Ostia, delfino morto: forse morbillo. Vietato toccarlo

 E’ un’estate nera per i delfini del Mediterraneo. Un altro esemplare e’ stato trovato morto sulla costa di Ostia, su una scogliera tra il porto e Fiumara Grande.
    Potrebbe essere una nuova vittima del morbillivirus, il virus che ha colpito gia’ e ucciso quaranta esemplari fra la Toscana e la Liguria. Una moria che preoccupa sempre di piu’, soprattutto ora con questo caso sulle coste laziali. A renderlo noto e’ stata la onlus Oceanomare Delphis, che da tempo cura il progetto dei ‘Delfini Capitolini’. La preoccupazione del team di Oceanomare Delphis è che l’individuo spiaggiato sia uno dei “Delfini Capitolini”, nome del progetto di ricerca e monitoraggio dei cetacei del litorale romano, tra Ostia, Fiumicino e Torvaianica condotto dal 2011″. Gli istituti zooprofilattici di Lazio e Toscana interverranno per comprendere le cause della morte. Tra le concause della moria di delfini per il morbillovirus gli esperti hanno indicato anche l’inquinamento del mare causato dalle attivita’ dell’uomo.




Civitavecchia, spacciava cocaina e hashish nel suo ristorante

Spacciava cocaina e hashish nel suo ristorante a Civitavecchia e per questo era stato arrestato il 2 agosto scorso. Ora arriva il provvedimento di chiusura per 10 giorni del locale. Il Questore di Roma, Carmine Esposito, esaminata la proposta presentata dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitavecchia, ha infatti disposto la sospensione della licenza, per 10 giorni, nei confronti del titolare del ristorante.

Il provvedimento è stato adottato a seguito dell’ intervento effettuato lo scorso 2 agosto, quando gli agenti avevano arrestato, nella flagranza di reato per spaccio, il proprietario del locale trovato in possesso di 3 dosi di cocaina, già pronta per lo spaccio, nascosti nella tasca dei pantaloni. Ulteriori 8 grammi di hashish erano nascosti in un cassetto del registratore di cassa dell’esercizio commerciale, mentre, circa 1 kg di cocaina e materiale per il confezionamento, veniva sequestrato nella casa dell’uomo.




Fiumicino, imbarcazione si schianta sugli scogli del vecchio faro

FIUMICINO (RM) – Nel primo pomeriggio di oggi una barca a vela di 12 metri circa, che transitava da Ostia in direzione di Civitavecchia, dopo aver strappato la vela centrale, in balia delle onde è andata a sbattere contro gli scogli del vecchio faro a Fiumicino.

Sull’imbarcazione erano presenti due persone, che hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono subito intervenute la Capitaneria di Porto, la Protezione civile di Fiumicino, i Vigili del Fuoco e il 118, che hanno messo in sicurezza i due naufraghi. La barca, gravemente danneggiata, è affondata subito dopo.

Adesso l’area dovrà essere bonificata. Già da domani è previsto un primo intervento dei sommozzatori della Protezione civile di Fiumicino per la valutazione dei danni.




Fregene, festa del cinema: a Matteo Garrone il premio Ugo Gregoretti

FREGENE (RM) – Circa 500 persone hanno partecipato alla serata conclusiva della prima Festa del Cinema di Fregene. Domenica 4 agosto sul palco dello stabilimento della Marina Militare è salito Matteo Garrone, insieme a Francesca Reggiani, Massimo Wertmuller, Silvia Scola, Marco Pontecorvo e ai figli e alla moglie di Ugo Gregoretti.

A Garrone è andato il premio Ugo Gregoretti consegnato dalla famiglia del regista da poco scomparso

Gli onori di casa a nome dell’amministrazione sono stati affidati al vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca.

L’ultima proiezione della quattro giorni che ha celebrato l’antico legame tra Fregene e il cinema è stata dedicata al vincitore del premio Gregoretti. Il pubblico ha infatti potuto assistere a “Dogman”, penultima opera dello stesso Garrone.

“Da fregenate d’adozione, sono lieto di essere premiato proprio su questo palco” ha detto Garrone durante la premiazione.

Nelle quattro serate del calendario, la festa ha attirato circa 1500 persone che hanno assistito alle proiezioni, ammirato la mostra fotografica dedicata a Fregene a al cinema e ai cinegiornali messi a disposizione dall’Istituto Luce – Cinecittà.

Un evento realizzato dal Comune di Fiumicino in collaborazione con il Centro sperimentale di Cinematografia e la Marina Militare che stanno già lavorando all’edizione 2020.




Regione Lazio, dopo 20 anni approvato il Piano Territoriale Paesistico Regionale

Approvato da parte del Consiglio regionale del Lazio il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR): si chiude un iter iniziato venti anni fa.

Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire regole chiare nella gestione del territorio con attraverso cui coniugare paesaggio e patrimonio.

“La nostra è la quinta regione italiana ad approvare in Consiglio il Piano paesaggistico a dimostrazione dell’impegno di tutti quanti per raggiungere gli importanti obiettivi prefissati in questi cinque anni di governo –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: nel Lazio si volta pagina compiendo un salto di qualità in un settore strategico per lo sviluppo del nostro territorio consentendo di soddisfare le richieste di amministratori locali, operatori economici, associazioni ambientaliste e cittadini. E allo stesso tempo portiamo a compimento uno dei punti programmatici più importanti che avevamo prefissato all’inizio di questa legislatura”.

“Al termine di una lunga seduta, questa mattina abbiamo approvato il Piano paesaggistico del Lazio. Uno strumento atteso da oltre venti anni, che disciplina in modo chiaro e univoco l’uso del territorio regionale. Una grande soddisfazione aver guidato nel corso di questi mesi la redazione e la condivisione di un atto fondamentale voluto dell’Amministrazione Zingaretti per la tutela e lo sviluppo sostenibile del Lazio. Siamo tra le cinque regioni italiane ad aver approvato il Ptpr. Un grande traguardo per tutti i Comuni, gli operatori del settore e i cittadini” – è il commento di Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica.




Fiumicino, mamma affida il figlio ad un viaggiatore per caricare le valigie ma il treno parte: si ricongiungono a Roma Termini

FIUMICINO (RM) – Aveva affidato momentaneamente il bambino di due anni ad un viaggiatore salito sullo stesso treno presso la Stazione di Fiumicino per riuscire a caricare diverse valigie; la mamma, allontanatasi per convalidare il biglietto, non si era però accorta che il treno in partenza aveva chiuso le porte non consentendole di risalire.

Sono stati attimi di panico ma il Capotreno, avvisato dal passeggero che custodiva il bambino, ha immediatamente allertato la Centrale Operativa del Compartimento Polizia Ferroviaria che ha subito provveduto per l’accoglienza del bimbo al suo arrivo alla Stazione Termini, da parte di una pattuglia della Polizia Ferroviaria che ha intrattenuto ed accudito il piccolo fino all’arrivo della mamma, alla quale è stato poi riaffidato.

Una disattenzione che, per fortuna, ha avuto un finale felice e senza gravi conseguenze per i il piccolo e per la famiglia, se non un grande spavento.




L’appello della Fast-Confsal: “Caso umano in Cotral, la Regione ci aiuti a trasferire Angelo”

“Questa
Segretaria da tempo rimarca, facendo proprie le rimostranze della maggioranza
dei dipendenti, un utilizzo improprio delle contestazioni disciplinari da parte
della Soc. Cotral SpA, il cui scopo
sembrerebbe per lo più quello di reprimere e intimidire. Un meccanismo nel
quale incappano, purtroppo, anche quei lavoratori che svolgono le proprie
mansioni con solerzia e abnegazione”. Inizia così la lettera di Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio, indirizzata al
Presidente Zingaretti, all’assessore
alla Mobilità Alessandri, ai Capigruppo
e ai membri della Commissione ai Trasporti della Regione. Due pagine fitte che portano
all’attenzione della politica “l’incresciosa vicenda dell’O.E. [Operatore di Esercizio, ndr] Angelo Palombi. Un caso di coscienza”.

Secondo la
ricostruzione, l’autista è stato oggetto da parte della Compagnia di un “provvedimento
sanzionatorio” in seguito “a un incidente contestato inizialmente in data
15.06.2015, giustificato dal lavoratore in data 26.06.2015 e riattivato, tardivamente,
in data 14.12.2016”. Che disponeva “l’immediato trasferimento punitivo
dall’impianto di assegnazione di Civitavecchia
(il Palombi risiede a S. Marinella) all’impianto di Colleferro e, successivamente, la retrocessione al livello
inferiore con lettera del 08.03.2017”.

L’esponente
sindacale nel proseguire, tiene inoltre a evidenziare che questo provvedimento “veniva
applicato malgrado la tempestiva richiesta di arbitrato e della contestuale
richiesta del tentativo di conciliazione” avanzate dal diretto interessato e “respinte
dall’Azienda, la quale a sua volta ricorreva presso il Tribunale Ordinario
territorialmente compente, al fine di ottenere il pagamento per intero dei
danni cagionati al mezzo coinvolto nel citato sinistro”.

Una decisione che
ha “provocato il congelamento dell’intera vicenda, considerata la lentezza dei
Tribunali per le note criticità, e ulteriormente sconvolto la vita quotidiana
di Palombi e della sua famiglia (dall’inizio del procedimento giudiziario,
siamo arrivati al quinto rinvio dell’udienza)”. E qui il colpo di scena. “Il
nostro collega, infatti, fruisce della Legge
104/92
riferita alla madre, allettata da anni per una grave malattia, la
quale richiede continua assistenza, e, contestualmente, deve accudire la sua
consorte alla quale è stata riconosciuta un’invalidità del 50%”.

Una situazione
oggettivamente drammatica in cui “malgrado le continue richieste di avvicinamento”,
scrive ancora Coppini, “la Dirigenza Cotral si mostra ostinatamente e
clamorosamente insensibile a tutto, nonostante nei social affermi che i
dipendenti sono al centro della sua attenzione. La realtà sembra essere ben
diversa”. Poi cita, per rafforzare il suo ragionamento, l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70): “non può tenersi conto ad alcun effetto delle
sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro applicazione
”.

“Nel recente
passato la Magistratura Ordinaria del Lavoro ha dichiarato illegittimi alcuni
trasferimenti punitivi effettuati da Cotral, specificamente in relazione alla
citata Legge 104; al punto da costringere la medesima Società a emanare la
Disposizione Organizzativa n. 4 del 27.03.2019 con la quale, invitata il
personale, oggetto di tali trasferimenti da almeno tre mesi, a presentare
istanza per rientrare al deposito di assegnazione. Ma neppure in questo caso,
la domanda di Palombi è stata presa in considerazione, come, ugualmente, non ha
sortito l’effetto sperato l’incontro avvenuto tra l’Azienda e le RSU del Bacino
Aurelio, nel corso del quale è stato chiesto, nuovamente, il reintegro del
collega”.

“Di quale
delitto si sarebbe macchiato mai Palombi? Un incidente può giustificare tale
accanimento? Come può una Società pubblica rimanere inamovibile dinanzi a un
caso drammatico come quello appena esposto?”, sono i quesiti posti da Coppini ai
vertici della Regione Lazio. “Fermiamoci un momento a riflettere, per favore.
Lavorare non può comportare sacrifici abnormi nella vita degli individui, non
può scardinare quelli che sono i valori morali e umani alla base della nostra
esistenza. Chiediamo, facendo appello alla vostra coscienza, un intervento
risolutorio presso la Soc. Cotral; un piccolo gesto di solidarietà, almeno per
riportare il nostro collega al deposito di appartenenza, quello di
Civitavecchia, vicino ai suoi cari e alla sua Famiglia”.

“Le regole
vanno rispettate, senza alcun dubbio, ma un conto è una equa e legittima
sanzione, un conto è l’intimidazione e la vessazione”, ha commentato a margine
il Segretario, “nel nostro lavoro gli incidenti, gli errori in trenta anni di
servizio possono capitare, essere ripresi è corretto, vivere nella paura di
poter sbagliare è un’altra cosa”.




Fiumicino, tromba d’aria: è morta una donna

Il maltempo ha messo in ginocchio l’Italia. La notte scorsa una donna è morta dopo essere stata sbalzata via con la sua auto a Fiumicino, comune del litorale laziale alle porte di Roma. Agli allagamenti e i disagi in gran parte del centronord, oggi si aggiungono i nubifragi che stanno imperversando in gran parte del centro. Ieri un’atleta norvegese è stata uccisa da un fulmine durante la Suedtirol Ultra Skyrace, una gara di corsa in montagna di 121 chilometri con partenza e arrivo a Bolzano. L’incidente si è verificato nei pressi del lago di San Pankrazio, sopra Campolasta, in val Sarentino. La gara era interrotta da mezzora, proprio a causa delle avverse condizioni meteorologiche, ma il gruppo di cui la donna faceva parte si trovava in una zona isolata e non era ancora stata informata dello stop.




Fiumicino, atti vandalici alla scuola di Passoscuro: identificati e denunciati 11 minorenni

FIUMICINO (RM) – I carabinieri della Compagnia di Civitavecchia al termine di una mirata attività investigativa, hanno denunciato in stato di libertà 11 minorenni di età compresa tra i 15 e 17 anni, per il reato di danneggiamento aggravato. I carabinieri della Stazione di Passoscuro hanno avviato le indagini dopo che ignoti, nelle notti del 19 e 22 luglio scorso, avevano messo a segno numerosi atti vandalici, all’interno e all’esterno della scuola elementare di Passoscuro.

I
militari hanno accertato che i danneggiamenti sono stati eseguiti da un gruppo
di giovanissimi che, nel corso dei due episodi vandalici, dopo essersi
introdotti all’interno dell’istituto, hanno imbrattato le pareti di alcune aule
e infranto i vetri di alcune finestre della palestra e delle porte delle uscite
di sicurezza al piano terra.

La
bravata non è rimasta impunita e i carabinieri, dopo aver identificato ben 11
minorenni, alcuni dei quali provenienti dalla Capitale, li hanno denunciati in
stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma.




Fiumicino, di nuovo atti vandalici alla scuola di Passoscuro

FIUMICINO (RM) – Vandalizzata la palestra della scuola di Passoscuro: durante la scorsa notte sono stati rotti i vetri, messo a soqquadro i locali e scassinato le porte.

“Era già accaduto venerdì, – racconta l’assessore alla Scuola Paolo Calicchio -e già allora avevo provveduto a sporgere denuncia. Oggi – spiega Calicchio – sono tornato dai Carabinieri di Passoscuro per quest’ennesimo atto di vandalismo. È inaccettabile che qualcuno decida di distruggere il patrimonio pubblico dei nostri giovani per una bravata o solo per il gusto di farlo. Spero che al più presto vengano individuati i responsabili dell’accaduto, per i quali ho richiesto il risarcimento dei danni, e che atti del genere non si ripetano più”.




Pomezia, successo per Eneadi festival. Morcellini: “Puntiamo a eventi di qualità”

Prosegue con successo la prima edizione di “Eneadi Festival – idee a confronto”, rassegna di cultura e attualità partita il 5 luglio, in scena a Pomezia fino ai primi di agosto.

Le serate sono incentrate su diverse tematiche, spaziando dall’arte al sociale, con interviste a giornalisti, politici, artisti, uomini di cultura, importanti imprenditori e sportivi.
Nella serata di giovedì il giornalista Bruno Vespa ha intervistato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, riempiendo le fila dell’arena estiva allestita nel giardino che avvolge il Museo Lavinium, tra cultura, natura e importanti reperti archeologici; tra gli altri, la splendida statua di Minerva del V sec. a.C. mirabilmente conservata.
Tracciando un bilancio delle prime serate, il vice Sindaco Simona Morcellini ha definito il Festival “il giusto mix di cultura e attualità, che mira ad esaltare le bellezze di Pomezia: dal museo Lavinium, punta di diamante del nostro patrimonio storico-archeologico e culturale, nonché raffinata location scelta per l’iniziativa, a piazza Indipendenza, cuore pulsante dell’attività cittadina che farà da cornice alla kermesse nelle serate di maggiore affluenza”.
Eneadi Festival vuole impreziosire il già ricco calendario dell’estate pometina “attraverso un format che coniuga buona musica, presentazione di libri e approfondimenti su temi di stretta attualità, illuminando così le serate di cittadini e turisti con un intrattenimento di qualità, proprio come l’eroe mitologico Enea che lascia la propria terra e intraprende un viaggio superando i propri punti limite alla ricerca della luce, della bellezza della conoscenza. Con questa iniziativa puntiamo infatti ad inserire Pomezia in un più ampio panorama intellettuale offrendo un programma di livello”, ha spiegato il vice Sindaco, sulla scia del successo degli eventi culturali precedenti, dal Natale alla stagione teatrale, fino al Memorial Sergio Leone.
Eneadi Festival, alla sua prima edizione, è una rassegna organizzata grazie alla preziosa sinergia messa in piedi dalle realtà imprenditoriali del territorio con il patrocinio del Comune di Pomezia, il tutto a costo zero per i cittadini, “in quanto il Festival è interamente finanziato dal Cipi – Club degli industriali pontini per l’innovazione, che raggruppa prestigiose aziende industriali del territorio (IRBM, Redbox, aCapo, Caffè Trombetta, APA), in collaborazione con il Comune di Pomezia e la Regione Lazio. Il coinvolgimento attivo del nostro tessuto locale è un segnale importante della partecipazione attiva dei nostri imprenditori alla cosa pubblica, in quell’ottica di cooperazione al servizio della collettività che come Amministrazione puntiamo a rafforzare”.
Ricordiamo che il programma dell’iniziativa prevede la presenza di ministri di peso come Alfonso Bonafede, uno stimato ex premier come Paolo Gentiloni. Intellettuali famosi come Bruno Vespa, noti giornalisti come Peter Gomez. E ancora: Monsignor Vincenzo Paglia, lo scrittore Alain Elkann e tanti ulteriori big della politica e della cultura. Per la conduzione delle serate sono impegnati noti giornalisti televisivi e della carta stampata, come Andrea Pancani (La7), Concita Borrelli (RaiUno) e Andrea Di Consoli (Rai Cultura).