RUGBY A 13, SABATO AL TRE FONTANE ITALIA E BARA SI SFIDANO IN NOME DELLA LOTTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Redazione

Roma – Il mondo del rugby a 13 italiano è in fibrillazione. Mancano ormai poche ore al test match internazionale di sabato prossimo al Tre Fontane di Roma tra la Nazionale italiana e la forte formazione di BARA (British Asian Rugby Association), fondata da un grande ex campione del Rugby League come Ikram Butt. La partita sarà anticipata da altre iniziative come un concentramento di mini-rugby, un torneo Old e uno femminile, una dimostrazione Under 6 e poi al termine del match musica e tanta birra per festeggiare tutti insieme. Un evento di grande significato sportivo perché farà capire all’Italia, contro un avversario di grande spessore, a che punto è arrivato il suo percorso di crescita tecnico. Ma anche per rimarcare l’idea di uno sport che superi certe barriere e che sia da stimolo per l’integrazione tra i popoli e in questo senso aver scelto BARA come avversario non è stato certo casuale. Ma soprattutto il match metterà in palio il trofeo “White Ribbon”, dal nome della campagna (del fiocco bianco) con cui si vuole sensibilizzare gli animi contro la violenza sulle donne. Il motivo propulsore della campagna è stato il massacro di Montreal del 6 dicembre 1989, in cui 14 donne furono uccise da un antifemminista. In occasione di questo drammatico e storico accadimento, in Canada nacque un movimento, i cui membri indossavano un fiocco bianco per manifestare la propria opposizione alla violenza contro le donne. La «Campagna del Fiocco Bianco» iniziò nel 1991 in seguito a questo movimento. Lanciata da politici canadesi, è oggi diffusa in più di 50 paesi in tutto il mondo. Il principio di base è l'importanza che uomini e ragazzi alzino la voce contro qualsiasi forma di violenza contro le donne. In Canada è il 6 dicembre la «Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne» (National Day of Remembrance and Action on Violence Against Women), mentre nell'altra parte del mondo si celebra il 25 novembre di ogni anno (fonte Wikipedia). La campagna si protrae in genere per due settimane, dal 25 novembre al 7 dicembre, durante le quali gli uomini manifestano la propria adesione con un gesto semplice ma significativo: indossando, appunto, un piccolo fiocco bianco. La manifestazione si svolge con modalità molto diverse nelle diverse nazioni e nelle diverse città, fermi restando il fiocco bianco e la finalità. La prima «Campagna Italiana del Fiocco Bianco» è stata lanciata per la Giornata mondiale contro la violenza alle donne, il 25 novembre del 2006 a Firenze dall'Associazione Artemisia, con iniziative che si sono svolte in più di 30 città italiane. Ed è in nome del sacrosanto diritto all’incolumità del genere femminile che due squadre di rugby, di cui una nazionale, hanno deciso di incrociarsi su di un campo di gioco. Valori come l’altruismo, il sacrificio individuale in funzione della squadra, la lealtà verso l’avversario tratteggiano le principali caratteristiche del rugby che spesso viene posto come esempio da seguire per tutti gli altri sport. Ed il 16 maggio, Italia e BARA se le “daranno” di santa ragione, per rivendicare, ancora una volta e con più forza: “No violence against women”. Questi i convocati della Nazionale italiana guidata dall’allenatore capo Ty Sterry: Giovanni Magi, Massimo Boncoddo, Davide Gioè, Alessandro Corbucci, Giacomo Franzoni, Alessandro Ippoliti, Gabriele Mercuri, Leonardo Di Fiore e Matteo Lombardi dei Gladiators Roma, Lorenzo Rima del Rugby Mantova, Francesco Giorgini, Jacopo Canulli e Stefano Paolucci del Cella Cella Rugby Rieti, Camel Elgassaoui e Concetto D’Aquila del Syrako di Siracusa, Jobel De Castro e Simone Bianco dei Magnifici Firenze, Daniele Gianpietri, Alessio Guardiano, Alberto Santavenere e Mattia Cecchetti del Gran Sasso Rugby league.
 




RUGBY A 13, È IL MESE DEL TROFEO “WHITE RIBBON” – STERRY: «NON VEDIAMO L’ORA DI SFIDARE BARA»

Redazione

Roma – L’attesa sta per finire. Il prossimo sabato 16 maggio, nella storica cornice dello stadio delle Tre Fontane a Roma, si terrà l’incontro internazionale tra la Nazionale italiana di rugby a 13 e la celebre formazione di BARA (British Asian Rugby Association), fondata da una legenda del Rugby League come Ikram Butt. Sarà un’intera giornata all’insegna della palla ovale, con appuntamenti sportivi e non dalla mattina fino a tarda notte: si partirà con un concentramento di mini-rugby, poi ci saranno un torneo Old e uno femminile, una dimostrazione Under 6 e l’evento clou dell’incontro tra l’Italia e Bara previsto alle ore 17. Al termine del match musica e tanta birra per festeggiare tutti insieme. Ma il senso più profondo che la neonata Lega Irfl (movimento di rugby a 13 da poco ufficialmente riconosciuto dalla Federazione Italiana Rugby) e BARA hanno voluto dare all’appuntamento, è quello di carattere sociale sostenendo con forza la campagna del “fiocco bianco” (“white ribbon” appunto), quella contro la violenza sulle donne, e mettendo in palio un trofeo che porterà proprio questo nome. La scelta di un avversario come BARA, inoltre, non è casuale: si vuole rimarcare l’idea di uno sport che superi certe barriere e che sia da stimolo per l’integrazione tra i popoli. Tra l’altro BARA si è già distinta per campagne sociali che l’hanno vista assoluta protagonista soprattutto nel continente africano. Il team azzurro guidato dall’head coach Ty Sterry non vede l’ora di giocare questa partita. «Sarà la nostra partita più importante della prima parte di vita della Nazionale italiana di rugby a 13, un’enorme occasione di crescita. BARA è un grande team, organizzato ed esperto, sulla strada tracciata da una leggenda del rugby league inglese come Ikram Butt che ha reclutato un altro pezzo di storia del rugby league britannico come Garry Schofield. Solo se daremo il massimo potremo avere una possibilità di vincere questa gara – continua Sterry – ma ho massima fiducia nella nostra Nazionale e nello staff tecnico esperto e di talento che prepararerà il nostro team sui più alti standard. Gareth Hatherley-Hurford (defense coach azzurro, ndr) è un ottimo allenatore che porterà l’organizzazione necessaria durante la nostra fase difensiva. Pierpaolo Rotillio (assistant coach, ndr) è un altro tecnico eccezionale che sta dimostrando il suo valore con il Gran Sasso e lavorerà insieme a Riccardo Marini (assistant coach senior, ndr) che è l'allenatore di rugby league di maggior successo in Italia. Fondamentale è anche il lavoro del preparatore atletico Luciano Gorla e la presenza nello staff di preziosi collaboratori come Beppe Moncada (team manager, ndr), Robert Giuliana (liaison manager, ndr) e degli assistenti Umberto Bonaccorsi e Gianni Saraceno». La chiusura di Sterry riguarda i notevoli passi in avanti compiuti dalla “neodenominata” Lega Irfl in questi anni. «Sono felice degli sforzi che tutti i componenti del movimento hanno fatto per promuovere il rugby league nelle varie regioni italiane. E’ chiaro che si può crescere ancora e c’è bisogno di ancora maggior cura di dettagli per programmare la nostra crescita nei prossimi 4 anni. Il riconoscimento ufficiale che ci ha dato la Fir è un passo eccezionale e non potrà che portare grandi benefici. Per me è un enorme onore guidare questa Nazionale e mi auguro che il 16 maggio possiamo rendere orgogliosa l’Italia con una splendida e vittoriosa prestazione contro BARA».
 




RUGBY LEAGUE, GENTILE SULLA NEONATA LEGA IRFL: «ORA NON SIAMO PIÙ RIBELLI, GRAZIE ALLA FIR»

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Roma – Dopo tanti anni di parole, i dubbi sono finalmente svaniti. Il mondo del rugby league internazionale, che chiedeva chiarezza su Firl (federazione che ha partecipato al mondiale) e Firfl (federazione con il maggior numero di atleti e maggiormente presente sul territorio italiano), è stato accontentato. La Firfl, infatti, dallo scorso 15 aprile è divenuta ufficialmente Lega Irfl ed è stata riconosciuta dalla Federazione Italiana Rugby e quindi dal Coni alla stregua del seven (rugby a 7) e del beach e, proprio sotto l’egida della Fir, svolge attività ufficiali di rugby, declinate nel codice a XIII. Tutto ciò ha dei risvolti storici e statistici: la Lega Irfl è il primo movimento di rugby a 13 riconosciuto in Italia nella storia, il primo di rugby a 13 in partnership con una federazione importante di rugby union (la Fir, per l’appunto) ed il primo di rugby a 13 al mondo riconosciuto da un ente Cio. Questo avrà degli importanti risvolti operativi, riguardanti la possibilità, per i club e i giocatori di rugby a 15 (77mila in Italia), di poter giocare nei campionati della neonata Lega (e nella finalmente unica ed ufficiale Nazionale di rugby a 13 italiana, ndr) con piene garanzie assicurative e con il benestare della Fir. La copertura assicurativa dei giocatori sarà di fatto la medesima dei club e dei giocatori di 15. Inevitabile che ciò possa essere una grossa spinta propulsiva per un movimento che, rispetto alle altre specialità riconosciute, potrà aiutare almeno su alcuni aspetti tecnici e tattici il rugby a 15, come avviene nei più importanti paesi rugbystici di union. «Siamo davvero orgogliosi e felici per questo riconoscimento – spiega il segretario generale Pierluigi Gentile -, soprattutto perché da anni venivano date false notizie su di noi da altre pseudo realtà. È divertente oggi pensare che siamo stati chiamati “rebels” (ribelli, ndr) per anni ed oggi invece, finalmente, una sorta di giustizia ha sancito che i “rebels” sono altri. Sei anni fa abbiamo preso la nostra strada per due importanti motivi: perché abbiamo sempre pensato fondamentale e giusto rapportarci in modo sereno e costruttivo con la Fir da cui tutti proveniamo e che ringraziamo e poi perché siamo italiani e, secondo noi, era giusto che la nostra Nazionale fosse l'espressione di un movimento creato sul territorio. Troppo semplice chiamare giocatori solo per un mondiale, quando ci sono ragazzi che per anni giocano, sudano e lottano nei tuoi campionati. Finché ci sarò io, noi non li lasceremo mai fuori. Non ho nulla contro gli oriundi, anzi sono un aiuto, ma a noi serve che gli stessi giocatori vengano in primis a giocare nei nostri campionati, ci aiutino realmente a migliorarci di livello e, così facendo, potranno certamente essere parte delle nostre Nazionali. La speranza ora – prosegue Gentile – è che anche le istituzioni europee non blocchino il nostro sviluppo, come accaduto fino a poco tempo fa, utilizzando il pretesto che non eravamo riconosciuti. Ora siamo riconosciuti e speriamo, come già successo a Londra, a Westmister (il movimento ringrazia per questo il membro del Parlamento, Greg Mulholland), di venire accolti ed ascoltati. Vogliamo che le nazionali o i club stranieri possano finalmente, come tante volte ci è stato richiesto, confrontarsi con noi, per permetterci di migliorare e crescere ancora». Inevitabili i ringraziamenti del caso, a questo punto del percorso di crescita del rugby a 13 italiano: «Un grazie particolare va a tutta la Fir e, in particolare, all'avvocato Nino Saccà ed al presidente Alfredo Gavazzi che ci hanno traghettato, seguendo le indicazioni dateci dal presidente del Coni Malagò. Vorrei poi ringraziare tutti quelli che hanno contribuito al nostro movimento fin dall’inizio ed anche quelli che ci hanno sostenuto negli anni, ma che purtroppo hanno scelto altre strade. Mi auguro infine che, chi gestisce i pochi club dell'altra pseudo associazione, non impedisca ai loro ragazzi di giocare finalmente in un campionato riconosciuto. Ora i giocatori possono stare sereni, sotto il profilo legale e assicurativo, nel praticare il rugby a 13 in Italia. Li invito – conclude Gentile – ad agire nell'interesse dei loro giocatori e del rugby league e noi li accoglieremo a braccia aperte».
 




RUGBY LEAGUE, LA FIR RICONOSCE LA NUOVA LEGA IRFL – GENTILE: «UN PASSO STORICO»

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Roma – Mercoledì 15 aprile 2015 sarà un giorno storico, indimenticabile, per il rugby a 13 italiano. Il motivo lo si può leggere direttamente nel comunicato della Federazione italiana rugby di quel giorno al capitolo 3.8, sotto il titolo “Irfl: esame statuto e richiesta di presa atto”. «Il Consiglio federale – si legge nel testo – ha deliberato all’unanimità la presa d’atto della Associazione denominata Lega Italiana Rugby Football League (d’ora in avanti indicata come Lega Irfl) con sede legale in Roma via di Santa Croce in Gerusalemme 63, quale associazione sportiva, sotto l’egida federale, impegnata nelle attività del rugby nelle modalità rugby a 13 e rugby a 9». Un riconoscimento storico, che apre orizzonti notevolissimi per la nuova Lega Irfl, d’ora in avanti ancora più “appetibile” per i grandi giocatori del rugby union italiano: una nuova vetrina, nuove possibilità di coinvolgimento, per esempio, degli atleti che militano in Eccellenza che potrebbero curare maggiormente aspetti tecnici come l’impatto, il ritmo, la tecnica e quant’altro e che potranno allargare i confini della propria esperienza internazionale. Con questo breve stralcio, in sostanza, la Fir sposa le idee, i propositi e la visione della nuova Lega Irfl: un atto molto più che formale, un passo assolutamente decisivo per la crescita di tutto il movimento del rugby a 13 italiano. Alla luce di questo “inglobamento” nella Federugby, potrebbe essere rivisto il calendario degli impegni internazionali della Lega Irfl anche se rimane assolutamente confermato il grandissimo appuntamento del prossimo 16 maggio quando allo stadio “Tre Fontane” di Roma la Nazionale italiana di rugby a 13 sfiderà la selezione britannica dei BARA (British Asian Rugby Association). Quasi inevitabilmente, inoltre, già dal prossimo anno si assisterà ad un allargamento del numero di squadre che partecipano al campionato. Tra l’altro, il sito ufficiale di Federleague (www.federleague.it) avrà un secondo dominio www.fir13.it con “reindirizzamento” a quello principale proprio per rendere omaggio alla decisione della Federugby.
A sei anni di distanza dalla nascita, avvenuta nel 2009 con quattro squadre che parteciparono al primo campionato, il movimento del rugby a 13 italiano, che conta più di mille tesserati e che dal 2010 celebra anche una Coppa Italia nei mesi di febbraio e marzo, ha un riconoscimento ufficiale da Fir. «Un grande orgoglio misto a soddisfazione – dice il segreterio generale della Lega Irfl Pierluigi Gentile che sin dall’inizio ha alimentato questo progetto -, un passo decisivo per la nostra volontà di crescere e migliorare ancora».




RUGBY LEAGUE, IL CAPITANO DELL’ITALIA FRANZONI: «LA SFIDA A BARA? UN GRANDE TEST»

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Roma – Manca circa un mese, ma il count-down è già iniziato. La macchina organizzativa della Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) si è già messa in moto e sta curando gli ultimi dettagli per l’attesissima sfida che si terrà il 16 maggio prossimo allo stadio delle “Tre Fontane” a Roma tra la Nazionale italiana di rugby a 13 e la celebre formazione di Bara (British Asian Rugby Association), fondata da una legenda del rugby league come Ikram Butt. Una giornata completamente dedicata alla palla ovale con un concentramento di mini-rugby, un torneo Old e uno femminile e una dimostrazione Under 6 a precedere il grande evento internazionale che, oltre ad un forte significato di sport come integrazione tra i vari popoli, metterà in palio il trofeo “White Ribbon”, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Anche gli azzurri non stanno nella pelle e la conferma arriva dal capitano dell’Italia Giacomo Franzoni, terza linea che a giugno compirà 25 anni e che guiderà la Nazionale del commissario tecnico Ty Sterry. «Ci prepariamo ad affrontare un avversario di grande livello – spiega Franzoni – Dopo il test col Kenya della scorsa stagione, ci troveremo al cospetto di una squadra esperta, con grandi qualità e molto organizzata. Insomma un antagonista ideale per capire a che punto è arrivata la crescita della nostra Nazionale». Un’Italia che, anche rispetto alla bellissima esperienza dello scorso anno in Africa, arriverà all’appuntamento molto rinnovata. «Ci sono stati dei nuovi innesti che hanno contribuito ad alzare la qualità dell’Italia – conferma Franzoni – Ci serve ancora del tempo per affiatarci e creare le giuste intese, ma il percorso di crescita dell’intero movimento del rugby league e dello stesso campionato italiano che ha già visto l’ingresso di nuove squadre non potrà che far bene anche alla Nazionale. Siamo un gruppo giovane, ma siamo sulla strada giusta». Da giocatore del Perugia (squadra che milita nella serie A del rugby a 15) Franzoni fa un’ultima, importante sottolineatura. «Noto sempre maggiore interesse da parte dei miei “colleghi” verso il rugby league, interpretato come un modo molto interessante di tenersi in allenamento in estate e di allenare aspetti tecnici meno “stimolati” nel corso della stagione tradizionale. Per questo sono molto fiducioso che la crescita del rugby a 13 possa continuare e il test con Bara sarà una splendida occasione» conclude il capitano azzurro.
 




RUGBY A 13: L’ATTORE SIMON GRECHI LANCIA IL “WHITE RIBBON TROPHY” TRA ITALIA E BARA

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Roma – Sarà probabilmente l’evento più importante dell’anno per la Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Il prossimo sabato 16 maggio allo stadio delle “Tre Fontane” a Roma si terrà l’incontro internazionale tra la Nazionale italiana di rugby a 13 e la celebre formazione di Bara (British Asian Rugby Association), fondata da una legenda del Rugby League come Ikram Butt. L’impegno organizzativo messo in campo dalla Firfl è enorme anche perché si tratterà di un’intera giornata all’insegna della palla ovale, con appuntamenti sportivi e non dalla mattina fino a tarda notte. Ci saranno un concentramento di mini-rugby, un torneo Old e uno femminile, una dimostrazione Under 6 e l’evento clou dell’incontro tra l’Italia e Bara previsto alle ore 17. Al termine del match musica e tanta birra per festeggiare tutti insieme. Ma il 16 maggio non sarà solo una giornata di sport, anzi. Il senso più profondo che la Firfl e Bara hanno voluto dare all’appuntamento è quello di carattere sociale sostenendo con forza la campagna del “fiocco bianco” (“white ribbon”), quella contro la violenza sulle donne, e mettendo in palio un trofeo che porterà proprio questo nome. A tal proposito, nei giorni scorsi, il segretario generale della Federazione Italiana Rugby Football League Pierluigi Gentile ha incontrato in una delle palestre più importanti per il crossfit capitolino (la "23 Revolution" di piazza Antonio Baldini a Roma) l’attore Simon Grechi, che è stato investito del ruolo di primo ambasciatore della campagna “White Ribbon Italia” sposata dalla Firfl. «Simon ha dimostrato che il suo vecchio cuore da rugbysta (fu giocatore della Rugby Roma da giovane, ndr), impegnato e attento al sociale, batte sempre forte e ci ha promesso che farà di tutto per essere padrino e presente all’appuntamento del “White Ribbon Trophy”» ha dichiarato Gentile a margine dell’incontro con l’attore. Oltre al forte sostegno del progetto “White Ribbon” la partita sottolinea simbolicamente l’importanza dell’integrazione tra i popoli, visto questo particolare momento storico. La Firfl e Bara credono fermamente che, anche grazie allo sport, certe barriere si possono tranquillamente superare.
 




ITALIA RUGBY FOOTBALL LEAGUE: GLI USAG ROMA ALZANO LA COPPA ITALIA AL CIELO DI CAMPI BISENZIO

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Roma – I campioni uscenti non hanno fallito. Ancora una volta gli Usag Roma, già vincitori della scorsa edizione della Coppa Italia, hanno alzato il trofeo 2015 al cielo di Campi Bisenzio, in una bellissima giornata di chiusura della manifestazione che quest’anno ha visto una formula completamente rinnovata. La Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl), infatti, ha deciso di fare dei “concentramenti interregionali” per stabilire le finaliste della Coppa Italia 2015 e ha scelto di far giocare le squadre a 9, invece che nella classica disciplina del 13 (che è comunque molto vicina al “rugby nine”), un po’ per provare a rimescolare gli equilibri in campo, un po’ per privilegiare gare con tempistiche più rapide e maggiore spettacolarità. Una scelta azzeccata anche se gli Usag Roma hanno avuto la meglio anche stavolta, battendo nell’atto conclusivo la squadra padrona di casa dei Magnifici di Firenze e quella siciliana della Syrako. Sabato scorso, presso il campo della Libertas di San Piero a Ponti dei Puma Bisenzio, nel comune di Campi Bisenzio (in provincia di Firenze) che aveva già ospitato una seguitissima seconda tappa interregionale, la giornata si è aperta con una esibizione di touch rugby league, mentre a seguire sono scesi in campo tre giovani gruppi Under 14 appartenenti alle società del Firenze 1931, dei Puma Bisenzio e dei Lions Livorno. C’è stato spazio anche per uno sguardo alla gara del Sei Nazioni di rugby tra Italia e Galles, proiettata su un maxi schermo, e poi si è entrati nel clou dell’evento con le gare della finale di Coppa Italia. I primi a scendere in campo sono stati i Magnifici con il Syrako e ad avere la meglio sono stati i toscani col punteggio di 14-8. I siciliani si sono battuti con grande caparbietà anche nel secondo incontro, ma non hanno potuto fare molto contro l’esperienza e la sagacia tattica degli Usag Roma che si sono imposti per 16-4. Nella sfida finale i capitolini sono andati a prendersi il trofeo sconfiggendo per 16-0 i Magnifici e trionfando nella Coppa Italia 2015. Per quanto riguarda gli appuntamenti coi club, ora, si tornerà in campo ai primi di giugno con la disputa delle prime gare del campionato della Federleague 2015, ma l’attenzione di tutto il movimento è già indirizzata al fantastico appuntamento internazionale che attende gli azzurri del rugby a 13 il prossimo 16 maggio a Roma contro la selezione di Bara.
 




FRASCATI SCHERMA: GRANDE FESTA PER IL SECONDO MEMORIAL “STEFANO SIMONCELLI”

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Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma ha celebrato uno degli appuntamenti più sentiti della sua stagione. Presso la palestra del club tuscolano, infatti, si è tenuta la seconda edizione del memorial intitolato a Stefano Simoncelli, vero e proprio punto di riferimento del movimento schermistico frascatano e non solo. Tanti bambini di molte società, prettamente laziali, hanno voluto partecipare all’appuntamento dedicato esclusivamente alle Prime lame, vale a dire agli esordienti delle pedane. Un’affluenza molto importante (circa 200 piccoli atleti si sono alternati nelle gare tra il sabato e la domenica) che ha dato gioia alla famiglia frascatana che in una giornata di festa e di sport ha voluto ricordare Stefano. Da sottolineare, per i piccoli atleti frascatani, le ottime prestazioni di Simeone Pio Karol, secondo nella sciabola maschile, di Alice De Belardini che ha vinto nel fioretto femminile, di Ludovica Nicastro che si è piazzata al nono posto nella spada femminile, di Elena Sofia Furfaro (prima), Sofia Giammarioli (seconda), Chiara Luciani (ottava) e Sofia Oggiano (nona), che hanno ottenuto ottimi piazzamenti nella sciabola femminile. Da ricordare, inoltre, la presenza istituzionale del consigliere delegato allo sport del Comune di Frascati Miriam Trobbiani e del delegato Coni per il Comune tuscolano Sergio Sacchetti oltre a quella del presidente del comitato regionale federale del Lazio Claudio Fontana e dei vertici dell’organigramma del Frascati Scherma. «Un appuntamento sempre particolare ed emozionante a cui tutto il nostro club tiene tantissimo, siamo orgogliosi e grati alle tantissime società che con la loro presenza hanno omaggiato il ricordo di Stefano» ha detto il presidente del Frascati Scherma Paolo Molinari.
Nel week-end si sono tenute anche gli “Internazionali di scherma della capitale” dedicati agli Under 23: nel primo giorno di gare il club Frascati ha ottenuto due terzi posti con Camilla Mancini nel fioretto (dove la Montalto Monella è arrivata sesta) e Francesco D’Armiento nella sciabola, mentre il giorno successivo nel fioretto c’è stato un vero e proprio dominio con Francesco Trani e Filippo Guerra che si sono affrontati in finale (ha vinto il primo) e con Guillaume Bianchi che ha concluso settimo.




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13): A CATANIA VINCE SYRAKO, SABATO LE FINALI DI COPPA ITALIA A FIRENZE

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Roma – E’ stata la new entry del Syrako di Siracusa la vincitrice della terza e ultima tappa “interregionale” della Coppa Italia 2015 organizzata dalla Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). L’evento si è svolto a Catania e il campo di gioco è stato quello dei Briganti rugby a 15 di San Teodoro Liberato. «C’è stato un buon riscontro di pubblico e siamo felici di come sia andata la giornata – spiega il responsabile del Comitato Sicilia della Firfl, Gianni Saraceno – Alla fine, anche a causa di contemporanei “impegni” rugbystici, non abbiamo potuto allestire la squadra della “rappresentativa siciliana”, ma c’è stata una sfida secca tra il Syrako e i Briganti di Catania padroni di casa con i primi che l’anno spuntata per sei mete a due e hanno guadagnato l’accesso alla finali». La macchina organizzativa della Firfl si è già messa in moto per ospitare l’ultimo atto di una Coppa Italia 2015 la cui formula rinnovata è stata sicuramente apprezzata: i tre “grandi concentramenti” interregionali hanno catturato l’interesse di diversi appassionati e anche la formula del rugby a 9 (che per il XIII è il corrispettivo del seven per il rugby union) è sembrata quella più azzeccata. Sabato, dunque, appuntamento presso il campo della Libertas di San Piero a Ponti dei Puma Bisenzio, nel comune di Campi Bisenzio (in provincia di Firenze), che ha già ospitato una seguitissima seconda tappa. Si partirà dalle ore 14 e anche stavolta, a corollario dell’evento della finale di Coppa Italia, ci saranno alcune esibizioni come quella del fitrugby che coinvolgerà diverse palestre della Toscana e a seguire del touch rugby. Poi ci sarà la visione su un maxischermo della sfida del Sei Nazioni che vedrà protagonista l’Italia contro il Galles e a seguire si darà il via al triangolare che assegnerà la Coppa Italia. In campo i campioni uscenti degli Usag Roma, i padroni di casa dei Magnifici di Firenze e i siciliani del Syrako: la battaglia è assicurata e il livello tecnico sarà certamente molto alto e certamente Campi Bisenzio, come già in occasione della tappa interregionale, saprà rispondere con una grande cornice di pubblico. L’assegnazione del primo trofeo stagionale della Federleague è ormai alle porte.
 




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), DOMENICA L’ULTIMA TAPPA DI COPPA ITALIA A CATANIA PRIMA DELLE FINALI

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Roma – Si avvicina il primo grande appuntamento stagionale della Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl). Le finali di Coppa Italia, infatti, sono in programma per sabato 21 marzo a Firenze e quindi si tornerà in Toscana dopo la disputa della fortunata seconda tappa di qualche settimana fa. Domenica prossima, invece, ci sarà la terza tappa regionale della competizione dopo quella capitolina e (appunto) quella toscana: ad ospitare l’evento sarà Catania e il campo di gioco sarà quello dei Briganti rugby a 15 di San Teodoro Liberato. «Non vediamo l’ora di assistere a questa bella festa di sport e di fare ulteriore promozione al movimento del rugby a 13 – spiega il responsabile del Comitato Sicilia della Firfl, Gianni Saraceno – Si comincerà in tarda mattinata e saranno presenti tre squadre: i padroni di casa dei Briganti, la novità Syrako di Siracusa e una sorta di rappresentativa dei più importanti giocatori siciliani. Al di là di come finirà, speriamo di poter attirare tanta gente presso l’impianto di San Teodoro Liberato per far conoscere sempre di più la nostra disciplina». La Sicilia, nel tempo, si è confermata tra le regioni più “attive” nel rugby a 13 italiano. «Siamo contenti di come stanno andando le cose sia a livello strettamente numerico sia dal punto di vista qualitativo – conferma Saraceno -, merito pure del lavoro fatto in passato da esponenti importanti di questo sport come Massimo Nicotra e Tino Magrì. Il lavoro da fare è ancora molto e ci auguriamo di poter crescere ancora, ma il coinvolgimento di una realtà come quella di Siracusa conferma che stiamo andando nella direzione giusta». Tutto pronto per l’ultimo appuntamento “interregionale” prima del gran finale: i detentori del trofeo degli Usag Lazio stanno per conoscere i loro sfidanti.
 




FIRFL, LA NAZIONALE DI RUGBY A 13 SFIDERÀ LA FORMAZIONE DI BARA IL PROSSIMO 16 MAGGIO

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Roma – La celebre formazione di BARA (British Asian Rugby Association), fondata da una leggenda del Rugby League come Ikram Butt, il prossimo 16 maggio sarà a Roma. Non per una gita, visto che potrebbe esserci anche l’opportunità di un incontro con Sua Santità Papa Francesco, ma soprattutto per rafforzare la campagna “White Ribbon” (quella contro la violenza sulle donne) attraverso, ancora una volta, lo sport. A sfidare i “britannici” sarà la nazionale italiana di rugby a XIII, una selezione ancora giovane, ma già molto impegnata in campagne sociali che l’hanno vista assoluta protagonista soprattutto nel continente africano. Lo stesso Pierluigi Gentile, segretario generale della Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl), si è detto onorato di ospitare BARA a Roma sottolineando che la Firfl ne condivide pienamente i valori, usando lo sport ed il rugby a 13 in particolar modo come mezzo sociale per impegnarsi con le comunità più ampie ed affrontare questioni importanti come la campagna del “Fiocco Bianco” (“White Ribbon”, appunto).
«Oltre ad un forte sostegno del progetto “White Ribbon” – ha aggiunto Gentile – questa partita sottolinea simbolicamente l’importanza dell’integrazione tra i popoli, visto il particolare periodo storico in cui troviamo. Il nostro vuole essere un esempio di come, con lo sport, certe barriere si possono superare». BARA, d’altronde, è anche un’organizzazione che mira a fornire modelli positivi, ad abbattere le barriere culturali e religiose, a promuovere l'integrazione nella comunità, lo sviluppo personale ed una vita sana, ad incoraggiare la partecipazione nello sport ed all’attività fisica soprattutto attraverso il rugby. Fondata nel 2004 da Butt, giocatore internazionale che, come oggi Sonny Bill Williams, si è espresso su grandi livelli in entrambi i codici del rugby (Union e League), BARA si è distinta in termini di promozione della coesione della comunità in tutto il Regno Unito, proprio attraverso entrambi i codici del gioco della palla ovale.
Per la nazionale azzurra della Firfl, invece, un’altra occasione per allenare e testare il proprio tasso tecnico, per capire quindi a che punto del processo di crescita siamo ma, soprattutto, l’ennesima occasione per offrire il proprio contributo ad una causa nobile. L’appuntamento, quindi, è fissato per il 16 maggio a Roma (presumibilmente presso il campo Tre Fontane anche se la location è in via di ufficializzazione) per un match dai grandissimi contenuti tecnici, ma anche e soprattutto per una gara dall’alto contenuto sociale.