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Litorale

Cerveteri, festeggiamenti per San Michele: ecco il programma completo delle iniziative

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CERVETERI (RM) – Ci sono tutti gli ingredienti a Cerveteri per i festeggiamenti di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Città. Sabato 5 e domenica 6 maggio, musica, intrattenimento, tradizione e spettacolo si alterneranno all’interno del Centro Storico, un ricco programma di iniziative messo a punto dal contributo fondamentale da parte dei commercianti del Centro Storico, dai Rioni di Cerveteri e dalla Pro Loco Cerveteri, con il sostegno dell’Assessora alle Politiche Culturali Federica Battafarano. “Ringrazio di cuore tutte le realtà economiche e commerciali, i Rioni e le realtà associative che anche quest’anno hanno unito le loro forze per organizzare i festeggiamenti del Santo Patrono della nostra Città – ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – saranno due giorni in cui intrattenimento, spettacolo e tradizione si uniranno per una grande festa. Iniziative anche alla Necropoli della Banditaccia, con la musica della Zambra Dixie Jazz Band. Un ringraziamento ulteriore inoltre, va ai commercianti del Centro Storico, che per l’occasione, nella serata di sabato rimarranno aperti sino a tardi. Invito dunque la cittadinanza tutta a trascorrere il week end nel Centro Storico di Cerveteri per festeggiare San Michele Arcangelo”.

Si comincia alle ore 17.00 con l’apertura di stand espositivi nel Centro Storico

Alle 17.30 spazio ai Rioni, con la tradizionale Gara della Pasta. A seguire, alle ore 18.00, esibizione hip hop – arti marziali della scuola Revolution Fitness. Dalle 18.30 un prelibato aperitivo nella suggestiva Rocca Antica del Belvedere accompagnerà i visitatori ad un suggestivo tramonto, su uno dei punti più panoramici della città. Si prosegue alle 20.30 con intrattenimento e spettacolo in Piazza Aldo Moro. Dalle 21.00 si accende la Notte Bianca dei Commercianti del Centro Storico e dalle 21.30, in contemporanea doppio spettacolo musicale: uno in Piazza Risorgimento, con la ‘Cumba Trio – Cover Band di Pino Daniele’, curato dai commercianti della piazza, l’altro a Largo della Boccetta, con il rock’n roll, l’eccentricità e i camaleontici ‘Frutti di Mario’ offerto dalle attività commerciali della Boccetta.

Programma estremamente ricco di iniziativa anche quello di domenica 6 maggio

La prima domenica del mese, vedrà come tradizione l’ingresso gratuito alla Necropoli Etrusca della Banditaccia e al Museo Nazionale Caerite. Il programma della giornata avrà inizio infatti proprio nel sito UNESCO della Necropoli: a partire dalle ore 11.00, a passeggio tra le meraviglie etrusche, ci sarà la musica della Zambra Dixie Jazz Band, quintetto diretto dal M° Augusto Travagliati che allieterà la mattinata con un repertorio dixieland, esibendosi nei più famosi brani del jazz internazionale. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, il Gruppo Bandistico Caerite riempirà di note il Centro Storico di Cerveteri, mentre in Sala Ruspoli, in contemporanea, Corinna Muzzi presenterà il libro “Dharma: canti dal pianeta terra”, un incontro in cui insieme ai musicisti Luigi Ara e Danilo Muzi, ripercorrerà con letture e canti le emozioni e le sensazioni vissute nei loro viaggi intorno al mondo. Alle 17.15 i Rioni torneranno protagonisti con la Gara del Dolce, mentre alle 18.30 in Piazza Risorgimento si terrà lo spettacolo musicale dei ‘The River’. Alle 18.30 in Piazza Aldo Moro, il tradizionale Palo della Cuccagna. Poi alle 20.00 musica fino a tarda sera.
Martedì 8 maggio alle 18.30 invece, la Santa Messa e la Processione Solenne in onore del Santo Patrono, a partire dalla Chiesa Santissima Trinità fino al Belvedere della Rocca Antica per la solenne invocazione della Protezione di San Michele.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Cronaca

Ardea: Festa della Repubblica ed 80° anniversario della Battaglia di Ardea

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C’è molta emozione alle note del Canto degli Italiani che risuona nella sala consiliare del Comune di Ardea.
Picchetto d’onore schierato, autorità commosse, i “Congedati Parà” con il loro basco amaranto, i cittadini.

nella foto, davanti al picchetto d’onore schierato, da sx la vicesindaco di Ardea, Lucia Anna Estero, l’onorevole Giuseppe Cangemi, l’assessore Barbara Assaiante ed il colonnello Oreste Casciaro

“Una Festa che unisce”, dice commossa la vicesindaco della Città, Lucia Anna Estero.
“Un giorno di Festa che ricorda il sacrificio di donne e di uomini e … ci sprona a restituire alle nuove generazioni il dovere della memoria” ricorda l’assessore alla Cultura, la dottoressa Barbara Assaiante,


“Le forze armate oggi forze di Pace e di difesa dei valori della Repubblica” ci ricorda il presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia di Ardea, il colonnello Oreste Casciaro.

E come corollario una Mostra Espositiva di Cimeli, uniformi, elmetti, paracaduti ed altro) utilizzati dai paracadutisti italiani dal 1939 ai primi anni ’90 che, come ci racconta il dottor Emilio Scalise, coordinatore della Mostra, “restano presenza viva di una Storia recente di cui dobbiamo mantenere vivo il ricordo e la memoria”.

E poi la “perla” della mattinata: il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi, che indossa commosso, dopo anni, il basco amaranto e con la voce piena di emozione ricorda il sacrificio e l’impegno delle Forze Armate.
“La Festa per eccellenza”, chiama così il 2 giugno, Festa della Repubblica.

il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi

Nel pomeriggio una importante conferenza tenuta dal professor Francesco Fagnani, scrittore, storico e giornalista, che rievoca quei giorni di ottanta anni fa che portarono alla liberazione di Roma con il commosso sacrificio di uomini che, da entrambi gli schieramenti, offrirono esempi puri di eroismo.

Ogni millimetro di queste zone dice commosso il professor Fagnani, ricordano gli uomini che combatterono con onore e dedizione


Ed ancora l’associazione dei carabinieri Moto Club Carabinieri MotorDay, sezione di Roma, che “smessa”, si fa per dire, la divisa d’ordinanza, resta “nei secoli fedele” all’impegno sociale ed umano per i più fragili.

l’assessore Barbara Assaiante consegna una targa ricordo al Moto Club Carabinieri MotorDay, sezione di Roma

Ed in conclusione Michele Sbardella, istruttore e direttore tecnico dei Paracadutisti, ci illustra le tecniche di volo con Paracadute lasciando la platea esterrefatta.
Una Festa che si chiude tra gli applausi e lacrime commosse.

la squadra che ha organizzato ed allestito la mostra con al centro il dottor Emilio Scalise e l’istruttore Michele Sbardella

Perché i valori del 2 giugno, i valori difesi dalle Forze Armate, i valori di questa Storia Repubblicana restano la linfa del nostro Paese, l’anima della nostra Repubblica.

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Cronaca

Ardea, Festa della Repubblica: Mostra Espositiva di cimeli dei Parà italiani

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Con il patrocinio del Comune di Ardea, e la fattiva collaborazione dell’assessore alla cultura, dottoressa Barbara Assaiante, e l’organizzazione con la locale sezione d’Arma dei Paracadutisti d’Italia il 2 giugno, Festa della Repubblica, si svolgerà, presso la Sala Consiliare del Comune di Ardea, una Mostra espositiva di cimeli (uniformi, elmetti, paracaduti ed altro) utilizzati dai paracadutisti italiani dal 1939 ai primi anni ’90.
L’iniziativa avrà luogo in ricorrenza dell’80° anniversario della Battaglia di Ardea del 2/3 giugno 1944 che vide coinvolte due compagnie del Battaglione Nembo.

elmetto da paracadutista modello 1942

Nei due giorni di scontri dapprima la 6a compagnia, nella zona del Carroccetto, al comando del tenente De Santis, riuscì a prendere prigionieri i militari di una intera compagnia del 157° reggimento dell’esercito degli Stati Uniti d’America che si meravigliarono della capacità delle truppe italiane.
Il giorno dopo, la 7a compagnia, si sacrificò quasi al completo nel Fosso dell’Acqua Bona per riprendere una posizione abbandonata in precedenza culminando, in un combattimento corpo a corpo che consentì loro di riconquistare tale posizione.

Un esempio tangibile di come i militari italiani avessero ancora una capacità militare sopra le righe.
L’inaugurazione è prevista alle ore 12.00; a seguire, alle ore 17.00 si svolgerà una conferenza sul tema: i Paracadutisti Italiani – dalla Battaglia di Ardea alle prime Missioni di Pace – relatore il dottor Francesco Fagnani, scrittore, storico e giornalista.
L’iniziativa è recensita dall’organo on-line, Congedati Folgore, che riunisce i paracadutisti militari in congedo con informazioni relative alla vita militare ed ai passaggi di consegne dei Comandanti nelle realtà italiane e nei contesti operativi nel mondo. Un modo per essere sempre con il basco amaranto indossato.

divisa paracadutisti italiani impegnati nella missione ITALFOR – IBIS in Somalia 1992/93

La mostra di Ardea riconosce il sacrificio ai caduti in tempo di guerra e l’impegno dei paracadutisti d’Italia in tempo di pace nei contesti stranieri. Un impegno che onora il tricolore e gli italiani.
Questa è una mostra – spiega il dottor Emilio Scalise, coordinatore dei collezionisti espositori – che celebra un’Arma d’élite per il suo impegno, anche oltre confine, per la promozione della pace che oggi stenta ad essere universale, sia in ambito politico che religioso. La scelta del 2 giugno non è casuale e nell’80° anniversario degli eventi bellici del 1944 che sconvolsero il territorio laziale, il ricordo è perenne del dolore e morte di tanti giovani in uniforme tra i vincitori ed i vinti.

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