Albano Laziale, fase 2 e riapertura di ville e parchi. Europa Verde: “Mancanza di accorgimenti idonei a traguardare il distanziamento sociale dei cittadini”
ALBANO LAZIALE (RM) – Europa Verde Albano Laziale si interroga su come sarà possibile rivivere il patrimonio paesaggistico e archeologico cittadino appena verranno riaperti ville e parchi pubblici dopo questo periodo di lockdown che ne ha determinato la chiusura al pubblico.
“Questo periodo di chiusura – commentano in una nota condivisa Alessandro Maria D’Amati, Elisabetta Rossi, Roberto Salustri e Marcello Scarponi – sicuramente ci avrà fatto considerare l’importanza degli spazi verdi di Albano Laziale e delle Circoscrizioni, la voglia di poterli abitare ancora più intensamente e il desiderio che siano funzionali e parte integrante della nostra quotidianità”.
Alessandro Maria D’Amati
Elisabetta Rossi
Roberto Salustri
Marcello Scarponi
Mancanza di accorgimenti idonei a traguardare il distanziamento sociale dei cittadini che frequentano un luogo pubblico è quanto sottolineato dagli esponenti di Europa Verde Albano Laziale. “Tra questi accorgimenti, – hanno evidenziato – è bene sottolineare la necessità di una segnaletica pedonale interna al parco, in grado di regolare la circolazione dei cittadini che passeggiano nel verde municipale durante la Fase 2 di convivenza col virus. Inoltre, – proseguono – pare opportuno prevedere un sufficiente numero di sedili di tipo monoposto oppure tali da assicurare la distanza di sicurezza interpersonale dei cittadini che sostano seduti nel giardino comunale”.
Da Europa Verde Albano Laziale parte anche l’invito alla cittadinanza nel voler segnalare proposte per una migliore fruizione dei parchi municipali e anche un sollecito agli amministratori comunali a prevedere, nei parchi municipali, tutti gli accorgimenti specifici per la fruizione degli spazi verdi da parte di persone disabili, come ipovedenti e carrozzati.
“I giardini pubblici chiusi a causa del COVID-19 – hanno concluso gli esponenti di Europa Verde Albano Laziale – sono stati una triste realtà che non avevamo mai immaginato prima dello scoppio della pandemia. Ma anche in questo caso, dal coronavirus è possibile apprendere una lezione: un grave problema può suscitare una feconda occasione di ricrescita. Parchi chiusi, opportunità aperte! Cittadini, riscopriamo e sentiamoci partecipi del verde e del patrimonio archeologico che ci circonda!”.