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Redazione Lazio

MANCIURIA (UDC): “LABORATORIO LAZIO E LISTA PER L’ITALIA RAPPRESENTANO IL NUOVO, SACCONE ESPRIME VECCHIA POLITICA DEI DUE FORNI”

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La proposta lanciata dal vicepresidente Ciocchetti: creare un ‘Laboratorio Lazio’ per il Campidoglio e la Pisana, quale nuovo contenitore di moderati che dialoga con quell’area politica e società civile da contrapporre alla sinistra  ostaggio di  Vendola e Di Pietro

 

Redazione

Roma – “Ancora ci chiediamo se la motivazione di preparare il partito alle elezioni regionali sia stata una buona ragione per commissariare l’Udc del Lazio. Per dirla meglio, non sembra che Saccone stia attuando le motivazioni che hanno portato alla sua nomina, e cioè predisporre il programma del partito alle prossime elezioni e avviare una campagna d’ascolto dei cittadini e delle realtà territoriali che convivono con i problemi quotidiani della crisi economica, perché al momento pare che l’unica voce che ascolti sia quella di chi l’ha nominato”. Commenta così, il referente Udc Anci Lazio Sergio Manciuria  i giudizi espressi dal commissario regionale dell’Udc laziale, Antonio Saccone, riguardo l’ipotesi di una candidatura del vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, a capo di una rinnovata coalizione che faccia perno sull’Udc  e la società civile.


“Valutazioni di tale portata – osserva il Capogruppo Udc per Anguillara – sono più appropriate alla scelta di un congresso che rappresenti tutte le anime del partito, piuttosto che del commissario protempore, ben lontano dai problemi del territorio, che lo affianca. Saccone ha criticato senza appello la proposta lanciata dal vicepresidente Ciocchetti di creare un ‘Laboratorio Lazio’ per il Campidoglio e la Pisana, quale nuovo contenitore di moderati che dialoga con quell’area politica e società civile da contrapporre alla sinistra  ostaggio di  Vendola e Di Pietro.
E lo ha fatto – puntualizza il responsabile sabatino – non capendo che così si mettono da parte antichi valori  e si sacrifica il nuovo che darebbe nuova linfa all’Udc del Lazio e non solo, unicamente per aprire le porte ad alleanze politiche, tutte da verificare, in chiave nazionale”.

Manciuria poi ha proseguito il suo sfogo rivolgendosi anche al capogruppo Udc in Consiglio regionale Francesco Carducci, dicendo che “va bene prendere tardive distanze dai capigruppo Pdl e Idv alla Pisana  al centro delle note vicende giudiziarie degli ultimi giorni, ma siccome non basta ritenere che la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto, sarebbe utile conoscere nel dettaglio tutte le spese ed i giustificativi specifici e non generici del Gruppo Udc  che Carducci ha presieduto e tuttora presiede, poi possiamo parlare di buttare alle ortiche prospettive di governo che, tolte le mele marce, hanno permesso al Lazio di essere ben amministrato grazie all’apporto del Vicepresidente Ciocchetti e dell’Assessore Forte. Credo – conclude Manciuria – che se il governo che nascerà dalle prossime elezioni dovrà operare nella scia dell’agenda Monti, anche  la coalizione che affronterà la sfida del Lazio, con buona pace di coloro che applaudono alla miopia del commissario regionale, dovrà  guardare oltre le alleanze che non interessano più l’elettorato che oggi si astiene e puntare ad un programma fondato sullo sviluppo e sull’occupazione come deterrente alla crisi che attanaglia le famiglie, per coinvolgere  e appassionare i cittadini e l’intero territorio alla vita politica della nostra regione”. 

 

Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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