrale nel deserto senza servizi intorno che attirino persone.
Fino a qualche anno fa le persone arrivavano da Roma a far spesa a Marino e qualche commerciante con qualche anno di attività sulle spalle, se lo ricorderà sicuramente attirato dai servizi che offriva il San Giuseppe, anzi spesso si lavorava più con i “romani” che con i marinesi, questo per dire cosa? Che se non ci sono strutture che diano servizi o se non si punta su turismo ed una città accogliente come si pensa di poter risolvere il problema del commercio?
Affermare come ha fatto la maggioranza che “il commercio è il cuore pulsante della Città”, frase sulla quale concordiamo in pieno, equivale anche ad ascoltarne il suo battito, che in questo caso è flebile, e prendere gli opportuni e tempestivi rimedi prima che diventi definitivamente comatoso.
Noi abbiamo fatto delle proposte e specifiche, ora aspettiamo quelle della maggioranza che a distanza di molti giorni ancora non abbiamo letto da nessuna parte. Invitiamo la maggioranza a rileggersi il loro programma elettorale quello a pag.8 -9-10 e ci chiediamo perché dopo un anno ancora sia ancora tutto inattuato."

Marco Comandini
Segr. IDV Marino
 




NEMI ELEZIONI, CINZIA COCCHI PRESENTA LA SUA SQUADRA

Redazione

Tantissime persone alla presentazione della squadra del candidato sindaco Cinzia Cocchi che corre con la lista civica “Insieme per Nemi” sostenuta dal Pdl. Ecco la lista dei candidati di "Insieme per Nemi" sostenuta dal Pdl che propone a sindaco Cinzia Cocchi: Biaggi Alessandro, Casadei Giorgio, Cavaterra Stefano,
De Santis Daniela, Marianecci daniela, Zingales Calogero detto Gero.

Il video in esclusiva affronta diversi temi e non risparmia commenti e puntualizzazioni sugli ultimi fatti (Alberto Bertucci indagato dalla Procura della Repubblica) che L’osservatore laziale ha fatto emergere per dovere e diritto d’informazione. Una situazione che si è aperta ad Aprile dello scorso anno e che sta seguendo un preciso iter giudiziario che avrà un esito, non si sa quale, ma lo avrà. E i cittadini devono sapere che  esiste questa condizione.

A questo punto L’osservatore laziale preferisce far parlare il video.
 




CASTELLI SANITA', DOPO LA PROROGA AI CONTRATTI DEI MEDICI DELLA RMH SCADUTI IL 31 MARZO, ARRIVANO ALTRE EMERGENZE

A.P.

Dopo la lunga battaglia delle scorse settimane, è stata appresa con grande soddisfazione dal Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini la notizia della proroga degli incarichi dei medici della Asl RmH ai quali era scaduto il contratto lo scorso 31 marzo. "Il mio impegno e di tutta l'Amministrazione di Genzano – ha commentato il primo cittadino – continuerà per la difesa dei servizi sanitari del territorio. Questa volta l'emergenza è stata superata ma ci aspettano nuove emergenze alla scadenza di altri contratti. La volontà unica dei sindaci, dei medici, del sindacato, dei rappresentanti regionali eletti, della Asl RmH e dei cittadini sarà la forza che ci aiuterà".

ALTRI tabella:

06/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE SALVA I PRONTO SOCCORSO DI ALBANO E VELLETRI
04/04/2012 CASTELLI SANITA', ORMAI E' INIZIATA LA RIVOLTA: CHE LA POLVERINI INTERVENGA, ADESSO.
03/04/2012 CASTELLI SANITA': FILIBERTO ZARATTI (SEL) SCRIVE AL PREFETTO DI ROMA
03/04/2012 SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO
02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!

26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.


 




CASTELLI SANITA', LA REGIONE SALVA I PRONTO SOCCORSO DI ALBANO E VELLETRI

A.P.

Di oggi la nota ufficiale della Asl RmH relativa la proroga dei contratti in scadenza del personale medico dei pronto soccorso di Albano e Velletri. "La Direzione della Azienda RM H informa che la Regione Lazio, con nota odierna, ha preso atto della necessità di prorogare gli incarichi dei professionisti il cui contratto sarebbe scaduto nei giorni scorsi, scongiurando così il rischio di interruzione delle attività assistenziali. Nel prendere atto della positiva conclusione della emergenza creatasi con la scadenza dei suddetti contratti la Direzione ritiene doveroso ringraziare i Sindaci del territorio e le organizzazioni sindacali della dirigenza medica che, in sede regionale, hanno sostenuto con fermezza le necessità Aziendali.Ritiene altresì doveroso estendere il ringraziamento agli uffici regionali che hanno compreso la gravità della situazione". 

In una nota congiunta Bruno Astorre, vicepresidente Consiglio regionale Lazio
Tonino D’Annibale, vicepresidente Commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali e Carlo Ponzo, presidente Comitato regionale controllo contabile pur esprimendo soddisfazione per la decisione presa invitano a non abbassare la guardia sulla situazione che resta ancora difficile nel distretto RmH

“Finalmente la Regione ha preso atto della necessità di prorogare gli incarichi dei dirigenti sanitari scaduti a fine marzo e il cui mancato servizio metteva a serio rischio la funzionalità di molti servizi assistenziali. – dichiarano Astorre, D’Annibale e Ponzo che proseguono – Proprio nei giorni scorsi avevamo presentato un’interrogazione in merito, per chiedere l’immediato intervento della Presidente Polverini sul rinnovo dei contratti. Siamo dunque soddisfatti che il nostro grido di allarme, che si univa a quello levato dalla dirigenza dell’Azienda sanitaria e dai sindaci del territorio, sia stato ascoltato. La situazione della Asl Rm H, però, resta difficile: ci sono ancora molti contratti in scadenza, oltre 500 tra medici e infermieri. L’efficienza dell’intero sistema sanitario e la salvaguardia della salute dei cittadini dei Castelli romani ci impongono di tenere sempre alta l’attenzione.”
 

ALTRI tabella:

04/04/2012 CASTELLI SANITA', ORMAI E' INIZIATA LA RIVOLTA: CHE LA POLVERINI INTERVENGA, ADESSO.
03/04/2012 CASTELLI SANITA': FILIBERTO ZARATTI (SEL) SCRIVE AL PREFETTO DI ROMA
03/04/2012 SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO
02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!

26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.


 




CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni Libanori indirizzata al nostro direttore Chiara Rai sul caso Bertucci indagato.

Pubblichiamo inoltre la risposta del nostro direttore Chiara Rai a Giovanni Libanori sul caso Bertucci indagato.

 

Ecco la lettera di Giovanni Libanori a Chiara Rai

Gentile Direttore,
ho letto con molta attenzione l’articolo pubblicato sul numero del 05.04.2012 del Suo giornale in relazione al “caso” Bertucci ed ho dedicato la stessa attenzione alle Sue considerazioni sulla cosiddetta questione morale, delle quali l’articolo predetto è colmo.
Pertanto, al fine ….di soddisfare il Suo “interesse” e la Sua “curiosità” circa le mie le considerazioni, di seguito gliele espliciterò non prima, però, di aver alimentato qualche sospetto sulla fonte della notizia da Lei data in quanto l’avviso di garanzia dovrebbe essere un atto segreto.
La norma di riferimento prevede, invero, la sua segretezza in quanto essa deve garantire l’indagato dal pericolo che potrebbe derivare dalla “pronuncia” di condanne anticipate ma deve altresì consentire alla persona sottoposta ad indagini preliminari l’esercizio del diritto costituzionalmente garantito alla difesa. Per le considerazioni che precedono, la legge prescrive dell’avvio delle indagini se ne dia opportuna e tempestiva notizia solo all’indagato stesso.
Per restare sempre in tema di “interesse”, sarebbe per l’appunto interessante sapere come Lei ha avuto conoscenza della notizia data. E ciò solo per sapere se almeno sotto il profilo della diffusione delle notizie sia stata rispettata la norma di riferimento…a meno che non si voglia credere che la notizia che ci occupa sia stata fornita direttamente dagli indagati….
In relazione al provvedimento cautelare del sequestro, mi permetto altresì, di osservare che la possibilità di esecuzione dello stesso anche durante l’orario notturno è una delle facoltà che usualmente e normalmente la legge riconosce agli organi di polizia giudiziaria. Tale circostanza mi è stata riferita da alcuni amici che esercitano la professione di avvocato…verifichi anche Lei, sono sicuro che tra le Sue amicizie più strette …vi è qualche avvocato.
Anzi, riferiscono i miei amici che tale facoltà è addirittura prevista su dei moduli ciclostilati.
Ho ritenuto di dover fare la precisazione che precede in quanto dalla lettura del Suo articolo emergeva enfatizzata la circostanza che per la esecuzione del sequestro disposto a carico di Bertucci fosse stata prevista anche la possibilità di agire nottetempo. …diamo alle cose il giusto peso.
Mi permetta ancora di complimentarmi con Lei per le Sue evidenti ….doti di preveggenza.
Credo di poter dire che quando Lei, sempre nell’articolo in questione, argomenta circa il pericolo che potrebbe derivare dalla gestione della cosa pubblica da parte di persone che hanno agito in modo illegale e no trasparente per l’acquisto di uno scuolabus (…figurarsi per altre cose più importanti)…Lei pronuncia una sentenza di condanna. Così facendo, Lei anticipa gli esiti di un processo che tale ancora non è e che allo stato di fatto si trova nella fase delle indagini preliminari.
Ad ogni buon conto, posto il Suo interesse circa le mie considerazioni, Le dirò che la questione morale dovrebbe riguardare persone il cui comportamento sia già stato oggetto di valutazione da parte dell’autorità giudiziaria e non invece azioni, come quelle di cui si discute, di persone sottoposte ad indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica che ben potrebbero concludersi con una richiesta di archiviazione (quindi senza celebrazione di processi) ovvero con sentenza di proscioglimento (in ipotesi di celebrazione della fase dibattimentale).
Il rischio che si corre nell’esprimere giudizi come quello da Lei offerto nell’articolo in esame, è quello di condannare prima del dovuto delle persone per bene ….e ciò sarebbe orribile e terribile al tempo stesso ….mi creda sulla parola Direttore…Le parlo con cognizione di causa ed esperienza personale…..
Quindi, credo che allo stato bene faccia la Procura della Repubblica ad indagare su delle ipotesi delittuose delle quali essa ha avuto conoscenza in quanto i cittadini debbono avere la certezza che chi amministra la cosa pubblica agisce nel rispetto della legge. Pertanto, manifesto la più assoluta e piena fiducia nelle istituzioni e negli organi che per legge sono preposti al compimento di certe attività nell’interesse della comunità tutta confidando nella sollecita opera della magistratura.
Relativamente alle valutazioni etiche in ordine ai possibili atteggiamenti che il Bertucci dovrebbe assumere ritengo che, trattandosi per l’appunto di etica, essi siano esclusivamente personali e strettamente correlati ai valori ai quali ognuno di noi fa riferimento che, potrebbero anche non coincidere con quelli della maggioranza dei cittadini ovvero potrebbero essere assolutamente identici con quelli.
Infine, relativamente alle parole espresse dal Presidente del partito nel quale milito non posso che sottoscriverle tutte. Credo che non vi sia persona alcuna disposta a tollerare azioni illecite compiute da singoli – ed occasionate dal ruolo rivestito – ai danni della comunità. Per tale ragione è auspicabile ogni controllo da parte degli organi preposti a tale attività tra i quali rientra anche la Procura della Repubblica che sulla base di una notizia di reato ad essa pervenuta svolge i prescritti controlli per arrivare all’accertamento della verità dei fatti.
Un ultimo richiamo….le conclusioni però vanno tratte a …fatti accertati.
Mi permetta di darLe un consiglio Direttore ….sia sempre prudente ed equilibrata e per il tifo ….si rechi allo stadio.
Con immutata stima.
Giovanni Libanori

Ecco la risposta di Chiara Rai a Giovanni Libanori

Ciao Giovanni,
noto con dispiacere che prima mi davi del tu e adesso hai deciso di darmi del lei. Dato che leggo che la stima da parte tua nei miei confronti è immutata, mi permetto continuare a darti del tu, in fondo non sono passate così tante ore da quando sia io che tu ci parlavamo in questi termini.
Volevo, prima di tutto, complimentarmi con te per il fatto di aver risposto prontamente quando chiamato in causa, anche se devo dire che non ho soddisfatto per intero la mia curiosità.
Ho notato che dai toni pacati dell’incipit della tua apprezzabile lettera sei poi “scaduto”, consentimi il termine, in uno spicciolo linguaggio da “stadio”. Su questo intendo risponderti subito: il mio tifo nei confronti della legalità sarà sempre da stadio e su questo non esiterò a fare dei commenti. Io non mi ritengo soltanto una cronista (che riporta in maniera asettica i fatti, ma una giornalista in grado di esprimere il proprio punto di vista). Ciononostante, ho notato la tua poca attenzione nel leggere il mio articolo quando dico che essere indagati non significa essere colpevoli e via dicendo.
Il mio articolo non vuole condannare nessuno, ma disserta su principi etici che forse tu non condividi con la mia stessa enfasi.
Nel farti i miei migliori auguri di buona Pasqua, mi permetto suggerirti una lettura molto interessante: “La deontologia del giornalista” a cura di Michele Partipilo. Sicuramente è più interessante per me che per te, ma dato il fatto che ti sei inoltrato in competenze giornalistiche, ho ritenuto utile segnalarti questa buona lettura.
Esiste il rispetto del segreto professionale. Questo principio figura non solo nella legge professionale  quant’anche nel Testo unico sulla privacy e nell’articolo 200 comma 3 del cpp.
Il segreto professionale, però, è tutelato soprattutto dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (legge 4 agosto 1955 n.848) e dalle sentenze Goodwin, Roemen e Tillack della Corte di Strasburgo dei diritti dell’uomo. La Convenzione europea tutela espressamente le fonti dei giornalisti, stabilendo il diritto a “ricevere notizie”. Tu mi dici che “sarebbe per l’appunto interessante sapere come Lei ha avuto conoscenza della notizia data”. E io ti rispondo che non potrò soddisfare la tua curiosità. La sentenza Roemen del 25 febbraio 2003 della quarta sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo allarga la protezione delle fonti fiduciarie dei giornalisti. Inoltre la Corte europea ha affermato che “il diritto del giornalista a non rivelare le sue fonti informative non può essere considerato come un privilegio da riconoscere o non a seconda del carattere lecito o illecito  della fonte, ma costituisce  parte della libertà di stampa e deve essere trattato con la massima attenzione.
Non amo ricorrere a citazioni di leggi e leggine ma intendo concludere e soddisfare in parte la tua curiosità. Scusami se mi permetto ma tu affermi cose errate e non più in vigore. Riporto fedelmente una tua espressione: “la legge prescrive dell’avvio delle indagini se ne dia opportuna e tempestiva notizia solo all’indagato stesso. Per restare sempre in tema di “interesse”, sarebbe per l’appunto interessante sapere come Lei ha avuto conoscenza della notizia data. E ciò solo per sapere se almeno sotto il profilo della diffusione delle notizie sia stata rispettata la norma di riferimento…a meno che non si voglia credere che la notizia che ci occupa sia stata fornita direttamente dagli indagati….

Ebbene, Giovanni, il segreto istruttorio è un'espressione che indica il divieto di divulgazioni di notizie relative a indagini giudiziarie. Il segreto istruttorio è stato abolito nel 1989 con il Codice di procedura penale "Vassalli" e sostituito dal segreto investigativo.
Dal momento in cui l'indagato viene a conoscenza dell'indagine sul proprio conto, l’atto non è più segreto e può essere divulgato ai cittadini.

Intendo risponderti anche sul fatto della perquisizione in orario notturno e sulle mie amicizie più strette.
Ho tanti amici avvocati e tanti amici metalmeccanici e tanti amici che come me non amano titoli ne cariche. Questo non significa niente. Ho scritto “anche in orario notturno” perché così è scritto nell’atto pubblicato in allegato all’articolo. Questo è quanto. Se poi sia prassi o meno, poco importa, è prassi nei confronti delle persone indagate.

In merito ai giudizi etici, che tu, giustamente ritieni “siano esclusivamente personali”, ti rispondo che hai perfettamente ragione. Sono personali e ognuno di noi ha dei valori di riferimento. I miei valori mi portano alla seguente riflessione lecita e libera di poter fluttuare nel mondo del web: Se fossi stata indagata (non ancora colpevole) non mi sarei mai permessa di candidarmi a sindaco. E’ più chiaro adesso? Lo posso dire?

Pertanto le mie non sono  conclusioni ma sincere considerazioni che mi sento libera di formulare sia come professionista e sia come cittadina. Condivido con te che la prudenza e l’equilibrio sono virtù importanti ma per chi le osserva quotidianamente, il tuo consiglio seppur gradito non è utile. Tant’è.

Cordialmente

Chiara Rai