Roma, Garbatella: arrestato spacciatore a caccia di clienti alla fermata del bus

ROMA – Camminava nervosamente alla fermata del bus in zona Garbatella tentando di avvicinare coetanei che scendevano dai mezzi pubblici, ma quel suo atteggiamento ha attirato l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Garbatella che lo hanno immediatamente fermato per un controllo.

E’ finito così nei guai un ragazzo romano di 22 anni, arrestato dai militari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 22enne, infatti, è stato “pizzicato” in possesso di alcune dosi di marijuana pronte per essere vendute. Così, come da prassi, i Carabinieri hanno deciso di far scattare una perquisizione anche nella sua abitazione.

Nella camera da letto del giovane, nascosti in un armadio, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto un vero e proprio “bazar” dello stupefacente: circa 700 gr. di cocaina, 17 gr. di hashish, 27 gr. di marijuana, bilancini elettronici di precisione con tutto il materiale utile per il confezionamento per la dosi e una rilevante somma di denaro contante ritenuto provento della sua attività di spaccio.

Il giovane pusher è stato trattenuto in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.




Roma, Torrevecchia: sorpreso a scaricare rifiuti

ROMA – Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno denunciato un 52enne, cittadino di origine bosniaca domiciliato al campo nomadi di via Cesare Lombroso, per aver trasportato e abbandonato rifiuti, senza le previste autorizzazioni (articolo 256 bis del Testo Unico Ambientale, introdotto dalla normativa in materia di “Terra dei fuochi”).

I Carabinieri hanno notato l’uomo, già noto per i suoi precedenti, percorrere via Cesare Lombroso, a bordo di un furgone, e lo hanno seguito. Poco dopo, il 52enne si è fermato ai margini di un’area verde e ha scaricato diversi sacchi, contenenti numerosi rifiuti edili (calcinacci, mattoni, pezzi di legno e plastica), che trasportava nel mezzo.

Tutti i rifiuti sono stati sottoposti a sequestro e affidati in custodia giudiziale ad una ditta specializzata, mentre il fermato è stato denunciato.




Roma: nevica nella Capitale. Imbiancato anche il litorale

ROMA – Roma sotto una coltre di neve stamattina. Nella capitale nevica senza sosta da poco prima della 2. La neve ha attecchito e al suolo ce ne sono 3-4 centimetri. Imbiancato il centro, ma anche le periferie fino al litorale romano. La metro della capitale funziona regolarmente. È imbiancato il centro cittadino con i monumenti iconici trasformati in meravigliose sculture di neve, ma anche la zona a nord, sulla Cassia e Flaminia, insieme a Boccea e i quartieri a Sud, Eur, Laurentina, Portuense.

Imbiancata, come detto, anche la zona del Litorale, Ostia e Fregene. Il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato  il Comitato operativo nella sede del dipartimento stesso a Roma. La riunione servirà per fare il punto della situazione maltempo, anche alla luce della nevicata che sta interessando Roma, e analizzare gli scenari meteo previsti per le prossime ore.

 




Roma, licenziato senza preavviso un lavoratore AMA: era di Forza Italia e ha fatto dichiarazioni alla stampa

ROMA – “Un atto dittatoriale e discriminatorio. Non ci sono altre parole per descrivere quanto accaduto a un nostro delegato di Forza Italia e lavoratore Ama, che senza alcun preavviso è stato buttato fuori dal Presidente e Ad della municipalizzata, Lorenzo Bagnacani. Che, nella sua lettera, lo accusa di aver gravemente leso l’immagine di Ama per alcune affermazioni, rilasciate in una nota stampa del 21 dicembre, in cui semplicemente invitava l’azienda capitolina e il Campidoglio a chiarire sul servizio di raccolta rifiuti nel weekend natalizio fino a Santo Stefano, e sul paventato rischio chiusura delle officine adibite alla manutenzione straordinaria dei mezzi di raccolta. Richieste legittime, avanzate nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Un articolo che il “paladino della giustizia” Bagnacani evidentemente tenta di calpestare pur di epurare una figura scomoda all’interno dell’azienda. Ricordiamo, tuttavia, all’Ad che Ama è una partecipata del Comune, quindi dei romani, e dunque il lavoratore licenziato, peraltro rappresentante politico e persona onesta al servizio di Ama da quasi 25 anni, ha pieno diritto nel denunciare inefficienze e carenze della municipalizzata: segnalazioni e denunce sempre perpetrate con garbo, educazione e nel rispetto dei ruoli. Quello dell’inefficiente e cialtronesco Bagnacani, dunque, ha tutte le sembianze di un vero e proprio licenziamento “politico” su base ideologica, avulso da qualsiasi contesto democratico. Esprimiamo vicinanza al nostro amico di Forza Italia nella assoluta convinzione che saprà far valere i propri diritti di fronte alle autorità competenti. Al contempo, auspichiamo che tutte le forze politiche condannino questo modus operandi autoritario, in atto in Ama e avallato nel silenzio dall’imbarazzante amministrazione comunale a 5 Stelle”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.




Roma, piazza Vittorio: donna violentata in strada

ROMA – Una donna di 75 anni è stata violentata ieri sera sotto i portici di piazza Vittorio all’Esquilino, rione multietnico al centro di Roma. La vittima è una clochard di origini tedesche. I carabinieri hanno arrestato poco dopo il presunto responsabile: è un cittadino senegalese di 31 anni.

La donna, che stava dormendo all’angolo con via Carlo Alberto, si è svegliata trovandosi con i pantaloni abbassati e l’uomo dietro di lei; le sue urla hanno attirato l’attenzione di due turisti di passaggio e dei Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, di pattuglia in transito, che hanno inseguito e fermato il cittadino straniero mentre tentava di scappare.




Roma e Lazio, pronto soccorso in tilt: pazienti per ore sulle barelle. Manca il personale

LAZIO – E’ drammatica la situazione dei pronto soccorso di Roma e del Lazio. Già nei primi giorni del 2018 le strutture ospedaliere e il personale sanitario non riescono a far fronte alle richieste di accesso. Il 3 gennaio pronto soccorso quali il Policlinico Casilino avevano 144 persone in lista di cui 40 in attesa di ricovero; Tor Vergata 121 di cui 12 in attesa di ricovero; il Gemelli 159 in lista e 27 in attesa di ricovero; S.Camillo-Forlanini 101 in lista di cui 50 in attesa di ricovero e così via.
La visita o il ricovero avviene il più delle volte con i pazienti per ore ed ore sistemati alla meno peggio sulle barelle delle ambulanze del 118, con evidenti ripercussioni sul servizio di emergenza extraospedaliero che non ha più mezzi di soccorso da inviare, mentre i cittadini subiscono attese lunghissime anche per patologie da codice giallo. L’esiguo personale restante che non è fermo presso i pronto soccorso lavora in costante emergenza, sotto stress e in condizioni a rischio di errori. Evidenziamo l’enorme responsabilità che grava sugli operatori delle Centrali Operative del 118 i quali non avendo mezzi disponibili da inviare per poter evadere le richieste della cittadinanza, vanno incontro a gravi problemi medico-legali. Denunciamo che né l’Ares 118 né la Regione Lazio ad oggi sembrano prendersi l’onere giuridico e morale di tale situazione.

Da qualche anno a Roma e nel Lazio il sistema di emergenza va in tilt in coincidenza del picco influenzale, dei ponti festivi che privano la cittadinanza dei medici di base, o dei primi intensi caldi. Dopo anni di tagli al Sistema sanitario pubblico, di fronte a questa insostenibile situazione sono gravi le responsabilità della Regione che si è dimostrata incapace di prevedere, programmare, organizzare ed attuare misure di protezione sanitaria della cittadinanza per far fronte a un’emergenza prevedibile e prevista.

L’Unione Sindacale di Base chiede da anni che sia resa efficace ed efficiente la rete dell’emergenza sanitaria con l’assunzione di personale ai pronto soccorso, al 118 e negli ospedali pubblici e che vengano ripristinati e rafforzati i servizi territoriali che in questi anni sono stati declassati e depauperati. L’USB alcuni anni fa denunciò l’utilizzo di ambulanze “a chiamata spot” anche per il fenomeno del “blocco barelle” evidenziando che tutto ciò avrebbe aumentato la spesa senza risolvere il problema. Chiedemmo di utilizzare quei fondi per assumere personale e riaprire reparti di degenza, ma nulla è stato fatto.
Anche in condizioni normali il sistema di emergenza ha enormi difficoltà a far fronte alle numerosissime richieste di assistenza sanitaria, e qualsiasi condizione aggiuntiva che aumenti le esigenze dalla cittadinanza manda il sistema in tilt.
Gli abitanti del Lazio hanno diritto alla salute e all’assistenza sanitaria di cui necessitano.

Alessandro Migliorelli
Coordinamento Regionale USB P.I.




Roma, Casilina: massacrano di botte un coetaneo per una spinta

CASILINA – I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina e della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato 8 minorenni, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, ritenuti gli autori di un violento pestaggio ai danni di un coetaneo, avvenuto il 20 ottobre dello scorso anno, a bordo di un vagone della metropolitana, linea A, nel tratto che va tra le fermate Numidio  Quadrato e  Subaugusta. Per la violenta aggressione la vittima, colpita con calci e pugni, cadde rovinosamente a terra e fu portata in ospedale.

Gli arresti sono stati eseguiti, dando esecuzione ad un’ordinanza, che dispone misure cautelari nei confronti degli otto minori, accusati di lesioni personali in concorso, aggravate dai futili motivi, emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Dai primi accertamenti effettuati dai Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà che intervennero sul luogo del pestaggio, la causa scatenante la violenza sarebbe stato l’invito della vittima, 16enne romano, a non essere spinta durante la salita sul vagone della Metro, in quel momento affollatissima.

Dopo l’aggressione, i componenti del branco scesero dal treno alla prima fermata utile e fecero perdere le proprie tracce, lasciando il coetaneo ferito a terra che, portato in ospedale, riportò la frattura composta di una vertebra e diversi politraumi al cranio ed alla spalla.

La successiva attività di indagine dei Carabinieri, basata sulla visione dei filmati dei circuiti di videosorveglianza installati nelle stazioni della metropolitana ed all’interno del mezzo di trasporto, ha consentito di ricostruire l’intera dinamica dell’evento.

Dagli stessi filmati, alcuni dei componenti della baby-gang sono stati riconosciuti dai Carabinieri, in quanto già noti perché coinvolti in episodi analoghi.

Le testimonianze raccolte hanno infine permesso di confortare ulteriormente il contenuto dei filmati e di risalire alla identità di tutti i componenti del gruppo nel giro di 48 ore dall’evento, anche grazie al ricorso degli accertamenti alla banca dati e alla consultazione dei profili social degli indagati.

Le risultanze delle indagini sono state trasmesse alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma che ha avanzato la richiesta di applicazione di misura cautelare.

Il Giudice per le indagini preliminari, concordando con il quadro probatorio, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli 8 minori, di cui 5 sono stati collocati nelle Comunità di Roma, L’Aquila, Viterbo e Chieti, i restanti 3 sottoposti all’obbligo di permanenza in casa.




Roma, rapine ai supermercati della Magliana e Portuense: arrestato

ROMA – Al termine di ininterrotte indagini, i Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma – gruppo reati gravi contro il patrimonio – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Lucia Lotti, hanno dato un nome e un volto all’autore di tre rapine messa a segno il mese scorso, ai danni di altrettanti supermercati dei quartieri Portuense e Magliana.

Si tratta di un 46enne romano, già noto alle forze dell’ordine, che è stato sottoposto a fermo di P.G. con l’accusa di rapina.

I Carabinieri hanno identificato l’uomo, grazie all’analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza degli esercizi commerciali rapinati e al sequestro della pistola calibro 9,  il casco integrale ed i vari indumenti indossati durante i vari colpi messi a segno, rinvenuti dagli investigatori, presso la sua abitazione.

In tutte e tre le rapine il 46enne, armato di pistola, entrava all’interno degli esercizi commerciali con volto travisato dal casco integrale e, sotto minaccia si faceva consegnare l’incasso dagli addetti alle casse.

Il rapinatore seriale si trova ora nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria




Roma: esposto il simbolo della mafia stragista

ROMA – Nella Galleria Alberto Sordi a Roma è esposta, dal 24 al 31 gennaio, in una teca quello che resta della Croma blindata dove a Capaci il 23 maggio del 1992 persero la vita tre servitori dello Stato , agenti di scorta del giudice Falcone : Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Il magistrato Falcone e la consorte Francesca Morvillo morirono nell’altra Croma bianca che seguiva e guidata in quel momento dal giudice. Rimasero feriti Giuseppe Costanza, seduto nei sedili posteriori della Fiat Croma bianca e oltre agli agenti Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo, che sedevano nella Croma azzurra, la terza blindata del corteo .

All’inaugurazione è intervenuta la vedova Tina Montinaro e il figlio Giovanni oltre a diversi responsabili istituzionali, il Questore di Roma Guido Marino, il Generale dei Carabinieri e Comandante Provinciale Antonio De Vita, della GdF Cosimo Di Gesù e il capo della Dia di Roma Francesco Gosciu, il ministro della Giustizia Orlando, il Governatore Zingaretti. Il progetto ha titolo “ Quarto Savona 15” che era il nome in codice della scorta, è l’orrore raccontato nei dettagli. Un viaggio per l’Italia affinchè come ha riferito la vedova Montanari “ Roma è la capitale e deve prendere consapevolezza che la mafia è anche qui. Un itinerario per informare i giovani perché non debbono girarsi dall’altro lato o rimanere indifferenti. “ Orlando ha detto : “ Un segnale bellissimo. Una reliquia laica.

Prima la mafia stragista si vedeva e si sentiva. Oggi è silenziosa, subdola e meno sanguinaria e talvolta diffusa in posti dove prima non si vedeva. “ Zingaretti ha riferito : “Per combattere
la mafia sono necessarie la memoria, la conoscenza e la consapevolezza. Solo così siamo degni di onorare la memoria di tanti caduti per la libertà”. Un percorso promosso
dall’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio. “ Un passo avanti nella civiltà – ha detto Giovanna Ammaturo, consigliere comunale di Guidonia per la Lega per
Salvini– le scuole ed i ragazzi che hanno chiesto di presenziare avranno di che riflettere.

Non ci sono scuole superiori del territorio ma a tutti è possibile andare. Una iniziative meritoria ma che in periodo elettorale come è il momento avrebbe avuto bisogno di un periodo di pausa
proprio per non essere strumentalizzato dalla forze politiche. Roma con la sua Mafia Capitale è balzata agli onori della cronaca ma la sordina ai processi molti dei quali con patteggiamenti e la mancanza di analoghe iniziative durante le udienze avrebbe certamente offerto una partecipazione seria e lungimirante di quelle stesse Istituzioni ben pagate e soprattutto senza retorica ed indubbia ambiguità alla luce di quei tristi resti dove sono morti dei Servitori dello Stato”




Roma, molestata a 11 anni: professore di musica rischia processo

ROMA – L’ha costretta a subire molestie. Per questo la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di un professore di musica di un istituto comprensivo di Roma, nella zona del quartiere Trieste, accusato di violenza sessuale aggravata ai danno di una minorenne. Il fatto risale al 2014 quando la vittima aveva appena 11 anni. Il docente di 64 anni (già sospeso dal servizio), ha molestato la ragazzina durante le ore di lezione.




Donne e sport, “Fiocco Bianco 2017”: tra i premiati le campionesse Sara Morganti, Irene Tagliente, Maria Cristina Tonna

ROMA – Il 24 gennaio 2018 nell’ambito del Convegno “Donne e Sport tra opportunità e diseguaglianze: aspetti giuridici, sociali e psicologici” sarà consegnato il premio “Fiocco Bianco 2017” ad alcune campionesse e personalità che si sono distinte nella promozione di iniziative contro ogni violenza e discriminazione di genere.

Il convegno, vuole essere un momento di riflessione e di proposizione per quanto concerne le disparità di genere a cui vanno incontro le donne in ambito sportivo ed essere un momento di discussione riguardo le opportunità di crescita professionale e personale di tutte le donne che fanno dell’attività sportiva il fulcro delle loro vite.

L’evento organizzato, da Carmelo Mandalari, segretario generale del gruppo sociale Flames Gold di concerto con il CONI ed il Comitato Regionale CONI Lazio si terra il 24 gennaio 2018 presso la sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni Sportive, viale Tiziano 74, Roma, con inizio alle ore 16.30.

Interverranno varie personalità del mondo dello sport tra cui Alessandra Sensini, vice presidente del Coni; Riccardo Viola, presidente del Comitato della Regione Lazio del Coni; Ilaria Pasqui, segretaria generale dell’associazione avvocati dello sport e responsabile dell’ufficio legale dipartimento dilettanti associazione italiana calciatori.

Sono previsti tra gli altri gli interventi dell’Onorevole Daniela Sbrollini, Presidente XII commissione affari sociali della Camera dei Deputati; dell’Onorevole Bruno Molea, Presidente nazionale dell’ente di promozione sportiva AICS, Antonio De Lucia; presidente società italiana di psicologia dello sport

Nel corso della giornata sarà presentato anche il libro “l’emancipazione femminile attraverso i giochi olimpici” di Adriana Balzarini.

Il convegno si concluderà con la consegna del Premio “Fiocco bianco”, simbolo dell’adesione alla Giornata internazionale contro la violenza a personalità della cultura, della giustizia, dell’informazione, delle Istituzioni, delle pari opportunità, che nel corso del 2017 si sono distinte per la promozione del ruolo della donna in ambito sportivo e per le pari opportunità loro concesse e contro ogni violenza e discriminazione di genere che esse subiscono.

Il premio “Fiocco Bianco 2017” sarà consegnato tra gli altri a Sara Morganti, campionessa dressage paraolimpico; a Maria Cristina Tonna, campionessa rugby femminile; a Irene Tagliente, ingegnere biomedico e campionessa kiteboarding; a Samantha Bardelli, fijlkam progetto mga donne; a Monica Zibellini, responsabile nazionale mamanet; alle squadre SS Lazio e nuove pantere Lucca e Roma Cali 1972, basebal; ad alcune squadre di calcio femminile, a Elisa Ercoli dell’associazione differenza donna; a Virginia Ciaravolo dell’associazione mai più violenza infinita; a Alessandra Pauncz ,direttrice del centro di ascolto uomini maltrattanti di Firenze, una delle strutture che ha avviato da tempo un’esperienza in questo ambito e direttrice esecutiva work with perpetrators european network, a Luana Campa avvocato criminologa; a Cappelluti Roberta, psicologa sportiva e a Debora Scalzo, autrice e sceneggiatrice.

Nastri della consapevolezza vengono usati come simbolo delle campagne di sensibilizzazione, per sostenere una causa o un problema. Ogni colore del nastro ha un proprio speciale e importante significato. Il Fiocco o Nastro bianco è il simbolo dell’impegno contro la violenza sulle donne ma vuole significare anche l’innocenza, le vittime del terrorismo, la pace, il diritto alla vita, il cancro delle ossa, gli adottati, il blastoma della retina