Albano Laziale, ancora centinaia di persone firmano contro il riavvio del TMB di Roncigliano

Pavona, ancora grande afflusso al banchetto-firme

ALBANO LAZIALE (RM) – Dopo Albano centro e Cecchina anche a Pavona la “chiamata alle armi” contro il riavvio della discarica di Albano – Roncigliano ha sortito un forte effetto.

Centinaia i cittadini e le cittadine di Pavona che sono andati a firmare, a informarsi e far sentire la propria voce a Piazza Berlinguer

17 tra associazioni e comitati promotori di questa raccolta firme che abbraccerà tre Comuni (Albano, Ardea e Pomezia), per chiedere alla Regione Lazio lo stop definitivo alla discarica di Albano-Roncigliano.

Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 12 giugno ad Ardea, presso il Bar Pedalino, 10 – 13.

Cosa sta succedendo in merito alla discarica di Albano?

La società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni) ha ancora nelle mani una autorizzazione (voltura n.G14894 del 31 ottobre 2019 valida fino ottobre 2024) che gli permette di ricostruire il TMB andato a fuoco il 30 giugno 2016.

Il TMB è un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, una specie di frullatore per rifiuti indifferenziati propedeutico all’avvio di nuove discariche ed inceneritori.

Ad Albano e negli altri 9 comuni del bacino (Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Castel Gandolfo, Marino, Ardea e Pomezia) agli ex utenti e clienti della discarica di Roncigliano non servono nuovi TMB, nuove discariche e nuovi inceneritori visto l’alto grado di diffusione del Porta a porta, la raccolta domiciliare della spazzatura, divenuta una realtà grazie all’impegno di cittadini e Comuni.

L’autorizzazione regionale del 31 ottobre 2019 è stata rilasciata, tra l’altro, in barba ad una interdittiva antimafia della Prefettura di Roma confermata in via definitiva dal Consiglio di Stato.

Inoltre, lo studio epidemiologico dell’Eras Lazio (Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute: wwww.eraslazio.it, discarica di Cecchina di Albano), redatto da medici del Sistema Sanitario Nazionale, ha attestato che nel raggio di 5 km dalla discarica di Albano si muore, ci si ammala e ci si ricovera di più che altrove!

Quello che i cittadini chiedono è un sistema di trattamento dei rifiuti locale, sostenibile a livelli igienico-sanitario e ambientale e soprattutto basato su Porta a porta, riduzione, riciclo e riuso.




Albano Laziale, tmb di Roncigliano: prosegue la raccolta firme per dire no al riavvio dell’impianto

“Lo studio epidemiologico dell’Eras Lazio, ha attestato che nel raggio di 5 km dall’impianto di Roncigliano si muore, ci si ammala e ci si ricovera di più che altrove”

ALBANO LAZIALE (RM) – Dopo Albano-centro, anche i cittadini e le cittadine di Cecchina (frazione di Albano) hanno partecipato numerosi ieri mattina (sabato 29 maggio) alla raccolta firme che si è tenuta nella centralissima piazza XXV Aprile, promossa da 17 tra associazioni e comitati, che abbraccerà tre Comuni (Albano, Ardea e Pomezia), per chiedere alla Regione Lazio lo stop definitivo alla discarica di Albano-Roncigliano. Nell’occasione è stato fissato il prossimo appuntamento per la raccolta firme a sabato 5 giugno a Pavona, in piazza Berlinguer nella fascia oraria 10 –13.

Cosa sta succedendo in merito alla discarica di Albano Laziale?

La società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni) ha ancora nelle mani una autorizzazione (voltura n.G14894 del 31 ottobre 2019 valida fino ottobre 2024) che gli permette di ricostruire il TMB andato a fuoco il 30 giugno 2016. Il TMB è un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, una specie di frullatore per rifiuti indifferenziati propedeutico all’avvio di nuove discariche ed inceneritori.

“Ad Albano – affermano i portavoce delle associazioni e comitati – e negli altri 9 comuni del bacino (Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Castel Gandolfo, Marino, Ardea e Pomezia) ex utenti e clienti della discarica di Roncigliano non servono nuovi TMB, nuove discariche e nuovi inceneritori visto l’alto grado di diffusione del porta a porta, la raccolta domiciliare della spazzatura, divenuta una realtà grazie all’impegno di cittadini e Comuni. L’autorizzazione regionale del 31 ottobre 2019 è stata rilasciata, tra l’altro, in barba ad una interdittiva antimafia della Prefettura di Roma confermata in via definitiva dal Consiglio di Stato. Inoltre, – proseguono – lo studio epidemiologico dell’Eras Lazio (Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute: wwww.eraslazio.it, discarica di Cecchina di Albano), redatto da medici del Sistema Sanitario Nazionale, ha attestato che nel raggio di 5 km dalla discarica di Albano si muore, ci si ammala e ci si ricovera di più che altrove!”

La richiesta delle associazioni e comitati in rappresentanza dei cittadini è dunque quella di un sistema di trattamento dei rifiuti locale, sostenibile a livelli igienico-sanitario e ambientale e soprattutto basato su Porta a porta, riduzione, riciclo e riuso.




Albano Laziale, iter riavvio discarica Roncigliano: associazioni e comitati querelano dirigenti e tecnici regionali

Accuse gravissime e ben precise quelle messe nero su bianco dalle varie associazioni e comitati del territorio

ALBANO LAZIALE (RM) – Pronta la querela relativa all’iter di riavvio della discarica di Albano-Roncigliano nei confronti dell’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio che sarà rinviata lunedì a tre Procure (Roma, Velletri e Latina) e alla D.I.A. di Roma.

La querela, proposta dall’associazione Salute e Ambiente è stata sottoscritta nella serata di ieri – 25 febbraio -dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano tra i quali figurano il comitato di Villa Ferrajoli, il comitato Miramare-Musicisti, il comitato di Tor Paluzzi e altre realtà e dalle associazioni Legambiente sezione Appia sud-il Riccio, Italia Nostra sezione Castelli Romani, Latium Vetus di Pomezia, dall’associazione ‘Vedere Altrimenti aps’ e infine dal PCI dei Castelli Romani.

Abuso di ufficio, falso in atto pubblico, sviamento di potere, eccesso di potere, truffa aggravata, associazione a delinquere, frode in pubbliche forniture, gestione illecita di rifiuti e altri reati che secondo i promotori della querela sarebbero stati commessi da alcuni dirigenti e tecnici regionali dell’area rifiuti Lazio e che dovranno chiaramente essere vagliati e verificati dalla magistratura. “Chiediamo ai magistrati – scrivono in un comunicato i promotori della querela – che parta quanto prima un nuovo processo nei confronti di questi dirigenti e dei tecnici del Gruppo Cerroni”.

Accuse gravissime e ben precise quelle messe nero su bianco dalle varie associazioni e comitati del territorio che ritengono sia stato agevolato il riavvio del sito violando in modo palese e maldestro le regole del diritto nonché l’aver sottoscritto documenti totalmente illegittimi.




Albano Laziale, nuovo impianto di trattamento rifiuti a Roncigliano: il Comune dice no e scrive alla Regione

Il Sindaco Borelli: “L’impianto è in totale contrasto con le normative adottate”

ALBANO LAZIALE (RM) – L’attuale Amministrazione del Comune di Albano Laziale conferma con forza la propria contrarietà alla realizzazione di un nuovo impianto di trattamento rifiuti a Roncigliano.

Il progetto avanzato dalla nuova società è considerato “In contrasto con previsioni normative e indicazioni cogenti della stessa Regione Lazio e appare caratterizzato da elementi di superficialità e incompletezza”.

Dopo la chiusura della discarica e del TMB distrutto da un incendio nel 2016, sembrava che fosse stata finalmente scritta la parola fine sulle sorti del sito.

Invece una nuova società ha presentato richiesta di autorizzazione per realizzare un nuovo impianto di trattamento rifiuti, che prevede anche la trasformazione della frazione umida in biogas. La Regione Lazio ha pertanto avviato il Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), a seguito del quale il Comune di Albano ha inviato osservazioni e controdeduzioni, che si sommano alla già nota contrarietà all’uso di quel sito più volte manifestata in tutte le sedi.

“Le osservazioni al progetto sono già partite – ha dichiarato il Sindaco Massimiliano Borelli – L’impianto che dovrebbe sorgere a soli 200 metri dalle abitazioni è in totale contrasto con le normative adottate dalla Regione. Inoltre, nel progetto manca una compiuta e dettagliata caratterizzazione geologica e idrogeologica dell’area di intervento. Non possiamo certo dimenticare che in quella zona sono sotterrate tonnellate di rifiuti e a questo proposito nulla si sa ancora su come si intenda bonificare l’area, cosa che desta notevole preoccupazione tra i cittadini. Un’ultima domanda sorge spontanea: il potenziale quantitativo di rifiuti da lavorare produrrà un residuo che bisognerà capire dove e come smaltire. E su questo la nostra posizione non cambia: no alla riapertura della discarica.

“Queste sono le prime osservazioni che abbiamo inviato alla Regione – ribadisce l’Assessore ai Rifiuti, Maurizio Sementilli – Quando avremo visione di un progetto dettagliato faremo ulteriori rilievi in sede di Conferenza dei Servizi”.




Albano, incendio a Roncigliano: la discarica infiamma gli animi dei candidati. Orciuoli: “Fu il Pd ad autorizzare il settimo invaso”

Un grande incendio ha saturato l’aria ieri per i residenti in via Roncigliano, ad Albano Laziale nella popolosa frazione di Cecchina proprio vicino alla discarica. In un terreno agricolo insisteva una montagna di rifiuti fra cui copertoni plastica e altri materiali.

Una colonna di fumo si è alzata visibile per la località. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Marino e la protezione civile.

Intanto sono proprio i rifiuti ad accendere gli animi dei candidati, dopo la polemica sull’isola del Riuso per cui l’amministrazione Marini ha speso diverse centinaia di migliaia di euro per acquistare un terreno nel quartiere residenziale Miramare, il centrosinistra è tornato ad affermare di aver “bloccato la costruzione dell’inceneritore” una asserzione che non è passata inosservata al candidato sindaco per la coalizione di centrodestra Patto per la Crescita Matteo Mauro Orciuoli il quale ha ripercorso un po’ di accadimenti storici che hanno riguardato appunto l’impianto di Roncigliano.

Ecco cosa ha detto Orciuoli: “Sui rifiuti la storia parla chiaro”

Era il 2004 e facemmo scrivere sul piano regionale dei rifiuti che la discarica sarebbe stata chiusa.
La Giunta di Sinistra Marrazzo cambiò il piano ed autorizzò il settimo invaso e gassificatore. Facemmo una mozione contraria alla realizzazione del gassificatore votata all’unanimità in consiglio .
Marrazzo PD firmò l’ordinanza un mese dopo la votazione contraria in consiglio comunale per realizzare il gassificatore ad Albano
Sapete chi ha votato la fiducia a Marrazzo il giorno dopo la firma dell’ ordinanza sul gassificatore? Il PD in consiglio regionale, verdi compresi.
Cosa hanno fatto i consiglieri regionali del PD quando tutto poteva essere fermato? Hanno votato la fiducia a Marrazzo.
Chi era al fianco dei comitati nel ricorso al TAR ? Il centrodestra.
Potrei andare avanti e ricordare molte altre cose di questi ultimi 20 anni sul gassificatore e sul PD “grande promotore” con Veltroni e Marrazzo del gassificatore di Roma “piazzato” ad Albano ma capisco che la demagogia politica talvolta acceca le persone.
Era il 2009 quando abbiamo lasciato all’entrante giunta Marini una isola ecologica chiavi in mano ed un finanziamento di circa 250.000 euro con tanto di progetto esecutivo per la raccolta porta a porta.
Era il 2011 quando da Commissario del Parco invitai tutti i Sindaci per lanciare il progetto europeo con fondi “Life” “More & More” o delle tre erre: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. Ma la giunta PD Marini Borelli ha fatto finta di non sapere. È il 2020 e dopo essersi vantati di aver raggiunto una buona percentuale di raccolta differenziata (in linea con i numeri di tanti altri Comuni dei Castelli) grazie ai Cittadini virtuosi parlano di aprire un’ isola del Riuso (robba vecchia ammassata che svaluta gli immobili) nel quartiere residenziale Miramare tanto per spendere i soldi dei cittadini e acquistare un terreno a prezzo tutt’altro che vantaggioso o conveniente. Non facessero altri danni dopo dieci anni di nulla e di scelte tardive che hanno penalizzato i cittadini di Albano. Dobbiamo riprendere le redini della Città e mandare a casa chi con incompetenza è arrivato al capolinea.
I Cittadini mi conoscono, conoscono la mia dedizione di amministratore al servizio delle persone e lo testimonia il sostegno e la fiducia che continuano a farmi sentire. Ora è il momento di cambiare Albano perché amiamo questa città e la conosciamo profondamente




Albano Laziale, impianto trattamento rifiuti. Da Pontina Ambiente a Colle Verde srl: una mera volturazione?

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Tar Lazio ha respinto la richiesta dell’Amministrazione Comunale di Albano Laziale di sospensiva della determina Regionale che prevede il ripristino dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico – TMB – di Roncigliano andato distrutto da un incendio nel 2016.

Il Tribunale amministrativo si è espresso senza entrare nel merito della questione.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 16/01/2020

Il sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ha annunciato un ricorso al Consiglio di Stato e al contempo ritiene necessario approfondire le ragioni “in modo che le decisioni – ha detto il primo cittadino – abbiano valore e siano comprensibili, anche se non condivisibili. Per il TAR Lazio si tratta invece di “mera volturazione” della originaria Autorizzazione Integrata Ambientale. Ma il problema era proprio questo! A nostro giudizio l’AIA non poteva essere volturata”.

Che vuol dire che
l’autorizzazione di Impatto Ambientale è stata “volturata”?

Facciamo un passo indietro e torniamo nel periodo estate / autunno del trascorso 2019. Tutto comincia da una prima missiva arrivata a palazzo Savelli dove la società Colle Verde s.r.l. informa della sottoscrizione di un contratto di affitto del ramo d’azienda della Pontina Ambiente rivolto, tra l’altro, alla rimessa in pristino e gestione dell’impianto TMB.

In una seconda missiva
si rappresenta poi la volontà di avviare una non meglio precisata attività di
ripristino dell’impianto.

La Regione,
targata Pd, fa due comunicazioni che si contraddicono e che mettono in crisi
l’amministrazione comunale di Albano Laziale targata sempre Pd.

La Regione
comunica sostanzialmente che l’Aia (Autorizzazione d’Impatto Ambientale)
rilasciata a Pontina Ambiente è scaduta lo scorso 13 agosto del 2019 e che la
nuova società deve richiedere i permessi. In una seconda comunicazione la
Regione fa un clamoroso dietrofront e in pratica dice che l’Aia non è scaduta e
che può usufruirne anche la nuova società (da qui il termine “volturazione” ).
E si arriva alla notizia più recente. Il Comune ricorre alla giustizia
amministrativa e il Tar rigetta. Ora, la questione sembra essere arrivata a un
punto morto, in attesa del ricorso annunciato dal sindaco al Consiglio di Stato.




Albano Laziale, il sindaco su discarica Roncigliano: “Non abbiamo ricevuto comunicazioni su riapertura ma comunque siamo contrari”

ALBANO LAZIALE (RM) – “In merito alle notizie stampa di una prossima riapertura della discarica di Albano Laziale, località Roncigliano, si precisa che, ad oggi, nessuna comunicazione ufficiale in merito è stata notificata all’Amministrazione Comunale.

Al riguardo, dovessero corrispondere al vero le indiscrezioni, si esprime da subito la massima contrarietà. Non si comprende come una discarica autorizzata a servizio di un Impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), la cui Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) tra l’altro è attualmente oggetto di procedura di revisione, possa così facilmente essere riaperta dopo l’incendio del 30 giugno 2016 che ha distrutto l’impianto, senza una nuova procedura autorizzativa.

A latere del problema procedimentale, ne esistono anche altri di natura giudiziaria, legati alla posizione della Pontina Ambiente, proprietaria e gestrice dell’impianto, che richiederebbero comunque un adeguato approfondimento.

Rimaniamo in attesa di eventuali comunicazioni ufficiali da parte dell’Ufficio Ambiente e Rifiuti della Regione Lazio. Di certo ci sembrerebbe una evidente e non comprensibile forzatura il fatto che questa scelta, che incide pesantemente sul territorio, possa essere presa senza il preventivo e necessario parere della nostra Amministrazione che ribadiamo sarebbe di assoluta contrarietà”. Così in una nota l’Amministrazione Comunale di Albano Laziale.




CAOS RIFIUTI AD ALBANO: PONTINA AMBIENTE CHIUDE I CANCELLI DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Questa mattina, mercoledì 16 marzo, alle ore 7.30 circa, la Pontina Ambiente S.r.l., società che gestisce la discarica di Roncigliano, impediva l’accesso ai mezzi della Volsca Ambiente e Servizi S.p.A. per il quotidiano conferimento dei rifiuti solidi urbani raccolti nella Città di Albano Laziale. Non avendo ricevuto specifiche comunicazioni, è plausibile pensare che le motivazioni vadano ricercate in presunti crediti vantati nei confronti dell’Amministrazione Comunale, come evidenziato nella lettera pervenuta lo scorso 19 febbraio (Cfr. Prot. N. 7972), nella quale si ammoniva che “il perdurante e grave inadempimento nel pagamento del corrispettivo dei servizi resi legittimerà la sospensione del servizio in tutto o in parte”.
L’Amministrazione Comunale di Albano Laziale, il 9 marzo (Cfr. Prot. N. 10923), rispondeva alla Pontina Ambiente S.r.l. dichiarando di aver “già predisposto l’atto di liquidazione per lo scongelamento delle somme a garanzia accantonate in precedenza”, aggiungendo che tale atto sarebbe divenuto esecutivo dopo la firma della convenzione e relativo contratto di servizio che, in questi giorni, sono all’attenzione della Conferenza dei Sindaci dei Comuni del Bacino di Utenza della discarica di Roncigliano.
Il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini per ovviare agli effetti della chiusura, che avrebbe comportato una sicura emergenza igienico – sanitaria, ha firmato un’ordinanza “contigibile ed urgente” indirizzata alla Pontina Ambiente disponendo “di consentire immediatamente al Comune di Albano Laziale e per esso alla Società Volsca Ambiente e Servizi S.p.A. il conferimento dei rifiuti solidi urbani presso la predetta discarica”.
«La presa di posizione di Pontina Ambiente ha generato pesanti disagi al servizio odierno di smaltimento dei rifiuti solidi urbani svolto dalla società Volsca Ambiente e Servizi S.p.A., con probabili ripercussioni sulla giornata di domani. – dichiara il Primo Cittadino di Albano che aggiunge – La Pontina Ambiente è una società privata concessionaria di un servizio pubblico, tra l’altro di estrema delicatezza, interrompendo il quale si creano immediate ripercussioni in termini igienico sanitari e ambientali. Per queste motivazioni abbiamo immediatamente disposto l’emissione di una specifica ordinanza per il ripristino del servizio di conferimento. Non abbiamo capito le motivazioni che hanno portato Pontina Ambiente a questo atto. E non possono essere sufficienti motivazioni di carattere economico che comunque devono essere definite in diversa sede e con diverse modalità. Vietare l’ingresso ai mezzi della Volsca è un atto inaccettabile dalla nostra Città. Mi auguro che nei prossimi giorni prevalga il senso di responsabilità e che le eventuali controversie possano trovare soluzione nelle sedi preposte».




CASTELLI ROMANI, ALBANO LAZIALE: VERSO LA GESTIONE AMBIENTALE INTEGRATA

Redazione

Castelli Romani / Albano Laziale (RM) – Comitati e le associazioni di questo territorio ritengono che per il miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini, riducendo, nel contempo, lo spreco di denaro pubblico, sia doverosa una razionalizzazione delle risorse, ottenibile attraverso l’aggregazione di città della stessa area che hanno problematiche comuni.

A tal fine, i comitati e le associazioni dei dieci Comuni che confluiscono i loro rifiuti nella discarica di Roncigliano, hanno organizzato un convegno propedeutico alla costituzione dell’Unione dei Comuni per la gestione ambientale integrata, con l’obiettivo di dare una risposta concreta all’emergenza ambientale di questo territorio (discarica di Roncigliano e inceneritore), con effetti positivi sull’economia del territorio: posti di lavoro, riduzione della tassazione sui rifiuti e efficienza dei servizi. Le finalità dell’Unione dei Comuni saranno la gestione integrale dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nonché di tutte le attività riconducibili alla categoria dei servizi ambientali. Tutto ciò comporterà un minor utilizzo di discariche – con la conseguente inutilità di realizzare il mega inceneritore di Roncigliano – il miglioramento dei servizi di raccolta, la salvaguardia igienico ambientale dei centri abitati, ed anche la possibilità di contenere l’aumento dei costi del servizio per le Amministrazioni comunali e per il cittadino, attraverso l’introduzione della tariffa a quantità (chi meno inquina, meno paga).

L’Unione dei Comuni, inoltre, avrà come obiettivo più ampio, l’identificazione di ulteriori aree di collaborazione nell’ambito della gestione dei servizi socio assistenziali, di trasporto pubblico locale, di promozione dell’attività ricettivo-turistica, di pianificazione urbanistica del territorio e altri ancora che permettano ai Comuni associati il miglioramento dell’efficacia e della qualità dei servizi e il raggiungimento dell’economicità di gestione.

Per discutere e prendere decisioni in merito a queste problematiche, sabato 30 novembre presso Sala Consigliare di Palazzo Savelli di Albano Laziale, si terrà il convegno “Costituzione dell’Unione dei Comuni” al quale sono stati invitati i sindaci di Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia e Rocca di Papa.

All’incontro interverrà il dr. Luigi Cacciotti della Regione Lazio sul tema “Modalità tecnico/giuridiche per la costituzione di una Unione dei Comuni” e l’ing. Salvatore Genova, responsabile dell’ESPER, sul tema “Unione dei Comuni per la gestione ambientale integrale: come si realizza e quali sono i vantaggi per le istituzioni e per i cittadini”.

Il convegno terminerà con gli interventi dei sindaci presenti all’incontro che esprimeranno la loro opinione, e quella dell’amministrazione comunale che rappresentano, circa la fattibilità e il loro impegno per la costituzione di un tavolo tecnico che inizi a lavorare sulla possibile realizzazione di una Unione dei Comuni per la gestione associata del servizio d’igiene urbana e per la tutela ambientale.

L’unione dei Comitati e associazioni che ha organizzato il convegno è costituito da: Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano Laziale, Libera Castelli Romani, Colle Pardo Onlus, Utopia Reale, Movimento decrescita felice, Cantiere Ecologia, Comunità Giovanile Zampanò, Gruppo di presenza Monsignor Grassi, Pro Loco di Nemi, Comitato di Quartiere centro storico di Rocca di Papa, Coordinamento dei Comitati di quartiere di Pomezia e Ardea.

 




DIVINO AMORE E RONCIGLIANO: SINFONIA DI RIFIUTI E CEMENTO PER UN QUARTETTO DI SINDACI

di Maria Lanciotti

Ciampino, Castel Gandolfo, Albano Laziale e Marino (RM) – Divino Amore, territorio conteso fra cementificazione e discarica di Falcognana, può contare su diverse protezioni, umane e divine, e persino su un quartetto di sindaci o chi per loro, stretti in un patto ferreo di alleanza di cui i motivi – almeno per alcuni Comuni – si possono forse intuire. Si sta parlando dei Comuni di Ciampino, Castel Gandolfo, Albano Laziale e Marino, rispettivamente rappresentati dai sindaci Carlo Verini, Milvia Monachesi, Nicola Marini e dal vice sindaco Fabrizio De Santis. I quali, in breve, stanno energicamente agendo per ottenere “tutti i documenti sulla discarica di Falcognana” perché vogliono che dall’alto siano loro spiegati i motivi di una decisione che totalmente respingono.

Poiché, Dio li benedica e la Madonna del Divino Amore li sostenga, e magari ci metta una buona parola anche papa Francesco, pare siano stati folgorati sulla via Ardeatina rispetto alla dannosità di certi impianti fuorilegge e fuori luogo e sulle responsabilità che ad essi competono. Intanto lodevole slancio, sfugge un particolare non da poco: i sindaci aggregati, mentre giustamente si oppongono all’apertura di una nuova discarica sul territorio, sembrano aver dimenticato che a Roncigliano intanto sta accadendo l’inferno e che la costruzione dell’inceneritore potrebbe partire da un momento all’altro senza che nessuno possa fermare Cerroni, se solo arrivasse a mettere le mani sui CIP6.

Quali sono gli interessi che accomunano il quartetto di Sindaci in direzione Divino Amore, mentre voltano completamente le spalle alla situazione gravissima di Roncigliano nel cuore dei Castelli Romani?

Il Comune di Marino si può anche capire, con il progetto di cementificazione bloccato nel cassetto a causa di quest’altro malanno che minaccia e deprezza la zona del Divino Amore. Mettiamoci pure Ciampino per questioni di vicinanza e per il fatto che la cittadina è già invasa dai gabbiani della discarica di Roncigliano e rischia di dover ospitare fra i ruderi del vecchio Sacro Cuore pure quelli di Falcognana.

Mentre per Castel Gandolfo resta difficile azzardare ipotesi, e per Albano Laziale sorgono invece pesantissimi dubbi su un sodalizio che fa incredibilmente accantonare, al sindaco Marini, i fattacci di casa sua. 


 




ALBANO, DISCARICA RONCIGLIANO: 35 PERSONE AL PRONTO SOCCORSO A CAUSA DELLA PUZZA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Tra la serata di venerdì 11 ottobre e l’alba di sabato 12 ottobre, 25 persone residenti nei pressi della discarica di Roncigliano (Cancelliera, Villaggio Ardeatino, Cecchina), sono state costrette a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe” di Albano, a causa dei malori provocati dai fortissimi miasmi provenienti dal VII invaso della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale) e persistenti in tutta l’area limitrofa.

Almeno altre 10 persone, inoltre, nel corso della giornata di sabato 12 ottobre, sono state visitate e refertate nei presidi medici di primo-soccorso di Pomezia ed Aprilia.
Un olezzo continuo e insopportabile, ancora oggi, continua a giungere dal noto centro di smaltimento dei rifiuti dei Castelli Romani che, dal 25 gennaio scorso (ndr, decreto Clini/Sottile), oltre alle 300 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno provenienti dai soli dieci comuni di bacino, riceve anche 150 tonnellate al giorno di spazzatura di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano.

Una vera e propria emergenza igienico-sanitaria: nausea, vomito, febbre, giramenti di testa, svenimenti, pressione minima molto alta, senso di “testa vuota”: questi i sintomi lamentati dai malcapitati. Il caso più grave, certo, è quello di un bambino di 12 anni, codice giallo, per cui è stato richiesto il ricovero presso l’ospedale pediatrico di Genzano. Per tutti gli altri, invece, è stata riconosciuta una prognosi che va dai 3 ai 10 giorni.
Un tanfo insopportabile che, durante il giorno, crea non pochi fastidi anche ai lavoratori che operano nelle zone industriali di Pomezia, Santa Palomba, Cancelliera, Pian Savelli, Cecchina e Pavona.

Ai malesseri, certo, s’aggiunge la rabbia. Le 150 tonnellate al giorno di spazzatura indifferenziata romana, difatti, secondo il decreto Clini/Sottile, dovrebbero essere solo trattate e smistate nell’impianto TMB locale, per poi essere rispedite per intero al mittente, e non certo interrate. Anche le 300 tonnellate al giorno di spazzatura indifferenziata dei Castelli Romani, dovrebbero essere opportunamente “trattate”, con la rimozione della parte organica – ovvero proprio quella che genera la puzza – con il conseguente interramento del solo inerte.

E, allora, perché puzza in questo modo? Nessuno, purtroppo, è in grado di rispondere. Eppure residenti, associazioni e movimenti stanno chiedendo da ben 9 mesi alle amministrazioni competenti – ed in primis al Comune di Albano – di rendere pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi che entrano ed escono dalla discarica. Nessuno ha ancora risposto. Alla faccia della trasparenza e degli  tabella n. 190 e n. 193 del Testo Unico Ambientale (legge n. 152/2006).

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20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

 21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

 19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

 27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO

23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."

05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA

22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE

30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE

25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI

24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO

19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH

23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.

22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO

21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA

15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI

01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA

12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO

03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO

29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE

28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)

22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE

22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO

22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI

19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO

15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI

15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE

29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO 

  08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI