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Roma

FIUMICINO: MALATA RARA ANNUNCIA SCIOPERO DELLA FAME CONTRO IL SILENZIO DEL COMUNE

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Tempo di lettura 5 minuti L'Amministrazione comunale di Fiumicino è stata diffidata da Assotutela

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Dopo diffida dell’avv Petrongolo di Assotutela, il Comune non ha ritenuto rispondere alle urgenze manifeste di una malata che ha dilapidato tutti i suoi risparmi

di Cinzia Marchegiani

Fiumicino (RM) – Un appello disperato ci giunge dalla signora Angela, in lacrime e orami sull’orlo di un gesto sconsiderato. Angela è una donna gravemente malata, che chiede soltanto che vengano rispetti i suoi diritti, ma nonostante tutte le azioni intraprese di dialogo con il suo Comune di appartenenza, oggi si ritrova svuotata, senza più forze, ferita al limite della sostenibilità di una vita che dovrebbe essere vissuta, seppur in una malattia invalidante, degna di essere chiamata tale. Per Angela la sua esistenza non ha più difesa della dignità, è consumata nel suo dolore, da quelle ferite inferte da una cieca e assurda volontà di non ascoltare i bisogni necessari. Questa  storia è una vera una pagina di denuncia che deve far riflettere tutti noi in merito ai diritti vilipesi di una malata che ha necessità di cure e ottenere ciò che gli è dovuto per legge.

Azioni legali dopo tanto silenzio e immobilità da parte del Comune di Fumicino. Angela prima di renderci pubblica la sua indecorosa situazione si è rivolta ad Assotutela che nella persona dell’Avv Antonio Petrongolo ha attivato tutte azioni di confronto con le istituzioni preposte ai servizi del Comune di Fiumicino, al fine di ottenere una pacifica risoluzione di una gravissima situazione ormai esistente da troppo tempo che è andata a gravare e danneggiare economicamente e moralmente Angela.

La diffida legale del 4 settembre 2015 giace ancora senza alcuna risposta. La diffida della posizione della Sig.ra Angel era stata inviata per posta certificata dall’avv Petrongolo ai seguenti indirizzi preposti del Comune di Fiumicino: 1) fiumicino.sindaco; 2) fiumicino.servizi.sociali; 3) bilancio.fiumicino; 4) sanita.vigilanza; 5) sanita.tutelasalute 6) sanita.ufficiostampa quasi due mesi fa, ed esattamente il 4 settembre 2015. Queste missive legali non hanno sortito la necessità di avviare una risposta istituzionale.

Una storia di grande dolore e sofferenza per la signora Angela. La diffida un pugno nello stomaco. Al fine di rendere comprensibile la storia di Angela, lasceremo nella sua interezza la cronistoria che l’avv Pretongolo ha riassunto nella diffida inviata agli inizi di settembre 2015 a tutti gli indirizzi preposti del Comune di Fiumicino. 

Diffida legale. “La presente in nome e per conto della Sig.ra Angela è per denunziare lo stato di assoluta indifferenza sociale nella quale la stessa è costretta a vivere nonostante la titolarità di diritti costituzionalmente riconosciuti. Più significativamente rappresento che la mia assistita è affetta patologia rarissima orfana neurodegenerativa. Trasferitasi dal Comune di Roma in quel di Fiumicino, prendendo ivi la residenza nel 2012, ha avviato l’iter burocratico per l'attivazione dei servizi di assistenza riservati ai disabili in quanto disabile al 100% non rivedibile e titolare di 104 comma 3 art. 3 non rivedibile, presentando domanda presso i vari presidi preposti, agli stessi consegnando documentazione di quanto richiesto (ovvero documenti certificazioni e moduli di attivazioni).

Negli ultimi 8 anni, in ragione della malattia rara, si è dovuta sottoporre a diversi interventi chirurgici spinali e diverse terapie sperimentali presso strutture private in italiane e all' estere (Lazio- Campania- Lombardia- Cuba- Grecia- Stati Uniti) affinché venisse rallentato l'aggravarsi repentino della malattia rara ad esito infausto, ciò esaurendo quelle poche risorse economiche di cui aveva disponibilità. Si è appalesata pertanto l'urgenza dell' attivazione dei sostegni di assistenza domiciliare (indiretta- medica-infermieristica- riabilitativa-protesica- e socio economica) che ad oggi sono ritenute di vitale necessità.

Nel mese di Febbraio si è venuti a conoscenza che molta della documentazione presentata e protocollata nel 2013 al Prot. N° 36386 per l'attivazione dei diversi servizi e sostegni risulta essere incomprensibilmente scomparsa, indi da febbraio faticosamente la parte ha dovuto ricostruire dettagliatamente l'iter burocratico già effettuato a suo tempo senza ottenere però chiarezza e trasparenza ma solo motivazioni che appaiono giustificazioni confuse e approssimative da parte degli operatori. Tale annoso ritardo nella attivazione di servizi assistenziali per legge dovuti risultano essere stati altresì aggravate dall’operato di personaggi, i quali avrebbero dovuto ricoprire incarichi con maggio rispetto verso la parte necessitante, minando il già precario stato di salute della Sig.ra Angela con aggravio di stress e subite ingiustizie.

Nello specifico le richieste della Sig.ra Di Matstromatteo erano volte all'attivazione del:
– CAD: (ADP 11/09/2014 Prot. N° 262) – ( ADI 11/09/2014 Prot. N° 307)
– Assistenza infermieristica;
– Richiesta di figure Medico-Specialistiche di controllo di cura compresa terapia del dolore;
– Assistenza domiciliare programmata e presa incarico come da diritto dei parametri LEA (“Progetto di assistenza individuale” (PAI) sociosanitario integrato). Richiesta Erogazione Contributo di Sollievo (14/04/2015 Prot. N° 26956 ed integrazione 16/04/2015 Prot. N° 29324) con esito positivo;
– Richiesta alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (del 02/10/2013 Prot.N.69183);
– Contributo Economico per il Pagamento del Canone di Locazione.”

L’avv Petrongolo di Assotutela, contattato dalla nostra redazione ci spiega che la diffida è stata continuamente reiterata agli stessi indirizzi anche nel mese di ottobre. Purtroppo ancora ad oggi non ci sono chiare risposte alla sua assistita. L’avv Pretongolo ci spiega che nonostante ci sia stata una sommaria risposta: “di quanto richiesto nella diffida nessuna risposta si è avuto esito, se non una prestazione in minima parte fornita e per lo più inidonea, oltre a dolersi per la mancata erogazione del già concesso sostegno economico mensile il quale da oltre quattro mesi non risulta essere stato erogato. Per questo abbiamo avvisato che senza avere riscontro in merito, si darà luogo ad azioni di legge a tutela dei diritti della mia assistita”.

Angela annuncia sciopero della fame. Angela non vede altra soluzione, poiché ci spiega al telefono la sua posizione: “Nonostante la diffida e l'urgenza dettata dal mio peggioramento e dalle insormontabili difficoltà non ho ricevuto alcuna risposta e riscontro. Se entro 48 ore da ora non si attiverà quanto a me dovuto da parte del Comune di Fiumicino inizierò lo sciopero della fame che nelle mie condizioni darà nell'immediato esito tragico senza possibilità di poter poi tornare in dietro. Sono molto malata stanca e disperata per l'essere abbandonata a me stessa ed indignata per come l'indifferenza di chi temporeggia impunemente sulla mia vita giorno dopo giorno arbitrariamente. Chi mi ha causato tutta questa sofferenza portandomi a questa estrema decisione che mai avrei voluto dover prendere ne subirà insieme a me le conseguenze e pagheranno in prima persona per l'irresponsabilità di aguzzini prepotenti e scorretti. Sono una guerriera a cui stanno rubando senza senso l'energia che serve per resistere alla mia grave malattia e che in queste condizioni non riesco più a contrastare. Sono senza forze e sola nell'affrontare tanto scempio ingiustificato pericoloso prepotente da parte di questo scellerato impunito comune non ne posso più. Preciso che se mi costringeranno ad arriverà a tanto… ci saranno le telecamere… e non solo. Quì non si stà chiedendo nessuna eccezione o scorciatoia ma esclusivamente il rispetto di diritti spettanti già riconosciuti per patologia e gravità da tempo ma che il Comune di Fiumicino sta trattenendo per se in modo illecito!!! “

La sig.ra Angela, contattata prima di pubblicare il suo appello sul nostro giornale, ci conferma che nessuno l’ha contattata, se non un conoscente del sindaco che le ha assicurato che presto sarà contattata dallo stesso primo cittadino di Fiumicino. Duole dover accertare una denuncia di questa portata, ma siamo certi, e questo sia un augurio per una celere risoluzione, che il Sindaco non usi contatti al di fuori dell’istituzionalità avviata con la stessa diffida, l’avv Pentrongolo ci ha reso noti tutti i passaggi delle corrispondenze che si sono prodottte nel tempo e si evince benissimo come gli stessi uffici comunali, conoscano assai bene sia l’indirizzo che il recapito telefonico del mandatario della diffida inoltrata.

E’ possibile che una donna, gravemente sfinita non solo dalla sua malattia, lesa nei suoi più importanti diritti, debba ricorrere ad uno sciopero della fame?

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, sulle sponde del lago appare un cartello del Comune “Attenzione pericolo di Morte”

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L’assessore Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi”

“Attenzione pericolo di morte, divieto di accesso nell’area e nello spazio lacuale antistante. Presenza di ordigni bellici inesplosi”. Questo quanto riportato dalla segnaletica, apparsa da qualche giorno e messa dal Comune di Castel Gandolfo che dice chiaramente che nel lago ci sono bombe inesplose che stanno lì dalla seconda guerra mondiale.

La segnaletica richiama due ordinanze (ndr. come scritto sui cartelli stessi) del 2013 e del 2021

Il fatto che esistano ben due ordinanze sta a significare che il pericolo della presenza di ordigni bellici si conosce da almeno 11 anni ma il segnale di pericolo, inequivocabile nella sua interpretazione, è stato messo pochi giorni fa:

Il cartello si trova sull’arenile del lago Albano di Castel Gandolfo, tra il vecchio porticciolo e il civico 7 di via dei Pescatori, vicino a un circolo di canoa direttamente con accesso in acqua per disabili.

Il cartello ha scatenato non poche polemiche e messo preoccupazione tra più di qualche operatore balneare e turistico nonché dei residenti che qualche bracciata lì intorno, almeno in questi anni e ultimi tempi, l’hanno azzardata: “Ci chiediamo perché sia comparso adesso – dicono altri residenti del posto – ci sembra davvero strano e il messaggio è inquietante: se si fa il bagno c’è il pericolo che esploda una bomba. Naturalmente vieteremo ai nostri figli di frequentare la zona, ci manca anche la disgrazia e poi magari ci sentiamo dire che ci avevano avvisato”.

Dal Comune, risponde l’assessore alle Attività produttive Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi e il Genio Civile ha provveduto alla bonifica. In via precauzionale abbiamo deciso insieme a Prefettura e Arma dei carabinieri di apporre la segnaletica e le boe che delimitano alla zona di pericolo in attesa di effettuare una bonifica più generale dell’area. Il sindaco ha già richiesto un intervento diretto della Regione o in alternativa i fondi per poter effettuare quanto prima l’intervento”.

Questi ordigni, rimasti dormienti per decenni, rappresentano un rischio reale e tangibile per chiunque si avvicini alle rive del lago. La presenza di ordigni bellici inesplosi, sebbene sorprendente nonostante abbastanza frequente nell’area dei Castelli Romani, è un fenomeno che semina paura e non incoraggia il rilancio turistico di qualità tanto auspicato per l’intera provincia. I resti dei conflitti passati continuano a emergere, minacciando la sicurezza e la stabilità delle comunità locali. Tuttavia, la loro scoperta sulle rive tranquille del Lago serve da promemoria urgente dell’importanza di affrontare questi pericoli con determinazione e urgenza. «Le autorità locali devono agire prontamente – dicono alcuni residenti – per identificare e rimuovere in modo sicuro gli ordigni bellici rimasti, proteggendo così il pubblico da potenziali rischi mortali. Allo stesso tempo, è essenziale educare il pubblico sulla natura di questa minaccia e sull’importanza di rispettare i divieti d’accesso per garantire la sicurezza di tutti». Lo scorso anno, a fine agosto, un bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stata trovata nella tarda mattinata di una tranquilla domenica nei pressi del lago. La scoperta è stata fatta da una persona che stava passeggiando lungo il percorso naturalistico di via dei Pescatori. Scattato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo. La bomba, una spoletta lunga 10 centimetri non pericolosa, al momento del ritrovamento si trovava a qualche metro di distanza dalla riva. Il cartello apparso pochi giorno fa lascia presagire che il pericolo sia davvero concreto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Federica Lavalle

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Federica Lavalle, classe 1981, sposata, mamma di Lorenzo e Matteo. A leggere il suo curriculum vitae ci si accorge che in poco più di 40 anni ha un bel bagaglio di esperienze qualificate ed importanti in vari ambiti.

Giornalista, una laurea ed un master in economia sullo sviluppo sostenibile. A tutto ciò si aggiunge un passato da vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali, vicesegretario provinciale del Pd, presidente del Gal e consigliere metropolitano di Roma Capitale. Soprattutto una mamma super impegnata.

Ci diamo del tu? Ma dove lo trovi tutto questo tempo?

(sorride ed arrossisce insieme) Si si diamoci del tu. Vivo la vita con grande energia.
Sono sempre stata, sin dai tempi della scuola, una ragazza molto impegnata che ha cercato di cogliere i tanti aspetti che la vita ci pone di fronte e ringrazio la mia mia famiglia, da sempre attiva ed attenta nel campo sociale, che è stata un ulteriore stimolo alla mia attività politica

Quindi la politica non è stata una scelta ma una evoluzione del percorso?

Certo che si. Quando militi in un partito capisci, comprendi e, soprattutto tocchi con mano le problematiche delle persone ed allora la politica diventa impegno sociale finalizzato a lavorare per migliorare le cose.

Prima di questa nostra chiacchierata ho girato un po’ per Rocca Priora.
La “vox populi”, la piazza diciamo, mi parla di te come una persona capace di ascoltare e poi realizzare, dare consistenza a quelle parole ascoltate.
Spiegami un po’ …

Davvero? – risponde con estremo entusiasmo – mi fa piacere perché è l’ulteriore riprova di quella che è la mia Storia ed il mio modo di essere che nasce proprio dalla mia innata voglia di ascoltare le storie delle persone, le loro esperienze ed empatizzare con la comunità che mi onoro di rappresentare.

Mi piace dare risposte concrete dopo avere ascoltato e capito.
Tutto ciò diventa, per me, il valore aggiunto al mio agire politico.
Ho avuto il privilegio di porre in essere tutta una serie di progetti realizzati proprio grazie a questo approccio: dal Teatro delle Fontanacce nato dall’impulso realizzato della comunità roccapriorese e realizzato grazie al grosso impegno di Massimo e Luciana Frazzetto passando poi al Museo Benedetto Robazza che fu la realizzazione di un sogno condiviso da molti che io, allora assessore alle Politiche Sociali e Culturali ebbi l’onore di far nascere con l’aiuto, il sostegno, i consigli, la grande generosità di Luciana Vinci e dello stesso maestro Robazza.
Il Narciso un progetto che veniva dal basso e dall’unione di tutte le associazioni locali e che divenne un punto di riferimento dell’associazionismo stesso.

E poi mi hanno raccontato la tua dedizione completa alla scuola Materna comunale gratuita.

E si! Uno dei progetti che resta vivo nel mio cuore di mamma.
Qui ci fu la spinta con in aggiunta la necessità raccolta dalle famiglie, dalle mamme roccaprioresi. Come ti ho già detto la volta precedente capimmo e toccamo con mano proprio le difficoltà delle neomamme lavoratrici a tornare al lavoro. Coniugare l’essere mamma al proprio lavoro diventa difficile se noi “politica” non mettiamo in campo gli strumenti necessari tali per consentire loro di tornare a riprendersi quello spazio lavorativo conquistato, tante volte, con estrema fatica.

Domanda cattivella: hai parlato di “campo largo di idee condivise”. La lista Fare Rocca Priora è un, passami il termine, laboratorio politico che va dal Pd a FdI … ma Elly lo sa?

(e qui prima sorride ma poi con molta serietà risponde) Massimiliano io sono profondamente di sinistra, non solo sono da sempre impegnata in politica e sempre dalla stessa parte e da generazioni, sono iscritta alla Cgil ma quando ho la possibilità mi sono sempre impegnata per i temi storicamente legati alla cultura di sinistra come la scuola pubblica e per tutti, l’inclusione sociale ed il sostegno alle fragilità.
Ed in più ti aggiungo che nel territorio lavoriamo sui programmi, come sempre d’altronde.
Il Pd allargò il campo già nel 2009 con il progetto civico e amministrativo Viva Rocca Priora che favorì 10 anni di buon governo e grande stabilità cn Damiano Pucci sindaco che allora proveniva da un’esperienza di centro destra con l’UdC.

Nulla di nuovo dunque.

Quindi buone idee e capacità di realizzarle al servizio della comunità?

Certo che si. Poi alle persone interessa cosa faremo per loro e io di quello ti voglio parlare

Non ti nascondo che questo tuo approccio alla Politica, con la P maiuscola mi piace assai ma ora viene il meglio: cosa vuol lasciare alla tua città?

Mi impegnerò a restituire a Rocca Priora un asilo nido implementando maggiormente i servizi all’infanzia comunali e questa sarà un’opportunità per le famiglie ma creerà anche un importante indotto lavorativo.
Con la squadra di governo lavoreremo molto sul tema della disabilità e dell’inclusione a tutti i livelli riservando una quota di bilancio comunale per sostenere chi non ce la fa.

Federica se hai dato una occhiata alle altre mie interviste sai che sono solito chiudere con due sogni da realizzare con la “famosa” bacchetta magica.
Che sogno vuoi per la tua famiglia? E che sogno vuoi realizzare per la tua città?

Sono una donna molto concreta e per Rocca Priora vorrò lavorare, durante questo mandato, alla realizzazione di due strutture che la comunità attende da tempo:
una casa della musica e delle arti per restituire una struttura alla nostra realtà bandistica che è un’eccellenza regionale e per tutti quelli che fanno cultura sul territorio e una palestra per le Scuole Medie da utilizzare anche per le attività pomeridiane.
Nonostante l’altezza
– sorride – devi saper che sono stata un’accanita pallavolista e non abbiamo mai avuto una palestra che potesse ospitare un campo regolare.
Per la “Federica bambina” ma per molte delle mie colleghe sportive era una sogno poter avere un palestra adeguata. Lavorerò per realizzare questo.

Ho letto serenità negli occhi di Federica durante tutta questa intervista. L’immagine che mi lascia è di una donna energica ma che riesce ad emozionarsi di fronte alle piccole cose e questo suo profondo legale con Rocca Priora si tocca profondamente.
Grazie ancora …

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