Bracciano, giorno commemorazione defunti: deposte corone d’alloro nei cimiteri. Il Sindaco: “Un messaggio di speranza e vicinanza alla comunità”

BRACCIANO (RM) – Il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli, nel giorno della commemorazione dei defunti, ha deposto una corona di alloro ai Caduti sepolti nel cimitero di Bracciano insieme al Generale di Brigata Fabio Giambartolomei, Comandante del Comando Artiglieria. 

Successivamente il Sindaco, insieme al Comandante della Polizia Locale Claudio Pierangelini, ha deposto altre due corone a tutti i defunti sia nel cimitero di Bracciano che in quello Castel Giuliano. 

Ad officiare la solenne benedizione a Bracciano il Parroco Don Piero Rongoni  mentre a Castel Giuliano il rito è stato officiato da Padre Elbio Abàn.

“Nel giorno di commemorazione dei defunti – ha detto il Sindaco Armando Tondinelli – abbiamo voluto far sentire la presenza delle istituzioni in rappresentanza di tutta la comunità di Bracciano. Soprattutto in questo momento così difficile di pandemia è importante infondere un messaggio di speranza e di vicinanza anche a tutti coloro che hanno perso amici, figli, parenti a causa del virus. La nostra comunità è forte e insieme riusciremo a superare anche questo periodo”




Anguillara Sabazia, Acqua Claudia: al via il bando regionale per affidare le sorgenti

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Al via la manifestazione di interesse per lo sfruttamento delle sorgenti dell’Acqua Claudia ad Anguillara Sabazia.

E’ dello scorso 20 ottobre l’avviso pubblico della Regione Lazio che riguarda il bando per il rilascio della concessione mineraria e delle pertinenze delle “Sorgenti dell’Acqua Claudia”.

Cliccare qui per scaricare il bando e la modulistica per partecipare

Un atto necessario, da parte della Regione Lazio, dopo che nell’aprile del 2018 la società Sorgenti Claudia ha presentato domanda di rilascio della concessione e che nel giugno del 2019 ha visto nominare il proprio amministratore delegato Stefano Gualdi custode della concessione mineraria.

Ora ai fini dell’affidamento la Regione dovrà verificare se ci sono altre aziende interessate alla concessione e poi procedere a un confronto competitivo. Se nessuno aderirà al bando che scade l’11 dicembre la Regione valuterà l’istanza della società Sorgenti Claudia.




Anguillara Sabazia, Comune condannato dal Tar Lazio: ancora atti sbagliati da parte dell’ex Ufficio Tecnico

ANGUILLARA SABAZIA – Il Comune di Anguillara Sabazia è stato condannato dal Tribunale Amministrativo del Lazio a pagare la somma di 2500 euro ad un cittadino che nel 2017 aveva comunicato la SCIA per ristrutturare un edificio di sua proprietà per poi vedersi archiviare nel 2018 la pratica dall’Ufficio Tecnico comunale, allora diretto dall’architetto Egidio Santamaria.

L’ennesimo atto sbagliato da parte della precedente amministrazione pentastellata contro il quale il cittadino è ricorso al TAR Lazio che ora gli ha dato ragione.

Il Fatto

Il ricorrente, avvalendosi della legge della Regione Lazio n. 7 del 2017, ha comunicato al Comune di Anguillara Sabazia in data 18 dicembre 2017 SCIA, al fine di ristrutturare un edificio di sua proprietà sito in via Fratelli De Santis n. 4.

I lavori, in particolare, sono consistiti nella chiusura di un portico interno alla sagoma, con incremento volumetrico di circa il 20%.

Detto incremento sarebbe consentito dall’art. 6 della legge regionale citata, secondo il quale, per finalità di rigenerazione urbana e recupero edilizio, come indicate nell’art. 1, “sono sempre consentiti interventi di ristrutturazione edilizia o interventi di demolizione e ricostruzione con incremento fino a un massimo del 20% della volumetria”.

Con atto del 22 febbraio 2018 (seguito da atto confermativo del 27 marzo 2018), il Comune ha ordinato la “archiviazione” della pratica, reputando che l’intervento fosse difforme dalla normativa vigente. L’incremento volumetrico previsto dalla legge, infatti, sarebbe da intendersi riferito alla sola attività di demolizione e ricostruzione, e non alle altre forme di ristrutturazione edilizia.

Tali atti sono stati impugnati con il ricorso principale

I motivi sono i seguenti: violazione di legge, per avere provveduto oltre il termine di 30 giorni concesso alla P.A (primo motivo); difetto di motivazione (secondo motivo); violazione di legge, perché la legge regionale permetterebbe aumenti volumetrici per ogni caso di ristrutturazione (terzo motivo); eccesso di potere, per lesione dell’affidamento (quarto motivo).

Nelle more del giudizio, con atto del 29 gennaio 2019, il Comune ha annullato in autotutela gli effetti della SCIA, sulla base del solo presupposto di contrarietà alla legge regionale.

Tale provvedimento è stato impugnato con motivi aggiunti

Essi sono i seguenti: violazione di legge, per avere esercitato il potere di autotutela in difetto dei presupposti legali, per carenze della comunicazione di avvio del procedimento, e per non avere valutato le osservazioni svolte in tale sede dal ricorrente (primo motivo); violazione di legge per difetto di motivazione (secondo motivo); violazione della legge regionale n. 7 del 2017, come già dedotta con il ricorso principale (terzo motivo);
Infine, il Comune ha ordinato la demolizione della chiusura del portico, in quanto opera priva di titolo abilitativo con un primo atto (ordinanza n. 40 del 2019), poi rettificato da un secondo (ordinanza n. 54 del 2019), quanto alla individuazione del progettista.
Tali ordinanze sono state censurate con un secondo ricorso per motivi aggiunti, che, dopo avere riproposto le censure già svolte per dedurne l’invalidità derivata delle ordinanze di demolizione, ha sviluppato autonome doglianze.
Esse sono le seguenti: violazione di legge ed eccesso di potere, per avere presupposto che l’intervento non si basasse su idoneo titolo abilitativo; per avere duplicato un unico provvedimento in due distinte ordinanze; per carenza nella motivazione; per omessa descrizione dell’illecito edilizio; per omessa individuazione dell’area da acquisire al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza.

Diritto

I ricorsi sono fondati. Va brevemente ricordato che a fronte di SCIA in materia edilizia l’amministrazione dispone di una duplice possibilità di intervento.

Nei trenta giorni successivi alla segnalazione, può inibirne l’esecuzione.

Decorso tale termine, e maturato l’affidamento del dichiarante in ordine alla stabilità degli effetti del titolo, è consentito il solo esercizio del potere di annullamento in autotutela, che va esercitato nei termini e nelle forme indicati dall’art. 21 nonies della legge n. 241 del 1990 (art. 19, comma 6 bis della legge n. 241 del 1990).

È pacifico che il ricorrente abbia comunicato la SCIA il 18 dicembre 2017, nè è contestato che essa fosse carente dei requisiti di efficacia previsti dalla legge.

Pertanto, il titolo abilitativo deve ritenersi formato definitivamente al trentesimo giorno successivo, con la conseguenza che, oltre tale data, il Comune non avrebbe più potuto inibire o reprimere i lavori.
Gli atti impugnati con il ricorso principale sono stati invece assunti a partire dal 22 febbraio 2018, e si espongono così alla censura di violazione di legge svolta con il primo motivo di ricorso (violazione dell’art. 19 della legge n. 241 del 1990 e dell’art. 23 del T.U. dell’edilizia).

Disponendo, in verità con atipica formula, la “archiviazione” della SCIA, il Comune infatti ha evidentemente dichiarato privo di efficacia un titolo che si era già consolidato per decorso del termine, e che avrebbe potuto rimuovere soltanto in autotutela.

Tali atti vanno perciò annullati

Con il provvedimento del 29-31 gennaio 2019, infatti, il Comune ha proceduto ad esercitare il potere di annullamento in autotutela, rimuovendo gli effetti della SCIA.

Tale atto è motivato esclusivamente sulla base della contrarietà alla legge regionale n. 7 del 2017 dell’intervento eseguito, a causa di un aumento volumetrico che sarebbe consentito solo in caso di demolizione e ricostruzione, come confermato in sede di circolare interpretativa dalla stessa Regione Lazio.

È perciò fondato il primo motivo aggiunto ad esso dedicato (violazione dell’art. 21 nonies della legge n. 241 del 1990), nella parte in cui si lamenta che l’amministrazione non abbia operato alcuna valutazione dell’interesse pubblico alla rimozione degli effetti dell’atto, né abbia assunto in considerazione il grado di affidamento maturato in capo al ricorrente, tanto più a fronte di una questione in diritto così controversa da richiedere una circolare esplicativa.

Come è noto, “il potere di autotutela deve essere esercitato dall’Amministrazione competente entro un termine ragionevole e supportato dall’esternazione di un interesse pubblico, attuale e concreto, alla rimozione del titolo edilizio tanto più quando il privato, in ragione del tempo trascorso, ha riposto, con la realizzazione del progetto, un ragionevole affidamento sulla regolarità dell’autorizzazione edilizia; di conseguenza, nell’esternazione dell’interesse pubblico l’Amministrazione deve indicare non solo gli eventuali profili di illegittimità ma anche le concrete ragioni di pubblico interesse, diverse dal mero ripristino della legalità in ipotesi violata, che inducono a porre nel nulla provvedimenti che, pur se illegittimi, abbiano prodotto i loro effetti” (ex plurimis, CDS n. 6975 del 2019, in tema di SCIA).
Nel caso di specie, è stato rispettato il termine di 18 mesi ora stabilito dall’art. 21 nonies, ma è del tutto mancato un apprezzamento comparativo dell’interesse pubblico e privato, quanto alla rimozione o alla conservazione del titolo.

Ciò comporta l’annullamento dell’atto di autotutela impugnato con i primi motivi aggiunti.
Infine, sono viziate per invalidità derivata anche le ordinanze di demolizione censurate con i secondi motivi aggiunti, il cui presupposto è la carenza del titolo abilitativo ad eseguire l’intervento (non potendo più la SCIA, una volta annullata, valere come tale e sostituirsi al permesso di costruire).
È chiaro che una volta annullato il provvedimento di autotutela e accertata la formazione della SCIA, l’intervento risulta assentito.

Pertanto, anche le due ordinanze di demolizione vanno annullate.
Sono assorbiti tutti gli ulteriori motivi di ricorso, alla cui trattazione il ricorrente non ha più interesse, una volta consolidatosi definitivamente il titolo.

Le spese seguono la soccombenza, e si liquidano in euro 2500,00, oltre accessori di legge, a carico del Comune non costituito.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto.

Accoglie il ricorso principale ed entrambi i ricorsi per motivi aggiunti, ed annulla gli atti impugnati.
Condanna il Comune a rifondere le spese di lite, che liquida in euro 2500,00, oltre accessori di legge.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.




Guidonia, Ryder Cup 2023. Pioggia di milioni dal Governo: all’Astral il compito di gestire gli appalti per il rifacimento delle strade

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – 50 milioni di euro dal governo, di cui 27 milioni e mezzo connessi all’evento della Ryder Cup, i mondiali di golf che si terranno a Guidonia Montecelio nel 2023 presso il Marco Simone Golf & Country Club di proprietà della famiglia Biagiotti.

Un evento per il quale si stima la partecipazione di circa 50mila persone al giorno e che allo stato presenta una rete viaria e di mobilità interessate non in grado di sostenere questo afflusso giornaliero di persone.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 29/10/2020

Le strade interessate dai mondiali di Golf del 2023 che si terranno a Guidonia sono quasi tutte di competenza della Città Metropolitana di Roma Capitale, esclusa via di Marco Simone, che è di competenza del IV Municipio del Comune di Roma. Così come l’atavico problema del trasporto pubblico, che durante la prima riunione in Campidoglio relativa le problematiche del trasporto pubblico legate alla Ryder Cup, non hanno trovato disponibilità, per mancanza di fondi da parte dell’ATAC, nella richiesta di far proseguire il percorso della linea bus 041 fino alla rotatoria di intersezione con la via Nomentana per servire un’intera fascia abitativa finora isolata.

L’intervista di Chiara Rai al sindaco di Guidonia Michel Barbet sul campionato 2023 trasmessa a Officina Stampa del 29/10/2020

Ora sarà Astral, la società partecipata al 100 percento dalla Regione Lazio, a gestire gli appalti milionari che dovranno prevedere tutti gli interventi infrastrutturali necessari entro settembre del 2023.

Una vera e propria opportunità per Guidonia Montecelio per cui stanno lavorando in sinergia la Federazione italiana golf, Ryder Cup, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Comune di Roma e il Comune di Guidonia. 

Quasi cento anni di Ryder Cup la competizione di golf tra Stati Uniti ed Europa che dal 1927, anno in cui si disputò la prima edizione si gioca ogni due anni in alternanza in uno dei due continenti

Il servizio sulla storia della Ryder Cup trasmesso a Officina Stampa del 29/10/2020

Inizialmente la gara era tra Stati Uniti e Inghilterra. Poi, nel 1979, è stata allargata a giocatori del continente europeo. Il nome viene mutuato da Samuel Ryder, uomo d’affari inglese che donò il primo trofeo. Si tratta di uno dei principali eventi sportivi al mondo per ascolti tv e volume d’affari e in palio non c’è un solo euro o un solo dollaro. Si gioca “solo” per quella coppa e per il prestigio. In Europa la Ryder Cup si è sempre disputata su percorsi britannici tranne che nel 1997 quando si tenne in Spagna) e nel 2018 in Francia. L’edizione del 2023, si terrà in Italia a Guidonia presso il Marco Simone Golf & Country Club




Artena, condoni edilizi: arrestato sindaco, assessori ai lavori, responsabile ufficio tecnico. Indagate 22 persone

ARTENA (RM) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, alle prime luci dell’alba, al termine di accurate indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone gli arresti domiciliari per il Sindaco, l’assessore ai Lavori Pubblici, l’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico, tutti del Comune di Artena, nonché per il presidente di una cooperativa urbanistica a cui lo stesso Comune aveva affidato l’istruttoria dei condoni edilizi comunali. Con il predetto provvedimento, è stata altresì disposta la sospensione temporanea dai pubblici uffici nei confronti della segretaria comunale, del vice comandante della Polizia Locale e della responsabile dell’ufficio personale dello stesso Comune alle porte di Roma.

L’attività investigativa compiuta dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro faceva emergere una pluralità di condotte delittuose integranti i delitti di concussione, tentata concussione, falsità ideologica (in relazione all’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Artena per gli anni 2018-2020), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e plurimi abusi d’ufficio.

È emersa, altresì, la consumazione, da parte del Sindaco, in concorso con altro soggetto, all’epoca dei fatti consigliere di minoranza del Consiglio comunale di Artena, del reato di corruzione per l’esercizio della funzione nonché, da parte dell’Assessore ai lavori pubblici, in concorso con un imprenditore, del reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.

L’indagine, infine, faceva emergere altre condotte delittuose quali l’annullamento di diverse contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada a determinati soggetti nonché, con riferimento al presidente di una cooperativa urbanistica a cui lo stesso Comune aveva affidato l’istruttoria dei condoni edilizi comunali, di più ipotesi di tentata concussione.




Sermoneta, aree verdi comunali a cittadini, associazioni e imprese: il Comune lancia un bando

Il Comune di Sermoneta vuole affidare a imprese, cooperative, cittadini e associazioni di volontariato la manutenzione di parchi, aiuole e spazi verdi di proprietà comunale. Un apposito avviso è stato pubblicato sul sito web del Comune di Sermoneta. In cambio l’amministrazione concede la visibilità pubblicitaria su cartelli collocati sull’area di intervento. Il termine ultimo per inviare le proposte di sponsorizzazione è il 13 novembre e la durata del contratto potrà essere variabile tra i 3 e i 5 anni.
L’obiettivo è quello di cercare – mediante procedura ad evidenza pubblica – soggetti esterni all’Amministrazione Comunale, pubblici o privati (persone fisiche o giuridiche, comprese le associazioni, amministrazioni di condominio, singoli cittadini) anche in forma associata, che vogliano collaborare per rendere più accogliente il nostro territorio comunale, adottando di fatto un’area verde.
Oggetto dell’affidamento saranno un totale di 13 tra aiuole e aree verdi comunali, collocati tra il centro storico (giardino degli Aranci, area via Nuova-San Sebastiano, giardino Atalanti, aiuola via Matteotti-via Sermonetana, area percorso museale, area San Nicola, Monumento ai caduti-via Marchioni-Belvedere; aiuola scuola Portella), Sermoneta Scalo (Parco Caracupa, aiuole piazza del Serbatoio, rotonda-aiuola via dei Latini, rotatoria via della Rotonda), il parco pubblico di Doganella, a Monticchio il parco pubblico e l’aiuola di via dei Faggi, a Carrara l’aiuola della rotonda di via Le Pastine, e a Pontenuovo il parco Gaia, parco Padovano, aree verdi via Papa Pio V, aiuole parcheggio chiesa, aiuola piazzale Annibaldi, aiuole via Falcone, largo Vittime di tutte le mafie e aiuole via dell’Irto. “L’iniziativa – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – rientra nel più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio ambientale, a cui si unisce la partecipazione al progetto Ossigeno della Regione Lazio per incrementare il numero di alberi presenti in ogni borgata. Per mantenere il verde, tuttavia, c’è bisogno della collaborazione di tutti: cittadini, associazioni, imprese. Solo con un lavoro di squadra potremo avere parchi accoglienti, aiuole fiorite e più in generale una Sermoneta ancora più bella”.




Carpineto Romano e Artena: presa banda di spacciatori

CARPINETO ROMANO E ARTENA (RM)– Nonostante le prescrizioni inerenti al contrasto al Covid 19 del mese di aprile, continuavano la propria attività di spaccio di sostanze stupefacenti. La linea di droga tra Carpineto Romano ed Artena, paesi nella provincia romana, è stata interrotta dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, seguendo le direttive della Procura della Repubblica di Velletri, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari procedendo all’arresto di 4 persone, dai 27 ai 51anni, due di Carpineto Romano e due di Artena, di cui tre con precedenti di polizia a vario titolo, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

L’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Colleferro insieme ai colleghi della Stazione di Carpineto Romano, supportati nella giornata odierna da quelli della Stazione di Artena e del Nucleo cinofili di Ponte Galeria, ha avuto il suo fulcro d’attenzione, nei mesi di aprile, maggio e giugno, il territorio di Carpineto Romano dove il 49enne e il 27enne, padre e figlio, con frequenza giornaliera, raggirando le misure imposte dal lockdown, cedevano sostanza stupefacente del tipo cocaina ed hashish ( rispettivamente chiamati in codice dagli arrestati “quella bona” e “quello scura”) ad assuntori, di tutte le età, non solo del proprio Paese di residenza, ma anche di Montelanico, Colleferro e della provincia di Latina.

Gli accertamenti dell’aliquota operativa e dei Carabinieri di Carpineto Romano oltre ad accertare l’attività di spaccio dei pusher hanno ricostruito, tramite lunghi pedinamenti ed osservazioni, anche il loro canale di approvvigionamento: due fratelli, 47 e 51anni, di Artena.

Per tre degli indagati sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per il 49enne di Carpineto Romano è stato tradotto dai Carabinieri in carcere, dove rimane a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Anguillara, acqua, Tari e ambiente: Cardone, Flenghi e Stronati presentano 2 mozioni e diverse proposte

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Doppia mozione presentata in occasione della prima seduta di Consiglio Comunale ad Anguillara Sabazia, sabato24 ottobre 2020. Un Consiglio Comunale all’insegna della apertura e dialogo tra maggioranza e opposizione. I Consiglieri comunali Michele Cardone, Enrico Stronati e Matteo Flenghi hanno voluto porre l’attenzione da subito su temi molto importanti per la comunità. Un segnale forte di attenzione.

I primi atti presentati riguardano una mozione per la difesa del lago e dell’acqua bene comune e un’altra per la riduzione delle bollette TaRi 2020 per cittadini e imprese che hanno subito pregiudizio economico a causa del Covid-19.

“Si chiede da ogni dove la collaborazione tra le diverse forze politiche e soluzioni rapide per il paese – dicono i tre Consiglieri di opposizione – Il risultato del ballottaggio ci assegna un ruolo importante che svolgeremo con responsabilità. Saremo artefici di azioni propositive per il bene della città, vigileremo sulla correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa e saremo interfaccia verso il Comune per i nostri elettori e per tutta la cittadinanza”.

Ecco la nota di Cardone, Flenghi e Stronati

Da sinistra: Michele Cardone, Enrico Stronati, Matteo Flenghi

“Nel corso della prima seduta del Consiglio Comunale di sabato 24 ottobre 2020, grazie al lavoro di mediazione politica svolto insieme agli altri consiglieri di opposizione, è stata approvata una risoluzione a parziale modifica della Proposta di Deliberazione presentata dalla maggioranza per l’elezione di un solo Vice Presidente del Consiglio comunale. Ci siamo battuti per ribadire un principio democratico basilare, che vede in tutte le istituzioni la presenza di un rappresentante della minoranza all’interno dell’Ufficio di Presidenza.

Dopo alcuni interventi a sostegno di questo principio, si è raggiunto un accordo e all’unanimità si è proceduto ad eleggere un Vice Presidente in quota maggioranza e uno in quota opposizione.
La seduta ha poi trattato e approvato all’unanimità – previo recepimento di alcune piccole modifiche – la Mozione per la costituzione in giudizio avverso l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di compostaggio a servizio di Roma a ridosso del confine sud della nostra Città (tra Osteria Nuova e il Consorzio “I due pini”).

Abbiamo, poi, proposto all’Amministrazione comunale di partecipare al bando “Progetto ossigeno” per la pineta di Martignano (in calce trovate il link) nonché di convocare un Consiglio comunale straordinario per trattare l’emergenza sanitaria ed economica in corso. Proposte che sono state accolte dal Sindaco.

Prima del termine della seduta abbiamo presentato due Mozioni. La prima riguarda l’acqua bene comune e, più in particolare, le azioni politico-amministrative per opporsi alla cessione del servizio idrico ad Acea (avviata dall’Amministrazione Anselmo nel 2018) ma anche per una gestione più razionale della risorsa acqua a tutela del lago e delle fonti di approvviggionamento. Durante la
campagna elettorale da poco conclusasi, sono molte le forze politiche e civiche che hanno posto l’accento sulla difesa del lago e sull’acqua pubblica. A queste noi rivolgiamo l’appello di agire insieme, partendo dal testo di questa Mozione che potrà essere usata come bozza nonché come documento riassuntivo dello stato del problema e sulla quale invitiamo a fare le proposte di modifica purché si mantenga inalterato il principio di “acqua bene comune”. E’ un tema universale e siamo certi che la convergenza su questo argomento sarà completa.

La seconda Mozione è molto attuale in quanto propone misure di agevolazione per il pagamento della TaRi 2020 a favore di cittadini e imprese che abbiano subito pregiudizio economico a causa del Covid-19. Un atto a nostro avviso dovuto (oggi più che mai a seguito del nuovo DPCM), definito dalla Arera con una Delibera ad-hoc e che molti Comuni hanno già recepito, tra questi Roma e Bracciano.

Chiudiamo augurando buon lavoro alla neo costituita Giunta e auspicando la rapida calendarizzazione delle suddette Mozioni. I consiglieri Stronati, Cardone e Flenghi.

Link al bando “Progetto ossigeno”:
http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=documentazioneDettaglio&id=54684




Anguillara Sabazia, primo Consiglio comunale per il governo di Angelo Pizzigallo: grande collaborazione tra maggioranza e opposizioni

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Primo Consiglio comunale ad Anguillara Sabazia dopo la recente tornata elettorale che ha visto eleggere al secondo turno l’Avvocato Angelo Pizzigallo Sindaco della Città.

Il primo cittadino ha preso la parola subito dopo l’appello e dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti ha fatto presente che in questi ultimi 15 giorni ha preso visione delle carte comunali rendendosi conto che c’è molto da fare.

Pizzigallo ha poi voluto ricordare il difficile momento che sta attraversando l’Italia con l’emergenza coronavirus che ad Anguillara Sabazia assiste ad un aumento dei contagiati sintomatici e asintomatici, condizione quest’ultima che non ha permesso lo svolgimento del Consiglio comunale aperto in presenza alla popolazione.

Al primo punto all’ordine del giorno è stata convalidata la nomina di tutti i Consiglieri comunali eletti e del primo cittadino. L’aula ha poi proseguito ad eleggere, con votazione segreta, il Presidente del Consiglio comunale.

Catia De Carolis eletta Presidente del Consiglio comunale

Eletta in terza votazione, a maggioranza di voti, come Presidente del Consiglio comunale la Consigliera Catia De Carolis che ha ottenuto 10 voti favorevoli seguita dal Consigliere Christian Calabrese che ne ha totalizzati uno e cinque schede bianche. Una proclamazione arrivata dopo i primi due turni di votazione che avevano visto De Carolis ottenere sempre 10 voti seguita da Calabrese con 6.

Dopo le prime due votazioni dove non è stato raggiunto il quorum necessario all’elezione del Presidente dell’Assise consiliare si è ampiamente discusso sulla necessità di dover aggiornare il Regolamento e lo Statuto comunale che riguardo l’elezione del Presidente del Consiglio presentano alcune discordanze.

Si è fatto quindi riferimento esclusivo all’articolo 26 dello Statuto comunale che stabilisce, in sede di prima e seconda votazione, con il voto favorevole di almeno due terzi dei consiglieri assegnati al Comune e, qualora tale maggioranza non sia raggiunta, nella terza votazione, è sufficiente il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati.  

Roberta Vittorini e Enrico Stronati Vicepresidenti del Consiglio comunale

Dopo una pausa si è passati all’elezione del Vicepresidente e Vicepresidente non vicario del Consiglio comunale. Dopo votazione sono risultati eletti la Consigliera di Fratelli d’Italia Roberta Vittorini Vicepresidente del Consiglio comunale e il Consigliere di Sinistra in Comune Enrico Stronati Vicepresidente non vicario.

Subito dopo il primo cittadino ha preso la parola ribadendo che ci sarà massima apertura con le forze di minoranza, quindi una collaborazione costruttiva finalizzata esclusivamente al bene della Città. Angelo Pizzigallo ha quindi dato lettura alla formula del giuramento.

Approvata all’unanimità la mozione del Consigliere Falconi contro l’impianto di compostaggio di via della Stazione di Cesano

Il Consigliere Francesco Falconi ha poi presentato una mozione contro l’impianto di compostaggio da realizzare in via della stazione di Cesano al fine di impugnare le determine regionali entro il prossimo 30 ottobre. Una mozione, dunque, che impegni l’amministrazione comunale a ricorrere autonomamente al TAR per impugnare le determinazioni regionali.

Il Consigliere Sergio Manciuria ha chiesto che l’ufficio legale del Comune valuti l’effettivo interesse del Comune di Anguillara nel poter ricorrere al Tribunale amministrativo al fine di evitare un eventuale bocciatura per carenza di interesse.

Il Consigliere Enrico Stronati ha invitato invece a considerare il fatto se accodarsi “Ad Adiuvandum” al ricorso già pendente, proposto da cinque associazioni del territorio che hanno beneficiato, visto l’interesse territoriale, del patrocinio gratuito.

Il sindaco ha espresso il proprio parere in merito a un ricorso al Tar che si dovrebbe preparare in soli 6 giorni, in quanto il termine ultimo per presentarlo è fissato al prossimo 30 ottobre, mentre ricorrendo al Presidente della Repubblica ci sarebbe più tempo per incardinare un ricorso più dettagliato. Quindi se si riuscirà con i tempi a ricorrere al Tar bene altrimenti si andrà direttamente col ricorso al Capo dello Stato. La mozione è stata quindi votata all’unanimità da tutta l’assemblea previa legittimazione ad agire, per ricorso autonomo al Tar o per ricorso “Ad Adiuvandum” a quello già in essere, da parte dell’ufficio legale del Comune.

Il sindaco ha poi annunciato la prossima battaglia che l’amministrazione intende portare avanti contro il passaggio ad ACEA per la quale ha auspicato la collaborazione di tutto il Consiglio.  

Il Sindaco ha infine concluso la seduta nominando i rappresentanti della Giunta comunale:

A Paola Fiorucci la carica di Vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali

A Christian Calabrese l’assessorato ai Lavori Pubblici e al Turismo

Enrico Serami assessore all’Urbanistica

Danilo Guidi assessore alla Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica e Parchi Giochi e Energie Rinnovabili

Maria Messenio assessore a Sicurezza, Legalità, Protezione Civile e Centro Anziani

Il primo cittadino ha tenuto per se deleghe importanti come quella al Bilancio, Piano Regolatore, l’Ambiente, l’Acqua che intenderà condividere insieme alle minoranze perché in questo momento storico, ha detto Pizzigallo,  “c’e’ bisogno di grande partecipazione”. Una grande apertura dunque a tutta l’opposizione per partecipare attivamente a questa amministrazione.




Guidonia e i mondiali di golf, una opportunità da non perdere

Il bando di gara per la realizzazione dei lavori delle opere pubbliche, per circa 27,5 milioni di euro, connesse all’evento della Ryder Cup

“Sarà pubblicato lunedì 26 ottobre, da parte di Astral SpA, il bando di gara per la realizzazione dei lavori delle opere pubbliche, per circa 27,5 milioni di euro, connesse all’evento della Ryder Cup, i mondiali di golf che si terranno a Guidonia Montecelio nel 2023 e di manutenzione straordinaria della Cisterna-Valmontone per circa 6,5 milioni di euro. Questi primi interventi, in preparazione della Ryder Cup, costituiscono una parte dei 50 milioni di euro complessivi erogati dal Governo ad Astral SpA. Gli interventi previsti miglioreranno sensibilmente la viabilità del quadrante nord-est di Roma e provincia” – lo dichiara in una nota l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilita’ della Regione Lazio, Mauro Alessandri –

“Un traguardo raggiunto grazie a una sinergia che ha visto coinvolti, sotto la regia dell’Assessorato, la città Metropolitana di Roma Capitale, i Comuni di Fonte Nuova, Guidonia, Marcellina, Mentana, Monterotondo, Palombara Sabina, Sant’Angelo Romano, e Tivoli che voglio ringraziare per essersi impegnati in una collaborazione continua”.

Tra gli interventi più importanti di questa prima fase, quasi 3 milioni di euro saranno impiegati per le rotatorie di raccordo con la Tiburtina e la Palombarese mentre 3,5 milioni per le arterie di collegamento dell’area tra il GRA e la Nomentana; interventi straordinari sulla viabilità, per 3 milioni di euro, interesseranno inoltre i Comuni di Fonte Nuova, Guidonia Montecelio, Mentana, Monterotondo, Tivoli. Oltre un milione di euro sarà impiegato per il decoro urbano. Voglio ringraziare le Soprintendenze per il fattivo contributo in un territorio di significativo interesse archeologico e paesaggistico ”.

“Infine, non meno importante l’intervento sulla Cisterna-Valmontone che permetterà di mettere in sicurezza un importante asse infrastrutturale in attesa della realizzazione della Roma-Latina e Cisterna-Valmontone” conclude così l’Assessore.




Delitto a Formello: l’ombra del traffico di armi con Teheran

FORMELLO (RM) – Si tinge di giallo a tinte forti l’omicidio suicidio avvenuto a Formello, cittadina a Nord di Roma, martedì, dove un ex dipendente iraniano ha sparato al suo ex titolare connazionale e poi ha tentato di uccidersi.

Traffico di armi con Teheran

La vittima si chiama Said Ansary Firouz, 68 anni. Nei giorni scorsi al 68enne Said Ansary Firouz è stato notificato un avviso di garanzia per traffico internazionale di armi. Sarebbe stato interrogato a breve. A fare fuoco, in pieno volto, martedì alle 19, un connazionale di 47 anni, Foloty Kave, morto al Sant’Andrea. Indagano senza sosta gli inquirenti del nucleo investigativo dei carabinieri di Ostia. Hanno sequestrato cellulari, pc, sentito testimoni e dipendenti vicini ai due.

La vittima Said Ansary Firouz è figlio dell’ambasciatore iraniano a Roma ai tempi dello Scià, venditore di fuoriserie ai calciatori e soprattutto sospetto trafficante di armi

La vittima avrebbe cercato di piazzare un’importante partita in Patria. Avrebbe tentato di rifornire il regime degli ayatollah su cui pende un severo embargo internazionale. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il 68enne avrebbe cercato di portare in Iran elicotteri da combattimento e droni dual use. Ovvero droni che possono essere facilmente configurati dall’assetto civile a quello militare. Secondo gli inquirenti Said Ansary Firouz avrebbe cercato di mediare. Giocando di sponda con alcune società avrebbe tentato di esportare il materiale. L’intera partita, però, non sarebbe andata a buon fine proprio per l’intervento del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma. Troppo delicata la posta in palio per rischiare che un simile quantitativo bellico potesse abbandonare le coste dell’Italia alla volta di Teheran.

La lite sarebbe generata per una questione di debiti. Il 47enne aveva precedenti per droga

Un clima omertoso misto a paura è diffuso nella zona dove lavorava la vittima da poco più di un anno. L’imprenditore di origine iraniana, nato negli Stati Uniti, aveva aperto la sede di due società, Sorbo srl e Virtù srl, in via di Santa Cornelia a Formello. Due attività redditizie: auto di grossa cilindrata e immobili di ogni tipo.

Foloty Kave, è amministratore di un’attività di ristorazione in centro a Roma ma non ha quote. La Darvish si occupa di gestione di bar, discoteche, locali notturni. Ma non è tutto. Risulta anche proprietario di tutte le quote e amministratore unico di due società immobiliari. Quest’ultima si occupa anche di commercio di autoveicoli. Stesso genere di attività, tra vittima e carnefice, sebbene non risultino essere soci. Forse avevano condiviso affari di un certo volume. Proprio lì sono concentrati gli inquirenti