FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), A GROTTAFERRATA ARRIVA L’ANGELS USAG

Redazione

Grottaferrata (Rm) – Tanto tuonò che piovve. Era da più di qualche mese che i rumors sulla nascita di una nuova società di rugby a Grottaferrata si inseguivano. Ed ora l'Angels Usag (Unione Sportiva Arlecchini Gladiators) – questo il nome del neonato sodalizio Tuscolano, sulle orme del progetto che già prese forma per una società analoga in quel di Tor Bella Monaca – è una realtà. Un progetto finalizzato ad avere una squadra seniores di rugby a 13, ma che nel contesto che va dagli under 6 agli under 12, vedrà i giovanissimi impegnati con entrambi i codici del rugby (XIII e XV), dal momento che nell'arco della lunga attività junior, mischia e touche non rientrano nel gioco nemmeno nel XV. I due principali campi in sintetico di Grottaferrata saranno le due sedi di gioco e di allenamento delle varie squadre e, di fatto, stante anche il blasone dei Gladiators (società romana di rugby a 13, con sede a Grottaferrata, cinque volte campione d'Italia), le strutture potranno diventare anche il riferimento per un centro federale di alta specializzazione per la Federazione di rugby a 13 (Firfl). La nuova società si vuole rivolgere a tutti quei bambini, dai 6 ai 12 anni (ma anche più piccoli) del territorio di Grottaferrata e dintorni, che vogliono sperimentare uno sport antico e ricco e tradizioni, come il rugby, ma con delle metodologie attualissime di insegnamento sul campo…e nella vita. Nel percorso di crescita di questi ragazzi, infatti, saranno impegnati anche alcuni esponenti della locale Chiesa, proprio per voler rafforzare quei valori morali e di gruppo che da sempre questo sport insegna ed infonde. Con l'Amministrazione comunale, ben contenta di abbracciare questo nuovo progetto dei Gladiators, si è pensato di voler estendere questo disegno alla sfera sociale: è qui che entrano in gioco le parrocchie del territorio ed i laici che collaborano con le stesse, ai quali sarà demandato l'insegnamento (anche sul campo) di valori umani e morali che oggi lo sport predica purtroppo sempre meno. Nei propositi della dirigenza non c'è la frenesia di sfornare super atleti o che i bambini vincano necessariamente tutte le partite. E’ fondamentale piuttosto che questi si divertano sempre, osservando una certa disciplina comportamentale. Già pronto lo staff tecnico, anche se dalla società snocciolano solo alcuni nomi come quello del direttore generale Vincenzo Di Fonzo (che copre la medesima carica nell'Appia rugby ed è stato vice dg anche a Frascati) o quello della coordinatrice dei vari allenatori Valeria Monacelli, abilitata anche dalla federazione neozelandese e, in quanto donna, più vicina agli aspetti sensibili dei bambini. “Umani”, e soprattutto in linea coi tempi odierni, anche i costi per iscriversi e praticare rugby a Grottaferrata: si va dai 75 euro l'anno per il baby rugby ai 150 euro per i bambini dai 6 ai 12. Per tutte le info ci si può rivolgere al numero 339.3494772 o alla mail usagrugbyangel@gmail.com.‏




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), DANILO GRASSO (SPARTANS) CONVOCATO NELL’ACCADEMIA FIR UNDER 18!

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Roma – Un’altra grande soddisfazione per la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Danilo Grasso, giovane atleta classe 1998 in forza agli Spartans nel campionato di Federleague (rugby a 13), è stato convocato nell’Accademia federale di rugby a 15 di Catania, un’importantissima “scuola” che può aprire ai ragazzi che la frequentano le porte delle Nazionali giovanili (e poi magari di quella maggiore). Grasso, che nel rugby a 15 è tesserato dell’Acireale rugby e che è acese “doc”, è l’ennesima dimostrazione di come il rugby league sia assolutamente complementare al rugby union. «Attraverso l’esperienza del rugby a 13 – dice Massimo Nicotra, allenatore degli Spartans assieme a Tino Magrì -, Danilo ha aquisito delle nozioni e una disciplina utili anche per il rugby a 15. Io lo conosco da tempo e ne ho potuto testare i progressi tecnici e comportamentali: non a caso Grasso ha fatto parte di recente anche della Nazionale Under 18 della Firfl». La prossima stagione sarà ricca di novità per l’atleta degli Spartans. «Per quanto riguarda il rugby a 15 – dice Nicotra -, Grasso giocherà in prestito con l’Under 18 elite del Cus Catania, frequentando l’Accademia federale Under 18. Per ciò che concerne il rugby a 13, verificheremo più avanti assieme alla Federazione Italiana Rugby gli eventuali impegni che Grasso potrà affrontare». Un ragazzo dalle qualità notevoli che merita di poter avere una chance importante per crescere come quella che gli ha offerto la Fir. «Danilo è un atleta molto attento e intelligente che sa ascoltare i consigli dei suoi allenatori e che si allena in maniera costante. A mio modo di vedere – conclude Nicotra – ha ancora margini enormi e attraverso la grande scuola che lo attende in questa nuova stagione potrà crescere tantissimo». Grasso è felicissimo per l’opportunità che l’attende, ma anche la Federleague può festeggiare per questo ennesimo successo tecnico che rimarca, una volta di più, la complementarietà tra i due codici. 




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), IL CT AZZURRO STERRY: «NELLA FINAL FOUR VISTI GIOCATORI INTERESSANTI PER LA NAZIONALE»

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Roma – Il campionato italiano 2014 organizzato dalla Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) ha espresso il suo verdetto. Anche in questa stagione, e per la quinta volta consecutiva, a trionfare sono stati i Gladiators Roma che, nella Final Four giocata sabato 12 e domenica 13 luglio allo stadio “Fulvio Iacoboni” di Rieti, hanno vinto la semifinale con gli Spartans Catania prima di trionfare nell’atto decisivo al cospetto degli emiliani del Rex Albinea. Un evento di grande spettacolo, come testimonia la presenza di tanti appassionati sulle tribune dell’impianto reatino, ma anche di elevato spessore tecnico. Una Final Four che ha permesso al commissario tecnico della Nazionale, Ty Sterry, di riempire un bel blocchetto di appunti utili in vista dei prossimi impegni della selezione azzurra. «Il livello delle gare è stato sicuramente importante – conferma il coach britannico che guida l’Italia ormai due anni – e la competizione è stata alta in tutti i quattro match disputati (contando  anche quello valido per il terzo e quarto posto in cui il Rieti ha surclassato gli Spartans Catania, ndr). Conoscevamo già bene alcuni giocatori che fanno parte del giro della Nazionale, ma abbiamo anche notato altri ragazzi emergenti che possono fare al caso nostro». Ed è proprio sulle “nuove leve” che Sterry e l’intero movimento della Federleague stanno lavorando da tempo. «Recentemente abbiamo organizzato a Vinci (in Toscana, ndr) un raduno in cui abbiamo visto all’opera sia giocatori convocabili nella Nazionale maggiori che buoni prospetti utili in un’ottica di Italia Under 19. Segno che il movimento sta crescendo bene e sta provando a darsi una continuità». La Nazionale, con ogni probabilità, tornerà protagonista nel mese di novembre con un importante test-match internazionale che verrà ufficializzato a breve. E gli appunti che Sterry e il suo staff hanno preso a Rieti potranno tornare certamente utili.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), GLADIATORS ROMA ANCORA CAMPIONI D’ITALIA: FANTASTICO POKERISSIMO

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Roma – Un altro bagno di folla per la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). A fine giugno lo splendido raduno della Nazionale a Vinci, cittadina toscana che diede i natali al grande Leonardo. Nel week-end appena concluso la Federleague è scesa un po’ più verso il centro Italia facendo tappa a Rieti con la Final Four che assegnava il titolo di campione d’Italia 2014. E per la quinta volta consecutiva hanno vinto i Gladiators Roma, autori di una strepitosa doppia gara che li ha portati a trionfare di nuovo, nonostante qualche pronostico li dava stavolta per sfavoriti. Sabato scorso, all’interno dello stadio “Fulvio Iacoboni”, sono andate in scena le semifinali: i primi a scendere in campo sono stati proprio i capitolini che hanno battuto per 56-22 gli Spartans di Catania. Un risultato che non la racconta tutta sulle difficoltà avute dai campioni in carica, messi alle strette soprattutto nei primi venti minuti di gioco dalla squadra siciliana, in vantaggio anche di una meta. La prima frazione, però, vedeva i Gladiators capaci di ribaltare già il punteggio sul 10-6 per poi dilagare nella seconda parte, anche se il passivo finale è stato probabilmente eccessivo per gli Spartans. A seguire è andato in scena l’attesissimo incontro tra i padroni di casa del Rieti, sostenuti da un grande pubblico, e gli emiliani del Rex Albinea. Alla fine l’hanno spuntata questi ultimi per 26-24, ma in extremis i reatini hanno avuto l’occasione di firmare il controsorpasso. Il giorno successivo (domenica) è stato quello delle finali: la prima “di consolazione” ha visto il Rieti dominare il match contro gli Spartans, piegati con un chiaro 60-10. La seconda assegnava il titolo di campione d’Italia 2014 e ha visto una prestazione perfetta da parte dei Gladiators, aggressivi sin da subiti nei confronti dell’Albinea, ma capaci di condurre “solo” per 6-0 all’intervallo. La squadra capitolina, comunque, sfoderava una fase difensiva spettacolare e alla lunga si metteva al riparo da sorprese chiudendo con una rotonda vittoria per 24-0 griffata dalle mete di Boncoddo, Franzoni, Sirbu e Lombardi e dalle puntuali trasformazioni di Magi. Il capitolino Ippoliti è stato votato come “man of the match” dell’incontro e i Gladiators, sotto gli occhi del commissario tecnico della Nazionale Tyron Sterry, hanno calato il poverissimo di titoli di campioni d’Italia.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), SABATO E DOMENICA LE FINALI DEL CAMPIONATO A RIETI

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Roma – Dopo la strepitosa parentesi del raduno di Vinci (in Toscana) che ha accolto la Nazionale Senior e giovanile in un calorosissimo abbraccio, la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) si prepara all’atto conclusivo del campionato di rugby a XIII. Le vincitrici dei tre raggruppamenti preliminari (sud, centro e nord Italia) e la migliore seconda si affronteranno sabato e domenica nella cornice dello stadio “Fulvio Iacoboni” di viale Fassini a Rieti. Presente la squadra dei padroni di casa dell’Arieti che è riuscita a qualificarsi come miglior seconda, mentre la migliore compagine del sud Italia è risultata lo Sportans Catania e quella del centro i Gladiators Roma (campioni d’Italia nelle ultime quattro edizioni del campionato italiano della Federleague). Un punto interrogativo rimane ancora sul nome della squadra proveniente dal nord Italia perché gli emiliani del Rex Albinea e i toscani dei Magnifici Firenze devono disputare la gara di ritorno nelle prossime ore. La kermesse della “Final Four” della Federleague partirà sabato alle ore 16,30 con la prima semifinale. A seguire si conoscerà anche il nome dell’altra finalista. Domenica il programma sarà il medesimo: alle 16,30 la sfida per il terzo e quarto posto e a seguire quella che assegnerà il titolo di campione d’Italia 2014. Difficile stabilire la favorita dell’evento perché le squadre del Nord sono in ogni caso di ottimo livello, la compagine di Catania è battagliera e nelle grandi occasioni sa esaltarsi, i Gladiators sono campioni in carica ma hanno perso qualche elemento importante ultimamente e poi c’è la novità dell’Arieti che può contare sull’entusiasmo tipico delle debuttanti (è il primo anno di Federleague per la compagine sabina) e sull’appoggio del tifo di casa. La Federleague sarà ovviamente presente in massa all’appuntamento con tutte le sue personalità istituzionali (a cominciare dal presidente federale David Massitti) e tecniche: a Rieti, infatti, ci sarà anche il commissario tecnico della Nazionale italiana Tyron Sterry che osserverà da vicino elementi potenzialmente utili alla causa azzurra. Non resta che accodomarsi e godersi lo spettacolo.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), CHE FESTA A VINCI PER IL RADUNO DELLA NAZIONALE!

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Roma – Vinci ha stretto in un fortissimo abbraccio la Nazionale di rugby a XIII. Nel fine settimana appena messo alle spalle, la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) ha organizzato un raduno nella cittadina toscana, inserendo alcuni eventi nell’ambito della splendida manifestazione “Genio Gioco”, dedicata a Leonardo e ormai felice tradizione per il paese in provincia di Firenze. Si è cominciato venerdì col raduno presso il Golf Club Bellosguardo dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del doppio evento sportivo che ha caratterizzato il sabato: la partita in famiglia tra due selezioni azzurre giovanili (Under 19) e poi la sfida tra la Nazionale maggiore e una selezione denominata “I 13 del Presidente”, composta da diversi giocatori italiani e stranieri provenienti dal rugby a XV e che in molti casi hanno già “saggiato” il rugby a XIII. «Innanzittutto siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose a livello organizzativo – dice Luigi Ferraro, responsabile tecnico della Firfl – e aver giocato le due partite del sabato in uno stadio comunale di Vinci praticamente esaurito (circa duemila persone presenti, ndr) non può che far bene alla crescita del nostro movimento. A livello sportivo, inoltre, è molto importante organizzare raduni di questo tipo per avere una visione d’insieme su tutto il gruppo dei ragazzi. Per quanto riguarda la selezione giovanile, abbiamo notato che i ragazzi stanno lavorando molto e migliorano dal punto di vista dei fondamentali. La loro crescita è fondamentale per poter costruire un’ossatura importante per la Nazionale del futuro. Siamo molto soddisfatti anche del profondo impegno mostrato dai ragazzi della Nazionale maggiore che hanno provato a mettere in pratica i concetti di gioco chiesti dall’allenatore capo Tyron Sterry e che hanno mostrato una grande voglia di ben figurare. Ci auguriamo di poter ripetere frequentemente appuntamenti di questo tipo nel prossimo futuro». Al termine del doppio incontro del sabato, spazio a una cena di gala presso il quartier generale del Golf Club Bellosguardo, poi domenica una delegazione della Federleague ha presenziato presso uno stand ad hoc alla manifestazione “Genio Gioco”. 




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), BETSEN: «IL RUGBY A XIII PUÒ ESSERE MOLTO UTILE AGLI ATLETI DEL XV»

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Roma – Si è conclusa nel pomeriggio di oggi (sabato) la due-giorni di lezioni di Serge Betsen, grande ex campione di rugby a XV che è stato scelto dalla Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) di rugby a XIII per spiegare a tecnici e giocatori di tutta Italia, nell’ambito di un corso svoltosi a Roma e durato due giorni, quali possano essere i punti di contatto tra i due codici della palla ovale. Oggi, in un incontro con la stampa presso la prestigiosa terrazza dell’hotel Savoy di Roma, Betsen ha approfondito queste considerazioni sottolineando come, soprattutto nella realtà anglosassone, allenatori di rugby a XIII sfruttino molti aspetti del codice League nel rugby a XV. «Pensiamo al gallese Sean Edwards negli Wasps, a Farrell nello staff della nazionale inglese, per continuare all'infinito con tutti i casi nell'esperienza rugbistica australe – dice il campione francese che ha giocato a lungo con la maglia della Nazionale -. Io sono testimone di questo avendo giocato sia in Gran Bretagna, che soprattutto in Francia: gli allenatori da cui ho imparato di piu, soprattutto sul piano difensivo, sono quelli che provenivano dal mondo League». Betsen è quindi testimonial di come questo scambio collaborativo tra i codici possa essere fruttuoso anche da un punto di vista tecnico. «Proprio sotto questo punto di vista – specifica Betsen -, vediamo come gli insegnamenti del rugby league portino benefici sia nel gioco di attacco che di difesa: lo sviluppo degli offloads in attacco e, per quel che concerne la difesa, gli accresciuti dettagli del placcaggio e dei meccanismi difensivi in genere». Durante l’incontro il segretario generale della Firfl, Pierluigi Gentile, ha tenuto a ribadire l’assoluta volontà della Federazione di rugby a XIII di non entrare in alcun modo in “conflitto” con quella di rugby a XV, ma anzi di voler trovare sinergie e punti di contatto tra le due discipline grazie anche ad appuntamenti di questo tipo. «Molti di noi hanno giocato nel XV e conoscono la tradizione e l’importanza di questa disciplina – ha detto Gentile -. Vogliamo cercare con la Federugby un percorso comune che valorizzi la nostra attività». Durante la due-giorni di corso, Betsen ha tenuto le lezioni teoriche presso la sede federale di via Santa Croce in Gerusalemme, mentre quelle pratiche sul campo dell’Appia rugby a Roma. La collaborazione con il grande ex giocatore francese è stata avviata con ottimi riscontri ed è probabile che eventi di questi tipo si ripetano in futuro.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), DA VENERDÌ 27 GIUGNO IL RADUNO DELLA NAZIONALE A VINCI

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Roma – Un fine giugno di grandissimi eventi per la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Se nel week-end ci sarà grande attenzione per la “due-giorni” di corso che vedrà come relatore l’ex campione di rugby a XV Serge Betsen (il quale incontrerà la stampa sabato alle ore 12 presso l’Hotel Savoy di Roma), nel fine settimana successivo ci si sposterà tutti a Vinci (in provincia di Firenze) per l’importante raduno della Nazionale italiana Senior e Under 18. L’evento sportivo si inserirà nell’ambito dell’importante manifestazione “Geniogioco”, dedicata al grande Leonardo che proprio nella cittadina toscana nacque nel 1452. Le due Nazionali (sia quella giovanile che quella dei grandi) avranno come “quartier generale” lo splendido Golf Club “Bellosguardo” a Vinci e il programma degli appuntamenti sarà fittissimo: il raduno è previsto per le ore 9 di venerdì 27 giugno e già nella mattinata gli azzurri faranno un primo allenamento presso il campo comunale di via Ripalta, ovviamente sotto gli occhi del commissario tecnico azzurro Tyron Sterry e dei suoi collaboratori Giuseppe Moncada, Riccardo Marini, Sebastian Velazquez e Luigi Ferraro. Il raduno permetterà al ct della Nazionale di poter riavere a disposizione un folto gruppo di giocatori nel giro azzurro: un’occasione importante per coloro che parteciperanno e che proveranno a convincere Sterry a convocarli per il successivo test-match dell’Italia del rugby a 13, previsto a novembre con un avversario ancora da ufficializzare. Nel pomeriggio di venerdì, prima della seconda seduta di allenamento giornaliera, si terrà l’incontro con la stampa (ore 16 presso “Bellosguardo”) per presentare la doppia sfida in famiglia del giorno successivo. Sabato 28 giugno, infatti, dopo la seduta di rifinitura al mattino, si terrà prima la partita tra le due squadre dell’Under 18 (ore 16), poi a seguire (intorno alle 17,30) quella dei Senior. E in serata ci si sposta di nuovo al Golf Club “Bellosguardo” per una cena di gala a cui potranno partecipare anche tifosi e semplici curiosi del rugby a 13. Infine domenica 29 giugno una delegazione della Federleague sarà presente nello stand allestito all’interno della manifestazione “Geniogioco”: un’ulteriore occasione per avvicinare e conoscere i protagonisti di una disciplina che in Italia sta crescendo a vista d’occhio.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), LA PROSSIMA SETTIMANA A ROMA IL CORSO COL GRANDE CAMPIONE SERGE BETSEN

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Roma – E arrivò il momento di Serge Betsen. Dal pomeriggio di venerdì 20 giugno si aprirà la “due giorni” di corso organizzato dalla Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) con il grande ex campione di rugby a 15 a tenere la lezione. Poi il giorno dopo, alle ore 12 presso l'Hotel Savoy di Roma (via Ludovisi 15), ci sarà un incontro-aperitivo con Betsen al quale ovviamente non mancheranno i massimi vertici della Federleague: nell’occasione si parlerà delle sinergie tra i due codici (per l’appunto il XV e il XIII) e sulle prospettive in Italia. E nel pomeriggio Betsen terrà la seconda parte del suo corso che già ha riscosso grande attenzione e curiosità. Le lezioni teoriche si svolgeranno presso la sede federale di via Santa Croce in Gerusalemme a Roma, mentre quelle pratiche su un campo della capitale in via di definizione. I temi del corso saranno principalmente quattro: la tecnica difensiva individuale, il sistema difensivo di squadra, i sistemi difensivi del rugby a XIII applicati al rugby a XV e le sinergie fra i due codici, League e Union, che si utilizzano nei campionati piu importanti d’Europa (vale a dire Inghilterra e Francia).

CHI E’ BETSEN – Serge Betsen Tchoua (nato a Kumba, in Camerun, il 25 marzo 1974) è un ex rugbista a 15 francese, a lungo flanker del Biarritz e della Nazionale francese. La sua carriera si è svolta quasi totalmente in Francia visti i sedici campionati disputati con la maglia del Biarritz. Nel 2007-08 il passaggio agli inglesi degli Wasps con cui ha giocato le ultime stagioni da professionista prima del ritiro, avvenuto a marzo del 2012. Terza linea dal fisico potente (96 kg), con il club basco ha vinto tre titoli di campione di Francia e vanta anche una finale, persa, nella Heineken Cup 2005-06. Esordì in Nazionale il 22 marzo 1997 a Grenoble nella finale di Coppa Fira in occasione della prima sconfitta dei francesi proprio contro l’Italia (32-40). Con la maglia dei transalpini vinse tre Sei Nazioni, disputando inoltre la Coppa del Mondo di rugby 2003 in Australia e quella del 2007 in Francia. Fu per la prima volta capitano nel test match dell'agosto 2007 e con la Nazionale collezionò in tutto 63 presenze.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), LUIGI FERRARO DA CAMPIONE D’ITALIA NEL XV AD ASSO DEI MAGNIFICI

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Roma – Luigi Ferraro non ha bisogno di grandi presentazioni, ma certo va celebrato per questo suo primo titolo italiano, conquistato nel ruolo di tallonatore del Calvisano in una incredibile ed appassionante finale contro Rovigo. I lombardi del mitico capitano Paul Griffen (alla sua ultima partita di rugby giocato) e i veneti sono stati i grandi protagonisti per tutta la stagione, e non hanno certo tradito le attese anche nell’ultimo capitolo del campionato italiano di Eccellenza. Nel 2007, per chi non lo ricordasse, proprio contro il Calvisano, il 32enne fiorentino vinse la finale della Coppa Italia (a quei tempi indossava la maglia del Viadana). Sette anni dopo ripaga i gialloneri con gli interessi…
Ma Luigi Ferraro, nonostante la giovane età, è già anche allenatore e presidente dei Magnifici Firenze XIII, squadra di rugby a 13 che milita nel campionato della Federleague e che partirà proprio a giugno..
Luigi, nel 2007 la coppa Italia in finale contro il Calvisano, oggi, con la maglia di quelli che allora erano i tuoi avversari, vinci – e da protagonista – uno dei titoli forse più inaspettati della storia per come si era messa la partita. Quando hai iniziato a crederci? “Non ho mai smesso di crederci, anche sul 17 a zero per Rovigo, autore di una partenza impressionante. E comunque, prima del match, gli addetti ai lavori ci davano leggermente favoriti.  Dalla nostra parte c’era il tempo e, su quella consapevolezza, abbiamo pian piano iniziato a costruire la nostra vittoria. Loro hanno iniziato fortissimo e  ci aspettavamo un loro calo. Noi siamo invece riusciti a tenere alto il ritmo per tutta la partita…e poi sapete come è andata a finire”.
Che campionato è stato, in generale? Cosa c’è da promuovere e cosa da bocciare? “Il campionato del Calvisano è stato bellissimo bellissimo, quasi perfetto, con 20 vittorie consecutive. Abbiamo avuto la miglior difesa, il miglior marcatore, il metamen;  come squadra non possiamo non essere soddisfatti.
Ci sono state partite molto dure, spigolose, ma in un campionato diviso in due: chi puntava alla vittoria del titolo da una parte e chi si giocava la salvezza dall’altra, con un abisso tra queste due realtà. Il livello generale però si è alzato, grazie anche al lavoro della FIR: i tecnici, spesso molto giovani, sono  sempre più preparati ed il lavoro nelle accademie sta producendo gli effetti sperati”.
Qualche giocatore che ti ha impressionato? “Della mia squadra, uno su tutti Zilbrich, terza linea. In campionato Francesco Menon di Rovigo, centro. Si è saputo guadagnare un po’ di spazio, nonostante la presenza di un giocatore come Mirko Bergamasco. È giovane ed in prospettiva, se meglio impiegato, può diventare un grande giocatore”.
In molti hanno indicato il pack da te guidato come il più forte del campionato: cosa mi dici in proposito? “I numeri dicono questo, le statistiche parlano chiaro, in  mischia chiusa e aperta, come in touche. Abbiamo fatto un lavoro di preparazione straordinario, studiando al meglio, da subito, le nuove regole di mischia chiusa. Fondamentale è stata la competenza dell’allenatore Guidi che, da ex mediano di mischia, si è dimostrato molto preparato in varie situazioni tattiche tipiche del pack. I complimenti vanno anche all’allenatore degli “avanti” Giuseppe Mor, che ben capisce e interpreta caratteri e umori di un pacchetto che ben coniuga esperienza e freschezza. Un elogio lo spendo infine per il seconda linea Augustin Cavalieri e Salvatore Costanzo, pilone, che ci hanno fornito un apporto, in termini di carattere e di esperienza, determinante”.
Campione d’Italia col Calvisano, ora ti “ributti nella mischia” con i Magnifici di Firenze nel campionato League alle porte: con quali ambizioni? “Con i Magnifici regna uno spirito di profonda amicizia, di tranquillità. Il movimento è cresciuto, quindi l’impegno agonistico si fa più tecnico e professionale, ma resta lo spirito amichevole tra noi ragazzi fiorentini. Vogliamo promuovere il XIII come movimento e interpretare lo spirito di franchigia per tutta la regione. Giriamo tra i club di 15 in inverno per avvicinare più giocatori possibile. Adesso è fondamentale creare quantità, poi la qualità arriva di conseguenza con in lavoro costante e professionale che già sta facendo il suo corso. Il movimento italiano di XIII è questo, sta qui, e lo dico senza troppa polemica contro i giocatori australiani che hanno fatto parte della spedizione al mondiale di rugby league. Come nel XV, quando opportuno,  qualche innesto d’oltralpe ci può stare, ma senza rinnegare o snobbare il movimento, i club, i molti tecnici e tutti i giocatori che ormai rappresentano la realtà del rugby league italiano”.
Punti deboli e forti della tua squadra in League? “Punti forti il gruppo, il carattere, che fa della nostra una squadra mai doma. Abbiamo buone individualità che vogliamo verificare. I punti deboli hanno invece a che fare con l’inesperienza, perché in formazione abbiamo molto giovani. L’obiettivo però è far crescere questi ragazzi, onorando al meglio ogni sfida”.
I Gladiators di Roma sono sempre gli avversari da battere? “I numeri dicono questo: loro hanno vinto le ultime edizioni e sono i più concreti. Anche Albinea però ha fatto una bella squadra, iniziando già a gennaio con allenamenti specifici e richiami continui. Io punterei su una finale per il titolo proprio tra Gladiators ed Albinea”.
Cosa ti piace del rugby a 13? “L’abilità dei giocatori, la grande tecnica, la preparazione atletica, la tecnica di placcaggio e la potenza nello scontro, l’aggressività. Alcune giocate ti lasciano a bocca aperta, il gioco è molto spettacolare e veloce, senza tempi morti. Ci sono numerosi esempi del fatto che il XIII faccia bene al rugby a XV: a livello atletico ti permette di rimanere in forma e questo si vede anche e soprattutto per i giocatori di serie inferiore, che ne traggono grossi benefici. A livello tecnico permette di lavorare su aspetti di tecnica individuale che, durante la stagione, passano per ragioni di forza maggiore in secondo piano”.
Come può tornare utile e strategico il movimento di rugby a 13 italiano per quello di rugby a 15 e viceversa? “Può esserci una buona sinergia: noi impegnati anche nel XIII, in estate ci alleniamo e giochiamo, mentre i campionati di XV sono fermi, con molti giocatori che, senza i play off, finiscono praticamente già ad  aprile per poi riprendere ad ottobre. Noi possiamo dare spazio a giocatori, ad arbitri a tecnici, creare un movimento che possa coprire la lunga ferma del XV, creando nuove opportunità, nuovi sbocchi a tutti quei giocatori che magari non impazziscono per la stagione del Seven e che ambiscono comunque ad indossare una maglia azzurra in un test march internazionale. Con il movimento federale del XV lavoriamo ormai da un po’ e fa piacere vedere come la Federleague non sia più vista come un nemico, ma come una possibile risorsa”
Per finire: hai giocato e giochi in Eccellenza e nella Celtic League, hai disputato le coppe europee ed hai vestito la maglia azzurra come capitano della nazionale A. Vinci titoli nella stagione del XV e provi a bissare d’estate col XIII…ma in vacanza non ci vai mai? “Con mia moglie ed i bambini ora ce ne andiamo al mare, in Toscana. Un po’ di relax con la famiglia ci vuole e poi, anche coi Magnifici tra un paio di settimane, lo spirito sarà quello giusto. L’impegno agonistico è serio, ma siamo amici e l’atmosfera resta rilassante”.




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), TANTI CAMPIONI DEL RUGBY A XV PARTECIPERANNO AL CAMPIONATO

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Roma – Rugby League e Rugby Union, rugby a XIII e XV per intenderci, vanno sempre più a braccetto…anche in Italia. Il prossimo fine settimana è quello in cui si chiude l’ultimo capitolo della stagione italiana di XV, con la finale tra Calvisano e Rovigo per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia. Poi il XV si concentrerà sui test match della nazionale azzurra nel Pacifico, mentre il movimento nazionale si riverserà nella specialità del XIII.
I protagonisti del XV sono spesso anche i protagonisti del XIII. Luigi Ferraro, tallonatore del Calvisano, ne è la più tangibile dimostrazione. L’ex capitano della nazionale A e degli Aironi, in questo week end, guiderà i suoi compagni di squadra contro il Rovigo poi, dal primo fine settimana di giugno, farà altrettanto con i Magnifici Firenze, tuffandosi nelle eliminatorie regionali di rugby a XIII per tutto il mese nella speranza di portare la squadra toscana alle semifinali di luglio. Un altro protagonista dell’Eccellenza che sta andando in archivio e che ritroveremo nel campionato italiano di XIII è il sudafricano Duran Gerber, estremo/apertura della Lazio, che nel rugby league giocherà nelle schiere dei campioni d’Italia in carica dei Gladiator Roma. Qui vi troveremo, ancora una volta, anche Pierluigi Gentile, ala classe 1979 con trascorsi in Scozia e a Catania, L’Aquila, Padova e Roma, ormai autentico faro del movimento italiano. Ma anche nel recente passato sono stati molti i rugbisti di XV capaci di arrivare fino in fondo alla stagione del XIII. Lo scorso anno giocarono un gran campionato Russotto e Bigi dell’Albinea rugby League (e del Reggio Emilia nel XV), instradati verso la versione a tredici dal giocatore e allenatore Silao Laega, capace di prendere parte a tre coppe del Mondo di Rugby a XV con Samoa, e poi guida tecnica e caratteriale della stessa Albinea. Ma gli appassionati della disciplina, e in particolare i sostenitori siciliani degli Spartans Catania, ricorderanno anche l’australiano Johnny Grasso, come anche i più giovani Suaria e Duca, aspri contenders della scorsa stagione a XIII e quest’anno protagonisti (gli ultimi due) di un’ottima stagione con le Fiamme Oro Roma in Eccellenza. Insomma, Union e League si imparentano sempre più, contaminandosi e rilasciandosi mutui benefici. La durezza degli impatti del XIII rappresenta un’ottima palestra in funzione del campionato a XV, così come le soluzioni tattiche spesso più originali. Il campionato italiano League, insieme alla Coppa Italia già disputatasi, rappresenta l’occasione per mantenersi in forma, per crescere agonisticamente ma, soprattutto, la possibilità di diventare dei protagonisti in un movimento giovane e che deve esprimere ancora molto, anche con riferimento alla finestra internazionale, dove l’Italia si sta pian piano cercando una posizione.
In piena bagarre campionato, inoltre, piomberà in Italia Serge Betsen, uno dei più forti e famosi giocatori di rugby degli ultimi venti anni, che a Roma terrà uno stage (20 e 21 giugno) sui sistemi difensivi di alto livello e le sinergie tra rugby a XIII e rugby a XV che si utilizzano nei campionati più importanti d’Europa: Inghilterra e Francia. L’Italia non vuole rimanere dietro e, nel tentativo, si gioca ormai a rugby tutto l’anno.