Anguillara Sabazia, giallo sul simbolo M5S: Anselmo espulsa? Nessun elettore è informato

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Giallo ad Anguillara Sabazia che sembra avere perso le Cinque Stelle. Sul sito del Movimento Cinque Stelle nell’elenco dei Comuni italiani a guida pentastellata è scomparsa Anguillara Sabazia. Nessun elettore è informato sulla questione. Anselmo non ha fatto più sapere nulla: è stata espulsa dal Movimento Cinque Stelle e ha omesso di dirlo alla cittadinanza che ha votato per un simbolo che ora non c’è più?

Tutto è iniziato quando lo scorso luglio, è uscita fuori una notizia di cui il sindaco Sabrina Anselmo non aveva mai parlato con nessuno, elettori compresi. Sono arrivate in Comune e ai consiglieri di maggioranza e opposizione delle buste anonime contenenti una sentenza di condanna, pena condonata grazie all’indulto, risalente al 2008 nei confronti dell’attuale prima cittadina.

Anselmo, eletta sindaco a giugno del 2016 con il 55,07% ha “omesso” di dichiarare al Movimento Cinque Stelle (in fase di presentazione della domanda di candidatura) di aver avuto una condanna a un anno di reclusione. Un fatto non di poco conto se si pensa che proprio l’M5S, che non manca occasione di gridare “onestà”, si dice diverso dagli altri partiti politici per essere un movimento con candidati che non hanno alcun precedente. E invece poi è uscito fuori che Anselmo è stata condannata a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di cui all’art. 648 cp (Ndr. ricettazione) i successivi prenditori sapendoli innocenti”. Così è scritto nella sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Civitavecchia Giovanni Giorgianni depositata a dicembre del 2008.

Questa notizia avrebbe dovuto far saltare dalla sedia gli altri componenti della giunta

Invece il desiderio della poltrona ha prevalso su una questione etica e di principio: Anselmo non ha detto di essere stata condannata e si è ugualmente candidata con il Movimento Cinque Stelle. Insomma la sua squadra l’ha “perdonata” passando sopra i valori dell’”onestà”… quella intellettuale che a questo punto rimangono perlopiù dei semplici slogan utilizzati in campagna elettorale e come se nulla fosse hanno continuato a governare con un elettorato conquistato grazie al simbolo M5S, un simbolo che sembra non esserci più come dimostra il sito ufficiale del Movimento. Come si dice “passata la festa gabbato lo santo”. E l’uomo campa…