Palermo, scovata la droga grazie al fiuto infallibile di Charlie

PALERMO: i carabinieri della stazione piazza Marina hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Candeh Wesley, nato a Palermo, classe 1993, ivi residente in atto sottoposto agli arresti domiciliari.

A seguito della perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione, i carabinieri, grazie al fiuto infallibile del cane “Charlie” hanno rinvenuto una busta in plastica nascosta all’interno del ripiano estraibile del tavolo della cucina nel quale erano stati occultati nr. 2 buste in cellophane trasparente contenenti complessivi gr. 53 circa di marjuana, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione, € 910,00 ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.

I carabinieri hanno, poi, verificato con ausilio dei tecnici ENEL, che il menzionato aveva allacciato abusivamente l’impianto elettrico della propria abitazione alla rete cittadina.

La sostanza stupefacente ed il denaro sono stati posti a sequestro.

L’arrestato è stato nuovamente tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa della convalida.




Palermo: duro colpo alla mafia di Brancaccio

Dalle prime luci dell´alba, la Polizia di Stato di Palermo sta eseguendo un vasta operazione antimafia ai danni del mandamento mafioso di Brancaccio.

I soggetti coinvolti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, auto riciclaggio, danneggiamento fraudolento di beni assicurati ed altro. Il provvedimento di “Fermo di indiziato di delitto”, disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo che ha coordinato le indagini, è eseguito dai poliziotti della squadra mobile.
L´odierna operazione è l´epilogo di una complessa attività d´indagine, effettuata dalla Squadra Mobile di Palermo sul mandamento mafioso di Brancaccio e sulle famiglie mafiose di Corso dei Mille e Roccella, che ha reso una inedita radiografia di Cosa Nostra e dei suoi interessi criminali.
Accanto agli storici interessi per le rapine e lo spaccio di droga, capillarmente controllato anche attraverso l´ausilio di quadri intermedi, è emerso come anche il lucroso mercato delle truffe assicurative richiamasse le attenzioni mafiose.
In quest´ottica, è stato riscontrato come “Cosa Nostra” avesse esteso la sua “longa manus” anche sul fenomeno criminale delle truffe assicurative, realizzate attraverso la violenta condotta criminale dei cosiddetti “spaccaossa” e del “sacrificio” di vittime scelte in contesti sociali degradati, disposte ad avere cagionate fratture gravissime. Si tratta di un desolante spaccato criminale già scoperto dalla Polizia di Stato nei mesi di agosto 2018 e aprile 2019, che portò all´arresto di decine di malviventi privi di scrupoli.
E´ emerso adesso come a beneficiare delle laute liquidazioni del danno, conseguenti ai finti incidenti, fossero le casse di Cosa Nostra che introitavano grosse somme dedotte le “spese” di poche migliaia di euro da destinare agli “spaccaossa” e agli altri partecipi della messa in scena Nel corso dell´odierna operazione, sono in corso, altresì, effettuati ingenti sequestri di beni mobili ed immobili.




Palermo, assenteismo: 42 indagati. Ai domiciliari 11 dipendenti dell’assessorato regionale alla Salute

PALERMO – Operazione della Guardia di Finanza contro 42 cosiddetti ‘furbetti del cartellino”: militari delle Fiamme Gialle hanno posto agli arresti domiciliari 11 dipendenti dell’assessorato regionale alla Salute di piazza Ottavio Ziino a Palermo. Altri 11 hanno avuto notificato l’obbligo di firma e altri 20 sono stati denunciati in stato di libertà. Secondo la Procura di Palermo dalle indagini è “emersa una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato” con “presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate”.

Gli indagati, secondo l’accusa, grazie alla mutua collaborazione fra loro, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei pc aziendali, riuscivano in modo sistematico ad attestare false presenze. Molti dipendenti mentre risultavano in servizio erano invece soliti recarsi al lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in taluni casi anche andare fuori Palermo.  Gli accertamenti svolti dalle fiamme gialle, attraverso pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, hanno consentito di fare luce sul fenomeno dei cosiddetti dipendenti ‘fantasma’, rilevando e censendo più di 400 ore fraudolentemente attestate, ma in realtà mai rese. I reati contestati loro, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.

L’assessorato della Salute si costituirà parte civile nel procedimento e se dovessero ricorrere i presupposti avvierà le procedure di licenziamento per i dipendenti infedeli”. Lo annuncia l‘assessore alla Regione Siciliana, Ruggero Razza, sull’operazione antiassenteismo della guardia di finanza in sono indagati 42 dipendenti. “Potrei dire – ha aggiunto Razza – che tra i primi atti al nostro insediamento c’è stata la direttiva sul controllo delle presenze e che i fatti per i quali si procede sono antecedenti all’insediamento di questo governo, la verità, però, è che fa rabbia pensare che dipendenti pubblici non siano presenti alle loro responsabilità. Sono sicuro che i magistrati andranno in fondo per scoperchiare del tutto questa vergogna”




Palermo, è emergenza idrica a causa maltempo

PALERMO – L’Amap, il gestore del Servizio Idrico Integrato e delle caditoie stradali e dei manufatti adibiti allo smaltimento delle acque meteoriche nella Città di Palermo ha fatto sapere che, a causa del protrarsi del notevole aumento della torbidità delle acque prelevate dagli invasi, che garantiscono l’approvvigionamento idropotabile di Palermo e dei comuni della fascia costiera, nelle prossime 48 ore si potrebbero verificare dei disservizi o interruzioni nell’erogazione idrica.

E’ in corso il costante monitoraggio dei parametri di processo – dice Amap – al fine di consentire il rispristino della normale funzionalità dell’impianti. Vigili del fuoco e carabinieri hanno soccorso tre persone che erano rimaste bloccate a causa del maltempo nell’azienda agricola in contrada Manchi a Caccamo (Pa). E’ intervenuto anche l’elicottero che ha preso le persone a bordo Filippa Abbruscato 86 anni titolare dell’azienda e il figlio Antonino Ovile, 69 anni e il nipote Francesco Ovile 30 anni e li ha portati a Boccadifalco. Le condizioni meteo non hanno consentito l’atterraggio a Lercara Friddi.




Palermo: attimi di panico per un incendio in una casa

PALERMO – Attimi di panico ieri pomeriggio quando la Sala operativa dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Palermo, é stata allertata per un incendio appartamento in uno stabile nel centro della città.

Sul posto sono intervenute diverse squadre con il supporto di un’APS (Autopompa serbatoio), un’ABP (Autobotte serbatoi), un’Auto scala e il carro fumo,  per complessivi dodici operatori che, grazie al lavoro di squadra, sono riusciti a confinare l’incendio evitando che lo stesso si propagasse negli edifici sottostanti e adiacenti. Le indagini per stabilire le cause dell’incendio sono, ancora, in corso.




Palermo, scoperto arsenale di armi a Ciaculli: arrestata famiglia

PALERMO – La Polizia di Stato di Palermo, nell’ambito di una vasta operazione di controllo del territorio nella zona di Ciaculli, è riuscita a risalire ad un vero e proprio arsenale di armi sotterrate nel terreno di pertinenza di una villa dove viveva un P.I.P. (Piani di Inserimento Programmato) con la sua famiglia. All’interno della villa, alcuni locali erano adibiti ad una sorta di laboratorio clandestino per la produzione e la modifica delle armi.

I poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato P.S. “Zisa Boronuovo”, nel corso dei servizi, insospettiti da alcuni movimenti anomali nei pressi della villa, appartenente ad un soggetto già noto per i suoi precedenti in materia di armi, stupefacenti ed altri reati, sono entrati in azione sottoponendo ad un’accurata perquisizione l’abitazione e le sue pertinenze, avvalendosi anche del contributo dei cani poliziotto “Dylan” e “Brando”, dotati di un formidabile fiuto per la ricerca di armi ed esplosivi.

Così la sorprendente scoperta: in due fusti in plastica sotterrati nel giardino della villa ed accessibile attraverso una botola erano occultate numerose armi (revolver, pistole automatiche alcune delle quali con la canna modificata), circa mille proiettili e numerosi silenziatori. In un locale attiguo all’abitazione era stato invece allestito un vero e proprio laboratorio clandestino, adoperato oltre che per produrre anche per modificare le armi. Al suo interno sono state rinvenute altre pistole con tamburo modificato e numerose armi giocattolo pronte per essere trasformate. Un’altra pistola con la canna modificata è stata rinvenuta all’interno della canna fumaria di un camino della villa e sotto un ripiano la somma di circa mille euro in contanti.

Nelle adiacenze dell’abitazione era stato addirittura allestito un poligono di tiro rudimentale utilizzato per testare le armi, in alcuni casi anche munite di silenziatori per non destare sospetti. L’intero nucleo familiare: padre, madre entrambi 49enni ed il figlio, 26enne, dovranno rispondere del reato di detenzione illegale di armi e munizionamento.




Gambero Rosso premia Bocum Mixology Palermo tra i migliori cocktail bar d’italia, l’unico premio in Sicilia.

PALERMOBocum Mixology di Palermo ha ricevuto oggi, dal Gambero Rosso, il prestigioso premio come Miglior Cocktail Bar della Sicilia, nella sezione dei 10 Migliori Cocktail Bar d’Italia.

Ispirato allo stile della nouvelle décadence: è situato, non a caso, a metà strada tra il rinnovato porticciolo della Cala e l’antico mercato della Vucciria – esattamente in via dei Cassari 6 – a Palermo, nel cuore di uno dei quartieri più vivaci e cool del centro storico.

Vince il sapore di una sorpresa, l’accoglienza gioiosa del Restaurant Manager Vincenzo Calvaruso, che conduce verso spazi inaspettati, salette impreziosite da enormi e brillanti lampadari di cristalli, soffici e decorati divani vintage in cui un pianoforte e un originale impianto stereo a giradischi per vinili, celebrano l’armonia.

Trionfa l’esperienza straordinaria, l’equilibrio tra storia e avanguardia: una miscela delicata di ingredienti che alle volte hanno i profumi speziati della cannella e altre volte le note dolci della vaniglia.




Palermo, il sindaco su visita di Papa Francesco: “Grazie a 1.500 dipendenti di comune e aziende”

PALERMO – Sono stati oltre 1.500 i dipendenti del Comune e aziende direttamente impegnati prima, durante e dopo la visita del Papa, soprattutto quelli della Polizia Municipale (circa 600 unità), della RAP, della Protezione Civile, del Coime.

A questo si aggiungono tutti quelli che hanno lavorato in sinergia con la Curia, la Prefettura e la Questura per l’organizzazione con le sue imponenti misure di sicurezza e quelli dell’area del verde che ora interverranno per il ripristino del prato al Foro Italico.

 

“A tutti questi lavoratori va un grande ringraziamento da parte di tutti noi. La città ha dato prova di grande sensibilità e maturità – ha detto il sindaco – certamente espressioni anche del grande affetto per Papa Francesco.

Collaborazione

Il Comune, in una straordinaria sinergia con tutte le istituzioni coinvolte, ha collaborato ad un evento che ha certamente una portata storica per la nostra città, per le parole che il Papa ha pronunciato su tanti temi, dalla mafia, al ruolo della Chiesa nella società, all’importanza del dialogo e dell’accoglienza, al contrasto del “populismo che non ascolta il popolo.

Una visita che è stata un successo ed una nuova prova dello spirito accogliente dei siciliani, di cui lo stesso Papa ha dato oggi riconoscimento con le parole pronunciate a Piazza San Pietro.”

Sicurezza

Sul fronte della sicurezza, ha funzionato alla perfezione la macchina organizzativa, garantendo che i diversi momenti della giornata, con la presenza in città di oltre 100 mila fedeli, si svolgessero senza intoppi.

Sembra aver funzionato la massiccia attività di sensibilizzazione svolta preventivamente: sono state “solo” 350 le vetture rimosse, nonostante la vastità dell’area interessata e nonostante per manifestazioni simili di arrivi anche a mille interventi.

I numeri

600 agenti e ufficiali della Polizia Municipale presenti sul territorio in occasione della visita papale.

A dar manforte al Corpo palermitano sono stati altri 30 poliziotti municipaliarrivati da altre città; 10 sono arrivati da Caltanissetta, 9 dai Corpi della provincia di Palermo, (Contessa Entellina, Corleone, Gangi, Montelepre, Trabia) 7 dalla provincia di Messina (Caprileone, Floresta,Militello Rosmarino) e 4 da Sciacca.

Hanno dato il loro apporto anche 15 vigili dell’Anvup l’associazione dei vigili palermitani in pensione con in testa il suo presidente Edoardo Donzelli che hanno prestato servizio in piazza Castelnuovo ed in via Decollati

Il dopo evento

Sul fronte della pulizia, puntualissimo l’intervento del personale di Rap che già nelle prime ore del mattino di oggi ha concluso le operazioni di pulizia straordinaria per riportare alla normalità le strade della città coinvolte dalla visita di Papa Francesco.

Messe in campo per ripulire le zone ricadenti su Crispi- Cala, Foro Italico, Porta Felice, Maqueda , Vittorio Emanuele, Politeama, Libertà, oltre 50 operatori afferenti all’area Igiene del Suolo con al seguito tre spazzatrici per ogni turno; 4 operai afferenti l’area Raccolta Differenziata con autocarro a vasca, 3 squadre di cui una munita di una gru e 2 di autocarri a vasca.

A tutto questo vanno aggiunti gli interventi preliminari che hanno portato a rimuovere circa 100 cassonetti RSU, 60 contenitori per la raccolta differenziata stradali (carta, vetro e plastica), 20 contenitori per abiti usati, 600 cestini gettacarte (in alcuni casi sostituiti i cestelli con sacchi trasparenti come misura di sicurezza) nell’area coinvolta dalle manifestazioni

In azione

Stamattina uomini e mezzi in campo per la ricollocazione dei cassonetti rimossi con relativa pulizia delle postazioni (già concluse le attività in centro, in itinere zona Brancaccio), svuotamento cestini, ritiro rifiuti abbandonati su strada anche con l’ausilio di pala meccanica per le discariche di rifiuti.

Per il riposizionamento dei cestini gettacarte e delle campane RD si presume di ultimare la loro ricollocazione entro 4 giorni.

“L’azienda nei due giorni precedenti – spiega l’Amministratore Unico Giuseppe Norata – è stata impegnata in diverse attività, nonchè in bonifiche straordinarie, presidi per il ritiro di rifiuti di indifferenziato e rimozione di ingombranti abbandonati su strada. Si pensi che soltanto nell’area coinvolta dalle manifestazioni sono stati segnalati e rimossi 300 ingombranti, bonificate diverse discariche tra cui via Tiro a Segno, via Lettighe, via Antonio Ugo e via Mignosi. Oggi abbiamo cercato con grandi sforzi di riconsegnare nel più breve tempo possibile la città ripulita ai palermitani e ai turisti . L’obiettivo era infatti non solo di preparare la città a questo importante evento ma di ripristinare il tutto rapidamente”.

In campo da parte di tutte le aree operative dell’azienda oltre 80 operatori, nonché un rappresentante di Rap nella due sale operative rispettivamente della Questura e quella della Protezione civile.




Palermo, ancora aggressioni al Policlinico: medico percosso da paziente

Il professor Francesco D’Arpa è stato percosso da un paziente. Ordine dei medici: è inaccettabile

 

PALERMO – Nuova aggressione al Policlinico di Palermo, dove il professor Francesco D’Arpa, responsabile dell’unità operativa di Endoscopia digestiva del nosocomio, è stato aggredito da un paziente. L’uomo ha percosso il medico con un pugno, causandogli la perforazione del timpano.

Lo scontro

Secondo quanto riportato dal professor D’Arpa al Giornale di Sicilia, l’episodio si sarebbe svolto in pochissimi minuti. “Il paziente era stato ricoverato la sera precedente per una patologia addominale, ma nella mattinata aveva manifestato l’intenzione di dimettersi per eseguire una seduta di chemioterapia programmata – ha spiegato il medico -. Dopo averlo informato che la sua permanenza in Chirurgia d’urgenza era prioritaria rispetto alla seduta di chemio, che poteva essere rimandata, è andato in escandescenze. Si è rivestito, si è strappato catetere venoso e sondino nasogastrico e si è allontanato dall’ospedale, apostrofando pesantemente chiunque cercasse di chiedere spiegazioni sul suo comportamento e rifiutandosi di firmare le dimissioni volontarie”. Dopo pochi minuti l’uomo è tornto indietro, per rivolgere ancora dure parole al medico, prima di scagliarsi contro quest’ultimo con un pugno. La vittima dello scontro ha riportato la perforazione al timpano con perdita improvvisa dell’udito: la prognosi è di 40 giorni.

“Aggressione inaccettabile”

“L’ennesima aggressione inaccettabile in un ospedale che sprigiona contro i medici tutta la rabbia pericolosa, espressione di un disagio sociale. Perseguiremo in tutte le sedi competenti l’autore di quest’ultima violenza costituendoci parte civile negli eventuali procedimenti – ha detto Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo – Tutti i medici sono vicini e partecipi delle difficoltà che vivono quotidianamente tutti i professionisti della salute”. L’Ordine dei medici si impegna “ogni giorno ad utilizzare tutte le soluzioni possibili per garantire a tutti i colleghi la nostra assistenza”.




Palermo, sequestrata nave da Panama con 20 tonnellate di hashish

I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, con il supporto operativo del gruppo aeronavale di Messina e la collaborazione del servizio centrale investigazione criminalità organizzata hanno sequestrato oltre 20 tonnellate di hashish, 400 mila litri di gasolio e la nave che li trasportava, ‘Remus’, battente bandiera panamense. La Gdf ha arrestato i componenti dell’equipaggio: 11 persone del Montenegro. L’operazione si è svolta col coordinamento e la direzione della Dda di Palermo. La nave, abbordata in acque internazionali, è stata scortata nel porto di Palermo per l’ispezione.

Dopo essere partita da Las Palmas in Gran Canaria, la nave aveva dichiarato di essere diretta verso Tuzla (Turchia), via Alessandria (Egitto). Seguita nel tragitto con aeromobili e pattugliatori della Gdf, durante la navigazione davanti alle coste nord africane la nave ha spento più volte il trasmettitore per nascondere la posizione.

La Gdf, dopo aver raccolto elementi che indicavano un possibile traffico internazionale di droga, ha richiesto – attraverso la Direzione centrale dei servizi antidroga del ministero dell’Interno – l’autorizzazione all’abbordaggio, in acque internazionali, alle autorità panamensi.

Successivamente, la nave è stata scortata nel porto di Palermo per l’ispezione e, dopo lo svuotamento di due serbatoi di prua, contenenti 20 mila litri di gasolio, sono stati trovati oltre 650 sacchi di iuta con 20 tonnellate di hashish di 13 diverse qualità, per un valore tra i 150 e i 200 milioni di euro.




Palermo, violenza contro le donne: mezzo milione di euro per nuove strutture e servizi

PALERMO – Mezzo milione di euro per l’apertura di nuovi sportelli d’ascolto e strutture di ospitalità per donne vittime di violenza. I contributi saranno erogati dall’Assessorato regionale della Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, guidato da Mariella Ippolito. “Continuiamo
con convinzione il potenziamento di azioni mirate al contrasto, alla prevenzione della violenza di genere e al sostegno della vittima di violenza – ha commentato l’assessore Ippolito – attraverso percorsi finalizzati al reinserimento sociale, al recupero dell’autostima, all’inserimento lavorativo e all’autonomia abitativa”.

L’iniziativa dovrà tendere a potenziare i distretti socio-sanitari attualmente scoperti dal servizio. La proposta progettuale dovrà prevedere dettagliatamente tutti i dati connessi all’apertura dello sportello, attraverso la preliminare analisi del territorio, la programmazione delle
attività da svolgere nell’arco di un anno, la previsione di apertura settimanale per un minimo di otto ore, gli operatori da utilizzare, la dichiarazione d’intenti finalizzata alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con almeno uno dei centri antiviolenza già autorizzati e iscritti, il piano economico finanziario e l’eventuale adesione al numero di pubblica utilità 1522. Per quanto riguarda la realizzazione di nuove case di accoglienza ad indirizzo segreto o di strutture di ospitalità in emergenza, la proposta progettuale dovrà prevedere dettagliatamente tutti i dati connessi alla realizzazione della nuova struttura di ospitalità, attraverso la preliminare analisi del territorio, l’individuazione e la disponibilità dell’immobile da adibire all’accoglienza nel rispetto degli standard strutturali, la programmazione delle attività da svolgere nell’arco di un anno, il personale da utilizzare nel rispetto degli standard organizzativi, il piano economico finanziario contenente anche la previsione delle spese di gestione e i costi del personale, l’adesione al numero di pubblica utilità 1522. Per entrambi gli avvisi, associazioni e cooperative sociali, che ne abbiano i requisiti, possono presentare le istanze entro 30 giorni dall’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.