ARICCIA JAMES JOYCE, "LA SCUOLA INTERROGA: LA POLITICA RISPONDE?"
Redazione
Ariccia (RM) – "Quale futuro per la Scuola Pubblica?" E' questo il titolo di un incontro che si terrà presso il Liceo James Joyce di Ariccia, il prossimo lunedì 18 febbraio 2013 alle ore 16:30. Un evento, promosso dal Coordinamento Scuole Castelli Romani che sarà molto partecipato e che da subito ha avuto le adesioni dei rappresentanti politici per la scuola, candidati alle politiche e regionali con i diversi partiti in lizza. Sarà la scuola a porre delle domande, auspicando in risposte concrete da parte dei candidati. L'evento è stato segnalato a L'osservatore laziale dal membro del Coordinamento Scuole Castelli RomaniVairo Canterani.
Incontro con i rappresentanti di:
Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Popolo delle Libertà, Scelta Civica con Monti, Rivoluzione Civile Ingroia, Sinistra Ecologia e Libertà
LANUVIO E APRILIA: AL VIA IL PROGETTO DI COLLABORAZIONE INTERCOMUNALE DI POLIZIA LOCALE
Redazione
Lanuvio (RM) – Più sicurezza nella strade di Lanuvio e Aprilia. Giovedì 14 Febbraio 2013 ore 10 si terrà l’inaugurazione del primo Progetto di Collaborazione Intercomunale di Polizia Locale tra i Comuni di Lanuvio e Aprilia. “ La collaborazione tra Istituzioni – dichiara il Sindaco di Lanuvio Luigi Galieti – è la base per costruire un paese migliore mettendo in rete esperienze, risorse e progetti per migliorare la qualità della vita. Questa iniziativa – continua il Sindaco di Lanuvio – è la prima nel centro sud Italia ed è fondamentale per gestire in modo coordinato il vasto territorio tra Lanuvio e Campoleone.” Una maggiore presenza dei vigili urbani nelle vie di Campoleone e un controllo ancora più capillare della Nettunense saranno i due aspetti principali all’attenzione della gestione intercomunale. “Le Amministrazione di Lanuvio e Aprilia – come spiega il Vice Sindaco di Lanuvio Maurizio Santoro – hanno fortemente voluto questa collaborazione per sperimentare sul campo un nuovo modo di garantire sicurezza ai cittadini. I colleghi di Aprilia – conclude il Vice Sindaco con delega a Campoleone – hanno condiviso dal principio la necessità di lavorare insieme per risolvere i problemi del territorio e abbiamo scelto di fare questo importante passo nonostante le nostre amministrazione non abbiamo beneficiato di alcun finanziamento per avviare il progetto”.
ARICCIA RIFIUTI, PARTE IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO: SCONTI IN BOLLETTA PER GLI ADERENTI
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Ariccia (RM) – La raccolta differenziata dei rifiuti ad Ariccia si arricchisce di un ulteriore servizio per rendere ancora più efficace la gestione del ciclo dei rifiuti e al contempo premiare con sconti in bolletta i cittadini virtuosi.
È partita infatti dalla scorsa settimana presso i mercati cittadini la campagna informativa “ComposTiAmo”, che mira a sensibilizzare quanti ad Ariccia possedendo un giardini od un orto possono smaltire i propri rifiuti organici nelle compostiere domestiche messe a disposizione gratuitamente dalla Provincia di Roma.
“L’Amministrazione comunale – afferma il Sindaco Emilio Cianfanelli – con l’avvio della raccolta differenziata “porta a porta” ha scelto di fare un importante passo per la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e per la tutela della salute dei suoi cittadini: si tratta di una vera e propria “rivoluzione ecologica” che ci coinvolge per migliorare l’efficacia del servizio di raccolta e di gestione dei rifiuti urbani”.
“Intendiamo proseguire – aggiunge l’Assessore all’Ambiente Fabrizio Profico – con il massimo impegno su questa strada promuovendo anche la pratica del compostaggio domestico. Grazie al compostaggio è possibile trasformare in maniera naturale gli scarti organici della cucina, dell’orto o del giardino (circa un terzo dei rifiuti prodotti nelle nostre case) in compost, un ottimo fertilizzante ecologico ed avere al contempo uno sconto in bolletta”.
L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Provincia di Roma e il raggruppamento temporaneo di imprese ERICA soc. coop. e Antares Consorzio ONLUS, ha previsto degli incontri con la cittadinanza alle ore 17,30 di giovedì 14 febbraio presso la Casa delle Associazioni e di lunedì 18 febbraio presso il centro anziani di Fontana di Papa, per spiegare le modalità di funzionamento del compostaggio e l’adesione all’Albo dei Compostatori che permetterà a tutti i cittadini iscritti di avere sconti sulla bolletta dei rifiuti.
CASTELLI ROMANI: IL PARCO AVRA' UN PUNTO DI ACCESSO PRIVILEGIATO AL LAGO DI NEMI
Castelli Romani(RM) – Il Parco dei Castelli Romani ha firmato una convezione con il CNR-INSEAN, l'Istituto Nazionale per Studi ed Esperienze di Architettura Navale di Nemi.
La convenzione, che rinnova un accordo di collaborazione già in essere con importanti e consistenti novità, prevede che il Parco abbia in carico la manutenzione ordinaria della struttura. In cambio, l'Ente avrà un punto di accesso privilegiato al lago di Nemi per attività di monitoraggio ed educazione ambientale e potrà, a tale scopo, utilizzare i locali posti al primo piano dell'edificio presente nell'area.
“Per i prossimi tre anni – commenta il commissario straordinario del Parco, Matteo Mauro Orciuoli – il Parco potrà contare su una struttura e un punto di accesso strategico sul lago di Nemi, grazie alla disponibilità dell'INSEAN. La collaborazione fra Enti è elemento essenziale per la costruzione di progetti di tutela e valorizzazione territoriale, perché l'incisività e la realizzabilità di tali progetti passa attraverso l'adesione partecipata di tutti coloro che sul territorio vivono e lavorano. Ci auguriamo che a questa convenzione ne seguano altre, per stringere in modo proficuo i rapporti con tutte le realtà presenti ai Castelli Romani”.
ALBANO INCENERITORE, IL COMUNE ADERISCE AL RICORSO ALLA CORTE EUROPEA CONTRO L'IMPIANTO
Albano Laziale (RM) – Con la delibera di Giunta 31 dell’11 febbraio 2013, il Comune di Albano Laziale aderisce al ricorso alla Corte Europea per i Diritti Umani proposto dalle associazioni del territorio contro l’inceneritore di Roncigliano.
Prosegue intanto l’iter per la denuncia alla Commissione Europea affidato ai legali di Albano che hanno in mano anche l’ultima Determina dirigenziale con cui la Regione Lazio approva il nuovo cronoprogramma per la costruzione dell’inceneritore.LEGGI ANCHE:
Rocca di Papa (RM) – Elemedia S.p.a, proprietaria dell’emittente radiofonica denominata M2O, dovrà versare al Comune di Rocca di Papa la somma di 11.372 euro. A dirlo è anche la sentenza numero 1697/2012 del Tribunale di Velletri che ne ha rigettato il ricorso.
La sanzione amministrativa era stata applicata per aver superato, al momento dell’accertamento eseguito dall’Arpa Lazio il 14 settembre 2012 su sollecito dell’Amministrazione comunale, i valori di attenzione per esposizione delle abitazioni e della popolazione a radio frequenze, fissati a 6 V/m.
Al momento dell’accertamento la frequenza 90,50, dalla quale trasmette M2O, posizionata in località Madonna del Tufo, misurava un campo elettromagnetico pari a 7 V/m. Visto il verbale di accertamento notificato dal Comando di Polizia locale del 29 ottobre, la società si è avvalsa, nei termini prescritti, della facoltà di audizione da parte del sindaco Pasquale Boccia, in qualità di autorità territoriale competente. Dopo ampia e attenta discussione, la richiesta di archiviazione presentata dalla società è stata rigettata. E anche il Tribunale ordinario di Velletri, lo scorso 18 dicembre, ne ha rigettato il ricorso.
“E’ un risultato importante – commenta il primo cittadino -, che premia l’impegno assiduo e la posizione drastica che abbiamo assunto contro l’inquinamento ambientale derivante dalle centinaia di tralicci di trasmissione radiotelevisiva che insistono abusivamente sul nostro territorio. Il fatto che un organo di giustizia amministrativa ci abbia dato ragione, condannando l’emittente al pagamento della sanzione comminata, è un passo avanti decisivo verso la sostanziale riduzione dei tralicci e la riduzione a conformità di tutte le emissioni per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini”.
Altre due sono le emittenti sanzionate a seguito del controllo da parte dell’Arpa Lazio e che hanno già provveduto al pagamento.
NEMI, PROCESSO BERTUCCI: PROSSIMO APPUNTAMENTO AL 12 NOVEMBRE
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Nemi (RM) – Prima udienza per il processo penale che ha investito il sindaco Alberto Bertucci e che vede imputato il primo cittadino di Nemi per turbativa d’asta e frode nell’acquisto dei beni comunali. Si ricorda che Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco, parte lesa. Notifiche non andate a buon fine hanno fatto slittare l’udienza al prossimo 12 novembre. La notifica va ripetuta per il Comune di Nemi in veste di persona offesa e per altri due imputati.
Lo scorso 7 novembre 2012 il Gup (Giudice per le udienze preliminari) ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pubblico Ministero Giuseppe Travaglini. Insieme a Bertucci sono stati rinviati a giudizio anche Gianpaolo Miglietta (già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi), Mauro Cesaretti e Riccardo Schiaffini.
In concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato a Bertucci.
Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.
Il 6 giugno scorso, il Giudice ha ravvisato un conflitto di interessi tra sindaco imputato sostanzialmente per turbativa d’asta e frode contro lo stesso Ente che amministra. Per questo ha nominato commissario ad Acta il vicesindaco Edy Palazzi affinché prendesse decisioni al posto del sindaco su questo caso penale. Ma Palazzi, con delibera di giunta ha deciso che come Ente, il Comune non si costituirà parte civile sulla base parere legale dell’avvocato Alessandra Capozzi, che tramite perizia giurata, avrebbe evidenziato che non si sarebbero verificate ipotesi concrete di danno per l’Ente.
Nemi (RM) – Si è svolta ieri 11 febbraio la riunione sindacale richiesta dalla Uil – Fpl – Cgil – Cisl con l’amministrazione di Nemi. Il sindaco Alberto Bertucci non ha partecipato, ad ascoltare i sindacati c’era il segretario comunale.
Il dirigente della Uil – Fpl Italo Tedeschi è tornato sul fatto dell’aggressione verbale del sindaco Bertucci nei confronti della dipendente comunale denunciando ancora una volta il comportamento e le conseguenze che lo stesso ha provocato; di fatti la dipendente, ha asserito Tedeschi, non si è ancora ripresa e non è ancora potuta tornare al lavoro.
Lo stesso dirigente sindacale, nel dichiarare che lo sviluppo di questa vicenda potrebbe approdare al Giudice del Lavoro, ha poi ribadito l’improprio utilizzo di altro personale del Comune in più uffici e cioè all’anagrafe, stato civile ed elettorale, senza avere ne la delega ne tantomeno la preparazione adeguata.
Questo ulteriore grave episodio ha creato ulteriore stress da lavoro correlato. Ma i problemi sollevati dai sindacati e legati all’amministrazione Bertucci non sono finiti. Il personale addetto al cimitero, ha riportato Tedeschi, non riuscirebbe ad assolvere nell’arco della settimana la tumulazione delle salme. A fine seduta i sindacati hanno evidenziato come attualmente non ci siano pronte soluzioni a questi numerosi problemi esposti e quindi Tedeschi ha ritenuto necessario proporre la convocazione di una assemblea generale di tutto il personale che sarà indetta unitariamente da tutte le sigle sindacali per i primi giorni di marzo. In questa sede, i dipendenti potranno esplicitare tutte le loro difficoltà per arrivare, questo l’auspicio, ad una migliore efficienza della macchina amministrativa che, “così com’è – ha detto Tedeschi – per alcuni uffici non può certo funzionare”.
Anguillara (RM) – Sabato 16 febbraio si svolgerà il secondo incontro pubblico, organizzato dal Comitato Acqua Pubblica Anguillara Sabazia sul tema Arsenico: che fare? In seguito alle proposte fatte dai cittadini nell'assemblea precedente, in questa occasione si delineranno le modalità in cui come cittadini attenti ed attivi vorranno procedere in modo collettivo. L'appuntamento è alle ore 16,30 presso la sala don Alvaro Orsi della parrocchia Regina Pacis (zona stazione).
Abbiamo bisogno di abbeverarci di mistero, profezie, segreti e sensazioni. Il sovrannaturale esiste. La fede stessa è qualcosa che non può spiegarsi. Il desiderio di trovare pergamene e premonizioni che lascino pensare che il prossimo Papa sarà nero è forte. Una cosa è certa, i fedeli avvertono una grossa crisi della Chiesa e della fede e proprio questo potrebbe essere il Terzo segreto di Fatima. Giovanni Paolo Secondo lo conosceva e si è fatto carico delle sofferenze del mondo, sapendo di aver dato comunicato l’immortalità dello spirito probabilmente conscio che sarebbero arrivati tempi bui. Per affrontare questi tempi, ci vuole forza, salute, rottura con il passato. L’attuale Papa dimissionario Benedetto XVI ha capito, con un gesto di profonda consapevolezza e amore per l’intera umanità, di non essere in grado di traghettare con forza e vigore l’umanità fuori da questa crisi. Il 2013 è un anno di profondo cambiamento, le basi cedono in virtù di un acclamato rinnovamento. L’umanità si appella all’esigenza di una grande rinascita e se questa dovrà arrivare da un Papa nero, che sia. Il resto è affascinante profezia condita da qualcosa che intender non si può.
Il Terzo segreto di Fatima da molti teologi e religiosi è inteso come crisi della Chiesa e perdita della fede. Nel 1984, il Vescovo di Fatima, Cosme do Amaral, confermò che il Terzo Segreto non riguardava una guerra atomica o la fine del mondo, ma piuttosto la Fede Cattolica, e specificamente la perdita della Fede in tutta Europa.
Nella sua terza memoria, completata nell’agosto del 1941, Suor Lucia affermò che il Segreto di Fatima è diviso in tre parti distinte, dopo di che ella mise per iscritto, per la prima volta, le prime due parti del Segreto. Ella scrisse: “Il segreto è composto di tre parti distinte, due delle quali mi accingo a rivelare.”1 Ella sentiva che “è giunto il momento di rivelare le prime due parti del Segreto.” Tuttavia, ella non scrisse nulla riguardo alla Terza Parte del Segreto, poiché non aveva ricevuto dal Cielo il permesso di rivelarla.
Nella sua quarta memoria, scritta tra l’ottobre e il dicembre 1941, Suor Lucia copiò le prime due parti del Segreto dal testo della sua terza memoria, ma aggiunse una frase di cui non vi è traccia nella terza memoria. Suor Lucia fornì la prima frase del Terzo Segreto, inserendo nella sua quarta memoria le parole “In Portogallo, si conserverà sempre il dogma della fede ecc.” Questa frase non appare in nessuna sua precedente memoria. Suor Lucia la aggiunse di proposito nella sua quarta memoria per indicarci cosa riguardasse la parte finale del Segreto.
Nel 1943, dopo aver ricevuto la richiesta del Vescovo da Silva di mettere per iscritto il testo del Terzo Segreto, Suor Lucia trovò il compito assai arduo. Ella dichiarò al Vescovo che non era assolutamente necessario mettere nero su bianco il testo “perché, in un certo qual modo, ella ne aveva già parlato.” Suor Lucia si stava molto probabilmente riferendo alla frase aggiunta nella sua quarta memoria: “In Portogallo, si conserverà sempre il dogma della fede ecc.”
La Frase è una sorta di promessa che la vera Fede sarà conservata in quella nazione, anche se nella sua vaghezza essa non afferma da chi. Ma se in Portogallo la vera Fede sarà preservata, cosa accadrà al resto del mondo? Il Padre portoghese Messias de Coelho ne ha concluso che “questa allusione, così positiva riguardo a ciò che avverrà tra noi, ci suggerisce che attorno a noi le cose andranno diversamente…”
Padre Alonso, l’archivista ufficiale di Fatima, disse questo riguardo al Terzo Segreto:
“In Portogallo, si conserverà sempre il dogma della fede’: la frase implica, in modo del tutto chiaro, una condizione critica per la Fede, che verrà provata da altre nazioni, ovverosia una crisi della Fede; laddove invece, il Portogallo conserverà la propria.”
Fonti credibili della Chiesa hanno confermato le conclusioni di Padre Alonso riguardo al Terzo Segreto, ovvero che esso riguardi una perdita della fede senza precedenti, un’apostasia, dalla quale il Portogallo verrà risparmiato. Nel 1984, il Vescovo di Fatima disse: “la perdita della Fede in un continente è peggiore dell’annientamento di una nazione; ed è un fatto che la Fede stia continuamente diminuendo in Europa.” E nella sua intervista del 1984 a Vittorio Messori, l'allora Cardinale Ratzinger confermò queste affermazioni, affermando che la parte finale del Segreto parla di “pericoli che minacciano la fede e la vita dei Cristiani, e pertanto del mondo”.
Infine, sappiamo che il compimento della profezia del Terzo Segreto ha cominciato a realizzarsi nel 1960, perché quando a Suor Lucia fu chiesto il motivo per cui il Terzo Segreto avrebbe dovuto essere rivelato non più tardi del 1960, ella rispose “perché sarebbe stato più chiaro per allora”. Dal 1960 ad oggi abbiamo assistito al compiersi della profezia del Terzo Segreto sotto i nostri occhi, ed è ovvio che sin da allora il mondo abbia sofferto sempre più una terribile perdita della fede.
Nel suo libro Il Segreto di Fatima, Fatti e Leggende pubblicato nel 1976, Padre Alonso aggiunse alla sua ipotesi che il Terzo Segreto riguardi la crisi della Fede all’interno della Chiesa, il convincimento che esso parli anche della negligenza dei pastori, specialmente quelli della più alta gerarchia: “e’ pertanto assai del tutto probabile”, disse, “Che il testo (del terzo segreto) faccia riferimenti concreti alla crisi della fede all’interno della Chiesa ed alla negligenza degli stessi pastori”.
Nel giugno del 1943 Suor Lucia si ammalò seriamente di pleurite, e questo allarmò il Canonico Galamba ed il Vescovo da Silva, preoccupati che ella morisse senza prima aver rivelato il Segreto finale. Il Canonico Galamba convinse più tardi il Vescovo da Silva a suggerire a Suor Lucia di mettere per iscritto il Terzo Segreto. Tuttavia, Suor Lucia non fu in grado di compiere quel gesto così importante basandosi solo su un suggerimento del Vescovo. L’assenza di un ordine esplicito da parte del vescovo la preoccupava assai, e Lucia non voleva prendersi la responsabilità per una tale iniziativa.
A metà ottobre del 1943, il Vescovo da Silva dette finalmente l’ordine formale a Suor Lucia di mettere per iscritto il Terzo Segreto. Lucia tentò di obbedire all’ordine del Vescovo, ma non fu in grado di farlo per i successivi due mesi e mezzo. Da metà ottobre 1943 fino agli inizi di gennaio 1944, Suor Lucia non riuscì ad obbedire all’ordine formale di scrivere il Terzo Segreto da un’inspiegabile angoscia che l’attanagliava. Infine, il 2 gennaio 1944, la Madonna le apparve per darle la forza e confermarle che era il volere di Dio che ella mettesse nero su bianco il Segreto. Fu solo allora che Suor Lucia fu in grado di rivelare la parte finale del Segreto. Commentando le sue difficoltà, Padre Alonso chiese:
Pertanto, come dobbiamo interpretare la grande difficoltà trovata da Suor Lucia nello scrivere la parte finale del Segreto, quando ella aveva già messo per iscritto altre cose assai difficili da scrivere? Fosse stata solo una questione di profetizzare nuovi e severi castighi, Suor Lucia non avrebbe avuto problemi così grandi da essere risolti solo grazie all’intervento del Cielo. Ma se si fosse trattato di un problema di attriti interni alla Chiesa e di serie negligenze pastorali da parte dei membri più alti della gerarchia, possiamo ben comprendere il motivo per cui Lucia ebbe una ripugnanza tale che fu quasi impossibile da superare, con mezzi terreni.
Inoltre c’è un profezia che ricorre sempre “a ogni morte di papa”, quella attribuita a San Malachia e perciò definita profezia di Malachia. Un elenco di 112 motti che sarebbero attribuibili ad altrettanti pontefici a partire da Celestino II. Benedetto XVI era il 111°. Il prossimo, quindi, sarebbe anche l’ultimo della lista, Pietro Romano. Dopo, più niente: nell’interpretazione millenaristica della lista, il prossimo pontefice sarebbe quindi l’ultimo prima del secondo ritorno di Cristo e della successiva fine del mondo.
Leggenda che vuole che il manoscritto, la Profethia de Summis Pontificibus, scritta sulla base di visioni avute da San Malachia nel XII secolo a Roma, fosse stato ritrovato nel 1590 negli Archivi Vaticani. Venne poi pubblicato per la prima volta cinque anni dopo dallo storico benedettino Arnold de Wyon. Il successo della presunta profezia derivava dal fatto che tutti i motti latini della lista sembravano calzare bene con i rispettivi papi a cui si riferirebbero. Se il manoscritto fosse stato davvero redatto nel XII secolo, e legato ai papi futuri, una certa dote visionaria andrebbe riconosciuta. Il primo Papa, infatti, chiamato “Ex castro Tiberis”, sarebbe ben attribuibile a Celestino II, nato a Città di Castello, sul Tevere (Tiberis). O per esempio Celestino IV, “Leo Sabinus”: prima di essere eletto pontefice, fu vescovo di Sabinia. Ma a partire da un certo momento il collegamento tra motto e pontefice si fa incerto. Proprio a partire dalla fine del XVI secolo.
Il prossimo, il 113° della lista, sarà Petrus Romanus, comunemente definito Pietro II. Nessun pontefice si è mai attribuito il nome del primo pontefice, per tradizione. Nella profezia di Malachia si legge che l’ultimo Papa siederà sul soglio pontificio nel corso dell’ultima persecuzione della Chiesa. Al termine del suo papato, “la città dai sette colli cadrà, e il giudice tremendo giudicherà il suo popolo”. Il giorno del giudizio, insomma. Qualcuno parla già del prossimo pontefice come “il papa nero”, che nella profezie di Nostradamus sarebbe l’ultimo prima dell’apocalisse. Ma attenzione: in nessuna centuria di Nostradamus si parla del papa nero. E non c’è alcun riferimento a tale profezia nella lista di San Malachia.
POLISP. BORGHESIANA VOLLEY, SECONDA DIV. MASCHILE. LA FIDUCIA DI CAPITAN VISCONTI: «AL COMPLETO POSSIAMO ARRIVARE TRA LE PRIME TRE»
Redazione
Roma – La Seconda Divisione maschile della Polisportiva Borghesiana volley cede per 3-2 sul campo della Roma Otto. «Paghiamo una situazione di emergenza – spiega capitan Marco Visconti – perché in questo momento ci mancano alcuni giocatori che “accorciano” la nostra panchina e le assenze ci costringono ad adattarci in ruoli non propriamente nostri. Tra l'altro il nostro è un gruppo “giovane”, non tanto dal punto di vista anagrafico quanto da quello della conoscenza e dell'amalgama e quindi soffriamo sotto l'aspetto dei meccanismi di gioco». L'esperto capitano della squadra allenata da Stefano Criscuolo, che gioca nel ruolo di banda, esprime comunque fiducia nelle possibilità del gruppo capitolino. «Il primo posto probabilmente è irraggiungibile, ma io credo che con l'organico al completo e col recupero di alcuni tasselli possiamo centrare un piazzamento tra le prime tre della classifica». Visconti conclude parlando della sua scelta di approdare alla Borghesiana. «Ho giocato in molte squadre della zona – spiega – e ora sono al primo anno in questo club dove ho trovato sin da subito un'atmosfera familiare molto piacevole». Ora arriva la sosta, poi la Seconda divisione capitolina affronterà l'Ardea in campo esterno.
LA SERIE C FEMMINILE – La serie C femminile è stata sconfitta 3-1 sul campo della Roma XX. «Ultimamente non stiamo giocando bene – sottolinea coach Valter Cleman -. Nonostante l'infortunio del libero Frustaci (sostituita da Fortini, ndr) abbiamo vinto il primo set esprimendo una ottima pallavolo fatta di aggressività in battuta e in difesa, poi alcuni errori nella fase decisiva del secondo e in avvio del terzo ci hanno condannato». Per la Borghesiana ora c'è una nuova trasferta contro il Ladispoli. «Loro sono una squadra di vertice e dovremo affrontarla con la massima determinazione possibile, cercando di mantenere uno standard di gioco elevato per approfittare di ogni occasione che l'avversario potrebbe concederci. Spero di recuperare anche la Frustaci che è un leader della squadra».