OSPEDALE DI BRACCIANO, AL VIA LA RICONVERSIONE NONOSTANTE SI DEBBA PRONUNZIARE IL CONSIGLIO DI STATO

Chiara Rai

Scrivanie al posto dei letti in un ospedale che serve 150 mila residenti di 10 Comuni della provincia romana. Questo è quello che succede in queste ore al “Padre Pio” di Bracciano dove si sta rendendo esecutiva la riconversione del nosocomio in un semplice punto di primo intervento. Si tira dritto allo smantellamento, nonostante a metà gennaio sia nata addirittura una bambina di tre chili e mezzo a seguito di un’operazione di urgenza dopo un controllo di routine. E’ nata a Bracciano nonostante il punto nascite fosse ormai chiuso. Il Comitato territoriale per la difesa della salute assieme ad altri sette Comuni si siano opposti, chiedendo la sospensione del decreto regionale 80 del Piano di riordino ospedaliero che interessa l’ospedale braccianese. Innumerevoli le manifestazioni civiche al riguardo. La riconversione procede perché a dicembre scorso il Tar Lazio ha rigettato il ricorso presentato dai Comuni di Bracciano, Trevignano Romano, Cerveteri, Manziana, Canale Monterano, Anguillara Sabazia e Ladispoli che avanzavano la sospensione del decreto della Regione. Eppure, la sentenza del tribunale amministrativo non ha bloccato le iniziative, tanto che nei giorni scorsi la giunta comunale di Bracciano ha approvato una delibera che stabilisce il ricorso al Consiglio di Stato, finalizzato a chiedere la sospensione cautelare della esecutività della sentenza del Tar. Analoga decisione è stata presa dai comuni di Canale Monterano, Ladispoli, Aguillara e Trevignano. Dunque, nonostante le opposizioni civiche e delle amministrazioni non si aspetta la pronunziazione del Consiglio di Stato e si tira dritto con la riconversione. Questa perseveranza è stata intesa come una sfida dai capigruppo Pd della Regione Lazio Esterino Montino e della Provincia di Roma Emiliano Minnucci: “La Giunta Polverini sull'ospedale Pdre Pio ha scelto la strada della sfida a sindaci e cittadini. Per farlo si appresta a sprecare oltre 1,7 milioni per predisporre uffici amministrativi. E questo senza aspettare il ricorso presentato dai comuni al Consiglio di Stato”. Così in sostituzione dei posti letto andranno gli uffici della direzione distrettuale, il servizio di prevenzione, l’ufficio rilevazioni presenze, il servizio di vaccinazioni e via dicendo. “Uno smantellamento totale programmato piano per piano – concludono Montino e Minnucci –  che suona come una punizione per i cittadini di Bracciano e del comprensorio che hanno avuto l'ardire di ribellarsi a un piano di riordino che lede il loro diritto alla salute. È una scelta scellerata che non mancherà di produrre sul territorio nuove proteste e nuove tensioni”. Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala sottolinea il grande clima di difficoltà: “Lo smantellamento è iniziato a tutti gli effetti col decreto 80 – dice Sala –  adiremo a tutte le vie legali possibili, gli avvocati stanno preparando il ricorso al Consiglio di Stato e finché non si pronunzia l'organo più elevato che emetterà una sentenza definitiva, ritengo che il processo di esecuzione della lenta chiusura dell’ospedale debba arrestarsi”.

 




CONSIGLIO REGIONALE, PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE SU RAPPORTI REGIONE – UE

Redazione

La Commissione consiliare Affari comunitari e internazionali ha avviato oggi l'esame della proposta di legge n. 213 concernente: "Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione". L'obiettivo è regolamentare i rapporti relativi alle procedure di interazione tra Regione Lazio e Unione Europea, ampliando ed innovando le norme già previste dalla Statuto regionale.

"Si attribuirà così – ha spiegato il presidente Gilberto Casciani (Lista Polverini) – un ruolo fondamentale al Consiglio per la promozione della conoscenza delle istituzioni, delle politiche e delle attività dell'Unione Europea presso i cittadini e gli enti locali".

Analoghe iniziative legislative sono state finora adottate da: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise, Toscana e Umbria.

Il presidente Casciani, chiudendo la fase di illustrazione del progetto di legge, ha concesso 15 giorni per la presentazione degli emendamenti da parte dei consiglieri.

 




REGIONE, OLIVO: AUDIZIONE SU PROGETTO OLEA IN COMMISSIONE

Redazione

Presentato questa mattina in commissione Agricoltura, alla Pisana, dal coordinatore nazionale Rosario Muleo, dell'Università degli studi della Tuscia, il progetto Olea: genomica e miglioramento genetico dell'olivo. Si tratta di un insieme di ricerche finalizzate allo sviluppo di mezzi e prodotti e all'acquisizione di conoscenze indispensabili per la salvaguardia delle produzioni olivicole delle regioni italiane. Muleo ha chiesto alla Regione sostegno a tutto campo, e non solo finanziario. "Prenderemo in considerazione le vostre richieste – ha risposto il presidente della commissione, Francesco Battistoni (Pdl) – e le trasmetteremo all'Assessorato all'Agricoltura e all'Arsial. Poi sarà opportuno fissare un successivo incontro per pianificare la collaborazione".

Alcuni dei consiglieri regionali presenti – tra cui Mario Perilli (Pd), Ivano Peduzzi (FdS) e Raffaele D'Ambrosio (Udc) – hanno fatto una serie di richieste di chiarimento ai ricercatori al termine della presentazione del progetto, che – è stato spiegato – non consiste nel solo sequenziamento del Dna delle varie specie di ulivo e punta inoltre a rendere pubblici i risultati delle scoperte. "Sono soddisfatto – ha detto Giuseppe Parroncini (Pd) perché è un classico esempio di come la ricerca si collega alla produzione". "E' inoltre importante – ha aggiunto – che tutto ciò non leda la biodiversità, ma punti a rinforzarla". Gina Cetrone (Pdl), consigliere regionale e imprenditore agricolo, ha chiesto al mondo accademico e della ricerca di interagire con i produttori. "Credo – ha tenuto a proporre – sia opportuna una collaborazione non solo con Arsial, ma anche con gli operatori del settore".

Hanno partecipato alla audizione il consigliere regionale Angelo Miele (Lista Polverini), il presidente di Cia Lazio, Alessandro Salvadori, e rappresentanti di Confagricoltura. E' intervenuto nell'illustrazione del progetto anche il professor Eddo Rugini, sempre dell'Università della Tuscia.

 




CIAMPINO, CONSIGLIERE REGIONALE PALMIERI (LP): LA PARTECIPATA VA IN ROSSO, PAGANO I CITTADINI

Redazione

Nota del Consigliere regionale della lista Polverini e vicepresidente della Commissione sicurezza e lotta alla criminalità, Maresciallo Pino Palmieri.

“La forma più opportuna che l’Amministrazione comunale di Ciampino è riuscita ad escogitare per risolvere la gestione dei rifiuto, è stato l’aumento del 30% della TARSU. Roba da alta finanza!

La raccolta differenziata porta a porta a Ciampino funziona grazie al grandissimo impegno profuso dalla cittadinanza. I 40 mila abitanti sono anni che selezionano, dividono, raccolgono, portano alle isole ecologiche. Il ringraziamento a questo comportamento virtuoso è stato l’aumento della tassa. La gente ha capito ed ha attuato un comportamento lungimirante, peccato non possa dirsi altrettanto dell’Amministrazione comunale.

La lagnanza della mancanza di fondi ad opera della Provincia non è veritiera, stante l’erogato così come prevede la legge. Addurre inoltre come scusa l’inesigibilità di molte cartelle di pagamento che contenevano errori e quindi non più riscuotibili è sicuramente imputabile alla mala gestione del Comune, che fa pagare i propri errori a quelli che considera suoi sudditi. Ha inoltre falsamente giustificato l’aumento scaricando ulteriormente le proprie responsabilità sulla società Ambi.en.te che ‘per quattro anni si è impegnata a non ritoccare in nessun modo i costi, lasciando le tariffe vecchie’. Voglio ricordare al Comune di Ciampino che la società Ambi.en.te è partecipata, e che la quota di partecipazione dell’amministrazione e del 99,63%.

Allora forse sarebbe più trasparente dichiarare che non ci si guadagna abbastanza. Era preferibile divulgare, già nel mese di luglio scorso, quando il Sindaco ritirava il premio di Legambiente “Comuni Ricicloni 2011” e i dirigenti di Ambi.en.te si dimettevano (motivi di salute o bilancio in rosso?) che sarebbe arrivata la stangata per i cittadini.

Sta di fatto che i ciampinesi hanno valutato la gestione dei rifiuti in termini di qualità delle condizioni di vivibilità del territorio, mentre la miopia delle istituzioni ha valutato in termini economici e di profitto.”

 
 

 


 


 


 




CIAMPINO, SUL PIANO DI RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO IL SINDACO LUPI CHIEDE SPIEGAZIONI IN REGIONE


Redazione
 
Il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, si recherà questa mattina presso la Regione Lazio per chiedere spiegazioni in merito alla proposta di dimensionamento scolastico avanzata dalla Regione, che va in contraddizione con la Delibera Provinciale n. 1136/44 del 28/12/2011.
 
l'Amministrazione comunale sta lavorando per trovare soluzioni dallo scorso ottobre, appena appresa la notizia del piano di razionalizzazione scolastica, disposto sulla base di una normativa di rango statale e regionale.

A seguito dei numerosi tavoli di concertazione, portati avanti dall'Amministrazione insieme alle parti sociali coinvolte, la Giunta comunale ha deliberato una proposta articolata riguardante le istituzioni scolastiche della scuola dell'infanzia, primaria e della scuola secondaria di I° grado.
 
La Delibera di Giunta comunale, nel rispetto degli indirizzi e criteri per la programmazione previsti dalla normativa, è stata trasmessa nei termini previsti alla Provincia di Roma, alla quale è stato affidato il compito di promuovere tutte le attività necessarie per la presentazione alla Regione del Piano Provinciale di riorganizzazione della rete scolastica.
 
Con Delibera Provinciale n.1136/44, è stata accolta la prima proposta, avanzata dall'Amministrazione comunale, la più equilibrata perchè va a creare tre istituti comprensivi di circa 1.200 studenti ciascuno, tenendo conto delle reali esigenze delle scuole del nostro territorio.

 
La Regione Lazio, però, con proposta di Giunta Regionale n. 236, ha stravolto completamente i deliberati di Provincia e Comune, non rispettando tra l'altro alcuni degli indirizzi e criteri del Decreto Legislativo n.112/98, che prevede istituti comprensivi con un minimo di 1.000 alunni iscritti.

 
“In questi giorni – dichiara il Sindaco Lupi – abbiamo appreso una discordanza tra la risposta che ci è stata trasmessa dalla Provincia e quella della Regione Lazio, gettando, di fatto, confusione tra i Dirigenti ed i Docenti scolastici. E' per questo motivo che in mattinata mi recherò personalmente presso il Consiglio Regionale per chiedere spiegazioni, prima dell'inizio della Commissione XIV – Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università, convocata per le ore 11.00”.

 
“Altro elemento assurdo, – continua il Sindaco – è la creazione di una nuova scuola secondaria di I° grado, come da proposta della Regione, sicuramente un istituto fantasma, in quanto dovrebbe essere costituito in circa quattro mesi con fondi inesistenti e senza alcuna continuità didattica con le altre realtà scolastiche del territorio, data la chiusura delle iscrizioni prevista per il 20/02/2012”.

 
“Mi auguro che l'incontro di questa mattina – conclude il Sindaco Simone Lupi – servirà a fare chiarezza su una questione che sta a cuore di tutti, per l'incidenza che potrà ripercuotersi sul lavoro degli insegnanti, del personale Ata, di segreteria e degli studenti della nostra Città. Se i nostri diritti non saranno riconosciuti, l'Amministrazione comunale è già pronta a fare ricorso in tutte le sedi competenti”.



REGIONE LAZIO, APPROVATO PIANO PER RICERCA E INNOVAZIONE

Redazione


La Commissione Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, presieduta da Giancarlo Miele (Pdl), ha approvato a maggioranza il Piano strategico regionale per la ricerca, l'innovazione ed il trasferimento tecnologico 2011 – 2013, di iniziativa della Giunta regionale, presentato lo scorso settembre dall'assessore al Bilancio Programmazione economico-finanziaria e Partecipazione Stefano Cetica.

Con la nuova programmazione, "fulcro del sostegno sarà la domanda di innovazione delle imprese che diventano protagoniste dei processi di trasferimento tecnologico da parte degli organismi di ricerca e ne orientano e indirizzano l'azione."

Le 144 mila imprese del Lazio potranno disporre nel triennio di risorse per 237,5 milioni di euro cui si sono aggiunti per il 2012 e 2013 altri 30 milioni per ciascuna annualità provenienti dalla recente riprogrammazione del POR FESR (Programma operativo cofinanziato dal F. E. S. R. – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013) approvata in Commissione Bilancio, per un totale di 297,5 milioni di euro.

"Grazie al Piano strategico per l'Innovazione e la Ricerca approvato oggi – ha affermato Miele – il Lazio potrà avvalersi di un sistema organico di strumenti volti a superare una logica di interventi dispersivi e poco efficaci e favorire un nuovo ciclo di sviluppo e crescita occupazionale. Sostegno quindi alle imprese che con coraggio puntano sull'Innovazione e la Ricerca grazie anche ad un nuovo sistema di collaborazione tra Università, Centri di Ricerca e tessuto imprenditoriale. E' questo l'approccio pragmatico che in stretta sinergia con la Presidente Polverini e l'Assessore Cetica stiamo dando per il rilancio dell'economia e dell'innovazione del tessuto imprenditoriale Lazio".

Il Piano premia quelle componenti della ricerca più dinamiche nell'interazione con il sistema produttivo, in particolare attraverso misure a sostegno del capitale umano altamente specializzato. Vengono inoltre rafforzati i distretti ad alta tecnologia, introducendo, accanto ai già esistenti distretti dell'Aerospazio, Bioscienze e dei Beni e attività culturali, il Distretto delle Tecnologie Digitali e delle Industrie Creative.
Settori prioritari di interesse quello aerospaziale; chimico-farmaceutico, bioscienze e biotecnologie; tecnologie per i beni e le attività culturali; ICT e audiovisivo, Industrie Creative; energie rinnovabili.

Il Piano dovrà ora approdare nell'Aula consiliare per il via libera definitivo.
 




BONELLI (VERDI): DOPO TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO AUMENTO BIGLIETTO, BONELLI (VERDI): "DOPPIA BEFFA PER CITTADINI. AUMENTERA’ INQUINAMENTO IN CITTA’"

Redazione

“Dopo il taglio al trasporto pubblico di oltre il 20%, con drammatiche conseguenze sul numero di corse e sulla frequenza dei passaggi degli autobus, con disagi enormi per i cittadini, ora arriva la doppia beffa, l’aumento del biglietto”. Lo dichiara Angelo Bonelli, presidente dei Verdi.

“L’aumento del 50% del costo del biglietto è semplicemente vergognoso per un servizio che a Roma è quasi inesistente, e che peggiorerà grazie ai tagli. Siamo molto preoccupati per il futuro del trasporto pubblico a Roma – conclude Bonelli -, con i tagli e gli aumenti di biglietto inoltre aumenterà anche l’inquinamento in città, perché sempre più cittadini torneranno ad utilizzare l’auto privata”.

 




ALBANO LAZIALE, LA REGIONE TAGLIA FINANZIAMENTI E ALBAFOR RIDUCE PERSONALE

Redazione

«Il Consiglio d’amministrazione dell’Albafor ha attivato le procedure previste dalle normative che fanno riferimento alla Legge 223/91 prevedendo un esubero di 57 dipendenti» lo dichiara il sindaco Nicola Marini all’indomani dell’incontro avuto con i sindacati a palazzo Savelli.

È lo stesso primo cittadino che spiega queste misure: «le procedure di finanziamento regionale dei corsi di formazione prevedevano un rimborso forfettario per ogni corso di attività formativa accreditato. La Regione ha modificato il meccanismo di rimborso che oggi prevede una quota per singolo iscritto. A parità di iscritti rispetto all’anno precedente questo diverso meccanismo di rimborso comporterà per l’anno formativo 2011/2012 un taglio del finanziamento da circa 6.600.000€ a circa 5.400.000€. Pur avendo iniziato ad attivare il piano di ristrutturazione e razionalizzazione aziendale finalizzato al risparmio gestionale, ciò non è sufficiente a recuperare il finanziamento mancante di ben 1.200.000€ e quindi è stato necessario prevedere l’attivazione delle procedure previste negli stati di crisi. È nostra precisa volontà avere un serrato confronto con le rappresentanze sindacali per concertare il percorso».

Il Cda aveva già disposto il taglio di benefit, superminimi e livelli di mansione impropriamente assegnati dalle precedenti gestioni all’interno dei provvedimenti volti a fronteggiare lo stato di crisi in cui versa Albafor. Si era inoltre disposto con specifici ordini di servizio le condizioni affinché tutti i dipendenti, amministrativi e non, svolgessero funzioni didattiche in aula. È bene ricordare l’evidente incongruenza per un ente di formazione in cui la precedente gestione aveva portato la società ad avere il rapporto di uno ad uno tra amministrativi e docenti laddove la media degli enti di formazione è di otto docenti ogni due amministrativi.



 




POLEMICHE TRA PROVINCIA DI LATINA E REGIONE,POLVERINI E ZAPPALA' ALL'ISTITUTO AGRARIO SAN BENEDETTO DI BORGO PIAVE. "CUSANI: NON SIAMO STATI INVITATI".

Redazione

La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, interverrà oggi agli Stati generali del Turismo promossi dalla Regione Lazio all’ Istituto Agrario San Benedetto di Borgo Piave. Un evento che non ha mancato di far andare su tutte le furie il Presidente della Provincia di Latina,  Armando Cusani: «Non siamo stati invitati a intervenire – ha detto Cusani –  È una scelta precisa di chi ha organizzato il convegno di domani, peraltro in una scuola di competenza provinciale che noi abbiamo messo a disposizione della Regione Lazio». L’accusa è rivolta al governo del Lazio e all’assessore regionale al turismo Stefano Zappalà. Sul turismo Cusani accusa la Regione di politiche fallimentari, annunciando al contempo che non parteciperà al convegno di oggi.

All’evento prenderanno parte rappresentati delle massime istituzioni nazionali e regionali che porteranno il loro contributo alla giornata con interventi riguardanti diversi aspetti e problematiche legati all’industria turistica.

 La giornata di lavoro sarà, inoltre, arricchita da sei Tavole Rotonde sui seguenti temi:

 – “Verso il nuovo Piano Turistico Regionale (2013-2015)

– “Il Made in Lazio per la valorizzazione e la promozione del territorio”

– “Organizzazione territoriale del turismo”

– “Valorizzazione del mare e della montagna”

– “Comunicare il turismo attraverso l’Information Technology”

– “Editoria turistica del Lazio”.




REGIONE LAZIO: COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE

Redazione

Una importante novità arriva dalla Regione Lazio per quanto riguarda il settore delle attività estrattive. Con decreto, a firma della Presidente Renata Polverini, si è infatti provveduto alla costituzione della Commissione Regionale per le Attività Estrattive, così come previsto dalla Legge Regionale 6 dicembre 2004, n. 17, art. 8. La commissione è composta da dirigenti regionali, esperti esterni e dai rappresentanti delle cinque province del Lazio.

A rendere noto l’importante provvedimento è l’Assessore provinciale alle Attività Produttive, Francesco Trina che spiega: “ In questo modo i comuni e le associazioni di categoria potranno nuovamente ricevere assistenza tecnica per quanto riguarda gli adempimenti previsti in maniera di proroghe e nuove autorizzazioni. Trattasi di un provvedimento estremamente importante per un settore che vive un momento di difficoltà ma per il quale, dopo l’approvazione del PRAE da parte della Regione Lazio, esistono spiragli di ripresa e crescita”.

Conclude Trina: “Anche la Provincia di Frosinone farà la sua parte. In particolar modo per quanto riguarda la redazione del PAE e l’attivazione di iniziative di marketing territoriale per la promozione del Perlato Royal. Trattasi di interventi fortemente voluti dal Presidente Iannarilli e per i quali ci stiamo già attivando. Nei prossimi giorni verranno convocate le associazioni di categoria, il Cosilam, i comuni del distretto del marmo, i sindacati, il consorzio del Perlato Royal e la Cooperativa Cavatori di Coreno Ausonio”.




COTRAL SPA – LA PROVINCIA DI ROMA ESCE DALL'ASSETTO SOCIETARIO DELL'AZIENDA DI TRASPORTO PUBBLICO

Redazione

Si è riunito, lunedì scorso, il Consiglio di Amministrazione di Cotral Spa che ha deliberato, a seguito del via libera della Regione Lazio, la ricostituzione del capitale sociale e la conseguente modifica della composizione della compagine societaria. “Il Consiglio – comunica l’amministratore delegato della società regionale dei trasporti, Vincenzo Surace – ha preso atto che i soci Regione Lazio e Provincia di Rieti hanno esercitato a pieno il loro diritto di opzione e che la Provincia di Viterbo lo ha esercitato in parte. La Provincia di Roma, invece, non lo ha esercitato, rinunciando al 12,938185 percento delle quote, “assorbite” dalla Regione Lazio che ha esercitato formalmente il diritto di prelazione sulle quote inoptate”. L’assetto societario di Cotral Spa è così composto: 99,9004 percento Regione Lazio, 0,0500 percento Provincia di Viterbo e 0,0496 Provincia di Rieti.