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Roma

TMB Rocca Cencia, il M5S fa harakiri: “Comitati sciacalli”. L’ira dei cittadini

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Scontrarsi è nel DNA del dibattito politico, ma quando vengono superati i limiti della decenza e volano insulti gratuiti e ingiustificati il cuore pulsante della democrazia si ferma e la discussione diventa altra cosa, da condannare senza mezzi termini.

Peggio ancora se a inquinare il confronto, anche se aspro, sono i rappresentanti delle Istituzioni, che, insomma, dovrebbero essere al di sopra delle logiche partitiche.

Ma il M5S del Municipio VI forse la pensa diversamente e pur di aver ragione ricorre a un linguaggio che svilisce l’immagine dello stesso Ente territoriale.

Martedì scorso il Comitato Periferie Roma Est tornava, sull’annosa problematica dei miasmi del TMB Ama di Rocca Cencia, sottolineando preoccupazione, incertezze e responsabilità. “Tre parole chiave”, recita il comunicato, “del momento storico che stiamo vivendo e che ci immettono nella ripartenza della nostra città, ovviamente rispettando il distanziamento sociale e l’uso responsabile delle mascherine. Peccato che gli eroici cittadini del Municipio oltre a sopravvivere al COVID19 devono fare i conti con la puzza e i miasmi che con il caldo della stagione estiva tornano prepotentemente e puntuali a farci compagnia. Nei giorni scorsi è arrivato l’antipasto”.

“A che punto siete con il cronoprogramma dopo 4 (quattro) anni?”, domanda a questo punto il Comitato, “e le isole ecologiche?”. “Apprendiamo le dichiarazioni dell’assessore [municipale, ndr] Ziantoni e del consigliere Tassi, vere e proprie dichiarazione di resa miste a flebili segnali di facciata per salvare il salvabile. Gli esponenti pentastellati ammettono che gli impegni presi con i cittadini sulla riqualificazione del quadrante non sono stati rispettati e le parole della Sindaca [Virginia Raggi, ndr] “e poi Rocca Cencia deve chiudere”, lettera morta”. “Signori non c’è più niente da salvare se non la vostra rispettabilità, a questo punto le vostre dimissioni diventano di fatto un atto dovuto nel rispetto dei cittadini”.

Una critica certamente dura, ma che rispecchia l’esasperazione degli abitanti non solo delle zone intorno allo stabilimento. Dove riecheggiano, funestamente, le dichiarazioni della dottoressa Paola Michelozzi, Direttore dell’Unità di epidemiologia ambientale del Servizio sanitario del Lazio, rilasciate circa sette mesi ai microfoni di Massimiliano Andreetta, autore di un’inchiesta televisiva per la trasmissione “Piazza Pulita”. “A Rocca Cencia vivono circa 250 mila persone. Per loro le aspettative di vita alla nascita sono di tre anni inferiori rispetto a chi nasce e vive nel centro della città. In una zona in cui le polveri sottili (Pm10) sono così tanto e così di frequente al di sopra dei limiti aumenta, e di molto, il rischio di ammalarsi di tumore. Dalle nostre rilevazioni il fattore di rischio a Rocca Cencia si aggira tra l’11 e il 21% in più. Ovvero 9 punti percentuali sopra la media. Anche gli animali non hanno scampo“. Che dire?

Gli animi si scaldano, all’indomani della nota arriva la risposta sulla pagina facebook “Ambiente e Mobilità VI Municipio”, con tanto di logo del MoVimento. “Con la riapertura delle prime attività e l’aumento di rifiuti indifferenziati prodotto da guanti, mascherine e imballaggi usa e getta, la chiusura di Rocca Cencia diventa sempre più urgente. Come Municipio abbiamo votato un indirizzo politico e delineata una strategia, condivisa con la maggioranza capitolina. Ora la Sindaca passi ai fatti. L’estate non è ancora arrivata e il puzzo di questi giorni ci ricorda anni di battaglie e di diritti negati. Sia chiaro agli sciacalli del web e ai “PORTATORI DI ACQUA” delle prossime elezioni che le pubbliche dichiarazioni, da sempre rilasciate sul tema, non saranno, come non lo sono mai state, una dichiarazione di resa, ma un monito per il centro. Sulla chiusura di Rocca Cencia nessun partito si è mai esposto e nessun Municipio, prima di questa Amministrazione, si era fatto parte attiva nella proposta di superamento degli impianti. Il nostro lavoro in Campidoglio e in Regione prosegue a testa alta e con le mani libere!” E il boomerang è servito.

Chi è l’autore? Chi si nasconde dietro a questa pagina? E chi modera i messaggi? L’assessore all’ambiente? Il presidente o altri membri della commissione? Bocche cucite per il momento e nessuna presa di distanza. Neanche dal Presidente del Municipio Roberto Romanella che dovrebbe essere il garante di tutti i cittadini, dato il ruolo ricoperto. Le ragioni della maggioranza potrebbero pure essere sensate, ma apostrofare con il termine “sciacalli” fa cadere tutto. Come si può raggiungere un punto così basso, come si può rivolgere un epiteto del genere, seppur implicitamente, a un Comitato che volente o nolente rappresenta il sentimento popolare. È sinonimo di debolezza, è la risposta di chi si trova in difficoltà e non sa come uscirne. È un segnale osceno, triste, che inquina la democrazia, che offende l’intelligenza di coloro i quali hanno perso i cari o che lottano per salvarsi dal cancro e hanno risposto in quel Comitato, come agli altri, ogni speranza. Perché di cancro si muore a Rocca Cencia, è inutile nasconderselo. A causa dell’area disgraziata che si respira da quelle parti. O si vuole negare anche questo?

“Vergognoso”, scrive Vincenzo D. sotto al post, «avete fatto una manifestazione contro lo stabilimento, prendendo in giro i cittadini, ora che amministrate non siete riusciti a aprire una sola isola ecologica nel Municipio. E vi permettete di accusare cittadini di portatori di acqua e sciacallaggio? Le proverete tutte perché sapete che siete arrivati al capolinea. Razza di incapaci e arroganti”. “Per chiedere la chiusura di Rocca Cencia, serve un’alternativa. Quale sarebbe l’alternativa?”, domanda Giuseppe L. “in 4 anni andava buttata giù quanto meno una bozza di alternative; ad oggi cosa abbiamo?  Vi ricordo che il TBM del Salario è fuori uso e, tutti o quasi i rifiuti della Capitale si riversano qui”. “Il Municipio dice che AMA non ascolta”, rimprovera Cinzia Q., “Ama che la Sindaca non sente, la Sindaca che la Regione è sorda, la Regione che il Governo non da strumenti, e….venne il gatto che mangiò il topo. Vergognatevi tutti, da chi non si fa sentire a chi non sente, perché la puzza quella sì che la sentiamo”. Sdegno e di disapprovazioni anche dai sostenitori del M5S, come quello di Pirro S. “Trovo molta confusione in queste righe, per alcuni tratti sembra un post fatto da un gruppo di opposizione, quando invece fate parte della stessa squadra. Su Rocca Cencia ci credevate, quando manifestavamo tutti insieme, credevate in un progetto che ora sta fallendo: non ci siete riusciti, la colpa è vostra e del Capidoglio”. E ancora, “Avete usato Rocca Cencia per prendere i voti”, prosegue il messaggio, “ma, ripeto, avete fallito”.

“Dopo 4 anni di rimpalli, chiacchiere, bilanci non approvati e passati a fare il gioco delle parti, siamo ancora al punto di partenza”, attacca il Pd municipale, “l’assurdità è che da una pagina social, che sembrerebbe ufficiale, di una commissione permanente consiliare del VI, che andrebbe promossa e gestita per fini informativi istituzionali, se tale, si faccia spinta propaganda politica di basso livello fino al punto di attaccare i cittadini che in queste ore stanno solo rivendicando legittimamente e giustamente i propri diritti. Un atto del genere su un canale (pseudo) istituzionale, sprezzante e offensivo nei confronti dei cittadini del VI, non fa che testimoniare lo stato tutt’altro che lucido di una maggioranza che, dopo anni di gestione amministrativa impalpabile salvo che per i risultati scarsissimi e al ribasso, ormai, presa dalla disperazione e dalla consapevolezza di aver fallito». «Questi teatrini sono svilenti e rispecchiano il livello di discussione. Le responsabilità degli impianti», chiarisce la nota, «sono in capo dall’ente locale di riferimento (per bacini) e quindi, per il nostro caso, a Roma Capitale». «Prima i cittadini e comitati erano amici, ora che sanno di aver perso consenso nei territori, definiscono gli stessi sciacalli», rincara la consigliera capitolina Svetlana Celli, capogruppo della Lista Civica RTR, “è un’Amministrazione alla deriva, municipale e comunale, priva di una programmazione seria. La politica sui rifiuti è mancante in tutto, volevano chiudere l’impianto e oggi hanno ripristinato i cassonetti per le strada, mandando in fumo la differenziata. Manca un piano industriale specifico. Abbiano il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e di tacere”.

Dal Comitato Periferie Roma Est, il Presidente Marco Manna definisce il messaggio “assurdo e incomprensibile. Una cosa mai vista prima. La maggioranza 5 stelle del VI Municipio di Roma usa una pagina Facebook con profilo “commissione ambiente e mobilità VI municipio “ per attaccare i cittadini rei di aver ritenuto fallimentare l’esperienza amministrativa dopo le false promesse,gli inutili slogan e l’imminente ritorno della puzza derivante dal polo industriale di Rocca Cencia”. “I signori che oggi sono chiamati alla responsabilità di portare risultati concreti sul problema dei miasmi del polo industriale di Rocca Cencia», prosegue, “dopo essersi visti abbandonati dalla loro Sindaca pensano bene di prendersela con i cittadini. Comprendiamo il loro senso di inadeguatezza e la frustrazione che stanno vivendo, ma lasciate stare i cittadini e la loro libertà di denunciare il vostro fallimento, che resta un dato di fatto e non un opinione. Leggere insulti e illazioni a particolarismi ci inorridisce e ci lascia sgomenti. Smettetela di giocare a fare l’opposizione, abbiate rispetto per i cittadini. Ricordatevi chi siete, cosa avete fatto, da dove venite e abbiate la decenza di ritirare il comunicato». “Purtroppo si avvicina l’estate, che si prospetta diversa dalle precedenti», fa eco il vicepresidente Flavio Mancini, «forse peggio, dato che, come scritto nel post della commissione ambiente, con mascherine guanti e materiale usa e getta, l’indifferenziata aumenterà. I cittadini sono rassegnati e non è giusto: chi gli aveva promesso la chiusura, oggi li incolpa di essere portatori d’acqua non si sa di chi. Se il comune centrale non li ascolta, sarebbe il caso che togliessero il disturbo”.

Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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