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Cultura e Spettacoli

TRANI: LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA PER STABILIRE SE C'E' NESSO TRA I VACCINI E I DANNI SUBITI DA DUE MINORI

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Tempo di lettura 5 minutiL’avv. Giuseppe Romeo risponde a L'osservatore d’Italia

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di Cinzia Marchegiani


Non è più una leggenda metropolitana, ma la pratica vaccinale cui vengono sottoposti i bambini sta allarmando con dati che testimoniano un aumento considerevole delle rispote avverse. A Trani, il Pubblico Ministero, Michele Ruggiero ha avviato l’apertrura del fascicolo d’indagine in seguito alla denuncia di due genitori poiché ai loro due figli è stata diagnosticata la sindrome autistica, in seguito alla somministrazione della vaccinazione della trivalente MPR ( Morbillo, Parotite, Rosolia).

Molto si è parlato dei vaccini e la loro pratica, ma scarsa o alquanto inesitente è la vera informazione che raggiunge i genitori in merito ai vaccini obbligatori e quelli facoltativi, e le loro reazioni avverse spesso taciute.

Dal Tg Norba 24 si apprende che il Pm Michele Ruggiero vuole andare in fondo a questa storia, verificando se esiste un nesso di casualità autistica e la somministrazione dei vaccini cui vengono sottoposti i bambini. Per questo vuole acquisire la documentazione dai Carabinieri Nas (che dipendono dal Ministerio della Salute), il Piano Nazionale dei vaccini e il calendario delle vaccinazioni volontarie e facoltative per l’età evolutiva. Il compito e lo studio sarà proprio quello di capire quale sia la composizione dell’antitodo, quali siano i loro produttori, e accertare l’esistenza, in relazione agli ultimi 5 anni, di casi di patologie autistiche insorte dopo la somministrazione del medicinale. Gli investigatori dovranno verificare quali sono state le determinazioni assunte dal Ministero della Salute a seguito delle sentenze di condanne da parte di diversi tribunali in Italia che hanno riconosciuto il nesso di causalità.

Il dato ancora più significativo che sta emergendo anche nella quotidianità comune a tutti i genitori, è la mancanza di informazione reale su questi vaccini poichè molti di essi, come il caso del suddetto vaccino MPR, non sono obbligatori ma facoltativi, ma che nella prassi comune viene somministrato a tutti i bambini.
Ma i genitori vengono informati sulle reazioni avverse importanti in seguito all’inoculazione del vaccino, e cosa occorre fare in caso di un’eccessiva febbre che non passa e/altre reazioni di pesante entità?

L’Avv. Giuseppe Romeo, contattato dall’Osservatore d’Italia, che ha seguito e vinto in passato due cause riuscendo ad attribuire il danno della sindrome di autismo in seguito alla pratica vaccinale ci svela quello che occorre sapere, consapevole che una corretta informazione evita falsi allarmismi e quella confusione generale che porta poi spesso alla completa diffidenza.

Cosa può fare un genitore prima di sottopporre il proprio figlio al calendario delle vaccinazioni?

Semplicemente effettuare le analisi relative alla maturità del sistema immunitario del candidato alla vaccinazione, il quale deve essere in grado di poter resistere all’insulto portato dalla profilassi, qualora vengano date informazioni che possano far scattare un campanello d'allarme, allora le operazioni devono essere sospese e la profilassi deve essere rimandata.

Cosa deve pretendere il genitore dal controllo al pronto soccorso in seguito ad una reazione avversa post vaccino?

Qualora un genitore si rechi in ospedale con una sospetta reazione avversa, deve chiedere innanzitutto la segnalazione alla farmacovigilanza, circostanza che non accade quasi mai, e devono essere predisposte tutte le contromisure utili ad evitare l'acuirsi della crisi da reazione avversa alla vaccinazione.

Cosa comporta l’invio della segnalazione alle competenze sanitarie?

Ricordo che è assolutamente necessaria la segnalazione alla farmacovigilanza che occorre pretenderla anche per dimostrare il danno ricevuto, ovvio che vanno ad incrementare la ratio delle reazioni avverse.

 

Nel caso di danno accertato dalla profilassi vaccinale, chi sono i responsabili, le case farmaceutiche?

Non verranno coinvolte le case farmaceutiche perchè esse avvisano l'amministrazione sanitaria della possibile verificazione di un danno, dunque non hanno responsabilità. I medici ovviamente non informano l'utente, in ogni caso è imprescindibile l'esecuzione dell'anamnesi dei genitori del candidato alla vaccinazione prima della relativa esecuzione. Nei bugiardini (foglietto illustrativo dei farmaci) di alcuni vaccini (tripedia, ad esempio) tra le reazioni avverse è riportato l'autismo, ma i medici non lo dicono mai ai loro pazienti.

Il mondo della sanità, sotto effetto di un vero terremoto della magistratura, sta mostrando un volto inquietante, dove le omissioni e la non chiara informazione troppo spesso vanno a discapito del cittadino che usufruisce delle pratiche anche obbligatorie dei vaccini imposte dallo Stato stesso. La sentenza n.148/2010 emessa dal Tribunale di Rimini, del 15 marzo 2012 ha sancito come il vaccino MPR possa causare autismo e conseguente risarcimento dei danni da parte dello Stato. Cosa è stato fatto finora a livello di legislatura?

Le cito un passaggio a mio avviso interessante, della sentenza della Corte Costituzionale 258/1994 quello riportato al capo 5 bis quando viene sancito che:"…proprio per la necessità di realizzare un corretto bilanciamento tra la tutela della salute del singolo e la concorrente tutela della salute collettiva, entrambe costituzionalmente garantite, si renderebbe necessario porre in essere una completa e articolata normativa di carattere tecnico che, alla luce delle conoscenze scientifiche acquisite, individuasse con la maggior precisione possibile le complicanze potenzialmente derivabili dalle vaccinazioni, e determinasse se e quali strumenti diagnostici idonei a prevederne la concreta verificabilità fossero praticabili su un piano di effettiva fattibilità…eventualemente stabilendo criteri selettivi in ordine alla utilità di eseguire gli accertamenti in questione".
Ma da ventanni anni a questa parte nessun intervento del Legislatore ha mai assecondato quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, ignorando la tutela del diritto alla salute di quanti, pur non essendo compatibili con una vaccinazione, ne subiscono l'insulto per esserne gravemente danneggiati.

Quello che sta emergendo dal mondo della sanità esprime un carattere di poca scienza e coscienza, dove i magistrati sono gli unici in questo paese chiamati a riportare sui propri binari la scienza, le lobby e l’informazione, quest’ultima tenuta lontana dalla portata dei cittadini che inconsapevolmente fanno uso di farmaci nella serenità che il Ministero della Salute, l’ISS (Istituto Superiore della Sanità) e l’AIFA hanno tutelato la loro salute con l’opportuna vigilanza. Ma i farmaci ritirati costantemente dal mercato, la scienza vestita troppo spesso d’interessi misteriosi, sono il sintomo e la pretesa di poter anteporre il loro potere rispetto a quello del cittadino… intrappolato da una dittatura terapeutica….e i vaccini ne sono un esempio eclatante!

Riecheggiano, come un monito prezioso le stesse parole del Procuratore Michele Ruggiero al margine di un importante a Convegno a Trani “Vaccini e Autismo, Medici e Magistrati a confronto” su Tele Dehon lo scorso gennaio: “il magistrato diventa destinatario dei problemi che essa stessa non dovrebbe risolvere. Il problema che si pone in questo caso che purtroppo siamo abituati a pensare che la scienza da risposte certe, ma purtroppo non è così!! Quando ci sono delle casistiche che dimostrano danni da vaccino, bisogna procedere con molta cautela. Ritengo che lo Stato debba assolutamente favorire e incentivare la ricerca scientifica senza il timore di mettersi contro le grandi lobby, ma soprattutto senza fare spending review sulla pelle dei nostri bambini”

Il dato ormai evidente che esiste il danno da vaccino, che troppo spesso nei Pronto Soccorso non è attivata la segnalazione alla farmacovigilanza per non aumentare la ratio delle reazioni avverse, che le casistiche non sono reali, che il cittadino è inconsapevole di cosa viene iniettato..alla faccia della trasparenza e del diritto alla salute… L’Osservatore d’Italia terrà costantemente aggiornato il lettore su questo tema molto sensibile, consapevoli che l’informazione seria sia l’unica in grado di generare consapevolezza, poiché i figli sono i nostri minori da tutelare. Facendo mie le osservazioni dell’Avv Giuseppe Romeo concluso ricordando che la pratica vaccinale nell’infanzia, alla stregua di qualsiasi atto medico, deve essere esperita in uno stato di totale sicurezza. Solo così si evitano i danni irreversibili e l’allarmismo inopportuno.