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Redazione
Roma – La terza sezione penale della Cassazione ha stabilito che dare un bacio sulle labbra ad una ragazza infraquattordicenne, malgrado sia consenziente, è una violenza sessuale. La Cassazione ha stabilito ciò esaminando un ricorso presentato da un uomo di 44 anni che è stato condannato dalla Corte d’appello di Venezia ad un anno e due mesi di reclusione con la concessione delle attenuanti. L’uomo ha giustificato l'atto poichè c’era soltanto un bacio sulle labbra liberamente scambiato con una minorenne. L’uomo sosteneva che “nel comune sentire un bacio non puo' costituire un illecito”. La Suprema Corte sostiene invece che “il fatto che l'atto sessuale nel caso di specie sia consistito nell'avere soltanto dato un bacio (definito dalla parte offesa, nella lettera da lei scritta, appassionato e consensuale) non ha rilievo di per se” e la giurisprudenza consolidata ha affermato la compatibilità del bacio con il reato sessuale. La Corte d’appello di Venezia ha evidenziato che “il consenso di una persona infraquattordicenne, pur alla stregua dell'evoluzione umana e sociale, rimane assoggettato sul piano normativo da un giudizio assoluto di immaturita', con cio', implicitamente ma inequivocabilmente, escludendo che la sua presenza possa comunque integrare la carenza del dolo nell'individuo maggiorenne che con tale persona compie l'atto sessuale”. Il reato, conclude la sentenza, “non richiede un dolo specifico, ma semplicemente la coscienza e la volonta' di porre in essere un comportamento sessuale, qualunque sia lo scopo che l'agente si prefigga”.