ROMA: IGNAZIO MARINO PRESENTA IL PIANO DI MANUTENZIONE STRADALE

di Maurizio Costa

Roma – Ignazio Marino presenta il nuovo piano che porterà al risanamento delle strade della Capitale. Entro l'estate, il 15% delle strade a elevata viabilità verrà risanato. L'investimento è di circa 6 milioni di euro, che saranno spesi per rifare 250.000 mq di manto stradale.

Verrà ripristinato il tappeto d'usura e verranno rifatti i binder su molte strade importanti di Roma. Si partirà dalle periferie e ci saranno accordi importanti con le aziende dei servizi per evitare sovrapposizioni che rallenterebbero i lavori.

Sui grandi cantieri, inoltre, verranno installati dei cartelloni elettronici che mostreranno il tempo restante alla fine dei lavori. Grande rilevanza è stata data anche alle scuole: davanti a 143mila istituti universitari e scolastici verranno ripristinate le strisce, inserendo biocomponenti con micro sfere di vetro per garantire un'alta visibilità.

In via del Corso e in via del Tritone verranno rifatte le strisce con una segnaletica in gocciato plastico, sempre per aumentare la visibilità.

"Abbiamo voluto puntare sulla trasparenza e abbiamo dato molta attenzione alle periferie – scrive Marino in una nota – fissando delle priorità che servono a disegnare la città che vogliamo costruire". Il sindaco punta molto l'attenzione sulla legalità: "Vogliamo che si ritorni a una corretta programmazione e pianificazione degli interventi, procedendo sul percorso della legalità e dell'efficienza". 




ROMA, IL SINDACO IGNAZIO MARINO CONTESTATO DALLA SENATRICE CIRINNA’, "PEGGIO DEI FASCISTI"

Il Presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli  spiega il mistero di tanta acredine, semplicemente spodestata dopo venti anni l'AVCPP, l'associazione vicina alla senatrice.

di Cinzia Marchegiani

Roma – Una manifestazione organizzata da alcune associazione animaliste tra cui l’AVCPP (Associazione Volontari Canile Porta Portese) al Pantheon e accade l’impensabile. A riferircelo è Stefano Fuccelli, Presidente del Partito Animalista Europeo, che riporta le parole della senatrice del PD Monica Cinirrà che si scaglia contro l’amministrazione della capitale e dello stesso sindaco Ignazio Marino al margine di questa manifestazione, scusandosi per aver invitato gli elettori a votare il candidato sindaco attuale alle ultime amministrative del Comune di Roma:”Pensavo che mai una giunta di centrosinistra potesse essere peggio di una giunta fascista ed invece non è così".

La Cinirrà fa precise accuse in riferimento alla recente deliberazione della Giunta Capitolina n. 148 afferente la gestione e lavori di adeguamento delle strutture di accoglienza di cani e gatti. La senatrice calorosamente contesta l'Amministrazione che intende avviare tutte le azioni utili e necessarie a porre in essere l'attività di adeguamento dei quattro canili e delle due oasi feline di Roma Capitale agli standard sanitari e di sicurezza previsti dalla legge. Per le strutture classificate come "non adeguabili" è prevista la chiusura con la conseguente necessità di ricollocare un elevato numero di cani e gatti che potranno trovare temporaneamente ospitalità presso strutture private autorizzate e, a tal fine, convenzionate con il Comune di Roma.

A svelare il mistero della forte accusa al sindaco Ignazio Marino interviene il Presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, che impegnato attivamente e concretamente a tutela degli animali conosce a menadito la legislazione e gli adeguamenti della legge: ”E' un atto dovuto da parte del Comune viste le determinazione di adeguamento delle ASL alle normative vigenti per garantire il benessere agli animali, riscontriamo anche l'ingiunzione di chiusura della RMC riferita alla struttura denominata ex Poverello. Ma la vera motivazione della presa di posizione e della risposta con acrimonia della senatrice Cirinnà sta nel fatto che è sarebbero a serio rischio la gestione dei canili comunali affidata da sempre alla AVCPP, associazione imposta dalla medesima senatrice da circa vent'anni.” E in merito all’associazione AVCPP precisa lo stesso Fuccelli che il canile comunale “La Muratella” che ospita il doppio di cani che potrebbe e dovrebbe detenere, è gestito dalla stessa associazione AVCPP, dove circa 120 lavoratori percepiscono compensi fino a 3.000 euro mensili e che ripartisce circa l'80% degli oltre 4,2 milioni di euro annui per spese di gestione, costo del personale, costo per la gestione del personale, costi per la sicurezza dei lavoratori, costi per consulenze legali e fondo vertenze lavoratori; mentre soltanto il 10% per il mantenimento degli animali, che continuano a morire con grandi sofferenze. Fuccelli prosegue facendo emergere un quadro anche sulla trasparenza dell’attribuzione delle gare d’appalto: “L’associazione si è insediata per chiamata diretta senza gara d'appalto e concorso pubblico evidenzia le gravi irregolarità visto che utilizza fondi pubblici che provengono dalle tasche dei contribuenti romani e che percepisce circa 14 euro ad animale detenuto contro una media di circa 4 euro di tutti gli altri canili. Inoltre ci chiediamo come la Novi non riesca a gestire circa 1000 cani detenuti avvalendosi esclusivamente dell'impegno di trecento volontari, come lei stessa sostiene.”

Il quesito che pone Stefano Fuccelli è nel merito, chiedendo dov’è la credibilità della Cirinnà e della Novi che si definiscono animaliste se hanno sostenuto Ignazio Marino, quando il vero animalista lo reputa un vivisettore. E ancora ffonda e tuona Fuccelli rinfrescando la memoria che il vero animalista non potrà mai condividere alcunché con un vivisettore né tantomeno sostenerlo e giustificarlo, e per finire conclude: " Probabilmente l'Amministrazione Marino sarà deprecabilmente ostile verso gli animali come le precedenti ma, qualora fosse confermata tale deliberazione, non possiamo non riconoscerle il merito di aver spodestato dopo venti anni il cancro degli speculatori dell'AVCPP.”




ROMA EUROPEE: IL PD IN TESTA, SECONDO IL MOVIMENTO CINQUE STELLE

Redazione

Roma – Elettori: 2.311.813 – Votanti: 1.201.878 (51,98 %). Ecco i risultati

PARTITO DEMOCRATICO 506.193 43,07
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 293.241 24,95
FORZA ITALIA 158.152 13,45
L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS 72.491 6,16
FRATELLI D'ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE 62.570 5,32
NUOVO CENTRO DESTRA – UDC 43.217 3,67
LEGA NORD-DIE FREIHEITLICHEN-BASTA €URO 16.728 1,42
VERDI EUROPEI-GREEN ITALIA 10.338 0,87
SCELTA EUROPEA 6.631 0,56
ITALIA DEI VALORI 4.507 0,38
IO CAMBIO – MAIE 1.161 0,09




ROMA, IGNAZIO MARINO TASSA I ROMANI: AUMENTA LA TASI, IL TRASPORTO SCOLASTICO, OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO, STRISCE BLU E CULTURA

di Maurizio Costa

Roma – Per approvare il bilancio comunale del 2013, Ignazio Marino non è riuscito a stare nei tempi legali ed ha dovuto ricorrere addirittura al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Sembra che anche quest'anno ci siano dei problemi nell'approvare il bilancio del 2014, il più importante, visto che al suo interno dovrà comparire anche il Piano di rientro per usufruire dei fondi del decreto "Salva Roma".

Per tutta l'intera domenica delle Palme, esattamente dalle 16 a mezzanotte, il primo cittadino ha cercato di far approvare almeno la bozza di questo bilancio ma la fumata è stata nera e nulla si è concretizzato. Siamo ancora in alto mare e il termine del 30 aprile sembra avvicinarsi sempre di più. Precedentemente, il giorno ultimo per consegnare il Piano di rientro e il bilancio capitolino era il 10 aprile; successivamente, Marino ha avuto una proroga di 20 giorni che, però, sembrerebbe non bastare.

Il bilancio, tra l'altro, non sarà tutto rose e fiori. Il primo cittadino vorrebbe applicare dei tagli per 400 milioni di euro. Sarebbe previsto, inoltre, un aumento della Tasi fino al 2,5 per mille insieme ad un incremento delle tariffe sull'occupazione del suolo pubblico, sul trasporto scolastico e sulle strisce blu. Non si esclude neanche la cultura: previsti aumenti anche per i prezzi dei musei della Capitale.

Oltre ai tagli, Marino non perde occasione di caricare ancor di più i cittadini con ulteriori tasse. Basterà questa campagna tutta lacrime e sangue per ricevere il tanto agognato "Salva Roma"?

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ROMA CAPITALE: IGNAZIO MARINO ALLA RICERCA DEL PAREGGIO DI BILANCIO PERDUTO

di Maurizio Costa

Roma – Dopo l'approvazione in Parlamento del decreto "Salva Roma", la questione riapproda in Campidoglio. Con una seduta del Consiglio straordinaria, la Giunta capitolina si è riunita per discutere il decreto, che, sebbene sia stato approvato dal Parlamento, ha bisogno di un'ulteriore certificazione, cioè un piano triennale per la riduzione del disavanzo e per il riequilibrio strutturale del bilancio del Comune di Roma. Se questa condizione non verrà rispettata, la Capitale potrà dire addio al decreto che potrebbe rimetterla in sesto. In poche parole il Sindaco Ignazio Marino dovrà promettere allo Stato che Roma riuscirà a ritornare in carreggiata e che, entro tre anni, arriverà al pareggio di bilancio. In caso contrario, la Capitale non riceverebbe tutti quei soldi che, invece di riempire le casse capitoline, sono stati consegnati alla gestione commissariale. Non è un aiuto, ma semplicemente un ritorno di denaro, che ammonta a circa 485 milioni di euro.

Durante il Consiglio straordinario di stamattina, il Sindaco ha tenuto un lungo intervento riguardo al decreto "Salva Roma". Il primo cittadino ha voluto spiegare che l'Amministrazione comunale dovrà presentare entro 80 giorni "un piano triennale che dovrà contenere misure volte alla razionalizzazione della spesa nell’ottica di poter pervenire ad un equilibrio di bilancio." In caso contrario Roma non riceverebbe la somma dallo Stato. Nel decreto si legge che nel piano la Giunta capitolina dovrà esporre i modi con i quali risolverà svariati problemi che affliggono la città. Gli obiettivi sono: riportare i costi della fornitura dei servizi pubblici a livelli standard, rivedere i fabbisogni di personale delle società partecipate e adottare modelli innovativi per la gestione del trasporto pubblico, dei rifiuti e della pulizia delle strade, anche ricorrendo alla privatizzazione. L'Amministrazione dovrà anche arrivare al pareggio di bilancio e dovrà liquidare quelle società partecipate che non svolgano servizio pubblico.

Marino è fiducioso: "Davanti a noi, dunque, abbiamo una grande opportunità: utilizzare i 90 giorni previsti dal decreto legge per consolidare il modello innovativo di gestione delle aziende partecipate, di valorizzazione del patrimonio pubblico, di riorganizzazione della macchina capitolina e di rilancio complessivo dell’economia romana." In questo caso Marino non sembra aver capito bene la scadenza: i 90 giorni decorrono dall'entrata in vigore del decreto (6 marzo 2014) e non da oggi.

Predisporre un piano di intervento triennale è facile, attuarlo molto più difficile. Lo Stato impone alla sua Capitale interventi massici che la riportino in una situazione stabile. In questa situazione Marino sembra molto tranquillo, ma l'ombra del commissariamento aleggia sempre sui cieli sopra il Campidoglio, come se fosse un segno di presagio. Il cambiamento deve partire dalle piccole cose; in questo caso c'è "mamma Italia" che controlla, e Roma non può fare altro che stare alle condizioni statali.




ROMA CAPITALE: CUCU', DOVE SONO I CONSIGLIERI? DI TAGLIARE LE AUTO BLU NEPPURE A PARLARNE

di Maurizio Costa

Roma – Si è appena riunita la "Commissione per la riforma e la razionalizzazione della spesa" del Comune di Roma per aprire una discussione riguardo ai tagli delle auto blu, una spesa che è diventata insostenibile per la Capitale. Peccato che l'aula adibita ad ospitare i Consiglieri Comunali è rimasta vuota; infatti, le uniche persone presenti negli uffici di Largo Loria sono stati i Consiglieri Marchini e Onorato, che hanno proposto la delibera stessa, e Imma Battaglia di Sel. Il numero legale non è stato raggiunto e quindi il Presidente della Commissione, Daniele Frongia, ha dovuto sospendere la seduta per poi rinviarla al 5 febbraio.
Già la scorsa estate, il Sindaco Ignazio Marino aveva tagliato del 23% il numero delle macchine in uso ai politici capitolini, ma questo non è bastato; sono ancora molti i punti da discutere per diminuire ancora di più il costo che i cittadini devono sostenere per far scorrazzare le personalità del Campidoglio in giro per Roma. Prima di tutto, andrebbe rivista la legge che regola gli spostamenti urgenti presso scuole, strade, infrastrutture o per i servizi sociali.
Lo scorso anno il primo cittadino aveva inoltre stabilito che assessori e consiglieri non avrebbero potuto più recarsi a lavoro con le auto del Comune, ma solamente con quelle private. L'eliminazione delle auto usate ad personam, ha avuto un ritorno eccellente, con un risparmio di circa 283mila euro; un risultato importante, che però deve essere accompagnato da altri traguardi.
La diserzione dei Consiglieri alla riunione della Commissione ha dato un segnale di totale disinteresse della classe dirigente ai problemi delle casse capitoline. In questo momento tutti i gruppi hanno a disposizione un'auto, ad eccezione del M5S e della lista Marchini, che hanno rifiutato il diritto ad una macchina di rappresentanza.
Il prossimo incontro sarà il 5 febbraio e, questa volta, si spera che i Consiglieri si presentino all'appuntamento.




ROMA, VIGILOPOLI: SALTA L'INCONTRO TRA SINDACATI E GIUNTA

di Maurizio Costa


Roma – Dopo la manifestazione di martedì scorso organizzata in campidoglio da CGIL CISL E UIL per richiedere al sindaco Marino la riapertura del maxiconcorso e anche una riorganizzazione del corpo dei vigili urbani, è saltato oggi l'incontro tra la giunta e i sindacati per cercare di risolvere il problema. Al tavolo che sta stato indetto dalle tre sigle sindacali il sindaco  Ignazio Marino non ha mandato nessun rappresentante comunale per cercare di avviare un confronto tra le parti. All'incontro si è presentato solamente il vice capo di gabinetto del sindaco, Rossella Matarazzo e il comandante Raffaele Clemente. Assente di lusso il capo della segreteria del sindaco, Enzo foschi, che avrebbe dovuti partecipare all'assemblea; il comune ha giustificato la sua assenza con un generale "motivi personali". All'ultimo ha cercato di presentarsi al tavolo il vice sindaco Luigi Nieri, che però aveva appuntamenti improrogabili. I sindacati e i vigili urbani sono andati su tutte le furie, sentendosi abbandonati a se stessi dal Comune e dal sindaco. Dovrebbe esserci più vicinanza tra le due parti per poter ovviare a questo problema che si trascina dal 2010. Un incontro tra sindacati e amministrazione comunale era la scelta migliore, ma una delle due parti, il Comune di Roma, ha avuto impegni più importanti del problema dei vigili, che interessa centinaia di persone. Adesso lo sciopero preannunciato dal corpo dei vigili sembra più vicino; quest'ultima soluzione sarebbe un passo indietro rispetto al traguardo che le due parti avrebbero raggiunto incontrandosi oggi in Campidoglio.

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ROMA, SECONDA FUMATA NERA PER LA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE: NESSUNA DELIBERA ALL'ORIZZONTE

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Chiara Rai

Roma – La giunta non produce delibere e allora il presidente del Consiglio comunale Mirko Coratti ha cancellato per la seconda volta la seduta di consiglio per far risparmiare i cittadini. E perché, oggettivamente, a che serve indire l'assemblea capitolina se la giunta non produce? Assume personale e s'ingrossa, ma non produce atti. Agghiacciante. Nel vero senso della parola perché le delibere capitoline sono in surgelatore o addirittura sono ibernate in qualche recondito e sconosciuto angolo lontanissimo dall’aula di Giulio Cesare. Quattro delibere approvate dalla giunta su un totale di diacessette approvate da luglio. Cifre che per un Comune come Roma sono il sintomo di mal di pancia che stanno per diventare congestioni. Roma e i romani aspettano di essere salvati, altrimenti dopo la delusione precedente ci sarà la copia sbiadita siglata da un chirurgo che sta disegnando uno scenario da deserto dei tartari. A parte le nomine dell’ufficio di presidenza e commissioni e le due delibere di rilievo che hanno riguardato la pedonalizzazione dei Fori e Malagrotta non c’è nulla di concreto. Il sociale aspetta. I disabili stentano. I trasporti zoppicano. Sindaco Ignazio Marino, se ci sei batti un colpo. Ma battilo subito perché i romani aspettano la rivoluzione promessa. Il tempo si potrebbe guastare ed è davvero ora di parcheggiare la bicicletta




ROMA: IGNAZIO MARINO INCOTRA DELEGAZIONE OMS PER ADERIRE ALLA RETE MONDIALE DI CENTRI AMICI DEGLI OVER 65

Redazione

Roma – Roma più a misura di anziano. Come New York, Londra, Ginevra, Shanghai e Città del Messico. Il sindaco della capitale, Ignazio Marino, questa mattina ha incontrato una delegazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per studiare la possibile adesione della città a una rete mondiale di centri amici degli over 65.

Partecipazione sociale, migliore accessibilità in termini di trasporti, abitazioni e spazi comuni e all’aperto, accesso facilitato ai servizi socio sanitari e sociali, più comunicazione e inclusione. Sono questi i parametri adottati dall’Oms per misurare le città Age-friendly, e certificarle. Sulla base di questi indicatori, e con il sostegno di dati demografici, statistici ed epidemiologici, oltre che delle informazioni dettagliate di ogni singola città, l’Oms suggerisce alle amministrazioni locali le indicazioni strategiche su come indirizzare alcuni interventi, e parte delle risorse destinate ai settori più interessati dalle azioni a favore di una maggiore inclusione della popolazione anziana. Sono 35, finora, le città che hanno aderito al network, di tutti i continenti.

“Si tratta – spiega il sindaco di Roma, Ignazio Marino – di un progetto di grande valore sociale e di notevole lungimiranza, in grado di migliorare la qualità di vita di una importantissima fetta della popolazione mondiale e cittadina. Non dimentichiamoci, infatti, che l’Italia è il secondo Paese al mondo per longevità, dopo il Giappone, e che in base ai dati epidemiologici il 50% delle bambine che nasceranno quest’anno a Roma ha la possibilità di spegnere le 100 candeline. Disegnare servizi, edifici, mobilità con un occhio particolare alla fascia di popolazione over 65 è dunque un dovere non soltanto morale, ma strategico. Per rendere più vivibile Roma per tutti i cittadini”.

La delegazione dell’Oms è già al lavoro, con l’Assessore al Sostegno sociale e Sussidiarietà, Rita Cutini, per delineare un percorso in grado di far rientrare quanto prima Roma nella rete di città a misura di anziani. “Non nascondo- dichiara Rita Cutini – la mia soddisfazione per quella che considero una priorità del mio incarico di Assessore: Roma Amica degli anziani. Sono certa che questo lavoro comune della nostra Amministrazione Capitolina con la delegazione OMS potrà portare buoni risultati non solo per i nostri anziani romani ma per tutte le generazioni perché, una città a misura di anziano, è una città migliore per tutti.”

 




ROMA, LOTTA ALL'ABUSIVISMO: IL SINDACO MARINO VA A CACCIA

Redazione

Roma – Il sindaco di Roma Ignazio Marino, tra le priorità, intende dare la caccia all'abusivismo: "La lotta all'illegalità e all'abusivismo è una priorità di questa amministrazione – dice Marino –  e necessita del contributo di tutti. Anche per questo ho chiesto alle associazioni di categoria di avanzare una proposta per garantire tanto l'esercizio delle attività commerciali quanto le esigenze dei cittadini e dei turisti che vanno soddisfatte, ma ovviamente all'interno di una cornice di legalità. Dall'incontro con la vicepresidente dell'associazione dei commercianti di piazza di Spagna era emersa una disponibilità in questo senso. Stupiscono quindi le critiche avanzate oggi.

Comunque, appena la giunta sarà insediata – conclude il sindaco capitolino –  convocheremo un tavolo di concertazione per analizzare i problemi insieme ai rappresentanti di categoria e mettere a punto le soluzioni più efficaci, anche per valorizzare un settore fondamentale per l'economia della città che negli ultimi anni è stato fortemente colpito dalla crisi".




ROMA: PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA GIANNI E IGNAZIO

Redazione

RomaIgnazio Marino è ufficialmente il nuovo sindaco di Roma. Nel primo pomeriggio di oggi, infatti, l'ufficio elettorale centrale, costituito presso il Tribunale ordinario di Roma, ha proceduto alla proclamazione, ufficializzando il risultato delle urne: 664.445 voti, pari al 63.93 per cento.

Alle 18, in Campidoglio, l'insediamento e il passaggio delle consegne con il sindaco uscente si è tenuto in forma privata.

Proclamazione ufficiale anche per i consiglieri neoeletti – per la prima volta 48, in base al nuovo Statuto di Roma Capitale (per la maggioranza, 19 consiglieri PD, 5 Lista Marino, 4 SEL, 1 Centro Democratico; per la minoranza, il sindaco uscente Gianni Alemanno, 7 PdL, 2 Fratelli d'Italia, 2 Cittadini per Roma, 4 Movimento 5 Stelle, 3 Lista Marchini).