Giochi online, il 2017 si chiude con fatturato di oltre 1 miliardo di euro

Il 2017 si è concluso come da auspici per il gaming online. Ovvero, con una crescita che ha condotto il valore del settore del gioco su web a quota 1,03 miliardi di euro, come confermava pochi giorni fa un report condotto dall’Osservatorio del Gioco Online del Politecnico di Milano, in collaborazione con Sogei e ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

In particolare, secondo quanto agevolano le statistiche, nei 12 mesi dello scorso anno il business del gioco online ha prodotto un fatturato in crescita del +22% rispetto al 2016, trainato principalmente dagli incassi dei casinò online come casino.netbet.it, e dalla regolamentazione dinamica favorita dall’AAMS.

Ad ogni modo, al di là del dato di sintesi complessiva, il report condotto dall’Osservatorio del Gioco Online del Politecnico di Milano ci fornisce tantissimi spunti di discussione settoriale. Ad esempio, dal ricco dossier statistico emerge come il poker abbia registrato un calo del -5% nella spesa complessiva da parte dei giocatori italiani, e che di contro altri settori come quelli delle slot online e delle scommesse sportive, hanno portato in dote una forte crescita del ricavo.

Alla luce delle evoluzioni compiute nel 2017, il settore delle slot machines si è facilmente mantenuto al primo posto nella classifica dei giochi più rappresentativi, con una quota di mercato pari al 35% della spesa che gli italiani effettuano nei casinò online. Guardando agli altri settori, bene anche le prestazioni del lotto e – almeno in parte – quelle del bingo: le loro evoluzioni hanno però impedito di scalfire il primato garantito dalle slot, considerato che sia il lotto che il bingo possono rappresentare “solo” il 10% del mercato (per un controvalore di circa 100 milioni di euro, contro i 441 milioni di euro nel 2017 da parte dei casinò telematici).

Tra le ulteriori tendenze evolutive su cui val la pena soffermarsi, almeno brevemente, anche il fatto che ad oggi gli smartphone rappresentano una irrinunciabile componente per l’ottenimento di un crescente fatturato nel settore. Anche in questo caso, è sufficiente ricondurre le statistiche ufficiali fornite dall’Osservatorio per poterne sapere di più, e scoprire così che nel 2017, la spesa degli italiani sui casinò online da mobile ha raggiunto i 233 milioni di euro, con un incremento di ben il +50% su base annua. Sebbene la statistica includa anche i tablet, è intuibile come siano stati gli smartphone a far la parte del leone con l’84% del mercato in mobilità.

Dunque, con uno sguardo al 2018 recentemente avviato, sebbene il pc e – più in generale – tutte le postazioni fisse assorbano ancora il 63% del traffico, la quota sta calando progressivamente in favore del gioco in mobilità, tanto che se oramai più della metà degli italiani si collegano da mobile alla rete, è anche per farlo per poter giocare sulle piattaforme come i casinò online.

Appuntamento ora ai primi dati trimestrali del 2018 per una conferma di tale tendenza lineare, che non dovrebbe mancare di ribadirsi in maniera autorevole nei prossimi mesi.




Ciampino, slitta l’approvazione del bilancio: tutti i partiti di opposizione chiedono convocazione urgente

CIAMPINO (RM) – “La mancata riconciliazione debiti/crediti con la partecipata Ambiente Spa, oltre a pregiudicare la chiusura del Bilancio Consolidato,  continua a generare cospicui accantonamenti a passività potenziali nel bilancio comunale, con conseguente difficoltà dell’Ente a svolgere un’adeguata programmazione economico finanziaria. Per questo chiediamo di convocare con la massima urgenza un’apposita seduta di Consiglio comunale”. E’ quanto scritto nel documento indirizzato al Presidente del Consiglio Comunale a firma dei Consiglieri comunali, Guglielmo Abbondati (SEL-tutta un’altra storia), Alberto Comella(FI), Marilena Checchi e Marco Bartolucci  (M5S), Ivan Boccali (Gente Libera) e Paola Natali (Gruppo Misto).

“Nella seduta di Martedì 27 – si legge in una nota diffusa – abbiamo chiesto di discutere di Bilancio Consolidato e del Documento Unico di Programmazione 2018/2020, atti fondamentali la cui approvazione è costantemente rinviata da parte dell’Amministrazione comunale, nonostante il Collegio dei Revisori dei conti abbia tre mesi fa invitato a convocare senza indugio un Consiglio Comunale in merito. Il nostro dovere è esercitare la funzione d’indirizzo e controllo sull’attività di governo ed intendiamo farlo fino in fondo”.




Bari, BIT 2018: la Puglia lancia nuovi prodotti turistici

BARI – Alla Bit 2018 la Puglia si presenta quest’anno con un folto gruppo di operatori turistici, oltre 90, di cui molti si sono messi insieme per presentare al meglio i territori. Nello stand organizzato da Pugliapromozione, dove è allestito un angolo di dimostrazioni gastronomiche e degustazione, hanno a disposizione per gli incontri btob 44 tavoli per il leisure e 8 per il mice. Una delle novità di questa edizione 2018 è la partecipazione di molti comuni pugliesi che hanno la visibilità nello stand organizzato da Pugliapromozione ed in particolare nella saletta stampa nella quale si susseguiranno incontri e conferenze di presentazione di nuovi itinerari e prodotti turistici.

“La Puglia si presenta alla Bit come un territorio ideale per quei viaggiatori nel mondo che desiderano visitare luoghi meno conosciuti dove vivere un’esperienza autentica – afferma l’Assessore all’Industria turistica e Culturale della Regione Puglia – Puntiamo all’allungamento della stagione turistica 365 giorni l’anno, grazie anche al clima mite, all’aumento dei collegamenti aerei nazionali e internazionali e alla offerta di nuovi prodotti turistici. Alla Bit gli operatori pugliesi quest’anno presentano le loro strutture ma anche nuovi prodotti turistici, alcuni messi a punto con i Comuni, come percorsi enogastronomici che valorizzano le produzioni tipiche pugliesi a km zero, itinerari storico-culturali che esaltano le ricchezze del territorio e consentono anche di visitare mostre d’arte, percorsi di trekking, itinerari ciclabili e ippovie. La Puglia offre esperienze a tutto campo in tutte le stagioni dell’anno”.
Un’altra importante novità di quest’anno scaturisce dall’accordo innovativo sul turismo fra Puglia e Lombardia per diventare più attrattivi. La presentazione dell’accordo con il quale le due regioni stanziano centomila euro a testa per mettere a segno un piano comune per la promozione, l’allungamento della stagione turistica e qualificazione dell’offerta, avverrà proprio alla Bitdurante un incontro che si svolgerà il 12 febbraio alle 12 ( Fieramilanocity – Mico Sala Brown 1) sul tema“Puglia& Lombardia : Double your journey in Italy”, al quale parteciperanno gli assessori al turismo delle due Regioni.

E proprio la Bit sarà l’occasione per lanciare le prime iniziative congiunte: nel pomeriggio del 12 si svolgerà l’incontro di formazione Human TTT, Tourism Think Tank, il Fattore umano nel settore del turismo(www.tttourism.com) presso l’Unicredit Pavilion, organizzato dalla Regione Lombardia, con numerosi panel di formazione dedicati agli operatori turistici lombardi e pugliesi. In serata, sempre all’Unicredit Pavilion, un evento enogastronomico e musicale, organizzato dalla Regione Puglia, dedicato sempre agli operatori turistici delle due regioni, durante il quale saranno presentate le due destinazioni.

Gianfranco Nitti




Frascati, tasse meno salate: la Tari scende ai valori del 2016

FRASCATI – «Non ci sarà nessun aumento Tari nel 2018, anzi si tornerà ai valori del 2016 con una riduzione sensibile dei costi del 10% e un risparmio netto per le tasche dei cittadini di Frascati». Ad assicurarlo è il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti che, insieme alla Giunta Comunale, ai Dirigenti e agli uffici, sta lavorando per definire entro il 31 marzo le nuove tariffe della Tari, riportandola ai valori del 2016, inferiori a quelli pagati nel 2017.
«L’acconto delle prime tre rate del 2018, recapitato in questi giorni ai cittadini, è stato necessariamente calcolato sulle aliquote definitive del 2017, il cui aumento era stato introdotto nel corso della gestione commissariale – dichiara l’Assessore al Bilancio Claudio Gori -. A questo proposito ricordo che il versamento del primo acconto è stato prorogato al 28 febbraio, per alcuni problemi di postalizzazione non dovuti al Comune di Frascati».
«Invito tutti i cittadini a non allarmarsi – conclude il Sindaco Roberto Mastrosanti -, perché l’Amministrazione comunale in sede di approvazione di bilancio applicherà un’importante riduzione, circa il 10%, i cui effetti si faranno sentire con la quarta rata.
Così come lo scorso anno sempre sull’ultima rata per i cittadini di Frascati si erano concretizzati gli aumenti introdotti dall’Amministrazione commissariale».




Sicilia, crisi finanziaria Enti intermedi: a villa Niscemi l’AnciSicilia chiede l’intervento regionale

PALERMO – Problematiche normative e crisi finanziaria degli enti intermedi: questi i temi affrontati durante l’incontro svoltosi oggi pomeriggio a Villa Niscemi, che, organizzato dall’AnciSicilia, ha visto la partecipazione dei segretari generali e dei ragionieri generali delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, e di Bernadette Grasso, assessore regionale alle Autonomie locali

Durante l’incontro l’AnciSicilia ha presentato un documento, poi approvato integralmente dai partecipanti, in cui ha evidenziato:

• la crisi degli Enti di Area Vasta è una crisi di sistema e che va affrontata nel confronto istituzionale tra Regione e Enti locali;
• la mancata attuazione di una compiuta riforma regionale ha prodotto la condizione di perdurante sofferenza finanziaria;
• non è stata data concreta attuazione alle norme previste dalla L. 190/2014 in materia di personale;
• tale situazione è stata evidenziata al Ministro dell’interno, on. Marco Minniti, in una nota congiunta a firma del Coordinatore delle Città Metropolitane e del Presidente dell’Anci nella quale veniva evidenziato che la gravissima difficoltà in cui versano gli enti intermedi è stata determinata dal fatto che, pur avendo subito integralmente i tagli degli scorsi anni, sono stati esclusi dal riparto dei contributi correnti nazionali e non hanno beneficiato del trasferimento da parte della Regione di adeguate risorse compensative, nonostante gli accordi via via intervenuti in tal senso.

L’Associazione dei comuni siciliani ha, quindi, espresso, fortissima preoccupazione in merito a:

• la concreta prospettiva di chiudere i rendiconti 2017 in disavanzo;
• l’impossibilità di approvare il bilancio 2018/2020;
• l’impossibilità, da parte della Città Metropolitana di Catania di approvare il bilancio 2017;
• l’impossibilità di svolgere i servizi sulle scuole secondarie e sulle strade provinciali;
• l’impossibilità, in assenza degli strumenti finanziari, di realizzare gli investimenti di cui sono destinatarie sia per strada che per scuole.

“Alla luce di quanto evidenziato – hanno concluso il presidente Orlando e il segretario generale Alvano – abbiamo deciso di chiedere al Governo regionale di individuare, in sede di legge di bilancio 2018, soluzioni strutturali che consentano di superare le cause di tale crisi finanziaria attraverso la neutralizzazione del contributo alla finanza pubblica e l’attuazione della legge regionale 15/2015”




La porta dell’Umbria nel mondo, aeroporto “San Francesco di Assisi”: Umberto Solimeno è il nuovo direttore e accountable manager

E’ Umberto Solimeno il nuovo direttore e accountable manager dell’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco di Assisi”. L’aeroporto, situato a Perugia, completamente rinnovato nel 2011 su progetto dell’architetto Gae Aulenti, con un bacino di potenziali utenti di oltre 2milioni di passeggeri, è uno scalo internazionale servito da compagnie aeree quali Ryanair, Mistral Air, Wizz Air e Blu-Express che operano collegamenti di linea – stagionali ed annuali – verso numerose destinazioni nazionali ed internazionali. Costruito su un’area di 207 ettari, dotato di 5 parcheggi per aerei di classe C e 5 parcheggi per aviazione generale, 6 uscite imbarchi, oltre 400 posti auto ed un’ampia area shopping, è aperto 16 ore al giorno e vanta al momento collegamenti in vari Paesi come UK, Germania, Romania, Belgio, Albania oltre che Trapani, Cagliari e Catania.

L’aeroporto internazionale dell’Umbria si colloca come crocevia strategico di una regione ricca di attrattori culturali, religiosi, enogastronomici ed economici

Oltre 80.000, ad esempio, le piccole e medio aziende censite con interessi verso Europa del Nord e Balcani. Importante l’offerta turistica, da Assisi a Perugia, con una disponibilità di 30.000 posti letto giornalieri in oltre 600 strutture alberghiere. Le presenze turistiche sono state oltre 6 milioni nel 2016 e gli arrivi oltre 2,3 milioni nella sola Umbria.

Umberto Solimeno, 53 anni, sposato, 2 figli, ha una lunga esperienza internazionale e trasversale nel settore turistico

Laureato in Economia Aziendale all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito il Dottorato in Scienze Turistiche e un Diploma in Marketing strategico ed operativo. Inizia la sua esperienza professionale giovanissimo in CIGA Hotels, compagnia alberghiera di lusso. Successivamente entra in KLM Royal Dutch Airlines come Sales Manager per il Centro Sud Italia, dove resta per 9 anni.
Dal 1995 al 2000 riveste l’incarico di Country Manager Italia di Air Littoral, compagnia regionale francese. Si occupa ancora di trasporti aerei ricoprendo a Milano l’incarico di Direttore Marketing del gruppo Volare Air Europe e Volare Airlines. Successivamente lavora per 7 anni a Verona come Vice Presidente Commerciale, Marketing & Clearance degli Aeroporti del Garda (Verona& Brescia). È stato Direttore generale del gruppo Ora Hotels. Dal 2012 al 2016 è stato Direttore Generale e legale rappresentante di Air Canada in Italia. Nel 2017 è stato Direttore commerciale e marketing di Zoomarine, il più grande parco acquatico italiano di proprietà della multinazionale messicana Dolphin Discovery.
E’ stato Presidente di IBAR, l’Associazione dei vettori aerei presenti in Italia, nonché membro esecutivo del Consiglio F.A.I.R.O e membro della sezione Trasporti e Turismo di Unindustria del Lazio.

A selezionare Solimeno tra una rosa di 20 candidati

E’ stata la SASE SpA – Societa’ per il potenziamento e la gestione dell’aeroporto regionale umbro S. Egidio SpA – costituita nel 1977 su iniziativa del Comune di Perugia, con un azionariato formato da Enti locali, istituzioni pubbliche e privati. “Puntare su crescita e nuovi servizi per un aeroporto che deve essere la porta dell’Umbria nel mondo, l’accesso ad una regione ad altissimo potenziale turistico ed economico, una terra di straordinaria bellezza che punto a servire con passione e competenza” ha dichiarato Solimeno che si è presentato alla stampa stamattina alla presenza del presidente SASE Ernesto Cesaretti.

L’aeroporto dell’Umbria è al centro di un importante piano di investimenti

Nei prossimi anni potenzieranno ulteriormente uno scalo strategico per il sistema turistico ed economico dell’Italia centrale. Lontano dall’immagine high-tech degli aeroporti contemporanei, quella di Perugia vuole essere un’architettura riconoscibile ed inserita nel paesaggio Umbro. La nuova aerostazione di 4700 mq è composta da 8 padiglioni a pianta quadrata in cemento armato dipinto di rosso con coperture a falda in rame di colore verde e ampie vetrate sulla vista di Assisi. I padiglioni contengono, verso il land side, le sale di attesa, una caffetteria, una sala conferenze ed una espositiva. Verso l’air side si trovano invece le sale arrivi e partenze. Gli spazi interni vengono completamente ridisegnati: al centro una galleria commerciale con ai lati due file di negozi ed alle loro spalle, distribuiti in maniera autonoma e controllata, gli uffici dei vari enti che operano in aeroporto. Dalla sapiente mano dell’architetto Gae Aulenti è nata una delle infrastrutture più confortevoli e innovative della nostra penisola.




Presentato da Confindustria il rapporto Filiera della salute 2018: ‘white economy’ decisiva per lo sviluppo del paese, vale quasi l’11% del PIL e dà lavoro a 2,4 milioni di persone

L’industria della sanità cura l’economia e la società del Paese. Così il Rapporto di Confindustria, appena presentato, sulla filiera della salute riassume il grande valore economico e sociale che il comparto costituito da sanità pubblica, impresa privata e indotto mette al servizio dell’Italia. Ha introdotto il Rapporto Rosario Bifulco, presidente del Gruppo Tecnico Scienza della Vita, cui han fatto seguito Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria; Massimiliano Boggetti, presidente di Assobiomedica; Gabriele Pellissero, presidente di Aiop; Filippo Lintas, presidente di Assogastecnici-Federchimica; Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme., con conclusione dei lavori del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Secondo lo studio, realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa (Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme), la c.d. “white economy” è ormai un potente volano dell’economia italiana:

Contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone circa il 10% dell’occupazione complessiva).
Il perno decisivo della “white economy” è costituito dall’industria privata della salute: un settore i cui principali indicatori di performance– nonostante la crisi – registrano miglioramenti significativi sia in termini percentuali, rispetto al totale nazionale, sia in termini assoluti. La filiera della salute “privata” (manifattura, commercio e servizi sanitari privati) rappresenta da sola,rispetto all’economia del Paese, il 4,9% del fatturato (144 mld di euro), il 6,9% del valore aggiunto (49 mld di euro), il 5,8% dell’occupazione (circa 910.000 persone) e il 7,1% delle esportazioni (oltre 28 mld di euro), con valori tutti in crescita rispetto al 2008.

Un gigante economico, ma anche un comparto industriale anticiclico:

Di fronte ad un valore aggiunto complessivo dell’economia italiana rimasto pressoché invariato tra il 2008 e il 2015, il Rapporto rileva che quello della filiera della salute è cresciuto del 14,3%. Ancora migliore è il dato sull’occupazione (in gran parte altamente qualificata),in aumento del+3,35% tra il 2008 e il 2015, contro un dato nazionale negativo (-9,2%). Una filiera nella quale è più forte il posizionamento competitivo dell’Italia. Molto significativi sono infatti anche i dati sulla spesa in ricerca e innovazione (circa 2,8 miliardi di euro in valore assoluto nel 2016, il 13% del totale degli investimenti in ricerca e innovazione in Italia, con un’incidenza sul valore aggiunto generato dalle imprese superiore al 15%).Un modello vincente e innovativo, tipico di quell’approccio multidisciplinare basato sulla condivisione della conoscenza che caratterizza i sistemi economici più avanzati. La crescente partecipazione delle imprese della filiera ai bandi europei per la ricerca ne costituisce una delle più recenti testimonianze. Grazie a questi numeri, la filiera della salute contribuisce in modo determinante all’efficacia delle cure per i cittadini, e con essa, al miglioramento costante della qualità e della lunghezza della loro vita, portando il nostro Paese ai primi posti nelle classifiche internazionali. La “white economy” è, insomma, una delle principali aree di sviluppo dell’economia in cui il nostro Paese – alla luce delle classifiche internazionali – ha un considerevole vantaggio competitivo. Ciò anche grazie al modello di sanità pubblica adottato, all’integrazione virtuosa fra componente pubblica e privata e all’eccellenza nelle competenze espressa dalla componente medica e professionale. Un mix unico che, per svolgere appieno il suo ruolo di leva per lo sviluppo, va inserito nel suo complesso come ambito di politica industriale, valorizzandone le eccellenze e promuovendole anche al di fuori del contesto italiano come elemento costitutivo del Made in Italy. Un ambito decisivo per la crescita economica degli anni futuri, che ha bisogno di risorse coerenti con questi obiettivi ambiziosi e con una domanda di salute in netto aumento: una migliore integrazione di risorse pubbliche e private, con lo sviluppo della sanità complementare, rappresenta in questo senso una scelta non più rinviabile.
Gianfranco Nitti




A Milano tutto il mondo in Bit a febbraio

Molti operatori sono già tutti proiettati verso il primo grande appuntamento del settore dei viaggi del 2018: ‘Bit – Borsa Internazionale del Turismo’, in calendario a FieraMilanoCity e MiCo da domenica 11 a martedì 13 febbraio.

Cresce nel frattempo la lista di espositori istituzionali, italiani ed esteri, che vanno ad arricchire un carnet dove son ben rappresentate tutte le tipologie di operatori del settore.

Dall’Italia si segnalano, al Nord, le Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia – territori particolarmente sotto i riflettori l’anno prossimo per il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, occasione di riscoperta di luoghi e percorsi di grande suggestione – e l’Emilia Romagna, che coniuga l’offerta mare, benessere e divertimento della Riviera con città d’arte come Bologna, Ferrara o Parma. Al Centro-Sud spicca il Molise, microcosmo dove si incontrano climi, atmosfere e sapori di Nord e Sud, Adriatico e Appennino, vera scoperta della prossima stagione. Per le isole, discorso a parte merita la Sardegna che punta sulla valorizzazione di beni culturali e archeologici oltre alle ben note destinazioni balneari.

Dall’estero, ritornano, dopo alcune edizioni di assenza, due grandi classici delle vacanze:

Le Canarie, non solo sole & mare ma anche escursioni in paesaggi unici; e le Maldive, paradiso tropicale che punta sempre più a vacanze naturali e sostenibili. A testimonianza del consolidato ruolo di Bit come riferimento per un’area ricca di storia e bellezze naturali, come quella Euromediterranea, si presenta l’Algeria, alternativa ideale per una vacanza mare e sole, aumentano gli spazi Giordania, Israele e Tunisia, e addirittura lo raddoppia la Russia, meta in forte crescita nelle preferenze dei viaggiatori internazionali che ne apprezzano la ricca cultura e le tradizioni. Tra le destinazioni storiche spiccano Cuba con le sue spiagge candide e il fascino storico dell’Avana; Sri Lanka, sospeso tra mari cristallini, templi buddisti e natura selvaggia; o Turchia, con il suo mix unico di culture, percorsi archeologici e religiosi, mare e natura.

Presenti anche molte delle mete che stanno crescendo di più negli ultimi anni

Dall’America Latina si segnalano il Guatemala, la nuova meta per chi ama il richiamo maya del Centroamerica; e l’Argentina, un continente in sé dalle pampas del Nord ai ghiacci della Patagonia passando per Buenos Aires, la metropoli più europea d’America. Dall’Asia ecco il Giappone, destinazione ideale per gli amanti della vacanza culturale, con le sue vie di pellegrinaggio buddiste e shintoiste lungo un rosario di isole piene di fascino; e il Bangladesh, famoso per i festival e la varietà gastronomica che ne riflettono la diversità culturale e religiosa. Dall’Europa in evidenza la Moldavia, nuova meta dell’Est dove l’anima slava incontra l’eredità latina dell’etnia romena.

In particolare, ancora dall’estero, in forte crescita nell’edizione 2018 la presenza degli Stati Uniti

Dopo i risultati ottenuti nel 2017 con la nuova formula, la destinazione europea preferita degli italiani – tra metropoli vibranti e natura dei great outdoors – ha deciso di rafforzare la partnership con Bit 2018 attraverso un progetto di co-marketing che porterà in manifestazione 100 Agenzie di Viaggi ospiti. Crescono, inoltre, il Leisure e il MICE, che vedrà lo sviluppo di un progetto specifico con la supervisione di un Advisory Board, e si confermano anche le aree tematiche Bit4Job (incontro tra domanda e offerta professionali), A Bit of Taste (turismo enogastronomico), I Love Wedding (Destination Wedding e viaggi di nozze) e Be Tech (soluzioni innovative). Confermata infine la formula mista con la domenica aperta al pubblico dei viaggiatori.
La crescente attenzione di Bit al mondo AdV si conferma anche con un’altra grande novità: la Travel Agent Academy, un format di approfondimento in 4 sessioni da un’ora rivolto a un massimo di 200 Agenzie di Viaggi invitate, che si terrà nelle giornate professionali lunedì 12 e martedì 13, per consentire anche la visita in fiera.

Per Bit 2018, dunque, una crescita complessiva marcata dai rinnovati livelli di soddisfazione degli operatori:

Secondo un’indagine indipendente condotta da GRS Explori, l’89,3% degli espositori si è dichiarato soddisfatto e l’87,4% considera la partecipazione importante per la propria attività. Tra i visitatori professionali si segnala il 75% che preferisce la collocazione attuale, confermando l’importanza di contare su una manifestazione sul turismo localizzata a Milano nel vivace contesto della città.
Gianfranco Nitti




Helsinki, turismo: l’italia ben rappresentata a Matka 2018

HELSINKI – Si è chiusa la 32a edizione della Fiera Internazionale del Turismo Matka, svoltasi ad Helsinki, Finlandia, la principale della Scandinavia. il numero dei visitatori complessivo è ammontato a ca. 63.000 (14.000 dei quali professionali), un calo del 10% ca. sul 2017

Tra gli 83 paesi rappresentati, ha ben figurato quest’anno il padiglione Italia, molto vasto e visibile.

Allestito dall’Enit di Stoccolma con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia, riuniva Regione Lombardia, Lago di Como, Camera di Commercio Imperia, Mamberto, Drive, Dacia tra Cielo e Mare, Morandi Tours, Grand Hotel e Spa di Castrocaro terme e Bed&Bike. A fianco, anche Hurray Italia di Roma ed il Royal Hotel di Sanremo. Anche il lago Maggiore era presente con un suo stand.

Alla fiera Matka l’Umbria è stata premiata come “Dream Destination” dalla rivista Mondo.

L’ambasciatore d’Italia in Finlandia, Gabriele Altana, ha ritirato il premio insieme ad Anna Andersson dell’Enit. Da sottolineare l’impegno del Comune di Como nel promuovere il proprio territorio sul mercato scandinavo facendo leva sullo sport e sul Lago. Il 20 gennaio, all’interno dello spazio riservato alla Regione Lombardia, l’astro nascente del rally Emil Lindholm ha premiato la vincitrice di un quiz sul Rally di Como, che metteva in palio un soggiorno nella città lariana in occasione dell’evento. La sede ENIT di Stoccolma e il Comune hanno in programma, inoltre, un educational tour proprio in occasione del rally. Piacevole lo stand della compagnia aerea Finnair, ove troneggiava una lucida Vespa in ambiente mediterraneo, e sempre originali i temi lapponi nello stand di Inari e di Rovaniemi, la patria del vero Babbo Natale.

Questi i numeri finali di MATKA 2018:

Numero dei visitatori 63 600, inclusi 14000 visitatori professionali (visitatori 2017 71.000/ visitatori 2016: 68.000)
Numero degli espositori 915 da 83 paesi.
Giornata del Matka Workshop 2018:
Fornitori: 112 tavoli al Meet Finland, per 126 società; 69 tavoli al Global Workshop, per 80 società. Acquirenti: 300 acquirenti da 35 paesi e 7600 richieste di incontro.
La prossima edizione, la 33°, è già programmata dal 18 al 20 gennaio 2019.




Sicilia, emergenza siccità e rifiuti: Musumeci chiede a Gentiloni un commissario con poteri speciali

PALERMO – Le colture di grano appaiono compromesse nel capoluogo siciliano a causa di una siccità piuttosto imponente che ha ridotto il bacino idrico delle dighe a meno di 180 milioni di metri cubi d’acqua su uno spazio complessivo che ne contiene poco meno di 830. Il frumento quindi risente maggiormente della siccità con un danno economico diretto non indifferente. Semina e conseguente crescita delle piante consente una ottima produzione e la stagione invernale deve sempre garantire copiosa presenza di piogge in grado di riempire a sufficienza i bacini. Un inverno avaro di piogge e temperature inusuali hanno ridotto del 40% il normale rendimento del grano. Quello che si teme maggiormente è il ripetersi ancora una volta della sfiducia dei molti produttori che scoraggiati dall’inevitabile ribasso dei prezzi possano ridurre loro stessi la semina. Le stime dello scorso anno parlano di un grave calo del 7% circa che il reparto cerealicolo ha dovuto subire e la situazione di quest’inverno sembra essere la stessa.

Al dipartimento regionale dell’Acqua ieri si è svolta una riunione a cui sono stati invitati docenti del dipartimento di Ingegneria Civile dell’università di Palermo che da tempo hanno stilato documenti statistici relativi a previsioni per i prossimi mesi. Parecchie campagne delle province di Catania, Agrigento e ovviamente Palermo saranno coinvolte sempre di più da questo grave problema e infatti gli uffici che gestiscono i due consorzi di bonifica hanno messo a punto un documento dettagliato con cifre relative al problema e con interventi che si sono resi urgenti.

La direzione della Regione sembra essere diretta verso la richiesta al governo nazionale dello stato di calamità in cui versa la regione Sicilia se la siccità continua a perseverare. Come se non bastasse, parallelamente ai gravi problemi di siccità, la Sicilia è in allarme emergenza ambientale perchè l’annosa questione dei rifiuti si ripresenta in tutta la sua gravità. Da troppo tempo la Sicilia rischia di essere sommersa dai rifiuti alla luce della discarica di Bellolampo oramai giunta da tempo al collasso.

La sesta vasca risulta colma e la costruzione di una nuova comporterebbe tempi piuttosto prolungati che vanno oltre gli otto mesi e questo significa che parte della Sicilia occidentale non potrà scaricare più i rifiuti. Il neo presidente della Regione Nello Musumeci, al momento senza assessore ai rifiuti dimessosi da poche settimane, pensa a possibili soluzioni come presentare una relazione dettagliata al presidente del Consiglio Gentiloni chiedendo un commissario con poteri speciali al fine di velocizzare il più possibile un intervento che portasse la spazzatura fuori dalla Sicilia.

“Ho chiesto a Gentiloni – afferma Musumeci – di mettere in condizione la Regione di poter neutralizzare i tempi lunghi per le autorizzazioni, che in situazioni di emergenza sarebbero insopportabili e gli ho chiesto di farlo con un commissario di sua fiducia ossia un tecnico che risponda in modo diretto al governo centrale”. Musumeci inoltre afferma con chiarezza: “È una situazione straordinaria che non può essere affrontata con strumenti ordinari. In questi primi trenta giorni abbiamo fatto il punto sulla situazione.

Da 20 anni la Regione insegue la soluzione invocando lo stato di emergenza. Il risultato è che ci troviamo in quella che io definisco una emergenza strutturata. Tutte le discariche in Sicilia sono prossime al collasso e abbiamo due milioni di metri cubi da conferire. Al giorno in Sicilia vengono portati in discarica 5 mila tonnellate di rifiuti. Se nulla dovesse cambiare a settembre non avremmo più dove metterli. L’emergenza è il terreno su cui si costruisce il malaffare. Ci ritroviamo con una galassia di competenze fatta da 33 enti”. A dare maggiore risalto al problema già grave sono gli impianti di compostaggio che dai 18 esistenti ne funzionano appena 3 ed è per questo che il Presidente afferma: “Dobbiamo portare i rifiuti fuori dall’isola ma per farlo ci dobbiamo attrezzare: per gli altri è più semplice, basta caricare i camion. Noi abbiamo bisogno di mettere la spazzatura sulle navi e per farlo dobbiamo attrezzare i porti. Stiamo lavorando a un bando per fare in modo che i nostri rifiuti, almeno la metà di quelli che attualmente conferiamo in discarica, vengano portati all’estero”.
Paolino Canzoneri




Economia globale, crescita solida in tutto il nord Europa: l’analisi economica del gruppo Nordea

Secondo il capo economista del gruppo bancario nordico Nordea, Helge J. Pedersen, la ripresa sincrona dell’economia globale rimane forte all’inizio del 2018. Molti paesi stanno ora lottando con carenze di manodopera qualificata e stanno emergendo segnali di aumento delle pressioni salariali soprattutto nella zona centrale e orientale dei Paesi europei. Ciò potrebbe diffondersi in altri paesi europei in una fase più matura del ciclo economico, tra cui Danimarca, Norvegia e Svezia.

La forte crescita è finalmente iniziata in Finlandia nel 2017 dopo quasi dieci anni di debole sviluppo

Si prevede che una forte fiducia e un solido ambiente generale sosterranno l’economia nei prossimi anni. Si presume che il rafforzamento del mercato del lavoro faccia aumentare i consumi e condizioni finanziarie favorevoli dovrebbero sostenere la crescita degli investimenti. La competitività dei prezzi dei beni e servizi finlandesi è migliorata di recente e si prevede che il commercio netto contribuirà positivamente alla crescita.

Il PIL svedese è cresciuto al di sopra della crescita potenziale nel 2017

La domanda interna continuerà a crescere nei prossimi anni, sostenuta da una politica fiscale espansiva. Il rallentamento del mercato immobiliare sta avendo un impatto. Il contributo degli ultimi anni alla crescita da parte degli investimenti nel settore abitativo si trasformerà in un ostacolo, ma l’ambiente internazionale fornisce un aiuto attraverso l’aumento delle esportazioni. La domanda di lavoro rimane elevata, ma il grande flusso di lavoro farà calare la disoccupazione solo gradualmente. Un rialzo dei tassi pronti contro termine dall’attuale -0,50% è molto lontano dal momento che l’inflazione non è sufficientemente elevata per una tale evenienza.

La ripresa economica in Norvegia si sta consolidando, con una crescita su base sia produttiva che occupazionale

Persino le industrie petrolifere mostrano ora segni di crescita e i piani per l’aumento degli investimenti petroliferi in corso significano un avanzamento della crescita. Gli effetti della politica economica espansiva stanno svanendo, ma meccanismi autosufficienti prenderanno il sopravvento. I prezzi delle case, tuttavia, sembrano destinati a scendere ancora un po’, anche se non abbastanza da minacciare la ripresa. S’intravede il primo rialzo dei tassi verso la fine del 2018, ma l’inasprimento della politica monetaria sarà molto graduale.

L’economia danese sta godendo di una solida ripresa

Le imprese traggono vantaggio dalla crescente attività generalizzata, mentre il potere d’acquisto dei consumatori è aumentato spinto da un aumento dell’occupazione, da bassi tassi di interesse e da tendenze positive dei salari reali. Per la prima volta in dieci anni, l’economia funziona a pieno regime. Il bel tempo proseguirà probabilmente nei prossimi anni, anche se con l’intensificarsi della competizione per le risorse economiche, diventerà sempre più difficile mantenere i tassi di crescita a questo livello.

Gianfranco Nitti