Canale Monterano, la Regione finanzia la creazione di un asilo comunale

CANALE MONTERANO – È un giorno storico per il sistema scolastico di Canale Monterano: con la
determinazione n. G12610 la Regione Lazio, Direzione Inclusione Sociale, ha finanziato il progetto per
la creazione di un micro-asilo, che andrà a collocarsi all’interno di edifici di proprietà comunale, già
esistenti e sottoutilizzati, per costituire un vero e proprio polo scolastico che vedrà presenti tutte le
classi di età, dai diciannove mesi fino a tutta l’età dell’obbligo. Il progetto presentato dal Comune di
Canale si è piazzato al quinto posto nella graduatoria regionale, che ha visto finanziati solo sette
comuni, con fondi MIUR.
“Si chiude un cerchio – afferma il Sindaco di Canale Monterano, Alessandro Bettarelli –
iniziato alcuni decenni fa a Canale, che ha visto sorgere nell’area di Piazza Maria De Mattias, edifici
scolastici nuovi, curati, funzionali. Un’operazione di lungo respiro, concretizzata lentamente negli
anni, che con la nascita del micro-asilo chiuderà un progetto di rinnovamento dell’edilizia scolastica
comunale e rafforzerà ancora di più la nostra offerta per le famiglie”.
“Il contributo regionale – aggiunge l’Assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Magagnini – prevede
una serie d’interventi finalizzati al recupero di locali scarsamente utilizzati e le loro trasformazioni per
la creazione di un micro-nido all’interno della scuola materna. La nuova struttura sarà destinata a
ospitare fino a un massimo di quattordici bambini divezzi (19- trentasei mesi), i locali a piano terra
saranno destinati all’attività dei bambini: zona accoglienza, zona attività, area sonno e area destinata
a laboratori dove potranno iniziare il loro percorso educativo giocando. Una porzione dell’area
esterna sarà recuperata e destinata all’uso esclusivo del micro-nido. Il recupero dei locali posti al
piano primo saranno invece predisposti per il personale scolastico: spogliatoio, wc, stanza educatrici,
stanza da destinare al pediatra oltre a locali a servizio dell’attività. Per quanto riguarda la
preparazione dei pasti, il progetto non prevede la realizzazione di una cucina, perché sarà utilizzata la
cucina già esistente della scuola materna. L’utilizzo dell’attuale atrio come ingresso per il micro – nido
prevede la realizzazione di un nuovo ingresso per la scuola materna, da realizzarsi in prossimità
dell’ingresso esistente.”
“Il progetto – conclude l’Assessore Magagnini – va a implementare l’offerta scolastica
comunale e ha come obiettivo quello di fornire agli abitanti di Canale e Montevirginio una struttura
che possa accogliere i bambini fin dai primi anni di vita e creare un percorso educativo continuativo
fino al passaggio alla scuola primaria. Un ulteriore tassello al già pregevole sistema infrastrutturale
scolastico del nostro Comune, che ogni anno, a ogni livello della scuola dell’obbligo accoglie ragazzi
provenienti da tanti comuni limitrofi, che trovano a Canale qualità negli insegnanti e nelle nostre
strutture.”




Ryder Cup, Consigliere regionale Novelli (M5S) su mondiali di golf a Guidonia: “Immobilismo della Presidenza Commissione Lavori Pubblici”

ROMA -“La Giunta Regionale ha finalmente deliberato di sbloccare i 50 milioni di euro legati alle infrastrutture in vista della Ryder Cup che si terrà a Guidonia Montecelio nel 2023.

Un impegno già preso dal Governo centrale nell’ultima finanziaria e che ora la Regione Lazio ha ratificato”. Così in una nota il Consigliere Regionale Valerio Novelli del Movimento 5 Stelle.

L’approfondimento di Chiara Rai sulla Ryder Cup [Officina Stampa del 29/10/2020]

“Ciò che invece stento a capire è l’immobilismo della Presidenza della Commissione Lavori Pubblici in questi ultimi mesi – continua Novelli – dopo che il sottoscritto ha richiesto ed ottenuto diverse audizioni dei soggetti coinvolti nei progetti infrastrutturali legati all’evento, ora la situazione sembra essere in un momento di stallo. Lo scorso giugno, infatti, ho richiesto una nuova audizione, conscio del fatto che, essendoci ora lo stanziamento statale, si potesse partire celermente con i lavori. Allo stato attuale ed al netto anche dell’emergenza Covid, che comunque ci ha permesso di lavorare in videoconferenza, la mia richiesta è rimasta lettera morta ad ormai 5 mesi dalla sua presentazione”.

“Auspico, quindi, che al più presto sia convocata l’audizione in Commissione- conclude il Consigliere Regionale- così da monitorare realmente la situazione, al di là della propaganda e nell’unico e vero interesse dei cittadini”.




Sacrofano, la villa del commercialista di Carminati diventa un centro diurno per l’autismo

SACROFANO (RM) – Nascerà un centro diurno per l’autismo nella villa confiscata nel 2015 al commercialista Marco Iannilli in via del Monte Cappelletto n.12 a Sacrofano.

Ad annunciarlo in una nota è il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio Gianpiero Cioffredi.

“Questa mattina – ieri per chi legge Ndr. – è stato firmato infatti il comodato d’uso della villa tra il Comune di Sacrofano e l’Asl Roma 4 – afferma Cioffredi – per la realizzazione di una importante struttura sociosanitaria per aiutare le famiglie che si confrontano quotidianamente con lo spettro dell’autismo nei Comuni che fanno riferimento all’ambito distrettuale. Un progetto ambizioso in un bene confiscato dal grande valore simbolico. Ringraziamo immensamente il sindaco Patrizia Nicolini e il direttore della Asl Giuseppe Quintavalle per aver dimostrato coraggio, visione, determinazione e grande senso dello Stato. Nella villa per alcuni anni era stato ospite anche Massimo Carminati. Un altro immobile confiscato, frutto di attività illecite, viene restituito alla comunità rafforzando i sentimenti di fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni – prosegue Cioffredi – Un risultato importante raggiunto grazie alla cooperazione tra Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, Prefettura di Roma, Forze di Polizia, Comune di Sacrofano, Asl Rm 4 e Regione Lazio che ha finanziato per 50 mila euro i lavori di ristrutturazione della villa. La Giunta Zingaretti continuerà a investire energie affinché i beni confiscati alla criminalità organizzata, alla corruzione e alla criminalità economica diventino beni comuni con il coinvolgimento degli enti locali e dei cittadini, in nome di legalità e giustizia sociale”. 




Anguillara Sabazia, riqualificazione delle scuole: amministrazione comunale al lavoro per riaprire il plesso di via Verdi entro settembre 2021

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riqualificare le scuole di Anguillara Sabazia e riaprire in piena sicurezza il plesso di via Verdi. Questo uno dei primissimi obiettivi per la neo amministrazione di Anguillara Sabazia guidata dal Sindaco Angelo Pizzigallo.

Il Comune ha infatti inoltrato formale richiesta al Ministero degli Interni di partecipazione al bando relativo ai contributi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici richiedendo per quanto riguarda la scuola di via Verdi un contributo di 980mila euro, oltre a 495mila euro per la scuola di via degli Oleandri e 395mila per quella in via Maria Felice.

La nuova amministrazione comunale mette subito le mani su quella che di fatto rappresenta una delle criticità più urgenti da risolvere ad Anguillara Sabazia. Una amministrazione decisa a portare a casa questo importante risultato dopo che la scuola di via Verdi era stata chiusa dalla precedente amministrazione M5s, a seguito del risultato di una perizia di vulnerabilità sismica, che aveva visto poi affittare al costo di circa 800mila euro all’anno dei containers poi risultati non idonei ad ospitare alunni e personale scolastico.

Gli amministratori stanno ora studiando in maniera approfondita la perizia fatta all’epoca della precedente amministrazione per valutare se procedere con una nuova perizia più approfondita per quanto riguarda la scuola di via Verdi. E proprio la mancata realizzazione di una nuova perizia più approfondita, durante il precedente governo pentastellato, è stato uno degli elementi che ha indotto i genitori degli studenti del plesso a sospettare questioni di rilevanza penalistica. Aspetti questi ultimi per i quali la Procura della Repubblica di Civitavecchia sta ancora indagando, come ha spiegato durante l’ultimo Consiglio comunale il Consigliere di minoranza e Avvocato Francesco Falconi che segue la vicenda giudiziaria.

Ora in attesa che venga deciso se effettuare una nuova perizia gli amministratori ipotizzano, nella migliore delle ipotesi, una riapertura del plesso scolastico di via Verdi per settembre 2021, quindi chiudere l’attuale corso scolastico nei containers, ormai prorogati durante il periodo commissariale, fino a giugno 2020.

Un’opera di riqualificazione in tempi stretti per i tre siti scolastici subordinata dal buon esito dei contributi ministeriali.




Bracciano sempre più “green”: sbarca il bike sharing. Il Sindaco Tondinelli: “La città sempre più vivibile. Puntiamo ancora sull’ecososteniblità”

BRACCIANO (RM) – Dopo la pedonalizzazione del centro storico di Bracciano arriva un’altra iniziativa per contrastare l’inquinamento e incentivare la mobilità sostenibile: il bike sharing. Il taglio del nastro è fissato per sabato 15 novembre.

Il servizio verrà inaugurato dal Sindaco Armando Tondinelli insieme alla sua squadra presso la postazione presente sul lungolago Argenti. Ci sono in tutto tre stazioni bike sharing a Bracciano con quattro bici elettriche per ciascuna postazione. I punti per noleggiare le biciclette sono in via del Lago, via dei Pasqualetti e in Traversa Paolo Borsellino.

Il progetto bike sharing si è potuto realizzare grazie a un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico che assegna ai Comuni compresi tra i 10 mila e i 20 mila abitanti un contributo di 90 mila euro per la realizzazione di progetti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile.

Sabato verrà effettuata una dimostrazione pratica di come funziona il servizio:

“Stiamo mettendo in campo – ha dichiarato il Sindaco Armando Tondinelli – tutte le azioni volte ad avvicinare la cittadinanza ma anche i turisti a una mobilità sostenibile e condivisa. Questo è un piccolo passo nella direzione della sostenibilità ma seguiranno altre diverse iniziative. L’utilizzo del Bike Sharing rappresenta un ottimo mezzo per lasciare a casa l’auto, per quanto possibile, e vivere la città, spostandosi con più facilità e rendendo salubri le azioni quotidiane, migliorando di fatto la qualità della vita. Soprattutto in questo momento, dobbiamo prendere consapevolezza dell’importanza di cambiare le abitudini di spostamento e contribuire fattivamente alla diminuzione dell’inquinamento. La nostra città sta finalmente cambiando volto, dopo il lavoro che abbiamo fatto rimettendo i conti in ordine adesso siamo proiettati esclusivamente a rendere Bracciano una realtà virtuosa, con sempre più servizi a disposizione della cittadinanza. Ci siamo finalmente lasciati alle spalle il medioevo amministrativo che aveva ridotto il nostro territorio in ginocchio”.

È possibile usufruire del servizio pubblico e automatico di noleggio in condivisione di biciclette nel Comune di Bracciano tramite l’applicazione You Bike

Il servizio consente di prelevare una bicicletta in uno dei punti di distribuzione dislocati nel territorio e nella possibilità di depositare successivamente presso una stazione anche differente da quella di prelievo, qualora siano disponibili agganci liberi.

Per usufruire del servizio, l’Utente deve provvedere alla relativa iscrizione attraverso la registrazione via App o tramite web. Ciò comporta l’iscrizione dell’Utente, il rilascio delle credenziali per l’utilizzo dell’APP e dell’area utente e, opzionalmente, il rilascio della tessera elettronica. Il Servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 07 alle 23:30 (entro le 24.00 la bici deve essere riconsegnata).

L’Utente, al momento della iscrizione al servizio dovrà essere provvisto necessita di carta d’identità o altro documento equipollente in corso di validità; Account PayPal o carta di credito con il quale effettuare il pagamento della quota di iscrizione e dovrà compilare in tutte le sue parti, il modulo di iscrizione online (via app o via sito web. Dovrà corrispondere al gestore un importo pari ad € 5,00 tramite pagamento che comprenderà: l’attivazione gratuita del servizio e la ricarica minima obbligatoria.

Il sistema delle tariffe sarà il seguente: scatti da 30 minuti pari a € 0,50

Dall’amministrazione comunale rammentano che per ogni ora successiva alla quarta, fino ad un massimo di 3 ore sarà addebitato il costo di € 1,00 per ogni mezz’ora. È possibile superare le 3 ore di utilizzo continuativo della stessa bicicletta fino ad un massimo di 7 ore. Al superamento di tale limite, il profilo utente verrà automaticamente disabilitato e ci saranno delle penali. In mancanza di credito sufficiente (inferiore o uguale a € 0,50) il profilo verrà temporaneamente sospeso fino al ripristino del credito minimo per potere accedere al servizio che deve essere pari o superiore ad € 0.50. Non vi sono limitazioni al numero di prelievi giornalieri delle biciclette pubbliche. L’importo minimo di ricarica è pari a € 5,00 ed è disponibile su profilo entro un massimo di 1 (una) ora. La ricarica del profilo può essere effettuata via App o sulla propria area personale del sito internet dedicato al servizio di bike sharing.




Canale Monterano: terminati i lavori per l’ampliamento del Cimitero Comunale

CANALE MONTERANO (RM) – Con il periodo dedicato al ricordo dei Defunti arrivano a compimento anche i lavori per l’ampliamento del cimitero comunale, che adesso potrà contare su 80 nuovi loculi e 25 posti a terra in più.

I lavori, per complessivi 137.000 euro, non hanno pesato sulle tasche dei cittadini poiché realizzati in project financing e hanno permesso di risolvere il problema dell’esaurimento del cimitero comunale in loc. “La Piana”, sia per quanto riguarda i loculi che i posti a terra.

“Il progetto – spiega l’Ass. ai Lavori Pubblici, Andrea Magagnini – ha interessato una zona libera del Nuovo Cimitero, che ha ospitato il nuovo blocco da 80 loculi disposti su 4 fila. In più, poco vicino, sempre a costo zero, siamo riusciti a ricavare una nuova area per i posti a terra, che potrà ospitare circa 25 sepolture. La vendita dei nuovi loculi è già iniziata (3482341345, il numero telefonico per le informazioni a riguardo) con l’apprezzamento dei cittadini sia per la qualità di quanto realizzato che dei prezzi, inferiori a quelli medi di mercato. Tutto questo con buona pace dei familiari che, sia pure nel dolore della perdita, vedono accolti i loro cari in una struttura adeguata ed esteticamente apprezzabile.” 

 “Al nostro insediamento – conferma il Sindaco di Canale, Alessandro Bettarelli – abbiamo trovato il Cimitero praticamente esaurito e zero risorse accantonate per fare i lavori. Siamo quindi dovuti ricorrere a questo strumento di finanza pubblico-privata, che sta ormai prendendo piede in quasi tutti i Comuni, per un lavoro importante e strategico.

Con l’approvazione del nuovo Regolamento Comunale e la realizzazione di loculi e posti a terra mettiamo a segno due dei tre obiettivi che c’eravamo dati sul cimitero comunale e adesso potremo concentrarci sul terzo, che è la riqualificazione dell’illuminazione votiva e dell’impianto elettrico della struttura, che presenta notevoli problemi e sul quale lavoreremo nei prossimi mesi e fino alle elezioni della Primavera prossima.”




Fonte Nuova, picchia la moglie dopo averla minacciata con un coltello: arrestato 43 enne del posto

La donna è stata portata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo

FONTE NUOVA (RM) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Monterotondo hanno arrestato, in flagranza di reato, un 43enne di Fonte Nuova per maltrattamenti in famiglia nei confronti della 44enne compagna convivente. È stata proprio quest’ultima che ha chiamato il 112 richiedendo aiuto perché era stata aggredita, percossa e minacciata con un coltello dal compagno.

Al loro arrivo presso l’abitazione, i militari trovavano l’uomo ancora con il coltello in mano. Alla scena hanno anche assistito i figli minori della coppia di 6, 8 e 12 anni. 

La donna, è stata portata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo, ove le sono state diagnosticate contusioni alla coscia destra e alle dita della mano destra con prognosi di 5 giorni.

Inoltre, a seguito di perquisizione, il 43enne veniva trovato in possesso di una busta in cellophane trasparente contenente 20 grammi di marijuana e veniva, quindi, segnalato alla Prefettura di Roma ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90.

Su disposizione dell’A.G. di Tivoli, l’uomo è stato condotto presso l’abitazione dei genitori, in Palombara Sabina, agli arresti domiciliari.




Guidonia, sanità. Ammaturo (Fdi): “Con le tessere del pd non si va da nessuna parte”

GUIDONIA (RM) – Il capogruppo consiliare di FdI a Guidonia Montecelio Giovanna Ammaturo dopo le ultime drammatiche vicende denuncia un sistema sanitario cristallizzato da tessere e colori senza buonsenso e capacità.

Ecco la nota di Giovanna Ammaturo:

“Vedere in terra una donna di 60 anni in via Aniene , in Guidonia Montecelio, seconda città in Italia non capoluogo di provincia , a 500 mt dal palazzo comunale, caduta accidentalmente , impossibilitata a muoversi forse con l’anca fratturata e sentirsi dire al cellulare dal 118 che occorre aspettare 2 ore perché le ambulanze sono ferme con presunti o ammalati di covid -19 all’ospedale di Tivoli fa gridare. La donna dalle ore 10.15 del mattino è stata issata sull’ambulanza alla 12.40 circa: 2 ore e mezza, 13.800 minuti per terra. Ben lo testimoniano le foto della giornalista Simone Boenzi e de Il Tiburno. È d’obbligo un urlo non alla luna, ma contro chi ha la responsabilità non solo morale ma professionale dell’assenza della civiltà a 24 km dal Campidoglio, culla della Roma imperiale che ha dato le credenziali della evoluzione dell’uomo.

Stavo leggendo la prima pagina del Il Tempo che stamattina ha aperto proprio sulla ASL RM5 che si è persa mille positivi nel conteggio. Dove nessuno risponde ai telefoni, dove i referti avvengono dopo 16 giorni, nel drive in cui si è verificata l’unica scazzottata d’Italia on line. Tutto già denunciato dall’intera opposizione in Consiglio e sulla stampa. Sono accorsa per aver sentito gridare aiuto a squarciagola e per cercare di alleviare con frasi di circostanza chi nel frattempo piangeva supina per il dolore affettuosamente ricoperta da un plaid portato dalla figlia.

Ebbene i responsabili della ASL RM 5 interessati sono due: Il direttore Giorgio Giulio Santonocito ed il dottor Perra Alberto dal 2016 direttore Uoc igiene e sanità pubblica della Asl Roma 5. Entrambi con nomine intrise nell’inchiostro di liti giudiziarie precedenti o successive alla nomina. Con Zingaretti che ormai da mesi ha lasciato concretamente il timone della Regione Lazio al vice Daniele Leodori la nomina è stata voluta dall’assessore alla sanità Alessio d’Amato che lo presentò “ nelle splendida cornice di villa Cianti a Tivoli” il 26 novembre 2019 e confermò alla presenza di rappresentanti dell’azienda, sindacati e amministrazioni locali: “ Il profilo di Santonocito è perfettamente in linea con i requisiti del bando.” Eppure qualche giorno prima la commissione regionale alla sanità aveva espresso parere negativo , non vincolante, alla nomina, con 6 contrari 1 astenuto e 5 favorevoli, tra cui : Vincenzi, Panunzi e Leonori. Santonocito è stato infatti rinviato a giudizio dopo la denuncia del Codacons per aver affidato all’assessore alla scuola, Valentina Scialfa, della ex giunta Bianco di Catania, un incarico medico esterno di 40.000 euro per abuso d’ufficio. Santonicito che nel 94 al 96 era impiegato della Banca Commerciale era assurto ai vertici ospedalieri della Trinacria in particolare a Catania e Agrigento. La consigliere regionale del Lazio di FdI Chiara Colosimo ebbe a dire su Santonocito: “ al netto dei problemi giudiziari non c’è persona nel Lazio da valorizzare a prescindere dalla tessera in tasca?” Mente il segretario romano della CISL FP, Roberto Chierchia, confermò: “ Lo aspettiamo alla prova dei fatti”. Anche la nomina del dott Perna è stato oggetto di una lite giudiziaria presso il TAR del Lazio per la valutazione del concorso : alla voce “titoli di carriera”, ha ottenuto un punteggio complessivo pari a 25. Nulla di strano o illegale secondo Giuseppe Quintavalle, allora commissario della Asl Roma 5 “La Commissione, sia nel caso del dirigente in questione sia degli altri candidati, non ha riportato il punteggio in modo analitico laddove questo fosse comunque superiore al massimo attribuibile di 25 punti”. Il Fatto Quotidiano smentì la tesi del Quintavalle ma tant’è. Perra non ha potuto presenziare neanche alla Commissione Covid del Comune di Guidonia Montecelio sebbene interpellato per tempo. Siamo stufi dell’assoluta mancanza della pur minima progettazione. Dall’opposizione politica di Guidonia Montecelio è venuta fuori l’idea di usufruire dei locali presso l’Aeroporto militare Barbieri , per evitare altre scazzottate al drive in del Car, da noi è uscita l’ipotesi che i medici di famiglia non possono fare i tamponi negli stessi studi medici dove stazionano i pazienti ma offrire spazi adeguati come i campi di calcio o le strutture vuote dell’aeroporto o i centri per anziani precedentemente sanificati. Poco importa se il Sindaco Barbet voglia dare l’imprimatur di voler utilizzare i centri anziani da offrire ai medici di famiglia per i tamponi senza fila.

Fa sorridere chi voglia approfittarsi di farina non sua ma andiamo oltre sono momenti questi in cui è necessario lavorare con intelligenza e progettualità. Barbet si potrà prendere tutte le idee che vuole ma quello che non ha ancora fatto è di inchiodare Santonocito e Perra alle responsabilità per cui sono anche onorati: perdersi mille positivi, non stabilire l’esatto numero per quartiere , non leggere di deceduti che pure diversi consiglieri conoscono non è da sanità all’altezza. Ci sono mille modi per creare ricoveri per presunti ammalati Covid-19 senza che le ambulanze si sostituiscano alle corsie di un pronto soccorso. E chi soffre di altre patologie o semplicemente possa cadere in maniera sciagurata debba restare in terra 2 ore e mezza senza supporto medico e infermieristico perché l’Italia è sotto covid-19. Le tessere di partito come dovevasi dimostrare non servono a offrire servizi e pari impegno. Abbiamo bisogno di Uomini di buonsenso e capaci: chi non lo è deve essere dismesso da quei vertici politici che li hanno creati per evitare complicità. Barbet, Santonocito, Perra occorre essere capaci per pretendere di assumersi le responsabilità della cittadinanza e della salute pubblica”.




Anguillara Sabazia, acqua potabile e tutela dei diritti e della salute dei cittadini: PD – Sinistra in Comune e siAmo Anguillara presentano una mozione

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Maggiore trasparenza e maggiore impegno in merito alla fornitura di acqua potabile e a tutela dei diritti e della salute dei cittadini. Questo l’impegno che i Consiglieri comunali Michele Cardone, Matteo Flenghi e Enrico Stronati chiedono alla nuova amministrazione comunale con una mozione che ora dovrà essere votata dal Consiglio comunale.

Di seguito il testo della Mozione:

Alla Presidente del Consiglio
Sig.ra Catia De Carolis

Al Sindaco
Avv.to Angelo Pizzigallo

Mozione ai sensi dell’art. 38 del Regolamento

Oggetto: mozione per impegnare l’Amministrazione comunale a maggiore trasparenza e maggior impegno in merito alla fornitura di acqua potabile e a tutela dei diritti e della salute dei cittadini

Premesso che:

• l’acqua potabile è un bene pubblico fondamentale;
• il territorio della città di Anguillara è servito da 5 acquedotti, i più grandi sono quelli
del Biadaro, del Montano e di Ponton dell’Elce;
• il servizio idrico della nostra città è gestito in-house dal Comune con il supporto di ditte esterne specializzate;
• non è noto attualmente all’opinione pubblica chi e come sia assicurata la qualità
dell’acqua erogata dagli acquedotti comunali, in particolare quelli che per fornire acqua potabile utilizzano sofisticati impianti di trattamento, acquistati dall’Ente nel biennio 2013-2014;

Considerato che:

• da anni, ormai, l’Italia ha il primato europeo di consumo di acqua in bottiglia pro capite (stimate in circa 12 miliardi di litri d’acqua minerale) i cui contenitori vanno ad incrementare la quantità di rifiuto generato, comportando sia un problema ambientale sia maggiori costi di gestione del trattamento dei rifiuti prodotti;
• l’acqua minerale in bottiglia ha, peraltro, un costo al litro nettamente superiore a
quello che esce dal rubinetto rappresentando, quindi, un ulteriore danno economico per i cittadini;
• nel luglio 2016 è scaduta la convenzione avviata nel 2011 che assicurava la presenza
delle “Case dell’Acqua” che consentivano alla cittadinanza di avere sempre alcuni punti di erogazione di acqua potabile in caso di emissione di ordinanza di non potabilità;

Constatato che, per quanto attiene all’acquedotto del Biadaro – preso ad esempio per sostanziare la presente ma replicabile per ognuno dei principali acquedotti della città – consultando il sito del Comune, si ottengono le seguenti informazioni:

• in data 16 febbraio 2018 è stata emessa la Determina n. 240 avente ad oggetto FORNITURA DI MATERIALE MC 20,00 “IDROSSIDO DI FERRO” DA DESTINARE AI FILTRI DELL’IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE DI “BIADARO”. Nella stessa si fa riferimento alla “fornitura” di 20 mc di idrossido di ferro poi, allo stesso tempo, si cita la “rigenerazione” dei moduli di massa filtrante;
• l’impegno di spesa per suddetta fornitura o attività fu pari a circa 42.350,00 Euro e fu
affidata alla ditta Hydrocon s.r.l. di Campagnano di Roma;
• in data 26.04.2018 è stata emessa l’Ordinanza di non potabilità n. 42 per “lavori di manutenzione straordinaria”;
• in data 15.05.2018, in base alle analisi condotte dalla Hydrocon s.r.l., affidataria dei
lavori suddetti, è stata emessa l’Ordinanza di revoca dell’ordinanza di non potabilità n.
46;
• in data 30.05.2018 giunse al protocollo del Comune la nota della Asl Roma 4 che confermò la conformità ai parametri di legge dell’acqua erogata dall’acquedotto del Biadaro;
• in data 28.09.2018 pervenne la nota della Asl Roma 4 che informò della presenza di
“enterococchi” e, quindi, della non conformità dell’acqua;
• conseguentemente, in medesima data, venne emessa l’Ordinanza di non potabilità n.
119;
• a seguito della suddetta Ordinanza, in data 18.10.2018 venne approvata la Delibera di Giunta n. 132 per la fornitura di acqua potabile al plesso scolastico dei Via della Mainella per un importo pari a 13.420,00 Euro (atto che, poi, generò un debito fuori bilancio trattato come “somma urgenza” nel Consiglio comunale del 21.12.2018);
• in data 15.10.2018 la ASL Roma 4 informò della conformità dell’acqua erogata
dall’acquedotto del Biadaro;
• in data 16.10.2018 venne emessa l’Ordinanza di revoca dell’ordinanza di non potabilità
n. 126;
• nel dicembre 2019 è stata emessa la Determina n. 1511 avente ad oggetto: DETERMINA A CONTRARRE, IMPEGNO DI SPESA ED AFFIDAMENTO DIRETTO PER LA FORNITURA IN OPERA DI MASSE FILTRANTI OCCORRENTI PER IL RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA’ DELL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUA IN LOCALITA’ BIADARO;
• nelle premesse della suddetta Determina 1511/2019 è riportato: “il Responsabile di
Area tecnica ha ravvisato la necessità di provvedere con urgenza alla manutenzione straordinaria con fornitura in opera per il ripristino funzionale delle masse filtranti mediante rigenerazione dei materiali adsorbenti presso l’impianto di trattamento acqua in località Biadaro”;
• l’importo della stessa fu pari a 42.700,00 Euro e la ditta esecutrice la HYDROCON s.r.l.
di Campagnano di Roma;
• in data 25.05.2020 è stata emessa l’Ordinanza di non potabilità per l’acquedotto del Biadaro per “effettuare dei lavori di manutenzione ordinaria, urgenti ed improcrastinabili, al sistema di filtraggio del pozzo”;

• a seguito dell’Ordinanza suddetta, con Determina n. 690 del 01.07.2020, n. 694 del
02.07.2020 e n. 894 del 21.08.2020 sono stati “spesi” circa 35 mila euro per la predisposizione e l’alimentazione dei serbatoi per l’approvvigionamento idrico emergenziale di acqua potabile distribuiti nel territorio servito dall’acquedotto del Biadaro;

Verificato, conseguentemente, che per l’acquedotto del Biadaro:

• la manutenzione affidata a ditta esterna costa circa 75 mila euro l’anno;
• per una possibile erronea conduzione del servizio di manutenzione sono stati spesi ulteriori 140 mila euro (stima per difetto) in meno di due anni;
• non risultano agli atti azioni di rivalsa nei confronti della ditta affidataria del servizio
per eventuali violazioni del contratto di gestione di cui, peraltro, non sono note le garanzie a tutela della salute e delle responsabilità in capo ai soggetti (Comune e ditta);

Premesso, inoltre, che:

• l’art. 7 del DLgs n. 31 del 2001 stabilisce che “Sono controlli interni i controlli che il gestore è tenuto ad effettuare per la verifica della qualità dell’acqua, destinata al consumo umano” e che per farlo non può avvalersi dei laboratori di analisi di cui all’art.
8, comma 7;
• l’art. 8, comma 1 del medesimo DLgs, stabilisce che “I controlli esterni sono quelli svolti dall’azienda unità locale territorialmente competente”, mentre al comma 7 (sopra citato) stabilisce che “Per le attività di laboratorio le aziende unità sanitarie locali si avvalgono delle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente”;

Considerando che:

• è noto allo scrivente che nella convenzione sottoscritta tra il Comune e la ditta precedentemente affidataria della manutenzione degli impianti di trattamento e potabilizzazione delle acque destinate al consumo umano, vi era l’obbligo per la stessa a effettuare almeno una analisi delle acque al mese, sia per quanto attiene all’acqua in ingresso all’impianto, sia per l’acqua in uscita dallo stesso (ciò al fine di verificare costantemente il corretto funzionamento del sistema di trattamento delle acque per intervenire in via preventiva allorquando semmai si riscontrassero variazioni dei parametri chimico-fisici);

Ritenendo, conseguentemente, che:

• è doveroso per l’Ente Gestore del Servizio Idrico, il Comune in questo caso, procedere ed assicurare che vengano costantemente e regolarmente eseguiti i controlli interni, almeno due volte al mese;
• è doveroso che tale controllo venga reso pubblico con tutti i canali informativi che la tecnologia oggi mette a disposizione;

Verificato che risulta difficile per i cittadini:

• reperire informazioni pertinenti e puntuali sulla qualità dell’acqua erogata dagli acquedotti comunali (il sito web del Comune presenza informazioni obsolete, alla data di oggi – 6.11.2020 – le analisi delle acque sono ferme al 9 marzo 2020);
• comprendere a quale acquedotto è connessa l’utenza;
• disporre di una fonte di approvvigionamento alternativa in caso di Ordinanza di non potabilità;
• essere puntualmente informati in merito alle manutenzioni e, quindi, alle sospensioni programmate del servizio;
• essere informati in merito alle sospensioni improvvise del servizio che, seppur non
preventivabili, possono comunque essere rese note con i nuovi strumenti d’informazione gratuitamente disponibili (cosa, difatti, mancata il 6 novembre 2020 per gli utenti dell’acquedotto del Biadaro rimasti senz’acqua dalle 9 sino alle 13, come verificabile sui social network della città dove molti cittadini hanno – appunto – manifestato dissenso per la mancanza di informazioni istituzionali);

Tenendo in considerazione che:

• con la Sentenza del G.d.P. di Reggio Calabria del 27.11.2000 è stato stabilito l’inadempimento contrattuale da parte del gestore del servizio idrico e la condanna dello stesso alla riduzione del 50% del canone richiesto ai clienti (cittadini) in caso di mancanza del requisito di potabilità dell’acqua (che nel caso del Biadaro si protrae, ormai, da più di 4 mesi);
• con la Sentenza del G.d.P. di Civita Castellana n. 353/2014 è stato condannato al pagamento del danno richiesto dal ricorrente il gestore del servizio idrico in quanto questi “non ha fornito la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile ad evitare il danno, né ha dimostrato che il medesimo sia derivato da causa ad esso non imputabile”;

Tutto ciò premesso, parte integrante della presente, il Consiglio comunale
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

  1. ad adoperarsi affinché sia assicurata una più costante qualità dell’acqua erogata dagli acquedotti comunali predisponendo, in particolare, un adeguato servizio di manutenzione i cui costi risultano essere sostenibili per l’ente visti i numerosi impegni assunti per far fronte alla presumibile errata manutenzione, come rappresentato nelle premesse;
  2. ad effettuare controlli interni, tramite la ditta appaltatrice del servizio di manutenzione
    ordinario o tramite gli Uffici comunali, almeno due volte al mese (o anche con maggiore frequenza) e a rendere pubbliche su tutti i canali informativi (sito web, social network, stampa locale, manifesti nei maggiori luoghi di aggregazione, etc) tutte le analisi delle acque di tutti gli acquedotti comunali (provenienti sia dai controlli interni anzidetti, sia da quelli esterni);
  3. ad avviare/riprendere la procedura di individuazione di un operatore economico cui affidare l’installazione degli erogatori automatici di acqua microfiltrata che possano, quanto meno, consentire alla cittadinanza di approvvigionare acqua potabile in caso di ordinanza di non potabilità;
  4. a disporre la modifica della fattura idrica affinché sia prevista, nella stessa, l’informazione in merito al nome dell’acquedotto comunale cui l’utenza risulta connessa;
  5. a disporre la definizione di una procedura amministrativa volta al riconoscimento, in
    via compensativa, della riduzione del 50% della quota fissa della fattura per il periodo di tempo in cui si determina la condizione di mancata potabilità dell’acqua;
  6. a rendere note le necessarie informazioni alla cittadinanza per poter accedere a tutte le
    informazioni concernenti l’acqua destinata al consumo umano;
  7. ad avviare un controllo interno al fine di verificare le attività manutentive poste in essere dalla ditta affidataria del servizio di manutenzione/gestione dei diversi impianti al fine di verificare eventuali violazioni contrattuali e, nel caso, ad avviare azioni di rivalsa a ristoro dei disagi cui sono stati sottoposti i cittadini nonché delle somme spese dal Comune per le azioni compensative poste in essere.



Rignano Flaminio, falsi affitti per studenti: denunciati due truffatori telematici

RIGNANO FLAMINIO (RM) – Proponevano su internet falsi affitti per studenti, denunciati dalla Polizia di Stato due cognati di Rignano Flaminio. Le indagini sono partite dalla denuncia presentata, alla fine di agosto, negli uffici del Commissariato di Civitavecchia diretto da Paolo Guiso, da un 52enne, cittadino italiano.

L’uomo, alla ricerca di un appartamento per la propria figlia, iscritta all’Università di Bologna, dopo aver inserito un annuncio su vari siti internet, fornendo tutti i suoi contatti, ha ricevuto un messaggio tramite una nota applicazione di messaggistica, da una donna che gli ha offerto un appartamento, corrispondente alle sue richieste, al costo di 650 euro al mese.

Dopo una breve trattativa con messaggi, si sono accordati per la cifra pattuita che la donna ha chiesto le venisse inviata tramite ricarica sulla sua carta di credito. L’uomo le ha però inviato solo un acconto di 350 euro, in attesa di vedere l’appartamento.

Dopo pochi giorni, la donna ha ricontattato, sempre con messaggio, il 52enne richiedendo l’anticipo del versamento di due mesi di affitto con la motivazione di aver ricevuto altre richieste per l’appartamento e, nel tentativo di convincerlo, ha evidenziato di avere problemi economici e familiari e che avrebbe restituito il denaro appena possibile, inviando, a garanzia di ciò, una foto della propria carta d’identità.
L’uomo insospettito ha risposto chiedendo la restituzione della somma già versata come acconto in quanto non più interessato all’affitto, senza però ricevere risposte dall’utenza telefonica che lo bloccava sull’applicazione.

Dalle indagini è emerso che il numero telefonico utilizzato per contattare le vittime è un’utenza francese, mentre l’intestataria del documento inviato effettivamente corrispondente a quelle generalità, risiede a Bergamo, e nel mese di settembre, dopo aver appreso che ignoti avevano effettuato delle truffe con le stesse modalità (proposte di affitti nelle principali sedi di Università del nord), aveva presentato denuncia alla Questura di Bergamo per il reato di “sostituzione di persona”.

Gli agenti, inoltre, dopo aver acquisito copia del documento utilizzato per l’attivazione della carta di credito sono risaliti all’intestatario, un uomo 50enne di Rignano Flaminio con precedenti di polizia, l’uomo, identificato, ha confermato di aver attivato la carta di credito per conto del cognato il quale avrebbe dovuto inviarla in Francia. I due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per truffa e frode informatica.




Bracciano, Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate: deposta una corona di alloro al monumento dei Caduti

BRACCIANO (RM) – Cerimonia in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e la Festa delle Forze armate quella che si è svolta questa mattina in piazza del Comune a Bracciano.

Il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli insieme al Generale di Brigata Fabio Giambartolomei, Comandante del Comando Artiglieria ha deposto una corona di alloro al monumento dei Caduti per commemorare tutti i soldati morti in guerra. Presenti anche rappresentanze civili, militari, delle forze dell’ordine e religiose.

“In questo giorno – ha detto il Sindaco Tondinelli – il pensiero è rivolto al nostro Paese, all’impegno e il coraggio di tutte le persone e ai valori rappresentati ed espressi nella parola Italia, nel simbolo del Tricolore e nella valenza del suo Popolo”.