Ronciglione: conferita benemerenza civica all'associazione Mariangela Virgili

 

di Roberto Ragone


RONCIGLIONE (VT) – Riunione straordinaria del consiglio comunale di Ronciglione e della giunta al completo, lo scorso venerdì, per un’occasione altrettanto straordinaria: il conferimento delle benemerenza civica all’Associazione Mariangela Virgili nel trentesimo anniversario della sua fondazione, oltre che al suo presidente Bruno Pastorelli, a cui è stata anche conferita la cittadinanza onoraria, come riconoscimento del suo amore verso la città di Ronciglione, dimostrato anche dalle pubblicazioni da lui curate, riguardanti la vita e la storia della sua patria di adozione, non essendo lui nativo di Ronciglione.


In particolare citiamo il volumetto commemorativo di Nestore Altissimi e quello che narra la cronaca del bombardamento del 1944 ad opera degli alleati. L’onorificenza è stata conferita a Bruno Pastorelli anche in considerazione dei risultati professionali raggiunti: così recita la delibera comunale, approvata all’unanimità: “Egli ha saputo raggiungere, con intelligenza, determinazione e lavoro instancabile, traguardi professionali di altissimo prestigio in particolare nel campo del sindacalismo bancario (precisamente nel sindacato F.A.B.I. , Federazione Autonoma Bancari Italiani), acquisendo meritata fama sull'intero territorio nazionale senza mai però dimenticare il suo paese d'adozione né le motivazioni ideali di solidarietà, impegno civile ed umano che lo hanno da sempre guidato.”


Nella sala dei Gracchi, gremita al massimo della sua capienza, erano presenti, oltre al consiglio comunale al gran completo, il vescovo della diocesi di Civita Castellana, S.E. Romano Rossi, monsignor Silvio Jacomi, parroco di Ronciglione, e una delegazione del comune di Carbonano, di cui facevano parte Carlo Loreti, assessore alla cultura del comune di Carbognano, in cui Bruno Pastorelli ha visto la luce, oltre alla presidente del Centro Ricerche e Studi di Carbognano Lina Quadracci. Sono intervenuti, oltre al sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli, i consiglieri Giuseppe Durante, Riccardo Paradisi e Cecilia Marzoli, che hanno avuto parole di elogio e di riconoscenza verso il presidente dell’Associazione Bruno Pastorelli.

 

Premiato con lo stesso riconoscimento anche il vicepresidente dell’Associazione. Un’associazione che acquista ancora maggior significato nel momento storico in cui ci troviamo a vivere. Oggi, infatti, vige la cultura del ‘tutto e subito’, in un mondo che ormai guarda solo i presunti diritti personali, senza badare che ad ogni diritto corrisponde un dovere, e che la nostra libertà finisce dove inizia quella del prossimo, rinnegando così le radici cristiane della nostra civiltà millenaria. Infatti, quello che Gesù chiamava ‘Il gran Comandamento’ ci dice che bisogna amare il nostro prossimo come noi stessi. Il libero aborto, la libera droga e i matrimoni omosessuali non sono una conquista civile, ma un’involuzione sociale. Abbiamo maturato un mondo egoista ed egocentrico, in cui ognuno rincorre il proprio vantaggio, a discapito dei meno fortunati. Purtroppo questo anche in quella politica che dovrebbe gestire il nostro paese, e che invece fa tutt’altro. In un contesto simile, ricordare chi invece ha dedicato la propria vita ad un santo principio cristiano, trascurando tutto il resto, è senz’altro meritevole, e di esempio per tutti. Possiamo soltanto immaginare che il mondo sarebbe molto diverso, se tutti si uniformassero ai principi che Gesù ha proclamato nella sua breve permanenza sulla terra. Per questo il riconoscimento tributato a Bruno Pastorelli e a quell’associazione che lui conduce da anni, con grandi risultati, è doveroso e riconoscente. Un grazie a Bruno, e un augurio che presto l’opera e la vita di Suor Mariangela Virgili vengano finalmente riconosciute in alto, da chi di dovere, raggiungendo quel risultato perseguito ormai da molti anni.
 




Ronciglione, scuole: messa la parola fine alla situazione regressa di abbandono

 

Red. Cronaca

RONCIGLIONE (VT) – L'Assessore Sesto Aramini Vettori fa un bilancio dello stato delle scuole di Ronciglione. “Posso dirmi soddisfatto del lavoro compiuto per i nostri ragazzi. Con un pizzico di orgoglio credo di poter dire di aver onorato la delega alla Scuola affidatami dal Sindaco Giovagnoli. Ho ereditato una situazione che definire di “scarsa attenzione” al problema è riduttivo. Gli edifici scolastici presentavano difetti strutturali, assenza di adeguamenti normativi, accesso impossibilitato per i disabili. Oggi possiamo presentare scuole accessibili per tutti. Ma ciò di cui vado più fiero è il dialogo continuo e proficuo sia con i genitori che con i dirigenti scolastici che si sono alternati in questi anni. Un confronto sempre aperto e produttivo, teso a costruire assieme un progetto che possiamo dire concluso. Anzi, dopo aver affrontato -e risolto- le questioni più pesanti abbiamo potuto dedicarci ad altre situazioni meno urgenti seppur fondamentali.
In primis l'accessibilità a tutti i locali scolastici: prima era presente solo uno scivolo per il giardino donato da Associazione Mariangela Virgili. Siamo intervenuti con l'installazione di ben due pedane: una per il laboratorio ed una per la palestra (FOTO). Ed, oggi, l'ascensore che porta dalle scuole materne alla mensa (FOTO). E sempre la mensa ha in dotazione da oltre un anno le cucine nuove a norma, efficientissime.


Sono state anche effettuate le prove di carico dei solai della scuole medie, mentre di fondamentale importanza per le scuole elementari sono stati l'adeguamento alla normativa antincendio delle scuole e la realizzazione del progetto di efficientamento energetico. La collaborazione con i genitori, dicevo, è sintomatica di un rapporto reciprocamente produttivo. Già lo scorso anno il comune e un gruppo di genitori, in sinergia, si erano fatti carico della tinteggiatura di sei aule dell’edificio della scuola media, a seguito dell’autorizzazione concessa dal dirigente scolastico e con il materiale fornito dall'Amministrazione. Esperimento riuscito con successo e riproposto anche quest'anno: qualche settimana fa è stata riverniciata un'aula delle scuole elementari. Un’iniziativa nata spontaneamente e realizzata insieme con poco ma che ha contribuito a migliorare l’aspetto delle aule dove quotidianamente studiano i ragazzi. Ringrazio i genitori che si sono fatti promotori di questa iniziativa. Sono convinto che la collaborazione tra cittadini e amministrazione, in casi come questo, può contribuire a risolvere in maniera diretta e veloce molti problemi concreti del nostro paese.


Nel corso della pausa natalizia è stata eseguita la potatura degli alberi d'alto fusto (due abbiamo dovuto abbatterli per motivi di sicurezza), oltre ad effettuare trattamenti energizzanti a titolo di manutenzione protettiva. Nel futuro, oramai prossimo, trasferiremo definitivamente le scuole medie in via delle Vigne, lasciando la sede di Corso Umberto I al liceo. Abbiamo deliberato l'atto in consiglio comunale il 23 dicembre scorso, adesso attendiamo solo la risposta dalla Provincia, che ha fatto il decreto negli ultimi giorni del 2016. Infine, la redazione di un progetto di adeguamento sismico delle scuole primarie e la relativa richiesta di finanziamento per circa 350.000 euro. Abbiamo lavorato molto per individuare i progetti, partendo dai più urgenti, verificandone la fattibilità e reperendo i fondi necessari. Un progetto che continuerà anche nei prossimi anni”
 




Ronciglione, terremotati: una crocchetta sotto l'albero per i nostri amici a quattro zampe

 
di Roberto Ragone

RONCIGLIONE – Orchidea Garden è un negozio di Ronciglione, che alla vendita di piante e fiori abbina quella di tabella per animali. Il proprietario, Gianluca Iezzi,  tutti gli anni organizza una raccolta di beneficenza per animali, in genere cani e gatti, da destinare ai vari canili e gattili della zona. Quest’anno ha voluto pensare anche alle zone terremotate, dove certamente gli umani sono ben assistiti, ma dove pochi si preoccupano degli animali. ‘Una crocchetta sotto l’albero’ quest’anno sarà dedicata a cani, gatti e altri animali, anche non di compagnia, che abbiano bisogno di cibo, ad Amatrice e dintorni. La raccolta sarà attiva fino al 24 di dicembre, dopodiché lo stesso Gianluca, con altri, si preoccuperà di portare il ricavato, tradotto in cibo per animali, che lui fornirà a prezzo di costo, in zona terremoto. La raccolta è organizzata con il patrocinio dei Comuni di Ronciglione e Caprarola, Comunità Montana dei Cimini e Prov-Arci Gruppo Monti Cimini Ronciglione. Per informazioni e per tutti coloro che volessero contribuire: Orchidea Garden – Telefono 0761.625765 – Cellulare 335.1295185 – e-mail: orchideagarden@libero.it



Ronciglione, continua l'allarme sicurezza: ladri a Poggio Cavaliere

 

di Roberto Ragone

RONCIGLIONE (VT) – Nuove incursioni di ladri a Ronciglione, questa volta è toccato nuovamente a Poggio Cavaliere. A nulla sembra esser valso l’appello del comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, Capitano Alfredo Tammelleo, ai residenti, per una maggiore vigilanza. Infatti era stata trasmessa una richiesta di maggior vigilanza da parte di chi a Poggio Cavaliere abita stabilmente. "Qualsiasi presenza estranea, qualsiasi auto sconosciuta, qualsiasi rumore notturno va segnalato al 112 o al numero diretto dei Carabinieri di Ronciglione 0761.62921".
L'appello è quello di sostenere le forze dell’ordine ad aiutare la popolazione, cercando di creare, oltre alla rete Whatsapp già in atto per un rapido allarme dei residenti, una ronda virtuale, che segnali tutto ciò che non va.
Chi non ha la coscienza sporca non deve lamentarsi dei controlli: essi sono tesi unicamente alla protezione dei cittadini. Non sbuffiamo se magari la sera tardi una pattuglia ci ferma e controlla i documenti: il controllo del territorio è l’unica arma per prevenire i furti ed evitare che ladri senza ostacoli possano a loro volta controllare le nostre case. Non lampeggiare con le macchine che si incrociano quando si è appena passato un posto di controllo: è accaduto più volte che, in seguito a questo lampeggiamento, un’auto abbia fatto inversione di marcia, magari proprio quella, rubata, che avrebbe portato i ladri in casa nostra, senza controllo.

Con le nuove normative, grazie a questo governo, sono stati depenalizzati circa 220 reati per i quali non è possibile neanche l’arresto in flagranza di reato. Fra decreti svuota carceri e indulto, nessuno rimane in gabbia più di qualche ora, magari denunziato a piede libero e, appunto, ‘libero’ di continuare a delinquere. Adottiamo tutte le difese passive possibili, dagli impianti d’allarme, alle telefonate al 112.


Perciò, ascoltiamo l’appello di chi è preposto alla nostra sicurezza, senza orario d’ufficio, ma a volte rischiando la vita sulle auto per impedire una danno alle nostre proprietà: difendiamoci da soli, abbiamo avuto assicurazioni della più ampia disponibilità e di interventi il più possibile rapidi da parte dei Carabinieri di questo paese. E posso certificare, per esperienza diretta, che questo è vero.
 




Ronciglione: prosegue l'emergenza ladri


di Roberto Ragone

RONCIGLIONE (VT) – Prese di mira abitazioni e ville fuori del paese di Ronciglione, in provincia di Viterbo. Insomma, quella che era una piaga quasi soltanto estiva, agevolata dal tenere aperte porte e finestre per avere un pò di sollievo dal calore del solleone, continua ancora alle porte dell’inverno. Purtroppo un tipo di crimine che è massimamente pericoloso per il privato cittadino che non dispone di mezzi adeguati per organizzare una difesa passiva della propria abitazione, è sempre sottovalutato da parte di chi invece dovrebbe farsene carico, ed è stato delegato in sede di governo, appunto, alla sicurezza dei padroni di casa.

 

Non parliamo dei furti miliardari che non si fanno certo col piede di porco e cacciavite, ma di quelle incursioni diurne e notturne che spogliano chi ancora deve lottare con la fine del mese, del furto vigliacco di quelle risorse indispensabili alla sopravvivenza. Piccoli tesori di oggetti d’oro raccolti in una vita, ricordi di prime comunioni o di matrimoni, doni fatti in occasione di una ricorrenza particolare, tutto viene a far parte del bottino di malviventi che, in spregio alla società civile, vivono una vita di sopraffazioni e di violenze. Salvo poi, sulla soglia del carcere, ad incontrare i soliti buonisti a prescindere che, fra indulti e amnistie, riducono la pena a qualcosa di ridicolo, tanto da rimetterli prestamente in carreggiata, dopo un breve periodo di riposo. In questo agevolati dai tanti negozi ‘Compro oro’, in realtà, salvo pochi onesti, veri e propri ricettatori autorizzati, che hanno di fatto incrementato con la loro presenza le incursioni di rapina. Ma come sempre il pesce puzza dalla testa.


Tagli orizzontali e indiscriminati alle forze dell’ordine, che impediscono un organico adeguato al controllo del territorio; mezzi obsoleti e insufficienti; addestramento inesistente, turn over ridotto al 30%; leggi che tutelano i delinquenti piuttosto che i difensori dei nostri diritti: insomma, tutto concorre a fare in modo che quello che una volta era il Bel Paese, non sia più tale. Il tutto incorniciato in carceri a dir poco ‘allegre’, come dimostra la recente evasione da Rebibbia di tre pericolosi albanesi: non è per razzismo, o xenofobia, ma la cronaca ci ha insegnato che questa gente che viene da oltre cortina non ha alcun rispetto per la vita umana. Anziani soffocati da un bavaglio troppo stretto, o morti di paura, o ancora massacrati di botte pur avendo ceduto ad ogni richiesta dei banditi…

 

Lo scorso 11 agosto 2016 avevamo evidenziato il fatto che a Ronciglione, sede del Comando di Compagnia dei Carabinieri e Stazione territoriale, soltanto una macchina con una pattuglia formata da due militi è delegata a controllare un territorio vastissimo. E’ chiaro che il pattugliamento notturno è decisamente deficitario, dato che i militari delle caserme di paesi limitrofi ne hanno già abbastanza del loro.


A Ronciglione la banda che opera è presumibilmente composta da quattro o cinque elementi, esperti nel violare porte e finestre, un modus operandi che li fa targare est europeo. Raggiunto telefonicamente, il cap. Tammelleo, comandante della Compagnia Carabinieri che ha sede a Ronciglione, ci ha rassicurati sull’impegno suo e dei suoi uomini. Certo, come già sapevamo, il territorio da controllare è molto vasto, arriva fino a Monte Romano, e i tempi d’intervento ne risentono. Ci ha anche rassicurati sull’efficienza dei mezzi a loro disposizione. “Si è detto che addirittura non avevamo la benzina, bene questo non è vero, i carabinieri non sono mai rimasti senza benzina. Le auto sono efficienti, e soltanto qualche volta abbiamo dovuto mndare fuori anche il piantone.” Furti e intrusioni si sono verificati anche in altri comprensori residenziali, come Colle Lydia, Colle Diana, Fontevivola. “Il territorio che dobbiamo controllare è molto vasto “ ci ha detto il cap. Tammelleo “e loro sanno che non possiamo fargli niente, se non impedire i furti. In realtà hanno imparato a scendere dalla macchina in corsa, macchine rubate che poi vengono abbandonate mentre i ladri fuggono per i noccioleti. Comunque” prosegue il capitano “siamo riusciti ultimamente, anche con la collaborazione dei cittadini, ad impedire l’80% dei furti. Facciamo posti di blocco, pattugliamenti notturni, io stesso stanotte alle 3,30 ero presso il cancello di Villaggio 91.” Ringraziamo il capitano per la sua disponibilità, ma soprattutto per l’impegno che dimostra nel contrasto al crimine, anche da lui definito “molto pericoloso”, anche se fortunatamente fino ad ora non ci sono stati episodi di sangue. Nel frattempo gli abitanti di Poggio Cavaliere  hanno organizzato una rete con What’s App, in modo da poter efficacemente e rapidamente dare l’allarme, in caso di bisogno, anche alle forze dell’ordine. 

 




Comitati per il SI: da Sant’Ubaldo a Ronciglione tutti gli “oratori” del Presidente

 

di Roberto Ragone

Non avevamo dubbi. Pur di vincere, Renzi arruola anche i santi, forse perché non sa più a quale votarsi. In questo caso si trattava di Sant’Ubaldo, per una manifestazione a favore del SI’ al referendum che avrebbe dovuto svolgersi nella storica basilica di Gubbio, con il placet della Diocesi e che è saltata per le proteste dei cittadini e trasferita in un albergo sempre di proprietà della Diocesi.

 

Questo dei comitati per il SI’, annunciati da Renzi in TV nel numero di diecimila, è un argomento che sta venendo all’attenzione del pubblico anche nei piccoli centri come Ronciglione, in provincia di Viterbo, dove  è stato allestito un incontro per spiegare al colto e all’inclita il motivo per cui tutti dovremmo votare SI’. Tutto si è svolto secondo le previsioni, e abbiamo scoperto che gli oratori viaggiano a proprie spese e non sono per nulla sponsorizzati dal Presidente del Consiglio, persona il cui nome evitano accuratamente di pronunciare durante lo svolgimento della conferenza.

 

È legittimo domandarsi da dove traggano il denaro per la spesa al supermercato, visto che il loro tempo è devoluto ‘gratis ed amore’ alla Causa. Oppure tutto ciò non corrisponde a realtà e i collaboratori parlamentari perché di questi si è trattato – vengono regolarmente retribuiti nell’ambito delle proprie mansioni legittime. Oppure si vuol dare l’impressione che Renzi sia lontano dal problema referendum, completamente avulso da esso e non coinvolto nella sua riuscita o nel suo fallimento. Mentre il primo slogan era: “Se perdo vado a  casa.” Ora lo slogan è: “Per cacciarmi dovete fare un congresso e vincerlo.”
A prescindere dalle scelte pur legittime di un Presidente del Consiglio che puntualmente ci ammannisce il contrario di ciò che è. E che puntualmente viene smentito dagli organi ufficiali. Colpisce il fatto che i personaggi che vanno in giro per l’Italia a propagandare il SI’ non ricevano neanche un rimborso carburante, magari secondo le tariffe ACI. Eroismo? Generosità? Bontà d’animo?


Cotanto amor di patria va premiato. Forse nei prossimi libri di storia delle elementari vedremo i loro ritratti fra Enrico Toti e Pietro Micca.


[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 2]




Ronciglione, incontro circolo de "La rete dei SI". L'avvocato Colarocco precisa: "Ebbene l'autista sono io"

 

Red. Cronaca

 

RONCIGLIONE (VT) – In merito all'articolo intitolato “Referendum riforma costituzionale: il marketing all’americana by Jim Messina sbarca a Ronciglione” a firma Roberto Ragone pubblicato il 19 settembre 2016 su questo quotidiano e relativamente a quanto riportato nello stesso, ovvero: “Ma l’autista che ha accompagnato i relatori a Ronciglione, insieme all’auto che lui guidava, qualcuno l’avrà pur pagato, ed è legittimo pensare che Renzi o chi per lui abbia provveduto, cioè questi Circoli godano di finanziamenti statali”.


L'Avvocato Vincenzo Colarocco ha inteso precisare che:  Ebbene ‘l’autista’ sono io ed ho accompagnato mia moglie, la dott.ssa Valentina Tonti, assieme al dott. De Meo con la mia auto senza rimborso alcuno da parte di Renzi “o chi per lui” a Ronciglione: il tutto a mie spese. Peraltro, nessun rimborso viene elargito in favore di mia moglie, la quale per mero spirito civile divulga tecnicamente nel merito la riforma costituzionale.
 




Referendum riforma costituzionale: il marketing all’americana by Jim Messina sbarca a Ronciglione

 

LEGGI ANCHE: Ronciglione, incontro circolo de "La rete dei SI". L'avvocato Colarocco precisa: "Ebbene l'autista sono io"

 

di Roberto Ragone



RONCIGLIONE (VT)
– Lo scorso sabato 17 settembre, alle ore 17,00, presso la Sala Comunale del Collegio, a Ronciglione, in provincia di Viterbo, si è tenuto un incontro in uno dei 10.000 circoli de ‘La rete dei SI’’ annunciati da Matteo Renzi all’esordio della propaganda del referendum confermativo per la riforma costituzionale. È particolare l’atteggiamento del nostro premier nei confronti di questo referendum, rispetto a quello sulle trivelle, vera calamità per i nostri mari – che non sono l’oceano – e per la pesca. Referendum al quale lo stesso Renzi esortava a non andare a votare. Trattandosi di una consultazione popolare, non è stato certo un bell’esempio di democrazia. Come non è un bell’esempio di democrazia questo voler pesantemente condizionare il voto per il referendum confermativo. Da film e telefilm assistiamo in televisione ai sistemi e metodi adottati negli USA quando si vuol fare propaganda per un candidato ad una qualsivoglia elezione. In questa creazione di circoli per il "SI" avvertiamo la mano di Jim Messina, il consulente americano che da gennaio scorso mister Renzi ha assunto affinché, come ha fatto per Obama e come sta facendo per la Clinton, porti ad un successo elettorale sia la riforma che Renzi stesso. È falso che la permanenza di Renzi al governo non sia legata all’esito di questa consultazione referendaria: sarebbe infatti una pietra d’inciampo nei programmi che da tempo sono stati preordinati e ratificati da chi questo governo dirige e controlla. Prova ne è il recente intervento dell’Ambasciatore USA John Phillips, oltre ad un documento del 28 maggio 2013, reperibile anche su Wikipedia, in cui la JP Morgan, la banca delle truffe subprime e non solo, dichiarava che in Italia la Costituzione repubblicana da troppi diritti ai cittadini e ai lavoratori, soprattutto quello di protestare quando fossero proposte modifiche sgradite ai cittadini stessi. Nello stesso rapporto la banca affermava "la necessità di intervenire politicamente a livello locale presso gli Stati del Sud Europa, per consentire ai governi riforme strutturali improntate all’austerity", cosa che Monti ha fatto egregiamente, riducendo un popolo sul lastrico. Le Costituzioni adottate dopo il fascismo sarebbero "inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area europea", mostrando "forte influenza delle idee socialiste". …

[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 2 E PAG. 5]


 




Ronciglione: torna la tradizione unica al mondo delle "corse a vuoto"

 

di Roberto Ragone


RONCIGLIONE (VT)
– Dopo una lunga sospensione riprende a Ronciglione, in provincia di Viterbo, la tradizione delle ‘Corse a vuoto’, cioè di cavalli senza fantino, lungo il percorso cittadino che va dall’ingresso sud del paese – Piazza detta ‘Della Pace’ – attraversando la Piazza principale – detta ‘Della Nave’ – fino a tutto il Corso Umberto – cioè Montecavallo.

 

La manifestazione è particolarmente apprezzata da chi ha ‘Ronciglione nel cuore’, cioè dai veri Ronciglionesi. La sua origine si perde nella notte del Medioevo, derivando essa da una corsa che si svolgeva a Roma, che vedeva coinvolti Ebrei e prostitute, le quali correvano nude, per il ludibrio e lo sbeffeggiamento del pubblico. In seguito gli Ebrei, al tempo ghettizzati, proposero, pagando, di far correre, in loro vece, degli animali. Questa manifestazione venne esportata a Ronciglione, dando origine alla tradizione delle ‘Corse a vuoto’ ronciglionesi, una tradizione che è sempre molto sentita in paese, e che fa capo a nove Rioni  – prima chiamati Scuderie – con tanto di bandiera tinta dei colori della contrada. In questi giorni Ronciglione è addobbata con quattrocento bandiere colorate dei vari Rioni apposte lungo le strade. Quattrocento bandiere che garriscono al vento, per la gioia dei contradaioli e dei turisti.

Per questa importante occasione abbiamo voluto intervistare il Sindaco di Ronciglione, Alessandro Giovagnoli, in quanto legittimo responsabile della manifestazione.


Allora, sindaco, questo è un grande momento per Ronciglione. Cosa ci dice della ripresa delle Corse a Vuoto?
Facciamo prima di tutto una panoramica di quello che è successo. Poco dopo il mio incarico di sindaco ci siamo accorti che il Ministero della Salute aveva aperto un contenzioso, di cui nessuno sapeva nulla, a causa dell’incidente cha ha causato la morte di un cavallo nel 2011, in seguito a cui il Ministero aveva citato in giudizio il Comune di Ronciglione per 500.000 euro più interessi e spese legali fino a sentenza, per danno all’immagine. Preoccupato di questa situazione, ho scritto una lettera al Ministro, al Sottosegretario e al Direttore Generale della sezione veterinaria del Ministero, facendo presente che l’amministrazione era cambiata di recente, il Palio era stato sospeso, e che in caso di soccombenza non sarebbe stato giusto far pagare 2 o 300 euro per ogni famiglia di Ronciglione o, in alternativa, mettere in stato di dissesto il Comune. Per il Ministero sarebbe stata una cosa per lo meno antipatica mandare in dissesto le nostre casse. In cambio abbiamo proposto un percorso formativo sul benessere degli animali da realizzare nella nostra Comunità. Abbiamo fatto pet therapy per i ragazzi disabili, lezioni di zooantropologia nelle scuole – le quali hanno raccolto ampio consenso sia da parte dei ragazzi che degli insegnanti – siamo il secondo Comune ad aver realizzato un corso per il conseguimento di un patentino di abilitazione alla gestione dei cani, abbiamo tenuto lezioni sul benessere del cavallo. Il Ministero ha accolto questa nostra richiesta, si è complimentato con noi per il percorso formativo proposto, e ci ha presi come un esempio da esportare in altre realtà. Oltre a ciò, mi hanno convocato come relatore sul benessere animale in un convegno nazionale nel quale ho raccolto il consenso di tutti i presenti. Abbiamo adottato la condotta del buon padre di famiglia, come un buon padre avrebbe fatto a casa propria. Il Ministero ha accolto la nostra richiesta, ha ritirato il contenzioso, per cui, a quel punto si sono realizzate nuovamente le condizioni per rifare le corse. Naturalmente non potevo riprendere le corse dopo aver dichiarato che avevo sospeso il Palio, se non avessi prima risolto la situazione. Oggi ci sono le condizioni. Abbiamo redatto un regolamento in accordo con il Ministero della Salute, con la ASL, con la Prefettura, con i migliori professionisti in Italia. Un regolamento, tra l’altro, molto rigido, per cui tutte le persone interessate si sono complimentate con noi. È un regolamento che, adottando un certo numero di accorgimenti molto precisi, salvaguarda il benessere dei cavalli. Questo regolamento è la base su cui costruire un percorso anche per il futuro. Abbiamo avuto già due riunioni con la Commissione di vigilanza, oggi ho un incontro con il Prefetto per ciò che riguarda l’ordine pubblico. Abbiamo anche avuto un paio di incontri con l’UNIRE che ci ha dato alcune indicazioni sul tracciato del percorso di gara. Insomma, ci sono tutte le condizioni di sicurezza per riprendere il Palio e per farci prendere ad esempio per tutti i Palii che si svolgono in Italia. Ritengo che sia stato fatto un bellissimo lavoro, in un’atmosfera di generale entusiasmo che da’ veramente soddisfazione  a chi s’è adoperato per l’evento. La quasi totalità dei costi poi è stata coperta da sponsor privati, che hanno messo a disposizione il loro denaro. Stiamo lavorando. Penso che faremo una cosa davvero bella, da prendere ad esempio.

 

Quindi, come dichiarato in conferenza stampa, siete andati oltre il decreto Martini, in sintesi avete un regolamento migliorativo rispetto al decreto.
Sì, abbiamo un regolamento che prevede i mezzosangue, e che prevede un limite di età minimo di cinque anni per i cavalli, mentre il decreto parla di quattro anni. Venti giorni fa il Ministro ha firmato un’ordinanza che modifica la prima ordinanza Martini, in cui dispone per questi palii l’utilizzo solo di mezzosangue. Se avessimo adottato un regolamento che comprendeva i purosangue, oggi non potremmo correre, perché dalle contrade sarebbero stati acquistati cavalli purosangue che oggi non possono più gareggiare.

 

In sostanza, per quale motivo i cavalli devono avere almeno quattro anni e devono essere mezzosangue?
Cinque anni, nel nostro regolamento. Non sono un esperto. So che sono indicazioni che ci ha dato il Ministero, che ci ha dato il dottor Reitano, che è stato fino a qualche anno fa presidente della Commissione veterinaria di Siena, uno dei nomi più illustri nel campo dei Palii di cavalli in Italia. Abbiamo avuto indicazioni in questo senso, e ce ne  siamo conformati. Il fatto positivo che è scaturito dalla sospensione, oltre al fatto che il Ministero ha ritirato il contenzioso, è quello del cambio di generazione. In questi cinque anni sono arrivati i ragazzi, e hanno portato maggiore vivacità e attività. Oggi chi s’interessa del Palio, chi s’interessa dei Rioni, ed è coinvolto nel Palio, sono tutti ragazzi. Questa è certamente una cosa positiva. Anche perché questo ha cambiato la cultura del Palio. Ci sono delle regole che vanno rispettate, e sono regole rigide. Venti o trent’anni fa si facevano cose che oggi non si possono più fare. E questo segnale è stato recepito dai ragazzi che rappresentano i Rioni. Gli anziani si lamentano del fatto che non sentiremo più il caratteristico rumore degli zoccoli sui sampietrini. Mi sembra che sia un prezzo molto piccolo da pagare, in confronto a ciò che invece si può oggi realizzare. Se vogliamo rifare le corse, dobbiamo rispettare le regole. Sia perché sono norme di legge, sia per l’incolumità degli animali. Infatti il costo più elevato riguarda il percorso, la messa in sicurezza, sia con il fondo in terra, che per ciò che riguarda le transennature e gli steccati. Saranno installati due parapetti, uno a norma per il cavallo, uno sbarramento elastico, che si piega all’eventuale urto del cavallo. Poi uno spazio di un metro e venti, e poi la transenna per il pubblico. Quindi massima sicurezza, sia per i cavalli, sia per il pubblico.

 

Quindi quella che sarà sparsa, sarà pozzolana?
Abbiamo già fatto delle prove. È pozzolana e lapillo frantumato. Il lapillo crea un drenaggio in caso di pioggia, per cui non corriamo il rischio di vedere allagate le strade ridotte ad un fiume di fango. Fortunatamente vediamo che finora il tempo ci assiste, ma comunque in caso di pioggia avremmo un fondo drenante, per cui l’acqua passerebbe di sotto e non creerebbe pozze.


Avete anche previsto dei tempi di recupero del fondo?
Sì, il 25 iniziano i lavori, e già la notte del 28 viene tolto il materiale. Abbiamo recuperato una tradizione centenaria del nostro Comune, e questa è la cosa più vera, bella, più importante, perché sta nei nostri cuori. Io sono nato e cresciuto con le corse e devono rimanere. La cosa importante è che dobbiamo cambiare le regole, continuando la tradizione. Accettare l’evoluzione che le nuove regole ci portano. Che poi il cambiamento è anche nel mondo, nella vita, in tutto ciò che ci circonda. Non si può più fare come si faceva tre o quattrocento anni fa.


Che dire? Complimenti al Sindaco e tutti coloro che si sono adoperati a vari livelli per la ripresa di una tradizione unica al mondo, per ciò che è e per come viene realizzata. Ci auguriamo che il pubblico sia numeroso, lungo il percorso, e che tutto si traduca in una grande festa per il paese e per i forestieri, con tanta allegria: ne abbiamo bisogno, vero?




Ronciglione: Carabinieri ai minimi termini per la gioia dei ladri

di Roberto Ragone

RONCIGLIONE (VT) – Ci risiamo. Nei giorni scorsi, o, per meglio dire, nelle notti scorse, una squadra di abili ladri d’appartamento ha compiuto diversi furti a Ronciglione, in provincia di Viterbo, in particolare a Poggio Cavaliere, una località a qualche chilometro di distanza dal paese. Di questo abbiamo notizia, ma riteniamo che non si siano limitati a questo. Purtroppo le notizie di questi furti non vengono riportate sui giornali "ufficiali", né sono oggetto di servizi televisivi, di modo che tutti possano allarmarsi e cercare di proteggersi. Il più delle volte non vengono neanche denunziati, dato che solo il 2,7 per cento dei colpevoli sono arrestati, e soltanto per essere rimessi prontamente in libertà dal giudice di turno.

Grazie a questo governo che non sembra capace di adottare una seria politica carceraria: il furto semplice è stato depenalizzato, e le imputazioni vengono direttamente archiviate. Per il furto con scasso o la rapina, se la pena massima non supera i cinque anni di reclusione, c’è la denunzia a piede libero, con la possibilità di continuare ad esercitare il proprio ‘mestiere’. In tutto questo, tagli trasversali indiscriminati hanno minato alla base la capacità delle forze dell’ordine di controllare il territorio.
 
La petizione Abbiamo anche lanciato, come giornale, una petizione per un rafforzamento della sorveglianza nel nostro territorio, ma l’hanno firmata solo in quattro! Forse abbiamo paura di mettere la faccia in una questione così importante, mentre su Facebook siamo tutti pronti a sciorinare tutti i nostri dati sensibili?

A Ronciglione, sede del Comando di Compagnia dei Carabinieri e Stazione territoriale, soltanto una macchina con una pattuglia formata da due militi è delegata a controllare un territorio vastissimo. E’ chiaro che il pattugliamento notturno è decisamente deficitario, dato che i militari delle caserme di paesi limitrofi ne hanno già abbastanza del loro. Bisogna avvertire chi legge queste righe che questi malfattori si sono tecnologizzati. Oltre allo spray narcotizzante al cloroformio –  bombolette il cui compito precipuo sarebbe quello di aiutare a mettere in moto i motori diesel recalcitranti – sembra che dispongano di un metal detector portatile, allo scopo di individuare rapidamente il nascondiglio degli oggetti preziosi; e, aggiungiamo noi, delle casseforti. Sappiamo, da furti compiuti anche in presenza di cani da guardia molto aggressivi, che sono preparati anche ad affrontare una tale circostanza.

Che fare? L'uomo più ricco è colui che non possiede nulla, recita il saggio. Spogliarci di tutto per evitare di essere derubati? Ormai siamo a questo, dato che il governo che abbiamo NON ci protegge, e pensa solo ai propri interessi. Questa la chiamano 'piccola delinquenza', 'reati minori', mentre il presidente del Consiglio dottor – gli piace essere chiamato dottore, dopo tutto è laureato! – Matteo Renzi va a destra  e a sinistra con una scorta che fa invidia perfino a Barack Obama, con decine di grosse auto con i vetri oscurati e altrettanti uomini di scorta moltiplicati per due e armati. Certo lui non lo rapinerà nessuno! Nè alcuno della sua Casta. Soluzioni al problema non ce n'è, soprattutto in presenza di un governo che tende a disarmare i cittadini, togliendo loro la possibilità di una deterrenza nei confronti dei ladri. L'impressione di chi capiti oggi in Italia è quella di un governo che favorisce i delinquenti a scapito degli onesti; i quali, da parte loro, sono già abbondantemente tartassati da tasse, balzelli, imposte, contravvenzioni e così via. Democrazia? Forse. A questo punto viene da dubitarne. In regime democratico ognuno dovrebbe avere il diritto di potersi armare per difendere la propria casa, la propria famiglia e i propri beni, nel caso che, come succede oggi, chi è preposto all'ordine pubblico sia messo in condizioni di non poter svolgere il proprio compito. Una soluzione può essere un buon sistema d’allarme, ma già a questo punto, visto il costo e la manutenzione, ci facciamo due conti.
 
Ci auguriamo allora che i nostri Carabinieri, quelli della Stazione di Ronciglione comandati dal maresciallo Francesco Longobardi, con la loro abituale capacità di contrastare il crimine, possano presto porre rimedio alla situazione, come hanno sempre fatto negli anni passati, nonostante le loro ridotte capacità d'intervento. 



Ronciglione, lago di Vico: al via il palio delle barche

di Roberto Ragone
RONCIGLIONE (VT)
– Organizzato dal Vico Spinning Club Sezione Palio, con il patrocinio della Riserva Naturale di Vico, e il patrocinio e il contributo del Comune di Ronciglione, si svolgerà, nei giorni 28, 29, 30 e 31 luglio, la terza edizione del “Palio delle Barche”, nella splendida cornice del parco naturale del lago di Vico, a Ronciglione, in provincia di Viterbo. Per la terza volta i nove equipaggi, corrispondenti ad altrettante Contrade ronciglionesi, si affronteranno con barche a remi realizzate appositamente per la regata, tutte assolutamente uguali.   Le contrade sono: Santa Maria, Acquaforte, Abboccatore, Casaccia, Punta del Lago, La Valle, Arenari, due contrade Punta dello Scoglio. Il programma prevede, nel primo giorno, giovedì 28, alle ore 18,00, la conferenza stampa in Comune con presentazione del Drappellone della manifestazione. Alle 22,00  la fiaccolata notturna aperta a tutte le imbarcazioni, con partenza dalla Nautica Fiorò. A seguire, festeggiamenti in tutto il territorio ronciglionese. Venerdì 29, alle ore 18.00, corteo storico nel centro medioevale del paese. Alle 21,00 cena delle Contrade in Piazza del Comune. Alle 22,00, sorteggi delle boe di partenza e calata del Drappellone. alle 23,00 concorso di bellezza “Miss Vico” e spettacolo degli sbandieratori di Calvi dell’Umbria. Si continua sabato 30, con la giornata in Contrada. Alle ore 19,00 benedizione degli equipaggi al Duomo di Ronciglione. Domenica 31, alle ore 9,00 prove di voga dei ragazzi. Alle ore 17,30 rituale di imbarco; alle 18,00 lo svolgimento della gara vera e propria; alle ore 19,30