ANCORA SUI MINORI

Gerardo Spira

 

Gentile Direttrice, ho letto sul Vostro quotidiano del 5 marzo [ TUTELA DEI MINORI: QUANDO ASSOCIAZIONI E INFORMAZIONE VENGONO MESSE SOTTO ACCUSA ] l'accaduto lamentato dalla vice direttrice Roberta Sabaud dell'associazione "donne per la sicurezza Onlus" e ho apprezzato il suo commento.

Quando le cose non vanno bene in questo Paese, avvertiamo il pericoloso rigurgito di pressioni per tentare di fermare la diffusione di notizie che mettono a nudo disfunzioni,abusi e soprusi. Il problema  non è l'informazione, che svolge il suo libero compito, ma il dramma di situazioni che ha ormai  coinvolto tutti,famiglie,istituzioni,  forze dell'ordine e magistratura e nessuno prende l'iniziativa di porre fine a tanto disastro,tracciando, pur con le leggi esistenti un filo unico e invalicabile a tutela dei minori. I servizi disaccordi e la giurisprudenza contrastante alimetano dissapori e conflitti senza pensare che i bambini compresi quelli di chi decide sono tutti uguali nell'amore e nel dolore. Si parla tanto di minori e tutti aprono il cuore proteso a difenderli e a tutelarli,ma nessuno ha compreso che i conflitti non si possono dirimere o superare con un fredda sentenza,che risulterà comunque avvelenata dalle incongruenze, contraddizioni , dissapori, odi e  vendette.Sul vostro quotidiano del 20 settembre 2012 scrissi che nessun Tribunale può fare giustizia nella sfera affettiva.Sono sempre più convinto che le questioni dei minori vanno affrontate con le ragioni del cuore. Il danno ai minori lo stanno procurando tutti coloro che in forza di potestà e di attribuzioni esprimono pareri e decisioni. A noi è capitata una vicenda ,triste per gli aspetti e clamorosa per i risultati che ci porta a dovere indossare la corazza di acciaio per difendere la dignità di un bambino che da oltre cinque anni sta gridando il suo dolore a tutti e  nessuno se ne preoccupa,o meglio qualcuno lo fa, ma  a senso unico. 

A proposito di minori,qualche giorno addietro,per la vicenda occorsa, ho espresso alcune  mie considerazioni che allego e che sono in corso di pubblicazione. Speriamo che a qualcuno non venga in mente di toglierle dalla bacheca aperta sul mondo. 

La problematica  della vita di coppia e di famiglia ha ormai sconvolto l'intera  società,per aver  disperso lungo il cammino civile, pezzi importanti che  ne tenevano saldamente uniti principi e valori. Duramente ne pagano le conseguenze i minori, perchè non protetti e adeguatamente salvaguardati dalle istituzioni che entrano nell'arena con l'intenzione di mettere pace,ma col risultato di alimentare i litigi dimenticando  che  solo i minori, disperatamente aggrappati all'uno o all'altro genitore, diventano le uniche vittime, mai più recuperabili. Di chi la responsabilità!  Unicamente della Società che ha delegato un compito ed una funzione così importanti alle istituzioni, le quali non fanno altro che applicare giustamente o  ingiustamente le regole dettate dalla stessa. Per dirimere i conflitti le istituzioni mettono in piedi strutture gestite da persone più o meno capaci, dirette e guidate dall'Autorità giudiziaria,la quale , mette fine alla lite,con  una decisione che incide sensibilmente nella sfera patrimoniale ed in quella affettiva  dei litiganti.A questo punto il minore è già divenuto  soggetto senza alcuna identità, mortificato nella dignità, distrutto nei sentimenti e soprattutto cancellato dal libro dei sogni. Di fondamentale importanza è la funzione dei servizi,delegati ad organizzare ed istruire percorsi adeguati per il recupero di una condizione di esclusiva tutela del minore, trovando modalità di collante per la costituzione di un rapporto civile  orientati solo al benessere del minore.Questa fase costituisce il corollario di base della decisione del Giudice. Quindi se il percorso è stato tracciato e seguito nella logica dei procedimenti corretti e con strumenti e attrezzature a norma di legge, lo stesso potrà considerarsi condizione di solidità giuridica,del conseguente procedimento e decisione del giudice, se invece lo stesso presenta  incidenti e vizi, non corretti o  sistemati, la fase giudicante  si presenterà  improduttiva di effetti giuridicamente validi. Scaturisce dunque la necessità che il Giudicante, nell'interesse superiore del minore e per sua garanzia,dia atto nella decisione che la precedente fase sia stata controllata in punto di legittimità  e possa essere di garanzia, giurisdizionale del provvedimento da emanare. Qui sta il problema. Nella generalità dei provvedimenti giudiziari non è dato atto delle predette garanzie,per cui  il conflitto di coppia si trasferisce sugli atti e documenti,con impegno  delle strutture  coinvolte, dispendio di risorse economiche e finanziarie e conseguente impoverimento delle parti, che con una giustizia meglio organizzata e più garantista, potrebbero adempiere agli obblighi di mantenimento. Vale il detto che tra i due litiganti il terzo gode, mentre quest'ultimo ha la responsabilità di quanto accade. Ritengo che il responsabile finale della decisione,nel nostro caso l'Autorità giudiziaria debba deliberare chiari e precisi codici e schede di percorso e di comportamento,senza trascurare ambienti ,modalità di incontri esami ed accertamenti di tutte le parti interessate, le garanzie di protezione legale, verbalizzazione di tutto il percorso,rispetto  del principio di compatibilità ed esclusione del conflitto di interesse  etc etc. La vicenda occorsa a mio figlio a Roma mi ha coinvolto per necessità professionale. Mi sono trovato pertanto , specializzato in diritto amministrativo, catapultato in un mondo in cui  le deficienze del diritto,permettono arbitrii e abusi burocratici, senza alcun controllo da parte dell'Autorità giudiziaria che li raccoglie e inserisce nei provvedimenti finali,





ROMA, PENTALGIA A CINQUE STELLE: NO MARCIA, NO INTESA COL PD, NO AL TAGLIO DI TUTTI I BENEFIT

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Chiara Rai

Roma – La marcia dal Colosseo al Parlamento per i pentastellati è stata stroncata sul nascere. L'assemblea dei neoeletti ha bocciato a maggioranza la proposta. Il Pd, nonostante tutto ha continuato a corteggiare spudoratamente i grillini e qualcuno di loro, che in un primo momento è sembrato aperto al dialogo, dopo la seconda riunione a Roma, stavolta all’Eur, esce con le idee piuttosto chiare. Mentre il ventiseienne Catalano, eletto per la circoscrizione Lombardia e di professione disegnatore e progettista meccanico, nel pomeriggio ha detto “si può fare tutto, non ci sono vincoli”, sottolineando la necessità di fare un Governo per il bene del Paese, Vito Crimi, capogruppo al Senato gela ogni apertura: «Al presidente Napolitano chiederemo un governo del M5S. Se Napolitano accetta un governo 5 stelle deve accettare 20 punti di programma non un nome. Prima viene il programma, poi il nome». Non sono valsi a nulla gli ammiccamenti del Pd nelle ore precedenti. La senatrice Pd Puppato, sull’orlo di essere collettivamente criticata e ignara del pacchetto Crimi, ha lanciato l’idea di condividere un blog Pd /Movimento Cinque Stelle per ragionare insieme: non per accettare gli otto punti di Bersani come un vangelo, ma per trovare una intesa. Sta andando in scena una spersonalizzazione spaventosa del centrosinistra che stagna alle stalle mentre la scena è per ben altre stelle: si tenta di mettere in piedi un anno di governo ibrido e il bello è che gli ingredienti li abbiamo scelti noi elettori. La doccia fredda di Crimi, caso vuole, arriva coincidente con la twittata di messer Grillo: “Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l'Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica”. Ma i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno fatto il punto sull'agenda politica della settimana che si apre e al momento sembrano escludere alzate di testa. Probabilmente le decisioni verranno pubblicate sul blog del loro mentore che assieme a Casaleggio non ha partecipato all’assemblea dei Grillini, ma si sa che i neo onorevoli hanno affidato all’ex comico le loro ambizioni e aspettative prima di buttarsi in questa grande ed emozionante esperienza. Un po’ come hanno fatto i circa 8 milioni di elettori con lui, Mentore genovese (anziché itacese) al quale si è affidato il futuro dell'Italia. Intanto le votazioni per decidere il nome del Presidente della Repubblica si eseguiranno online. Si è discusso, tra critiche e rigidità in merito a lasciar andare tutti i privilegi: i viaggi e spostamenti costano e i grillini sono disposti a rinunciare ma non a rimetterci di tasca loro. L’importante è che da 25 al mese di cui parlavano non si arrivi a contarne 10 mila per le spesucce extra che servono agli onorevoli pentastellati. L'auspicio è che la Nutella se l'acquistino con i dindi propri. I sacrifici i non onorevoli li hanno fatti abbastanza e adesso si attende l’inversione di rotta dal profondo dell’oasi del benessere.




ROMA: CNA, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI E UNINDUSTRIA INSIEME PER LA TUTELA DEL "MADE IN ITALY"

Redazione

Roma – Cna, Confcommercio, Confesercenti e Unindustria, le quattro grandi associazioni imprenditoriali di Roma per la prima volta insieme per la tutela del Made in Italy: è questo lo spirito del progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Roma, per sostenere l’economia del territorio attraverso la valorizzazione delle “eccellenze” e con l’obiettivo di incrementare la presenza e la permanenza media dei turisti.
 
Il “Progetto per la promozione del Made in Italy” sarà presentato mercoledì 13 marzo alle ore 11.00 presso la Camera di Commercio di Roma da Erino Colombi Presidente di CNA Roma, Giuseppe Roscioli Presidente di Confcommercio Roma, Valter Giammaria Presidente di Confesercenti e Maurizio Stirpe Presidente di Unindustria. Interverrà anche il Presidente della Camera di Commercio di Roma Giancarlo Cremonesi.
 
Obiettivo del progetto è di supportare il sistema delle imprese del territorio, in particolare le PMI, che operano nei settori del turismo, dell’agroalimentare, dell’audiovisivo, della moda, dell’artigianato di qualità e migliorare la capacità di intercettare le opportunità che discendono dai flussi turistici che interessano la Capitale ed il suo territorio. Per migliorare la qualità del soggiorno dei milioni di visitatori che ogni anno giungono a Roma è necessario far conoscere e promuovere tutto ciò che può offrire la nostra Capitale e il suo territorio: dai percorsi culturali a quelli enogastronomici, dai ristoranti di qualità alle botteghe storiche e artigiane, dagli stabilimenti termali, ai poli dell’entertainment, dai mercati rionali ai centri commerciali naturali, sino allo splendido litorale romano. Un circuito fatto di luoghi, prodotti, atmosfere e persone che da sempre ci rendono famosi in tutto il mondo. In questa ottica, unire le forze imprenditoriali e produttive di Roma può rappresentare un metodo innovativo che porterà a buoni risultati.
 
Durante l’incontro CNA, Confcommercio, Confesercenti e Unindustria presenteranno alla stampa anche il Logo ufficiale del “Progetto per la promozione del Made in Italy”.




POMEZIA, VIVISEZIONE: LA RTC RINUNCIA ALLA SPERIMENTAZIONE. GLI 8 BEAGLE DISPONIBILI PER AFFIDO A PRIVATI

Redazione

Pomezia (RM) – Il Consiglio d’Amministrazione di RTC (Research Toxicology Centre), su richiesta di Menarini, ha deliberato di rinunciare alla sperimentazione, pur obbligatoria, per la quale sono stati richiesti 8 beagle che renderà disponibili per l’affido a privati.

La decisione è stata presa nel tentativo di stemperare il clima di tensione con le associazioni animaliste che rischia di degenerare andando oltre le minacce e i danneggiamenti di auto dei nostri dipendenti.

Il lavoro di RTC è di eseguire solo ed esclusivamente ricerche tossicologiche obbligatoriamente richieste dalle norme sulla ricerca di nuovi farmaci. Anche RTC auspica che vengano individuati dalle autorità preposte test sostitutivi dell’obbligo di sperimentazione animale. RTC sarebbe la prima ad adottarli. Attualmente, purtroppo, ciò non è però consentito. Perciò la decisione presa dal CdA ha anche lo scopo di aprire un dibattito sul destino della Ricerca in Italia. Quello che ad oggi viene obbligatoriamente richiesto da tutte le Autorità Sanitarie del mondo per poter mettere a disposizione dei malati un farmaco innovativo, se non si potrà più fare in Italia, rispettando, come fa RTC, tutte le norme previste, qualcun altro lo farà in altre parti del mondo. Pertanto, solleviamo con forza la necessità di una presa di coscienza determinata ed univoca che indichi quale futuro avrà la Ricerca in Italia.

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ROMA CASILINO: BOTTE, URLA E CONTINUE AGGRESSIONI DI UN FRATELLO A SUA SORELLA PER AVERE I SOLDI DELLA MADRE

Redazione

Roma – L’ennesima lite e le minacce. Successivamente le urla e le botte.

Una storia che ormai si protraeva da anni ed ha avuto fine con l’intervento della Polizia, chiamata poco prima dalla sorella in lacrime dopo l’ultima aggressione subita dal fratello.

Quando l’equipaggio della volante è intervenuto in un’abitazione di via Ferruccio Mengaroni nel quartiere Casilino, ieri sera poco prima delle nove, dopo una segnalazione al 113 di una lite in abitazione , si è trovato ad affrontare una situazione ben diversa.

La donna 48enne, autrice della chiamata al 113, era ancora in lacrime e terrorizzata sulle scale del palazzo del proprio appartamento. Tanto che, alla vista degli agenti ha cercato rifugio dietro di essi.

Dapprima rassicurata, gli agenti hanno raccolto le prime informazioni dalla donna, la quale ha mostrato i segni delle percosse subite al volto ed alcuni tagli provocati con un coltello al braccio, aggiungendo loro che il responsabile di tali ferite, suo fratello, si trovava ancora all’interno dell’abitazione.

Gli agenti sono così entrati in casa trovandosi davanti l’uomo il quale, palesemente infastidito dalla loro presenza, ha tentato a quel punto di uscire ma è stato subito trattenuto per verificare quanto stesse accadendo.

All’interno, oltre l’uomo, la madre dei due, ammalata e allettata la quale necessita di cure continue e delle quali si occupa quotidianamente la figlia.

Dagli agenti è stato trovato il coltello da cucina con il quale era stata aggredita la donna che, subito dopo, ha mostrato loro anche la mazza da baseball usata dal fratello nel pomeriggio, nel corso di un’altra aggressione talmente violenta da richiedere anche in tale circostanza l’intervento della Polizia ed il trasporto in ambulanza della donna presso l’ospedale Villa Irma, dove era stata medicata e dimessa con una prognosi di dieci giorni per trauma cranico e ferita da taglio ad un avambraccio, ma nonostante ciò, al suo rientro a casa, il fratello l’aveva nuovamente picchiata e minacciata di morte.

La donna, ormai tranquillizzata dalla presenza dei poliziotti, è in tal modo riuscita a rompere il ‘muro’ di angherie alle quali da tempo era sottoposta ‘confessando’ loro che la sua storia di maltrattamenti da parte del fratello andava avanti ormai da anni, durante i quali diversi sono stati gli interventi da parte di Polizia e  Carabinieri in quanto più volte si sono verificate situazioni di liti e aggressioni da parte dell’uomo, P.M. di 49 anni,  arrivato anche a minacciare di morte la sorella se non gli avesse consegnato i soldi della pensione della madre.

Condotto presso gli uffici del  Commissariato di ‘Casilino Nuovo’, al termine delle indagini, P.M. è stato tratto in arresto per minacce, lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia ed estorsione.




ROMA, DAL COLOSSEO MARCIA SUL PARLAMENTO PER I PENTASTELLATI

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Chiara Rai

Una vera e propria presa del Parlamento da parte dei neo onorevoli in tuta pentastelle. Centosessantatre giovani e forti pronti a conquistare Palazzo Madama il 15 marzo in occasione della prima seduta di Parlamento. Dal Colosseo marceranno fino alla sede delle due camere con il popolo a fargli da scorta, gli stessi oppure qualcuno in più che di recente hanno fatto anche il giretto turistico in Parlamento. Una “marcia su Roma” annunciata dal neo deputato Simone Vignaroli durante una conferenza di attivisti del movimento nella Capitale. Sembra la storia magistralmente raccontata in "Totò, Peppino e la malafemmina" nella quale i fratelli Caponi, arrivati a Milano, si coprono con dei cappotti di pelliccia convinti di trovare una città molto fredda. I grillini in queste ore si messaggiano ad intermittenza, parlano sul socialnetwork per cercare alloggi a Roma. Una mobilitazione di massa, una conquista della Polis che più di qualcuno si augura sia “genuina”.

Anche questa volta saranno distribuiti tra amici, conoscenti e compagni di movimento, oppure in breakfast e foresterie. Il capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, facendosi anche portavoce del capogruppo al Senato Vito Crimi esorta gli studenti a trovare il modo di trasferirsi a Roma per presenziare in Parlamento senza però trascurare i loro studi. Di fumo se ne è visto in abbondanza finora. Ma per la fine di marzo il gioco si sarà fatto duro e gli italiani si aspettano azioni concrete oltre alle gite fuoriporta.




CASTEL GANDOLFO, FINE SETTIMANA DI SOLIDARIETA': RACCOLTA FONDI PER LA RICERCA CONTRO LA SCLEROSI MULTIPLA

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Giornata solidale oggi 9 marzo in Piazza della Libertà a Castel Gandolfo. Soddisfatta e attivissima il sindaco Milvia Monachesi: "abbiamo raccolto fondi – spiega la prima cittadina – per la ricerca contro la sclerosi multipla, malattia degerativa e terribile, chiedendo per delle bellissime gardenie un contributo minimo di 13 euro". L'iniziativa è promossa in tutta Italia dall'AISM con il patrocinio della Presidenza della Repubblica. "Castel Gandolfo – conclude Monachesi – ha dimostrato di avere un grande cuore! Domani mattina, domenica 10 marzo, la raccolta continua, vi aspettiamo!"




NEMI, CIMITERO PRESO D'ASSALTO DALLE CAPRE: DOV'ERA IL CUSTODE?

Chiara Rai

Nemi (RM) – Potrebbe ribattersi “la carica delle 50 capre”. Non è un film, è successo davvero al cimitero di Nemi.

Una invasione di capre che dalle 12 alle 13 di venerdì 8 marzo 2013 hanno pascolato indisturbate al cimitero sotto gli occhi di alcuni visitatori, spaventati e sconcertati nonostante il comico episodio. “Si è toccato il fondo – ha detto Deborah – sono ormai sei anni che nessuna delle amministrazioni comunali si è occupata in maniera risolutiva della sicurezza al cimitero. Dovrebbe esserci un custode fisso, ma qui bisogna avere paura di andare a trovare i propri defunti. Questa situazione di poca sorveglianza lede la dignità dei nostri cari e, per quanto mi riguarda, mi ferisce perché devo sopportare l'idea di sapere che la tomba del mio caro, spesso e volentieri, è incustodita”. Deborah, intende specificare che di questo caso non vuole assolutamente farne una questione politica e che ha preso in considerazione il fatto che l’attuale amministrazione abbia subito verificato l’episodio e avuto un colloquio con la stessa. Di fatto, Deborah, non vuole avere il timore di andare al cimitero da sola e trovare spiacevoli sorprese.

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CASTELLI ROMANI, QUASI SCONFITTA L'EMERGENZA ARSENICO

Angelo Parca

Castelli Romani (RM) – L’arsenico non fa più paura ai Castelli Romani. I tempi in cui l’arsenico arrivava ad oltre 50 microgrammi per litro su un limite di 10 sono lontani.

L’ultima vittoria è del Comune di Lanuvio il cui sindaco ha di recente revocato le ordinanze di non potabilità dell’acqua. Ciò a seguito delle verifiche della Asl RmH che lo scorso quattro febbraio ha effettuato campionamenti di acqua destinata al consumo umano distribuita nel territorio lanuvino. I punti di prelievo sono stati scelti in particolare per il monitoraggio dei valori di parametro fissati dal D. Lgs. 31/01 per l’arsenico e per il fluoro. Dunque la cittadina castellana non presenta valori arseniosi che superino il limite di legge di 10 microgrammi per litro.

Eppure, ai Castelli Romani, l’allarme c’è stato per oltre tre anni e i Comuni colpiti erano più di sette, poi il numero è sceso in maniera pressoché incalzante fino ad arrivare ad un dato di fatto: con l’emergenza convive soltanto una zona di Velletri e tra qualche mese dovrebbe uscirne non appena la Regione Lazio farà le azioni dovute. Nonostante i 4 milioni e mezzo impiegati da Acea su Velletri per far fronte all’emergenza arsenico i cittadini dovranno stare come minimo altri sei mesi in attesa che l’acqua torni nei parametri di legge di 10 microgrammi per litro. Eppure in Acea Ato 2 si è fatto molto a partire dalla rilevazione da parte del gestore dell’acquedotto comunale, nel 2006: sono stati realizzati sei potabilizza tori a Campo Sportivo, San Pietro, Zona 167, Marmi, Rioli, Marrucco, e costruiti diversi chilometri di condotte.  Adesso il problema che frena la corsa all’abbattimento dei valori di arsenico nell’acqua è la realizzazione del potabilizzatore a servizio del pozzo “Le Corti” che serve circa tremila abitanti. Ad est di Velletri, infatti, non ci sono spazi di proprietà comunale sufficienti per l'installazione dell’impianto, quindi si è provveduto ad individuare un terreno privato ma il proprietario non vuole cederlo.

L’assessore del Comune di Velletri Sergio Andreozzi, delegato ai rapporti con Acea fa sapere che le ultime analisi sono comunque rassicuranti, in quanto la concentrazione di arsenico nell’acqua sfori di circa solo due unità il parametro di legge, attestandosi quindi intorno ai 12 microgrammi per litro: “la risoluzione del nostro problema – spiega Andreozzi – è dipesa e tutt’ora dipende dalla Regione Lazio che deve emettere l’ordine di esproprio per poter permettere al gestore idrico di realizzare il potabilizzatore. Ma temo che si dovrà aspettare ancora, almeno che venga nominato il nuovo commissario per l’emergenza arsenico in grado di agire tempestivamente”. Un impianto, tra l’altro, di ultima generazione che la stessa amministrazione ha richiesto raccomandandosi che fosse ad impatto ambientale zero. E così è”. Intanto Andreozzi ritiene che a breve il gestore riuscirà a erogare acqua senza arsenico grazie alla miscelazione con altri pozzi del territorio. Sembrerebbe anche migliorata la situazione dei punti di approvvigionamento Acea i quanto sono stati installati i cassettini per isolare i rubinetti e non esporli più alla mercé degli animali. Inoltre, una “fresca fronte” distributore elettronico gratuito è presente in via Troncavia. Intanto non si devono trascurare le esigenze di ogni singolo cittadino.

E' pervenuta alla nostra redazione una segnalazione di un ex cittadino di Velletri, Alberto Addari, tornato a Ostia con la sua famiglia (tre bambini) anche e soprattutto perché non sostenevano la situazione dell’arsenico nell’acqua: cuocere alimenti con l’acqua presa con le taniche e bere sempre acqua acquistata cominciava a pesare. Dunque il signor Addari fa presente che nel 2011 ha compilato una domanda di richiesta di rimborso della sua bolletta effettuata il 29/09/2011 presso la stazione ferroviaria di Velletri presso un ufficio di assistenza dove i cittadini avevano la possibilità di richiedere i rimborsi al gestore idrico. Contattata l’Acea Ato 2, al cittadino dissero che un operatore l’avrebbe contattato quanto prima per avere notizie in merito al fatidico rimborso. “Vorrei soltanto avere una risposta – dice Addari – per sapere se il rimborso che mi hanno detto sarebbe stato certo, mi sarà erogato oppure ho perso tempo e soldi in raccomandate, fidandomi di una assistenza che non ha centrato l’obiettivo”. Così, oltre ad aver bevuto l’acqua all’arsenico anche la beffa di rimanere nel limbo?

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26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
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TIVOLI, REVOCATI GLI ASSESSORI DI ALLEANZA PER TIVOLI

Redazione

Tivoli (RM) – Il sindaco Sandro Gallotti ha revocato le deleghe di assessore ai Lavori pubblici Marino Capobianchi e di assessore alle Politiche per la famiglia e welfare Alessandra Fidanza. Lo ha comunicato ieri pomeriggio durante la seduta del Consiglio comunale. "Oggi – ha spiegato il sindaco – in Consiglio comunale si sarebbe dovuto discutere e votare il regolamento per l'applicazione della Tares, un atto di estrema importanza per il futuro dell'Asa, la società partecipata del Comune. Di fronte a questo appuntamento trovo incomprensibile ed offensivo nei confronti della cittadinanza e dei lavoratori dell'Asa stessa che i consiglieri comunali di Alleanza per Tivoli non siano stati presenti in Aula. Un'assenza che grida allo scandalo visto che proprio questo gruppo politico ha espresso il presidente dell'Asa e quindi dovrebbe sentire più di tutti il peso della responsabilità nell'affrontare i problemi che interessano la società. Un atteggiamento a dir poco irresponsabile da parte di questi consiglieri che hanno dimostrato alla città di non avere la volontà di affrontare e risolvere i problemi della collettività.

Alla luce di quanto accaduto – ha aggiunto il sindaco Gallotti – credo sia stato un atto doveroso procedere con la revoca dei due assessori di riferimento di Alleanza per Tivoli. Questo gruppo politico che dovrebbe sostenere la maggioranza si è dimostrato irresponsabile giocando sulla pelle della società Asa, dei 150 dipendenti che oggi si aspettavano una risposta dall'amministrazione comunale. A loro voglio rivolgermi rassicurandoli del fatto che il sindaco reputa una priorità la salvezza della società partecipata e la tutela dei posti di lavoro. Ogni strategia che potrà essere attuata per risolvere i problemi dell'Asa avrà come primo punto la garanzia del mantenimento dell'attuale livello occupazionale.

L'Asa vive la situazione paradossale di ben 18 milioni di euro che devono essere incassati che però non si riesce ad incassare. Nonostante questi introiti che la renderebbero una società sana sotto ogni aspetto incombe la minaccia dei 9 milioni di euro di debiti accumulati nei confronti della società Ecoitalia che gestisce la discarica dell'Inviolata. E' chiaro che questa situazione non può essere più sostenibile. Ho avuto e sono in programma incontri con i vertici di Ecoitalia per trovare delle intese sul pagamento del debito. Inoltre è in atto una strategia per il recupero dell'evasione.
L'azienda è da salvare – ha concluso il sindaco – e questa amministrazione farà del tutto per salvarla. E' un obbligo morale e un dovere istituzionale lavorare per questo scopo, ma purtroppo oggi è stata data la dimostrazione da parte di un gruppo politico che non tutti hanno questa sensibilità e questo senso di responsabilità a cui continuamente faccio appello in nome del bene comune".
 




ROMA, ELEZIONI CAMPIDOGLIO: GIANNI SCELTO ANCORA DA ALFANO E NEL PD PRIMARIE IL 7 APRILE

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Alberto De Marchis

Roma – Gianni Alemanno è sempre l’uomo del Pdl, candidato a sindaco di Roma per tentare un secondo mandato. Parola di Angelino. "Gianni Alemanno e' il candidato a sindaco di Roma del Popolo della Liberta'. In questi cinque anni ha lavorato molto bene, nonostante il buco di bilancio di 12,3 miliardi ereditato dalle giunte di sinistra, la grande crisi economica e i continui tagli a cui tutti i comuni sono stati costretti dal Patto di stabilita' e dalla spending review imposta dal governo Monti". Questo quanto affermato dal segretario del Pdl, Angelino Alfano. Intanto si preparano le primarie del centrosinistra per la corsa al Campidoglio.  Che gli elettori del Pd si preparino 2 euro a testa per votare il proprio candidato preferito. Si votera' il 7 aprile e la rosa degli aspiranti primi cittadini di Roma è ampia: Paolo Gentiloni, Patrizia Prestipino, Umberto Marroni, David Sassoli e Alessandro Bianchi. Sel 'porta' Luigi Nieri e Gemma Azuni. Poi ci sono i candidati del Psi, del Cd, l"indipendente' Sandro Medici, oltre all'outsider Alfio Marchini. E oltre alla candidatura del senatore Marino, non e' esclusa quella del suo supporter Goffredo Bettini.