Come fare prevenzione dentale con la fito odontoiatria

Utilizzate da tempo immemorabile nella medicina tradizionale,
piante ed erbe hanno mostrato di essere una sorgente abbondante di principi
biologicamente attivi, molti dei quali hanno costituito la base per lo sviluppo
di prodotti di sintesi da parte delle aziende farmaceutiche che nel corso degli
ultimi decenni si sono interessate allo studio delle piante come fonti per
nuovi agenti fitoterapici di comprovata efficacia, sicurezza e qualità.

Il video servizio sulla fito odontoiatria trasmesso a Officina Stampa del 18/4/2019

In odontoiatria, la fitomedicina è stata utilizzata con effetto antinfiammatorio, antibiotico, analgesico, e sedativo

E Molte sono le piante che svolgono un’azione benefica sui tessuti del cavo orale. L’India
è tra i maggiori produttori mondiali di piante medicinali e il loro utilizzo in
odontoiatria è iniziato con il miswak o siwak, uno strumento per l’igiene
dentale a metà tra lo stuzzicadenti e lo spazzolino.

Ricavato
da un alberello, Araak, piuttosto comune nel Medio oriente (Salvadora persica)
il miswak è popolare non solo in India ma anche in parte del mondo arabo e le
sue fibre sono state promosse dall’Organizzazione mondiale della sanità per
l’uso nell’igiene orale.

La
tradizione attribuisce al miswak numerose proprietà benefiche: aiuta a
sbiancare i denti e a rimuovere le tipiche macchie di tè, vino o caffè; contribuisce
a igienizzare la bocca, rinfresca l’alito, stimola la circolazione gengivale,
rafforza le gengive; pulisce i denti senza risultare abrasivo; rimuove e
previene la formazione di carie, placca e tartaro.

Gli agenti antimicrobici contro i microrganismi orali, in
particolare quelli che contribuiscono alla modificazione del biofilm sotto e
sopra gengivale, svolgono un ruolo importante nella prevenzione della carie
dentale e delle malattie parodontali. Esiste una vasta gamma di piante
medicinali aggiunte a dentifrici e collutori con azione antimicrobica. Come
pure piante che favoriscono la guarigione dei tessuti e contribuiscono al
miglioramento dell’alitosi.

Sono ormai molte le sperimentazioni volte a verificare l’attività delle piante medicinali contro i microbi orali

Per esempio, l’utilizzo per il trattamento della carie con le foglie della Drosera peltata, una pianta carnivora, è stato riconosciuto da uno studio che ne ha dimostrato l’efficacia nel contrastare numerosi batteri presenti nella cavità orale, in particolare lo Streptococcus mutans e lo Streptococcus sobrinus.

L’olio essenziale di Melaleuca, distillato dall’albero del tè, è
ormai popolare anche in occidente e viene proposto in tutte le erboristerie per
le sue proprietà antisettiche, antimicotiche, antibatteriche e antivirali.

Altre
piante sono comuni anche in Europa in Italia, come la liquirizia che contiene
componenti attivi contro lo Streptococcus mutans, o il mirtillo che, secondo
uno studio condotto negli Stati Uniti, sarebbe ricco di sostanze in grado di
inibire gli enzimi associati alla formazione della placca e di diminuire
l’aderenza dei batteri alle superfici. Ovviamente è il tipo di utilizzo che ne
fa la differenza, perché il succo di mirtillo potrebbe, con la sua acidità, produrre
erosione dello smalto.

Insomma lo
scopo della “Fitoterapia in igiene orale e odontoiatria” è quello di dare un
senso a livello farmacologico, informativo e in chiave scientifica alla
fitoterapia. Per meglio dire, come determinati rimedi, cioè piante, droghe, o
più generalmente prodotti galenici, possano agire e/o interagire con il nostro
organismo avendo essi una azione farmacologica paragonabile e, in alcuni casi,
maggiore e migliore dei farmaci usati nella medicina “allopatica”. Ma
soprattutto questo lavoro vuole fornire all’igienista e all’odontoiatra un
facile approccio a questa antichissima scienza.




Libia, fallito il tentativo di negoziato dell’Onu. Oggi riunione del Consiglio di Sicurezza

Fallito il tentativo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu nel cercare di trovare il compromesso su una bozza di risoluzione elaborata dalla Gran Bretagna che chiedeva un immediato cessate il fuoco e l’impegno per la fine delle ostilità in Libia. Lo fanno sapere fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, le quali precisano che la Germania – presidente di turno dei Quindici – ha chiesto una riunione del Consiglio per oggi dopo il fallimento dei negoziati sul testo rivisto.

Intanto il bilancio dei morti in Libia dall’inizio delle ostilità è salito a 205 vittime; 913 i feriti. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).




Anbi, Massimo Gargano: “In montagna norme ed incentivi per imprese agricole reddituali, per evitare che l’abbandono del territorio pregiudichi la sicurezza idrogeologica a valle”

“La ricerca e gli studi devono proseguire, perché grazie a loro ed al continuo aggiornamento sullo stato del territorio italiano sappiamo pressoché tutto; ciò nonostante, continuiamo a consumare suolo, causa prima dei 3 miliardi di danni creati ogni anno da fenomeni quali alluvioni e frane che sono la risultante su di un territorio fragile del manifestarsi dei cambiamenti climatici. Programmazione, pianificazione e gestione nel nostro Paese sono ben distinte ed in grado di fare sistema per dare le risposte concrete che cittadini, imprese e loro collaboratori si aspettano.”
Ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto ad un workshop, promosso a Roma dal “think tank” TES (Transizione Ecologica Solidale).

“Siamo orgogliosi di essere il cuore pulsante della manutenzione del territorio, forti di una capacità progettuale fatta di centinaia di progetti di qualità che mettiamo a servizio del Paese; è grazie a questa riconosciuta professionalità che è stato possibile attivare sollecitamente la filiera decisionale, destinando risorse importanti, che altrimenti sarebbero state restituite inutilizzate all’Unione Europea – aggiunge il DG di ANBI – C’è ora un grande tema ancora da affrontare: la manutenzione dei territori di montagna ed alta collina, dove i Consorzi di bonifica si candidano ad operare, perché è lì che si costruisce la sicurezza idrogeologica della pianura; è indispensabile, però, creare al contempo le condizioni normative ed incentivanti per il reinsediamento di aziende agricole, che trovino reddito anche nel riconoscimento del valore del loro lavoro a generale servizio dell’ambiente e di tutta la collettività. Deve crescere la consapevolezza che l’Italia è un Paese bellissimo ma fragile – conclude Gargano – Per questo serve anche una forte azione di crescita culturale e di formazione.”




Serena Mollicone, concluse indagini: cinque indagati

Tre sono della famiglia Mottola e dovranno rispondere per concorso in omicidio aggravato e occultamento di cadavere

La procura di Cassino (Frosinone) ha concluso le indagini sull’omicidio di Serena Mollicone, la studentessa di Arce uccisa all’inizio di giugno 2001, con il relativo “avviso” ai cinque indagati. Ci sono l’ex comandante dei carabinieri di Arce Franco Mottola, la moglie e il figlio Marco e due carabinieri all’epoca dei fatti in servizio nel comune in provincia di Frosinone. I tre membri della famiglia Mottola sono indagati per concorso in omicidio aggravato e occultamento di cadavere. L’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola, la moglie Annamaria e del figlio Marco, che dovranno rispondere di omicidio volontario sono indagati per concorso in omicidio aggravato e occultamento di cadavere. IL sottufficiale dell’Arma Vincenzo Quatrale è indagato per concorso in omicidio volontario mentre un altro militare, Francesco Suprano, è indagato per favoreggiamento.




Def, stangata di cittadinanza: Tria conferma aumento dell’Iva e delle accise in mancanza di misure alternative

I dati dei primi due mesi dell’anno sono “incoraggianti, la produzione ha invertito il trend negativo” e questi elementi “lasciano ritenere che la previsione per il 2019 sia equilibrata”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Il Documento di economia e finanza “conferma i pilastri dell’azione governativa: rafforzare l’inclusione e ridurre il gap di crescita” con gli altri Paesi europei “e il rapporto debito Pil.

Tria ha sottolineato che “la strategia che si intende perseguire” vede “il rilancio degli investimenti pubblici come fattore fondamentale”, insieme al sostegno alle imprese per l’innovazione tecnologica. Perché l’Italia riduca il gap di crescita con i partner europei “è anche necessario un cambiamento del modello di crescita europeo – ha aggiunto Tria – verso una promozione della domanda interna, senza pregiudicare la competitività”.

“La revisione al ribasso delle stime di crescita risulta pienamente coerente con l’evoluzione della situazione economica generale” e “a dicembre era all’1% al di sotto dell’1,2% della Ue”. Per il ministro questo “consente di sottolineare che il governo non ha affatto peccato di ottimismo” e che “le revisioni si sono rese progressivamente necessarie scontando l’andamento della seconda metà del 2018, inferiore ad attese che avevamo chiaramente indicato come rischi di previsione”.

“La legislazione vigente in materia fiscale è confermata in attesa di definire, nei prossimi mesi, misure alternative”. In audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato Tria ha confermato che “lo scenario tendenziale (del Def, ndr) incorpora gli incrementi dell’Iva e delle accise dal 2020-2021”.

Per l’andamento dello spread “saranno importanti i piani del governo e l’incisività delle riforme, ma anche gli orientamenti che il Parlamento avrà sul Bilancio”, ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria dopo aver sottolineato che il documento non tiene conto dei potenziali benefici di uno spread più basso, e che “i rendimenti italiani sono ancora troppo alti alla luce dei fondamentali della nostra economia, nonostante il miglioramento dopo l’intesa con l’Unione europea sulla legge di bilancio”.

“La legge di bilancio del prossimo anno continuerà, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti nel Def, il processo di riforma della flat tax e di generare semplificazione nel sistema per alleviare il carico fiscale nei confronti del ceto medio”.




Notre-Dame in fiamme: un colpo al cuore per il mondo. Macron: “La ricostruiremo”

Notre-Dame in fiamme: un maxi incendio è esploso nella cattedrale di Parigi, che è stata evacuata. Completamente collassato il tetto. Il rogo intanto si è propagato ad una delle due torri rettangolari del monumento. 

Secondo i pompieri di Parigi, nonostante l’incendio, “la struttura di Notre-Dame è salva e preservata nella sua totalità”.

“Il peggio è stato evitato, ma la battaglia non è vinta completamente”: detto il presidente Emmanuel Macron, tornato davanti alla Cattedrale di Notre-Dame in fiamme. “Grazie al coraggio dei pompieri – ha detto il presidente – la facciata e le strutture non sono crollate”. “Ve lo dico stasera – ha proseguito con la voce rotta dall’emozione – questa cattedrale la ricostruiremo, tutti insieme: è quello che i francesi aspettano, quello che la nostra storia merita”.  Macron in un discorso davanti a Notre-Dame ha reso omaggio al coraggio di “500 pompieri che da ore si battono contro il fuoco e che lo faranno ancora”. “Le prossime ore saranno difficili – ha aggiunto – ma grazie a loro la facciata e le due torri principali non sono crollate”. Il presidente ha annunciato una raccolta una colletta nazionale e internazionale per raccogliere i fondi volti alla ricostruzione della cattedrale.

“Non è certo che Notre-Dame si salvi”, ha detto il sottosegretario all’Interno, Laurent Nunez. Poco prima di lui, i soccorritori avevano dichiarato di non essere “sicuri di poter circoscrivere la propagazione” delle fiamme.

Le immagini fanno il giro del mondo. Un denso fumo nero si è subito alzato dal centro della città. I pompieri confermano che l’incendio è “probabilmente” legato ai lavori di ristrutturazione in corso.

La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per determinare le cause dell’incendio. Inoltre, il comune della capitale francese ha aperto un’unità di crisi presso l’Hotel de Ville.

“Rilasciare acqua da un aereo su questo tipo di edificio potrebbe causare il crollo dell’intera struttura”: così in un tweet la protezione civile francese dopo che in molti, guardando le fiamme si sono chiesti perché i pompieri non abbiano fatto uso di Canadair o elicotteri. “Al fianco dei pompieri che al momento fanno il massimo per salvare Notre-Dame”, conclude il tweet.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, che avrebbe dovuto annunciare attese riforme in diretta tv alle 20, ha rinviato l’intervento e va a Notre-Dame. “Notre-Dame di Parigi in preda alle fiamme – questo il tweet di Emmanuel Macron -. Emozione di tutta una nazione. Pensiero per tutti i cattolici e per tutti i francesi. Come tutti i nostri compatrioti, stasera sono triste di veder bruciare questa parte di noi”.

Notre-Dame de Paris en proie aux flammes. Émotion de toute une nation. Pensée pour tous les catholiques et pour tous les Français. Comme tous nos compatriotes, je suis triste ce soir de voir brûler cette part de nous.




Patrimoniale, Tria tranquillizza: “Non c’è il rischio”

La flat tax “per me concettualmente va bene. Prima di diventare ministro ne ho anche scritto a favore. Ovviamente si deve mantenere quella progressività che è anche nel dettato costituzionale“. Lo ha detto il ministro dell’economia Giovanni Tria a “1/2h in più” su Rai Tre, sottolineando che “il problema è di agire attraverso una riforma progressiva”.

Non c’è il rischio” di una patrimoniale, ha detto inoltre il ministro. “Io personalmente e concettualmente sono molto contrario. In Italia colpirebbe tutto il patrimonio immobiliare, colpirebbe al cuore i risparmi italiani e avrebbe un impatto distruttivo su crescita e consumi”, ha detto Tria, evidenziando che “solo parlarne crea una tale incertezza che fa un danno forte all’economia”. Il ministro sollecita chi ne parla a stare “molto attenti”: “di tutto abbiamo bisogno in questo momento tranne che di creare allarme”.

“Per quest’anno stimiamo una crescita dello 0,2%, ma consideriamo che questo implica una crescita sostenuta già nel secondo semestre di quest’anno, altrimenti non si può raggiungere questo livello”, ha evidenziato.




Assange arrestato: interrogativi sui rapporti tra governi e governati

Il potere è inteso come dominanza e non come possibilità, quasi da sempre e quasi ovunque? E i governi mentono o nascondono cose ai loro cittadini? Sono questi gli interrogativi inquietanti che da anni vengono riproposti con la vicenda di Julian Assange, prepotentemente riemersa in queste ore.

L’arresto dell’ideatore di WikiLeaks, colui che ha svelato al mondo verità altrimenti nascoste,si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e lì è rimasto per anni.

Poi la tutela è venuta improvvisamente meno e si è assistito all’arresto, con il prelievo di forza di Assange da parte degli agenti londinesi. C’è un ordine preciso, nei riguardi di Julian Assange considerato alla stregua di un terrorista. Ha destabilizzato molto, questo è fuori discussione. Ma ha fatto riemergere quegli interrogativi, che sono planetari: come viene esercitato il potere? E i governi, che rapporti hanno, in realtà, con i governati?

Enrico Pellegrini




Una persona scompare e non sai darti una motivazione: tutto questo si chiama “Ghosting”

Non è colpa di chi lo subisce ma
questa strana tendenza a scomparire senza lasciare notizie si ritrova frequentemente in famiglia e tra amici

Purtroppo le persone che spariscono senza una motivazione e improvvisamente dalla vita degli altri sono sempre di più e lasciano nelle persone che “abbandonano” una sofferenza e interrogativi molto grandi. Spesso inizia a lavorare dentro le “migliori vittime” di chi fa “Ghosting” (insomma di chi scompare) anche il senso di colpa e ci si inizia a chiedere: avrò fatto qualcosa? Cosa ho sbagliato?

Fino ad arrivare poi a chiedere scusa di qualcosa che non si è fatto pur di avere di nuovo un dialogo e un riavvicinamento con chi è sparito ed ha fatto una vera e propria operazione di abuso emotivo.
Non è raro infatti riconoscere alcune caratteristiche costanti negli abbonati al ghosting: tendenza al narcisismo, scarsa empatia e poca voglia di impegnarsi a lungo.

Il Ghosting – dall’inglese ghost, “fantasma” – è un fenomeno di dissolvenza nelle relazioni in cui un membro scompare, a volte gradualmente ma più spesso da un giorno all’altro, senza dare spiegazioni. Non è una vera chiusura, è un distacco che lascia spesso l’altro fluttuare in un limbo di punti interrogativi, a volte anche per moltissimi anni. Non chiude di proposito, lascia canali che permettono alla vittima di “spiare” e assistere passivamente agli accadimenti della vita di colui o colei che fa ghosting. Chi abbandona improvvisamente e senza motivo, prova il gusto di farsi desiderare, pensare, essere cercato e non va letto in psicologia come una “fame di affetto” ma come una chiara e netta volontà di primeggiare, essere superiore e rendere le vittime al di sotto, sempre nella condizione di “eterni colpevoli” che influenzeranno anche le vite di chi hanno intorno.

E se il fantasma ritorna? Ritorna il circolo vizioso vino a quando colui che è scomparso in passato non lo rifà di nuovo perché non ha assolutamente voglia ne desiderio di attaccarsi sentimentalmente a nessuno. il motivo? E’ troppo preso da se stesso. Spieghiamoci meglio se la relazione (che può essere uomo donna, genitore figlio, amico o amica ) frutta dei benefici soprattutto materiali per lo “scomparso ritornato” allora il rapporto di convivenza durerà di più ma se colui che scompare e poi ritorna non ha troppe convenienze sparisce di nuovo. Questo è un fenomeno molto chiaro e molto diffuso che però provoca reazioni emotive traumatiche in chi lo subisce.

Questa strana tendenza a scomparire senza lasciare notizie – e spesso senza avvisaglie – non è una prerogativa delle relazioni di coppia e si ritrova anche frequentemente in famiglia e tra amici; potrebbe essere assimilato ad una delle tecniche passive-aggressive più usate, come il trattamento del silenzio, vero e proprio abuso emotivo sotto mentite spoglie.Stare o non stare con un fantasma

Il ghosting è incentivato dalle chat e dai social network, dove la comunicazione è ormai diventato un mordi e fuggi senza un reale impegno nei confronti dell’altro. C’è una soluzione? Chi fa Ghosting si sceglie accuratamente le sue “vittime” e le manipola in qualsiasi momento. Per rompere questo circolo vizioso bisogna far capire a colui che fa ghosting che non può più manipolare la sua vittima. Spesso un taglio netto piuttosto che una “sospensione” è la migliore soluzione.




Foggia, sparatoria in pieno giorno: ucciso il maresciallo maggiore dei carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro

Una sparatoria in pieno giorno è avvenuta questa mattina nella piazza principale di Cagnano Varano, un paese in provincia di Foggia. La vittima è un maresciallo, Vincenzo Di Gennaro, ed aveva 47 anni. Subito dopo gli spari è stato arrestato un uomo, un pregiudicato di 67 anni, ritenuto responsabile dell’uccisione del maresciallo. Nella sparatoria è stato ferito anche un altro militare, che si trovava in auto insieme con il maresciallo Di Gennaro: è stato raggiunto di striscio ad un braccio e ad un fianco dai proiettili. Ha 23 anni e le sue condizioni non destano preoccupazione.

Il pregiudicato si sarebbe avvicinato all’auto di servizio dei carabinieri sparando verso i militari. E’ questa, secondo prime indiscrezioni, la dinamica della sparatoria. L’uomo arrestato giorni fa era stato sottoposto ad una perquisizione per droga. I carabinieri stamani erano intervenuti nella zona dopo la segnalazione di una lite in famiglia.

I colleghi del militare ucciso a Cagnano Varano intervenuti sul posto hanno coperto l’auto di servizio con una bandiera tricolore

Un carabiniere in servizio presso la stazione di Cagnano Varano, in provincia di Foggia, e’ rimasto ucciso durante un conflitto a fuoco avvenuto nella piazza principale del paese, 13 aprile 2019. La vittima è un maresciallo di 45 anni. I carabinieri hanno bloccato e portato in caserma un uomo che sarebbe fortemente indiziato dell’uccisione e che si trova sotto interrogatorio. ANSA/FRANCO CAUTILLO

“Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare”. Così il Comando Generale dell’Arma su Fb ricorda il maresciallo ucciso. “Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione”.

Un minuto di silenzio è stato chiesto dal premier Giuseppe Conte durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari. “È un giorno triste – ha detto Conte – perché poco fa nel mio Gargano il maresciallo Di Gennaro è stato ferito in servizio ed è caduto, e un altro carabiniere che era con lui è rimasto ferito”.

“Il più profondo e sentito cordoglio alla famiglia e ai Carabinieri” è stato espresso dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta per il militare morto in servizio a Cagnano Varano: “Il Paese intero è grato all’Arma. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato!”.

“Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!”, ha scritto il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio su Facebook.




FMI, preoccupazione per l’Italia da parte dell’Eurozona. Moscovici: “Prenderemo le nostre decisioni sull’Italia sulla base delle nostre stime”

“L’Italia sta soffrendo una situazione di stagnazione se non di recessione. E la situazione italiana è fonte di incertezza per tutta l’Eurozona”: lo ha detto il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, parlando a margine dei lavori del Fmi.

“Servono riforme strutturali vere e credibili e misure per la crescita. E non è questione di essere duri, ma il debito deve calare”. “Chiedo all’Italia credibilità – ha poi aggiunto -. Tutti devono rispettare le regole e rispettare gli impegni presi. E’ una questione di credibilità e di sostenibilità”.

“Prenderemo le nostre decisioni sull’Italia sulla base delle nostre stime” – ha concluso. “La nostra decisone sarà il 7 maggio e dovranno tornare i conti sulla base delle nostre indicazioni”, ha sottolineato Moscovici.