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LATINA, ALLEVAMENTO AVICOLO BORGO BAINSIZZA: IL SINDACO EMETTE ORDINANZA DI CHIUSURA PER MANCANZA DI IGIENE

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Tempo di lettura 2 minuti Di Cocco: "Si e’ arrivati una volta per tutte alla risoluzione di un’annosa problematica che colpiva da diversi mesi la cittadinanza di Borgo Bainsizza"

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Redazione

Latina – Il sindaco Giovanni Di Giorgi, a seguito di apposita segnalazione dell’ufficio sanità del servizio politiche sociali del Comune di Latina, ha firmato un’ordinanza in cui si dispone la chiusura dell’allevamento avicolo sito in Borgo Bainsizza, Strada Bufalotto 1298,  per mancanza di condizioni igieniche. A seguito infatti di un esposto a firma di numerosi residenti della zona, il Dipartimento di Prevenzione – U.O.C Igiene e sanità Pubblica dell’azienda ASL di Latina, lo scorso mese di luglio, aveva riscontrato la notevole presenza di insetti e odori molesti provenienti dall’attività condotta dal suddetto Allevamento.

Con apposito provvedimento, lo scorso mese di luglio il sindaco Di Giorgi aveva intimato all’Azienda Agricola Tre Emme, titolare dell’allevamento, di  provvedere a mettere in atto tutte le misure necessarie all’eliminazione della causa che aveva determinato la riproduzione e la presenza incontrollata degli insetti. L’azienda agricola, però, non si era adeguata e quindi il Comune di Latina aveva intanto provveduto alla disinfestazione per cercare di porre rimedio ai disagi dei residenti.

Nei mesi successivi, tuttavia, l’azienda non ha rimosso le cause della mancanza di condizioni igieniche e così, a seguito di apposita conferenza dei servizi alla presenza dei rappresentanti della Asl, della polizia municipale e del servizio ambiente del Comune di Latina, è stato rilevato il persistere della mancanza di condizioni igieniche, chiedendo al sindaco di emettere apposita ordinanza. In essa si stabilisce la chiusura definitiva del ciclo produttivo in essere presso l’Allevamento avicolo in questione, da eseguirsi tramite totale svuotamento dell’allevamento dalle circa 90.000 galline allevate e la conseguente eliminazione di tutta la pollina accumulata, nonché bonifica dell’intera area produttiva, entro e non oltre il 18 febbraio prossimo. In caso di inottemperanza si provvederà all’esecuzione in danno con spese a totale carico della società agricola.
                                
"Si e’ arrivati una volta per tutte alla risoluzione di un’annosa problematica che colpiva da diversi mesi la cittadinanza di Borgo Bainsizza – afferma l’assessore Gianluca Di Cocco – Certo non posso essere felice di una simile e drastica risoluzione che vede chiudere un’attività, ma sicuramente la tutela della salute pubblica e il rispetto dei cittadini di Borgo Bainsizza viene prima di ogni cosa. Nostro malgrado, siamo stati costretti, con grande responsabilità verso la cittadinanza, ad emettere una ordinanza a firma del Sindaco Giovanni Di Giorgi, a cui va il mio personale ringraziamento per aver seguito da vicino la problematica, per la chiusura definitiva del ciclo di produzione delle uova”.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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