LAZIO, A RISCHIO MIGLIAIA DI IMPRESE SE LA REGIONE NON MANTIENE GLI IMPEGNI

Martorelli (Cna Lazio): “Lo scorso 18 aprile il Consiglio ha annunciato le misure anticrisi, riconoscendo la necessità di destinare risorse ai confidi. I fatti sconfessano quegli impegni: nel triennio 2012-2014 la dotazione si è più che dimezzata rispetto al precedente, passando da 30 a 14 milioni.

 

Angelo Parca

“Con le altre associazioni di rappresentanza delle imprese abbiamo scritto ai capogruppo della Pisana perché il Consiglio regionale rispetti gli impegni assunti” così Danilo Martorelli, presidente di Cna Lazio in merito all’annuncio del Consiglio di voler accelerare l’iter di approvazione del bilancio di assestamento. “Lo scorso 18 aprile il Consiglio ha annunciato le misure anticrisi, riconoscendo la necessità di destinare risorse ai confidi. I fatti sconfessano quegli impegni: nel triennio 2012-2014 la dotazione si è più che dimezzata rispetto al precedente, passando da 30 a 14 milioni. Di questi 14 milioni spalmati su tre anni, solo 4 sono stati iscritti a bilancio corrente. Nella delibera di assestamento approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, l’impegno è stato ulteriormente dimezzato e ad oggi lo stanziamento è pari ad appena 2 milioni di euro. Considerando che fino all’anno scorso i confidi potevano contare ogni anno su 10 milioni, la dotazione si è ridotta ad appena un quinto di quella somma. Questo è inaccettabile, soprattutto considerando che altre Regioni hanno puntato sui confidi come strumenti fondamentali di contrasto alla crisi. Alcuni esempi: la Lombardia ha stanziato 150 milioni, la Sicilia 50, la Puglia 30, senza parlare del Nord est dove i contributi sono ancora maggiori. Il Lazio invece riduce ancora lo stanziamento, già insufficiente da due a quattro milioni. Chiediamo ai capogruppo del Consiglio regionale di intervenire per chiedere il ripristino dello stanziamento ad almeno 30 milioni nel triennio e lo stanziamento di almeno 10 milioni per l’anno corrente” conclude Martorelli.




LAZIO, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" E GIOVANNI LIBANORI (UDC)

"Ci sono molte voci libere che da tempo si battono per la legalità. Presto saranno molte di più ………numerose come i fili d’erba del prato ed il frastuono delle loro idee sarà assordante e segnerà il crepuscolo fatale di un regime travicello, giovane di due mesi ma già irrimediabilmente vecchio negli ideali.Ed allora molti conigli scapperanno: scommettiamo su quelli che lo faranno per primi ?"

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Biaggi

"Caro Direttore,
ho apprezzato molto la “chicca giornalistica” del 24.6, dedicata ai fasti del sig. “Coniglio Mannaro” …….Ghiotta anticipazione: sembra che la vicenda abbia incuriosito le autorità cinesi e pare che pensino di dedicare alla nobile figura del “Coniglio Mannaro” addirittura un anno del loro celebre calendario, doo quello della tigre, della scimmia, del topo, del dragone, e così via.  Noi, qui a Nemi, molto più modestamente, vorremmo proporre al sig. Sindaco di confezionare un bel “peluche” riproducente le fattezza di un coniglietto, preferibilmente di color celeste, soffice e con il codino cotonato.
Pensa, caro direttore, che tenerezza e quanto sarebbe bello: il Comune potrebbe distribuirlo come gadget nelle occasioni più importanti; durante i convegni, peraltro, sempre più interessanti.
Potrebbe, che so, fornirne una adeguata scorta alle associazioni fiancheggiatrici (quelle della campagna elettorale, per intenderci), in modo da distribuirlo in occasione degli screening di massa, magari insieme ai plantari o ad altri preziosi oggetti …….tanto!
E poi, caro direttore, pensa che bello, ci si potrebbe anche applicare una ventosa in modo di attaccarlo al parabrezza della macchina così che, muovendosi con grazia, sembrerebbe mormorare: “Nelluno …Nellaltro”…..”Nelluno ……Nellaltro”.
E ci sarebbe tanto ancora per ridere e per divertire, ma non possiamo per questo trascurare la gravità dei più recenti fatti.
Rammentiamoli.
Il responsabile dell’ufficio stampa del Comune, nonché presidente in pectore del Consiglio Comunale, dopo aver tentato in tutti i modi, sia direttamente e sia indirettamente, di farlo entrare nel coro dei giubilanti osannatori dell’era bertuccina, come la classica età dell’oro fioriera di felicità e di benessere, ora si permette di bacchettare “L’Osservatore Laziale”, insieme al suo direttore ed alla redazione tutta.
Ha preannunziato, infatti, la congiura del silenzio: stop dei comunicati stampa del Comune.  Non verranno più indirizzati al giornale, tacciato di aver omesso di pubblicare notizie e comunicati  e quindi sommamente reprobo.
Vedi, caro direttore, ho apprezzato come con la tua risposta lo abbia sbugiardato, riportando e comprovando l’impegno del tuo giornale nella pubblicazione puntuale di tutto ciò che riguarda Nemi ed il suo territorio.
Forse qualche ben pensante, ed anche a ragione, vi potrebbe vedere una indebita giustificazione.
Ma non è questo il punto !
Sappiamo tutti che la macchina della ricerca della verità ha bisogno del carburante dei fatti.
Purtroppo la “mordacchia mannara” tenta di eliminare proprio questo approviggionamento di carburante, cancellando la comunicazione dei fatti.
Invece di curare l’immagine del Comune con equilibrio, questo incaricato, dopo aver quotidianamente incassato, e forse dopo averle, con forza sollecitate, le lodi sperticate e smaccatamente di parte di alcune testate, tenta di prendere a “testate” (pardon!) una voce libera ed indipendente che non si è piegata e che non si piegherà mai.
Anche se non per questi medesimi nobili ideali che ci onoriamo di condividere, qualcuno ebbe a dire: “non ci sto! Non ci sto! Non ci sto!”
E noi, non ci stiamo !
E il bello è che non siamo da soli !!!!
Ci sono molte voci libere che da tempo si battono per la legalità.
Presto saranno molte di più ………numerose come i fili d’erba del prato ed il frastuono delle loro idee sarà assordante e segnerà il crepuscolo fatale di un regime travicello, giovane di due mesi ma già irrimediabilmente vecchio negli ideali.
Ed allora molti conigli scapperanno: scommettiamo su quelli che lo faranno per primi ?
Grazie della cortese ospitalità
                    Avv. Alessandro Biaggi"

tabella PRECEDENTI:

24/06/2012 LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"
22/03/2012 NEMI ELEZIONI, BIAGGI: “NELL’UNO …….. NELL’ALTRO” DELIZIOSO QUADRETTO DI ………..
20/03/2012 NEMI ELEZIONI, LIBANORI COMMENTA LA LETTERA DI BIAGGI


 




LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"

Benito Mussolini (Dottrina del Fascismo): "Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano"

 

Chiara Rai

Cari lettori,
ogni tanto la piccola Nemi, vuoi per piacere o per dovere di trasparenza mi fa tornare a scrivervi. E’ accaduto un fatto molto grave che può far indignare non solo i cittadini di Nemi ma anche quelli del Lazio: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Bertucci ci ha tagliati fuori, decidendo di non inviarci più comunicati che riguardano il Comune. Questa decisione è priva di quel concetto che da sempre attribuisce al popolo la potestà effettiva di decidere. Pertanto l’unica cosa che mi vien da dire, seppure può apparire un motto tormentone è “evviva la democrazia”. Così, cari lettori, mi scuso fin da ora se qualche notizia riguardo la buona facciata della giunta del sindaco Bertucci possa sfuggirci: sappiate che non dipende da noi e possiamo dimostrarvelo. Naturalmente è giusto spiegarvi i motivi che hanno portato Giovanni Libanori detto Nanni (presidente del consiglio comunale e ufficio stampa del Comune) a prendere la decisione di non inviarci più alcun comunicato che riguardi le iniziative del Comune di Nemi. Ebbene, i fatti sono questi: il nostro giornale anziché pubblicare tardivamente il comunicato stampa sulla sagra delle fragole pervenutoci dal Comune si è permesso di scrivere anzitempo e pubblicare tempestivamente le notizie riferite alla sagra (allegando l’intero programma) per permettere ai potenziali visitatori di leggerne il calendario e le attività e perché no, invogliarli a partecipare. Ovviamente quando in maniera tardiva ci sono arrivate le comunicazioni in merito alla sagra da parte del Comune, al fine di evitare di ripeterci e sicuri di aver pubblicizzato al meglio l’evento, non abbiamo pubblicato la nota. Questa è la nostra colpa. Ma c’è scritto da qualche parte che bisogna pubblicare sempre e comunque tutto ciò che arriva dai Comuni? Ai voglia quanti colleghi su questo punto potrebbero darmi man forte. Questo episodio rafforza in me l’idea che Giovanni Libanori sia sulla buona strada per conquistare il facoltoso e celebre nomignolo di “coniglio mannaro”, appellativo ironico che Giampaolo Pansa attribuì ad Arnaldo Forlani per le sue qualità di intervento in maniera efficace nel mondo politico. Da innumerevoli congetture sappiamo che con altri due illustri politici stabilì un occulto patto di potere che avrebbe pesantemente condizionato in loro favore la vita politica italiana. Suddetto patto è più volte finito sulle cronache giornalistiche con l’acronimo di CAF che sono poi le rispettive iniziali dei tre politici che hanno lasciato un segno ( gli altri due sono Craxi e Andreotti). E pensare che ai tempi della Dc il portavoce di Arnaldo Forlani era proprio l’attuale leader Udc Pierferdinando Casini.  Più di qualcuno avrà letto le gesta del prode “coniglio mannaro”. Le enciclopedie servono a rinfrescare la memoria e capire come, alla fine di un percorso incisivo, di un personaggio così importante ne rimanga una caricatura di malo credito ( si parla comunque del Forlani che nel quarto e quinto governo Moro fu ministro alla difesa). Fu proprio Forlani – cito un episodio riportato da una celebre e facilmente consultabile enciclopedia – che durante il Processo Enimont, nel periodo dell'inchiesta Mani pulite, fu chiamato a testimoniare riguardo ai finanziamenti illeciti ricevuti dall'affare Enimont. Palesemente in difficoltà, rispondendo a una domanda, disse soltanto “Non ricordo”. L'immagine del noto politico, con la bava alla bocca, divenne uno dei simboli di Tangentopoli, e della corruzione divenuta sistema in Italia, per la quale Forlani è stato poi condannato.

Comunque, cari lettori, vi riporto integralmente la email ricevuta da Giovanni Libanori (Udc) mercoledì 13 giugno (tra l’altro pervenutaci dall’account di Morena Mancinelli)

In relazione ai comunicati stampa, relativi alla Sagra delle Fragole di Nemi, recentemente inviativi, non avendoli visti pubblicati, ma anzi avendo voi dato spazio alle repliche senza pubblicare appunto il comunicato a cui erano riferite -comunicato che, invece, è stato pubblicato da altri giornali- da oggi in poi ci vedremo costretti a non inviarvi più alcun comunicato che riguardi le nostre iniziative, salvo riscontrare in voi un nuovo, diverso e più imparziale atteggiamento.

Cordiali saluti,
Giovanni Libanori
Ufficio Stampa Comune di Nemi

Ecco la nostra risposta:

Buonasera,

contrariamente a quanto da Lei affermato il nostro quotidiano ha dato ampio spazio alla Sagra delle Fragole di Nemi.

06/06/2012 NEMI MOSTRA FOTOGRAFICA, LIBERO MIDDEI E IL SUO TALENTO IN MOSTRA ALLA SAGRA DELLE FRAGOLE – http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1775

05/06/2012 NEMI,PIENONE PER I PRIMI DUE GIORNI DELLA SAGRA DELLE FRAGOLE – http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1760

20/05/2012 NEMI, TUTTO PRONTO PER LA SAGRA DELLE FRAGOLE E MOSTRA DEI FIORI – http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1604

Per quanto concerne Le sue affermazioni riguardo nostri presunti atteggiamenti di mancata imparzialità, rispediamo al mittente tali affermazioni. Inoltre, vivendo il nostro direttore Chiara Rai a (omissis………), ha avuto l'opportunità di fare foto e servizi più tempestivamente delle note istituzionali pervenuteci che, comunque, leggiamo con interesse.  Le ricordo che il nostro quotidiano si rivolge (a differenza di qualche giornale prettamente localizzato nell’area Castelli Romani) ad un pubblico ben più vasto (Lazio) e dato che abbiamo ricevuto un comunicato datato 12 giugno, ben 2 giorni dopo la chiusura della seconda fase della Sagra delle Fragole, abbiamo ritenuto che non fosse di interesse generale. Riguardo invece, altri tabella ai quali forse Lei si riferisce, restiamo fin d’ora disponibili nel pubblicare eventuali repliche e/o altro si ritengano opportune.  Se poi volete omettere di inviare ad un organo di stampa notizie del Comune di Nemi, sarà una esecuzione alquanto anomala e bizzarra, ma comunque ne prenderemo atto.

Cordiali Saluti

Redazione de l'osservatore laziale

Tel. 345/7934445

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Twitter: osservatorelaziale


Detto ciò, cari lettori, cercheremo di continuare a parlare di Nemi con l’indipendenza che ci contraddistingue e che giorno dopo giorno ci restituisce tanta soddisfazione di letture, una soddisfazione che vale molto di più del denaro. L’osservatore laziale non è in vendita e forse proprio per questo a volte può risultare fastidioso addirittura da essere bandito e iscritto nel “libro nero”. Viva la democrazia!

 




LAZIO, IMMOBILISMO AGRICOLTURA : PERILLI (PD) SOSTIENE COLDIRETTI

Angelo Parca

“In merito allo stato di agitazione e alla protesta annunciata da Coldiretti, non posso che concordare con quanto lamentato. Da mesi, ormai, sui banchi della Regione e della Commissione  Agricolttura ci sono questioni irrisolte sulle quali, sia in qualità di vicepresidente di minoranza, sia come membro del gruppo del Pd, stiamo facendo una battaglia. Dal prezzo del latte all’immobilismo dell’Arsial, agenzia che è stata volutamente messa in condizioni di non operare dalla maggioranza di centrodestra, aspettiamo risposte concrete e non annunci come, per esempio, quelli fatti nei mesi sulla legge della tracciabilità, una legge  sicuramente buona per l’intero settore che è stata approvata grazie al voto della minoranza, che ha garantito il numero legale, e che ora, a quanto pare, è stata svuotata di risorse nell’assestamento di Bilancio. Con Coldiretti abbiamo condiviso molte battaglie e anche questa volta sono pronto a sostenere politicamente molti dei principi e dei fatti rivendicati”




LAZIO RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): "POLVERINI DALLE PAROLE PASSI AI FATTI"

A.P.

"Prendiamo atto che la presidente Polverini intende agire nell'interesse della salute dei cittadini e non difendere interessi particolari che, a suo dire, sarebbero stati predominanti in passato. Per tutto questo, e soprattutto per giungere ad una soluzione definitiva e ad un sistema moderno di gestione del ciclo dei rifiuti, le chiediamo un atto di umiltà: sostenga la proposta dell’Itali dei valori di smaltire in via temporanea i rifiuti all'estero. Con questa soluzione, da un lato tutelerebbe l'ambiente e la salute della comunità laziale, e dall'altro porrebbe fine al sistema monopolistico che, solo a parole, intende combattere." Lo dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei valori, Vincenzo Maruccio.




LAZIO,REGIONE: 50MILA EURO PER L’OSSERVATORIO SUL FENOMENO DELL'INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA CEREBROSPINALE (CCSVI)

A.P.

“L’istituzione di un osservatorio sul fenomeno dell'insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), è un passo fondamentale per riuscire a raccogliere più dati possibili sui fattori concomitanti riscontrati nei pazienti con Sclerosi Multipla e quindi aiutare la ricerca. A riguardo, insieme all’assessore ai servizi sociali Aldo Forte, possiamo oggi annunciare l’approvazione di uno stanziamento di 50mila euro in favore dell’Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie, Nefrologiche e geriatriche, Primario Prof.  Francesco Fedele, per l’implementazione dell’osservatorio sulla CCSVI”.
A darne notizia l’on. Maurizio Perazzolo (LP), presidente della Commissione Lavoro, Politiche Sociali, giovanili e pari opportunità della Regione Lazio, durante il convegno dibattito sulle realtà della Sclerosi Multipla, organizzato dall’Associazione Donne per la Sicurezza onlus con la collaborazione del Comune di Monterotondo e Scleroradio e la partecipazione del Prof. Sandro Mandolesi, docente in Emodinamica Venosa presso la scuola di Cardiologia dell’Università La Sapienza.
“Qui a Monterotondo abbiamo ascoltato le associazioni che si occupano dei malati di Sclerosi Multipla. Molti dei pazienti vorrebbero poter affrontare gli interventi per curare l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale, che sembra essere un fattore riscontrabile nella maggioranza dei malati di Sclerosi e che peggiora moltissimo le condizioni dei pazienti. Quindi è necessario che la ricerca possa concentrarsi anche su questo aspetto della Sclerosi, in modo da trovare nuove cure e capire meglio questa difficile malattia. Ringrazio Roberta Sibaud dell’Associazione ‘Donne per la Sicurezza Onlus’ per aver organizzato questo importante convegno in cui si è svolto un sereno e serio confronto tra associazioni e istituzioni”. Ha spiegato l’on. Perazzolo.
 




LAZIO, LA GOTTO D'ORO ALLARGA GLI ORIZZONTI E SI CONFERMA LEADER NEL PANORAMA INTERNAZIONALE

Caporicci: "Grande capacità comunicativa dei produttori di Borgogna e l’intelligenza di fare squadra, uniti uno con l’altro, intorno al marchio Vini di Borgogna, a prescindere da chi lo produca e il legame inscindibile con il territorio"

 

Angelo Parca

In nome di Bacco Dio del vino e di Saint Vincent patrono dei vignaioli, sabato 9 giugno sono stati nominati “Chevalier du Tastevin de Bourgogne”, l’ing Luigi Caporicci e il dott Luis Tonet, rispettivamente Presidente e Direttore della Gotto d’Oro, la più importante e rinomata azienda vitivinicola del Lazio.

La cerimonia si è svolta in uno scenario fra il surreale ed il fantastico in presenza di 700 invitati allo Chateau du Clos de Vougeot in Còte d’Or, contornato dai vigneti di Pinot Noir. Il titolo di Cavaliere è stato attribuito per il lavoro pluriennale svolto nel diffondere la cultura e la tradizione del buon bere, a seguito della presentazione alla Confraternita per il tramite del Grand Mestre Dott Michele Rizzo della R&W, fra i più prestigiosi importatori di vini in Germania. Sono stati nominati 40 nuovi Chevalier provenienti da tutto il mondo: Australia, India, Giappone,
Las Vegas, New York e varie rappresentanze europee. Alla cerimonia è seguita la cena tipica borgognotta, annaffiata dai vini Chablis, Bourgogne e dai canti tipici della cultura contadina. L’Ing Caporicci ci racconta della grande capacità comunicativa dei produttori di Borgogna e l’intelligenza di fare squadra, uniti uno con l’altro, intorno al marchio Vini di Borgogna, a prescindere da chi lo produca e il legame inscindibile con il territorio; così come la semplicità di gestione del vigneto e della cantina, non cadendo mai nelle continue tentazioni di nuove tecnologie che hanno appiattito i vini, mantenendo l’identità unica dei loro vini. Insomma un’esperienza che vorremmo tutti vivere prima o poi.

Lo scorso venerdì 8 giugno, una delegazione di Sommelier di Brasilia guidati da Antonello Monardo, grande diffusore della lingua, cultura e enogastronomia italiana nel Brasile centrale, è stata ricevuta negli stabilimenti della Gotto d'Oro. Gli ospiti hanno visitato gli impianti produttivi e degustato i  prodotti al Salotto del vino. E Lunedì 11 giugno la Agci e il “Departamento de Cooperativas” del Governo Cileno hanno organizzato presso il Salotto del vino della Gotto d'Oro un incontro di approfondimento e conoscenza reciproca sulla cooperazione in Italia e in Cile e le prospettive future di una collaborazione. La delegazione cilena dopo aver visitato l’azienda si è trasferita al salotto del vino per la degustazione e  l’assaggio di alcune prelibatezze castellane. Di seguito il dibattito sulle prospettive delle cooperative nel mercato globale con gli interventi del Dott. Carlos Rodrigo Schultze Esturillo Capo Dipartimento delle Cooperative del Governo Cileno, del Dott  Filippo Turi Direttore Agci Nazionale  del Presidente della Gotto d’Oro l’Ing Luigi Caporicci.

 




LAZIO, COTRAL: L'INIZIO DELLA FINE? APERTE 4 INCHIESTE PENALI (PER ORA)

Colaceci: "E' arrivato il momento di dire basta a questa gestione autoritaria che non garantisce i dipendenti Cotral e che mette a rischio il servizio di trasporto creando disagi continui per i pendolari".

 

Angelo Parca

460 milioni di euro di credito nei confronti della Regione Lazio e una perdita di esercizio di 27.696.489,00 di euro per l'azienda di trasporto pubblico regionale Cotral. Si è giunti al limite del collasso e a darne la notizia è larelazione del Collegio sindacale all'assemblea dei soci, consegnata in Regione lo scorso 11giugno.
Secondo i revisori, sono numerose le spese e incarichi affidati a trattative private difficilmente giustificabili. Tutti elementi che potrebbero finire direttamente sul tavolo della magistratura romana che ha già aperto quattro diverse inchieste penali a Cotral. Gli incarichi affidati ad aziende esterne sono molteplici e le motivazioni sono numerose, come per esempio l'incarico per la "assenza di utilizzo di sostanze stupefacenti, psicotrope e di alcool dipendenza", incarico questo dato in affidamento a una napoletana a commesse per la bigliettazione elettronica, costata 5 milioni e 600mila euro solo per il 2011 e mai utilizzata. In Regione Lazio l'arrivo del documento ha messo in moto dure critiche, in merito anche alle moltissime sospensioni del servizio pubblico lamentate dai cittadini. Si parla di circa 400 mezzi non utilizzabili a causa della mancanza di ricambi. 200 corse soppresse quotidianamente. "Siamo nel caos e le vittime di questa situazione sono i cittadini – dichiara il consigliere regionale Franco Dalia (Pd) – Il blocco di 400 autobus è una notizia scandalosa, il fatto che ogni giorno, in questa regione, i pendolari restano senza 200 corse che saltano per mancanza di pezzi di ricambio dei mezzi è inaccettabile. – Dalia prosegue – Abbiamo chiesto un'audizione urgente in Consiglio regionale per affrontare la tematica dei disservizi della compagnia regionale dei trasporti Cotral. Sindacati e lavoratori sono mesi che denunciano una situazione ormai al collasso – dichiara Tonino D'Annibale, consigliere regionale (Pd) – I conti peggiorano, le gare sono tutte annullate e si procede con proroghe milionarie, le consulenze crescono in modo inaccettabile, sempre più pendolari restano a piedi. La gestione è di un'opacità inquietante, le denunce fioccano".  L'assessore alla Mobilità e Trasporti della Provincia di Roma, Amalia Colaceci, ha dichiarato "è arrivato il momento di dire basta a questa gestione autoritaria che non garantisce i dipendenti Cotral e che mette a rischio il servizio di trasporto creando disagi continui per i pendolari". Il capogruppo (Pd) in Regione Lazio Esterino Montino: “Ho dato disposizione che la relazione del Collegio sindacale Cotral e della società di revisione venga pubblicato integralmente su www.pdregionelazio.it, il  sito del Gruppo regionale del Partito Democratico.  Credo che la gravità di quanto contenuto nel documento renda necessaria la sua immediata pubblicazione. È un’operazione di trasparenza necessaria, perché in quel documento viene raccontato punto per punto una storia di sprechi, debiti, favori, affidamenti incomprensibili per migliaia di euro  a società  senza dipendenti, fuori regione, da San Marino a Napoli. La relazione descrive una gestione del Cotral dissennata. tanto che i revisori, alla fine, denunciano di non essere in grado di esprimere un giudizio compiuto visto il caos gestionale in essere. Il documento racconta anche che nel 2009 la Regione doveva al Cotral 200 milioni,  con la gestione Polverini siamo arrivati a oltre 500 milioni. In mancanza di rimesse regionali, le uniche visto che la Regione Lazio è il socio di maggioranza con il 99% delle quote, l’Azienda deve  fare ricorso al mercato finanziario, cioè alle banche. Vuol dire che si stanno buttando dalla finestra decine di milioni di euro in interessi. Il disavanzo previsto per quest’anno  supera i 30 milioni, per ricapitalizzare il Cotral la regione dovrà immettere nelle sue casse almeno 83 milioni di euro.  Tutto questo mentre la relazione racconta una sequela impressionante di sprechi e favori. A rendere le acque ancora più torbide, comunico che mi è stata recapitata proprio ieri, a me e ad altri 12 tra esponenti della Giunta regionale, Capigruppo, consiglieri regionali, una denuncia che, tra vaneggiamenti vari, descrive una situazione di malaffare diffuso. Un documento che è arrivato anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Ora sembra che questa denuncia,  firmata, venga disconosciuta dal suo firmatario.  Segnalo questa situazione fatta di dossier, denunce, carte firmate e non riconosciute perché delinea in modo eclatante il clima torbido interno all’Azienda. Occorre fare chiarezza e subito. Se tutto questo è il risultato del buon governo del centrodestra, ne facciamo volentieri a meno!”.

ARTICOLI PRECEDENTI:

15/06/2012 LAZIO, COTRAL: INTERVISTA AD AMALIA COLACECI ASSESSORE PROVINCIALE ALLE POLITICHE DELLA MOBILITÀ E TRASPORTI
14/06/2012 LAZIO, COTRAL: UN SILENZIO ASSORDANTE
11/06/2012 RIETI, COTRAL: EMERGENZA COLLASSO
10/06/2012 LAZIO TRASPORTI, COTRAL: SCONGIURATA IPOTESI DI SCIOPERO (PER ORA)
29/05/2012 LAZIO, INCOMPATIBILITA' PRESIDENZA COTRAL PALOZZI: INTERVIENE IL PD
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA
24/05/2012 LAZIO, COTRAL: DA DOMANI 25 MAGGIO ARRIVA LA BATOSTA PER I PENDOLARI
23/05/2012 LAZIO, COTRAL: 26 MILIONI DI BUCO ATTENDONO (DA MESI) L'ANNUNCIATO RISANAMENTO
10/05/2012 COTRAL CRISI, DI STEFANO: "LA REGIONE DEVE AL COTRAL MILIONI DI EURO. SENZA QUESTI SOLDI PARLARE DI STRATEGIE E PIANI INDUSTRIALI È ACCADEMIA…”
04/05/2012 RIETI COTRAL, SETTIMANA INFERNALE PER I PENDOLARI
22/04/2012 FARA SABINA, CONTINUANO I DISAGI PER GLI UTENTI COTRAL
29/03/2012 LAZIO CASO NOMINA ADRIANO PALOZZI PRESIDENTE COTRAL: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI?
29/03/2012 MARINO CASO NOMINA PALOZZI AL COTRAL, IDV A LIBANORI: "PRIMA DI APRIRE BOCCA E DARGLI FIATO SI LEGGA LA LEGGE 148/2011 ART 4 COMMA 21"
14/03/2012 GIOVANNI LIBANORI, DA NEMI AL COTRAL PASSANDO PER ARICCIA
08/02/2012 COTRAL MARCATA STRETTA DA AUTHORITY E PROCURA
18/01/2012 PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE
17/01/2012 IDV MARINO SOTTOLINEA ASPETTO ETICO MORALE DEL DOPPIO INCARICO DEL SINDACO DI MARINO


 




LAZIO, COTRAL: INTERVISTA AD AMALIA COLACECI ASSESSORE PROVINCIALE ALLE POLITICHE DELLA MOBILITÀ E TRASPORTI

Colaceci: “Sono convinta che molto del pesante clima che sta montando nella azienda in questo ultimo periodo sia dovuto al tentativo di dimostrare che la scelta dell'in house e' stata fallimentare e dunque l'azienda va sostanzialmente privatizzata.”

 

Chiara Rai

Amalia Colaceci, assessore alle Politiche della Mobilità e Trasporti  alla Provincia di Roma ha rilasciato un'intervista a L'osservatore laziale. Una chiacchierata sull’azienda di trasporto pubblico regionale Cotral ormai sull’orlo del collasso.

Che ruolo ha la politica in Cotral e secondo lei è giusto che la politica abbia un ruolo all’interno dell’azienda? Sappiamo che il gioco del gettone delle poltrone meglio conosciute come “cambiali elettorali” hanno inquinato più di qualche seggio Atac
In Cotral la politica decide le nomine del management e attraverso questi controlla le scelte aziendali, da quelle che piu' le sarebbero proprie , come il modello di governance o il piano industriale a quelle su cui non dovrebbe entrare e cioe' quelle di gestione. Mi lasci precisare , pero', che io non sono contraria a che la politica eserciti il suo ruolo nelle aziende (tanto sarebbe inevitabile e utopico pensare il contrario), purche' a questo ruolo corrisponda una precisa responsabilita'… chi sbaglia paga, se il management non produce risultati ne deve rispondere anche chi li ha nominati.


Lei è uscita di scena, la Provincia ha preso posizione rispetto l’azienda di trasporti. Si è trattato di politica, di convenienza o che altro?
La Provincia di Roma ha sempre svolto all'interno della azienda il suo ruolo con responsabilita' e puntualita'.  Abbiamo fatto la nostra parte ricapitalizzando quando e' stato necessario e facendo in modo che non mancasse mai il nostro contributo. Lo scorso inverno siamo stati costretti ad uscire dalla azienda da una situazione che era divenuta insostenibile, sia per il quadro normativo che impedisce questo tipo di partecipazioni, sia per le scelte di governance della Regione Lazio che avrebbero reso la nostra presenza residuale ed inutile. Questa scelta io la ho personalmente sofferta ma la difendo e proprio qui c’è un esempio del confine che la politca deve avere, nel senso che per ragioni politiche non sarebbe stato giusto fare una scelta non in linea con gli interessi della istituzione che in questo momento rappresento. Peraltro continuo a seguire le vicende aziendali, a svolgere comunque il mio ruolo come mi viene richiesto dai cittadini che quotidianamente scrivono per lamentare la grave condizione di inefficienza del servizio.
 

Ci sono indubbiamente delle carenze strutturali e abbiamo di fronte un’azienda colabrodo che da una parte la si vorrebbe affossare e abbandonare verso la metamorfosi privatistica piuttosto che valorizzare il concetto di trasporto pubblico. Conosce le carenze strutturali di Cotral?
Lei ha colto nel segno poiché sono convinta che molto del pesante clima che sta montando nella azienda in questo ultimo periodo sia dovuto al tentativo di dimostrare che la scelta dell'in house e' stata fallimentare e dunque l'azienda va sostanzialmente privatizzata. Il tema c'è, non riguarda solo la Cotral e purtroppo non lo si sta affrontando nel modo giusto. Io resto convinta che si dovrebbe partire dalla organizzazione che vogliamo dare al trasporto pubblico nel Lazio, si dovrebbe guardare ai modelli europei, ci si dovrebbe sedere intorno ad un tavolo e analizzare le conseguenze di ogni soluzione senza pregiudizi o smanie di gestione e personalmente partirei dalla proposta delle organizzazioni sindacali di Azienda Unica Regionale disposta, anche qui, a verificarne opportunità e limiti. Quanto alle carenze strutturali è da molto tempo che dico che la prima azione da farsi è la revisione del Piano di Rete. Il servizio spesso non è coerente con le nuove urbanizzazioni e non si integra con le altre modalità di trasporto pubblico. Poi non c'e investimento sui mezzi, non si sa dove comprare i biglietti, c'e moltissima evasione, non c'é sufficiente informatizzazione dell'intero sistema di controllo, troppe esternalizzazioni, e purtroppo molto altro.
 

Se si trovasse al volante Cotral cosa farebbe?
Per prima cosa cercherei di capire quale tipo di servizio oggi la Cotral dovrebbe svolgere…se solo di adduzione alla Capitale e ai nodi di scambio attraverso le consolari o no, per esempio, e da qui partirei per rifare il Piano di Rete come ho detto prima, poi cercherei di ricostruire un clima che dentro le nostre aziende e' stato completamente distrutto. Le faccio un esempio, mi hanno detto che l'amministratore delegato non ha mai incontrato i dirigenti della azienda tutti insieme.. ecco, mi domando, come è possibile? Davvero si crede che in un momento così delicato è con il metodo del "dividi ed impera" che si può gestire una azienda così complessa?


In Cotral bisogna tagliare, però quello che dicono tutti è anziché sforbiciare gli stipendi di dirigenti, cda e presidente hanno aumentato il biglietto a 1,50. Secondo lei poteva essere evitato e se sì quale manovra sarebbe stata più opportuna?
Guardi debbo essere onesta. In assoluto non sono contraria a prendere in considerazione l'aumento del biglietto, quello che proprio non mi trova d'accordo è che questo sia stato fatto senza che alcun segnale di miglioramento del servizio sia arrivato. Anzi il servizio è al collasso, la gestione aziendale pure, i conti mi dicono disastrosi… lei capisce che gli utenti sono avvelenati e allo stremo delle forze. Di fronte a questo quadro è intollerabile pensare che non vengano tagliati gli stipendi ai dirigenti, che il management abbia trovato il modo di stare entro un range che trovo ancora troppo altro … che vengano date consulenze, che si stia pensando di prendere nuovi dirigenti e via dicendo. Come si dice, tutto fa brodo, e l'esempio di rigore deve venire dall'alto.

 

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14/06/2012 LAZIO, COTRAL: UN SILENZIO ASSORDANTE
11/06/2012 RIETI, COTRAL: EMERGENZA COLLASSO
10/06/2012 LAZIO TRASPORTI, COTRAL: SCONGIURATA IPOTESI DI SCIOPERO (PER ORA)
29/05/2012 LAZIO, INCOMPATIBILITA' PRESIDENZA COTRAL PALOZZI: INTERVIENE IL PD
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA
24/05/2012 LAZIO, COTRAL: DA DOMANI 25 MAGGIO ARRIVA LA BATOSTA PER I PENDOLARI
23/05/2012 LAZIO, COTRAL: 26 MILIONI DI BUCO ATTENDONO (DA MESI) L'ANNUNCIATO RISANAMENTO
10/05/2012 COTRAL CRISI, DI STEFANO: "LA REGIONE DEVE AL COTRAL MILIONI DI EURO. SENZA QUESTI SOLDI PARLARE DI STRATEGIE E PIANI INDUSTRIALI È ACCADEMIA…”
04/05/2012 RIETI COTRAL, SETTIMANA INFERNALE PER I PENDOLARI
22/04/2012 FARA SABINA, CONTINUANO I DISAGI PER GLI UTENTI COTRAL
29/03/2012 LAZIO CASO NOMINA ADRIANO PALOZZI PRESIDENTE COTRAL: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI?
29/03/2012 MARINO CASO NOMINA PALOZZI AL COTRAL, IDV A LIBANORI: "PRIMA DI APRIRE BOCCA E DARGLI FIATO SI LEGGA LA LEGGE 148/2011 ART 4 COMMA 21"
14/03/2012 GIOVANNI LIBANORI, DA NEMI AL COTRAL PASSANDO PER ARICCIA
08/02/2012 COTRAL MARCATA STRETTA DA AUTHORITY E PROCURA
18/01/2012 PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE
17/01/2012 IDV MARINO SOTTOLINEA ASPETTO ETICO MORALE DEL DOPPIO INCARICO DEL SINDACO DI MARINO

 




LAZIO, COTRAL: UN SILENZIO ASSORDANTE

Di Stefano: "Dell’attuale situazione di confusione e di sostanziale stallo del Cotral stanno facendo le spese gli utenti, ai quali si è recentemente chiesto di pagare di più il biglietto ma con dei servizi che sono in caduta libera. In tutto ciò, si fa sempre più assordante il silenzio assoluto dell’assessore alla Mobilità Lollobrigida, che tace mentre l’azienda va ogni giorno di più allo sbando"

Angelo Parca

"Ha ragione il consigliere Dalia quando dice che la situazione del Cotral è più che difficile e molti provvedimenti devono ancora vedere la luce. – Ha dichiarato in una nota il consigliere regionale (Pd) Marco Di Stefano, che prosegue nella nota –  C’è da dire comunque che, se le esternalizzazioni non sono ancora state fatte, è stato comunque messo a punto un piano di individuazione delle linee che potrebbero essere cedute, piano che è ancora in corso di valutazione. Lo stesso dicasi per il piano industriale, del quale intanto sono state stilate le linee guida. Quello che c’è da dire, ad ogni modo, è che, più che la questione del 20% dei chilometri da esternalizzare, ciò che ci sta a cuore è la situazione del servizio che riceve il pubblico, che è assolutamente inaccettabile. Dell’attuale situazione di confusione e di sostanziale stallo del Cotral stanno facendo le spese gli utenti, ai quali si è recentemente chiesto di pagare di più il biglietto ma con dei servizi che sono in caduta libera. In tutto ciò, si fa sempre più assordante il silenzio assoluto dell’assessore alla Mobilità Lollobrigida, che tace mentre l’azienda va ogni giorno di più allo sbando, mentre sarebbe interessante sapere che cosa ne pensa la Regione della situazione della sua azienda di Tpl e se intende fare qualcosa.Dal canto mio non posso che dire che sta continuando la messa a punto di una proposta di legge regionale che ha come obbiettivo la riorganizzazione del sistema di Tpl e la costituzione di una società unica del trasporto pubblico." Conclude Di Stefano.

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14/03/2012 GIOVANNI LIBANORI, DA NEMI AL COTRAL PASSANDO PER ARICCIA
08/02/2012 COTRAL MARCATA STRETTA DA AUTHORITY E PROCURA
18/01/2012 PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE
17/01/2012 IDV MARINO SOTTOLINEA ASPETTO ETICO MORALE DEL DOPPIO INCARICO DEL SINDACO DI MARINO


 




LAZIO, REGIONE: RINVIATA DISCUSSIONE SU PROPOSTA DI LEGGE PER DEREGOLAMENTARE I SALDI, LIBERALIZZANDONE LE DATE.

Parroncini (Pd): "Saponaro – (Lista Polverini) – vorrebbe dare il via a una deregulation selvaggia rischiando di compromettere le reali convenienze delle offerte stagionali e favorendo qualche furbetto di turno che potrebbe approfittare dei ‘saldi fai da te’ a scapito degli altri commercianti e degli stessi clienti."

 

Alberto De Marchis

“Oggi in Commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, abbiamo sventato un colpo di mano del Presidente Saponaro che, alla chetichella, voleva far passare una proposta di legge di cui è primo firmatario per deregolamentare i saldi, liberalizzandone le date. – Fa sapere in una nota il consigliere regionale (Pd) Giuseppe Parroncini, che prosegue nella nota – Ricordiamo che, per legge, questi sono previsti il 5 gennaio e il primo sabato di luglio. Saponaro invece, vorrebbe dare il via a una deregulation selvaggia rischiando di compromettere le reali convenienze delle offerte stagionali e favorendo qualche furbetto di turno che potrebbe approfittare dei ‘saldi fai da te’ a scapito degli altri commercianti e degli stessi clienti. Sono anche convinto che non si può discutere e modificare una legge sul commercio senza neanche aver audito  le associazioni di rappresentanza. Infine reputo grave il fatto che il Presidente della Commissione non abbia chiesto la presenza dell’assessore Di Paolo il cui parere (lo dico da rappresentante della minoranza) non può essere ritenuto così trascurabile.  Se ne riparlerà la prossima settimana. Per evitare che un settore già in grave difficoltà nel nostro territorio vada incontro ad altri problemi, alla presenza delle  associazioni di categoria e dell’assessore competente”. Conclude Parroncini.