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Covid-19, verso la fase 2. Europa Verde Albano Laziale: ecco la proposta di piano di mobilità emergenziale per la città

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La pandemia da COVID-19 ci ha abituato ad una terminologia inedita, come “distanziamento sociale” e “dispositivi di protezione individuale” (DPI). Fintantoché la gran parte della popolazione è rimasta in casa, seguendo le prescrizioni governative inerenti alla cosiddetta Fase 1 dell’emergenza, il distanziamento sociale e il ricorso ai DPI sono stati affrontati in maniera sporadica ed occasionale, ossia solo per andare a fare la spesa alimentare e solo per particolari necessità sopraggiunte durante il lockdown.

Quando l’Italia entrerà nella Fase 2 della pandemia, allora le mascherine, i disinfettanti, i guanti in lattice, le distanze di sicurezza in luoghi pubblici e privati diventeranno parte fondamentale del nostro vissuto quotidiano, domestico ed urbano. Nei prossimi mesi, non potremo fare a meno di controllare se abbiamo la mascherina in faccia e il gel igienizzante in borsa prima di lasciare il nostro appartamento.

Ma una volta fuori casa, come affronteremo la nostra mobilità cittadina ai tempi della Fase 2 del COVID-19? Come riusciremo a garantire, per noi e per gli altri, la distanza minima di sicurezza interpersonale quando molti dei nostri marciapiedi cittadini sono larghi poco più di un metro?

Europa Verde Albano Laziale: “La Fase 2 della pandemia ci porta di fronte alla necessità di immaginare oggi stesso un piano di mobilità emergenziale per le nostre città, grandi e piccole”

“Europa Verde Albano, – fanno sapere attraverso una nota i responsabili del partito – da sempre sensibile e propositiva sui temi della mobilità sostenibile, richiama oggi l’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Albano Laziale e della cittadinanza intera di Albano, Pavona, Cecchina e Cancelliera sulla necessità di implementare un Piano di Mobilità Emergenziale per la Fase 2 della pandemia da COVID-19. Europa Verde Albano si focalizza su alcune tematiche di mobilità emergenziale più coerenti con la configurazione urbanistica della Città di Albano Laziale e delle sue Circoscrizioni: le politiche di sosta, di allargamento della pedonalità e di trasporto pubblico emergenziale”.

“Durante la Fase 1, – prosegue la nota – molti Comuni Italiani (tra cui Albano Laziale) hanno abolito le soste a pagamento, per permettere a ciascuno di raggiungere posti di necessità in un momento di necessità. Chi oggi sta portando la spesa alimentare ad una coppia di anziani che vive in centro storico non si deve preoccupare di pagare il parcheggio, perché in Fase 1 le priorità per la popolazione sono il lockdown e il funzionamento degli approvvigionamenti di base. Sebbene alcune correnti di pensiero stiano facendo pressione perché i Comuni mantengano gratuiti i parcheggi anche nella Fase 2, appare sensato ripristinare gradualmente la sosta a pagamento. Infatti, dopo il lockdown una buona parte della popolazione potrebbe essere tentata di prendere la macchina anche per spostamenti minimi allo scopo di evitare il contatto con gli altri. I parcheggi gratuiti incentiverebbero l’uso smodato della macchina, aumenterebbero lo smog, intaserebbero le vie principali verso ospedali e luoghi di lavoro e soprattutto saturerebbero le soste utili invece per il carico e lo scarico di merci fondamentali.

Alcuni marciapiedi sul territorio comunale (soprattutto in Albano, città antica) sono stretti e impropri per un adeguato distanziamento sociale. Se, per esempio, si creasse una coda di persone per entrare in una Farmacia o in una Macelleria sopra un marciapiede largo appena un metro, come sarebbe possibile garantire la distanza di sicurezza di oltre un metro tra chi sta in coda e i passanti? Appare dunque vantaggioso prevedere un allargamento della pedonalità anche sacrificando temporaneamente parcheggi e viabilità, lì dove l’attuale marciapiede sia insufficiente agli scopi della prevenzione. Un allargamento della pedonalità ha anche una ricaduta positiva sulle vendite degli esercizi commerciali che insistono su marciapiedi attualmente stretti, giacché l’aumento della pedonalità incentiva il cittadino ad acquistare in centro, a piedi o in bicicletta, invece di acquistare in periferia, con la macchina o la motocicletta.

Una buona parte della popolazione comunale (studenti, lavoratori etc.) si muove da Albano, Pavona, Cecchina e Cancelliera verso Roma tramite il treno. Il Municipio di Albano Laziale è tra i Comuni italiani più fortunati in tema di trasporto su rotaie, avendo una stazione ferroviaria in ciascuno dei quattro addensamenti. La frequenza dei transiti verso Roma e da Roma è, però, parzialmente inadeguata all’emergenza da COVID-19. Per disincentivare il ricorso alla vettura (e quindi alla vettura con solo il conducente) e garantire al cittadino la distanza di sicurezza dentro i mezzi di trasporto pubblici, è necessario sollecitare l’aumento del numero di corse dei treni verso Roma e da Roma.

La pandemia da COVID-19 ha messo a dura prova l’Italia. Dall’esperienza di dolore e minaccia è però possibile passare ad una esperienza di rinascita e cambiamento, nell’ottica della piena vivibilità della nostra cittadina. La potenziale recrudescenza della malattia si argina anche abbracciando uno stile di vita responsabile, solidale e centrato sul bene comune e sul capitale sociale. In tema di mobilità, la Fase 2 dell’epidemia da COVID-19 dovrebbe far diventare ciascun cittadino un mobility manager, cioè una cittadino capace di usare il mezzo giusto per lo spostamento giusto. Così come non usiamo la motosega per tagliare il pane, ma usiamo il coltello, così anche non dobbiamo usare la macchina per fare qualche chilometro in città, ma usiamo i piedi o la bicicletta.

A proposito di bicicletta, Europa Verde Albano stimola i concittadini a valutare l’acquisto (ove necessario) della cosiddetta bicicletta a pedalata assistita (EPAC, Electric Pedal Assisted Cycle), assai valida per spostamenti in città non pianeggianti ai tempi del coronavirus. A fronte di un certo investimento iniziale, l’impiego della EPAC riduce il numero di vetture circolanti in città, abbatte l’inquinamento, garantisce il giusto distanziamento sociale durante gli spostamenti, favorisce l’attività fisica a tutte le età.

Il Piano di Mobilità Emergenziale per il Comune di Albano è raccomandabile. Europa Verde Albano, tuttavia, – conclude la nota – è convinta che l’emergenza ben gestita potrà far nascere un durevole stile di vita individuale e collettivo, nel senso della sostenibilità ambientale e della vivibilità dei nostri centri abitati”.

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Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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