BALLARINI (PESARO RUGBY) PROMUOVE LA FEDERLEAGUE: «UN'ESPERIENZA POSITIVA»

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Roma – «E' stata un'esperienza positiva». Ernesto Ballarini, attuale direttore tecnico del Pesaro rugby a 15 per le selezioni dalla Under 14 alle Seniores, parla dell'avventura vissuta la scorsa estate nella Federleague di rugby a 13 a cui ha partecipato da “mentore” della formazione dei Falchi, laureatisi vice-campioni d'Italia. «L'anno scorso ero al Misano rugby e abbiamo deciso di fare questa esperienza con una parte del gruppo e con altri ragazzi principalmente per tenerci in attività alla fine della stagione agonistica di rugby a 15 – racconta Ballarini -. Debbo dire che i ragazzi si sono divertiti molto, d'altronde siamo tutti innamorati del rugby in tutte le sue forme nonostante nel rugby a 13 ci siano alcune differenze regolamentari». Una scelta che Ballarini potrebbe ripercorrere anche nella società dove è approdato, il Pesaro. «Al momento non ne abbiamo parlato, ma se capitasse l'occasione confermerei ai miei dirigenti la positività dell'esperienza vissuta lo scorso anno» dice Ballarini. E' chiaro che, per un movimento come la Federleague che è in crescita ma ancora in formazione, ci sono degli aspetti da migliorare. «Forse avrei dato maggior rilevanza all'evento della Final Four di Roma dal punto di vista della comunicazione – sottolinea Ballarini – e a livello di ospitalità probabilmente si poteva fare qualcosa in più, ma mi rendo conto che non è semplice». La Federleague, comunque, si è dimostrata un test sportivamente probante per gli atleti che hanno partecipato. «In tutti i ragazzi – testimonia Ballarini – ho riscontrato soddisfazione per l'alto livello delle gare. Per quanto riguarda i Falchi è stato un crescendo: siamo partiti dalla gara d'esordio con l'Albinea in cui abbiamo affrontato un avversario un po' rimaneggiato e in difficoltà per concludere con i Gladiators Roma che ci hanno battuto in finale al termine di una gara di grande qualità dal punto di vista sportivo». Ballarini conclude col parlare delle prospettive della Federleague. «Ci sono margini importanti, ma probabilmente attraverso una unificazione con l'altro movimento che in Italia porta avanti la disciplina del rugby a 13 le cose potrebbero andare ancora meglio».




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), IL PRESIDENTE MASSITTI: «IL NOSTRO MOVIMENTO CRESCE A VISTA D'OCCHIO»

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Roma – La Federazione Italiana Rugby Football League cresce a vista d'occhio. Ne è convinto il presidente del movimento di rugby a 13 italiano, David Massitti. «Nella scorsa stagione abbiamo ottenuto numeri molto importanti – dice il massimo dirigente federale – e personalmente è stata emozionante la finale che si è giocata tra Gladiators Roma e Falchi di Pian Del Bruscolo (Pesaro). Ritengo che, per il livello di gioco che si è visto all'Acquacetosa, sia stata la miglior partita di rugby a 13 mai giocata in Italia. Tra l'altro il match si è disputato con una cornice di pubblico eccellente, caratterizzata dalla presenza di molti “addetti ai lavori” e personaggi di grande competenza che hanno apprezzato l'evento della Final Four. Nel nostro campionato, inoltre, è spiccata la presenza della squadra dei Bisonti di Frosinone, la compagine che gioca all'interno del carcere di Frosinone. Un esperimento di grande significato sociale che ci ha riempito d'orgoglio». Campionato, ma non solo. «La scorsa stagione è stata anche quella dei concentramenti, a Civitavecchia ed Avezzano, della neonata Nazionale Under 17 – sottolinea Massitti -. Un ulteriore segnale della crescita strutturale del nostro movimento. Tra l'altro, in occasione dell'appuntamento abruzzese, è capitato un problema sanitario ad uno dei ragazzi presenti in campo e il nostro staff medico lo ha prontamente soccorso e rianimato. Colgo l'occasione per fare anche pubblicamente i complimenti a tutta la struttura sanitaria della Federleague in cui ci sono persone di altissima professionalità». Proprio dalla Nazionale dovrà ripartire la Federleague nella stagione che sta per arrivare. «Dobbiamo continuare a crescere in maniera costante – dice Massitti -, cercando di fare nuovi passi avanti sia col campionato che con la Coppa Italia che torneranno a partire dalla fine della prossima primavera e per tutta l'estate. Ma avremo anche l'onore di organizzare incontri internazionali con la nostra Nazionale (sia quella maggiore che le selezioni juniores) sia in italia che all'estero: tutti segnali della crescente considerazione internazionale del nostro movimento. Saranno avviati, infine, anche progetti legati alla scuola e riguardanti il sociale, stavolta anche a livello internazionale, sempre con i giovani perchè riteniamo di primaria importanza la partecipazione degli stessi alla nostra disciplina». In chiusura Massitti non dimentica le difficoltà di “convivenza” che ci sono state negli ultimi periodi. «C'è un altro movimento di rugby a 13 in Italia che ci ha fortemente osteggiato e con cui non è stata possibile alcuna forma di dialogo e unificazione democratica. Siamo stati accusati, ingiustamente, di non volere una riunificazione. Ora abbiamo prove inconfutabili che non eravamo noi quelli che realmente non volevano riunirsi. Abbiamo più volte contattato gli organi internazionali, dimostrando totale apertura ad una riunificazioni basata sulla democrazia e sul lavoro reale sul territorio italiano: purtroppo siamo stati ignorati. Noi, quindi, andremo avanti per la nostra strada e poi sarà il Coni a decidere chi avrà i requisiti necessari per portare avanti in maniera istituzionale la disciplina del rugby a 13».




FEDERLEAGUE RUGBY A 13, NICOTRA (COORD. DELL'ATTIVITÀ NAZIONALE GIOVANILE): «VOGLIAMO FORMARE ALTRI GRUPPI OLTRE ALL'UNDER 17»

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Roma – La Federazione Italiana Rugby Football League punta tutto sui giovani. E' ancora viva la soddisfazione per il recente raduno ufficiale della Nazionale Under 17 dei coach Sebastian Velazquez e Gigi Ferraro andato in scena ad Avezzano. Il coordinatore dell'attività nazionale giovanile Massimo Nicotra spiega com'è nata l'idea. «Dopo aver fatto un incontro coi Seniores, ci è venuta voglia di provare ad organizzare un evento simile sui giovani. E sinceramente il risultato è stato sorprendente e allo stesso tempo gratificante perchè i ragazzi hanno subito fatto proprie le regole del rugby a 13. Il fatto di aver portato ad Avezzano oltre 50 giovani talenti è un risultato importante e il raduno ha lasciato soddisfatti sia noi dell'organizzazione federale che gli stessi ragazzi. Ora continueremo a lavorare in questa direzione e visioneremo anche i ragazzi di quelle società che non hanno potuto partecipare all'evento». Nicotra sottolinea i prossimi “step” della Nazionale Under 17 di rugby a 13. «A breve organizzeremo un altro raduno di più giornate: stiamo cercando di capire qual è il momento migliore per farlo, se prima dell'inizio delle scuole a settembre oppure in occasione delle festività natalizie. Lo scopo è quello di allestire un gruppo competitivo e poi farlo confrontare con altre nazionali che magari hanno una maggiore esperienza nella nostra disciplina». L'Under 17 rappresenta al momento l'unica nazionale giovanile della Federazione Italiana Rugby Football League. «Ma nell'ottica della crescita che sta avendo anche il campionato della Federleague vogliamo allargare i nostri orizzonti – conclude Nicotra -. L'obiettivo è quello di muoversi in maniera concreta verso la formazione di Nazionali Under 13 e Under 15, o alternativamente Under 12 e 14, che possano dare continuità al nostro lavoro. Inoltre stiamo studiando alcune soluzioni per lavorare in maniera ancor più approfondita all'interno delle scuole e con gli stessi club». Infine non va dimenticato il progetto “Life Code” con il quale la Firfl dimostra la sua propensione verso la corretta alimentazione e integrazione, allo scopo di dare ai ragazzi l'opportunità di sapere come comportarsi nei confronti del cibo, vero motore del nostro corpo. L'integrazione in quest'ottica aiuta i ragazzi a recuperare meglio e a ridurre gli infortuni.




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), CHE FESTA AD AVEZZANO PER IL PRIMO MATCH DELLA NAZIONALE UNDER 17

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Roma – Le Final Four Scudetto disputate negli impianti del Coni all’Acqua Acetosa (Roma) il 13 ed il 14 luglio hanno riscosso un grande successo. E l’attività promossa della Federleague ha fatto registrare sabato scorso un altro evento di grande importanza nell’ottica della crescita del movimento Rugby a 13. Ad Avezzano, infatti, è andato in scena un raduno ufficiale della Nazionale Under 17 allenata dai coach Sebastian Velazquez e Gigi Ferraro e curata dal coordinatore dell'attività nazionale giovanile Massimo Nicotra. Dopo gli allenamenti e l'incontro mattutino, nel pomeriggio davanti ad un folto pubblico si è giocata la prima partita della rappresentativa nazionale della Federazione Italiana Rugby Football League composta da atleti under 17 militanti nei club che hanno partecipato alla “R-evolution rugby league” che ha visto riconfermarsi i Gladiators Roma come Campioni d'Italia per il quarto anno consecutivo. I selezionati, provenienti da varie regioni (Lazio, Abruzzo, Toscana, Sicilia, Marche ed Emilia Romagna), sono stati divisi in due team denominati “Italia probabili” e “Italia possibili” (questi ultimi vincitori per 46-24), dando vita a un divertente e combattuto match che ha dato preziose indicazioni ai tecnici per valutare meglio le condizioni sia fisiche che tecniche dei giovani rugbysti. Un incontro che ha dato grande soddisfazione a tutto lo staff tecnico del settore giovanile e al responsabile Massimo Nicotra: «Questo non è un traguardo, ma il primo passo di un lungo cammino per il rugby a 13 rivolto ai giovani». Pochi giorni prima a Civitavecchia c'era stato un pre-raduno che aveva contribuito a selezionare i talenti rugbystici della zona laziale. «Una bella giornata con ben quaranta ragazzi presenti – ha rimarcato Velazquez – che hanno fatto una seduta di allenamento fisica e successivamente tattica. Il lavoro su questi ragazzi e su quelli venuti ad Avezzano riguarda in special modo i nati nel 1996, ma anche nel 1997 e 1998: l'obiettivo è dare continuità a questo nostro progetto e allargare le selezioni giovanili azzurre anche ad altre fasce d'età».




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), I GLADIATORS ROMA CALANO IL POKER NELLE FINALI DELL'ACQUA ACETOSA

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Roma – Ancora loro, ancora Gladiators. La favorita squadra capitolina ha avuto di nuovo la meglio conquistando il quarto titolo italiano di rugby a 13 organizzato dalla Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Il trionfo si è materializzato nelle finali disputate nello scorso week-end sui campi dell'Acquacetosa di Roma: dopo aver battuto con un netto 64-0 i Magnifici Firenze in semifinale, i “padroni di casa” hanno dovuto faticare prima di piegare per 42-36 i sorprendenti atleti dei Falchi di Pian Del Bruscolo (Pesaro), formazione esordiente nella Federleague ma già altamente competitiva e capace di battere il giorno precedente i Rectores Catania per 48-26. Nella “finalina di consolazione” i Magnifici Firenze hanno battuto i Rectores Catania col punteggio di 32-26.
«E' stata una grande festa – dice il segretario generale della Firfl, Pierluigi Gentile -. Onore ai vincitori che sono riusciti a vincere il quarto titolo consecutivo, ma è stata davvero straordinaria la prestazione in finale (e l'intera stagione) dei Falchi che hanno giocato alla grande. Siamo stati felici e positivamente sorpresi dal grosso seguito che hanno avuto le due giornate delle finali all'Acquacetosa, con la tribuna del campo 1 dell'impianto completamente gremita. E' l'ulteriore segnale – rimarca Gentile – di un percorso di crescita importante che ci ha portato quest'anno ad un aumento esponenziale dei club e dei tesserati del nostro movimento, oltre a vedere salire da sei a nove le squadre che partecipano al campionato italiano. Ma il nostro lavoro deve continuare in maniera ancor più convinta: il nostro ambizioso obiettivo è quello di raddoppiare i numeri attuali». In questa ottica di crescita del movimento è in arrivo un altro “storico” appuntamento per la Federleague: domenica prossima ad Avezzano si terrà il primo raduno della Nazionale Under 17 di rugby a 13 allenata dai coach Sebastian Velazquez e Gigi Ferraro e curata dal coordinatore dell'attività nazionale giovanile Massimo Nicotra. «Al mattino – spiega Gentile – ci sarà un incontro e una seduta di allenamento tra ragazzi provenienti da tutta Italia e in particolare da Firenze, Reggio Emilia, Pesaro, Civitavecchia, Tivoli, Roma (fronte Gladiators e Roma Quinto, ndr), Catania ed Acireale. Nel pomeriggio, alle ore 16, verrà disputata una partita tra due selezioni, l'Italia “probabili” contro l'Italia “possibili”. Un'altra grande festa per la nostra Federazione». 




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), SABATO E DOMENICA LE FINALI NAZIONALI ALL'ACQUA ACETOSA DI ROMA

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Roma – Un movimento in espansione quello del rugby a 13, che vivrà il momento clou della sua stagione nel prossimo week-end, a Roma. Sui campi dell'Acqua Acetosa, sabato 13 e domenica 14 luglio, la Federleague (rugby a 13) decreterà infatti la squadra campione d'Italia. Qualificate alla quarta edizione delle Final Four sono Gladiators Roma, Magnifici Firenze, Rectores Belpasso (Catania) e Falchi Pian del Bruscolo (Pesaro). “Il movimento è decisamente in crescita – afferma il gm della Firfl Pierluigi Gentile -. Abbiamo raggiunto quasi 2.000 tesserati e aumentato a 9 il numero delle squadre. Siamo felicissimi, fra l'altro, di aver inserito nella nostra lega la squadra del carcere di Frosinone: un'esperienza significativa anche sotto il profilo sociale, oltre che sportivo”. Il sorteggio ha messo di fronte in semifinale le due squadre considerate più forti sulla carta: Roma contro Firenze, mentre la matricola Pesaro sfiderà Catania. Nelle passate edizioni i Gladiators hanno sempre vinto il titolo e dunque sono certamente i favoriti, ma la formazione toscana può contare su un roster decisamente interessante.

Qui Roma. «Purtroppo non siamo al completo. Abbiamo tre o quattro ragazzi fuori per infortunio – spiega il mediano di mischia Riccardo Marini, uno dei giocatori di punta dei Gladiators -, ma sono convinto che gli elementi che li sostituiranno saranno all'altezza della situazione. D'altronde, non per caso abbiamo vinto gli ultimi tre titoli di Federleague e vogliamo ripeterci anche quest'anno calando il poker, ben sapendo che sarà più dura del solito perché Albinea, Falchi e Catania sono formazioni di grande livello e renderanno queste finali molto stimolanti».
Qui Firenze. «Siamo fra le società fondatrici della rugby league e abbiamo sempre avuto una squadra competitiva – racconta Beppe Moncada, dirigente e vice allenatore dei Magnifici -. Ma quest'anno abbiamo cambiato un po' strategia: anziché puntare ancora su giocatori di serie A e B abbiamo preferito fare promozione su tutto il territorio della Toscana, inserendo tanti giovani. Sicuramente dopo quest'inversione di tendenza oggi siamo più inesperti ma possiamo contare su un entusiasmo straripante. Fare bella figura contro i Gladiators sarebbe già tanto».
Qui Pesaro. «Andiamo a Roma con l'obiettivo di divertirci – dice Ivan Federici, allenatore dei Falchi -, per noi sarà in ogni caso una grande esperienza. Siamo matricole della Federleague e ci tenevamo a non finire ultimi nel nostro girone. Ora possiamo addirittura giocare le finali, quindi non avremo assilli di risultato. Proveremo a portare nella capitale quanti più giocatori della rosa possibile, anche se nella nostra zona occorre fare i conti con gli impegni lavorativi estivi dei nostri giocatori: qui nessuno è professionista, si gioca animati da una forte passione. Puntiamo molto sui giovani e su due blocchi provenienti da Pesaro e da Misano: a livello tecnico ne è venuto fuori un buon mix, ma l'intenzione è quella di creare anche un settore giovanile di livello».
Qui Catania. «La nostra squadra è nata due anni fa, ma solo quest'anno siamo riusciti a partecipare al campionato: la popolarità del rugby a 13 sta aumentando anche in Sicilia, con più squadre e tesserati – spiega Tino Magrì, responsabile del club, che l'anno scorso vinse la Coppa Italia -. Il nostro obiettivo adesso è quello di provare a conquistare la finale con una formazione che ha messo insieme atleti che sono cresciuti con noi e giocano solo il rugby a 13 ed altri che invece provengono da esperienze di rugby a 15 in serie A, col Catania, e in serie C, a Belpasso. Alcuni dei nostri giocatori sono stati selezionati per la Nazionale e ne andiamo veramente fieri».

Il programma.
Sabato 13 luglio alle ore 17 Gladiators Roma vs Magnifici Firenze; alle ore 19 Falchi Pian del Bruscolo vs Rectores Belpasso. Domenica14 luglio, alle 17 finale per il 3° posto e alle 19 finale per l'assegnazione del titolo di campione d'Italia.
Info su www.federleague.it




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), VERSO LE FINALI: I CAMPIONI IN CARICA DEI GLADIATORS ROMA E LA “SORPRESA” FALCHI PIAN DEL BRUSCOLO

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Roma – La pluridecorata e la “sorpresa”. I Gladiators Roma e i Falchi Pian del Bruscolo sono due delle quattro protagoniste della “Final Four” della Federleague che i prossimi 13 e 14 luglio a Roma (presso i campi dell'Acquacetosa) assegnerà il titolo 2013.
I capitolini sono tra le squadre fondatrici di questo campionato di rugby a 13. «Abbiamo tre o quattro ragazzi fuori per infortunio – dice il mediano di mischia Riccardo Marini, uno dei giocatori di punta dei Gladiators -, ma sono convinto che i ragazzi che li sostituiranno saranno all'altezza della situazione. D'altronde abbiamo vinto gli ultimi tre titoli di Federleague e vogliamo ripeterci anche quest'anno calando il “poker”, ben sapendo che sarà più dura del solito perchè Albinea, Falchi e Catania sono formazioni di grande livello». Il rugby a 13 è cresciuto a vista d'occhio negli ultimi tempi. «Noto sempre maggiore interesse per questa disciplina e noi ce ne accorgiamo in maniera tangibile – conferma Marini -, mi auguro che si possa continuare a creare entusiasmo e coinvolgimento attorno a questa “branchia” del rugby».
Decisamente diversa la “pressione” sul team dei Falchi Pian del Bruscolo. «Andiamo a Roma con l'obiettivo di divertirci – sottolinea il responsabile del club marchigiano Ivan Federici -, per noi sarà in ogni caso una grande esperienza. Siamo alla prima esperienza in Federleague e ci tenevamo a non finire ultimi nel nostro girone. Ora possiamo addirittura giocare le finali, quindi non avremo assilli di risultato. Proveremo a portare nella capitale quanti più giocatori della rosa possibile anche se nella nostra zona ci sarà da fare i conti con gli impegni lavorativi estivi dei nostri giocatori: qui nessuno è professionista, si gioca animati da una forte passione per il rugby». D'altronde quello dei Falchi è un progetto con idee chiare. «Puntiamo sui giovani – dice Federici – e su due blocchi provenienti da Pesaro e da Misano. A livello tecnico ne è venuto fuori un buon mix, ma l'intenzione è quella di creare anche un settore giovanile di livello».




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), IL PROGETTO DEI MAGNIFICI DI FIRENZE. «ABBIAMO GIOCATORI DA TUTTA LA TOSCANA»

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Roma – Nello sport spesso si parla di “progetto” in maniera del tutto fuori luogo. Quello dei Magnifici di Firenze, squadra che milita nella Federleague di rugby a 13, è davvero un discorso di prospettiva come spiega il presidente Luigi Ferraro. «Noi siamo una delle prime società che ha aderito alla Federazione Italiana Rugby Football League – dice Ferraro – e nei primi due anni abbiamo sempre raggiunto la fase finale grazie alla presenza di diversi giocatori esperti che indubbiamente aumentavano la qualità della rosa. Quest'anno, assieme al responsabile tecnico Giuseppe Moncada, abbiamo deciso di dare un forte sviluppo e una promozione a questa disciplina su tutto il territorio regionale tanto da formare la nostra squadra con giocatori provenienti da cinque o sei province della Toscana. Questa scelta – continua Ferraro – ha portato nel nostro team diversi giocatori giovani che si sono trovati alle prese con la prima esperienza di rugby a 13 e indubbiamente questo è andato un po' a discapito della qualità. Ma siamo convinti di aver intrapreso la strada giusta pur sapendo che per un paio di stagioni ancora soffriremo un po'». Nonostante queste difficoltà, Ferraro vede dei passi in avanti nel “nuovo” gruppo dei Magnifici. «I nostri ragazzi vanno ringraziati per il grande impegno che stanno mettendo sul campo e certamente dei progressi ci sono stati. Dico loro di non farsi scoraggiare dai risultati attuali e di continuare a lavorare sodo». In ogni caso sabato prossimo i Magnifici vanno a Pesaro per giocarsi una gara fondamentale. «Dovessimo vincere conquisteremmo la fase finale – rimarca Ferraro -. Sappiamo che sarà molto dura e che servirà la gara perfetta per farcela, ma non vogliamo partire battuti».  




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13). LA STORIA DEI BISONTI, I DETENUTI DEL CARCERE DI FROSINONE. «IL RUGBY COME TERAPIA DI GRUPPO»

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Roma – Rappresentano una delle belle storie della Federleague. I Bisonti Rugby sono la squadra del carcere di Frosinone. «L’idea di formare questo gruppo – spiega il responsabile del progetto Manuel Cartella – nasce dal responsabile per le attività sportive in carcere Asi-Gruppo idee Luigi Ciavardini, che da anni lavora per reinserire i detenuti nel tessuto sociale, e dall’amministrazione penitenziaria della casa circondariale di Frosinone. I detenuti dell’Alta Sicurezza (una sezione del carcere in cui sono riuniti tutti i condannati per reati di tipo associativo quali mafia e traffico di droga, ndr) ci hanno accolto in maniera calorosa e professionale e noi operatori abbiamo riscontrato una serietà tale ed una totale abnegazione a questo sport che difficilmente si trova in squadre amatoriali esterne. Sono stati gli stessi detenuti a scegliere il nome della società». Un gruppo sportivo dall'alto significato sociale. «Il rugby – spiega Cartella – è portatore di valori fondamentali quali la lealtà, il rispetto di se stessi e dell’altro, il rispetto delle regole e dei verdetti, il favorire lo spirito di squadra rispetto al singolo. Questo sport, quindi, ha un alto contenuto educativo sia per i giovani che per gli adulti, con indubbi riflessi sulla formazione della personalità. Il rugby  ha positivi riflessi su diversi aspetti psico-fisici in un ambiente caratterizzato dalle restrizioni della libertà e dove il sovraffollamento è un elemento strutturale da molto tempo. Insomma – prosegue il responsabile dei Bisonti – può fungere da vera e propria “terapia di gruppo” ed è proprio qui che assume un significato sociale creando momenti di aggregazione per i detenuti con lo scopo di instaurare un clima di benessere individuale e collettivo. Attraverso il rugby c'è poi l'intento di mettere in contatto l’ambiente esterno con la realtà carceraria per favorire il superamento della reciproca diffidenza, creando un vero e proprio rapporto solidale fra società e detenuti ed infine si può promuovere l’attività fisica per favorire il recupero dell’autostima e il miglioramento dello stato di salute». E gli obiettivi sportivi? «La cosa fondamentale è far svolgere attività fisica ai detenuti, farli rapportare con l’ambiente esterno ed il rispetto delle regole: vincere o perdere è un fattore del tutto secondario. Chiaramente – conclude Cartella – i ragazzi giocano sempre per vincere: siamo noi operatori che reputiamo già una grande vittoria il semplice scendere in campo contro squadre che vengono dal “mondo fuori le mura”».
Intanto nel week-end si è giocato ancora, questo il dettaglio dei risultati.

Girone Sud, seconda giornata:
Rectores Rugby League Belpasso-Spartans Acireale 24-6
Spartans Acireale-Thirteen Lovers Palermo 0-26
Rectores Rugby League Belpasso-Thirteen Lovers Palermo 14-18

Girone Centro, terza giornata:
Gladiators Roma-Celtic Irish Ceprano 84-6

Girone Nord, prima giornata:
Falchi Pesaro Pian del Bruscolo-Rex Albinea 40-22




LA FEDERLEAGUE (RUGBY A 13) HA PATROCINATO IL PRIMO “LAZIO RUGBEER”. GENTILE: «SODDISFAZIONE PER LA RIUSCITA DELL'EVENTO»

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Roma – Un grande evento firmato Federleague. Nello scorso fine settimana (da giovedì a domenica) presso lo “Stadio del rugby” di Cocciano, quartiere di Frascati, è andato in scena il primo “Lazio Rugbeer” patrocinato dalla Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Nell'ambito della kermesse si sono svolti, infatti, i tornei di rugby a 9 femminile e quello di rugby a 13 della categoria Under 16. Nel primo caso a vincere sono state le ragazze della Red & Blu di Colleferro che hanno avuto la meglio sulle avversarie del Rugby Città di Frascati e del Cus Roma. Nella categoria Under 16, invece, a festeggiare la conquista del torneo sono stati i ragazzi dei Gladiators di Roma. Un evento, quello del primo “Lazio Rugbeer”, che ha confermato come il lavoro di promozione iniziato dalla Federleague proceda nella direzione giusta e come questo modo di fare rugby stia prendendo sempre più piede.
«Siamo soddisfatti dell'evento per quello che si è visto sia sotto il punto di vista sportivo che mediatico – ha sottolineato al termine della competizione il segretario della Firfl Pierluigi Gentile -. Le squadre che sono scese in campo si sono date battaglia e ne è uscito uno spettacolo gradevole. Desidero ringraziare vivamente il Rugby Città di Frascati – ha concluso Gentile – per l'ospitalità che ci ha concesso e complimentarmi con tutti per la buona riuscita dell'evento».
Intanto il campionato italiano Rugby League Firfl ha iniziato a muovere i suoi “primi passi” stagionali. Nel girone sud doppia vittoria dei Rectores di Belpasso al cospetto dei Thirteen Lovers di Palermo e degli Spartans Acireale (che poi hanno avuto a loro volta la meglio sui palermitani). Nel girone centro, invece, si è giocata la seconda giornata con la vittoria dei Bisonti (la squadra del carcere di Frosinone) ai danni dei Celtic Irish di Ceprano.

Questo il dettaglio dei risultati.

Girone Sud, prima giornata:
Rectores Belpasso-Thirteen Lovers Palermo 20-8
Thirteen Lovers Palermo-Spartans Acireale 8-18
Rectores Belpasso-Spartans Acireale 28-18

Girone Centro, seconda giornata:
Bisonti Frosinone- Celtic Irish 20-6




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), L'ENTUSIASMO DEGLI ESORDIENTI DEL CELTIC IRISH CEPRANO

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Roma – Esordiranno sabato prossimo nella Federleague (la Firfl, Federazione di rugby a 13). I Celtic Irish di Ceprano giocheranno nel carcere di Frosinone, “campo di casa” dei Bisonti rugby, e per loro sarà il debutto ufficiale. «Questa – spiega il presidente Massimiliano Ceccacci – è una realtà che ho creato da zero nel 2010 localizzandola tra Ceccano e Sora dove esistono altri club rugbistici. Dopo un'esperienza nel rugby tradizionale, in questa stagione abbiamo deciso di provare a cimentarci nella Federleague. D'altronde il principio che ci ispira è lo stesso che contraddistingue la Firfl, vale a dire quello di promuovere il nostro sport in tutte le sue forme». I Celtic Irish, come è chiaro dal nome, hanno forti legami con l'Irlanda. «Abbiamo relazioni strette con ex giocatori irlandesi, un importante contatto con l'ambasciata irlandese a Roma e un gemellaggio con l'università di Cork – spiega Ceccacci che ogni tanto si cimenta anche da giocatore -. Inoltre prima delle nostre gare casalinghe si esibisce una banda con le cornamuse. Il nostro club, comunque, rappresenta circa 15-16 paesi del circondario pur giocando a Ceprano le gare casalinghe nell'impianto dotato di erba sintetica». Il presidente Ceccacci è un “fiume in piena” in termini di iniziative: l'attività del club, infatti, non si limita alla sola prima squadra. «Oltre al gruppo che giocherà in Federleague sotto la direzione tecnica di coach Carmine Maio, abbiamo già un settore universitario collegato all'ateneo di Cassino e stiamo allestendo anche un gruppo femminile. Inoltre – conclude il massimo dirigente – siamo sempre attenti a progetti di solidarietà come quello che nascerà in collaborazione con il carcere di Cassino per sensibilizzare sull'importanza dello sport tra i detenuti».