Connect with us

Metropoli

Anguillara Sabazia, abusi a cinque stelle: il consigliere Fioroni presenta un’interrogazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Interrogazione Consiliare, protocollata oggi al Comune di Anguillara Sabazia dal consigliere del gruppo misto Antonio Fioroni, per conoscere i provvedimenti che l’Amministrazione Comunale, attraverso l’Ufficio Area Tecnica edilizia Privata, ha intrapreso o che intende intraprendere riguardo il fabbricato di proprietà di un consigliere di maggioranza denunciato come civile abitazione all’interno della zona A di parco in fascia di inedificabilità a ridosso del lago di Bracciano e del fiume Arrone e che non risulta provvisto di alcuna licenza edilizia.

Il fatto è stato riportato lo scorso 16 ottobre su questo giornale

Anguillara Sabazia, abusi a cinque stelle: consigliere denuncia il fabbricato nella dichiarazione obbligatoria, ma è in zona inedificabile

a seguito dell’esposto di un cittadino che lo scorso mese di settembre aveva presentato un esposto segnalando il disboscamento della strada di accesso al fabbricato del consigliere di maggioranza, denunciando anche la presenza di opere in cemento e muratura. Esposto al quale fece seguito il sopralluogo dei carabinieri insieme al personale dell’Ufficio Tecnico comunale.

Una vicenda per la quale è stata aperta un’inchiesta e che ancora oggi, dopo quasi due mesi dall’esposto e un mese dal sopralluogo, non vede traccia sull’Albo Pretorio online di ordinanza di rimessa in pristino dello stato dei luoghi. Un presunto abuso che vede implicato un consigliere di una maggioranza in odore a 5 Stelle e che ora rischia di diventare l’ennesima débâcle per l’amministrazione guidata dal sindaco Sabrina Anselmo.

Di seguito il testo dell’interrogazione presentata dal Consigliere Antonio Fioroni:

“Al Presidente del Consiglio Comunale Silvia Silvestri
Al Segretario Comune di Anguillara Dott.ssa Alessandra Giovinazzo

Oggetto : Interrogazione Consiliare con risposta orale urgente ai sensi dell’art. 36 comma 3 del Regolamento di Consiglio e Dlgs 267/2000

Egr.
Presidente del consiglio Comunale il sottoscritto Antonio FIORONI componente del Gruppo Consiliare Misto per Anguillara nelle more dell’art. 36 comma 3 del Regolamento di attuazione dell’Assemblea Consiliare e in funzione Dlgs 267/2000 ai fini del corretto espletamento del mandato di controllo sull’attività amministrativa
R I C H I E D E
nei termini di legge e regolamenti vigenti, risposta scritta sui provvedimenti che l’Amministrazione Comunale attraverso l’Ufficio Area Tecnica edilizia Privata ha intrapreso o che intende intraprendere e meglio specificati di seguito.
P R E M E S S O
che in data 16 Ottobre 2018 il giornale Osservatore d’Italia pubblicava sul sito on line un articolo denominato “Abusi a Cinque Stelle” facendo riferimento espressamente ad un componente della maggioranza che dichiarando un fabbricato, nell’ambito della dichiarazione del patrimonio del consigliere e pertanto noto a questa maggioranza sin dal 2016, in località La Marmotta – Acquedotto San Paolo ;
C O N S I D E R A T O
che l’Amministrazione Anselmo nonostante nel proprio programma elettorale abbia dichiarato ai cittadini di Anguillara la massima trasparenza soprattutto nei casi riguardanti chi detiene il ruolo di consigliere e giunta nel rispetto delle leggi e norme vigenti , tutt’ora non rivela o smentisca tale notizia ;
C O N S I D E R A T O
che dalla data del 09 Ottobre 2018, contestualmente all’accertamento congiunto con i Carabinieri del Comando Stazione di Anguillara, non risulta avviato il procedimento ai sensi dell’art. 7 comma 1 e 2 della legge 241/90 con le modalità successive dell’ art. 8 individuandone la persona coinvolta ;

Lo scrivente consigliere Antonio FIORONI richiede risposta orale ai seguenti quesiti della presente interrogazione e precisamente:

1) Riferisca l’Amministrazione le motivazioni per le quali alla data odierna non risulta avviato ufficialmente quanto previsto dall’art. 7 commi 1 e 2 della Legge 241/1990 nella fattispecie indicata dall’Osservatore d’Italia e chi risulta il RUP ;

2) Riferisca l’Amministrazione se è intenzione della stessa, qualora accerti delle difformità o abusi edilizi insanabili a carico del consigliere di maggioranza , dar seguito all’espulsione dal Gruppo Movimento Cinque Stelle o pseudo tali ;

3) Riferisca l’Amministrazione in caso di inottemperanza alla demolizione se intende acquisire l’immobile al patrimonio comunale .

Sicuro di un immediato riscontro ,riservandosi la trasmissione ad altri organi competenti in caso di omissione nei trenta giorni di rito, si inviano i piu’ Cordiali Saluti.
Allega copia articolo Osservatore d’Italia
Anguillara S. 30 Ottobre 2018

IL CONSIGLIERE COMUNALE
Gruppo Misto
Antonio FIORONI”

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

Continua a leggere

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

Continua a leggere

Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti