Milano, presentata a palazzo Reale l’8 edizione di “Mia Photo Fair”

MILANO – E’ stata presentata ieri a Palazzo Reale alla presenza di Filippo Del Corno – Assessore alla Cultura del Comune di Milano – la conferenza stampa di presentazione di MIA PHOTO FAIR, la prima e unica fiera italiana dedicata alla fotografia d’arte giunta alla sua ottava edizione che si terrà dal 9 al 12 marzo a The Mall – Milano, nel quartiere di Porta Nuova.

Numerose le novità di quest’anno presentate dal Comitato Organizzativo:

Eberhard & Co. partner consolidato della manifestazione che da tempo sostiene iniziative di particolare interesse in ambito artistico e culturale, presenterà all’interno del proprio spazio il “Premio Archivi Aperti”, che ha l’obiettivo di riportare alla luce e conservare immagini simbolo della nostra storia, realizzate nel passato da autori spesso dimenticati. Il riconoscimento è andato all’Archivio Carla Cerati: eclettica, indomita e curiosa fotografa e scrittrice italiana che cominciò la professione nel 1960 come fotografa di scena per poi dedicarsi al reportage e al ritratto.

Il premio consiste in un contributo da parte di Eberhard & Co., per supportare i costi relativi agli interventi necessari all’inventariazione, catalogazione, digitalizzazione in alta risoluzione, conservazione tutela dell’archivio vincitore.

All’interno del progetto sono state inoltre assegnate due menzioni d’onore a Gianpaolo Barbieri e a Paola Mattioli e due delle loro opere saranno esposte all’interno dello Spazio espositivo Eberhard a Mia (vd: comunicato Eberhard & Co. in allegato).




Marsala, rivoluzione scuole: il Comune presenta sette progetti alla Regione

MARSALA – Migliorare la fruibilità degli ambienti scolastici, riqualificare gli edifici e facilitarne l’accessibilità alle persone con disabilità. Risponde a queste esigenze il bando regionale PON-FESR – che consente l’accesso a finanziamenti comunitari – per il quale il Comune di Marsala ha predisposto e presentato sette progetti per altrettante scuole.

Un investimento complessivo di circa 2 milioni e 300 mila euro, inclusa la quota di cofinanziamento per il quale la Giunta Di Girolamo ha impegnato in bilancio poco più di 100 mila euro. Le scuole interessate sono “Mario Nuccio” (237 mila euro), “Paolini XI Maggio” (270 mila), “Santi Filippo e Giacomo” (325 mila), “Stefano Pellegrino” (514 mila), “Pestalozzi” (460 mila), “Garibaldi” (101 mila) e “Asta” (383 mila euro). “La sicurezza nelle scuole è un obiettivo prioritario, su cui investiamo ancora una volta per la serenità di alunni e operatori, incluse le famiglie, sottolinea il sindaco Alberto Di Girolamo.

Mi auguro che si possa accedere alle risorse previste dai fondi europei, tenuto conto anche delle positive ricadute in termini occupazionali”Complessivamente, i lavori nei suddetti edifici scolastici riguardano la loro messa in sicurezza ai fini dell’agibilità (interventi su infissi, mura portanti, servizi igienici), nonchè il loro adeguamento in un’ottica ecosostenibile (impianti di fotovoltaico, solare termico, climatizzazione). In aggiunta a questi interventi, dalle relazioni tecniche che accompagnano i progetti si evince che nelle scuole “Stefano Pellegrino” e “Garibaldi” sarà altresì realizzato un ascensore per consentire ai disabili di accedere al primo piano; mentre nella “Pestalozzi” sarà collocata una porta tagliafuoco per adeguarsi alla normativa antincendio. Infine, nel plesso “Asta” si riqualificherà un terreno incolto realizzando un campo di calcio a 5 in erba sintetica, una pista di atletica e una fossa per il salto in lungo.




Festival di Sanremo, Meta e Moro: una vittoria quasi annunciata

Meta e Moro, la coppia di cantautori che ha presentato il brano “Non mi avete fatto niente”, ha trionfato alla 68sima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo.

Una vittoria quasi annunciata

I due cantanti erano in testa già dalla prima serata, il loro brano è stato il più programmato in questi giorni di festival, i loro profili i più seguiti sui social. La vicenda della possibile esclusione del brano per l’accusa di plagio perché simile alla canzone “Silenzio”, presentata due anni fa a Sanremo Giovani da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, non ha fatto altro che aumentarne la popolarità, in quell’effetto ben rappresentato dalla frase attribuita a Oscar Wilde “bene o male, purchè se ne parli”, in questo caso declinato comunque con una certa eleganza. La loro canzone forse non era la più bella, tecnicamente parlando. La giuria degli esperti aveva preferito la canzone di Annalisa, poi giunta terza, nelle serate precedenti il successo di Meta e Moro è stato determinato principalmente dal televoto.

Un tema importante ha comunque nobilitato i vincitori

La canzone è stata scritta dopo l’attentato di Manchester, durante il concerto di Ariana Grande, che ha provocato 23 morti e centinaia di feriti. Nel testo sono infatti citati alcuni dei luoghi oggetto delle azioni di morte dell’Isis, e il coraggio delle persone che vogliono riprendersi la vita nonostante tutto. Il titolo si ispira alla lettera scritta da Antoine Leiris, padre di un bimbo di 17 mesi, rimasto vedovo dopo aver perso la sua Hélène negli attentati parigini la notte del Bataclan. Lettera che è stata letta da Simone Cristicchi, l’ospite che ha affiancato i due nella serata di venerdì, all’inizio dell’esecuzione. Il tema sociale è ricorrente nelle canzoni dei due vincitori. Moro vinse undici anni fa tra le nuove proposte con il brano “Pensa”, che si aggiudicò anche il premio della critica, dedicato alle figure di Falcone e Borselino, mentre Meta ha trattato spesso la violenza domestica, come nel brano “Vietato Morire” presentato lo scorso anno.

Una delle caratteristiche di questo Festival, nel panorama degli interpreti, è stato l’alto numero di accoppiate

Oltre ai vincitori, Meta e Moro, che individualmente avevano ottenuto entrambi un podio, il primo lo scorso anno dietro a Gabbani e la Mannoia, Moro invece nel 2008 con “Eppure mi hai cambiato la vita”, hanno calcato il palco anche Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Diodato con Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Riccardo Fogli con Roby Facchinetti, in coppia dopo la scissione dei Pooh, oltre alla reunion dei Decibel con Enrico Ruggeri, dopo la partecipazione del 1980.

Una considerazione a parte va fatta sui presentatori. Baglioni non è un presentatore, lo si è visto

Non aveva certo i tempi dell’altro capitano coraggioso, Gianni Morandi, che ha condotto in prima persona due edizioni sanremesi del 2011 e 2012. Ha quindi scelto di passare in secondo piano, facendo la spalla agli altri due comprimari, affidandosi alla vitalità della Hunziker e al talento di Favino. Data per scontata la professionalità della conduttrice svizzera, che ha sempre azzeccato le sue presentazioni, da Zelig a Striscia, proprio l’attore romano è stata la vera rivelazione del Festival. Se erano note le sue qualità interpretative, la capacità di tenere i tempi televisivi, le doti canore e la naturalezza che ha dimostrato quando si è improvvisato ballerino hanno sorpreso i più. Un Favino che ha accompagnato Baglioni, ha scherzato abilmente con la Hunziker, ha legittimato la scelta fatta sulla sua persona dal Direttore Artistico.

Silvio Rossi




Campi Flegrei: tra magia, ricchezze e vini da degustare. Intervista a Rita Martino

Campi Flegrei sono famosi in tutto il mondo per gli innumerevoli siti archeologici lasciati dagli antichi, dagli splendidi scenari paesaggistici che fanno da scenografia a tutto il territorio, ma anche perché è una zona ricca di storia enogastronomica ed è anch’essa la “memoria storica” che caratterizza tutta l’area. Il mare ed i monti che circondano quasi tutta l’area insieme all’attività tellurica hanno reso possibile produrre vino autoctono ed identicativo, le vigne sono coltivate a “piede franco” grazie alle terre, che sono anche ricche dal punto di vista nutritivo.
L’etimologia dei Campi Flegrei rispecchia appieno il suo significato, infatti dal greco Flègo, che significa “brucio”, ”ardo”.

I Campi flegrei si trovano ad Ovest del golfo della città di Napoli, ne fanno parte i comuni di Giugliano in Campania, Quarto, alcune zone del comune di Napoli, Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli. Tutta l’area è stata abitata da diverse popolazioni, ed è stata anche meta degli antichi per soggiornarvi durante l’estate, è stata fra i siti preferiti dei “Viaggiatori del Passato” durante il Grand Tour del sette ed ottocento, infatti ci sono tantissime testimonianze pervenute a noi dal punto di vista artistico e letterario.

Tutta l’eredità di reperti, di bellezze architettoniche e anche di scritti non mi è possibile elencare in un solo articolo, tuttavia ho fatto un piccolo itinerario che mette insieme storia enogastronomica, bellezze architettoniche e dipinti che sono patrimonio non solo dei Flegrei.
Tutta l’eredità lasciata dagli artisti agisce da documento storico a tutta l’area Flegrea, perché danno al fruitore una chiara visione di com’era la zona in passato. Fra i pittori che scelsero la zona Flegrea durante i loro viaggi culturali nel settecento ed ottocento, ossia durante il Gran Tour in visita nei Campi Flegrei sono Pietro Fabris, Saverio Della Gatta e Salvatore Luigi Gentile, ma anche molte gouaches che ritraevano i Campi Flegrei sono pervenute a noi in forma anonima, anch’esse danno una chiara visione della vita di qualche secolo fa, attualmente sono custodite nei musei, oppure molte fanno parte di collezioni private sparse in tutta l’Italia.
Chi viene da fuori e sceglie di visitare la “Penisola Flegrea” che ne fanno parte Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli fra le prime opere architettoniche che incontra è “L’Arco Felice Vecchio” che si trova alle porte di Cuma, la costruzione venne ricavata dal taglio del Monte Grillo, era l’arteria di comunicazione più rapida per Roma, ed è fra i primi “tesori Flegrei”, nei pressi si trovano gli Scavi Archeologici di Cuma che secondo gli studiosi è risalente all’età del bronzo. Nella terra “ricca di miti e di storia” si nota l’importanza che i Flegrei danno al cibo e al buon vino, famoso è il vino dal nome “Falanghina” e il “Piedirosso” chiamato anche “Pèr e Palummo” , generalmente i piatti preferiti sono a base di mare, infatti questa terra è famosa anche per la coltivazione di cozze. Il rapporto tra i Campi Flegrei e il mare e i “suoi frutti” è millenaria, infatti le cozze erano tra i piatti preferiti dagli antichi Romani, gli studiosi concordano che già vi era la coltivazione nei primi insediamenti, fra gli esempi da citare è “ll Lago di Lucrino”, infatti venivano coltivate le cozze nel bacino lacustre nel II sec.d.C. dai Romani.

Attualmente “La zuppa di cozze” e fra le più tipiche pietanze della tradizione pasquale di tutta l’area che generalmente viene preparata il “Giovedì Santo”.
Da non mancare di visitare “Il Real Casino” chiamata anche “La Casina Vanvitelliana” che si trova sul Lago Fusaro, costruita dall’Architetto Reale Carlo Vanvitelli. I lavori di questo “gioiello architettonico” finirono nel 1782, nel lago in quell’epoca venivano coltivate le ostriche, ma si hanno notizie della coltivazione di questo frutto nel lago sin dal 1764. Attualmente vengono coltivate le cozze, la pesca nei secoli scorsi generalmente avveniva prima di Natale, alcune testimonianze le troviamo in alcuni scritti di Hackert, le ostriche venivano coltivate in un modo speciale, ben spiegato dall’Enciclopedia Traccani –“Venivano raccolte per mezzo di facine”. la Casina Vanvitelliana è stata soggetto preferito di molti artisti che venivano in visita per realizzare le gouaches.

Fra le tappe da visitare è Monte di Procida, è chiamata anche la “Terrazza dei Campi Flegrei”, affaccia sulle isole di Capri, Procida e Ischia, in tutto l’anno è meta di turisti che si recano su questa area per ammirare i suoi “Punti Panoramici” mozzafiato, e per poter gustare cibi generalmente a base di mare e il vino, in estate organizzano “La Sagra del Mare” che attira turisti anche fuori regione. Ad arricchire la visione per chi è in visita in questa località sono anche gli splendidi tramonti che colorano la località a calar del sole, e in determinate giornate è possibile vedere anche l’isola di Ventotene. Il paesaggio di Monte di Procida è arricchito anche dai vigneti di aziende agricole e di privati che fanno da cornice al paesaggio, tutta l’area è legata alla tradizione della produzione del vino e danno una nota di sapore antico.

Tra le località che i visitatori della Penisola Flegrea non può mancare di visitare è il porto di “BAIA”, questa frazione appartiene al comune di Bacoli. Il porto affaccia di fronte al Golfo di Pozzuoli e la città di Napoli, era nell’antichità tra le più rinomate località preferite dell’antico Impero Romano, ed era la stazione balneare più ricca di quell’epoca, veniva chiamata dai romani “Sitius et litium Bajanum”, che italianizzato è “In seno di Baia”.

La loro presenza è testimoniata da Cicerone, Ortensio e da Orazio che quest’ultimo la descrive la piccola frazione ricca di vitalità “Nessun golfo al mondo risplende più dell’amena Baia…”divenne
il centro termale dell’antica Italia, del fasto e dei banchetti.
Nella città di Pozzuoli vi sono numerosi edifici monumentali di interesse storico ed archeologico di epoca Romana, fra questi è l’antico mercato (Macellum) chiamato “Tempio di Serapide”. Il Tempio fino al 1983 era parzialmente sommerso dal mare, tra le colonne marmoree più alte sono caratterizzate dalla presenza di “fori di datteri di mare”. Il Tempio permette agli studiosi di rilevare dati in merito al fenomeno del bradisismo.

Quale sono le peculiarità dei vini che possiamo consigliare ai visitatori che soggiornano nei Campi Flegrei? A rispondere è un’esperta del settore la Dottoressa Rita Martino di Bacoli, Laurea in Viticoltura ed Enologia, conseguita presso L’Università Federico II di Napoli.

Vi parlerò dei vitigni autoctoni di queste terre, mi riferisco alla “Falanghina” ed al “Piedirosso”. La Falanghina è un vitigno a bacca bianca dai profumi neutri, proprio per questo motivo, fino a qualche decennio fa il vino ottenuto da uve falanghine, veniva erroneamente considerate un vino di scarsa qualità.
Fortunatamente la conoscenza ci è venuta in contro facendo la qualità dei vini, poiché grazie a questa si sono messe in atto pratiche colturali e protocolli di vinificazione in modo da incrementare i precursori aromatici nelle varietà neutre, come la Falanghina e non perderli durante le operazioni di ammostatura e fermentazione. In effetti, a seconda del progetto enologico perseguibile dal produttore, è possibile adottare diverse strategie per arricchire il “boquet” del vino ottenuto da queste uve.

Per tanto il produttore potrebbe scegliere di spingere sugli esteri fermentativi, niente altro che molecole odorose prodotte dai lieviti selezionati ed usati per la fermentazione alcolica, oppure favorire una leggera surmaturazione su una parte delle uve da vinificare per ottenere quei profumi che ci ricordano la frutta secca e sciroppata derivanti dalla degradazione dei carotenoidi. Infine è possibile attuare dei protocolli di vinificazione che hanno come obbiettivo quello di valorizzare il serbatoio aromatico proveniente dall’insieme delle condizioni naturali del luogo di coltivazione, che definiamo con la parola “terroir” in cui si racchiude il concetto di suolo, clima, ambiente, esposizione e pratiche colturali.
Il “Piedirosso” è un vitigno a bacca nera ed anche questo è stato demonizzato per molto tempo considerando i vini derivati da queste uve come poco corposi, banali e di scarso carattere. Oggi invece i vini rossi leggeri, poco tannici ed eleganti sembrano essere molto più apprezzati. Il Piedirosso, quando allevato e vinificato con maestria, sprigiona note odorose che ricordano il geranio ed i frutti rossi, lo si abbina facilmente anche ai piatti di mare proprio per le caratteristiche organolettiche delicate.

Giuseppina Ercole




Marsala: presentato il progetto del Museo del Vino

MARSALA – L’idea l’abbiamo illustrata lo scorso anno al Vinitaly. Ora è stata definita nei dettagli, grazie anche al recente completamento di Palazzo Fici che lo ospiterà, e il progetto è pronto per entrare nella sua fase esecutiva. Mi auguro che si possa accedere al relativo finanziamento regionale e che ci sia il pieno sostegno dell’intera città, a cominciare dalle Aziende vinicole”. E all’auspicio del sindaco Alberto Di Girolamo – manifestato nel corso del suo intervento introduttivo alla presentazione del Museo del Vino di Marsala – hanno risposto positivamente sia imprenditori che cittadini presenti ieri sera all’incontro al Monumento ai Mille.

Ma gli apprezzamenti sono giunti anche per quanto il Museo vuole rappresentare, cioè il racconto di un territorio unico, ricco di risorse e che ha nel Dna la cultura del vino. All’assessore Rino Passalacqua il compito di esporre la storia del progetto che, da ultimo, ha avuto un importante impulso con l’inserimento di Palazzo Fici tra il “Luoghi della Cultura” siciliani. A seguire, l’illustrazione del progetto da parte dell’arch. Maurizio Giammarinaro, significando che il Museo del Vino – che si sviluppa attraverso percorsi tematici multimediali – è stato concepito in forma interattiva, dove il visitatore può acquisire conoscenze esperienziali, vivere emozioni tridimensionali, ma anche degustare i vini di cui ha appreso passato e presente. Interessante, infine, l’intervento del prof. Ferdinando Trapani (Università di Palermo) componente del Comitato tecnico scientifico del Museo del Vino. Il docente, in sintesi, ha sottolineato che la musealizzazione di Palazzo Fici risponde anche ad una esigenza di sistema organizzato di marketing territoriale “che ha in imprese e vini gli attori principali di una storytelling affascinante che Marsala esprime”. I contributi al dibattito di alcuni titolari di Aziende vinicole e di un paio di cittadini hanno chiuso l’incontro, al termine del quale il sindaco Di Girolamo ha comunicato che il progetto verrà ora inviato alla Regione Siciliana per partecipare al bando che consente l’accesso ai finanziamenti PO FESR 2014-2020.




Sanremo 2018: Ultimo vince tra le Nuove Proposte. Che serata!

dall’inviata a Sanremo Chiara Berlenghini – Il Festival di Sanremo 2018, quest’ anno è arrivato alla 68esima edizione. Cominciato martedì continua oggi con la 5 puntata. Per ora, gli ascolti, stanno dando ragione alle scelte del direttore artistico Claudio Baglioni che insieme alla bellissima Michelle Hunziker e ad un’ affascinante e capace Pierfrancesco Favino ha condotto il Festival senza alcun intoppo.
Rockettari, con tanto di giacche di pelle nere e aria da duri, Claudio Baglioni, Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker hanno dato il via alla quarta serata del festival di Sanremo sulle note di Heidi, sigla del famoso cartone animato. Pierfrancesco Favino fa il verso a Michelle Hunziker, che ha baciato a Sanremo il marito Tomaso, e porta i fiori in platea alla moglie, l’attrice Anna Ferzetti, e alla figlia Greta. “Tu sei la donna più invidiata dell’Ariston, e sai perché? Perché ti ho portato questo”, dice l’attore e tira fuori, dopo il bouquet, un sandwich. E diverte lo sguardo sorpreso di Greta, inquadrata dalla regia.

I vincitori Nuove proposte E’ Ultimo, con il brano Il ballo delle incertezze, a vincere il festival di Sanremo tra le Nuove Proposte. Al secondo posto Mirkoeilcane, con Stiamo tutti bene, che si è aggiudicato il Premio della Critica. Terzo Mudimbi con Il mago. Ultimo, emozionatissimo, ha ringraziato tutti. poi con gli occhi lucidi: “Dedico questa vittoria a mio fratello, che vincerà la sua battaglia!”
La prima serata ha riportato il 52% di share, anche la seconda ha superato gli ascolti dello scorso anno per finire con la serata da record, di ieri sera, dove 10 milioni e 825.000 spettatori erano sintonizzati sulla prima rete della rai, lo share non era così alto dal 1999. Ad aprire la gara delle nuove proposte è stato Mudimbi seguito rispettivamente da Eva, Ultimo e da Leonardo Monteiro. La classifica provvisoria e parziale è stata stilata subito dopo le esibizioni sulla base dei voti della giuria demoscopica ed ha visto al primo posto Mudimbi, Ultimo al secondo Eva al terzo ed in coda Leonardo Monteiro.
Mercoledì sera la classifica degli altri 4 giovani in gara recitava Alice Caioli in testa, seguita da Leonardo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane. Per quanto riguarda i 10 big che si sono esibiti nella terza serata del 68esimo Festival la classifica indicativa, stilata in base ai voti della sala stampa ha riportato nella parte alta (quindi bene) Max Gazzè, Lo stato sociale, Ermal Meta-Moro; nella parte intermedia The Kolors, Barbarossa, Avitabile-Servillo; e nella fascia più bassa Facchinetti-Fogli, Noemi, Caccamo. Tra gli ospiti a sorpresa una graditissima ed esplosiva Virginia Raffaele, a seguire i Negramaro con il loro nuovo singolo ” La prima volta” ed una versione rivisitata di “Poster” insieme a Claudio Baglioni. La serata è stata poi impreziosita con l’ esibizione di Giorgia e James Tajlor in “You’ ve got a friend” e con la partecipazione di Gino Paoli e Danilo Rea che insieme a Baglioni hanno ricordato Fabrizio de Andrè ed Umberto Bindi.
Lo spettacolo si è concluso con una gag promozionale per la serie tv “Don Matteo” con Nino Frassica, Memo Remigi e Pietro Pulcini. Ieri sera i 20 big in gara hanno duettato con alcuni artisti dello showbiz riproponendo i brani in gara, in una versione rivisitata.
Standing ovation per Claudio Baglioni e Gianna Nannini dopo il duetto sulle note di ‘Amore bello’ e un ballo lento, abbracciati. Emozione e commozione negli occhi di entrambi dopo che il cantautore ha ricordato che in comune, oltre a non avere mai partecipato in gara a Sanremo, hanno avuto anche due persone importanti: il regista e light designer Pepi Morgia, morto nel 2011, e il produttore David Zard, scomparso pochi giorni fa. La performance di Gianna Nannini è iniziata sulle note del suo singolo ‘Fenomenale’.
Annalisa sul palco con Michele Bravi ” Il mondo prima di te”
Decibel con Midge Ure – “Lettera dal Duca”
Diodato e Roy Paci si esibiscono Ghemon – “Adesso”
Elio e le Storie Tese con i Neri per Caso – “Arrivedorci”
Enzo Avitabile e Peppe Servillo con Avion Travel e Daby Touré – “Il coraggio di ogni giorno”
Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi – “Non mi avete fatto niente”
Giovanni Caccamo con Arisa – “Eterno”
Le Vibrazioni si esibiscono con Skin – “Così sbagliato”
Lo Stato Sociale con il Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi – “Una vita in vacanza”
Luca Barbarossa con Anna Foglietta – “Passame er sale”
Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim – “Rivederti”
Max Gazzè  con Rita Marcotulli e Roberto Gatto – “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”
Nina Zilli con Sergio Cammariere – “Senza appartenere”
Noemi con Paola Turci – Non smettere mai di cercarmi
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico si esibiscono con Alessandro Preziosi – “Imparare ad amarsi”
Red Canzian con Marco Masini – “Ognuno ha il suo racconto”
Renzo Rubino  con Serena Rossi – “Custodire”
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri – “Il segreto del tempo”
Ron con Alice – “Almeno pensami”
The Kolors con Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti – “Frida (mai, mai, mai)”
Ecco la classifica per fasce, secondo il voto della giuria degli esperti (che vale il 20%) per i duetti dei Big. Nella fascia blu, la più alta ci sono: Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto, Luca Barbarossa con Anna Foglietta, Giovanni Caccamo con Arisa, Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi, Ron con Alice, Vanoni-Bungaro-Pacifico con Alessandro Preziosi, Diodato e Roy Paci con Ghemon. Nella fascia gialla: Le Vibrazioni con Skin, Annalisa con Michele Bravi, The Kolors con Tullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti, Enzo Avitabile con Peppe Servillo con Avion Travel e Daby Tourè, Red Canzian con Marco Masini, Lo Stato Sociale con Paolo Rossi e il Piccolo coro dell’Antoniano. Infine nella fascia più bassa, quella rossa: Decibel con Midge Ure, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri, Noemi con Paola Turci, Renzo Rubino con Serena Rossi, Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim, Elio e le storie tese con I neri per caso, Nina Zilli con Sergio Cammariere
“Non avrete il mio odio”: Simone Cristicchi legge sul palco dell’Ariston la lettera che Antoine Leiris, parigino, postò su facebook dopo la strage del Bataclan del novembre 2015 in cui rimase uccisa sua moglie, la madre del suo bambino che aveva allora 17 mesi. Una storia che ha ispirato ‘Non avete fatto niente’, il brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro con cui Cristicchi duetta stasera sul palco dell’Ariston.
Sempre ieri sera stasera si sono esibiti tutti e 8 gli artisti che gareggiano per la categorie “Nuove proposte” Per quanto riguarda gli ospiti, il cantautore Piero Pelù ha dedicato un tributo a Lucio Battisti, sul palco anche la cantautrice Gianna Nannini e la conduttrice, scrittrice e giornalista Federica Sciarelli.
Chiara Berlenghini
Foto di Ettore Ferrari e Claudio Onorati



Genzano: successo per il carnevale genzanese. In centinaia alla parata dei carri

carnevale genzanese

GENZANO (RM) – Si è chiuso all’insegna del successo il primo appuntamento con il Carnevale genzanese. Piazza Frasconi ha accolto centinaia di persone unite da un obiettivo comune: far festa.

I carri allegorici (in ordine di apparizione Cucine da incubo, Emoji, La notte degli Oscar, The Baby boss) hanno sfilato sul corso offrendo a tutti i presenti uno spettacolo di danze, musiche e colori. A far da cornice la sfilata rigorosamente in maschera in pieno stile anni Settanta, il mercatino dell’artigianato, le giostre e gli intrattenimenti musicali. Non è mancato il tradizionale ‘lancio del panino’ ai passanti o delle caramelle per i più piccoli.

Soddisfatto il Sindaco Daniele Lorenzon: “la cittadinanza ha risposto positivamente ed ha riempito le vie del centro.

Una partecipazione così ricca porta anche una boccata di ossigeno all’economia locale. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo Carnevale: dalla Pro loco alle associazioni del territorio, dalle forze dell’ordine a tutti i volontari impegnati, carristi e trattoristi”.

 

 

Prossimo appuntamento giovedì 8 febbraio per una nuova parata dei carri allegorici.

 




Marsala: il carnevale entra nel vivo con la 2 edizione della sfilata di carri allegorici

MARSALA (TP) – Tutto pronto per la 2 edizione della sfilata di carri allegorici a Marsala in occasione del carnevale 2018. Domenica 11 e Martedì 13 febbraio dalle 16,00 alle 21,30 l’Associazione Culturale “Viva Marsala”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale ha infatti organizzato la kermesse carnascialesca nel centro cittadino. Il percorso prevede la partenza dalla zona Stadio, con prosecuzione per via G. Amendola, via Mazzini con svolta a sinistra, piazza F. Pizzo, viale Fazio, via Roma, via Mario Nuccio, via Mazzini, con svolta a destra, piazza del Popolo, via Vespri, piazza Porta Garibaldi, via S. L’Africano, Monumento ai Mille e rientro al punto di partenza.

Una seconda edizione che si propone di animare il centro di Marsala nel periodo carnevalesco attraverso la sfilata di carri allegorici che al momento sono due e gruppi a piedi in maschera, accompagnati da musica varia, divenendo quindi occasione di animazione e intrattenimento per cittadini e turisti presenti nel territorio.




La Madonna Esterházy di Raffaello a Roma

ROMA – Dal 31 gennaio all’8 aprile 2018 le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, nella sede di Palazzo Barberini, dedicano a La Madonna Esterházy di Raffaello una mostra curata da Cinzia Ammannato. In occasione del prestito – concesso dal 27 gennaio al 9 aprile – della celeberrima Fornarina per la mostra Raffaello e l’eco del mito, in programma all’Accademia Carrara di Bergamo (27 gennaio – 6 maggio 2018), viene presentata al pubblico una delle opere più interessanti e significative della produzione raffaellesca, grazie a una politica di scambi incrociati con musei italiani e stranieri, promossa dalle Gallerie.

La Madonna Esterházy di Raffaello è una tavola in pioppo di piccole dimensioni (cm 29 x 21,5), proveniente dallo Szépművészeti Múzeum di Budapest, il Museo Nazionale di Belle Arti ungherese, dipinta intorno al 1508, tra la fine del periodo fiorentino e l’inizio di quello romano. In quell’anno, cruciale per l’arte dell’Occidente, si aprivano i cantieri per le decorazioni del nuovo Vaticano: la volta della Cappella Sistina e le Stanze degli appartamenti papali.

Il confronto con il disegno conservato presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi – qui rappresentato con una riproduzione in grande formato – evidenzia il momento di passaggio intellettuale dell’artista dal mondo fiorentino a quello romano. Nel disegno infatti il fondale presenta un partito tipicamente fiorentino fatto di colline e alberi. Si tratta di un primo stato, diverso da quello finale su tavola, dove si vedono invece rovine antiche di sapore romano, nelle quali si sono voluti riconoscere i resti del Tempio di Vespasiano e della Torre dei Conti nel Foro Romano. Insomma, elementi dell’antico che rimandano a Roma.

Non è chiara la committenza: una scritta sul retro, non più visibile, riconduceva a Elisabetta, madre di Maria Teresa d’Asburgo, e a un dono dell’opera da parte di Clemente XI Albani.
La tavoletta rientra in una serie di quadri di Raffaello che legano bene fra loro, come la Madonna del Baldacchino in Palazzo Pitti a Firenze e la Sacra Famiglia Canigiani della Alte Pinakothek di Monaco. Nulla è casuale in quelle opere strettamente connesse, nonostante le rispettive diverse scale di grandezza. Riflettono ricerche tanto coerenti da poterle datare con buona approssimazione in un circoscritto giro di mesi dell’intensissima vita dell’autore.

La tavola viene esposta accanto a una riproduzione in grande del correlato disegno preparatorio e ad altre tre opere provenienti dalle Gallerie Nazionali, simili per formato e ambiente.

Gianfranco Nitti




Velletri, carnevale. Ciarcia: “Un evento da valorizzare”

VELLETRI (RM) – Dopo il successo di domenica 28 gennaio il Carnevale Veliterno si prepara per il secondo appuntamento del 4 febbraio dove torneranno a sfilare per il centro di Velletri i caratteristici carri allegorici. Una tradizione portata avanti grazie all’impegno dell’Università del Carnevale in collaborazione con l’amministrazione comunale di Velletri. “Per costruire un carro ci vuole un tempo minimo di tre mesi – ha detto il presidente dell’Università del Carnevale di Velletri Romolo Rossetti – e quest’anno – ha proseguito Rossetti – nonostante i ritardi nella partenza dei lavori siamo riusciti a portare il risultato a casa.

Tante le maestranze, infatti, impiegate per realizzare i carri allegorici

Dal falegname, al fabbro, al tecnico specializzato nel realizzare i movimenti fino al maestro di cartapesta per la realizzazione dei vari personaggi. Una manifestazione ripresa a partire dal 1978 quando il Carnevale a Velletri è ritornato al suo corso normale e che fino ad oggi ha effettuato una sola sosta quando il 14 gennaio del 1991, con i carri appena freschi di colla e pronti all’uscita, l’Università del Carnevale annunciava la sospensione delle sfilate in programma per i giorni 3,7,10 e 12 febbraio a causa dei gravi fatti avvenuti nel Golfo.

Velletri e i maestri di Viareggio

Una tradizione, quella della realizzazione dei vari personaggi e maschere carnascialesche in cartapesta, che a Velletri è stata affinata grazie all’apporto dei maestri di Viareggio che nel lontano 1987 tennero un corso a Velletri per spiegare le tecniche di lavorazione. E così, ormai da oltre un trentennio, l’associazione dell’Università del Carnevale si è fatta custode di queste antiche tecniche rivisitandole di anno in anno agli usi e costumi locali. “Un vero e proprio motivo di vanto avere tutte queste professionalità” ha detto l’assessore al Bilancio Marilena Ciarcia sottolineando il fatto che il contributo che l’amministrazione comunale concede all’Università del Carnevale a malapena riesce a coprire solo le spese vive sostenute per realizzare l’evento.

I costi dell’edizione 2018

Basti pensare, infatti, che su un costo complessivo, per il Carnevale di quest’anno, di circa 9mila euro solo 2500 se ne sono andati per diritti d’autore corrisposti alla SIAE per le musiche che accompagnano i carri durante le sfilate. L’assessore ha comunque ipotizzato nuove iniziative da mettere in campo per valorizzare il proseguo di questa antica tradizione, quale ad esempio uno scambio culturale con la città di Viareggio.

L’intenzione è quindi quella di andare avanti con questo progetto di cultura che rappresenta sicuramente una parte importante della storia di Velletri e a quanto sembra le premesse ci sono tutte grazie all’apertura sia dell’amministrazione comunale che dell’Università del Carnevale.




Frascati: a carnevale ordinanza antialcol e modifiche alla viabilità

FRASCATI (RM) – In occasione del Carnevale di Frascati, nelle quattro giornate di festa con le uscite dei carri allegorici e delle sfilate delle maschere, che saranno domenica 4, giovedì 8, domenica 11 e martedì 13 febbraio 2018, ci saranno delle modifiche alla normale viabilità del traffico cittadino.
In queste giornate sarà istituito il divieto di sosta con rimozione in Via Santovetti, ambo i lati; Piazza delle Scuole Pie; Corso Italia, ambo i lati; Piazza San Pietro; Piazza Roma; Piazza Marconi, negli stalli di sosta antistanti la sede comunale ed ai lati del Monumento ai Caduti; Piazza Marconi, negli stalli di sosta a pagamento, lato passeggiata, per lo stazionamento dei Taxi; Via Veneto, nel tratto compreso tra Via Senni e Largo Canova.
È prevista anche l’istituzione del divieto di circolazione in Piazza delle Scuole Pie; Via Cavour, tratto compreso tra Via S. G. Calasanzio e Piazza delle Scuole Pie; Corso Italia; Piazza S. Pietro; Piazza Roma; Piazza Marconi; Via Solforino. L’obbligo di svolta a destra per gli autoveicoli provenienti da Via Consalvi e Via del Tuscolo.

L’obbligo di svolta a sinistra per gli autoveicoli provenienti da Via B. Mattei; Via Grossi Gondi; Via Cavour. Ci sarà inoltre l’apertura al traffico veicolare di Via Piave con il divieto di svolta a destra in Piazza del Gesù per le macchine provenienti da piazza Monte Grappa.

Il divieto di accesso in Piazza Marconi, nel tratto compreso tra Via Catone e la sede comunale, con l’istituzione del doppio senso di circolazione nel tratto antistante Villa Aldobrandini e la chiusura degli accessi al parcheggio centrale di Piazza Marconi. Non sarà possibile poi transitare in Via Micara, tratto compreso tra Largo Pentini e Via Diaz; in Via Diaz, tratto compreso tra Via Vincenzo del Grande e Via Senni; Via Angelo Celli da Largo S. Antonio Maria Claret.
Infine sono stati spostati il Capolinea CO.TRA.L. da piazza Marconi in Via Conti di Tuscolo; il capolinea TPL da piazza Roma in via Vittorio Veneto, tratto compreso tra piazzale della Vittoria e Largo Canova, e il Parcheggio TAXI anch’esso in Via Veneto, nel tratto compreso tra via Senni e Largo Canova.
È stata inoltre emessa l’ordinanza che vieta su tutto il territorio comunale, la vendita per asporto di bevande alcoliche nelle giornate del 4, 11 e 13 febbraio 2018 dalle 13 fino alle 20.30. È inoltre vietato a tutti frequentare le aree pubbliche consumando bevande alcoliche In caso di violazioni alle prescrizioni saranno applicate sanzioni da 200 a 500 euro.