Palermo, i venerdì al Blue Brass: atteso il concerto di debutto dei ‘The Pitch’

PALERMO – Atmosfere elettriche ed un groove che passa dal funk e rythm’n blues alla fusion al Blue Brass del Ridotto dello Spasimo per il debutto dei The Pitch. Un nuovo progetto musicale assemblato da Fabio Lannino, un gruppo di amici e docenti, tutti artisti professionisti riuniti per una produzione dove la musica e l’ascolto sono i protagonisti assoluti.

The Pitch sarà il prossimo appuntamento dei venerdì al Blue Brass in programma nella rassegna della Fondazione The Brass Group, il 2 febbraio alle ore 21.30

La formazione di The Pitch è composta da Aldo Oliveri – tromba, Giovanni Conte- pianoforte, Sebastiano Alioto – batteria, Claudio Giambruno- sax, Fabio Lannino- basso elettrico, Lucy Garsia – voce e Duilio Longo – chitarra elettrica (unico non docente della Scuola).

“Vogliamo divertirci – dicono i musicisti – con il piacere che deriva dall’ascolto della musica eseguita insieme. Infine, ma non per ultimo, intendiamo testimoniare quanto sia importante affrontare lo studio della musica con serietà ed allo stesso tempo con la consapevolezza di fare uno dei mestieri più belli”.

Unendo le diverse inclinazioni musicali ed esperienze artistiche, i The Pitch, focalizzano un linguaggio espressivo, in bilico tra suoni acustici ed elettrici, che spazia dalla grande tradizione classica del jazz alla scintillante fusion degli Steps Ahead, dal funk e rhythm’n blues della scozzese Average White Band alle fascinazioni ispaniche di Chick Corea, dai funambolismi chitarristici di Mike Stern fino alla rutilante percussività di Billy Cobham, il tutto intersecato da una vocalità, quella di Lucy Garsia, capace di inoltrarsi con calda adesione interpretativa tanto nei territori di Duke Ellington quanto in quelli prettamente soul di Aretha Franklin e Bill Withers. La selezione artistica è curata dal direttore della Scuola Popolare di Musica, Maestro Vito Giordano e dal docente di Management dello spettacolo, Fabio Lannino.




Palermo capitale della Cultura 2018: Gentiloni e Franceschini al teatro Massimo per la cerimonia inaugurale

PALERMO – Al via “Palermo capitale della cultura 2018” A presenziare alla cerimonia al teatro Massimo Il premier Paolo Gentiloni e il ministro Dario Franceschini. “Tante culture qui sono il pezzo del mosaico che Palermo compone all’interno del Mediterraneo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – Quest’anno sarà possibile mettere alla prova le eccellenze palermitane. Ci sono migliaia di iniziative che sono il frutto di un lavoro fatto in questi anni. Uno degli elementi caratteristici è che le periferie saranno più coinvolte del centro. Vogliamo abolire il termine periferie”. Il logo di Palermo capitale cultura è stato creato dalla palermitana Sabrina Ciprì, 22 anni, allieva dell’Accademia di Belle arti e della cattedra di Design grafico guidata da Fausto Gristina. Il logo è formato da quattro “p”: quattro sono i canti delle Teatro del sole, il cuore della città; quattro le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa: arabo, ebraico, fenicio e greco.




Palermo, droga allo Zen: traffico a conduzione familiare e pizzini tra madre e figlio detenuto

I Carabinieri della Stazione di Palermo – San Filippo Neri hanno oggi eseguito un’ordinanza di applicazione di 3 misure cautelari in carcere, 3 obblighi di presentazione alla P.G. e 1 misura provvisoria di sicurezza della libertà vigilata, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un intero nucleo familiare dedito al traffico di sostanze stupefacenti.

Dopo l’operazione “Teseo” già condotta dall’Arma allo Z.E.N. nel febbraio 2017 con l’arresto di 27 persone, l’indagine odierna, denominata “UNDER SQUARE”, ha ancora una volta fatto emergere una conduzione familiare del market della droga allo Zen.

In particolare, le attività investigative sono state avviate nell’aprile 2017, quando i militari hanno eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di ARIZZI Davide, trovando ben 2 kg di marijuana400 grammi di hashish e 18 grammi di cocaina, oltre a vario materiale necessario per il confezionamento in dosi, in un appartamento situato nei pressi della Stazione Carabinieri all’interno dello Zen. Da lì, l’inizio delle attività tecniche, con intercettazioni telefoniche ed ambientali, grazie alle quali si sono ricostruiti gli assetti e le dinamiche criminali dell’intera famiglia: proprio così, perché a gestire il traffico illecito ed ad essere i reali possessori di tutta quella sostanza stupefacente, erano tutti i componenti della famiglia ARIZZI.

È così progressivamente emerso, in maniera inequivocabile, come la famiglia ARIZZI, con unico intento, abbia radicato i propri interessi nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, sfociando in una sorta di mini-market della droga a conduzione familiare in cui, ovviamente, ognuno aveva un ruolo che andava dal reperire fondi per l’acquisto all’ingrosso della stessa o per arrivare allo smercio vero e proprio eseguito anche con l’aiuto di soggetti estranei al nucleo familiare, come BEN DHAOU Semire.

In particolare, emerge la figura di ARIZZI Davide che, nonostante la detenzione presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo, ha tentato di dare ordini al fratello Antonij, impartendo velate disposizioni allo scopo di far proseguire la coltivazione di piante di marijuana.

Sempre gli stessi militari della Stazione San Filippo Neri, all’interno di un cunicolo situato al di sotto di un padiglione dello ZEN, di fianco alla caserma dei Carabinieri, hanno individuato una botola ricavata sul pavimento di un vano condominiale, che formava, per l’appunto, un passaggio “SOTTERRANEO” di collegamento con il locale dove erano custodite ben 20 piante di marijuana dall’altezza di 1 metro circa, con lampade e reattori, impianti di condizionamento ed aspirazione e quant’altro necessaria per la coltivazione, oltre a 20 dosi di cocaina, circa 800 grammi di marijuana e quasi 1 kg e 500 grammi di hashish. Ed è proprio dal rinvenimento di questa piantagione di marijuana che l’indagine prende il nome “UNDER SQUARE”.

 

Riscontri ed attività tecnica hanno permesso di risalire alla paternità anche di questa quantità di sostanza stupefacente, di cui tutti i familiari parlavano, specie i due fratelli al fine di creare un“impero”, da cui trarne i profitti dopo la liberazione di DAVIDE.

Uno dei riscontri emersi dall’attività è stato il rinvenimento di un “pizzino” sulla persona di Lo Iacono Santa, madre di Arizzi Davide, consegnatole fraudolentemente dal figlio detenuto in occasione di un colloquio in carcere. Grazie alle informazioni in esso contenute si è avuto modo di risalire alla grande quantità di stupefacente, occultato in un cunicolo sotterraneo del padiglione dello ZEN 2.

Ad aiutare i due fratelli ARIZZI nell’attività di spaccio al dettaglio c’era BEN DHAOU Semire: 22enne: il giovanissimo era un fedele collaboratore della famiglia Arizzi, legato da un rapporto di amicizia con i due fratelli, che ha dato il suo contributo nella coltivazione della piantagione e nel confezionamento in dosi.

Con i riscontri effettuati da parte dei Carabinieri, “l’impero ARIZZI” iniziava la sua fase discendente.

E proprio nell’ultima fase dell’attività, è stata riscontrata la pianificazione di una rapina, da parte di ARIZZI Antonj, BEN DHAOU Semire e PALAZZOLO Giovanni i quali, a causa della mancanza di denaro derivante dai numerosi sequestri operati, hanno pianificato di rapinare un centro scommesse a Balestrate.

Ovviamente l’evento non si è mai verificato grazie all’intervento dei Carabinieri che, preventivamente, hanno proceduto a diverse perquisizioni domiciliari.

Per questo a PALAZZOLO Giovanni, 30 enne, è stata invece applicata la misura provvisoria di sicurezza della libertà vigilata. Tale misura è stata disposta perché, essendo stata accertata la conclusione di un accordo per commettere una rapina, non punibile poiché non commessa, è stata accertata la pericolosità sociale del soggetto che, dopo aver individuato l’obiettivo, insieme agli altri indagati, ha abbandonato il proposito delittuoso solo in vista di una migliore riorganizzazione.

Gli arrestati, tutti tradotti in carcere, sono i fratelli ARIZZI, Davide ed Antonj, di 26 e 27 anni, e BEN DHAOU Semire, di anni 21. Il G.I.P. ha invece disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma per: ARIZZI Carmelo, di anni 59, ARIZZI Chiara Giuseppa, 29 enne e LO IACONO Santa, 56 enne.

Per tutti viene contestato il reato di detenzione illecita di ingenti quantità di stupefacenti.




Palermo: rissa per un parcheggio a Misilmeri

PALERMO – Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Misilmeri hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di cinque persone per rissa. Intorno alle 14.30 due uomini hanno un diverbio abbastanza acceso nel centro di Misilmeri in merito al parcheggio di un auto, ma grazie all’intervento della moglie di S.s. 60enne i due si separavano e si allontanavano. Poco dopo P.e 19enne e P.p. 20enne avuta notizia del litigio in cui era rimasto coinvolto il padre si recavano sotto l’abitazione di S.s. invitandolo a scendere di casa per chiarire la situazione. A quel punto scendevano per strada anche i figli di S.s. (S.g. 23enne ed S.g. 20enne) e nel giro di pochi secondi la discussione degenerava in una violenta colluttazione tra tutti i soggetti, con l’uso di caschi ed oggetti contundenti, interrotta solo dall’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, con il supporto di una pattuglia della Polizia di Stato di Palermo. Ristabilita la calma tutti e cinque i partecipanti alla rissa venivano accompagnati presso la caserma di Misilmeri ove sono stati tratti in arresto e successivamente collocati in regime di detenzione domiciliare in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese fissato per la mattinata odierna.




Palermo, mafia: mani del clan dietro distributori

PALERMO – I finanzieri del gruppo e del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo hanno arrestato nove persone (per due è stato disposto il carcere per 7 i domiciliari), sequestrato 5 distributori di carburante nel capoluogo e notificato 13 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, 8 dei quali integrati dall’obbligo di dimora a Palermo, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Palermo.

I provvedimenti nascono da una indagine della Procura e hanno permesso alle Fiamme gialle di denunciare 43 persone sospettate di far parte di una organizzazione criminale che faceva trasferimento fraudolento di valori, frode in commercio e frode fiscale. Le indagini hanno consentito di evidenziare l’interesse di “cosa nostra” nel settore dei distributori.

Pur non essendo stata formulata alcuna contestazione per reati connessi alla criminalità organizzata, è emerso il ruolo importante ricoperto da persone vicine all’associazione criminale, come Cosimo Vernengo.




Palermo: grande attesa per il film documentario Pellegrino

PALERMO – Il 12 gennaio, alle ore 21:00. presso il Cinema De Seta – Cantieri Culturali alla Zisa, l’Associazione I Serpenti del Genio, in collaborazione con il Comune di Palermo, presenta il film documentario Pellegrino di Ruben Monterosso e Federico Savonitto, nella versione Director’s cut da 70 minuti. – Ingresso libero.
Introdurranno: Paola Nicita, Fabrice de Nola, Lorenzo Calamia.

L’evento fa parte delle attività della manifestazione culturale “Palermo, il Genio e il Monte”, che si svolgerà durante tutto l’anno di Palermo Capitale della Cultura, iniziando il 12 gennaio a Palazzo Pretorio con una mostra di introduzione al Genio di Palermo (a cura di Fabrice de Nola, Lorenzo Calamia, Tiziana Pantaleo, e Giuseppina Vara), in occasione della prima Giornata celebrativa del Genio di Palermo.

Il film Pellegrino, incrociando nel suo racconto sacro, profano, natura e storia, mostra la montagna sacra di Palermo da una prospettiva decisamente originale e insolita.
Con un linguaggio documentario innovativo, l’opera offre occasioni di riflessione sul vivere la natura, sul rapporto intimo tra le persone e i luoghi, e sui rapporti tra memoria e presente.
Seguendo artisti, naturalisti, alchimisti, pellegrini e palermitani di diverse nazionalità e origini, Pellegrino ha la capacità di tessere in modo elegante anche un racconto di Palermo nella contemporaneità.

La lavorazione del documentario Pellegrino è durata quattro anni. In questo periodo i registi Ruben Monterosso e Federico Savonitto hanno realizzato un lavoro di ricerca e indagine molto esteso sul Monte Pellegrino.
Dopo l’incontro con Fabrice de Nola, l’opera si è inoltre innestata sul lavoro di ricerca storica e di documentazione iconografica sul Genio di Palermo condotto dall’artista a partire dal 2009.

La mole di conoscenze raccolta dall’incontro dei due progetti ha condotto alla nascita del progetto culturale “Palermo, il Genio e il Monte”, concepito come un’architettura dell’informazione multimediale e interdisciplinare sulla città di Palermo, che guarda alla memoria storica, mitologica, morfologica e antropologica della città con l’intento di fare il punto sull’identità attuale della ‘civitas’ palermitana intesa come l’insieme di territorio, tessuto urbanistico, istituzioni, e di tutti gli abitanti.

Scheda:
Pellegrino (Director’s cut)

Soggetto, regia, fotografia: Ruben Monterosso e Federico Savonitto

Con: Fabrice De Nola, Esmeralda Notarbartolo, Vinasi Ponnambalam

E con la partecipazione di: Samsone Olomu, Mirveta Iljazi, Pietro Gulotta, Mimmo e Ignazio Lo Cicero, Yoga Raja, Giovanni Provinzano, Mario Lo Valvo, Luigi Perollo, Gaetano Ceravolo.

Durata: 70 min
Formato: full HD, 16:9, colore

Prodotto da: Marco Lo Curzio – SCIARA Film Production/Media Design, in collaborazione con Playmaker Produzioni
Musiche originali: Pietro Palazzo
Suono: Francesco De Marco
Operatore gimbal: Fele La Franca
Montaggio: Edoardo Morabito
Direttore di produzione: Vittoria Fiumi

Realizzato con il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo, Sicilia Film Commission




Palermo, azzerato commando di rapinatori: assalivano i furgoni di tabacchi e sequestravano le vittime

PALERMO – Dopo i recenti blitz di mafia, continua l’azione di prevenzione e contrasto sul territorio da parte dei Carabinieri di Palermo. Alle prime luci dell’alba viene colpita anche un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione, in città, di numerose rapine ai danni di autotrasportatori di tabacchi.

Sono 9 le rapine di cui 2 consumate con un bottino di un valore potenziale di quasi 1.000.000 (un milione) di €.

I Carabinieri azzerano un vero e proprio “Commando” caratterizzato da una struttura solida e articolata che operava ripartendo, tra gli affiliati, ruoli e competenze (pianificazione dei colpi, furto di mezzi idonei anche agli sbarramenti stradali, immobilizzazione e sequestro delle vittime, sottrazione e successiva ricettazione della merce).

Nella notte è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, nei confronti dei 13 componenti (di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) dell’associazione finalizzata alla perpetrazione di rapine agli autotrasportatori.

 

 




Palermo, tutti pazzi per l’Arancina Day: tra gusto, fantasia e devozione a Santa Lucia

PALERMO – Da sempre città di tradizioni e folklore, Palermo quest’anno si prepara a festeggiare il 13 Dicembre ricordando con devozione Santa Lucia che puntuale, ad appena una settimana dalla festa dell’Immacolata, si manifesta nel suo splendore e nella sua tradizione storica e culturale.

La storia ricorda che Santa Lucia nacque a Siracusa nel 283 dopo Cristo da famiglia agiata e, perso il padre quando era ancora una bambina, Lucia fu promessa sposa ad un pagano ma decise di recarsi a Catania al sepolcro di S. Agata in pellegrinaggio per pregare alla guarigione della madre colpita da una grave malattia. Nella sua preghiera ella promise di dedicare tutta la vita a Dio, di non sposarsi e di donare ai poveri tutto quello che possedeva. Il pagano pretendente non accolse la promessa di Lucia e la denunciò quale cristiana in un periodo in cui l’imperatore Diocleziano condannava il cristianesimo con torture e persecuzioni d’ogni genere. Nell’anno 304, dopo processo e torture, Lucia venne decapitata ma divenne presto venerata come santa protettrice degli occhi dal suo nome che vuol dire “promessa di luce”.

Leggenda vuole che un giovane innamorato della santa volle in regali i suoi occhi bellissimi e Lucia glieli diede e le ricrebbero più belli di prima. Proprio per questo Santa Lucia è la protettrice della vista e protettrice della città di Siracusa ma ha un posto speciale nel cuore dei palermitani che al 13 dicembre, per osservanza, non mangiano pane e pasta in ricordo di un miracolo attribuito alla Santa. All’origine di questa vicinanza e di questa devozione la storia ci ricorda che l’anno 1646 per i palermitani fu un anno di tremenda carestia, sofferenze e fame.

Un bastimento carico di grano giunse al porto di sorpresa e la gente che per mesi aveva patito fame non ebbe la pazienza di attendere di macinare il grano e lo bollì aggiungendo solo poco olio saziandosi frettolosamente. Questo procedimento dette luogo alla creazione della “Cuccìa”; ed è cosi che per tradizione in quel giorno i palermitani si astengono dal mangiare pane e pasta ma non per una questione di penitenza ma per una precisa tradizione volta all’utilizzo esclusivo di questi ingredienti usati anche per risotti e timballi vari che diedero vita alle famosissime “Arancine” divenute un vero vanto e gioia assoluta per il palato per quel giorno.

L’arancina sembra sia nata da un antica modalità araba di mangiare il riso e si narra che il timballo stesso sia stato inventato da un emiro. L’idea di appallottolare pugni di riso con lo zafferano per poi condirlo con erbe e carne divenne presto cibo prelibato alla corte di Federico II nel 13° , dove si pensò di panarlo e friggerlo per renderlo compatto, croccante per infonderne una sorta di versione “gourmet” che piacque molto e che ad oggi lo configura come un cibo prediletto e amatissimo dai siciliani. Le arancine classiche erano condite con carne o burro ma con il passare degli anni, chef ed appassionati crearono delle varianti coraggiose e magari azzardate inserendo altri gusti come i frutti di mare, caviale di lumaca, pesce spada, verdure, spinaci fino ad approdare a gusti dolci come il cioccolato. Meta assoluta dei palati anche dei turisti, le arancine sono diventate un vero investimento commerciale e una sfida culinaria presa sul serio praticamente da tutti i bar e pasticcerie che al 13 dicembre sfoggiano orgogliosi accanto alle classiche carne o burro anche la propria versione di arancina quasi come fosse una sfida da contrade del Palio di Siena.

Un evento sacro e culinario in un giorno che la tradizione popolare designa quale giorno più corto dell’anno con meno luce difatti nei giorni tra il 7 e il 15 dicembre il sole tramonta poco prima dell 16:30.

Paolino Canzoneri




Palermo: al via i lavori di pubblica illuminazione da Partanna Mondello fino all’Acquasanta

PALERMO – Hanno preso ufficialmente il via stamani, all’altezza dello stabilimento balneare della “Marsa”, i lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione, ad alta efficienza a joduri metallici da 70 a 150 W, a Partanna Mondello/Litoreanea Addaura, Vergine Maria, Arenella, fino al limite dell’Acquasanta.

Presenti all’Inaugurazione, tra gli altri, il Sindaco, Leoluca Orlando;  il vice Sindaco, Sergio Marino; l’Assessore alla Rigenerazione Urbanistica e Urbana, Emilio Arcuri;  i Consiglieri Comunali Rosario Arcoleo e Ottavio Zacco  il Presidente di Amg Energia, Giampaolo Galante.

I lavori prevedono  il rinnovamento e la ristrutturazione dei vecchi impianti serie a vapore di mercurio mediante la realizzazione di 1.176 nuovi centri luminosi, tutti in classe di isolamento II.

Questi centri luminosi  saranno dotati di lampade ad altissima efficienza e resa cromatica, con bruciatore ceramico ed accenditore elettronico programmabile e dimmerabile, che consentirà un risparmio energetico del 49,1% rispetto all’esistente, per un totale di energia elettrica assorbita di 594.036 kWh annui.

L’impianto verrà gestito attraverso.12 quadri elettrici equipaggiati con regolatori di flusso luminoso ad alta tecnologia, telegestibili a distanza con possibilità di rilevare tutti i parametri elettrici ed eventuali guasti sui circuiti.

I cavi di alimentazione principale, in alluminio, copriranno 96 strade per circa 30 chilometri di viabilità.

I lavori si svilupperanno a partire dal Lungomare Cristoforo Colombo (lato Addaura) e proseguiranno lungo la medesima arteria, dopo avere rinnovato gli impianti nella parte di strade a monte della stessa e che fanno parte del quartiere dell’Addaura.

Successivamente, dopo avere rinnovato gli impianti anche della borgata di Vergine Maria, proseguiranno verso il quartiere dell’Arenella, dove verranno rinnovati gli impianti a monte di via Papa Sergio oltre a via dell’Arenella e via Cardinale Massaia, per poi completarsi con la Salita Belmonte fino all’incrocio con via Bonanno (salita per Monte Pellegrino).

Il cantiere si sposterà, poi, a Tommaso Natale per iniziare i lavori su via Partanna Mondello e da qui proseguire verso il quartiere di Partanna dove verranno rifatti gli impianti fino a via Catalano e le strade a monte, limitrofe e fino a via del Semaforo.

I lavori, iniziati in data odierna, dovranno completarsi entro il mese di Marzo 2020 e sono stati affidati, a seguito gara pubblica, alla ditta P.M. Costruzioni s.r.l. di Mussomeli (CL) per un importo contrattuale complessivo di € 3.940.182,91.

“Finalmente anche l’area costiera della città sarà dotata di un impianto di illuminazione sicuro e moderno – dichiara il Sindaco – con un importante
contributo alla valorizzazione e alla vivibilità delle borgate marinare”

“Questo intervento – sottolineano Marino e Arcuri – coniuga l’efficienza energetica con la sostenibilità economica, in un’ottica di miglioramento strutturale dei servizi in città e di contributo alla riduzione dei consumi energetici. I lavoro cominciati oggi si inserisco in una programmazione già avviata da anni, grazie a diverse fonti di finanziamento e che hanno permesso l’avvio di numerosi cantieri e la progettazione di interventi significativi in diverse parti della città, dal centro alle periferie”




Palermo, mafia: azzerati mandamenti di San Lorenzo e Resuttana

Dopo i recenti blitz allo Z.E.N., a Borgo Vecchio e a Santa Maria di Gesù, oltre 200 Carabinieri di Palermo, supportati da: 2 elicotteri del 9° Elinucleo di Boccadifalco, da 5 unità cinofile del Nucleo di Palermo Villagrazia, da militari del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia”, su delega della Procura distrettuale di Palermo, stanno eseguendo – nei mandamenti mafiosi di San Lorenzo e Resuttana – un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Palermo nei confronti di 25 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione mafiosa, estorsione consumata e tentata, danneggiamento, favoreggiamento personale, ricettazione, tutti commessi con l’aggravante del metodo e finalità mafiosi.

L’indagine ha permesso di:

–     ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali delle famiglie mafiose di “San Lorenzo”, “Partanna Mondello”, “Tommaso Natale” e “Pallavicino/Zen” (tutte appartenenti al mandamento di “San Lorenzo”) e della famiglia mafiosa di “Resuttana” (facente invece parte dell’omonimo mandamento unitamente alle famiglie mafiose di Acquasanta e Arenella);

–     cristallizzare la storica riconducibilità del mandamento di Resuttana alla famiglia Madonia, evidenziando anche il ruolo ricoperto da Maria Angela Di Trapani, moglie dello storico boss di Resuttana, Salvino Madonia;

–     rivelare come cosa nostra, per quanto depotenziata dai risultati investigativi e giudiziari, dimostri ancora la sua perdurante capacità di avvalersi della forza di intimidazione e del vincolo associativo per costringere i commercianti ad accettare l’imposizione del pizzo.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che, si terrà alle ore 12.00 odierne, presso la Palazzina “M” della Procura di Palermo, presieduta dal Procuratore




Palermo: Il nuovo governo regionale di Lello Musumeci nasce con grane urgenti

PALERMO – Ad una manciata di giorni dalle elezioni Regionali in Sicilia il quadro politico vede il nuovo presidente della Regione Nello Musumeci alle prese con le nomine e deleghe degli assessori che faranno parte del nuovo governo.

Nella rosa degli eletti figurano elementi fedeli a Musumeci e spicca la presenza anche di ex DC mentre si è notata l’assenza della Lega. Una lunga notte trascorsa a creare un quadro politico che avrà il compito arduo di regolare bilanci e occuparsi di tutta una serie di incombenze e deleghe di non poco conto.

Di Forza Italia sono stati eletti ben cinque poltrone: si occuperà dell’economia Gaetano Armao 55enne avvocato e docente universitario e fondatore di Siciliani Indignati con cui si era inizialmente candidato; Vittorio Sgarbi 65enne famoso e “burrascoso” critico d’arte di Ferrara sottosegretario del governo Berlusconi si occuperà dei Beni Culturali; alle infrastrutture Marco Falcone capogruppo di FI nell’ultima legislatura; la 58enne Bernadette Grasso del collegio di Messina eletta in FI si occuperà di Funziona pubblica e Autonomie Locali mentre per l’agricoltura e pesca la delega è stata assegnata al 43enne Edy Bandiera assessore per la prima volta dopo esser stato supplente del deputato Sorbello nella scorsa legislazione.

Il Presidente Nello Musumeci ha voluto a fianco i suoi fedelissimi e ha assegnato gli altri ruoli ad altrettanti assessori di schieramento politico differente come Vincenzo Figuccia 43enne sociologo dell’UDC che avrà il compito non certo facile di gestire energia rifiuti e servizi di pubblica utilità; sempre dell’UDC si occuperà delle attività produttive Mimmo Turano di 52 anni procuratore legale e deputato di lungo corso all’Ars laureato in giurisprudenza; fra i piu giovani il 37enne Ruggero Razza della lista Diventerà Bellissima avvocato penalista che ha sempre definito Musumeci “suo maestro” si occuperà della sanità; di Fratelli D’Italia, Musumeci ha designato il 50enne tenente colonnello dei carabinieri Sandro Pappalardo al turismo e sport; il 50enne avvocato Totò Cordaro dei Popolari e Autonomisti si occuperà invece del territorio e ambiente; della stessa provenienza politica l’ex direttore dell’università di Palermo Roberto Lagalla avrà il compito di occuparsi della formazione mentre per Lavoro e Famiglia ci sarà ad occuparsene Mariella Ippolito, 57enne farmacista di Cattolica Eraclea. Un nuovo governo pronto ma con grane da risolvere in tempi strettissimi come la soluzione del problema rifiuti che ieri sera ha visto lo scadere dell’ordinanza che consentiva di utilizzare oltre i limiti di legge gli impianti di biostabilizzazione che hanno il compito di separare le parti umidi da quelle secche per quel che riguarda lo smaltimento in discarica di tutti i rifiuti prodotti quotidianamente.

Musumeci per avere un quadro chiaro a 360° ha mandato una richiesta a tutti i dirigenti dei dipartimenti per avere sulla sua scrivania relazioni complete e dettagliate su tutte le emergenze necessarie per poter spronare gli assessori a darsi da fare il prima possibile.

Le parole del nuovo presidente della Regione Sicilia a proposito delle difficili grane da risolvere: “Abbiamo deciso di tenere un profilo basso nella comunicazione esterna, spero vogliate apprezzarlo.

Il momento è drammatico, preferiamo parlare solo quando le cose sono avviate o sono state fatte. Abbiamo scelto questa linea, sappiamo che incontrerà il vostro favore e la vostra comprensione. Qualcosa faremo e vi diremo nei prossimi giorni, dateci il tempo di avviare questa macchina e poi vi sorprenderemo”. Vittorio Sgarbi intanto, dopo la nomina ha salutato i colleghi assessori e se ne è andato rinunciando a presenziare per la foto di rito del nuovo governo appena insediato.

Paolino Canzoneri