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Redazione Lazio

LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE

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Tempo di lettura 4 minuti Delegati ai Comuni gli interventi sulle varianti ai Piani regolatori e dei tagli delle superfici boscate

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Angelo Parca

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza (40 voti favorevoli, 6 contrari, una astensione) una legge che delega ai Comuni il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, previste per molti interventi edilizi. "Fino ad oggi – ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti – era la Regione ad esaminare le domande. Si tratta di una mole di lavoro enorme, quando sono stato nominato assessore erano oltre 6mila le pratiche in attesa. Abbiamo svolto un'azione importante per ridurre il tempo di risposta, adesso sono 2mila le domande in giacenza, ma non basta. Con il Piano casa le richieste sono addirittura in aumento. Con questa legge deleghiamo ai Comuni tutte le autorizzazioni sugli interventi minori. Ovviamente restano escluse le operazioni più importanti che implicano trasformazioni profonde del territorio. In pratica, con un'operazione strutturale, completiamo il percorso di delega ai Comuni delle competenze in questa materia". E' prevista la possibilità per i Comuni di istituire apposite commissioni composte da esperti per esaminare le richieste. I Comuni più piccoli potranno esercitare le nuove funzioni in forma associata. Alla Regione restano i poteri di controllo e di vigilanza. In caso di inadempienza può esercitare i poteri sostitutivi. Secondo Roberto Buonasorte (La Destra), relatore sulla legge, "con queste norme, in linea al principio del decentramento amministrativo, vogliamo snellire le procedure per favorire lo sviluppo in un settore, l'edilizia, che da solo rappresenta il 32 per cento del Prodotto interno lordo del Lazio. Diamo, insomma, risposte concrete ai cittadini e agli imprenditori che hanno bisogno di meno lungaggini burocratiche e più certezze". Nel corso del dibattito Marco Di Stefano (Pd) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo: "E' una legge che va nel senso che da sempre auspichiamo: trasferire le funzioni amministrative ai Comuni, per metterli nelle condizioni di dialogare direttamente con i cittadini". Favorevole anche il Pdl: Pier Ernesto Irmici ha spiegato che "si tratta di un passo in avanti verso la concezione di un'amministrazione moderna, in particolare per quanto riguarda i rapporti fra Regione e Comuni: un provvedimento indispensabile per rendere più semplice lo svolgimento delle pratiche e avvicinare i cittadini alle amministrazioni". Di diverso avviso Angelo Bonelli (Verdi) che ha espresso forti perplessità perché "con questo trasferimento si delegano le autorizzazioni su funzioni importanti per la protezione delle coste, sulle strutture turistiche, ad esempio, per non parlare degli interventi sulle varianti ai Piani regolatori e dei tagli delle superfici boscate. Si dà un via libera al rilascio di autorizzazioni in maniera selvaggia". Angelo Miele (Lista Polverini) ha rivendicato "le competenze dei sindaci e degli enti locali per quanto riguarda il paesaggio. Questa è una buona legge – ha dichiarato – questa è una bella giornata per tutta la Regione". Voto favorevole anche da Mario Mei (Api) e Antonio Paris (Gruppo Misto). Contrario Ivano Peduzzi (FdS). In apertura della seduta il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, aveva invitato l'aula a osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto nel Nord.

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Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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