LIRFL (RUGBY A 13), LA SYRAKO PREPARA LA FESTA: «CHE ORGOGLIO LA FINALE DEL CAMPIONATO DA NOI»

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Roma – Come l’anno scorso sarà ai nastri di partenza anche se, forse, con aspettative diverse. La Syrako, formazione di Siracusa che parteciperà all’ormai prossimo campionato di rugby a 13 organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl), vivrà in ogni caso una stagione indimenticabile come spiega il player manager del team siciliano Concetto D’Aquila. «L’ente organizzatore ci ha dato la possibilità di organizzare la finale che assegnerà lo scudetto 2016 sul nostro campo, il “Pippo Di Natale”. L’evento si terrà nel week-end tra il 9 e il 10 luglio quando si giocherà anche la finale del terzo e quarto posto e non vediamo l’ora di poter gustarci quella grande festa». D’Aquila non nasconde che, a livello tecnico, per la Syrako sarà molto difficile arrivare alla finale scudetto da protagonista anche in campo. «Nella scorsa stagione abbiamo fatto un bellissimo percorso che ci ha visti approdare in semifinale e perdere, seppur a testa alta, con la validissima formazione toscana dei Magnifici. Quest’anno il nostro organico, che in parte gioca il campionato di serie C1 di rugby a 15 sempre sotto il nome di Syrako, è sicuramente più sperimentale e ha un organico mediamente più giovane, ma questo non vuol dire che non ci giocheremo le nostre carte». A partire dalla sfida in programma l’11 giugno prossimo a Reggio Calabria e valida come gara d’andata dell’abbinamento meridionale. «Il team calabrese è un’altra compagine di spessore, con diversi giocatori che militano in serie B – rimarca D’Aquila – Ma nel rugby a 13 c’è possibilità che i valori si livellino e che possano incidere tanti altri fattori. Da quando è finita la stagione del XV abbiamo modificato le metodologie di allenamento, concentrandoci esclusivamente sul rugby league. Tra l’altro abbiamo organizzato anche tre stage a Modica, Catania e Messina per cercare di puntellare il nostro organico». Manca solo il responso del campo, ma per ottenerlo non bisognerà aspettare molto…
 




LIRFL (RUGBY A 13), ECCO IL CALENDARIO DEL CAMPIONATO 2016: SI PARTE IL 3 GIUGNO, FINALE IL 10 LUGLIO

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Roma – Il dado è tratto. In attesa del super evento colorato d’azzurro con la sfida del 28 maggio tra la Nazionale e la selezione di BARA in programma a Leeds, la Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) ha definito il calendario e le partecipanti per il prossimo campionato. Il via sarà dato il prossimo venerdì 3 giugno con la partita inaugurale tra le squadre toscane dei Magnifici di Firenze e dei Puma di Campi Bisenzio, mentre le gare della prima fase si concluderanno entro il 18 giugno. Oltre a Magnifici e Puma, al massimo campionato di rugby a 13 italiano parteciperanno anche gli umbri degli Hammers (recenti vincitori della Coppa Italia) che sono stati abbinati all’altra compagine toscana del Val di Sieve, mentre i Gladiators di Roma se la vedranno con gli abruzzesi di L’Aquila in un match che vedrà di fronte la formazione più titolata del rugby union italiano (cinque titoli consecutivi) e l’ultima a laurearsi campione d’Italia la scorsa estate. Nell’abbinamento meridionale, infine, i calabresi di Reggio contenderanno il passaggio del turno ai siciliani della Syrako. La formula è piuttosto semplice: ci saranno gare di andata e ritorno tra le formazioni abbinate in base alle quali le quattro squadre vincenti saranno ordinate in una classifica in base ai punti ottenuti (due punti per la vittoria e uno per il pareggio con bonus di un punto se si segneranno almeno quattro mete o se si perderà con un massimo di sei punti). Una volta stabilita la lista delle quattro semifinaliste, la prima della classifica sfiderà la quarta e la seconda si confronterà con la terza, ma la sede di gara sarà decisa da un sorteggio. La data fissata per le semifinali è quella del 26 giugno. La finalissima che assegnerà lo scudetto 2016 e anche quella del terzo e quarto posto si giocheranno nel week-end del 9 e 10 luglio a Siracusa e sarà il solito grande evento firmato Lirfl. Il calendario è stato stilato e le varie protagoniste stanno limando gli ultimi dettagli in vista dell’esordio: ora non resta che mettersi comodi e godersi il grande spettacolo del rugby a 13 italiano.
 




LIRFL (RUGBY A 13), LA PRIMA VOLTA DI RUGGERI: «INDOSSARE LA MAGLIA AZZURRA SARÀ UN’EMOZIONE FORTE»

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Roma – Continua a grandi passi il percorso di avvicinamento al test match internazionale che la Nazionale della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) affronterà il prossimo 26 maggio a Leeds (Inghilterra) contro la forte formazione di BARA. Tra coloro che parteciperanno alla spedizione azzurra c’è l’emiliano Luca Ruggeri, primo centro nel rugby league e terza linea nel XV, alla prima convocazione per una partita ufficiale della Nazionale. «Ho partecipato già a un precedente raduno azzurro a Vinci – ricorda l’atleta che è in forza ai Magnifici nel rugby a 13 e al Reno Rugby Bologna, compagine di serie B, nel rugby union – e da quel momento non nascondo che la speranza di riuscire a entrare tra i convocati per Leeds è stata forte. La comunicazione in maniera informale me l’ha anticipata Beppe Moncada, poi è arrivata la lettera ufficiale della Lirfl: un momento di emozione forte nel pensare di poter indossare la maglia azzurra». Eppure Ruggeri è uno che, pur con la sua giovane età, ha già vissuto importanti esperienze sia nazionali che internazionali. «Pratico il rugby in tutte le sue forme – dice il ragazzo che a settembre compirà 25 anni – L’ho conosciuto quasi per caso quando ero un ragazzino: un amico di università di mia sorella le chiese che sport facessi e in quel momento io, che avevo praticato fino a quel momento le arti marziali e il calcio, non avevo uno sport che mi prendeva. Fu lui a consigliarle di provarmi a fare rugby: è stato come un colpo di fulmine, da quel momento non l’ho abbandonato più e oggi, oltre al rugby a XV e al XIII, mi diletto anche nel Seven, con cui quattro anni fa a Messina mi laureai vice-campione d’Italia ai campionati universitari, e nel beach rugby». Se il rugby è stato un incontro “casuale”, lo sport era nel destino di Ruggeri. «Sono nato in una famiglia di sportivi: mio papà è stato calciatore di buon livello, mia mamma ha praticato atletica e sci, le mie sorelle sono state pallavoliste. E poi il cugino di mia mamma, Alberto Testa, è stato Nazionale di rugby a 15». Per il futuro prossimo gli obiettivi sono chiari. «Uno l’ho già raggiunto ed era quello di figurare tra i convocati – rimarca Ruggeri -, il prossimo è quello di riuscire a dare il mio contributo all’Italia e fare una buona figura».
 




LIRFL (RUGBY A 13), IL ROMANO DI FIORE: «LA CONVOCAZIONE CON L’ITALIA? NON VOLEVO CREDERCI»

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Roma – Sarà il più giovane della comitiva azzurra in partenza per Leeds dove sabato 28 maggio verrà rimesso in palio il “White Ribbon Trophy” nella sfida tra la Nazionale di rugby a 13 italiana e la famosa selezione di BARA (British Asian Rugby Association). Leonardo Di Fiore, ala classe 1997 in forza ai Gladiators di Roma, farà parte dell’Italia dei neo commissari tecnici Pierpaolo Rotilio e Riccardo Marini che si esibirà in terra britannica. Per lui si tratterà della seconda convocazione dopo quella dello scorso anno, nel match che Italia e BARA disputarono allo stadio Tre Fontane di Roma (con vittoria azzurra). «Quando me lo hanno comunicato non volevo crederci – dice Di Fiore – Lo scorso anno è stato bellissimo fare la prima presenza in azzurro, ma ebbi poco spazio. Ora ci riproverò cercando di dare un maggiore contributo alla causa della Nazionale e poi fare una trasferta a Leeds con la maglia azzurra mi darà una carica speciale». Una gioia da condividere con la famiglia (oltre a mamma Gianna vanno ricordati papà Danilo, con cui condivide l’hobby della caccia, e il fratello minore Damiano che ha cominciato a giocare a rugby prima di lui) e con tre amici speciali. «Simone, Benedetta e Ludovica che mi hanno sempre seguito e sostenuto» dice Di Fiore. Come la maggior parte dei suoi “colleghi” del rugby league, anche Di Fiore si è avvicinato a questa disciplina provenendo dal XV. «Come ho cominciato a giocare? Ero in terza elementare e un’amica di mia mamma Gianna, che aveva conosciuto il rugby e aveva portato il figlio a giocare a Frascati, le consigliò di provare. Da quel momento non ho più smesso: ho fatto alcuni anni di giovanili a Frascati, poi mi spostai all’Appia rugby nell’anno dell’Under 18 e da quest’anno gioco al Cus Roma. Al rugby league mi sono avvicinato proprio tre anni fa quando stavo addirittura per abbandonare il mondo della palla ovale per i tanti problemi che condizionarono l’allora Rugby Frascati. Sebastian Velazquez (l’attuale coordinatore delle Nazionali giovanili azzurre, ndr) e Riccardo Marini mi convinsero a provare il XIII che mi piacque subito per la grande velocità d’azione e per la semplicità di gioco». Ora tornerà a indossare la maglia azzurra: il sogno di Di Fiore continua.
 




LIRFL (RUGBY A 13), CAPITAN GIULIANA E LE AMBIZIONI DEL SYRAKO: «LA FINALE SCUDETTO? PERCHÉ NO…»

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Roma – Nell’edizione 2015 del campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) sono stati tra i protagonisti, tra l’altro a sorpresa visto che si trattava del loro primo anno nel rugby a 13 italiano. La Syrako del presidente-giocatore Concetto D’Aquila, squadra di Siracusa, ci riproverà quest’anno e lo fa con ambizioni nemmeno tanto nascoste, come sottolinea il capitano (e anima del club) Robert Giuliana. «Nella passata edizione del campionato Lirfl arrivammo alle semifinali, perdendo a testa alta contro i Magnifici di Firenze. Se ci piacerebbe ripetere quel piazzamento? Certo, ma perché non pensare anche alla finale…». Il 34enne mediano e lo stesso D’Aquila sono gli elementi di esperienza di un gruppo per il resto molto giovane. «L’ossatura della squadra è la stessa della scorsa stagione – rimarca Giuliana – con quattro nuovi innesti che ci potranno dare ulteriore spessore. La rosa è composta da tanti giovani atleti che devono avere tanta fame di competere». Magari anche in ottica azzurra. «La Lirfl sta dimostrando di voler premiare i ragazzi che si mettono in evidenza durante le competizioni ufficiali e regalare loro il sogno di indossare la maglia della Nazionale: questo dev’essere uno stimolo forte anche per tutti i nostri giovani». La Syrako è stata costretta a saltare l’appuntamento della Coppa Italia, il trofeo che apre ufficialmente la stagione del rugby a 13 italiano, a causa dei play out regionali disputati nella serie C1 siciliana di rugby union. «Ma ora la nostra stagione nel rugby a 15 è praticamente conclusa e possiamo cominciare ad allenarci intensamente per l’appuntamento del campionato di rugby league che per noi è una vetrina davvero importante: non solo ci dà la possibilità di confrontarci con avversari fuori regione e soprattutto di incrociare anche atleti che militano in categorie superiori come accadde proprio nella semifinale contro i Magnifici dello scorso anno. E questo non può che favorire la crescita del nostro gruppo».
 




LIRFL (RUGBY A 13), COACH LAZZARI E LE AMBIZIONI DEL VALDISIEVE: «POSSIAMO FARE BENE»

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Roma – In un recente concentramento “zonale” di Coppa Italia hanno dimostrato di essere molto competitivi. I ragazzi del Valdisieve di coach Walter Lazzari vogliono farsi strada anche nell’ormai prossimo campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). La squadra toscana della frazione di Sieci, nel comune di Pontassieve (situato, per l’appunto, nella Val di Sieve), cercherà di finire al meglio la sua stagione nel rugby a 15 (disputa il campionato di serie C2) per farsi trovare pronta all’appuntamento del league che caratterizza i mesi di giugno e luglio. «La nostra società è nata da cinque anni – racconta Lazzari -, mentre l’ingresso nel rugby a 13 è avvenuto l’anno scorso. Siamo abbastanza nuovi della disciplina, ma la squadra ha già dimostrato di avere dei buoni valori tecnici e quindi siamo convinti che ci potremo togliere delle soddisfazioni. Essendo un club dilettantistico nello spirito, dovremo capire quali saranno i giocatori a disposizione durante i mesi di campionato perché tra impegni lavorativi e familiari bisognerà capire le possibilità di presenza e anche la condizione atletica dei nostri ragazzi». In Toscana il rugby league fa indubbiamente rima col nome dei Magnifici di Firenze. «Un club storico di questa disciplina – conferma Lazzari -, si può dire che siano stati sicuramente uno spot importante per lo sviluppo del rugby a 13 nella nostra disciplina. Per quanto mi riguarda, ho trovato subito molto invitante la possibilità che viene offerta dalla Lirfl ai club di rugby union: la disciplina del XIII, infatti, è sicuramente propedeutica a quella più tradizionale in Italia e inoltre ci dà la possibilità di dare spazio ai ragazzi che magari nel corso della stagione hanno giocato di meno. Poi il Valdisieve nel rugby a 15 può giocare “solo” gare con realtà della nostra regione, mentre grazie alla formula studiata dalla Lirfl ci ritroviamo a confrontarci con realtà al di fuori della Toscana e questo – conclude Lazzari – non può che favorire il percorso di crescita dei nostri ragazzi».
 




LIRFL (RUGBY A 13), COPPOLA LANCIA I CROCIATI CATANZARO: «VOGLIAMO FARE BENE IN CAMPIONATO»

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Roma – Con ancora negli occhi la bella festa per la finale nazionale di Coppa Italia con il trionfo degli Hammers Umbria nella kermesse tenutasi ad Artena, il rugby a 13 è proiettato verso la maggiore delle competizioni organizzata dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl), vale a dire il campionato che partirà a giugno (anche se a maggio ci sarà un’importante parentesi dedicata alla Nazionale italiana). Tra le protagoniste della corsa allo scudetto 2016 ci saranno anche i Crociati Catanzaro Rugby Football League che sono nati ufficialmente la scorsa estate, ma di fatto sono una derivazione (almeno a livello societario) della “vecchia” formazione del Clan Catanzaro che l’anno scorso approdò alle semifinali scudetto. «Ma il gruppo rispetto ad allora è stato molto rinnovato – dice Fausto Coppola, presidente dei Crociati – Abbiamo formato un bel mix tra elementi esperti e altri più giovani: non abbiamo pressioni di vittoria, ma cercheremo di ben figurare come accaduto nella recente Coppa Italia regionale quando ci siamo arresi solo al forte Reggio Calabria». Il massimo dirigente parte dall’orgoglio dello stadio “Del Duca” di San Floro (un comune nelle vicinanze di Catanzaro). «Lo abbiamo avuto in gestione per quindici anni: era un impianto all’abbandono e abbiamo fatto tanti sforzi per farlo tornare fruibile e altri ancora ne dovremo fare per apportare ulteriori migliorie. Purtroppo abbiamo dovuto anche fare i conti con episodi spiacevoli, come il furto di rame avvenuto lo scorso gennaio, ma almeno abbiamo una “casa” dove poter organizzare al meglio le nostre attività che comprendono già adesso, oltre al rugby league, anche il rugby a XV e il mini-rugby e che prossimamente vorremmo estendere anche al settore femminile. Vogliamo lavorare sul tessuto sociale e sportivo del territorio e abbiamo in mente tante idee» sottolinea Coppola. Tra quelle che stanno per essere messe in pratica, c’è l’organizzazione di un raggruppamento scolastico per i ragazzi delle scuole medie. «Avverrà sabato e sarà la prima volta da quando esiste il rugby a Catanzaro: una grande festa e una bella soddisfazione per la nostra società che già lavora con gli istituti scolastici dell’area». Chiusura sugli obiettivi in vista del campionato. «Lo spirito goliardico che caratterizza ogni nostra attività non dovrà mai abbandonarci, ma al tempo stesso siamo abbastanza ambiziosi – conclude Coppola – quindi dico che vorremmo arrivare il più lontano possibile».




LIRFL (RUGBY A 13), GLI HAMMERS UMBRIA ALZANO LA COPPA ITALIA AL CIELO DI ARTENA

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Roma – Il primo titolo stagionale va a una debuttante. La Coppa Italia organizzata dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) è finita nelle mani degli Hammers Umbria, alla prima esperienza in una competizione ufficiale. Il verdetto è arrivato nel sabato pre-pasquale, presso il bell’impianto sportivo in località Macere di Artena. Gli umbri allenati da Andrea Tagliavento hanno avuto la meglio in finale sui capitolini degli Usag Gladiators, detentori del trofeo) e in precedenza avevano “escluso” dall’ultimo atto le altre due partecipanti alle finali nazionali, vale a dire i toscani dei Pumas di Firenze e gli abruzzesi del L’Aquila Neroverde. E’ stato un grande pomeriggio di rugby league quello vissuto nel paese in provincia di Roma: nell’ultimo atto la squadra umbra ha avuto la meglio per tre mete (e una trasformazione) a una sugli Usag Gladiators al termine di una gara estremamente combattuta. «Un successo che ci riempie di orgoglio – dice il terza linea centro classe 1990 Giacomo Franzoni, capitano della Nazionale e uno dei fondatori degli Hammers -, a maggior ragione se si pensa che molti dei nostri giocatori erano alla prima esperienza di rugby league. Avevamo vinto anche il concentramento “interregionale” e non pensavamo che potessimo essere competitivi ai massimi livelli anche nelle finali nazionali. A questo punto, allora, siamo curiosi di capire nel prossimo campionato che figura potremo fare…». La finale, per lui, ha avuto un sapore particolare. «Sono un ex Gladiators e sicuramente averli di fronte è stato un po’ strano, ma questo è lo sport – dice il forte giocatore degli Hammers Umbria – Poi sapevo che sarebbe stata una finale dura per noi conoscendo lo spessore dei miei ex compagni, ma ce l’abbiamo fatta giocando con grande determinazione». Molto felice anche il tecnico della squadra umbra Andrea Tagliavento. «Il nostro primo obiettivo in queste finali di Roma era quello di divertirci, poi è arrivata la vittoria e per noi è stata una grande soddisfazione visto che siamo al primo anno di attività. Abbiamo formato una squadra che è composta da giocatori provenienti da tutta l’Umbria e riuscire a farli diventare un gruppo in così breve tempo non era semplice. Smaltita la soddisfazione per questo successo, inizieremo a preparare l’impegno del campionato» conclude il coach.




LIRFL (RUGBY A 13), SABATO IL GRANDE SPETTACOLO DELLA FINALE DI COPPA ITALIA AD ARTENA

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Roma – Una grande festa. Con ancora negli occhi (e nello spirito) le emozioni per l’incontro con il Papa, la Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) metterà in palio sabato prossimo la Coppa Italia 2016 di rugby a 13 nella finale nazionale prevista al campo sportivo Le Macere di Artena. Dopo la lunga “battaglia” nei concentramenti interregionali, dunque, ecco arrivare il momento più atteso, vale a dire quello dell’assegnazione del primo trofeo dell’anno: si parte alle ore 15,30 per concludere (indicativamente) attorno alle 18 ed effettuare le premiazioni della manifestazione. A contendersi il titolo ci saranno una squadra laziali (i capitolini degli Usag Gladiators detentori del trofeo nella passata stagione), un’abruzzese (L’Aquila Neroverde), una toscana (i Magnifici di Firenze) e una umbra (gli Hammers) che si sfideranno tra loro con un mini-girone all’italiana per poi assegnare la Coppa Italia 2016. Gare veloci e spettacolo assicurato: questi sono gli ingredienti di un pomeriggio tutto da gustare per gli appassionati della palla ovale del territorio e non solo. Tra l’altro, sempre presso il centro sportivo delle Macere si assegnò lo scudetto 2015 e la cornice di pubblico in quell’occasione fu sicuramente importante, cosa che ci si augura anche per l’evento di sabato prossimo. Fiducioso, in questo senso, è Corrado Mattoccia, presidente dell’Artena Rugby RedBlu e tra l’altro presidente della fondazione che gestisce il vicino e noto Museo del rugby di Colleferro. «Visto che anche il meteo dovrebbe essere propizio, sono convinto che tanti appassionati della palla ovale assisteranno alle finali di Coppa Italia che ci onoriamo di ospitare, come già accaduto per le finali scudetto 2015 – spiega Mattoccia – Seguiamo e sosteniamo con forza le attività della Lirfl che è un movimento in costante crescita: io personalmente ho rapporti di amicizia di antica data con il segretario generale Lirfl Pierluigi Gentile e in un certo senso siamo molto simili dal punto di vista della “produzione di idee” volte a valorizzare la nostra disciplina a 360 gradi. Il nostro centro sportivo è assolutamente all’altezza per un evento di questo tipo: i partecipanti e i vari tifosi si troveranno in un ambiente immerso nel verde e con una funzionale club house a loro disposizione qualora si voglia mangiare lì prima, durante e dopo gli incontri. Tra l’altro al mattino, dalle 10 alle 12, come ogni sabato ci saranno gli allenamenti dei nostri bambini che sono aperti gratuitamente anche ai semplici curiosi o a chi vuole avvicinarsi al mondo del rugby e infine, se ci fosse una congrua richiesta, potremo valutare l’idea di una visita al vicino Museo del rugby di Colleferro».




UNA DELEGAZIONE DELLA LEGA IRFL (RUGBY XIII) E DELLA “WHITE RIBBON” HA INCONTRATO IL PAPA

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Roma – «Una grande emozione, un orgoglio e un onore aver parlato col Papa». Il segretario generale della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl), Pierluigi Gentile, difficilmente potrà dimenticare ciò che lui e una delegazione della Lega di rugby a 13 hanno vissuto a piazza San Pietro sabato mattina. Papa Francesco, infatti, nel corso di un’udienza giubilare si è recato nella zona della delegazione Lirfl e dei rappresentanti inglesi di BARA e dell’associazione “White Ribbon” per scambiare qualche parola sugli importanti progetti sociali che i tre enti portano avanti da tempo. In particolare lo stesso Gentile, affiancato dall’ex asso del rugby Ikram Butt e dall’imam Qari Muhammad Asim MBE, ha consegnato una targa con una maglia della Nazionale e un gagliardetto al Santo Padre. «La nostra Lega – sottolinea Gentile – ha sposato sin dai primi passi alcune importanti campagne sociali e l’ultima, che stiamo sostenendo con forza, è propria quella di “White Ribbon” (fiocco bianco) che combatte la violenza sulle donne. Tra l’altro abbiamo allacciato rapporti con la formazione di BARA (British Asian Rugby Association, ndr) non solo per motivi sportivi, ma anche e soprattutto con lo scopo di valorizzare lo scambio interculturale tra cattolici e musulmani. L’incontro con il Pontefice è stato un momento di grande solennità che ci spinge a continuare in quella direzione».
Se l’incontro col Papa entrerà nella storia della Lirfl, il mese di marzo che sta per concludersi rappresenterà comunque un periodo molto importante. Sabato 26 marzo si terranno le finali nazionali della Coppa Italia, poi si comincerà a studiare nei dettagli il campionato 2016. «Ricordiamo a tutti che il primo aprile scadono i termini per la pre-iscrizione al nostro campionato – dice Gentile -. Ci stiamo avvicinando al primo anno di attività sotto l’egida della Federazione Italiana Rugby (che il 15 aprile 2015 riconobbe ufficialmente la Lirfl come il movimento del rugby a 13 italiano, ndr) e devo dire che quel passaggio ha rappresentato per noi un grande salto di qualità. Abbiamo registrato un incredibile interesse attorno a tutte le nostre attività, dai tornei federali come la Coppa e il campionato ai corsi per allenatori e arbitri. Questo è il segnale dell’apprezzamento per la crescita sportiva e organizzativa del nostro movimento, ma è anche il frutto del riconoscimento della Fir, che ringrazio sia nella figura dei suoi vertici federali che di quelle dei comitati regionali per il grande sostegno che ci stanno dimostrando». Chiusura dedicata alla Nazionale. «A maggio con ogni probabilità ripeteremo il test match internazionale tra la nostra Nazionale e BARA rimettendo in palio il “White Ribbon Trophy”, più avanti ufficializzeremo il tutto».




LEGA IRFL (RUGBY XIII), SABATO A ROMA GLI ALLENATORI A LEZIONE DAL GRANDE ATLETA IKRAM BUTT

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Roma – Un grande atleta sale in cattedra. Sabato presso l’Hotel American Palace di via Laurentina 554 a Roma dalle ore 16 (e per circa tre ore e mezzo) sarà presente Ikram Butt, grande ex atleta della palla ovale e fondatore della leggendaria formazione di BARA (British Asian Rugby Association) che tra l’altro lo scorso anno ha sfidato in un test-match la Nazionale italiana della Lega Italiana Rugby Football League e che tornerà a farlo tra due mesi in Inghilterra. L’occasione è un seminario di formazione per gli allenatori di rugby a 13, un appuntamento da non perdere. «La visita in Italia di questa settimana – spiega Butt – è frutto della continua collaborazione con la Lega Italiana Rugby Football League. Il nostro intento è quello di aiutare lo sviluppo del rugby league e usare il nostro splendido sport come mezzo di dialogo e freno alla violenza sulle donne. La visita sarà inoltre l’opportunità per tenere un seminario per allenatori di rugby league, scambiarsi tecniche pratiche e lavorare per aumentare le capacità dei nostri allenatori». Il passaggio sulla violenza sulle donne non è casuale: Butt è uno dei sostenitori più convinti della campagna “White Ribbon”. «E’ il più grande movimento a livello mondiale di uomini e ragazzi che combattono la violenza sulle donne, promuovono la parità tra i sessi, sane relazioni e una nuova visione di mascolinità. Il White Ribbon UK è nato nel 2004 ed è stato fondato dal mio idolo, l’ex rugbysta Chris Steven Green. Il White Ribbon UK lotta instancabilmente per cancellare la violenza sulle donne grazie campagne ad hoc, raccolte fondi e molteplici attività. La National Coalition contro la violenza domestiche ha affermato che queste causano due morti ogni settimana in Inghilterra e Galles. Una donna su quattro ha subito una volta nella vita violenze domestiche che hanno il tasso più elevato di vittime confrontandolo tra tutti gli altri crimini». Butt conclude spiegando quando e perché ha iniziato a sostenere questa campagna. «Il White Ribbon UK ha celebrato il suo decimo anniversario proprio l’anno scorso. Ho avuto il grande privilegio di essere ambasciatore del White Ribbon negli ultimi otto anni. Il tutto è iniziato grazie all’invito di un mio amico. Devo ammettere che allora non sapevo molto del White Ribbon, ma la conoscenza del tema in questi anni mi ha stimolato e creato in me la determinazione giusta per fare al meglio la mia parte. Gli uomini sono incoraggiati ad indossare il fiocco bianco (white ribbon, appunto, ndr) per dimostrare apertamente la loro opposizione alla violenza sulle donne. Ciò avviene in modo particolare il 25 novembre, il White Ribbon Day. Le Nazioni Unite celebrano in tale data la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, alla quale seguono sedici giorni di attività al riguardo».