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Ambiente

Acea, lago di Bracciano: la Regione autorizza nuove fonti di captazione

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Tempo di lettura 2 minutiNicola Zingaretti ha rivolto un appello al sindaco di Roma, Virginia Raggi, affinché Acea interrompa il prelievo dell’acqua dal bacino lacustre, dopo che il Tribunale delle acque aveva annullato di fatto la sentenza del Tar che prevedeva lo stop alle captazioni a partire dallo scorso 1 settembre

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Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha autorizzato Acea all’approvvigionamento idrico da nuove fonti di captazione. Nel decreto regionale sono state indicate anche le relative prescrizioni che il gestore idrico dovrà adottare.

Un’alternativa, dunque, quella messa in campo dalla Regione Lazio, offerta all’Acea per sopperire alle captazioni sul lago di Bracciano. Nicola Zingaretti ha rivolto un appello al sindaco di Roma, Virginia Raggi, affinché Acea interrompa il prelievo dell’acqua dal bacino lacustre, dopo che il Tribunale delle acque aveva annullato di fatto la sentenza del Tar che prevedeva lo stop alle captazioni a partire dallo scorso 1 settembre.

La Regione Lazio trasmetterà alle amministrazioni rivierasche interessate il dato giornaliero delle captazioni operate dal Lago di Bracciano, da parte del gestore Acea Ato 2 spa. La mission regionale è quindi quella di cercare di preservare il lago e consentire un monitoraggio giornaliero costante e continuo sul flusso di approvvigionamento della risorsa idrica in maniera trasparente e diffusa con i Comuni del Lago e dell’Ente Parco.

Ad Acea Ato 2 è stata data l’autorizzazione all’uso delle seguenti fonti di approvvigionamento idrico per la Capitale:
• Campo pozzi Colle Mentuccia 80 L/Sec
• Campo pozzi Torre Spaccata 10 L/Sec
• Campo pozzi Vigne Nuove 70 L/Sec
• Campo pozzi Professore 80 L/Sec, per un totale di 240 litri al secondo.
Si tratta di fonti alternative all’utilizzo del lago di Bracciano, che erano state sollecitate al gestore idrico, Acea Ato 2, dall’amministrazione regionale in più di un’occasione lo scorso agosto.

Con questo decreto, firmato dal presidente Zingaretti nelle vesti di Commissario delegato per l’emergenza idrica della Regione Lazio, si autorizza dunque Acea all’attivazione dello sfruttamento emergenziale delle fonti, subordinata alla verifica da parte delle ASL competenti, ed al successivo monitoraggio, a cura e spese di Acea Ato2, della qualità delle risorse sopraindicate.

I cronoprogrammi di campionamento delle fonti dovranno essere tempestivamente comunicati al Commissario Delegato, e al fine dell’attivazione delle captazioni integrative richieste, il gestore Acea Ato2 Spa dovrà procedere anche all’implementazione di un sistema di monitoraggio ambientale in grado di fornire un quadro esaustivo circa l’evoluzione dello stato dei corpi idrici interessati. Infine, i dati del monitoraggio dovranno essere trasmessi alla Direzione Regionale Risorse Idriche, Difesa del Suolo e Rifiuti ed alla Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali, consentendo l’eventuale divulgazione a terzi.