B2F G./ VOLLEY CLUB FRASCATI, L'ATLETA DELL'ANNO 2012 VALENTINA FONDI: «FONDAMENTALE LA GARA COL CIVITAVECCHIA»

Redazione

Frascati (Rm) – La serie B2 femminile di coach Claudio Scafati esce per la prima volta dalla “zona rossa” dopo la vittoria per 3-0 in Sardegna contro il Quartu. «Finalmente una gara che è andata come doveva andare – dice l'allenatore in seconda e giocatrice Valentina Fondi -. Siamo state concentrate dall'inizio alla fine, le ragazze non hanno lasciato margini alla squadra ultima in classifica: solo un piccolo calo all'inizio del secondo set, ripreso però con tranquillità. Finalmente siamo fuori dalla zona rossa e speriamo di rimanerci a lungo. Le ragazze meritano sicuramente una posizione diversa, ma l'inesperienza fino ad ora le ha penalizzate un po'. Ora possiamo affrontare ogni avversario con un minimo di serenità in più, anche se siamo consapevoli di non aver ancora raggiunto l'obiettivo salvezza prefissatoci ad inizio anno anche se lo sentiamo più fattibile e vicino». Sabato al palazzetto arriva il Civitavecchia per una sorta di “finale”. «Sarà fondamentale fare risultato contro la Comal – conferma la Fondi -. Prima di tutto dobbiamo riscattarci dalla prestazione dell'andata che è stata forse una delle più brutte di questa stagione, poi la Comal è nostra diretta concorrente per la salvezza e questo dovrà essere la motivazione aggiunta per affrontare la gara con il piglio e l'aggressività giusta. Certo, l'infortunio a Camilla Battilocchio capita proprio nel momento meno opportuno, ma Ludovica Casella è indubbiamente un cambio più che all'altezza: ne abbiamo già avuto prova a Quartu dove abbiamo finalmente visto che le ragazze, seppur giovani, possono essere ciniche e determinate al punto giusto». Venerdì scorso la Fondi è stata premiata come atleta dell'anno 2012 del Volley Club Frascati. «Sono sicuramente orgogliosa di aver ricevuto questo riconoscimento: sono molto legata a questa società dove sono arrivata ormai sette stagioni fa e dove mi sento a casa. Ringrazio la tesoriera Claudia Mosetti e il presidente Massimo Marchionne che si sono dimostrati negli anni soprattutto due persone di cuore che ancora amano e vivono lo sport con sani valori, cercando di far crescere società e atlete con principi sportivi e umani di spessore».

«Valentina è una ragazza estremamente professionale – rimarca la Musetti -, sempre disponibile e votata alla causa in ogni ruolo che le si chiede di svolgere. Una persona squisita che ha meritato questo premio anche per aver contribuito sul campo alla promozione della serie C femminile nella scorsa stagione».

 

LE ALTRE SQUADRE – Ferma la Prima Divisione, il settore maschile si è “concentrato” tutto sulla gara della Serie C di coach D'Alessio che ha vinto 3-0 a Civitavecchia e ha accorciato le distanze della vetta. Molto bene anche la serie D femminile di coach Scafati che ha espugnato con un perentorio 3-0 il campo dell'Albano.




BASKET FRASCATI, LA SERIE C2 TORNA SUBITO IN CAMPO. ROMANAZZO: «A VELLETRI SENZA TIMORI»

Redazione

Frascati (Rm) – Non è stata positiva la prima delle tre gare che la serie C regionale del Basket Frascati affronterà in una settimana. Coach Cristiano Mocci ha subito il primo k.o. da “capo allenatore” vedendo la sua squadra soccombere per 94-78 sul campo dell'Alfa Omega, attuale prima della classe assieme ad altri tre team. Il playmaker Valerio Romanazzo, alla seconda partita con la nuova maglia del Frascati, prova ad analizzare il match. «La prestazione che abbiamo offerto contro l'Alfa non è tutta da buttare, ma un punto dal quale ripartire – sottolinea l'autore di ben 32 punti nell'ultimo match -. Nel match di sabato scorso quello che ci è mancato maggiormente sono stati alcuni meccanismi difensivi che non hanno funzionato al meglio. Questo ha fatto in modo che il nostro passivo diventasse troppo elevato. Sono sicuro che in settimana lavoreremo duramente sui dettagli che hanno portato a questa sconfitta». In realtà di tempo per “correggersi” ce n'è poco perché il Basket Frascati dovrà tornare subito in campo: domani (mercoledì) c'è il recupero della gara di Velletri (un'altra delle quattro battistrada) rinviata alcuni giorni fa e sabato al palazzetto di Vermicino arriverà il St. Charles. «Per quanto riguarda la prossima partita a Velletri – dice Romanazzo – sinceramente non conosco perfettamente la squadra che andremo ad affrontare, ma penso che dobbiamo concentrarci sulla nostra prestazione e, pur avendo il massimo rispetto per tutti, non temere nessuno». Un'iniezione di fiducia verso il gruppo da parte dell'ex giocatore della Sam Basket Roma. «Una società alla quale sono molto legato ed a cui auguro il meglio. Tuttavia non mi è stato assolutamente difficile ambientarmi in questa nuova realtà del Basket Frascati grazie soprattutto alla ottima accoglienza da parte dei miei nuovi compagni e ad un fantastico staff tecnico. Dal presidente, ai dirigenti, al coach ed a tutti quelli che ruotano attorno a questa squadra, tutti hanno fatto il massimo per mettermi a mio agio». E Romanazzo vuole ripagare il Basket Frascati a suon di buone prestazioni.




ROMA, NIGERIANO RIFIUTA IL RIMPATRIO: SCOPPIA LA RISSA CON LE FORZE DELL'ORDINE

Redazione

Roma – Materassi e altre suppellettili incendiati, danni ingenti, una struttura pubblica, il Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria, ha vissuto ieri mattina momenti di tensione. E’ questo il risultato dei disordini accaduti  all’interno del CIE, secondo quanto reso noto dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.  Ad originare la violenza il rifiuto, da parte di un ospite nigeriano del centro, di essere rimpatriato per effetto di un decreto di espulsione. La sua resistenza alle forze dell’ordine ha causato la reazione delle stesse e gli altri ospiti nigeriani  che hanno assistito a questa scena, hanno protestato e messo a ferro e fuoco il settore maschile, causando ingenti danni,tanto che sono intervenuti i vigili del fuoco.
 
La rappresentanza nigeriana è attualmente la più folta, circa il 40% della popolazione maschile ospite(43 su 132ospiti) Per tutta la durata degli incidenti, progressivamente sedatisi nel corso della mattinata, gli ospiti non nigeriani,sono  rimasti alquanto indifferenti all’accaduto. Proprio questa mattina era prevista la presenza di una delegazione di giornalisti di diverse testate nazionali. Il giovane nigeriano,Victor, di 29 anni alla fine non è stato rimpatriato e otto dei suoi connazionali son o in stato di fermo giudiziario.
 
«La crisi che sta vivendo il Paese e la campagna elettorale – ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – hanno fatto sparire dall’agenda della politica il problema dell’immigrazione. Non solo a Ponte Galeria, ma in molte altre strutture in tutta Italia, centinaia di persone  vivono quotidianamente  una situazione da tortura psicologica. In questo contesto, le fughe dai Cie, le proteste anche violente e gli atti di disperazione personale sono all’ordine del giorno. A Ponte Galeria in particolare, che è la struttura di cui ci occupiamo in prima persona, il clima è tale che qualsiasi episodio di vita quotidiana può essere il detonatore di proteste e di violenze».
 




ANGUILLARA, SCUOLA: AL VIA IL TORNEO "PAROLIAMO A SCUOLA"

Redazione

Anguillara (RM) – Prende il via, al 205° Circolo Didattico di Anguillara Sabazia, il I torneo di “Paroliamo a scuola”, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Danila Annesi,  con l’indispensabile collaborazione dell’Ass.te Amm.vo Fiorella Tola.

"Grazie alla preziosa disponibilità di Marco Danè – Dichiara il dirigente scolastico Danila Annesi – le classi quarte del nostro Istituto si sfideranno in quello che è stato il gioco di parole, educativo e divertente, che, nel 1982, fu condotto, su Rai 2, da Fabrizio Frizzi e Marco Danè, all’interno della trasmissione televisiva “Tandem”.

Nel 1989 lo stesso quiz fu riproposto nel corso del programma pomeridiano di Rai Due “Mente Fresca” ideato e condotto da Marco Danè con la partecipazione di Patrizia Focardi e del divulgatore Roberto Vacca. Finito poi nel dimenticatoio come tutte le cose belle, interessanti e culturali, oggi il gioco riprende vita al 205° Circolo Didattico con il preciso intento di stimolare le menti dei giovani e di una seria competizione che metta in luce la loro preparazione. 




NEMI, AREA SEQUESTRATA DI PENTIMA PIZZUTA… SI SCAVA ANCORA?

Angelo Parca

Nemi (RM) – L’area di Pentima Pizzuta a Nemi posta sotto sequestro a settembre scorso dovrà essere ripristinata da chi ha commesso l’abuso.

Il Tar Lazio ha bocciato il ricorso del proprietario contro l’ordinanza di ripristino dei luoghi emessa dal Comune riferita alla vasta area che si affaccia sul lago di Nemi. [ SENTENZA DEL TAR LAZIO ]

L’ampia parte di costone è oggetto di sbancamento nonostante i numerosi vincoli archeologici e paesaggistici. Di recente però più di qualcuno si è accorto di una ruspa parcheggiata all’interno del sito sequestrato e di una ulteriore alterazione dello stato dei luoghi. Forse si scava ancora?

 

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ARICCIA PERSO FINANZIAMENTO DI 25 MILIONI DI EURO PER VALLERICCIA, CIANFANELLI: "INADEMPIENZE DA IMPUTARE ALL'ASSESSORATO DI MALCOTTI"

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C.R.

Ariccia (RM) – “La notizia mi sembra del tutto inattendibile – replica all’assessore Malcotti il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli dopo essere venuto a conoscenza che i 25 milioni per la bretella di Vallericcia non ci sono più – daremo incarico a dei legali di verificare se ci sono inadempienze a carico dell’assessorato”. Il dirigente comunale, spiega il sindaco non è a conoscenza e in possesso di alcun atto di revoca da parte della Regione. Intanto ad Ariccia il Comune ha speso i soldi per il progetto di Vallericcia:  partita la gara ad evidenza pubblica, aggiudicato l’appalto per la progettazione nonché avviata la conferenza dei servizi e approvata la variante al piano regolatore. “L’atto d’obbligo – continua il primo cittadino – è stato più volte sollecitato dal Comune di Ariccia ma evidentemente Malcotti può aver dato ordine ai suoi uffici di non rispondere e così ha  defraudato la comunità dei Castelli di 25 milioni di euro. Tant’è, che pochi mesi fa ha mandato una e-mail personale ad un cittadino asserendo che i soldi per via Ginestreto ci sono ma che invece non ci sono per via Vallericcia mentre, come noto, il progetto è unico”. Malcotti, continua Cianfanelli, avrebbe convocato anche il commissario prefettizio di Ariccia proponendo la revoca del finanziamento ma lo stesso commissario avrebbe risposto che non era nella sue possibilità. “Ripeto – dice il sindaco – ritengo che le inadempienze sino da imputare al suo assessorato. Ricordo inoltre che Malcotti è anche colui che ha fatto fare l’interrogazione al senatore Augello per i presunti brogli elettorali di Ariccia, è meglio che si legga attentamente la sentenza del Consiglio di Stato che legittima pienamente la mia elezione. “Ricordo altresì, che durante la campagna elettorale di Di Felice – continua Cianfanelli – in un capannone di via Casaletto, non sappiamo se abusivo o meno, prometteva agli ariccini che avrebbe definanziato via di Vallericcia. Dunque ritengo che Malcotti abbia dato quell’ordine di servizio e mi chiedo se c’è un delibera di giunta regionale che avrebbe dovuto essere notificata ad Ariccia. E’ meglio che chi ha sbagliato si prepari a pagare penalmente”.

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MARINO, CASO BACCO JAZZ. RIVOLUZIONE CIVILE / PDCI INSORGE: CHE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI SI ESPRIMANO PUBBLICAMENTE ADESSO

Redazione

Marino (RM) – La nota ormai ben nota vicenda del Bacco Jazz Festival non pagato dall'amministrazione Palozzi ha avuto come esito la condanna del Comune di Marino. Da qui una richiesta di Ugo Onorati affinchè i soldi li rimetta personalmente chi ha creato disagio al Comune e quindi ai soldi dei cittadini, ed una proposta di trasparenza da esplicitare immediatamente avanzata da Rivoluzione Civile/Pdci Marino.


Di seguito pubblichiamo la nota di Maurizio Aversa, segretario Rivoluzione Civile/Pdci-Marino

"Ha pienamente ragione Ugo Onorati a chiedere che paghino sindaco e assessore, sulla vicenda della famosa “sòla” che il comune di Marino, guidato in quella occasione da Adriano Palozzi sindaco e Otello Bocci assessore alla cultura, ha rifilato ad una associazione, a dei professionisti, a degli operatori culturali, facendo quello che qualunque “coppia di compari” fa in qualche stazione ferroviaria, al margine di qualche mercato o fiera periodica.

Perché sono così duro? Perché sono convinto che, al di là di episodi, se uomini pubblici eletti, non si trovano in difficoltà ad attivare una procedura al limite del ladronesco, cosa mi deve convincere del contrario per altri mille momenti della amministrazione? Se costoro, casta o non casta, hanno nell’intimo agire, la convinzione che una volta varcata la soglia del palazzo hanno, di fatto, una sorta di immunità permanente; ecco, allora siamo in presenza di decadimento della cultura politica, del sentire etico e morale, dell’abbandono della guida che garantisce la Costituzione. La Costituzione nelle sue norme fondamentali, e, soprattutto, nel suo spirito corposamente pieno di libertà e di democrazia e di diritto ai cittadini di essere loro, in prima fila, i detentori del vero potere. Ecco, ci sono partiti, pochi e piccoli, e parti di qualche grande che questo spirito lo vogliono salvaguardare, lo sentono come costitutivo della propria stessa esistenza.

C’entra questa cosa con la “sòla” data alla festa del Jazz? Si c’entra tutta! Perché i personaggi coinvolti nel guidare la cosa pubblica in questa vicenda, non sono persone che hanno sbagliato; non sono uno scivolone di una amministrazione compatta che andando come un treno che abbia inciampato in un imprevisto. Per questo sto prendendo la parola. Per mettere in guardia, non sulla analisi, ma sui comportamenti politici futuri di piccole forze, di genuine persone che vogliono impegnarsi, a non fare l’errore di “impelagarsi” con i famosi figuri “amici che danno pacche sulle spalle”. Conviene, per il bene dei cittadini, conviene per chi vuole mettere le proprie idee e le proprie energie al servizio della comunità, che si distinguano le basi culturali delle scelte politiche e di come esse maturano. Si vede lontano cento chilometri se chi si impegna “in politica” mette se stesso a disposizione degli altri, oppure se usa gli altri per utilizzarli da trampolino di lancio. Per tale motivo in questa vicenda, come scritto dai media “Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano.

Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento.  Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.  Proprio per dare un segno mi associo alla richiesta di Onorati e propongo che si esprimano pubblicamente, e ora, su questo tutte le forze politiche e sociali che sono presenti a Marino."

 

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ARICCIA, PERSI I 25 MILIONI DI EURO PER LA BRETELLA DI VALLERICCIA

Redazione

Ariccia (RM) – “Il finanziamento di 25 milioni di euro risalente al 2009 per la bretella di Vallericcia non esiste più: in base alle normative infatti il finanziamento è stato revocato dalla Regione Lazio in quanto il Comune di Ariccia non ha prodotto, nei termini stabiliti dalla legge, l’atto d’obbligo necessario”. E’quanto dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, ai Lavori pubblici e ai Trasporti Luca Malcotti interpellato sulla realizzazione della bretella di Vallericcia. “L’idea quindi di spendere 25 milioni di euro – prosegue l’assessore Malcotti – per una bretella sostanzialmente inutile e devastante per il territorio è naufragata definitivamente. Tra le probabili ragioni della mancata presentazione dell’atto d’obbligo previsto dalla legge – conclude Malcotti – probabilmente il fatto che quest’opera alla fine avrebbe necessitato di risorse persino più cospicue di quelle effettivamente a disposizione. Forse i cittadini di Vallericcia possono tirare un sospiro di sollievo”.




ARICCIA PALAZZO CHIGI, GLI EROI GARIBALDINI DI ARICCIA E DEI CASTELLE ROMANI IN SALA BARIATINSKY

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 Redazione

Ariccia (RM) – Mercoledì 20 febbraio 2013 alle ore 17.30, presso il Palazzo Chigi di Ariccia, Sala Bariatinsky, si terrà una conferenza dal titolo “Memorie risorgimentali ad Ariccia” a cura dello storico Renato Sassaroli, discendente del garibaldino Adolfo Mancini, che giungerà nella città dei Castelli Romani da Firenze dove è uno dei responsabili dell’ANVRG (Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini). L’incontro organizzato dall’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense e patrocinato dal Comune di Ariccia, ricostruirà i legami dei Castelli Romani con Giuseppe Garibaldi tra ‘800 e ‘900, epoca in cui il nostro territorio fu al centro dei movimenti insurrezionali del Lazio (1848-1849) con la creazione della Repubblica Romana. Sarà un’occasione per conoscere i volti e le gesta degli eroi  garibaldini dei Castelli Romani Ugo Colizza, Cesare Colizza, Arturo Reali, di Marino, Oreste Castagna di Velletri, Giuseppe Pizzi, Mazzini Giorgini e Adolfo Mancini, di Ariccia, ma anche per ridare un senso ad un’epoca buia come la nostra dove  il concetto di patria e di unità nazionale sono per alcuni privi di valore. L’ingresso è libero.




ROMA, LOTTA AL RAZZISMO NEGLI STADI: LA DIGOS NOTIFICA AVVISO CONCLUSIONE INDAGINI A 17 ADERENTI A ULTRAS ITALIA.

Redazione

Roma – Fecero scalpore gli episodi di razzismo verificatisi in Austria, a Klagenfurt, il 17 ottobre 2010, in occasione della gara di calcio Italia Romania.

In particolare, furono intonati cori razzisti contro Mario Balotelli e fu esposto uno striscione con la scritta No all'Italia multietnica. Nella circostanza  molti ultras aderenti al sodalizio ultras Italia effettuarono saluti romani scandendo questi cori.

Quanto accaduto fu documento da personale della polizia italiana, “spotter” della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e trasmesso alla DIGOS di Roma per avviare indagini volte alla completa identificazione dei responsabili degli atti di razzismo.

Le indagini della DIGOS, previa autorizzazione a procedere per i reati commessi all’estero del Ministro della Giustizia, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, ed hanno consentito la denuncia di 17 persone per la “diffusione di idee fondate sulla superiorità, sulla discriminazione e sull’odio razziale o etnico". A due ultras è stato altresì contestato di aver effettuato il cd. “saluto romano”.

Nei confronti degli ultras denunciati   – originari di varie città italiane –   il Pubblico Ministero dr. Luca Tescaroli ha emesso l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, in corso di notifica da parte della DIGOS.




ROMA FLAMINIO, TENSOSTRUTTURE ROMA VOLLEY ABUSIVE: DA PIU' DI TRE ANNI E' SCADUTA LA CONCESSIONE

Redazione

Roma – “Due delle tre tensostrutture della M. Roma Volley S.p.A. ubicate nei pressi di Piazza Mancini hanno da più di tre anni la concessione scaduta e occupano abusivamente un terreno adibito ad uso pubblico.” Lo dichiara in una nota Francesco De Salazar Presidente del Movimento Cittadino Flaminio Parioli V. Olimpico. “Alcuni residenti che abitano a ridosso delle stesse, denunciano da anni un problema di forte inquinamento acustico poiché all' interno delle strutture, costruite soltanto a circa 15 metri dalle abitazione, si svolgono allenamenti di tutte le categorie fin dalle prime ore del pomeriggio e terminano a tarda sera. Sono state effettuate privatamente anche perizie fonometriche  – prosegue De Salazar – che testimoniano il superamento dei parametri consentiti in molte ore della giornata e, soprattutto in estate, con le finestre aperte delle abitazione la situazione diventa insopportabile. Lo scorso 26 settembre del 2012 – continua il rappresentante dei residenti- l’ufficio tecnico del Municipio 2 ha informato la Roma Volley di rimuovere le tensostrutture, entro 30 giorni, ma ad oggi, sia la Società di Mezzaroma che l’amministrazione capitolina non ha provveduto a rimuovere le strutture. Per tal motivo – conclude De Salazar- invitiamo sia la parte pubblica che privata a far prevalere il buon senso nel rispettare le regole e soprattutto le persone che hanno il diritto di riposare e di godere il relax nella propria casa comprata con il sacrificio di anni di lavoro."