NEMI, UN EDIFICIO S'INGRASSA E SI TRASFORMA: PRIMA E DOPO. E' TUTTO REGOLARE?

Il terreno boscato immortalato dalle foto con un andamento che seguiva la collina è stato stravolto. Stravolti i piani di campagna e smossi almeno mille metri cubi di terra.

 

Chiara Rai

Nemi prima e Nemi dopo. Questa volta si è voluto accostare due immagini alla volta per far meglio capire cosa è accaduto. Prima di tutto occorre localizzare queste foto riferite a un villino in via Dei Laghi. Localizzato tra via della Radiosa e via Dei Laghi. Come si evince dalle foto un telo scuro avvolge la proprietà, probabilmente per rimanere al riparo da occhi indiscreti. Quello che possiamo documentare con certezza è che ci sono stati dei lavori continui da giugno 2011 a oggi. Anche lì una ruspa di piccole dimensioni ha smosso terreno, in un territorio protetto pieno di vincoli a partire da quello idrogeologico.  Proprio quel telo ha incuriosito l’interesse di qualche cittadino. Abbiamo ricevuto segnalazioni, immagini, qualcuna ne abbiamo scattata anche noi della redazione dopo aver accertato lo stato dei fatti. A giugno 2011 i 3mila metri quadri di terra iniziano a subire un mutamento. Ci sono evidenti movimenti di terra come si evince dalle foto. C’è una parte di terreno ricoperta da vegetazione, arbusti compresi, che pian piano viene “spellicciata”, sfoltita.  C’è una piccola tettoia di colore chiaro che si appresta a diventare un corpo unico con l’edificio. L’abitazione stessa appare “incicciottita”. Appaiono dei muretti, nel terreno, che prima non c’erano e si può notare il cemento fresco dei muretti appena sorti. C’è una recinzione con dei paletti in legno che è stata sostituita da un muro. Senza entrare nel merito delle concessioni edilizie regolarmente rilasciate, ci chiediamo se per questi lavori è stata rilasciata qualche concessione. Sono stati richiesti pareri? Il Comune era al corrente di questi ampliamenti? E il Parco? Ha rilasciato nulla osta?  Il terreno boscato immortalato dalle foto con un andamento che seguiva la collina è stato stravolto. Stravolti i piani di campagna e smossi almeno mille metri cubi di terra. Si poteva fare? Probabilmente il telo oscurante è stato messo per tutelare la privacy del proprietario. Ma è alquanto singolare che appare un telo oscurante e iniziano dei lavori con ruspa in azione.

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20/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: INTERVIENE IL PARCO E SEQUESTRA L'AREA
16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
14/09/2012 NEMI, DOPO PENTIMA PIZZUTA ALTRI SBANCAMENTI NELLA VALLE DEL LAGO
14/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, MARINELLI (SEL) FORMULA UNA DOMANDA AGLI EX AMMINISTRATORI
12/09/2012 NEMI, SBANCAMENTO PENTIMA PIZZUTA: SEQUESTRATA L'INTERA AREA
10/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, SI STRINGE ANCORA DI PIU' LA MORSA DEI VINCOLI
09/09/2012 NEMI, A PENTIMA PIZZUTA C'E' IL DOPPIO VINCOLO E INTANTO PICCOLI SCAVI CRESCONO E SI MOLTIPLICANO
07/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, INIZIATI I CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE
06/09/2012 NEMI, “INSIEME PER NEMI”CHIEDE SPIEGAZIONI SUI “SOVRUMANI SILENZI”
05/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, VAIRO CANTERANI AL SINDACO BERTUCCI: "DAI PROVA DI PRESENZA E ROMPI QUESTO SILENZIO"
02/09/2012 NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMA PIZZUTA. CHE STA SUCCEDENDO?
04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?



ROMA, SENATO (MOZIONE SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE): SEDUTA SOSPESA PER MANCANZA DI CHI PRESIEDE IN AULA

Il Senatore Domenico Nania per un ritardo del suo aereo fa slittare la seduta – Rosy Mauro, sospende la seduta dell'aula per «improrogabili impegni personali»

 

Redazione

“Mozione sulla violenza contro le donne, ma manca chi presiede in aula al Senato e la seduta viene sospesa. – Dichiara in una nota Barbara Cerusico Presidente dell’Associazione Donne per La Sicurezza OnlusE’ la prima volta che succede nella storia della Repubblica. – Prosegue la Presidente – Le donne chiedono rispetto e considerazione, e tutto questo oggi è mancato in aula al Senato. Il Senatore Domenico Nania per un ritardo del suo aereo fa slittare la seduta. Irriverente e irrispettoso, un comportamento intollerabile per un senatore della Repubblica in una giornata in cui si discutevano tra l'altro mozioni sulla violenza contro le donne. Ancor più sconcertante il comportamento della senatrice Rosy Mauro, quando all’improvviso ha sospeso la seduta dell'aula per «improrogabili impegni personali» procrastinando un dibattito di rilevanza sociale come quello della violenza sulle donne. – Conclude Cerusico – Le istituzioni proseguono ad essere lontane dai problemi delle donne, che continuano da sole ed in silenzio a subire quotidianamente violenze psicologiche e fisiche!"

 




BRACCIANO, SETTIMANA EUROPEA PER MOBILITÀ SOSTENIBILE: VISITE GRATUITE AL CENTRO STORICO

Redazione

Anche a Bracciano si celebra la Settimana Europea per la Mobilità Sostenibile, manifestazione annuale mirata alla promozione di una mobilità mirata al rispetto della salute e dell’ambiente. Ed a Bracciano l’evento si sposa con la promozione culturale. In programma infatti per sabato 22 settembre delle visite guidate al centro storico di Bracciano. Orario di partenza dal punto di informazioni turistiche in piazza VI Novembre alle  11 e alle 16,30. Promossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile "In città senza la mia auto" si svolgerà dal 16 al 22 settembre 2012. La manifestazione ha l'obiettivo di incoraggiare i cittadini all'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all'auto privata per gli spostamenti quotidiani: a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici.

Promossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile “In città senza la mia auto” si svolgerà dal 16 al 22 settembre 2012, negli anni è diventata un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani: a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici. Sono modalità di trasporto sostenibile che, soprattutto per chi vive in città, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti. Diminuendo e migliorando le modalità di spostamento a livello locale, le città europee possono migliorare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e allo stesso tempo rendere la vita nelle città più sana e sicura. Il contesto urbano, infatti, rappresenta una grande sfida per la sostenibilità in Europa e la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, contribuendo a sensibilizzare i cittadini e gli amministratori, è un chiaro esempio di come le iniziative a livello europeo possano incoraggiare e agevolare l’azione a livello locale. La Settimana Europea è dunque un’occasione per i Comuni per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da questi un utile feedback. Quest’anno l’argomento scelto dalla Comunità Europea è “Muovendosi verso la giusta direzione”, che intende evidenziare il ruolo della pianificazione integrata per la realizzazione di un’efficace sistema di mobilità sostenibile in ambito urbano. I Piani di mobilità urbana sostenibile PUMS sono lo strumento  per definire un sistema di misure correlate in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza e delle imprese, migliorando nel contempo la qualità ambientale. La Commissione Europea nel 2009 ha adottato il Piano d’azione sulla mobilità urbana, a sostegno delle autorità locali per sviluppare il PUMS. Sul sito www.mobilityplans.eu sono disponibili le linee guida  della Commissione Europea per sviluppare il PUMS, mentre sul sito ufficiale EMW sono riportate le Best Practice Guide di EMW 2012 e i casi studio attuati da alcune città europee durante il 2011. Il Ministero dell’Ambiente aderisce anche quest’anno alla Settimana europea condividendone gli obiettivi, svolgendo un ruolo di coordinamento nazionale e supporto di iniziative ed eventi promossi dai Comuni e associazioni e invitando i cittadini a partecipare all’iniziativa.  La Settimana rappresenta un’occasione per le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni di tutta Europa per promuovere i propri obiettivi volti ad incrementare la mobilità sostenibile e la qualità della vita, per condividere i diversi punti di vista e promuovere una diversa cultura del muoversi, per accrescere sempre più la consapevolezza nei cittadini e cambiarne le abitudini. E’ una opportunità per tutti i Comuni partecipanti per dimostrare quanto i temi ambientali li riguardino.
 




ALBANO, PROPOSTA DI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO: ADRIANO VENDITTI RISPONDE A MARCO MATTEI

Venditti: "Vorrei che Mattei usasse la sua intelligenza, ne ha da vendere, per contribuire al rinnovo di un interesse generale e non sprecandola con uscite demagogiche e fuori contesto. Il suo ritorno in Consiglio comunale può sicuramente innalzare il livello della discussione, ma se intende porsi come nuovo capo qualunquista – conclude Venditti -, personalmente non gli riconoscerò questo ruolo"

 

Redazione

«Mi aspettavo che Marco Mattei utilizzasse i mezzi di informazione per chiarire a tutti cosa sta accadendo in Regione e, soprattutto, per spiegare che pensa. Invece ritorna sul fantomatico “tesoretto”. Il tesoretto è uno strumento che usa per mandare una “sviolinata” a Marco Silvestroni, probabilmente per rendere le reazioni geo-peolitiche alla portata di tutti». Sottile e diretto il commento del consigliere Adriano Venditti (Rete dei Cittadini) alla proposta de un Consiglio comunale straordinario per discutere nuovamente di Bilancio. «Stento a comprendere l’intervento di Mattei – spiega Venditti – perché il consigliere Silvestroni aveva mille ragioni per essere presente in aula il 28, 29 e 30 agosto, invece era l’unico assente perché in vacanza. Da una persona della levatura e dell’intelligenza di Marco Mattei non accetto una tale deriva qualunquista, lontano da quello che è il reale momento politico che la città vive: invece di stare qui a discutere di cose che in tre giorni di consiglio comunale abbiamo avuto modo di dibattere ampiamente – sostiene Venditti – mi sarei aspettato di aprire una discussione sulle cose concrete del quotidiano e su una riorganizzazione che di fatto sta vivendo la nostra città». Venditti approfondisce il concetto: «Finora affrontare costruttivamente argomenti del genere è stato impossibile considerando che da una parte c’è stata la totale assenza di un’opposizione politica da un’altra la deriva qualunquista che troppo spesso ha caratterizzato l’azione di altri soggetti. Confidavo sinceramente nell’interlocuzione privilegiata con Marco Mattei – continua Venditti – per fare un balzo in avanti nella discussione politica, lasciandoci alle spalle il rimpallo delle colpe.  Invece mi ritrovo a commentare un intervento del tutto demagogico e privo delle reali capacità di analisi che invece lui possiede e con le quali speravo di confrontarmi». L’esponente pidiellino aveva sollevato quesiti su un presunto “tesoretto” e sulle società partecipate dal Comune che, sosteneva Mattei, “questa Giunta ha portato al fallimento”. Venditti replica: «Mattei era lontano e troppo impegnato nel suo ruolo di Assessore regionale mentre noi andavamo in giro a spiegare ai cittadini le cause precise di una manovra di bilancio complessa e delicata. Mi vedo costretto a ricordare al consigliere Mattei che in questo momento sulle società, ad esempio, sarebbe da cogliere una linea di responsabilizzazione piuttosto che la ricerca di responsabilità. Se però invece intende ritornare sulle responsabilità sono disponibile a confrontarmi nuovamente visto che lui conosce molto bene l’argomento». Sul presunto “tesoretto” evocato da Mattei, Venditti risponde: «è un fondo rischi che con una scelta responsabile abbiamo deciso di istituire per far fronte a nuovi contenziosi che il nostro Comune potrebbe ritrovarsi a pagare un domani, considerando che tutto ciò è già avvenuto e che per questo ci siamo ritrovati ad un passo dal baratro del dissesto finanziario. Sono situazioni – ripete Venditti – che Marco Mattei conosce fin troppo bene». «Come ho già risposto in Consiglio comunale, io c’ero, se dovessimo essere davvero proprietari di un tesoretto questa amministrazione non li sciuperà e mentre continuerà a praticare la razionalizzazione della spesa se esistono le condizioni saremo ben disposti a trovare soluzioni nell’interesse dei cittadini contribuenti». Il rappresentante della “Rete dei cittadini” si concede un’ultima riflessione: «Vorrei che Mattei usasse la sua intelligenza, ne ha da vendere, per contribuire al rinnovo di un interesse generale e non sprecandola con uscite demagogiche e fuori contesto. Il suo ritorno in Consiglio comunale può sicuramente innalzare il livello della discussione, ma se intende porsi come nuovo capo qualunquista – conclude Venditti -, personalmente non gli riconoscerò questo ruolo».




NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: INTERVIENE IL PARCO E SEQUESTRA L'AREA

Chiara Rai
Sequestrata a Nemi l'area oggetto di importanti movimenti di terra, in linea d'aria, dietro il museo delle navi, nei pressi di via cacciafumo. L'osservatore laziale e Il Tempo sono stati i primi a denunciare con diversi tabella, grazie alle segnalazioni dei cittadini, la insolita presenza di una ruspa in azione proprio su un territorio pieno di vincoli e ricadente nel Parco Regionale dei Castelli. Difatti sono stati i Guardiaparco, diretti dal vice comandante Mauro Castrichella, a mettere i sigilli. Sia gli esecutori del "danno" che i proprietari del terreno sono stati denunciati all'autorità competente. Ora ciò che rimane, in quel tratto, è un paesaggio "ferito" da una ruspa. Nelle foto datate 5 settembre infatti, è ben visibile la vegetazione e soltanto dieci giorni dopo, tutto il verde presente non si vede più e lo scavo si è allargato a macchia d’olio. Probabilmente il Comune di Nemi, dovrà provvedere ad emettere una ordinanza di ripristino dei luoghi a carico degli autori del movimento terra.

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16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
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04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?


 




ROMA CASO PUMA, NESSUN TRIBUNALE PUO' FARE GIUSTIZIA NELLA SFERA AFFETTIVA

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Avvocato Gerardo Spira:

A proposito del caso Puma.su questo indirizzo lasciai nel mese di agosto un commento,per far sentire alla signora Puma, colpita dal provvedimento del tribunale dei minori di Roma,la nostra più profonda vicinanza.Per altri aspetti,abbiamo vissuto la stessa vicenda,perchè nostro figlio,è stato costretto,per un'azione proposta dal Pm e aggredita dall'ex,in un programma,definito dal bambino "una tortura". .Dopo nove mesi ,il trbunale ha decretato la insussistenza dei motivi addotti per sottoporrre il padre al programma protetto e intanto,per nove mesi ,noi nonni e famiglia diretta,non abbiamo avuto alcuna notizia del bambino.La cosa grave è che il bambino è stato lasciato senza protezione in un ambiente in cui aveva riferito di abusi e maltrattamenti.Ora la situazione si è sbloccata e il bambino sta parlando e riferisce di cose che è stato costretto a dire ai servizi sociali,corresponsabili di quanto avvenuto. .Per gli aspetti di tutela riservata manterrò il riserbo sul fatto,ma intendo,per quanto abbia compreso della problematica,esprimere il mio pensiero sull'argomento.Per carenza legislativa,i casi vengono sottoposti alla prassi e discrezionalità di figure professionali,le quali trattano la materia,con il solo impegno dell'adempimento burocratico e con la freddezza normativa,senza preoccuparsi di sfogliare ,in modo esaustivo , il libro degli affetti e dei sentimenti,dell'ambiente in cui vive il minore,delle condizioni di vita dell'uno e dell'altro genitore e senza verificare se i rapporti da una e dall'altra parte,abbiano coinvolti ascendenti e discendenti.

A mio avviso,nessun Tribunale può fare giustizia nella sfera affettiva, perchè i sentimenti non si possono giudicare e le pulsazioni del cuore non si possono pesare.Le teorie inventate dagli esperti,valgono a tenere acceso il problema ,a scrivere testi inutili e fuorvianti e soprattutto a creare un pantano in cui vi possono guazzare tutti,sulla pelle del minore,che ha già subito il danno,per essere stato sottoposto a una pesante ed insopportabile,per l'età,condizione psicologica. La sindrome dell'alienazione genitoriale, tanto cara al giudice Cavallo,  è un'altra teoria,per distruggere rapporti,affetti e per acuire il conflitto tra i genitori e le famiglie.Il problema è sociale e la società deve farlo proprio,con la rivalutazione dei valori e dei principi della famiglia,tenendo fuori tribunali ed operatori,i quali ultimi,per la cultura del momento,ne fanno occasione per favorire questo o quel genitore,senza curarsi del minore, assillati dalla carriera,dal posto di lavoro e da qualche altra cosa,che ho dovuto scoprire a nostre spese. A Roma esiste un organizzazione dei servizi sociali ,sia dell'Asl che del Comune,la quale ha stipulato un protocollo di intesa,con specifiche competenze,demandando ad un gruppo di lavoro,definito GIL il quale stabilisce se il caso debba essere affidato all'ASL o al Comune.Le figure che girano sono sempre le stesse,per cui se cadi in questa rete,è pressochè impossibile uscirne,in quanto  da questa struttura dipende la tua storia.Come opera e chi la controlla non è dato di sapere.Se il soggetto interessato ha tempo da perdere,con qualche amicizia ,potrà entrare nel meccanismo e controllare il percorso;se invece è senza alcuna conoscenza,dovrà affidarsi alla sorte che in questo caso è sempre determinata dagli operatori e dai Giudici,di cui nessuno può garantirne l'integrità. L'avvocato,impegnato nella difesa del cliente,non ha il tempo di seguire il procedimento e di verificare la formalità degli atti,mentre qui si annidano vizi,irregolarità ed abusi e da qui si può comprendere,se vi è stata illeceità e se questa è avvenuta per colpa o per dolo. Se si puntano gli occhi su questi aspetti,operatori e giudici,sono costretti ad adottare gli atti,con più dovizia di procedure,con rispetto della forma e soprattutto,con richiamo delle norme violate.Ciò richiede tempo e il tempo deve essere indicato e la problematica oggi non lo consente. Mi sentirete ancora, grazie e auguri alla Signora Puma e al suo legale che ho apprezzato per la forza e passione che ha messo nella questione.

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25/08/2012 ROMA CASO FEDERICA PUMA: PRESENTATA NUOVA ISTANZA AL TRIBUNALE
16/08/2012 ROMA CASO FEDERICA PUMA: LA MAMMA DELLA PICCOLA BEATRICE SCRIVE AD ALFONSO GROTTESI, PADRE DELLA BAMBINA
11/08/2012 ROMA CASO PUMA, AUDIO DRAMMATICO DEPOSITATO AL TRIBUNALE DEI MINORI:“MAMMA PORTAMI VIA, AIUTAMI!”
11/08/2012 ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO
07/08/2012 ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA



CASTELLI ROMANI, TRUFFE MILIONARIE IN DUE AZIENDE VINICOLE.

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Angelo Parca

I Nas di Roma hanno effettuato una serie di controlli nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli, eseguendo 7 ispezioni ad altrettante cantine vinicole site nella provincia capitolina. Individuate due cantine nei castelli romani che commercializzavano vino comune da tavola come prodotti a 'Denominazione di Origine Controllata' (Doc) o ad 'Indicazione Geografica Tipica' (Igt) senza averne diritto. "Mi complimento con il Nas di Roma per il lavoro svolto e chiedo che si faccia chiarezza sull'identità delle cantine coinvolte nella truffa. – Ha dichiarato Mauro De Angelis Presidente del Consorzio di Tutela Denominazione Frascati – Però leggere che si parla di Castelli Romani – prosegue il presidente – in generale senza avere un'idea di chi possa essere potrebbe generare confusione e se vogliamo un danno d'immagine per l'intera area. Anche perchè, se dovessero essere cantine produttrici del Frascati anche noi come Consorzio potremmo adire alle vie legali. – De Angelis conclude – Ma di ufficiale e di ufficioso, in questa occasione, come in altre precedenti, non si sa nulla."

Gravi violazioni anche di carattere amministrativo, quali la detenzione di un ingente quantitativo di vino di ignota provenienza e privo di documenti fiscali di entrata, la presenza di alimenti mancanti di informazioni per la loro rintracciabilità, irregolarità nella tenuta delle registrazioni inerenti le movimentazioni dei prodotti, nonché un ammanco di oltre 1.200 ettolitri di vino Doc, non rinvenuto nonostante dai registri risultasse giacente in cantina. Sequestrati 100 ettolitri di vino del valore commerciale di circa 10mila euro, elevate altresì sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 20mila euro. Illegali anche le vendite di prodotto non fatturate per oltre 700mila euro.




ACILIA ARES 118: L'AMA NON FA LE PULIZIE E VIENE DISPOSTO CHE IL PERSONALE ARES DEBBA STAZIONARE NELL'AMBULANZA.

"A seguito della derattizzazione dell’AMA la situazione appariva  risolta  se, immediatamente  dopo la bonifica, si precedeva  ad una bella pulizia dei locali per far rientrare il personale  nella sua legittima postazione."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Coordinatore FP CGIL ARES 118 Roma e Lazio Sergio Bussone indirizzata al Direttore Generale ARES 118 Dott. Antonio De Santis in cui si chiede un immediato intervento riguardo il ripristino delle normali condizioni di lavoro degli operatori della postazione di Acilia " umiliati da interventi (si fa per dire)  a dir poco vergognosi."

Ecco la lettera:

 

"Al Direttore Generale ARES 118
Dott. Antonio De Santis 
                                                                                                                    

Illustre Direttore ,                                                                              FAX      Urgentissimo

Siamo costretti a rivolgerci a Lei per denunciare quanto avviene nella postazione di Acilia e per chiedere un Suo autorevole immediato  intervento, per ripristinare le normali condizioni di lavoro degli operatori della postazione, umiliati da interventi (si fa per dire)  a dir poco vergognosi.
la situazione di Acilia in queste ultime ore sta forse drammaticamente precipitando verso un punto di non ritorno. E’ da circa   15 giorni ,causa sgombro del personale  per la presenza di ratti nei locali  di Casal Bernocchi, che i lavoratori di Acilia sono costretti a condividere   la postazione di Spinaceto.
A seguito della derattizzazione dell’AMA la situazione appariva  risolta  se, immediatamente  dopo la bonifica, si precedeva  ad una bella pulizia dei locali per far rientrare il personale  nella sua legittima postazione. Ora in quest’ultimo caso avviene “l’intoppo” che non temiamo  a definirlo vergognoso e umiliante per le lavoratrici e lavoratori di Acilia : Le pulizie non si fanno e viene disposto, non sappiamo da quale mente eccelsa, che questa sera il personale debba stazionare nell’ambulanza  fuori dei locali della postazione ARES 118 di Acilia , presso il Pronto Soccorso di Casal Bernocchi !!!

ma la beffa non finisce qui :

E’ da circa due anni che il XIII° Municipio ha consegnato dei nuovi locali in Piazza Capelvenere, destinati a sostituire  la postazione di Acilia e che dista soli pochi metri dall’attuale ubicazione, anzi sicuramente migliora la possibilità di intervenire in emergenza sanitaria 118 in una direttrice stradale che, purtroppo, è causa di numerosi e gravissimi incidenti stradali. Inoltre la superficie dei nuovi locali ha una pertinenza tale da rendere sicuramente migliore lo stazionamento del personale. Questo passaggio di consegne . probabilmente, ha  un contratto di destinazione/cessione all’ARES firmato e sottoscritto dalle parti  con il XIII°  Municipio . in pratica : da due postazioni per Acilia  : una da pulire e l’altra da renderla immediatamente fruibile con i dovuti arredi , il personale è costretto a stazionare all’interno dell’ambulanza fuori del PPI di Casal Bernocchi. Non conosciamo e non vogliamo conoscere gli artefici occulti di questa esecrabile vicenda, ma siamo altrettanto certi  che il Suo diretto intervento potrà sicuramente dare giustizia alle lavoratrici e lavoratori della postazione di Acilia, fin da questa sera.

In assenza di atti concreti siamo costretto a far intervenire le Autorità competenti.

Roma, 19 Settembre 2012

                                                                                              Il Coordinatore FP CGIL ARES 118
                                                                                                  Roma e Lazio Sergio Bussone"

 




GENZANO RACCOLTA DIFFERENZIATA, MOVIMENTO CINQUE STELLE A GABBARINI: "LE PROMESSE FATTE SI STANNO DISSOLVENDO….CITTADINI CORNUTI E MAZZIATI"

Redazione


In piena campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2011, l'attuale Sindaco di Genzano di Roma Flavio Gabbarini, sul giornale del suo movimento civico "Città Futura" ( C.F. del 1 Marzo 2011 ), tuonava cosi contro il suo "avversario" Enzo Ercolani, del quale era stato vice sindaco per un periodo nella precedente amministrazione prima di una delle tante scissioni del PD :

"Garantire la differenziata porta a porta è un dovere di una buona amministrazione, anche alla luce del fatto che entro il 2012 la percentuale di rifiuti differenziati dovrà arrivare, per legge, al 65%.Rimandarne la partenza o ignorare questa opzione (sempre meno opzione e sempre più necessaria) è una gravissima colpa che ricadrà senza pietà sul futuro della nostra città e dei suoi abitanti, nostri concittadini. Proprio per questo il Movimento Civico Città Futura vuole fortissimamente la partenza della raccolta differenziata porta a porta. Non si tratta di una scelta, non si tratta di un capriccio, ma dell'unica strategia di uscita dalla difficile condizione rifiuti della nostra regione. È vero il porta a porta non è un passaggio immediato, non è scontato che la cittadinanza sia subito pronta, ma proprio per questo è necessario il cambio di marcia, è necessaria la rivoluzione culturale che ci permetta di ritornare al posto che compete alla nostra Genzano: perla dei Castelli Romani."

E' di qualche giorno fa una pronuncia del ministro Corrado Clini, intervenuto al meeting di Cl a Rimini, dove ha anche anticipato che per le città che non hanno raggiunto la soglia del 65% della raccolta differenziata, come previsto dalla normativa europea e nazionale, "la proroga sarà accompagnata da una sanzione".

Infatti Il DL sui rifiuti (n.152/2006 pag.103 Art.205 comma 1 e 3 ) impone l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 31.12.2012.

Se l'ATO (Ambito Territoriale Ottimale), di cui fa parte Genzano, «non raggiunge gli obiettivi minimi» ( 65% entro fine 2012 ) per la raccolta differenziata dei rifiuti, può sì richiedere una deroga agli obblighi imposti dalla normativa, ma sarà comunque «applicata un'addizionale del 20% al tributo di conferimento in discarica».

Ad oggi ( Settembre 2012 ) della raccolta differenziata si è visto ben poco.
E' stato acquistato il terreno dove si allestirà l'isola ecologica.
E' stato dato incarico dal Comune alla società Vivagroup per l'attività di censimento delle utenze.

Gli intervistatori, che però avrebbero dovuto raccolgiere informazioni, dare istruzioni ai gestori delle attività commerciali e ai rappresentanti condominiali per l’avvio e l’organizzazione dei nuovi servizi di raccolta differenziata porta a porta, si sono visti poco o niente.

Il primo bando di gara : "Servizio di Igiene Urbana, servizi accessori e fornitura di contenitori per la raccolta differenziata." che prevedeva un importo a base d'asta ( compresi oneri per la sicurezza ) di € 14.048.086,23 IVA esclusa per la durata di 5 anni, aveva il termine di presentazione delle offerte il 20 Marzo 2012.

il 2 Aprile 2012 in seduta publica presso la sede comunale, era prevista l'apertura dei plichi,  ma con nostro grande stupore apprendiamo dal sito del Comune che la procedura di valutazione delle offerte è stata rinviata per : "…esigenza dell' Amministrazione, strettamente connesse alla procedura di gara".

Visto quindi che è molto improbabile che a fine anno si riesca a raggiungere l'obiettivo fissato per legge, i Cittadini di Genzano, oltre all'aumento di circa il 15% della TARSU applicato nelle ultime bollette, si vedranno costretti a pagare un ennesimo rincaro della tassa sui rifiuti di un altro 20%.

I buoni propositi e le promesse fatte in campagna elettorale quindi si stanno dissolvendo.

Le inadempienze e le inefficienze nel garantire il rispetto delle percentuali di RD, andranno a svuotare ulteriormente le sempre più vuote tasche dei Cittadini Genzanesi.

Un approccio immediato, subito dopo l'insediamento della nuova giunta, ed una "task force" nella gestione cittadina dei rifiuti, avrebbe comportato una drastica riduzione dell'indifferenziato portato in discarica (e dunque risparmi a seguito della riduzione dei costi comunali sostenuti per questo) e un aumento delle entrate derivate dal conferimento dei materiali differenziati ai consorzi ( che speriamo vivamente sia previsto nel nuovo bando di gara ).

Tutto questo non è accaduto nei tempi previsti e auspicati dallo stesso Sindaco in campagna elettorale.

Facciamo presente quindi, a tutti i rappresentanti politici che siedono in consiglio comunale, che non è più tollerabile un ulteriore aumento della TARSU.
Non basta uno striscione di buoni propositi contro la discarica di Albano ( arrivata ormai a ridosso delle abitazionie ) e  contro l'inceneritore che incombe, che è stato proposto di affiggere in Munucipio, per far dimenticare ai Genzanesi i colpevoli ritardi di questa Amministrazione, che ci costringerà ancora a "foraggiare", sempre di più con i nostri soldi, lo scempio del territorio. 

I Cittadini Genzanesi "Cornuti e mazziati" ringraziano !

MoVimento Cinque Stelle Genzano di Roma




GENZANO – NEMI BARACCOPOLI, DA BRUTTI ANATROCCOLI A CIGNI… PERO' I COMUNI PUNTANO ALLA VALORIZZAZIONE

Redazione
Un anatroccolo che da goffo, grigio e impacciato alla fine dell’inverno si scopre cigno. La fiaba danese di Andersen veste a pennello la fioritura di abusi che cresce sui costoni del lago di Nemi dove si affacciano due paesi che sembrano guardarsi: Nemi e Genzano. Quei paesaggi immortalati olio su tela dal pittore inglese Turner. Non molto tempo fa, ricoperti da vegetazione incontaminata e adesso trapuntati qua e là da baracche, serre con il look rifatto a metà, piscine di media grandezza non interrate, attrezzerie, mini discariche e ripostigli a cielo aperto di chissà quale robivecchi del luogo. Nel territorio di Genzano, sempre sul lago, si intravede la nascita e lo sviluppo di una sorta di baraccopoli. Forse il termine non è appropriato però le immagini non lasciano dubbi, ci sono rifiuti, stracci, insomma una sorta di discarica in mezzo alla vegetazione. Anni fa la polizia locale e Parco fermarono un fenomeno simile: un cosiddetto “stracciarolo” scaricava proprio sui costoni del lago tutto ciò che poteva: mobilio, stracci, materiale da cantiere. E poi, come non notare che sia nel territorio di Nemi che a Genzano, sempre affacciati sullo specchio d’acqua, sorgono capanni che nel giro di pochi mesi si trasformano in graziose case con vista lago. L’inverno è lungo e come le formichine che lavorano instancabili, c’è più di qualcuno che nello scenario del lago di Nemi agghinda il piccolo cono vulcanico. Da robivecchi a costruttori improvvisati, il salto non è poi così lungo se si pensa che nonostante l’intero sito sia immerso nel Parco Regionale dei Castelli e abbia vincoli su vincoli (archeologico, naturalistico ecc), la fioritura di abusivismi è all’ordine della settimana. Tra questi, i movimenti di terra e le ruspe all’opera sono freneticamente operose: si tagliano arbusti, cespugli e vegetazione come stessimo parlando di un semplice terreno incolto su un sito non protetto. “Domani stesso ci attiveremo con i controlli – dice il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini –  una pattuglia della polizia municipale andrà a verificare questo fenomeno. Detto questo, ritengo sia necessario arginare con un lavoro congiunto insieme al Parco il fenomeno dell’abusivismo che si concentra sul bacino del lago. Ho avuto già più di un incontro con il Comune di Nemi perché l’intenzione è di valorizzare questo patrimonio naturalistico, ma per farlo c’è bisogno della collaborazione anche dei Parco Regionale dei Castelli”. Come spiega Gabbarini, il fenomeno dell’abusivismo è preoccupante in quanto spesso e volentieri le cosidette baraccopoli poi diventano villette, da capanno a casetta in mattoni, insomma da brutto anatroccolo a cigno.

tabella PRECEDENTI:
   17/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA" PRETENDE DELLE RISPOSTE DA BERTUCCI E LIBANORI
   17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?
16/09/2012 NEMI ALLARME ABUSIVISMO: SEL CHIEDE AL SINDACO UN CENSIMENTO DELLE COSTRUZIONI SULLA VALLE DEL LAGO
16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
14/09/2012 NEMI, DOPO PENTIMA PIZZUTA ALTRI SBANCAMENTI NELLA VALLE DEL LAGO
14/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, MARINELLI (SEL) FORMULA UNA DOMANDA AGLI EX AMMINISTRATORI
12/09/2012 NEMI, SBANCAMENTO PENTIMA PIZZUTA: SEQUESTRATA L'INTERA AREA
10/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, SI STRINGE ANCORA DI PIU' LA MORSA DEI VINCOLI
09/09/2012 NEMI, A PENTIMA PIZZUTA C'E' IL DOPPIO VINCOLO E INTANTO PICCOLI SCAVI CRESCONO E SI MOLTIPLICANO
07/09/2012 NEMI CASO DE SANCTIS, SEQUESTRATE DUE STALLE ABUSIVE…. E SI ATTENDE L'ESITO DELLA VERIFICA "ARCHEOLOGICA"
07/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, INIZIATI I CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE
06/09/2012 NEMI, “INSIEME PER NEMI”CHIEDE SPIEGAZIONI SUI “SOVRUMANI SILENZI”
05/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, VAIRO CANTERANI AL SINDACO BERTUCCI: "DAI PROVA DI PRESENZA E ROMPI QUESTO SILENZIO"
02/09/2012 NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMA PIZZUTA. CHE STA SUCCEDENDO?
17/08/2012 NEMI SITO TEMPIO DI DIANA, CI MANCAVA IL "RALLY ARCHEOLOGICO". QUATTRO GIORNI E PARTE L'ESPOSTO DE L'OSSERVATORE LAZIALE
13/08/2012 NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO
12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI
09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA
04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?

 




CANALE MONTERANO, NATILI: ECCO IL PERCHE’ LA NOSTRA RISERVA VERREBBE GRAVEMENTE COMPROMESSA

In merito all’articolo a firma Chiara Rai "CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE"  pubblicato il 18 settembre su questo quotidiano il giurista Daniele Natili dell’associazione “Voci di strada” ha voluto dare il proprio contributo.

 

Natili: "La delibera del 9 agosto, nel definire la sfera di applicabilità del piano casa nella Riserva, interpreta l'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa in un modo che, oltre a comportare la suddetta, troppo ampia, applicazione del Piano casa nei confini dell'area protetta, di fatto potrebbe consentire l'edificabilità di nuove costruzioni in tutta l'Area II con indice 0,03 mc/mq. Questo è un grande problema. Il piano casa non prevede nuove costruzioni, il Piano casa si applica agli edifici esistenti. Ora, la nostra riserva, se venisse consentito un indice di fabbricabilità per nuove costruzioni di 0,03 mc/mq dentro i suoi confini, verrebbe gravemente compromessa."

 

Daniele Natili

In merito all'articolo "CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE" , pubblicato il 18 settembre su L'osservatore laziale si osserva quanto segue:

1) Nello scorso mese di marzo il consiglio comunale ha approvato una delibera di indirizzo urbanistico, definita "variante", ma nella forma di delibera immediatamente esecutiva. Il comune sostiene che nella sostanza non si tratti di una variante, ma di una delibera adottata con procedimento di semplificazione.
La regione Lazio ha comunicato al comune (il 4 settembre scorso) una richiesta di revoca della delibera di marzo, perché una simile delibera poteva essere adottata solo con il complesso procedimento di variante urbanistica secondo gli artt. 7 e ss. della L. Urbanistica nazionale e gli artt. 32 e 34 della L. Regionale n. 38/1999. In primo luogo vi è una disputa tra comune e regione Lazio in merito al procedimento. A mio parere ha ragione la regione Lazio ad evidenziare un vizio procedurale: in materia urbanistica, a parte casi limitati previsti in singole disposizioni di legge, il comune è l'ente preposto a prendere l'iniziativa, ma solo con procedimento speciale, o piano regolatore generale (PRG, oggi anche "Piano Urbanistico Comunale Generale) oppure variante al piano generale. L'articolo, poi, entra nel dettaglio dei problemi riguardanti le autorizzazioni paesaggistiche, ma la questione prioritaria è il procedimento a garanzia di tutti i cittadini, che non è stato adottato.

2) Il 9 agosto il comune di canale ha adottato una delibera immediatamente esecutiva, anche in attuazione della precedente delibera di marzo, che presenta tre capitoli. Qui è necessario commentare i primi due. Il primo capitolo introduce un meccanismo – meritevole nelle intenzioni – di "perequazione urbanistica". Si tratta di un meccanismo che i comuni adottano, al posto delle procedure di esproprio, nell'ambito dei piani urbanistici generali o delle varianti. Si individuano aree o comparti, e all'interno di tali aree omogenee si compiono trasferimenti di cubatura per armonizzare, a fini di equità fra i cittadini coinvolti, i vantaggi e gli svantaggi che derivano dalla pianificazione di quella zona. Se si prevede una scuola, per esempio, e occorre espropriare, la perequazione fa si che il peso di quell'esproprio, economicamente, gravi su tutti i cittadini della zona, e non sulla singola famiglia. Ora, il comune di Canale, ha usato questo strumento meritevole in modi procedurali e sostanziali dubbi, in quanto anche in questo caso occorrerebbe una variante. Invece la delibera di agosto è immediatamente esecutiva.

3) Il capitolo secondo della delibera definisce la sfera di applicabilità del Piano Casa alla Riserva di Monterano.
Trattandosi di attività urbanistica relativa alla Riserva, è corretto che l'articolo qui riportato evidenzi come sia mancata la richiesta di parere da parte del Direttore della Riserva stessa, come prevede il Testo Unico degli Enti Locali.
Anche questo è un vizio che potrebbe inficiare anche la delibera di Agosto in sede di controlli regionali.

4) L'articolo parla di Area I e Area II della riserva, dicendo che l'amministrazione comunale sostiene l'applicabilità del Piano casa a tutta l'Area II. Dove è il problema? La questione è la seguente. Il Piano Casa è una legge di stimolo all'economia. Prevede tutta una serie di possibilità di interventi; nella sostanza, prevede che possano essere sostituiti e ampliati, ristrutturati e ampliati, oppure semplicemente ampliati (generalmente del 20%) gli edifici regolarmente costruiti o quelli regolarmente sanati. Quando il Piano Casa affronta il problema di come le sue norme si applichino dentro le Riserve e le Aree Naturali Protette, esso dice una cosa molto chiara. Dice che esso si applica a tutte le zone B delle riserve del Lazio, nel caso che queste non abbiano un piano di assetto definitivamente adottato.Se il piano di assetto vi è, il Piano casa si applica alle zone edificabili delle Riserve (semplificando un po' rozzamente, ma per essere chiari). Se il piano di assetto non vi è allora il Piano casa si applica alle zone B delle riserve regionali, come definite dalla Legge regionale generale sulle riserve. Le zone B sono quelle parti delle riserve destinate a "promozione economica e sociale”; si tratta delle zone destinate ad attività economiche (es. turismo e spettacolo) nelle riserve. È chiaro allora, che il Piano casa non vuole compromettere le aree di interesse ambientale delle riserve, ma vuole solo il recupero e sviluppo degli edifici destinati ad attività economiche compatibili con le riserve. Il problema è che la Riserva di Canale Monterano nasce con legge speciale anteriore alla legge generale sulle riserve. L'area II della riserva di Canale è molto vasta. Comprende aree riconducibili alle zone B e aree di diversa vocazione. Per cui sorge il problema. L'Area II della nostra riserva è equiparabile integralmente alle zone B del Piano casa? Secondo me no! Perché la legge Piano Casa non vuole certo aggredire spazi delle riserve destinati a pura protezione ambientale.

5) L'articolo giornalistico non evidenzia chiaramente un ulteriore aspetto. La delibera del 9 agosto, nel definire la sopra detta sfera di applicabilità del piano casa nella Riserva, interpreta l'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa in un modo che, oltre a comportare la suddetta, troppo ampia, applicazione del Piano casa nei confini dell'area protetta, di fatto potrebbe consentire l'edificabilità di nuove costruzioni in tutta l'Area II con indice 0,03 mc/mq. Questo è un grande problema. Il piano casa non prevede nuove costruzioni, il Piano casa si applica agli edifici esistenti. Ora, la nostra riserva, se venisse consentito un indice di fabbricabilità per nuove costruzioni di 0,03 mc/mq dentro i suoi confini, verrebbe gravemente compromessa.

tabella PRECEDENTI:

19/09/2012 CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE O PARCO DEL MATTONE?
18/09/2012 CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE